Gita ai laghi Seroti (Mortirolo)
Domenica 28 settembre 2008
Ritrovo: ore 6,30 piazzale Iveco (mezzi propri).
Partenza escursione: Malga Salina Bassa (m. 2100)
Dislivello: 600 m.
Durata: 5 ore.
Difficoltà: E
Attrezzatura da media montagna.
Pranzo al sacco.
Accompagnatori: Ruggero Garzoni (3488545182) , Roberto Nalli.
L’iscrizione obbligatoria va fatta tramite la segreteria del Cai Brescia in
Via Villa Glori 13 tel. 030321838 entro le ore 18 di sabato 27 settembre.
Il costo della gita è di 3,50€ per i soci Cai e di 5€ per i non soci.
Descrizione: La selvaggia zona che si stende dal Mortirolo alla Val Grande ricca di laghetti e di
frastagliate cime dalle caratteristiche rocce rossastre è un’inesauribile fonte di piacevoli camminate,
raramente difficili, sempre avvincenti e dove non è troppo raro incontrare camosci che saltellano da
un sasso all’altro.
La nostra facile camminata prende il via dalla strada asfaltata che da Monno e dal passo del
Mortirolo transita appena sotto malga Salina bassa. Tenendo la costruzione sulla destra si sale ai
prati a nord della malga, si valica un dosso erboso e, accostando a sinistra, s’incontra un marcato
sentiero segnalato in biancorosso che porta in Valle Andrina. Un breve tratto a mezzacosta conduce
alle placide rive dell’azzurro lago di Grom inferiore (m. 2342) circondato da aspre pietraie mentre,
dall’altro lato della Valle Camonica, l’orizzonte è chiuso dall’imponente catena di rocce e di ghiacci
del Baitone. Si prosegue alla sinistra del lago scendendo per poche decine di metri verso la base di
Cima Grom e si piega poi a destra risalendo una valletta erbosa. Giunti su un dosso s’ammira,
mollemente adagiato ai piedi dell’omonima cima, l’atro lago di Grom, il superiore, dalle acque
limpidissime. Si continua lungo il sentiero che risale la Valle Andrina e, per una serie di successivi
gradini erbosi, si raggiunge un valico, il passo di valle Andrina detto anche “selletta” (m. 2658).
Dal valico si scende lungo un sentiero che s’abbassa a settentrione nella conca dei laghi Seroti:
un’ampia ed ondulata distesa d’erba, sassi, rocce e soprattutto laghi; ce ne sono ben 17 tra piccoli e
grandi. Ci si accontenterà di visitarne due. Raggiunto un bivio si tiene il sentiero di destra che, in
breve, conduce al piccolo lago Seroti centrale (m. 2553), o meglio, a quel che resta dello specchio
d’acqua. Infatti nel 1987 una forte alluvione fece crollare l’argine meridionale del lago che si svuotò
quasi del tutto: un ripido canale colmo di detriti, a sud-est. Resta a testimoniare quel rovinoso
passaggio d’acque. Il sentiero, sempre segnalato, scende alla sinistra di questo canale e giunge sul
fondovalle dove, in pochi minuti si arriva al lago Seroti inferiore del quale si costeggia, tra erba e
rocce, la sponda sinistra. Si è ormai vicini ad uno dei laghi più elevati e comunque al più
caratteristico: il lago Storto o superiore occidentale (2700 m). La sua forma lascia supporre che in
origine ci fossero due laghetti attigui, unitisi successivamente. Senza dubbio è il lago più bello e la
sua profondità di oltre dieci metri lo colora di un blu intenso, contrastato dai detriti rossicci che lo
circondano.
Un sentiero a mezzacosta valica un canale e scende in direzione delle case di val Bighera: lo si
segue per un tratto e lo si abbandona quando inizia a calare più deciso verso il fondovalle. Si
prosegue a mezzacosta, si attraversano le ampie e talvolta acquitrinose praterie a nord-est di malga
Salina e si raggiunge di nuovo il punto di partenza.