IMPATTO DELLA GENERAZIONE DIFFUSA SULLE RETI DI DISTRIBUZIONE Andrea Silvestri Marco Merlo Maurizio Delfanti Generazione Diffusa (GD) 2 Direttiva 2003/54/CE Generazione diffusa: l’insieme degli impianti di generazione con potenza nominale inferiore a 10 MW e connessi, di norma, alla rete di distribuzione. Delibera ARG/elt 99/08 Il servizio di connessione alle reti di distribuzione deve essere erogato: • a livello BT nel caso di richieste di connessione per PIR fino a 100 kW; • a livello MT nel caso di richieste di connessione per PIR fra 100 kW e 6 MW. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 1 Impatto della Generazione Diffusa sulle reti elettriche di distribuzione MT 3 o VARIAZIONI LENTE DI TENSIONE o VARIAZIONI RAPIDE DI TENSIONE o INCREMENTO DELLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO o PORTATE A REGIME E LIMITI DI TRANSITO o PROTEZIONI DA CORTOCIRCUITO E LIMITI ASSOCIATI o INVERSIONE DEL FLUSSO DI POTENZA SUL TRAFO AT/MT o FENOMENO DELL’ ”ISOLA INDESIDERATA” A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Campione di reti MT analizzato (I) 4 CAMPIONE RACCOLTO DALL’AEEG NEL 2006 RETI ESCLUSIVAMENTE RADIALI RETE LINEA Collegamento “linea” L [km], R[Ω], X[Ω], S[Ω] Collegamento “trafo” vcc %, Pcu [kW] Taglia trafo CP: 16-25-40-63 MVA A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 2 Campione di reti MT analizzato (II) 5 CAMPIONE ANALIZZATO: 318 RETI MT o 8% del totale sistema di distribuzione nazionale o diversi distributori italiani 53 43 o diverse zone geografiche o rappresentative di aree urbane e rurali 39 58 o 59864 nodi di cui 6841 Clienti MT 37 o numero medio di feeder pari a 6 (1÷23) o Taglia trasformatore AT/MT [MVA] 16 25 40 63 Numero di reti 74 194 49 1 53 13 o potenza di trasformazione AT/MT: 8057 MVA o energia annua assorbita (stima) : 18 TWh circa 22 A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Ipotesi aggiuntive: stima curve di carico 6 o Fattore di potenza dei carichi costante e pari a 0,9. o Determinazione delle curve cumulate di variazione del carico per un intero anno di esercizio: suddivisione secondo 2 tipologie di utente. utente o Determinazione dei coefficienti di contemporaneità e utilizzo. Cliente MT Trasformazione MT/BT A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 3 Modalità di analisi: VSC e load flow dedicato 7 o Setpoint di sbarra MT opportunamente prefissato. MODELLO DI LOAD FLOW DEDICATO o Generatori iniettano solo potenza attiva (cosφ 1 CEI 11-20). o GD simulata installando sulla rete un solo generatore per volta: potenza crescente fino al limite di 10 MW. MW o Analisi di tipo nodale attraverso calcoli di load flow relativamente a ciascuna delle condizioni di carico. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Impatto della Generazione Diffusa sulle reti elettriche di distribuzione o VARIAZIONI LENTE DI TENSIONE o VARIAZIONI RAPIDE DI TENSIONE 8 Impatto sulla Power Quality o INCREMENTO DELLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO o PORTATE A REGIME E LIMITI DI TRANSITO o PROTEZIONI DA CORTOCIRCUITO E LIMITI ASSOCIATI o INVERSIONE DEL FLUSSO DI POTENZA SUL TRAFO AT/MT o FENOMENO DELL’ ”ISOLA INDESIDERATA” A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 4 Regolazione di tensione 9 Il valore di tensione in tutti i punti di consegna deve essere compreso, per almeno il 95% del tempo, nell’intervallo ±10% (EN 50160). Data la presenza dei trafo MT/BT e delle linee di distribuzione in BT il range di esercizio della MT spazia p dal +10% al -4% / -5%. +10% +10% T TENSIONE +10% margine -10% -10% Trasmissione & Subtrasmissione Distribuzione primaria Distribuzione secondaria A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Variazioni lente di tensione 10 Possibili problemi, in assenza di GD, sono legati a : • a carichi alti, l’elevato flusso di potenza (corrente) che attraversa le dorsali determina in genere una forte caduta di tensione su di esse, esse facendo sì che la tensione di alimentazione sia inferiore alla nominale; • a carichi bassi, l’effetto delle capacità parassite, combinato con cadute di tensione molto modeste, potrebbe dare luogo a tensioni più TENSIONE elevate rispetto al range consentito. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 5 Metodologia di analisi (I) 11 o E’ implementata l’azione di un variatore sotto carico al fine di mantenere la tensione sulla sbarra MT ad un opportuno setpoint. o In assenza di GD non sono state rilevate violazioni nei vincoli (di tensione) contrattuali. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Metodologia di analisi (II): simulazione della presenza di GD 12 o Il profilo di tensione del feeder attivo è disaccoppiato dai profili di tensione dei rimanenti feeder, pur connessi alla medesima sbarra. o La presenza di GD potrebbe invertire i flussi di potenza: si hanno cadute di tensione negative. o Innalzamenti del regime di tensione, anche ben al di sopra dei valori tollerabili (+10%). o Limite Li it di GD installabile i t ll bil in i un nodo: d valore l di potenza t attiva tti erogata t da un generatore installato nel nodo che innalza la tensione sul punto d’installazione ad un valore pari al 110% della nominale. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 6 Metodologia di analisi (III): simulazione della presenza di GD 13 ~ A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Parametri rilevanti ai fini della potenza installabile 14 o Distanza elettrica GD installabile aumenta al diminuire della distanza elettrica. o Carico elettrico • a livello di feeder: l’entità e la distribuzione del carico GD installabile “aumenta” all’aumentare del carico nel nodo esaminato (e a valle di questo). • a livello di sistema: la condizione di carico considerata Al minimo carico si rilevano tensioni maggiori: GD installabile “diminuisce”. o Tensione nodale prima della connessione GD installabile ridotta per i feeder con carico ridotto alimentati da sbarre su cui è stato impostato un setpoint di tensione molto elevato. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 7 Parametri rilevanti ai fini della potenza installabile POTENZA POTENZA POTENZA +10% TENSIONE +10% 15 +10% ~ margine ‐10% 10% ‐10% 10% Trasmissione & Subtrasmissione Distribuzione primaria Distribuzione secondaria A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Risultati: variazioni lente di tensione 16 65% 60% 55% Percentuale di nodi sul totalee 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% > 10,0 9,5 10,0 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 0% Potenza installabile [MW] Il vincolo considerato non è particolarmente stringente. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 8 17 9,5 10,0 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 100% 95% 90% 85% 80% 75% 70% 65% 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 0,0 Percentuale di nodi sul to otale Risultati: variazioni lente di tensione Potenza installabile [MW] Il vincolo considerato non è particolarmente stringente. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Impatto della Generazione Diffusa sulle reti elettriche di distribuzione MT o VARIAZIONI LENTE DI TENSIONE o VARIAZIONI RAPIDE DI TENSIONE 18 Impatto sulla Power Quality o INCREMENTO DELLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO o PORTATE A REGIME E LIMITI DI TRANSITO o PROTEZIONI DA CORTOCIRCUITO E LIMITI ASSOCIATI o INVERSIONE DEL FLUSSO DI POTENZA SUL TRAFO AT/MT o FENOMENO DELL’ ”ISOLA INDESIDERATA” A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 9 Variazioni rapide di tensione GD maggiore con Scc maggiore 19 o Utenti passivi Le variazioni rapide sono associate ad alterazioni improvvise del carico (accadono di frequente nelle installazioni industriali). o Utenti attivi (Generatori Diffusi) Le variazioni rapide sono associabili ai transitori di inserzione in parallelo e disconnessione. • Generatori rotanti connessi alla rete senza interposizione di convertitori statici: potenzialmente alla messa in parallelo; con maggior probabilità in caso di distacco repentino; • Generatori connessi alla rete per mezzo di inverter: solo distacco repentino. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Metodologia di analisi 20 Determinazione della massima generazione connettibile ad un nodo della rete, in modo da causare una variazione rapida di tensione nel nodo stesso non superiore a un valore definito. definito EN 50160 ”Voltage characteristics of electricity supplied by public distribution systems”. In condizioni normali di esercizio una variazione rapida della tensione generalmente non supera il 4% di Uc, ma una variazione fino al 6% di Uc con una breve b d t può durata ò aver luogo l alcune l volte lt all giorno i i talune in t l circostanze. Le analisi condotte hanno quindi investigato i limiti conseguenti a variazioni rapide di tensione pari al 4% e al 6% della nominale. Metodologia basata su due successivi calcoli di load flow A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 10 Parametri rilevanti ai fini della potenza installabile 21 o Distanza elettrica del nodo in esame dalle sbarre MT. o Variazione di potenza assorbita in rete (entità e collocazione). ∆Urapida α Rcc&∆P + Xcc&∆Q o La GD installabile in un nodo della rete è tanto più elevata quanto maggiore è la potenza di cortocircuito al nodo medesimo A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Risultati: (variazioni rapide di tensione limitate al 4%) 22 35% 25% 20% 15% 10% 5% > 10,0 9,5 10,0 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0% 0,0 Percentuale di nodi sul to otale 30% Potenza installabile [MW] A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 11 23 9,5 10,0 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 100% 95% 90% 85% 80% 75% 70% 65% 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% % 5% 0% 0,0 Percentuale di nodi sul tottale Risultati: (variazioni rapide di tensione limitate al 4%) Potenza installabile [MW] Il vincolo al 4% risulta sensibilmente limitante in termini di generazione massima installabile nei vari nodi del campione di reti. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Risultati: (variazioni rapide di tensione limitate al 6%) 24 50% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% > 10,0 10,0 9,5 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0% 0,0 Percentuale di nodi sul to otale 45% Potenza installabile [MW] A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 12 25 9,5 10,0 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 100% 95% 90% 85% 80% 75% 70% 65% 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% % 5% 0% 0,0 Percentuale di nodi sul tottale Risultati: (variazioni rapide di tensione limitate al 6%) Potenza installabile [MW] L’indicazione del 6% risulta meno limitante in termini di generazione massima installabile nei vari nodi del campione di reti. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Conclusioni: variazioni di tensione 26 Le variazioni lente non costituiscono un vincolo stringente. Le variazioni rapide p limitano la p potenza installabile, in funzione: o in modo prevalente, della resistenza a monte del nodo d’installazione; o in via trascurabile, del carico installato in rete, del setpoint del trasformatore di CP e della reattanza di cortocircuito. La criticità di tale vincolo è maggiormente rilevante a fondo linea. I valori del 4 o del 6% sono descrittivi di situazioni che generalmente accadono sulle reti di media tensione (EN 50160): più appropriata l’analisi condotta assumendo un limite del 6%. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 13 Impatto della Generazione Diffusa sulle reti elettriche di distribuzione MT 27 o VARIAZIONI LENTE DI TENSIONE o VARIAZIONI RAPIDE DI TENSIONE o INCREMENTO DELLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO o PORTATE A REGIME E LIMITI DI TRANSITO o PROTEZIONI DA CORTOCIRCUITO E LIMITI ASSOCIATI o INVERSIONE DEL FLUSSO DI POTENZA SUL TRAFO AT/MT o FENOMENO DELL’ ”ISOLA INDESIDERATA” A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Incremento delle correnti di cortocircuito La GD aumenta le correnti 28 di cortocircuito (rispetto al caso di rete puramente passiva). Il limite alla potenza connettibile è dato dal margine esistente tra i livelli attuali di ctocto sulle reti e la tenuta elettromeccanica dei componenti. I limiti alla corrente di cortocircuito sono un reale vincolo alla installazione di GD. La connessione di un nuovo impianto è preceduta dalla valutazione della corrente di ctocto complessiva: rispetto delle caratteristiche elettromeccaniche dei componenti esistenti. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 14 Metodologia di analisi 29 o La tensione nominale della rete viene ipotizzata pari a 15 kV. o Trafo di CP: • An pari a 16, 25 e 40 MVA; • Vcc pari a 13%, 14,5% e 15,5%. o Tenuta elettromeccanica pari a 12,5 kA. o Si applica una maggiorazione del 20% alla Icc calcolata per tenere conto dei motori e di altre possibili imprecisioni nei calcoli. o L’apporto alla Icc da parte della GD è applicato direttamente alle sbarre di cabina primaria (ipotesi cautelativa). A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Determinazione delle correnti di cortocircuito risultanti An [MVA] • Vcc [%] Vn [kV] Icc [kA] Iccm [kA] Icu [kA] 30 Margine Icc_GD [kA] 16 13 15 4,74 5,69 12,5 6,82 25 14,5 , 15 6,64 , 7,96 , 12,5 , 4,54 , 40 15,5 15 9,93 11,92 12,5 0,58 Icc è la corrente di cortocircuito alle sbarre MT del trasformatore dovuta al contributo della rete AT. • a medesima edes a co corrente e te d di co cortocircuito toc cu to maggiorata agg o ata de del 20%. 0% Iccm è la • Icu è la tenuta dei componenti. • Margine Icc_GD = Icu - Icc rappresenta la quantità di corrente di cortocircuito che può fornire la GD da installare in rete. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 15 GD installabile senza superare la tenuta dei componenti (con convertitori statici) 31 Contributo limitato a 1,5÷2 volte rispetto alla loro corrente nominale. An Margine In Margine An GD al limite termico del trasformatore Vincolo più critico 16 3,41 88,53 12,8 12,8 25 2,27 58,93 20,0 20,0 40 0,29 7,54 32,0 7,54 • Margine In è la corrente erogabile dalla GD supponendone la corrente nominale pari al 50% della corrente di cortocircuito [kA]. • Margine An è la GD installabile per non superare la tenuta dei componenti [MVA]. • Limite termico del trasformatore è la quantità limite di GD installabile per non determinare un'inversione di flusso verso la rete AT superiore al 60% della An del trafo AT/MT. • Vincolo più critico è il limite più stringente tra il limite relativo all'inversione di flusso ed il limite relativo alle correnti di cortocircuito [MVA]. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti GD installabile senza superare la tenuta dei componenti (senza convertitori statici) 32 In pari al 30% della corrente di cortocircuito. An Margine In Margine An GD al limite termico del trasformatore Vincolo più critico 16 2,27 59,02 12,8 12,8 25 1,51 39,28 20,0 20,0 0,19 5,02 32,0 5,02 40 • Margine In è la corrente erogabile dalla GD supponendone la corrente nominale pari al 30% della corrente di cortocircuito [kA]. • Margine An è la GD installabile per non superare la tenuta dei componenti [MVA]. • Limite termico del trasformatore è la quantità limite di GD installabile per non determinare un'inversione di flusso verso la rete AT superiore al 60% della An del trafo AT/MT. • Vincolo più critico è il limite più stringente tra il limite relativo all'inversione di flusso ed il limite relativo alle correnti di cortocircuito [MVA]. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 16 Conclusioni: incremento delle correnti di cortocircuito 33 o Il vincolo relativo alla Icc è trattato per ciascuna rete nel suo complesso (ipotesi conservativa). o La limitazione risultante è da intendersi alla totale GD che è possibile sottendere a ciascun trafo AT/MT. o Le analisi hanno evidenziato limiti generalmente poco vincolanti: • per trasformatori con taglie da 16 e da 25 MVA è più stringente il limite legato alla potenza nominale del trasformatore; • per trasformatori di grande taglia (40 MVA e oltre) le sollecitazioni dovute al cortocircuito divengono vincolanti ma il limite di GD installabile risulta comunque elevato (superiore ai 5÷7 MVA). A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Impatto della Generazione Diffusa sulle reti elettriche di distribuzione MT 34 o VARIAZIONI LENTE DI TENSIONE o VARIAZIONI RAPIDE DI TENSIONE o INCREMENTO DELLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO o PORTATE A REGIME E LIMITI DI TRANSITO o PROTEZIONI DA CORTOCIRCUITO E LIMITI ASSOCIATI Problemi legati alle protezioni di linea o INVERSIONE DEL FLUSSO DI POTENZA SUL TRAFO AT/MT o FENOMENO DELL’ ”ISOLA INDESIDERATA” A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 17 Portate a regime e limiti di transito: metodologia di analisi 35 o Potenza installabile per limiti di transito su una linea: quantità di GD connettibile in un nodo della rete senza superare la In dei conduttori. o La massima corrente che può circolare in ciascun tratto di rete è ritenuta pari a 250 A, valore assunto cautelativamente come regolazione standard delle protezioni da sovracorrente in CP. o Attenzione a: dorsali/derivazioni 250 A A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Parametri rilevanti ai fini della potenza installabile 36 Fattori determinanti per la quantità di GD connettibile in un nodo: o la potenza prelevata, o iniettata in rete, dall’utenza e dalla GD connessa nel nodo in questione; o la tensione nominale della rete (a cui il nodo è sottoposto); Tensione nominale [kV] Percentuale di nodi del campione Potenza installabile minima [MW] 9 0,50% 3,74 10 3,47% 4,16 15 44,26% 6,24 20 50,55% 8,31 22 0,80% 9,15 23 0,42% 9,56 o il transito di corrente sul tratto di linea a monte del nodo stesso. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 18 Risultati: portate a regime e limiti di transito 37 Percentuale di nodi sul to otale 25% 20% 15% 10% 5% 10,0 > 10,0 9,5 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 0% Potenza installabile [MW] A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 38 10,0 9,5 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 100% 95% 90% 85% 80% 75% 70% 65% 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 0,0 Percentuale di nodi sul totaale Risultati: portate a regime e limiti di transito Potenza installabile [MW] La GD installabile in accordo con i vincoli di transito è elevata, considerando portate standard e tratti dorsali. . A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 19 Impatto della Generazione Diffusa sulle reti elettriche di distribuzione MT 39 o VARIAZIONI LENTE DI TENSIONE o VARIAZIONI RAPIDE DI TENSIONE o INCREMENTO DELLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO o PORTATE A REGIME E LIMITI DI TRANSITO o PROTEZIONI DA CORTOCIRCUITO E LIMITI ASSOCIATI Problemi legati alle protezioni di linea o INVERSIONE DEL FLUSSO DI POTENZA SUL TRAFO AT/MT o FENOMENO DELL’ ”ISOLA INDESIDERATA” A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Protezioni da cortocircuito e limiti associati: metodologia di analisi 40 L’eccessivo contributo alla corrente della GD di un feeder potrebbe dare scatti intempestivi della protezione (I>>; I>>>) in CP (linea A), in caso di cortocircuito su una linea diversa (linea B). La GD installabile su ogni linea, senza causare scatti intempestivi, è determinata differenziando le reti per tensione nominale. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 20 GD installabile su ogni linea per legati alle protezioni da cortocircuito vincoli 41 Vn [kV] Ip [kA] In1 [A] In2 [A] An1 [MVA] An2 [MVA] 15 0,6 300 200 7,80 5,20 20 0,6 300 200 10,39 6,93 • Ip è la regolazione della protezione I>> in CP sulla partenza di ogni linea (assunta cautelativamente pari a 600 A). • In1 è la corrente nominale della GD connettibile (con inverter). • In2 è la corrente nominale della GD connettibile (no inverter). • An1 è la potenza nominale della GD connettibile (con inverter). • An2 è la potenza nominale della GD connettibile (no inverter). A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Confronto con la GD installabile in relazione ai vincoli sulle protezioni da sovracorrente 42 Vincolo di max I Vincolo di max I Vincolo di max I di regime di guasto (conv. statici) di guasto (conv. rotanti) [MVA] [MVA] [MVA] 15 6,50 7,80 5,20 20 8,66 10,39 6,93 Tensione nominale Vn [[kV]] GD (con inverter) GD (macchine rotanti) massima corrente di regime massima corrente di guasto I VALORI DI POTENZA INSTALLABILE SU CIASCUNA LINEA RISULTANO COMUNQUE MOLTO ELEVATI A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 21 Conclusioni: problemi legati alle protezioni 43 La quantità di GD installabile dipende fortemente dalla tensione nominale della rete elettrica in esame. o Regolazioni delle protezioni da sovraccarico (transiti in linea): fattore più limitante per la GD solo in prossimità delle sbarre MT di CP. o Vincoli dovuti dalle soglie di cortocircuito: più elevati rispetto ai limiti dovuti ai transiti. LIMITAZIONI DA PROTEZIONI PER CORRENTI DI REGIME NON FACILMENTE SUPERABILI LIMITAZIONI DA PROTEZIONI PER CORRENTI DI CORTOCIRCUITO POTENZIALMENTE SUPERABILI A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Conclusioni generali: Massima GD compatibile con i tre vincoli 44 100% 95% 90% 85% 80% 75% 70% 65% 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Limiti di transito Variazioni rapide limitate al 6% d l l Variazioni lente di tensione 9,5 10,0 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 Nessun vincolo violato 0,0 Percenttuale di nodi sul totale Su una grande percentuale di nodi del campione la potenza tecnicamente installabile è piuttosto elevata Potenza Installabile [MW] A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 22 Impatto della Generazione Diffusa sulle reti elettriche di distribuzione MT 45 o VARIAZIONI LENTE DI TENSIONE o VARIAZIONI RAPIDE DI TENSIONE o INCREMENTO DELLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO o PORTATE A REGIME E LIMITI DI TRANSITO o PROTEZIONI DA CORTOCIRCUITO E LIMITI ASSOCIATI o INVERSIONE DEL FLUSSO DI POTENZA SUL TRAFO AT/MT o FENOMENO DELL’ ”ISOLA INDESIDERATA” Criticità legate a automazione/SPI GD A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Criticità legate all’automazione di rete: inversione di flusso 46 Per inversione di flusso si intende la situazione in cui la potenza attiva fluisce dalla rete di distribuzione MT verso la rete AT. Criticità legate all’automazione di rete hanno crescente incidenza sulle reti (e sulle linee) in cui il flusso di potenza, per almeno una data percentuale delle ore annue di funzionamento, si inverta. L’intera rete MT sottesa potrebbe funzionare in isola, portando ad alcune criticità, quali: • parallelo in condizioni di non sincronismo tra la rete AT e la CP; • permanenza di un guasto a terra sulle sbarre AT della CP. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 23 Criticità legate all’automazione di rete: inversione di flusso 47 Inversione dei flussi di potenza o a livello di interfaccia AT/MT (CP): possibile degrado delle prestazioni per gli utenti prestazioni per gli utenti sottesi all’intera CP. o a livello di singola linea MT: possibile degrado delle sottesi alla specifica linea MT. A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Metodologia di analisi 48 • Si determina la curva annua della 3100 potenza per ciascuna delle reti 2900 2700 • Si individua l’intervallo relativo al [MW] 2500 5% delle ore di funzionamento 2300 2100 Limite CEI 0-16 • Si determina il valore totale di GD installabile sull sull’intero intero campione 1900 1700 Potenza installabile sul 1297 MW campione 1500 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Percentuale ore di funzionamento annue Potenza installabile 4,08 MW media per rete A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 24 Risultati: inversione di flusso 49 P Percentuale di semisbarre sul ttotale 12% 10% 8% 6% 4% 2% >10,0 10,0 9 9,5 8,5 8 7 7,5 6 6,5 5,5 5 4 4,5 3 3,5 2 2,5 1 1,5 0,5 0,0 0% Potenza installabile [MW] A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 50 10,0 9,5 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 100% 95% 90% 85% 80% 75% 70% 65% 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 0,0 Percentuale di semisbarre sul to P otale Risultati: inversione di flusso Potenza installabile [MW] A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 25 Conclusioni: inversione di flusso 51 o All’aumentare della soglia percentuale di inversione di flusso, la GD installabile aumenta in maniera non significativa. 5% (438 h/anno) 10% (876 h/anno) 15% (1314 h/anno) 20% (1752 h/anno) Potenza installabile [MW] 1297 1363 1449 1545 Potenza installabile media [MW] 4,08 4,28 4,55 4,86 o L’estensione della soglia limite di ore/anno non porta a sostanziali aumenti di GD installabile. o Le ipotesi effettuate rendono i risultati medi conservativi, conservativi ma… ma …in alcune reti, percentuali già oggi superate. o I valori di GD non possono essere definiti propriamente come “limiti”: sono superabili mediante opportuni sviluppi di rete (CP). A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti Impatto della Generazione Diffusa sulle reti elettriche di distribuzione MT 52 o VARIAZIONI LENTE DI TENSIONE o VARIAZIONI RAPIDE DI TENSIONE o INCREMENTO DELLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO o PORTATE A REGIME E LIMITI DI TRANSITO o PROTEZIONI DA CORTOCIRCUITO E LIMITI ASSOCIATI o INVERSIONE DEL FLUSSO DI POTENZA SUL TRAFO AT/MT o FENOMENO DELL’ ”ISOLA INDESIDERATA” Criticità legate a automazione/SPI GD A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 26 Criticità legate al SPI dei GD: isola indesiderata 53 Uno o più impianti di GD continuano ad alimentare una porzione della rete di distribuzione dopo la disconnessione dal resto del sistema Il fenomeno dell dell’islanding islanding può comportare problemi di varia natura: • sulla qualità dell’alimentazione; • sulla sicurezza di funzionamento della rete di distribuzione; • sulle procedure di ricerca e di selezione dei tratti di linea guasti; • sulla ripresa del parallelo con il resto della rete. Lo studio non raggiunge conclusioni quantitative, ma evidenzia: • bassa probabilità con GD marginale (situazione attuale) • possibili criticità con GD significativa (breve/medio periodo) A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti L’uso dei sistemi di comunicazione nelle reti di distribuzione: il Progetto Milano WiPower 54 Aspetti normativi: • obbligo di disconnettere GD (anti-islanding, CEI 0-16); • modifica regolazioni SPI GD mediante comunicazione (CEI 0-16). OBIETTIVO DEL PROGETTO Testare le prestazioni di sistemi di comunicazione tra relé di protezione GESTIONE ATTIVA DELLA RETE ELETTRICA IN PRESENZA DI GD scambiare segnali tra CP e GD, per utenti sia MT sia BT A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 27 Milano WiPower: PoliMi (DE; DEI); CESI RICERCA; A2A; SELTA; THYTRONIC 55 FEEDER C A B IN A S E C O N D A R IA M T /B T t1 LO AD LO AD LO AD C A B IN A P R IM A R IA A T /M T R ELE COMUNICAZIONE t2 t3 t0 M T /B T A T /M T SPI Cabina Primaria (A2A Musocco) DDI G GD ((Dip.to p Energia) g ) FUNZIONI DA REALIZZARE: • • • • • Attivazione soglie permissive Attivazione soglie restrittive Telescatto Regolazione di tensione Riconnessione GD a sistema sicuro SEGNALI DA SCAMBIARE: • • • • • Stato sistema di comunicazione OK Stato sistema di comunicazione KO Apertura dell’interruttore in CP dalla rete Stato di “sistema sicuro” Livello di reattivo GD SISTEMA COMUNICAZIONE: • • • • La rete internet La tecnologia PLC La tecnologia Wi-fi La tecnologia Wi-max A. Silvestri, M. Merlo, M. Delfanti 28