Glossario • • • Ampere (A) : Unità di misura della corrente elettrica. Amperora (Ah) : quantità di energia elettrica equivalente all’energia corrispondente al flusso di una corrente di 1A per 1h. Energia : In generale, si misura in J (Joule); quella elettrica si misura in Wh (Wattora) ed equivale all’energia resa disponibile da un dispositivo che eroga un Watt di potenza per un’ora: – – – • • • • Film sottile : E’ il prodotto della tecnologia che sfrutta la deposizione di un sottilissimo strato di materiali semiconduttori per la realizzazione della cella fotovoltaica. Grid : Rete elettrica di distribuzione. Irraggiamento (Kw/m2) : Radiazione solare istantanea (quindi una potenza) incidente sull’unità di superficie. L’irraggiamento rilevabile all’Equatore, a mezzogiorno e in condizioni atmosferiche ottimali, è pari a circa 1000 W/m2. Potenza (W) : E’ l’energia prodotta nell’unità di tempo (W = J/s). Dal punto di vista elettrico, il W è la potenza sviluppata in un circuito da una corrente di 1A che attraversa una differenza di potenziale di 1V, ossia W = I x V = corrente x tensione; – – – – • • 1 Wh = 3.600 J 1 cal = 4,186 J 1 Wh = 860 cal Chilowatt (KW) = 103W Megawatt (MW) = 106W Gigawatt (GW) = 109W Terawatt (TW) = 1012W Potenza di picco (Wp) : E’ la potenza massima prodotta da un dispositivo fotovoltaico in condizioni standard di funzionamento (irraggiamento 1000W/m2 e temperatura 25°C). Potere calorifico (KJ/Kg) : Energia che un combustibile libera durante il processo di combustione. Segue…….. 1 segue “Glossario” Si parla di “potere calorifico superiore” (p.c.s.) se si considera tutta l’energia prodotta dal combustibile, di “potere calorifico inferiore” (p.c.i.) se, invece, si prescinde dall’energia totale prodotta dal combustibile ed impiegata per l’evaporazione dell’acqua presente nel combustibile. – – – • • • • • • • • • • • • • Carbone = 31.395 KJ/Kg (p.c.i.) Olio = 41.023 KJ/Kg (p.c.i.) Metano = 34.325 KJ/Kg (p.c.i.) Radiazione solare (kWh/m2) : Energia elettromagnetica che viene emessa dal sole in seguito ai processi di fusione nucleare che in esso avvengono. Retrofit : installazione su costruzioni già esistenti – si intende ormai comunemente la pratica secondo la quale i lavori di riqualificazione delle strutture architettoniche deteriorate o degradate sono abbinati all’installazione di pannelli F.V. che vengono integrati nell’involucro dell’edificio stesso; Silicio : Materiale semiconduttore usato per costruire celle fotovoltaiche Silicio amorfo : Tipo di silicio per celle fotovoltaiche che non ha struttura cristallina Silicio cristallino : tipo di silicio a struttura cristallina. Silicio monocristallino : silicio costituito da un singolo cristallo. Silicio policristallino : Silicio costituito da più cristalli. Sistema fotovoltaico connesso in rete (grid-connected) : Sistema collegato alla rete di distribuzione dell’energia elettrica. Sistema fotovoltaico isolato (stand-alone) : Sistema non collegato alla rete di distribuzione dell’energia elettrica. Tensione (V): differenza di potenziale elettrico tra due corpi o tra due punti di un conduttore o di un circuito. Tonnellata equivalente di petrolio (Tep) : Unità di misura dell’energia adottata per misurare grandi quantità di questa. Equivale all’energia sviluppata dalla combustione di una tonnellata di petrolio. Wafer : fetta di silicio di spessore variabile da 250-350 µm ottenuta dal taglio dei lingotti di silicio prodotti con la fusione del silicio di scarto dell’industria elettronica. Dopo diversi trattamenti il wafer diventa cella fotovoltaica. Wattora (Wh) : Unità di misura di energia : equivale ad un Watt per un ora. 2 Cenni introduttivi Dipendenza energetica • • La dipendenza energetica dall’estero dell’Europa si aggira al 50%, che lieviterà fino al 70% nei prossimi 20 anni L’Italia acquista oggi 81,2% dell’energia che consuma. energia acquistata dall'estero 5,2% 6,4% energia carbone elettr. 47,4% petrolio 22,2% gas naturale petrolio • gas naturale carbone energia elettrica Nel 2000, la bolletta energetica italiana è stata pari a 53.000 miliardi/anno, quasi doppia rispetto ai 28.000 miliardi del 1999 (aumento del 92% per il petrolio e 77% per il gas naturale) 3 Cenni introduttivi “Energia dal sole” informazioni di carattere generale • L’EFFETTO FOTOVOLTAICO ERA NOTO AI FISICI DALLA FINE DEL 19° SECOLO • LA PRIMA CELLA AL SILICIO CON RENDIMENTO DEL 6% FU REALIZZATA NEGLI USA NEL 1954 1.353 W/m2 1.000 W/m2 • LA RADIAZIONE SOLARE ARRIVA ALLA FASCIA ESTERNA DELL’ATMOSFERA CON UN VALORE DI ENERGIA, PER UNITA’ DI SUPERFICIE E DI TEMPO PARI A 1.353 W/m2 (costante solare) • AL LIVELLO DEL SUOLO, CAUSA FENOMENI DI ASSORBIMENTO E DIFFUSIONE DA PARTE DELL’ATMOSFERA, IL VALORE DI ENERGIA ARRIVA A 1.000 W/m2 (con giornata serena e sole a mezzogiorno) 4 5 Cenni introduttivi “informazioni di carattere generale” Segue • LA POSIZIONE OTTIMALE DELLA SUPERFICIE CAPTANTE LA RADIAZIONE SI HA CON ANGOLO DI INCLINAZIONE RISPETTO AL PIANO ORIZZONTALE PARI ALLA LATITUDINE DEL SITO E ORIENTAMENTO A SUD • L’ORIENTAMENTO A SUD DA’ IL MASSIMO DI ORE DI ESPOSIZIONE AL SOLE GIUGNO DICEMBRE • L’INCLINAZIONE PARI ALLA LATITUDINE RENDE MINIME DURANTE L’ANNO LE VARIAZIONI DI ENERGIA SOLARE CAPTATA DOVUTE ALL’OSCILAZIONE DI ±23.5° DELLA DIREZIONE DEI RAGGI SOLARI RISPETTO ALLA PERPENDICOLARE ALLA SUPERFICIE DI RACCOLTA 6 “informazioni di carattere generale” Cenni introduttivi Segue • L’ENERGIA RACCOLTA DIPENDE DA 2 FATTORI: Ø Ø L’INSOLAZIONE L’IRRAGGIAMENTO 1. L’INSOLAZIONE E’ L’ENERGIA MEDIA GIORNALIERA CHE COLPISCE UNA SUPERFICIE PIANA ORIZZONTALE MISURATA IN kWh al m2 e al giorno (kWh/m2*g) 2. L’IRRAGGIAMENTO E’ LA POTENZA ISTANTANEA CHE COLPISCE LA STESSA SUPERFICIE MISURATA IN kW/m2 • PER L’ITALIA SI HANNO REGIMI MEDIO-ALTI CON FORTE VARIABILITA’ TRA REGIONI CONTINENTALI E MERIDIONALI. SU BASE ANNUA, L’INSOLAZIONE MEDIA GIORNALIERA (SU UNA SUPERFICIE CON INCLINAZIONE PARI ALLA LATITUDINE) E’ LA SEGUENTE: Ø Ø Ø 3,6 kWh/m2*g IN PIANURA PADANA 4,7 kWh/m2*g AL CENTRO SUD 5,4 kWh/m2*g IN SICILIA Curve ISO-RADIATIVE 7 Cenni introduttivi “informazioni di carattere generale” Segue • A TITOLO DI ESEMPIO, L’ENERGIA SOLARE RACCOLTA A TERRA IN UN ANNO (IRRAGGIAMENTO ANNUO) ALLA LATITUDINE DELL’ITALIA MERIDIONALE E’ DI CIRCA: Ø 1.600 kWh/ m2 su un piano orizzontale Ø 1.800 kWh/m2 su un piano inclinato di 30° Ø 1.200 kWh/m2 su un piano verticale • ASSUNTO CAUTELATIVAMENTE IL COEFFICIENTE COMPLESSIVO DI CONVERSIONE DEL SISTEMA FOTOVOLTAICO PARI AL 10%, NE DERIVA UNA CAPACITA’ PRODUTTIVA DI ENERGIA ELETTRICA DI: Ø 160 kWh/m2/anno su un piano orizzontale Ø 180 kWh/m2/anno su un piano inclinato di 30° Ø 120 kWh/m2/anno su un piano verticale 8 Aspetti Tecnologici –La fisica del processo – A –aspetto fisico del processo fotovoltaico - B –Il processo produttivo 9 Aspetti Tecnologici la fisica del processo fotovoltaico - A • Per capire come funziona il processo di conversione della radiazione solare in una corrente di elettroni è necessario fare riferimento ad alcune nozioni di fisica moderna riguardo alla natura della radiazione elettromagnetica e alla struttura dell'atomo. La conversione diretta dell'energia solare in energia elettrica, realizzata con la cella fotovoltaica, utilizza il fenomeno fisico dell'interazione della radiazione luminosa con gli elettroni di valenza nei materiali semiconduttori, denominato effetto fotovoltaico. L'effetto fotovoltaico è tra i fenomeni che fanno pensare ad una natura corpuscolare della luce; infatti, è stato scoperto che è proprio una particella associata alle onde elettromagnetiche, denominata fotone, a fornire l'energia necessaria ad attivare il processo fotovoltaico. Qualunque sia il materiale impiegato, il meccanismo con cui la cella trasforma la luce solare in energia elettrica è essenzialmente lo stesso. • Consideriamo per semplicità il caso di una convenzionale cella fotovoltaica di silicio cristallino. L'atomo di silicio possiede 14 elettroni, quattro dei quali sono elettroni di valenza, che quindi possono partecipare alle interazioni con altri atomi, sia di silicio sia di altri elementi. In un cristallo di silicio puro ogni atomo è legato in modo covalente ad altri quattro atomi: quindi due atomi affiancati di un cristallo di silicio puro hanno in comune una coppia di elettroni, uno dei quali appartenente all'atomo considerato e l'altro appartenente all'atomo vicino. 10 Aspetti Tecnologici la fisica del processo fotovoltaico - A • Esiste quindi un forte legame elettrostatico fra un elettrone e i due atomi che esso contribuisce a tenere uniti. Questo legame elettrostatico può essere spezzato con una quantità di energia che permetta ad un elettrone di passare ad un livello energetico superiore, cioè dalla banda di valenza alla banda di conduzione, superando la banda proibita: se l'energia fornita è sufficiente - per l'atomo di silicio 1.08 eV (eV significa elettronvolt, 1 eV = 1.602 * 10-19 J), un valore intermedio tra quello dei conduttori e quello degli isolanti - l'elettrone viene portato ad un livello energetico superiore (banda di conduzione), dove è libero di spostarsi, contribuendo così al flusso di elettricità. Quando passa alla banda di conduzione, l'elettrone si lascia dietro una buca, cioè una lacuna dove manca un elettrone. Un elettrone vicino può andare facilmente a riempire la lacuna, scambiandosi così di posto con essa. Quando un flusso luminoso investe il reticolo cristallino del silicio, si ha la liberazione di un certo numero di elettroni al quale corrisponde un egual numero di lacune. Nel processo di ricombinazione ogni elettrone che capita in prossimità di una lacuna la può occupare, restituendo una parte dell'energia cinetica che possedeva sotto forma di calore. 11 Aspetti Tecnologici la fisica del processo fotovoltaico - A • Per sfruttare l’elettricità è necessario creare un moto coerente di elettroni (e di lacune), ovvero una corrente, mediante un campo elettrico interno alla cella. Il campo si realizza con particolari trattamenti fisici e chimici, creando un eccesso di atomi caricati positivamente in una parte del semiconduttore ed un eccesso di atomi caricati negativamente nell’altro. • In pratica è necessario introdurre nel silicio una piccola quantità di atomi appartenenti al terzo o al quinto gruppo del sistema periodico degli elementi, in modo da ottenere due strutture differenti, una con un numero di elettroni insufficiente, l'altra con un numero di elettroni eccessivo. Questo trattamento viene detto drogaggio e la quantità delle impurità introdotte è dell'ordine di una parte per milione. Generalmente si utilizzano il boro (terzo gruppo) ed il fosforo (quinto gruppo) per ottenere rispettivamente una struttura di tipo p (con un eccesso di lacune) ed una di tipo n (con un eccesso di elettroni). 12 Aspetti Tecnologici la fisica del processo fotovoltaico - A • Nello strato drogato con fosforo, che ha cinque elettroni esterni o di valenza contro i quattro del silicio, è presente una carica negativa debolmente legata, composta da un elettrone per ogni atomo di fosforo. Analogamente, nello strato drogato con boro, che ha tre elettroni esterni, si determina una carica positiva in eccesso, composta dalle lacune presenti negli atomi di boro quando si legano al silicio. • Il primo strato, a carica negativa, si indica con n, l'altro, a carica positiva, con p, la zona di separazione è detta giunzione p-n. In entrambi i casi il materiale risulta elettricamente neutro; tuttavia, ponendo a contatto i due tipi di strutture, tra i due strati si attiva un flusso elettronico dalla zona n alla zona p che, raggiunto il punto di equilibrio elettrostatico, determina un eccesso di carica positiva nella zona n, dovuto agli atomi di fosforo con un elettrone in meno, e un eccesso di carica negativa nella zona p, dovuto agli elettroni migrati dalla zona n. In altri termini gli elettroni presenti nel silicio tipo n diffondono per un breve tratto nel silicio tipo p: il silicio tipo n si carica positivamente, quello di tipo p si carica negativamente e si crea inoltre una regione intermedia detta zona di svuotamento o di carica spaziale. Il risultato è un campo elettrico interno al dispositivo dell’ampiezza di pochi micrometri. 13 Aspetti Tecnologici la fisica del processo fotovoltaico - A • Illuminando la giunzione p-n dalla parte del silicio tipo n, si generano delle coppie elettrone-lacuna in entrambe le zone n e p. Il campo elettrico separa gli elettroni in eccesso generati dall’assorbimento della luce dalle rispettive lacune, spingendoli in direzioni opposte (gli elettroni verso la zona n e le lacune verso la zona p). Una volta attraversato il campo, gli elettroni liberi non tornano più indietro, perché il campo, agendo come un diodo, impedisce loro di invertire la marcia. (Un diodo è un dispositivo in cui il passaggio di corrente è ostacolato in una direzione e facilitato in quella opposta). Quindi, se si connette la giunzione p-n con un conduttore, nel circuito esterno si otterrà un flusso di elettroni che parte dallo strato n, a potenziale maggiore, verso lo strato p, a potenziale minore. Fino a quando la cella resta esposta alla luce, l'elettricità fluisce con regolarità sotto forma di corrente continua. E' importante che lo spessore dello strato n sia tale da garantire il massimo assorbimento di fotoni incidenti in vicinanza della giunzione. Per il silicio questo spessore deve essere di 0,5 mm, mentre lo spessore totale della cella non deve superare i 250 mm. • In sintesi la conversione da luce a energia elettrica effettuata dalla cella fotovoltaica avviene essenzialmente perché questi portatori di carica liberi (elettroni e lacune), generati dalla luce, sono spinti in direzioni opposte dal campo elettrico interno creato attraverso la giunzione di due semiconduttori drogati in modo diverso. Una volta attraversato il campo, le cariche non tornano più indietro, perché il campo impedisce loro di invertire la marcia. Le cariche positive (lacune) sono spinte verso un lato della cella e le cariche negative (elettroni) verso l'altro. Se le due facce (inferiore e superiore della cella) sono collegate mediante un conduttore, le cariche libere lo attraversano e si osserva una corrente elettrica. Fino a quando la cella resta esposta alla luce, l'elettricità fluisce sotto forma di corrente continua. 14 Aspetti Tecnologici la fisica del processo fotovoltaico - A • Di tutta l'energia che investe la cella solare sotto forma di radiazione luminosa, solo una parte viene convertita in energia elettrica disponibile ai suoi morsetti. L'efficienza di conversione per celle commerciali al silicio è in genere compresa tra il 13 % e il 17%, mentre realizzazioni speciali di laboratorio hanno raggiunto valori del 32,5%. 15 Aspetti Tecnologici la fisica del processo fotovoltaico - A • I motivi di tale bassa efficienza sono molteplici e possono essere raggruppati in quattro categorie: – riflessione: non tutti i fotoni che incidono sulla cella penetrano al suo interno, dato che in parte vengono riflessi dalla superficie della cella e in parte incidono sulla griglia metallica dei contatti; – fotoni troppo o poco energetici: per rompere il legame tra elettrone e nucleo è necessaria una certa energia, e non tutti i fotoni incidenti possiedono energia sufficiente. D'altra parte alcuni fotoni troppo energetici generano coppie elettronelacuna, dissipando in calore l'energia eccedente quella necessaria a staccare l'elettrone dal nucleo. – ricombinazione: non tutte le coppie elettrone-lacuna generate vengono raccolte dal campo elettrico di giunzione e inviate al carico esterno, dato che nel percorso dal punto di generazione verso la giunzione possono incontrare cariche di segno opposto e quindi ricombinarsi; – resistenze parassite: le cariche generate e raccolte nella zona di svuotamento devono essere inviate all'esterno. L'operazione di raccolta viene effettuata dai contatti metallici, posti sul fronte e sul retro della cella. Anche se durante la fabbricazione viene effettuato un processo di lega tra silicio e alluminio dei contatti, resta una certa resistenza all'interfaccia, che provoca una dissipazione che riduce la potenza trasferita al carico. Nel caso di celle al silicio policristallino, l'efficienza è ulteriormente diminuita a causa della resistenza che gli elettroni incontrano ai confini tra un grano e l'altro e, ancor più nel caso di celle al silicio amorfo, per la resistenza dovuta all'orientamento casuale dei singoli atomi. 16 Aspetti Tecnologici aspetto fisico del processo fotovoltaico - B 1. NON TUTTI I FOTONI DI CUI E’ COMPOSTA LA LUCE SOLARE SONO EQUIVALENTI 2. QUELLI CHE NON POSSIEDONO UN CERTO VALORE MINIMO PASSANO ATTRAVERSO TUTTO LO SPESSORE DELLA CELLA SENZA INNESCARE IL PROCESSO DI CONVERSIONE 3. STRUTTURA DELL’ATOMO DI SILICIO (14 elettroni) • 4. 4 Elettroni disponibili nell’orbita periferica (valenza =4) CIO’ CHE MANCA PER GENERARE UNA CORRENTE ELETTRICA E’ LA DIFFERENZA DI POTENZIALE, CHE SI OTTIENE INTRODUCENDO NELLA CELLA DELLE IMPURITA’ (DROGAGGIO) CHE MODIFICANO LE PROPRIETA’ ELETTRICHE DEL SEMICONDUTTORE • 5. La valenza elettronica viene modificata QUANDO UN FOTONE DOTATO DI SUFFICIENTE ENERGIA VIENE ASSORBITO NELLA CELLA, NEL SEMICONDUTTORE CHE LA COSTITUISCE SI FORMA UNA COPPIA DI CARICHE ELETTRICHE: Ø Ø UN ELETTRONE UNA LACUNA (DI SEGNO NEGATIVO “ – ”) (DI SEGNO NEGATIVO “ + ”) 17 Aspetti Tecnologici Segue “aspetto fisico del processo fotovoltaico - B” 6. A QUESTO PUNTO LE DUE CARICHE ELETTRICHE SONO DISPONIBILI PER LA CONDUZIONE DI ELETTRICITA’: 7. LE SUPERFICIE DEI DUE STRATI p E n DI SILICIO DROGATI, UNO CON ATOMI DI BORO E L’ALTRO CON FOSFORO, NELLA SEZIONE DI CONTATTO PROVOCANO UN FORTE CAMPO ELETTRICO • LE CARICHE ELETTRICHE “ + ” E “ – ” GENERATE DAL BOMBARDAMENTO DEI FOTONI, NELLE VICINANZE DELLA GIUNZIONE VENGONO SEPARATE DAL CAMPO ELETTRICO DANDO LUOGO ALLA CIRCOLAZIONE DI CORRENTE ELETTRICA QUANDO IL DISPOSITIVO E’ CONNESSO AD UN CARICO • LA CORRENTE ELETTRICA E’ TANTO MAGGIORE QUANTO MAGGIORE E’ LA QUANTITA’ DI LUCE INCIDENTE 18 Aspetti Tecnologici Segue • “aspetto fisico del processo fotovoltaico - B” L’EFFICIENZA DI CONVERSIONE DELLE CELLE COSITUITE DA UN SOTTILE Wafer, DI SPESSORE (0,250,35) mm, VARIA DA: Ø 15-17% IN CASO DI SILICIO MONOCRISTALLINO Ø 12-14% IN CASO DI SILICIO POLICRISTALLINO • A PROPOSITO DI RENDIMENTO, SI RAMMENTA CHE LA CONVERSIONE TERMICA TRAMITE IDROCARBURI RAGGIUNGE IL 50% E CHE IL MOTORE A COMBUSTIONE ARRIVA AL 27% 19 Aspetti Tecnologici Segue • “aspetto fisico del processo fotovoltaico - B” LA CELLA HA IN GENERE UNA SUPERFICIE DI 100 cm2 E IN CONDIZIONI DI SOLEGGIAMENTO TIPICO PER L’ITALIA DI 1KW/m2 ALLA TEMPERATURA DI 25°C PRODUCE: – – – 0,5V 3A 1,5W ( POTENZA DI PICCO Wp) • ATTUALMENTE LA PRODUZIONE DELLE CELLE SI BASA SULL’UTILIZZO DEGLI SCARTI DELL’INDUSTRIA ELETTRONICA • RECENTEMENTE E’ STATA APRONTATA LA TECNOLOGIA DEL FILM SOTTILE COSTITUITA DA SEMICONDUTTORI DEPOSITATI SU VETRO O SUPPORTO METALLICO • IN PRATICA, SI USA SILICIO AMORFO CON TRIPLA GIUNZIONE (Triple junction) ED ALCUNI SEMICONDUTTORI COMPOSTI POLICRISTALLINI (SELINIURO DI INDIO E RAME CuInSe2 - TELLURIURO DI CADMIO CdTe) CON EFFICIENZA DI CONVERSIONE INFERIORE RISPETTO AL MONO E POLICRISTALLINO, MA CON ASPETTI APPLICATIVI PIU’ PRATICI 20 Aspetti Tecnologici Moduli, pannelli e stringhe • LE CELLE DI PER SE FRAGILI E NON ELETTRICAMENTE ISOLATE, VENGONO ASSEMBLATE PER COSTITUIRE UN MODULO FOTOVOLTAICO ROBUSTO E MANEGGIEVOLE, DESTINATO A DURARE ALCUNI DECENNI ALLE CONDIZIONI PIU’ SFAVOREVOLI • LA SUPERFICIE DEL MODULO TRADIZIONALE SI AGGIRA ATTORNO AI 0,5m2 OTTENUTA DA n°36 CELLE COLLEGATE IN SERIE A FORMARE POTENZE DI PICCO DI 50-70W CON TENSIONI DI LAVORO DI 17V PERMETTENDO L’ACCOPPIAMENTO AGLI ACCUMULATORI IN USO 21 Aspetti Tecnologici Processo di produzione 1 LINGOTTO DI SILICIO: si parte con il taglio dei “wafer” dai lingotti con processi di trasformazione complessi di tipo chimico, termico e fisico; 2 LA PULIZIA: Ø Ø STRUTTURA CRISTALLINA DEL SILICIO - il primo processo è la pulizia del wafer appena tagliato; - lo scopo è quello di eliminare le irregolarità microscopiche per ottenere i migliori risultati nel 2° processo (della diffusione del fosforo). Mediante abrasione: tecnica molto comune Asportazione chimica: ad alta temperatura (a base di idrossido di sodio o potassio) – migliori risultati e maggior sicurezza. PIRAMIDI SULLA SUPERFICIE PULITURA A BASE ACIDA Come risultato si ottiene una condizione ottica particolare sulla superficie costituita da una serie di piccole piramidi (di base 3-15 µm) che conferiscono una notevole capacità di assorbimento dei raggi luminosi. 22 Aspetti Tecnologici Segue Processo di produzione 3 LA DIFFUSIONE: A - (metodo classico): - Avviene in forni speciali a T=870°C per 15-20 min; - Lo scopo è di diffondere (a T alte) gli atomi di fosforo (drogaggio “n”) in uno strato DROGAGGIO IN FORNO dello spessore di 0,5 µm sulla superficie del wafer di silicio che viene prodotto già drogato “p” con atomi di boro. - Si ottiene la giunzione “p-n”, fondamentale per il funzionamento della cella F.V. 4 LA GIUNZIONE PP-N: - Parte del processo avviene contemporaneamente alla fase di fusione; - si deve evitare che la parte posteriore delle celle sia “contaminata” da drogaggio di fosforo, accoppiando le celle prima dell’introduzione in forno; B - (metodo innovativo): - L’acceleratore ionico, usato da tempo per produrre microprocessori; - proietta ioni sulla superficie di silicio del wafer; - la penetrazione dipende dalla velocità con cui si proiettano gli ioni; - è costoso, ma preciso; - valido per la produzione di celle ad alta efficienza. C - (metodo “gettering ”): “gettering”): - si deposita uno strato di alluminio sulla superficie posteriore a T = 800°C; - l’alluminio possiede caratteristiche droganti di tipo “p” 23 Aspetti Tecnologici Segue 5 Processo di produzione IL PLASMAPLASMA- ETCHING: - processo di “purificazione” per evitare ogni contatto elettrico fra i due strati “p-n” della cella; - Si impilano le celle una sull’altra, lasciando a vista solo i bordi laterali; - vengono inserite in una macchina a radio frequenza che elimina uno strato di 0,5 µm di superficie di silicio. CONTATTI SUPERIORI 6 LA METALLIZZAZIONE: STRATO - n - processo per posare i contatti che hanno il compito di convogliare l’energia elettrica generata dalla CONTATTI POSTERIORI BASE - p STRUTTURA CELLA cella verso l’esterno; - consiste nella deposizione di “fili” metallici sulle due superfici della cella (in forno a T = 700°C); - si usa una lega di alluminio-argento con piccola presenza di vetro per garantire l’adesione alla superficie della cella; (ALTERNATIVA): - creazione di contatti metallici mediante incisione con laser che scava solchi in cui viene colata una lega di rame, argento e nickel. 24 Aspetti Tecnologici Segue • Processo di produzione LO STRATO ANTIRIFLESSO: - è l’ultimo processo: deposizione di strato antiriflesso, duro, trasparente e facilmente applicabile sulla superficie; - il silicio è molto riflettente (35% della luce viene riflessa); Sistema APCVD - dopo la deposizione di 0,1 µm di strato (in genere, composti organici all’ossido di titanio – TiO2), il potere riflettente del silicio può diminuire del 9%; - si possono depositare più strati antiriflesso (con materiali diversi) per eliminare quasi completamente il potere riflettente della cella, ma con costi elevati (es: celle per uso spaziale). - Sistema APCVD (Atmospheric Pressure Chemical Vapour Deposition): si basa su evaporazione a pressione atmosferica; - nelle tecniche più recenti di reazione (della superficie del silicio) si usa l’azoto che crea uno strato di diossido di silicio (o nitruro di silicio – Si3N4); Funzionamento APCVD 25 Aspetti Tecnologici Tecnologia “tripla giunzione” • caratteristiche: - ogni cella è composta da 3 differenti giunzioni sovrapposte una all’altra; - la parte inferiore della cella assorbe la luce rossa dello spettro, lo strato intermedio la luce verde/gialla, mentre la parte superficiale assorbe la luce azzurra; Sezione cella - questa divisione aumenta l’efficienza di conversione soprattutto a bassi livelli d’irradiazione; - Sono prodotte mediante deposizione in un processo continuo nel vuoto, totalmente automatizzato, in cui sottili strati di SILICIO vengono depositati su un nastro d’acciaio; - Spessore totale < 1 µm (rispetto ai 350 µm delle celle cristalline); - Unica cella, flessibile di peso contenuto; - Il tempo di ammortizzamento dei costi (a detta dei produttori) si attesta su fattori da 2 a 4 volte inferiori alle celle di silicio cristallino; - Non sono incapsulate in rigidi pannelli di vetro, ma in un polimero stabilizzato e resistente alle intemperie; - Vita media di circa 30 anni. Copertura solare 26 Aspetti Tecnologici Tecnologia “film sottile” • Il silicio amorfo è stato il primo e l’unico “film” antagonista del “cristallino” fino agli anni ’90. • La materia attiva può essere ottenuta in forma di gas con il vantaggio di poter essere depositata in strati di pochi micron, su grande varietà di superfici; Modulo in amorfo flessibile • Difficoltà nell’ottenere prestazioni elevate a causa della struttura molecolare non definita come il “cristallino”; • Aspetto estetico attraente: (superficie uniforme nera con sfumature rossastre), con possibilità di realizzare moduli flessibili idonei a sostituire alcuni elementi edilizi (tegole, lamiere grecate, tamponamenti di facciate); • Gli scopi delle attività di ricerca in molti laboratori del mondo dei nuovi film sottili (CIS, CIGS, CdTe, GaAs, ecc) sono: – – – • Riduzione del costo del materiale di partenza; Riduzione del costo di fabbricazione; Miglioramento dell’efficienza di conversione. Test mirati ad evidenziare la pericolosità potenziale del prodotto CdTe (Telloruro di Cadmio) hanno evidenziato, in casi di incendi, che il vetro e il substrato si fondono prima della decomposizione del CdTe riducendo al minimo i rischi di rilascio nell’atmosfera. 27 Cenni introduttivi Tecnologia “film sottile” IL FUTURO IL FOTOVOLTAICO DI 3a GENERAZIONE A CONFRONTO: abbandonando il silicio (che ha un limite fisico intrinseco del 27% di rendimento), dovrebbe portare i rendimenti oltre il 50%. • diselenuro di rame e indio (CIS): – È un plasma, quindi facile da depositare durante la lavorazione; – Alternativa valida al silicio, sempre più difficile da reperire; – Problema del rendimento che non supera per ora l’11%. • Diselenuro di gallio, rame e indio (CIGS): – E’ un derivato che consente di aumentare l’efficienza elettrica di conversione; – Basso degrado di potenza; • Arseniuro di gallio (GaAs): – E’ Sperimentato con successo durante le missioni spaziali; – Rendimenti eccellenti pari a 36%; – Costi proibitivi, oltre 10 volte i costi tradizionali dei pannelli. • Telloruro di Cadmio (CdTe): – Semiconduttore - a 4 strati e 3 giunzioni; – Rendimenti > 15%; 28 Cenni introduttivi Tecnologia “notizie” • “CELLE IBRIDE” (H-Silicio) – – – – – – • Sono celle molto innovative; Il substrato di silicio viene ricoperto da un film di silicio amorfo; Il vantaggio consiste nel poter utilizzare la linea di produzione con tecnologia già “rodata” delle celle cristalline; La minor temperatura usata per la deposizione dell’amorfo, riduce le possibili crepe per dilatazioni anormale nel wafer cristallino, diminuendo gli scarti di produzione; Efficienza pari a circa 20%; Minor decadimento delle prestazioni elettriche all’aumentare della temperatura. “CELLE A DOPPIA FACCIA” (HIT- Heterojunction with Intrinsic Thin-layer) – – – – – – – Raggiungono efficienza di conversione di 17,3%; Costituite da uno strato di silicio amorfo collocato su un substrato di silicio monocristallino ad alto rendimento; Hanno struttura simmetrica per cui possono generare corrente da entrambi i lati; Spessore complessivo inferiore ai 200 µm; Possono essere prodotte a T=200°C, permettendo notevole risparmio energetico; Efficienza elevata anche a T alte, aumentando l’efficienza complessiva dell’impianto; Interessante l’applicazione architettonica su facciate non rivolte perfettamente verso sud; 29 Segue “L’economia del Applicazioni fotovoltaico” • CONFRONTO TRA BILANCIO ECONOMICO E BILANCIO VERDE Bilancio economico Bilancio verde NON CONSIDERA I COSTI AMBIENTALI CONSIDERA I COSTI AMBIENTALI CONSIDERA PERIODI BREVE CONSIDERA PERIODI LUNGHI RITIENE COSTANTE LA QUANTITA’ DI RISORSE NATURALI TIENE CONTO DEL CONSUMO DELLE RISORSE NATURALI NON TIENE CONTO DEI DANNI PRODOTTI ALL’AMBIENTE TIENE CONTO DEI DANNI PRODOTTI ALL’AMBIENTE UNITA’ DI MISURA: MONETA UNITA’ DI MISURA: TEP : Tonnellata Equivalente di Petrolio NON SI CHIUDE SI CHIUDE • GLI OBIETTIVI DEI DUE BILANCI SONO GLI STESSI: OSSIA VERIFICARE SE LA RICCHEZZA PRODOTTA DA UNA CERTA INIZIATIVA IN UN CERTO PERIODO E’ MAGGIORE O MINORE DI QUELLA CONSUMATA • I DUE BILANCI IN GENERE TENDONO A COINCIDERE CON L’AUMENTARE DEL TEMPO CONSIDERATO, SE SI TIENE CONTO DI TUTTI I COSTI NON ULTIMI QUELLI INDIRETTI PRODOTTI ALLA SOCIETA’ ED ALL’AMBIENTE 30 Applicazioni L’analisi dei costi • 1. Una valutazione del costo complessivo dell’energia si ottiene da un’analisi di almeno 3 elementi: Costi economici: sono i costi di installazione e sono a sua volta divisi in: • Costi fissi: di investimento per acquistare gli impianti e le apparecchiature. • Costi variabili: costo del combustibile, di esercizio e manutenzione. 2. Costi esterni: dovuti all’utilizzazione energetica che non sono caricati sul produttore, ma che ricadono sulla collettività. • Danni ambientali: (es: radiazioni rilasciate da incidente di impianto nucleare o danni causati da cambiamenti climatici imputati all’accumulo di gas serra) 3. Costi economici di domani: per valutare le potenzialità future, è utile analizzare la possibile riduzione dei costi delle tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili. 31 Applicazioni Segue L’analisi 1. dei costi Costi economici: A parità di potenza considerata, i costi fissi per gli impianti che sfruttano energia rinnovabile sono più elevati di impianti “tradizionali”. Tale aspetto è tuttavia bilanciato dai bassi costi variabili: basso costo di esercizio e manutenzione; Costo del combustibile generalmente nullo. Calcolo del costo dell’energia elettrica: CkWh= costi totali annuali/elettricità prodotta annualmente= CkWh = (CE&M/H)+(Cc/H)+(Cp*A/H) Dove: - CkWh = costo dell’elettricità prodotta dall’impianto (€/kWh); CE&M = spese annuali di Esercizio e Manutenzione (euro); Cc= spese annuali Combustibile (euro); Cp= costo d’investimento per acquisto dell’impianto (euro); H = elettricità prodotta annualmente (kWh); A = coeff. di Ammortamento = r / [ 1-(1+r)-n ]; r = tasso di interesse; n = n° anni di investimento. 32 Applicazioni Segue L’analisi dei costi Il calcolo del costo di produzione formulato nella pagina precedente è utilizzata ampliamente in sede internazionale e fornisce il cosidetto “costo medio attualizzato”. ESEMPI: - Centrale Fotovoltaica di SERRE dell’Enel – 1994 (Salerno): Impianto attualmente più grande del mondo nella sua tipologia con resa annuale di circa 1.200 kWh/kWp e costo dell’elettricità prodotta pari a 39 centesimi di €/kWh. Impianto ipotetico da 200 MW : (studio commissionato dalla Banca Mondiale): 3000€/kWp 5000€/kWp 7000€/kWp COSTO DELL'ENERGIA PRODOTTA DAL SOLE Centrale di SERRE Costo (centesimi €/kWh) 50 40 Impianto da 200 MW 30 20 10 0 1000 1500 2000 2500 Resa annuale (kWh/kWp) 33 Esempi di Applicazioni 34 Applicazioni applicazioni AUTOGRILL – autostrada A1 – Area Somalia nord Pannello informativo Tecnologia “tripla giunzione” 35 Applicazioni applicazioni Officina F.lli Largaiolli – Monclassico, Val di Sole (TN) – 20KWh Doppio contatore 36 Applicazioni applicazioni Confronto produzione-consumo energia elettrica Dati rilevati dall’officina F.lli Largaiolli Monclassico - Val di Sole (TN) 5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 gen00 feb- mar- apr- mag- giu00 00 00 00 00 lug00 Produzione KWh ago00 set- ott-00 nov00 00 dic00 gen01 feb01 mar- apr01 01 Consumo KWh Dati relativi al 2000 (14/08 – 31/12) Dati relativi al 2001 (01/01 – 20/04) KWh Prodotti KWh consumati Rapporto produz./consumo Media produz./giorno Media consumo/giorno KWh Prodotti KWh consumati Rapporto produz./consumo Media produz./giorno Media consumo/giorno : 4.935 : 26.074 : 18,9 % : 35,5 KWh : 71,4 KWh : 5.330 : 9.100 : 58.6 % : 48,7 KWh : 83,2 KWh 37 applicazioni Applicazioni Ristorante “da Pino” – S. Michele (TN) – 20KWh 38 Applicazioni applicazioni Radio “Venere” – Tassullo (TN) – 4,5KWh 39 Applicazioni applicazioni Privati – Tassullo (TN) – 2,25KWh 40 Applicazioni applicazioni Centro scolastico Brunico in Alto Adige (BZ) Integrazione energia solare termica + fotovoltaico 41 Applicazioni applicazioni Delphos – Prov. Di Foggia – 600KWh Carrisaplanes – California (U.S.A.) 42 ENEL – Serre – 3.300KWh Applicazioni applicazioni Pensiline parcheggio – Casaccia – 100KWh Rifugio alpino 43 Applicazioni applicazioni Rifugio Bocchette – Belluno – 1,2KWh Sistema collegato alla rete – Garda – 3,2KWh Sistema collegato alla rete – Palmanova – 3,2KWh 44 Applicazioni SISTEMI INTEGRATI IL FOTOVOLTAICO COME ELEMENTO DI VALORIZZAZIONE DEGLI EDIFICI E DELL’ARREDO URBANO 45 Applicazioni applicazioni Sistemi integrati 46 Applicazioni applicazioni Kobern Gondorf – Germania 47 Sistema integrato – 35 kWp applicazioni Politecnico – Milano – 11,25kWp altro esempio 48 applicazioni Area urbana di Friburgo con impianti principali - Germania Solarhaus Birra Ganter – 70 kW Sede della Solar Fabrik Haliotrop – Arch. Rolf Disch Fraunhofer Institut particolare 49 applicazioni Pannelli tegola Corridoio solare con funzione “privacy” Villaggio Matsudo, integrazione urbanistica – Giappone 50 applicazioni Illuminazione esterna Tettuccio FV – abbassa la T° interna fino a di 25°C a vettura ferma Battello per gite sui Navigli di Milano 51 Applicazioni applicazioni Shuttle “Mars Pathfinder” in ricognizione su Marte 52 Prossimi appuntamenti 53 bibliografia e link utili • • • • Energia dal sole ISES- Leonardo Editori Energia elettrica dal sole ISES ITALIA - ENEA Energia termica dal sole ISES ITALIA ECODECO Quaderni di ecologia applicata Gazzette ufficiali Rivista specialistica “FV” Fotovoltaici Il giornale dell’ingegnere • • • • www.isesitalia.it (sede italiana “International Solar Energy Society”); www.miniambiente.it (Ministero dell’Ambiente); www.iea.org (International Energy Agency); www.fotovoltaici.com; • • • FINE CONNETTITI COL SOLE 54