Capire il funzionamento dei ricevitori satellitari TV Note tecniche 22 - 04 - 2002 RigaSoft << Capire i ricevitori satellitari >> 2 << Capire i ricevitori satellitari >> I N D I C E 1. CAPIRE I RICEVITORI SATELLITARI........................................................ 4 2. LA MODULAZIONE CHE FA LA DIFFERENZA....................................... 4 2.1 2.2 LA SINTONIA DEI CANALI......................................................................................... 4 VIDEO E AUDIO INSIEME ......................................................................................... 5 3. CANALI ANALOGICI E CANALI DIGITALI............................................... 5 4. I PARAMETRI CHE INFLUENZANO LA RICEZIONE ............................. 6 5. I PARAMETRI DEI RICEVITORI ANALOGICI........................................... 6 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7 5.8 5.9 5.10 6. TENSIONE LNB .................................................................................................... 6 FREQUENZE OL ................................................................................................... 7 FREQUENZA VIDEO ............................................................................................... 7 BANDA ............................................................................................................... 7 POLARIZZAZIONE.................................................................................................. 7 LARGHEZZA DI BANDA IF........................................................................................ 8 D EVIAZIONE ........................................................................................................ 8 FREQUENZA AUDIO ............................................................................................... 8 LARGHEZZA DI BANDA AUDIO .................................................................................. 8 D EENFASI.......................................................................................................... 8 I PARAMETRI DEI RICEVITORI DIGITALI ................................................ 9 6.1 6.2 6.3 6.4 FREQUENZA DI RIFERIMENTO.................................................................................. 9 POLARIZZAZIONE.................................................................................................. 9 SYMBOL RATE...................................................................................................... 9 FEC ................................................................................................................ 10 3 << Capire i ricevitori satellitari >> 1. Capire i ricevitori satellitari Avete installato con successo il vostro primo impianto e vi apprestate a compiere i primi passi nell'esplorazione del vostro ricevitore e delle sue funzioni. Di fronte a voi avete un apparecchio molto evoluto frutto di continui miglioramenti che si sono susseguiti nel tempo con lo stesso ritmo con cui si sono evolute le trasmissioni da satellite e l'offerta di canali e servizi che ne deriva. Gli attuali ricevitori da satellite sono forse più complessi di un normale televisore nonostante le ridotte dimensioni e l'apparente semplicità. I circuiti interni e la logica di funzionamento devo compiere operazioni molto importanti che hanno come unico scopo trasformare i segnali ricevuti da satellite in normali segnali visualizzabili su un comune televisore. 2. La modulazione che fa la differenza Forse vi sarete chiesti più di una volta perché una antenna parabolica non si può collegare direttamente ad un televisore o ad un videoregistratore. Infatti l'antenna come tale si presume che non debba compiere chissà quali operazioni e quindi, come accade per i segnai terrestri, si possa connettere semplicemente con la presa di antenna del televisore. Ciò non è possibile in quanto i formati dei segnali sono incompatibili tra loro e a renderli compatibili ci pensa normalmente il ricevitore satellite. Per chi volesse approfondire il discorso diciamo che la differenza tra un segnale terrestre ed un segnale satellite è determinata dal tipo di modulazione utilizzato. Cont ro una modulazione di tipo AM relativa ai canali terrestri si ha una modulazione FM per i canali satellitari analogici e QPSK per i canali digitali. Per farla breve, il nostro televisore di casa non accetta altri segnali televisivi se non quelli modulati in AM e quindi quelli trasmessi dai ripetitori tv terrestri. Il ricevitore satellite compie il "miracolo" ovvero trasforma i segnali ricevuti da satellite da FM a AM (ricevitore analogico) oppure da QPSK a AM (ricevitore digitale). Se volessimo completare il quadro tirando in ballo la tv via cavo, anche in questo caso viene sfruttata la modulazione digitale ma di tipo diverso da quella satellitare e si chiama QAM. Il ricevitore per tv via cavo per adattare il formato del segnale al normale televisore esegue anch'esso una trasformazione di modulazione da QAM a AM. Per correttezza si dovrebbe specificare che ricevitori digitali nel processo di trasformazione devono rigenerare anche le componenti del segnale che ne definiscono lo standard cosa che non avviene nel ricevitore analogico dove i segnali FM sono trasmessi secondo i classici standard analogici PAL, Secam e NTSC. E' quindi più coretto definire l'operazione fatta dai ricevitori digitali come conversione QPSK- PAL AM nel caso del satellite e QAM - PAL AM nel caso della tv via cavo. 2.1 La sintonia dei canali Il ricevitore da satellite, qualunque esso sia, analogico o digitale, per effettuare la trasformazione del segnale deve poterlo sintonizzare. Per fare ciò dispone di un vero e proprio sistema di sintonia come quello che esiste già nel nostro televisore. Ciò è necessario in quanto l'elaborazione del segnale deve avvenire per ogni singolo canale tv. In pratica il ricevitore satellite sintonizza un canale alla volta e lo trasforma in un formato compatibile con televisori e videoregistratori. Ciò quindi rende il ricevitore più complesso in quanto per sintonizzare un singolo canale servono molti circuiti tra cui anche un sistema che permetta di selezionare i canali e memorizzarli per poterli avere a disposizione rapidamente. 4 << Capire i ricevitori satellitari >> Ciò, inoltre, implica l'uso di un telecomando per poter richiamare direttamente i canali memorizzati. Ecco che ogni ricevitore dispone quindi di un complesso sistema di sintonia, di selezione e memorizzazione dei singoli canali tv e radio. 2.2 Video e audio insieme Uno dei "miracoli" della tecnica, che affascina soprattutto i neofiti, è il fatto che oltre ad immagini televisive si possano trasferire contemporaneamente i suoni ad esse associate ed il tutto in perfetta sincronia. Questo scherzetto all'apparenza semplice, è invece il frutto di una attenta sperimentazione che ha accompagnato la scoperta e la messa a punto dei sistemi televisivi. Il segnale audio è molto di verso da quello video pertanto richiede un trattamento separato nonostante entrambi i segnali debbano forzatamente condividere lo stesso mezzo di trasmissione. Nella trasmissione di tipo analogico i segnali video e audio rappresentano le componenti essenziali di un segnale tv che vengono unite nella fase di trasmissione e separate nella fase di ricezione. Per viaggiare insieme mantenendo inalterate le proprie caratteristiche, nel sistema analogico si utilizza una frequenza portante sulla quale vengono trasportate le due informazioni. Tale portante si può esemplificare come un mezzo aereo a due posti. Il mezzo aereo deve viaggiare ad una velocità elevata per non precipitare e tale velocità si può assumere come frequenza della portante che è normalmente compresa tra 10.700 e 12.750 MHz. I segnali video e audio devono invece mantenersi a bordo della portante rimanendo "sedute" ai propri posti. L'assegnazione "dei posti" corrisponde ad una precisa collocazione dei due segnali all'interno di quella che viene definita "banda base". La banda base è caratterizzata quindi da un pacchetto di frequenze molto più basse di quella della portante e che sono comprese tra 0 e 8,5 MHz. La parte video è preponderante in quanto è più ricca di informazioni infatti occupa tutte le frequenze fino a 5,5 MHz, la parte audio invece tiene pochissimo spazio e può essere collocata nelle frequenze rimanenti lasciando un piccolo distacco dal video ed occupando quindi la banda base da 5,8 a 8,1 MHz. Nella tecnica di trasmissione digitale i processi sono più complessi in quanto i segnali video e audio vengono campionati e trasformati da subito in una informazione digitale complessiva chiamata "stream di dati". Questi dati occupano un unico grande posto sulla nostra portante e ne disperdono l'energia per effetto della modulazione digitale QPSK. Non si opera più a livello di frequenze in quanto il segnale digitale è privo di riferimenti in frequenza relativi ai segnali originali audio e video. Sono le tecniche digitali che definiscono e separano all'interno dello stream di dati quelli relativi all'audio e quelli relativi al video. Il ricevitore digitale esegue il semplice conteggio dei vari dati e li separa secondo la loro appartenenza. Questi sono gli aspetti più importanti di una trasmissione via satellite Che permettono di trasferire audio e video in quello che viene definito "canale televisivo". 3. Canali analogici e canali digitali Se dovessimo confrontare tra loro due segnali tv satellite diversi, uno analogico e l'altro digitale, avremmo bisogno di un particolare strumento chiamato analizzatore di spettro. Con questo strumento si ottiene la netta distinzione tra i due segnali che risultano avere un aspetto diverso tra loro. Il segnale analogico è più a punta mentre quello digitale è più piatto e largo alla base. La differenza tra i due segnali impone l'uso di sistemi di sintonia molto diversi tra loro. Nel caso del segnale analogico il cosiddetto "tuner" oltre alla sintonia della frequenza portante di un singolo canale tv esegue la "demodulazione" ovvero la estrazione del segnale di "banda base". 5 << Capire i ricevitori satellitari >> In un ricevitore digitale il "tuner" esegue la sintonia della frequenza portante ed esegue la demodulazione del segnale separando le componenti "I" e "Q" del segnale digitale. Queste due componenti sono molto diverse dal segnale di banda base tipico di un segnale analogico. Le componenti I e Q contengono tutti i dati ed i riferimenti per individuare la collocazione dei segnali audio e video ma anche di segnali accessori quali semplici segnali dati con i quali il ricevitore digitale può ricevere istruzioni sul suo funzionamento. Quest'ultimo caso è quello relativo, ad esempio, al controllo di smartcard per la ricezione di segnali a pagamento oppure all'invio di segnali accessori per la gestione di funzioni di routine quali l'identificazione dei singoli programmi tv e delle informazioni accessorie ad essi collegati che normalmente sono disponibili sui ricevitori digitali. 4. I parametri che influenzano la ricezione Facciamo una sintetica carrellata sui parametri che influenzano la ricezione e che sono normalmente regolabili in ogni ricevitore. Si tratta di tutte quelle voci che appaiono nei menù del ricevitore e che rappresentano per il neofita un vero e proprio enigma. 5. I parametri dei ricevitori analogici Schema a blocchi di un ricevitore analogico. Come si può notare il segnale ricevuto viene ulteriormente convertito e quindi demodulato. I segnali audio e video vengono demodulati autonomamente e possono raggiungere sia la presa scart che il modulatore RF. 5.1 Tensione LNB Ogni ricevitore dispone spesso della funzione che permette di inviare o escludere la tensione che serve ad alimentare l'LNB montato sull'antenna. Alcuni ricevitori permettono solamente di decidere se la tensione deve essere sempre presente oppure sempre assente. Nel caso di impianto individuale la tensione deve essere presente nel caso invece di impianto collettivo può essere necessario escluderla. Altri ricevitori permettono di stabilire se la tensione di alimentazione deve essere presente sempre anche quando il ricevitore è in standby. Ciò permette di avere l'LNB già caldo e pronto anche con le temperature più rigide. Può essere necessario escludere la tensione di alimentazione in standby quando lo stesso LNB è collegato a due ricevitori un analogico ed un digitale accoppiati con un commutatore "digitale" per la gestione delle priorità tra i due ricevitori. 6 << Capire i ricevitori satellitari >> 5.2 Frequenze OL Tutti i ricevitori, analogici o digitali, richiedono l'impostazione della frequenza di OL dell'LNB. Si tratta della frequenza caratteristica del tipo di LNB che viene montato sull'antenna. Normalmente in un impianto singolo viene utilizzato un LNB universale che ha due frequenze di OL. Ognuna di queste due frequenze viene associata ad una banda di ricezione che può essere: alta (da 11,7 a 12, 75 GHz) o bassa (da 10,7 a 11,7 GHz). Pertanto si deve normalmente associare alla banda alta la frequenza di OL di 10,6 MHz mentre alla banda bassa quella di 9,75 GHz. Altri tipi di impostazione possono essere richiesti qualora il ricevitore venga collegato ad un impianto centralizzato. 5.3 Frequenza video Per sintonizzare una canale tv analogico è necessario impostare la frequenza della portante che viene normalmente chiamata "frequenza video" oppure "frequenza IF video". Si tratta della frequenza portante del segnale che si vuole ricevere. Per conoscere il valore relativo ad un preciso canale si deve consultare la tabella dei canali riportata sempre sulla rivista. In questa tabella viene specificata la frequenza di ogni canale tv analogico presente sui vari satelliti ricevibili. Tale frequenza è solitamente espressa in GHz oppure in MHz. Ad esempio la frequenza di RAI UNO è 11,366 GHz. L'impostazione della frequenza nei ricevitori analogici può avvenire in due modi. Il primo richiede la frequenza reale di trasmissione il secondo richiede invece il valore di frequenza IF. Nel primo caso si deve impostare la frequenza reale 11,366 GHz nel secondo caso si deve fare la sottrazione tra frequenza reale e frequenza di OL dell'LNB. Se quest'ultima è di 9,75 GHz (visto che la frequenza 11,366 appartiene alla banda bassa) si ottiene la frequenza IF in questo modo: 11,366 - 9,75 = 1,616 GHz pari a 1616 MHz. 5.4 Banda Nella fase di sintonia del ricevitore si deve assegnare la banda di ricezione che può essere alta o bassa. Alcuni ricevitori eseguono questa assegnazione in modo automatico in funzione della frequenza di ricezione. Infatti se tale frequenza supera gli 11,7 GHz viene automaticamente impostata la banda alta. Ciò significa che il ricevitore genera un segnale di controllo per l'LNB comunicandogli di cambiare banda di ricezione. Tale controllo sfrutta il tono a 22 kHz presente su tutti gli attuali ricevitori satellite. Se esso è assente l'LNB universale commuta in banda bassa mentre se il tono è presente l'LNB commuta in banda alta. 5.5 Polarizzazione Ad ogni canale tv satellite viene assegnata una polarizzazione che può essere verticale "V" o orizzontale "H". Sugli elenchi dei canali tv satellite viene sempre indicata, oltre alla frequenza di trasmissione anche la polarizzazione. Nella fase di regolazione del ricevitore si deve impostare la giusta polarizzazione. Ad esempio: per ricevere RAI UNO in analogico si deve impostare la polarizzazione verticale "V". Per ricevere Eurosport si deve invece impostare la polarizzazione orizzontale "H" 7 << Capire i ricevitori satellitari >> 5.6 Larghezza di banda IF Nelle trasmissioni analogiche da satellite ogni canale televisivo è caratterizzato da una larghezza di banda che dipende dal tipo di satellite e dall'intensità della modulazione impostata dall'emittente. Questa caratteristica viene chiamata normalmente "deviazione". Vi sono canali ad elevata deviazione che richiedono una larghezza di banda IF maggiore di altri canali che invece hanno deviazione più contenuta. Non avendo dati sulla deviazione dei vari segnali ricevibili, la regolazione della larghezza di banda IF richiede alcune prove per ottenere la migliore ricezione possibile. Alcuni valori presenti su ricevitori analogici possono essere: 18 MHz, 27 MHz, 36 MHz. Il valore più basso va bene per i satelliti più deboli, il valore intermedio per quasi tutti i satelliti mentre il valore più alto solo per quelli ad elevata deviazione (solitamente Eutelsat e Intelsat). 5.7 Deviazione Quando in un ricevitore analogico tra i parametri regolabili appare la regolazione della deviazione essa si riferisce solitamente al contrasto di immagine. E' infatti il contrasto a subire le conseguenze della deviazione. Una deviazione elevata richiede una riduzione di contrasto mentre una deviazione bassa richiede un aumento del contrasto. Passando da un canale all'altro e da un satellite all'altro ci si può accorgere delle differenze. 5.8 Frequenza audio Come abbiamo visto nel sistema analogico il segnale audio viene associato ad una frequenza della banda base che si colloca tra 5,8 e 8,28 In questo spazio ci stanno normalmente un canale audio monofonico e quattro canali audio stereofonici oppure altri otto canali monofonici. Il ricevitore satellite analogico ha necessità di essere sintonizzato sulla giusta frequenza audio. Nelle tabelle dei canali è sempre riportata la frequenza dell'audio principale e dei anali audio secondari. Nelle trasmissioni tv in stereofonia viene utilizzata una coppia di canali audio la cui frequenza è 7,02 e 7,2 MHz. 5.9 Larghezza di banda audio In analogia con la larghezza di banda IF anche il canale audio dispone di una larghezza che dipende dall'intensità di modulazione ovvero dalla deviazione audio. Normalmente si hanno due larghezze di banda chiamate semplicemente "stretta " e "larga". La larghezza di banda stretta viene utilizzata per i canali stereo e per i canali multilingue mentre quella larga serve esclusivamente per il canale mono. 5.10 Deenfasi Questo termine si riferisce ad un particolare processo che permette di ridurre notevolmente il rumore di fondo audio. E' un semplice stratagemma per il quale nella fase di trasmissione si esaltano le frequenze acute (enfasi) mentre in fase di ricezione si abbassano (deenfasi). In questo modo il segnale audio non ne risente e non viene alterato mentre il rumore di fondo dovuto alla trasmissione si riduce drasticamente. La regolazione ottimale per un ricevitore dipende dal tipo di trasmissione audio. Solitamente ci sono i seguenti valori: 50µS adatta alla maggioranza dei casi, 75µS che ha un effetto maggiore, J17 adottata dai canali analogici francesi, Panda, adottata dalle trasmissioni stereo. 8 << Capire i ricevitori satellitari >> 6. I parametri dei ricevitori digitali Schema a blocchi semplificato di un ricevitore digitale per tv satellite. I dati utili vengono ricavati da un processo di correzione errori molto importante costituito da due classici blocchi funzionali chiamati Viterbi e Red Spolmono. Dopo la correzione errori il segnale è pronto ad essere demodulato e convertito in analogico. Da questo processo si ottengono i segnali audio, video e RGB. Questi segnali potranno raggiungere il televisore tramite la scart oppure tramite il modulatore RF. 6.1 Frequenza di riferimento E' la frequenza principale che corrisponde a quella del transponder satellitare sui cui viene trasmesso il pacchetto di canali digitali. Nei ricevitori digitali si deve impostare la reale frequenza senza effettuare alcun calcolo come avviene per qualche ricevitore analogico. 6.2 Polarizzazione Anche i canali digitali vengono trasmessi con due possibili polarizzazioni, verticale e orizzontale. In fase di sintonia di nuovi canali si deve tenere conto della giusta polarizzazione deducendola dagli elenchi di canali pubblicati mensilmente dalla rivista. 6.3 Symbol rate Semplificando, il Symbol rate esprime la velocità con la quale viene trasmesso il flusso di informazioni digitali. Si tratta di un valore direttamente dipendente dalla larghezza della banda disponibile sul satellite. Solitamente questo parametro è fornito dall'emittente e dipende dalla modalità di trasmissione SCPC Singol Channel Per Carrier oppure MCPC Multi Channel Per Carrier. Nel primo caso si ha un singolo canale TV digitale indipendente con un symbol rate molto basso intorno a 4.000 Ks/s mentre nel secondo caso si hanno più canali TV digitali raggruppati e trasmessi come un pacchetto con un Symbol rate che solitamente è di 27500 Ks/s 9 << Capire i ricevitori satellitari >> 6.4 FEC Con questo termine si intende un processo secondo il quale viene aggiunta ridondanza ai dati relativi alle immagini tv per permettere di effettuare in ricezione una efficace correzione degli errori ricevuti. Senza questo sistema ogni informazione persa avrebbe un riscontro sui singoli elementi di una immagine tv. Grazie al FEC si possono tollerare bene anche errori di grande entità. Solitamente un ricevitore digitale chiede l'impostazione del FEC in accordo con quello trasmesso dall'emittente. Vi sono anche ricevitori che invece non richiedono di impostare il FEC in quanto sono in grado di individuare automaticamente quale rapporto utilizzare. I FEC maggiormente utilizzati sono 2/3 e 3/4. 10