Corpo Forestale dello Stato 2° modulo: i mammiferi del bosco Ideazione, testi e immagini: L.Sammarone, I.Filippone Corpo Forestale dello Stato Cervidae: mammiferi quadrupedi erbivori di grandi e medie dimensioni, ungulati artiodattili, ruminanti, con palchi caduchi, presenti solo nei maschi, tipici abitatori dei boschi. Comprende i generi Cervus, Dama, Capreolus. Corpo Forestale dello Stato Artiodattili: mammiferi quadrupedi con dita in numero pari, le due esterne ridotte e rudimentali, le due interne ben sviluppate, che durante la deambulazione appoggiano al suolo e sostengono il peso del corpo dell’animale. Perissodattili: mammiferi quadrupedi con dita in numero dispari. Corpo Forestale dello Stato Il cervo CERVO (Cervus elaphus): Mammifero, ungulato, appartenente alla famiglia dei Cervidae . Il colore del mantello varia dal rossatro (estate) al bruno-fulvo ( inverno). Il peso dell’animale varia dai 160 ai 250 kg. Il maschio è dotato un palco ramificato e caduco; i palchi cadono a febbraio per ricrescere entro giugno dello stesso anno. Il periodo degli amori cade tra settembre e ottobre; la gestazione dura all’incirca 230-240 giorni. I piccoli (1 o 2) nascono tra maggio e giugno e presentano alla nascita un mantello chiazzato di bianco. L’habitat preferito è rappresentato da foreste montane e planiziali con ricco sottobosco ( ad esempio radure) Animale è attivo in tutto l’arco della giornata, tuttavia risulta essere tendenzialmente crepuscolare; Il cervo è un animale sociale . La struttura è di tipo matriarcale con nuclei costituiti da una femmina adulta, il suo cerbiatto dell’anno e quello dell’anno precedente. Il cervo è un erbivoro ed essendo ruminante, mostra una dieta ricca di fibre vegetali che varia a seconda delle stagioni.Grazie a programmi di reintroduzione il cervo, un tempo quasi del tutto estinto, oggi conta un discreto numero di individui in tutto l’Appennino. Corpo Forestale dello Stato Il capriolo CAPRIOLO (Capreolus capreolus): Mammifero, ungulato, appartenente alla famiglia dei Cervidae Il colore del mantello è -rossiccio col capo bruno o grigio e con macchia anale bianca. Il peso dell’animale varia dai 20 ai 30 kg. I maschi sono provvisti di palchi che cadono a novembre per poi ricrescere entro l’aprile successivo. Il periodo degli amori cade tra luglio e agosto; dopo quattro mesi di diapausa embrionale inizia la gestazione vera e propria che si conclude a maggio-giugno con la nascita, in genere, di 2 piccoli. L’habitat ideale è rappresentato da ambienti ecotonali di collina e media montagna. Animale attivo per tutto l’arco della giornata anche se l’attività diurna prevale su quella notturna in tutte le stagioni. Il capriolo è un animale elusivo e solitario; talvolta mostra fenomeni di gregarismo. Grazie a programmi di reintroduzione il capriolo, oggi è diffuso in lAppennino anche se alcune di queste operazioni ha talvolta causato un fenomeno di inquinamento genetico. Corpo Forestale dello Stato Bovidae: mammiferi erbivori ungulati, ruminanti, con corna prive di palco, cave, persistenti, femmine con corna più piccole o senza. Comprende numerose specie gregarie, anche addomesticate che frequentano preferibilmente terreni scoperti. Ne fanno parte i generi Capra, Rupicapra, Ovis, ecc. Il camoscio Corpo Forestale dello Stato CAMOSCIO (Rupicapra pyrenaica ornata N.1899): Mammifero, ungulato appartenente alla famiglia dei Bovidae. Il mantello è bruno rossiccio in estate e più scuro con macchie chiare sulla gola e sulla spalle. Il peso oscilla tra i 25 e i 35 kg. Entrambi i sessi sono dotati di corna uncinate, cave e perenni. Il periodo degli amori cade tra ottobre e novembre; la gestazione dura all’incirca 6 mesi. A maggio-giugnmo le femmine partoriscono un piccolo, raramente due. Il camoscio è un animale rupicolo; predilige ambienti di alta quota con pareti rocciose. Attivo nelle ore diurne trascorre la notte sulle creste più impervie per difendersi dai predatori. E’ un animale gregario a struttura matriarcale; i branchi sono costituiti dalle femmine, dai subadulti e dai piccoli. Il camoscio d’Abruzzo è una sottospecie a grave rischio di estinzione a causa della scarsa variabilità genetica; all’inizio degli anni novanta è stato reintrodotto nel Parco Nazionale della Majella e nel Parco Nazionale del Gran Sasso, Monti della Laga. Corpo Forestale dello Stato Il cinghiale CINGHIALE (Sus scropha L. 1758): Mammifero, ungulato, appartenente alla famiglia dei Suidae Il colore del mantello, costituito da setole, è variabile dal rosso al bruno scuro. Il peso dell’animale può raggiungere anche i 110 kg. Entrambi i sessi sono provvisti di canini sporgenti che nei maschi raggiungono le dimensioni maggiori. Il periodo degli accoppiamenti cade tra novembre - gennaio; la gestazione è di sedici-diciotto settimane; il parto avviene a marzo-maggio con la nascita di 3–12 piccoli. Questi, appena nati, hanno la pelle coperta da un pelo fulvo con righe longitudinali giallastre, adatte alla mimetizzazione tra la boscaglia. La maturità sessuale è raggiunta a due anni. L’habitat è molto vario ma sembra prediligere boschi di latifoglie alternati a cespuglieti e pascoli. Specie attiva prevalentemente durante le ore notturne; i maschi sono solitari mentre le femmine si spostano in gruppi. Il cinghiale è un onnivoro; si nutre di radici, cereali, rettili, roditori e carogne. Il cinghiale è ormai diffuso ovunque anche a causa di immissioni a scopo venatorio. Corpo Forestale dello Stato Canidae: mammiferi prevalentemente carnivori di medie dimensioni, corpo snello, arti lunghi adatti alla corsa, zampe con unghie non retrattili, muso allungato, orecchie lunghe, appuntite e mibili. Comprende i generi Vulpes e Canis. Corpo Forestale dello Stato Il lupo LUPO (Canis lupus L.): E’ un mammifero digitrigrado appartenente alla famiglia dei Canidae. Ha un mantello di colore variabile dal biondo al bruno scuro; in età adulta i maschi possono raggiungere i 35 kg di peso. Le femmine sono più piccole rispetto ai maschi. Raggiunge la capacità riproduttiva intorno al secondo anno di vita. Il periodo degli amori dura da dicembre a marzo.Le femmine dopo un periodo di gestazione di circa 63 giorni,danno alla luce da 3 a 8 piccoli una volta all'anno. Il lupo si adatta facilmente ad ogni tipo di habitat, ma predilige le aree montane boscate dove il disturbo antropico è minore. Il lupo è un animale gregario: i branchi (in genere da 2 a 7 individui) sono formati da una coppia di adulti con la prole. Il principale nemico del lupo è l'uomo che lo ha sterminato in gran parte dell'Europa per la sua pelliccia e perchè lo riteneva pericoloso per il bestiame. Altro fattore di minaccia è la presenza di nuclei di cani vaganti e rinselvatichiti. Oltre ad aumentare il rischio di patologie per il lupo, sono considerati anche potenziale competitori alimentari. Da dati recenti sembra che la specie sia in potenziale espansione in tutta la penisola. Corpo Forestale dello Stato Leggi: - direttiva habitat (92/43/CEE) relativa alla “conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”. L’obiettivo è la salvaguardia della biodiversità non solo all’interno delle aree che costituiscono la rete Natura 2000, ma anche con misure dirette alla tutela di specie di interesse prioritario; - la direttiva habitat è stata recepita in Italia con il D.P.R. 357/97; - la direttiva uccelli (79/409/CEE) relativa alla conservazione di numerose specie di uccelli e all’individuazione di aree da destinarsi alla loro tutela, le cosiddette Zone di protezione speciale. Corpo Forestale dello Stato La rete Natura 2000 Natura 2000 è il nome che l’Unione Europea ha assegnato ad un sistema coordinato e coerente di aree destinate alla conservazione della diversità biologica ed in particolare alla tutela di habitat e specie animali e vegetali elencati negli allegati I e II della Direttiva Habitat. Natura 2000 è costituita da due tipi di aree: le Zone di Protezione Speciale previste dalla direttiva Uccelli e le Zone Speciali di Conservazione previste dalla direttiva Habitat. Queste ultime fino al processo di designazione vengono indicate come Siti di Importanza Comunitaria. C.I.T.E.S. La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S., è nata dall'esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell'estinzione e rarefazione in natura di numerose specie. La C.I.T.E.S è entrata in vigore in Italia nel 1980 ed è attualmente applicata da oltre 130 Stati. In Italia l'attuazione della Convenzione di Washington è affidata a diversi Ministeri: Ambiente, Finanze Commercio con l'Estero, ma la parte più importante è svolta dal Ministero delle Politiche Agricole. Il Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato è strutturato in un Centro di Coordinamento, presso la Direzione Generale in Roma, e in 40 Uffici periferici. Corpo Forestale dello Stato