Programma di storia – Anno Scolastico 2013/2014 – Liceo Classico Statale “De Castro” di Oristano
– Classe III sez. B – Insegnante: Massimo Antonio Locci.
Stati e nazioni nella seconda metà dell'Ottocento: il Secondo Impero in Francia: lo stato autoritario
di Napoleone III; politica di potenza e conquista del consenso; gli errori nella politica estera e la
caduta di Napoleone III; testo: Karl Marx: dalla rivoluzione all'Impero: il ruolo della borghesia; la
formazione della Germania: lo sviluppo economico, l'unione doganale e l'unificazione “dall' alto”;
la costruzione militare del Reich; la guerra franco-prussiana: Guglielmo I imperatore di Germania;
il sistema politico tedesco; testo: Friedrich List, l'importanza di un mercato nazionale tedesco; la
Comune di Parigi: una nuova ondata rivoluzionaria a Parigi: la proclamazione della Comune; i
progetti dei comunardi e la breve vita della Comune; l'Inghilterra vittoriana: la “padrona del
mondo”: la politica coloniale ed europea; il riformismo e gli interventi del governo in economia;
l'Europa orientale e i Balcani: la situazione nell'Europa orientale: l'Impero austro-ungarico; le
contraddizioni della Russia zarista e la guerra di Crimea; il Risorgimento italiano: le condizioni
dell'unificazione nazionale; le contraddizioni dello sviluppo economico; l'eccezione sabauda: una
cauta politica riformatrice; lo Statuto Albertino; monarchia costituzionale, liberismo economico,
riformismo sociale: il programma di Cavour; la politica concreta di Cavour in Piemonte; la strategia
politica di Cavour; i limiti dell'azione mazziniana; il socialismo risorgimentale; Pisacane e il
dibattito tra i democratici dopo il 1848; le guerre per l'indipendenza: le conseguenze degli accordi di
Plombières e la seconda guerra d'indipendenza; l'iniziativa democratica e popolare e la spedizione
dei Mille; l'organizzazione e i caratteri dello stato unitario: una base elettorale ristretta; l'egemonia
del liberalismo conservatore: la Destra storica; la “piemontesizzazione” dell'Italia; la questione
meridionale; la sollevazione del Mezzogiorno rurale: il brigantaggio; la difficile integrazione
nazionale: la necessità di creare un mercato unificato; la scomparsa della pluriattività contadina; una
società rurale dominata dal bracciantato; la povertà della popolazione e la questione sanitaria; gli
squilibri finanziari: i costi dell'unificazione; la voragine del debito pubblico; la nuova politica
fiscale; la crisi finanziaria del 1866; il costo forzoso e il pareggio del bilancio; la questione romana:
stato e chiesa: l'intransigenza di Pio IX; la convenzione di settembre e il Sillabo; la disfatta di
Napoleone III e la proclamazione di Roma capitale; interpretazioni del Risorgimento; Emilio
Sereni, Il capitalismo nelle campagne.
L'età dell'imperialismo e la società di massa: una crisi economica generale; i nuovi caratteri del
colonialismo; il boom speculativo del 1871-73 e lo scoppio della crisi economica; le cause
strutturali della crisi; il protezionismo e la concentrazione monopolistica; colonialismo e
imperialismo: i paesi industrializzati e la “corsa alle colonie”; la spartizione dell'Africa tra le
potenze europee; la difficile conquista dell'Asia; due differenti modelli di colonialismo; l'ideologia
della conquista; 1900-14: un nuovo ciclo di espansione economica: le cause della crescita
economica mondiale; nuove fonti di energia: l'elettricità e il petrolio; i progressi dell'industria
chimica e la rivoluzione dell'acciaio; una nuova divisione mondiale del lavoro; la fabbrica
meccanizzata e il taylorismo, la razionalizzazione della produzione: dal taylorismo al fordismo; la
“mostruosa” società di Taylor e Ford; testo: Franco Fortini, Il sabbiatore; la società di massa:
l'espansione dei consumi e la nascita del consumatore moderno; grandi magazzini, stadi e cinema;
la crisi dello stato liberale: l'ingresso delle masse nella vita civile; la crisi del sistema politico
liberale; verso la democrazia dei partiti; i partiti socialisti, i cattolici e i movimenti reazionari; la
nazionalizzazione del movimento operaio: la scelta legalitaria del socialismo internazionale; la
Seconda Internazionale; il riformismo di Eduard Bernstein; Stati Uniti e Giappone: due nuove
potenze mondiali: lo sviluppo industriale negli Stati Uniti; il sistema politico e il movimento
operaio; Theodore Roosevelt: riformismo e imperialismo; il Giappone: il peso delle strutture feudali
e la “rivoluzione” del 1868; rivoluzione industriale e continuità della struttura sociale; il sistema
politico giapponese; l'espansione giapponese verso la Cina; il difficile equilibrio europeo; i rischi di
guerra in Europa e il “concerto delle potenze”; la politica diplomatica di Bismarck e il congresso di
Berlino; la Triplice Alleanza fra Germania, Austria e Italia; Federico Chabod, L'idea di nazione;
l'Europa divisa in due blocchi; l'Europa tra democrazia e autoritarismo: l'Impero asburgico e il
problema delle nazionalità; la Russia tra autoritarismo e progresso economico; la Francia della
Terza Repubblica; l'affaire Dreyfus e l'antisemitismo in Francia; i due volti della Francia: la destra
nazionalista e la sinistra repubblicana; l'Inghilterra: i liberali al potere; l'Italia dalla Destra alla
Sinistra: una nuova classe dirigente: i limiti della politica economica della Destra; crisi delle
manifatture centro-meridionali e sviluppo di nuovi centri industriali; l'emergere del nuovo ceto
industriale e la crisi della Destra; le componenti sociali della Destra e della Sinistra; il
protezionismo e il programma della Sinistra; una nuova Italia nel contesto internazionale: la politica
riformatrice della Sinistra e l'allargamento delle basi sociali dello stato; l'ascesa delle classi
lavoratrici; Depretis e la pratica del trasformismo; la scelta coloniale e la Triplice Alleanza; la
disfatta di Dogali e la crisi della Sinistra; i movimenti popolari nell'Italia di fine Ottocento: i moti de
la boje ; Andrea Costa, il partito operaio, Filippo Turati e il socialismo italiano; il modello
bismarckiano di Crispi: l'alleanza tra proprietari terrieri e industriali; le proteste dei lavoratori e la
politica autoritaria di Crispi; l'ingresso dei cattolici nella vita politica e sociale; una nuova fase della
politica coloniale; la crisi di fine secolo: la crisi economica e il fallimento degli istituti bancari; il
salvataggio e il riordino del sistema bancario; le ripercussioni sociali della crisi; le elezioni del 1900
e la sconfitta del fronte autoritario; il programma liberal-democratico di Giolitti: una stagione di
riformismo sociale: Zanardelli e Giolitti; le convergenze politiche tra Giolitti e i socialisti; il grande
balzo industriale; i settori chiave dello sviluppo economico; le ragioni del decollo industriale; il
settore siderurgico e la meccanica pesante; un apparato industriale poco orientato al mercato
interno; l'industria chimica e il nuovo ramo dell'industria idroelettrica; i fenomeni demografici
legati all'industrializzazione; il riformismo autoritario di Sidney Sonnino; dualismo economico e
politica di potenza: il Mezzogiorno fra arretratezza ed emigrazione; le spinte al colonialismo e
l'impresa di Libia; le ripercussioni politiche dell'impresa libica; il nazionalismo; la fine del
compromesso giolittiano: la riforma elettorale e il “patto Gentiloni”; le elezioni del 1913 e la svolta
conservatrice; testi: Massimo Salvadori, il decollo industriale e la mediazione sociale dello stato;
Christopher Seton-Watson, il miglioramento delle condizioni di vita in un paese arretrato; Gaetano
Salvemini, Giolitti, corruttore dei costumi politici degli italiani; Emilio Gentile; la crisi del
giolittismo.
La Grande guerra e la rivoluzione russa: le ragioni dell'immane conflitto; l'assassinio di Sarajevo e
il crollo degli equilibri internazionali; nazionalismo tedesco, programma pangermanista e “guerra
rigeneratrice”; Europa delle nazioni e imperi multinazionali: la lunga crisi balcanica; declino
dell'egemonia inglese, competizione sui mercati internazionali, economia di guerra; la crisi
dell'ordine europeo; cultura e politica del nazionalismo: una nuova idea di nazione lontana dalla
tradizione liberale ottocentesca; la saldatura fra nazionalisti e liberali; gli intellettuali di fronte alla
guerra; l'inizio delle operazioni militari; l'ultimatum dell'Austria alla Serbia e l'inizio della Grande
guerra; guerra di posizione: fronte occidentale e fronte orientale; un nuovo fronte: guerra sui mari e
guerra sottomarina; l'intervento italiano: l'iniziale neutralità dell'Italia; fra neutralismo e
interventismo; il patto di Londra e l'inizio delle operazioni dell'esercito italiano; lo stallo del 191516: una logorante guerra di trincea; i governi di unità nazionale e lo stato “imprenditore della
guerra”; dalla guerra europea alla guerra mondiale: la svolta del 1917; le rivolte popolari contro la
guerra e la miseria; la risposta autoritaria al “disfattismo”; l'offensiva austro-tedesca: la disfatta
italiana di Caporetto; la fine della Grande guerra: l'arrivo delle truppe americane e la controffensiva
dell'Intesa: il crollo degli imperi centrali; la conferenza di Versailles, le posizioni dei vincitori; il
nuovo assetto geopolitico europeo; il genocidio degli armeni; testi: David Fromkin, 28 giugno
1914: causa od occasione? Alberto De Bernardi, Roberto Balzani, l'economia e la Grande guerra;
Fritz Fischer, a proposito della “responsabilità” per la guerra mondiale; Gian Enrico Rusconi, luglio
1914: strategia del rischio; James Joll, le singole responsabilità individuali; George L. Mosse,
l'entusiasmo dei giovani; Eric J. Leed, l'esperienza della trincea; Antonio Gibelli, il soldato senza
qualità; l'Impero zarista: la Russia zarista fra arretratezza e modernizzazione; i partiti di opposizione
e gli obiettivi della lotta politica; la rivoluzione del 1905; le riforme di Stolypin e i rapporti sociali
nelle campagne; la caduta degli zar: le ripercussioni della Grande guerra; la rivoluzione di febbraio:
l'abdicazione dello zar; il rientro di Lenin dall'esilio e le “tesi d'aprile”; la questione contadina; la
rivoluzione d'ottobre: la crisi di luglio: la disgregazione dell'esercito e delegittimazione del governo;
la scelta rivoluzionaria e la presa del palazzo d'Inverno; l'uscita dalla guerra: la pace di BrestLitovsk; testi: Christopher Hill, la rivoluzione nella storia della Russia; Christopher Seton-Watson
et al., lo sviluppo economico russo: alcune cifre; Edward H. Carr, bolscevichi e menscevichi;
Nicolas Werth, dalla guerra russo-giapponese alla “domenica di sangue”; Richard Pipes, la Russia
in guerra.
La lunga crisi europea: la pacificazione impossibile: la contraddittoria ricerca di un nuovo
equilibrio: i Quattordici punti di Wilson; gli obiettivi della Gran Bretagna e della Francia; il trattato
di Versailles: l'annientamento della Germania; il trattato di Saint-Germain: la spartizione
dell'Impero austro-ungarico; il riassetto dei confini italiani; il trattato di Sèvres: la spartizione
dell'ex Impero ottomano; crisi degli imperi coloniali e “risveglio dei popoli”: anticolonialismo e
nazionalismo nel Medio Oriente; la nascita della Repubblica di Turchia, l'indipendenza dell'Egitto e
la penetrazione ebraica in Palestina; la lotta per l'indipendenza in India; la cultura politica di
Gandhi; l'azione politica di Gandhi; le rivolte antifrancesi in Indocina e la lotta antigiapponese in
Cina; la problematica alleanza fra nazionalisti e comunisti in Cina; la crisi europea: alla ricerca di
nuovi assetti; la dipendenza economica dell'Europa; nuovi modelli ideologici per uscire dalla crisi;
le nuove richieste di partecipazione politica; la crisi negli stati democratici: la democrazia alla
prova: scontro e riorganizzazione sociale; crisi economica e conflitti sociali in Gran Bretagna; la
politica deflazionistica: vantaggi e limiti; coesione antigermanica e ripresa economica in Francia;
gli Stati Uniti; tendenze conservatrici e isolazioniste; la Germania di Weimar: le agitazioni operaie
in Germania e la costituzione della repubblica; la repressione del moto rivoluzionario spartachista;
una spirale inflazionistica senza precedenti; l'occupazione francese della Ruhr e la svolta
conservatrice; la destra eversiva contro la repubblica di Weimar; la repubblica austriaca e
l'egemonia della socialdemocrazia; l'Ungheria dalla rivoluzione di Béla Kun alla prima dittatura
fascista in Europa; gli altri regimi autoritari nell'Europa orientale; la costruzione dell'Unione
Sovietica: il periodo del comunismo di guerra: lo scoppio della guerra civile e la vittoria bolscevica;
il “cordone sanitario” e la nascita del Comintern; i primi passi del governo: accentramento del
potere e questione agraria, la “terza rivoluzione”di Kronstadt; la nascita dell'URSS: la fine del
“comunismo di guerra”; la Terza Internazionale e la nascita dei partiti comunisti; accumulazione o
pianificazione: i contrasti sulla Nep; l'ascesa di Stalin e la ridefinizione degli equilibri nel partito;
Stalin padrone incontrastato dello Stato sovietico; il primo piano quinquennale; l'affermazione dello
stalinismo: continuità e rottura rispetto al passato; il caso italiano: le difficoltà economiche nel
primo dopoguerra; gli effetti della guerra e gli squilibri strutturali dell'economia; un capitalismo
monopolistico e il dualismo Nord-Sud; la questione meridionale; il biennio rosso in Italia: la crisi
nel settore industriale; la mobilitazione del proletariato industriale; la frustrazione dei ceti medi;
Benito Mussolini e la nascita del Movimento dei Fasci di combattimento; il mito della “vittoria
mutilata” e la questione di Fiume; il Partito popolare e il cattolicesimo democratico di Sturzo; la
vittoria dei partiti popolari; la difficile ricerca di nuovi equilibri; l'occupazione delle fabbriche: la
rivoluzione alle porte; la crisi del compromesso giolittiano; dal biennio rosso al biennio nero;
l'avvento del fascismo: la crisi del 1921: si trasforma lo scenario economico e sociale; la fine del
compromesso giolittiano e la nascita del Partito fascista; gli errori di prospettiva di Giolitti e
l'impasse del Partito socialista; le spaccature nel movimento socialista; la debolezza dei governi
liberali; la marcia su Roma: l'Italia verso la dittatura; la costruzione del regime: i fascisti al governo;
il delitto Matteotti: il carattere illiberale del fascismo; il 1926, l'anno di svolta: la costruzione del
regime fascista; le leggi sindacali; la svolta in politica economica: la rivalutazione della lira; gli
effetti sociali della rivalutazione: il consenso della piccola borghesia; le prima interpretazioni del
fascismo; la costruzione del corpo teorico del regime; testi: Luigi Salvatorelli, fascismo e piccola
borghesia; Angelo Tasca, la nascita del fascismo; Palmiro Togliatti, i caratteri della dittatura
fascista; Benedetto Croce, il fascismo come malattia morale; Sebastiano Timpanaro, Giacomo
Matteotti, riformista-rivoluzionario; la grande crisi e il New Deal: una crisi economica di enorme
portata; il “giovedì nero”: le cause congiunturali della crisi; le cause strutturali: la tendenza alla
stagnazione; mercato internazionale e mercato interno; la diffusione della crisi dagli Stati Uniti
all'Europa;la reazione del sistema economico; la scelta protezionistica e la segmentazione del
mercato mondiale; mercati nazionali protetti e politica espansionistica; Roosevelt e il New Deal: il
programma di Roosevelt: dal libero mercato all'intervento dello stato nell'economia; il sostegno
della domanda interna; keynesismo; il riordino del sistema finanziario e la riduzione della
disoccupazione; le basi dello stato sociale americano; i tre capisaldi della svolta autoritaria del
fascismo: fascismo e democrazie negli anni Venti; l'offensiva fascista negli anni Trenta; la
fascistizzazione della società: l'organizzazione del consenso; il fascismo e la Chiesa; le
organizzazioni giovanili; la scuola e le attività ricreative; la propaganda; gli effetti della crisi degli
anni Trenta; dallo stato regolatore della vita economica allo stato imprenditore e banchiere; la svolta
dirigista; corporativismo e autarchia; l'imperialismo e la nuova politica estera; la nuova politica
estera; l'Asse Roma-Berlino; le interpretazioni del fascismo; un caso di modernizzazione autoritaria;
la Germania nazista: la crisi economica tedesca e la disgregazione della Repubblica di Weimar;
l'ascesa al potere del Partito nazista; l'avanzata elettorale del nazismo; la base sociale del nazismo:
ceti popolari e ceti medi; la dottrina del nazismo e il consolidamento dello stato totalitario; la
persecuzione antiebraica; la “notte dei cristalli”; i campi di concentramento e di sterminio; il lager,
modello estremo dello stato totalitario; controllo sociale, dirigismo economico, espansionismo
politico; Hannah Arendt, le origini del totalitarismo; fascismo, stato, industrializzazione; l'Austria
dalla dittatura di Dolfuss all'annessione al Reich tedesco; l'Ungheria, il regime controrivoluzionario
di Miklòs Horthy; l'espansione del fascismo nei Balcani e nell'Europa slava; il regime di Salazar in
Portogallo; crisi economica e trasformazioni politiche in Gran Bretagna; la diffidenza verso l'URSS
e la politica dell'appeasement; i Fronti popolari: il pericolo fascista in Francia e la nascita del Fronte
popolare; la nascita della repubblica in Spagna; Fronte popolare, guerra civile, vittoria del
franchismo; l'antifascismo: verso l'unità d'azione di socialisti e comunisti; tendenza unitaria e
contrasti nell'antifascismo italiano; le divergenze fra Togliatti e Gramsci e la strategia politica di
Giustizia e libertà; l'antifascismo spontaneo delle giovani generazioni; l'assassinio dei fratelli
Rosselli; la discussione sull'antifascismo; il mito dell'URSS e l'Internazionale comunista; il fronte
unito; la lotta contro il socialfascismo; l'unità antifascista: unità d'azione e governi di coalizione; la
società sovietica e la dittatura di Stalin: la pianificazione economica e i suoi effetti sulla struttura
sociale; l'URSS diventa una grande potenza; il prezzo dell'industrializzazione: la mobilitazione
totalitaria delle masse lavoratrici; l'emulazione socialista, il modello ideologico dello
stakhanovismo; un regime autoritario fondato sul culto della personalità;testi Theodor W. Adorno,
Max Horkheimer, il pregiudizio antisemita.
* La Seconda guerra mondiale e le sue conseguenze: verso la Seconda guerra mondiale:
l'espansionismo nazifascista: crisi economica e miti imperiali; le cause profonde della Seconda
guerra mondiale; Franz Neumann, Behemoth; l'egemonia fascista sui fascismi europei e la
conferenza di Monaco; il dominio nazifascista sull'Europa: l'invasione della Polonia; la strategia
della guerra-lampo e l'occupazione della Francia; l'Italia dalla “non belligeranza” all'intervento; la
battaglia d'Inghilterra; la guerra nei Balcani e in Africa; la mondializzazione dl conflitto: l'attacco
all'URSS: il “piano Barbarossa”; l'intervento americano nel Pacifico; gli effetti sociali della guerra e
la “soluzione finale”; la Shoah; la controffensiva degli alleati nel 1943; la caduta del fascismo in
Italia e il governo Badoglio; la repubblica di Salò e l'opposizione popolare al nazifascismo; la
resistenza in Europa; i CLN e i nuovi partiti politici in Italia; la lotta partigiana in Italia; Claudio
Pavone, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della Resistenza; la sconfitta della
Germania e dl Giappone: lo sbarco in Normandia e l'alleanza antinazista; verso la spartizione del
mondo: gli accordi di Jalta; la fine della guerra e il disastro atomico; il nuovo equilibrio planetario;
il processo di Norimberga; nasce la nuova repubblica italiana: la Liberazione e il governo del CLN;
il referendum istituzionale e l'Assemblea costituente; la matrice antifascista della Costituzione; i
trattati di pace e la rottura dell'unità antifascista; la vicenda delle “foibe”; testi: Roberto Battaglia,
sulla storia della Resistenza italiana (estratti).
Libro di testo adottato e utilizzato: Alberto De Bernardi, Scipione Guarracino, I saperi della storia,
voll. 2B, 3A, 3B, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori.
* la trattazione degli argomenti relativi alla Seconda guerra mondiale verrà ultimata
presumibilmente dopo il 15 maggio.
L'insegnante
Oristano lì
Gli alunni