Greci – Italiani i consaguinei

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GRECI
ITALIANI
STESSA FACCIA STESSA RAZZA
Tutti abbiamo sentito o ripetuto almeno una volta questa frase, a dimostrazione del fatto che i due
popoli si assomigliano fra di loro. Anche molti di noi hanno sentito diverse storie di emigrati, Greci e
Italiani in cui sempre uno prendeva la parte dell'altro. Per esempio, quando un Greco bisticciava con
un altro straniero, non Italiano, subito correva in suo soccorso. Lo stesso faceva il Greco verso
l'Italiano. Durante la seconda guerra mondiale, come sappiamo gli Italiani erano invasori insieme ai
Tedeschi. Però quando l'Italia è passata dalla parte degli alleati ed è cominciata la caccia dei militari
Italiani da parte dei Tedeschi, migliaia sono stati salvati dai Greci, i quali molte volte hanno rischiato
la loro vita per riuscire in questo.
Gli Italiani amano le tre grandi civiltà che si sono sviluppate nel loro paese, Etrusca, Romana e
Rinascimentale. Queste tre civiltà sono in diretto rapporto con la civiltà Greca antica. Le
manifestazioni artistiche estive in Italia si realizzano in esclusiva, nei luoghi archeologici lasciati dagli
antichi Greci. L'alto e millenario livello civile dei due popoli , ma anche le affinità umane dei caratteri
dei due, spiegano in parte questo comportamento, ma non è soltanto questo ad unire i due popoli.
L'inizio di questa lunga evoluzione non si può definire con precisione, ma si pone all'incirca attorno
a 9000..10000 a.c. Gli uomini di fatto sociali per natura, sin dall' inizio della loro presenza sul pianeta,
hanno creato rapporti umani e scambi di prodotti per i loro bisogni. Questi scambi avvenivano per
terra e per mare. Questo certo era valido per tutti in tutto il mondo, come era valido per gli abitanti
dell'Egeo ai quali ci riferiremo dettagliatamente, L'odierna zona che chiamiamo Egeo, comprende più
di tre mila isole, prima era unita con le coste dell'Asia minore e con la terra ferma della Grecia e si
chiamava Eghiis Αιγηίς zona. Qui bisogna riferire cosa scrive per l'Egiida, nella prima pagina del
primo volume la Storia della nazione Ellenica ( edizioni Atene): 140.000.000 di anni fa, all'inizio
dell'epoca critidica un gigantesco orogenetico movimento ha creato una catena di monti che si chiama
( Pelagonikì) che comprende la Macedonia, l'Olimpo, l'Eubea settentrionale e infine l'Attica e le isole
Cicladi. Prima di 35.000.000 di anni si è creata la catena di montagne di Pindos. All'inizio del
Miocene un altro sconvolgimento tettonico solleva il fondo e spuntano sulla superficie delle acque la
maggior parte della Grecia orientale e occidentale. Cosi emerge dalla profondità del mare la Αιγηίς
come unica e particolare massa terreste, che copre all'incirca l'odierno spazio Ellenico, dall'Ionio fino
all'Assia Minore. 18.000.000 di anni fa la EGHIIS era costituita da alte catene di montagna ma anche
da laghi interni. Affondando parte della terra ferma, le acque dei laghi penetravano nell'eghiida zona .
Durante il pliocene, prima di 12.000.000 di anni fino a 200.000 anni, si formavano grandi laghi; il più
grande si forma nell'odierno mare di Kreta fra Creta e Peloponneso. Nel periodo glaciale ( 200.000
fino a 10.000 a.c.) e prima ancora della fine del periodo si è costituita la definitiva forma della
ΑΙΓΙΙΔΑ zona. Con lo scioglimento dei ghiacciai si è innalzato di molto il livello delle acque sia
dell'oceano Atlantico e del mar nero. Con l'apertura dello stretto di Gibilterra e dello stretto di
Dardanelli, enormi quantità d'acqua sono penetrate nel Mediterraneo, del quale hanno innalzato il suo
ivello di circa 200 metri, e cosi la maggior parte della zona dell'Egeo è stata coperta dal mare,
lasciando però scoperte le catene di montagne, le quali hanno formato le isole dell'Egeo. Dopo
l'apertura dello stretto di Gibilterra che, secondo alcuni antichi scrittori come Dionisios Alikarnasefs,
credono che si tratti di uno dei grandi lavori tecnici di Eracle, e l'apertura dello stretto di Dardanelli la
(Αιγιίδα ) ha preso la forma di oggi.
Secondo la mitologia, questi grandi cambiamenti geologici coincidono con il cataclisma di
Deucalione. Gli antichi scrittori Greci riferiscono che in Grecia sono successi tre cataclismi di
Dardano, di Oghigo e di Deucalione.
Secondo la mitologia, Giove ha deciso di far scomparire gli uomini perchè erano irrispettosi, cattivi,
inumani, facevano frequentemente guerre e non avevano niente di buono da mostrare e cosi li ha puniti
con un grande cataclisma. Ha distinto, però, fra tutti Deucalione e sua moglie Pira, i quali erano
virtuosi, buoni e pacifici. Volendoli salvare ha mandato Mercurio ad avvisarli per il conseguente
cataclisma e li ha detto di costruire una nave per la loro salvezza. Il cataclisma è durato 9 giorni e 9
noti. La nave, secondo alcuni si è arenata sul monte Taìgheto e secondo altri sul monte Parnaso.
Il decimo giorno uscendo dalla nave si sono accorti che tutto era stato coperto dalle acque e dal fango
ma anche che erano rimasti da soli, e cosi hanno pregato Giove di creare altri uomini. Giove gli ha
detto di prendere delle pietre e buttarle dietro di loro. Dalle pietre che buttava Deucalione spuntavano
dal fango uomini e dalle pietre di Pira donne. Siccome la pietra si chiamava Là la folla degli uomini
si è chiamata Λαός cioè popolo.
Contemporanei ricercatori e studiosi hanno posto questi grandi cambiamenti geologici intorno al
10.500 a.c. Esistono archeologi come Renfri, che sostengono e collocano l'inizio della civiltà attorno al
9000..10000 a.c. La guida turistica della Sicilia riferisce che ,in Sicilia esistono reperti archeologici
che testimoniano la presenza dei Greci sin dal 6000 a.c. Ultimamente dal programma Voyager della
RAI 2 è stato reso noto, che nella zona della Calabria sono stati trovati statuette di terra non cotta e
altri utensili, che sono stati datati intorno al 9000 a.c. E che sono stati costruiti da Pelasgi.
Gli uomini , abituati a scambi per via terra, dovevano trovare modi per gli scambi via mare e quindi
hanno incominciato a costruire delle imbarcazioni. All'inizio si trattava di semplici zattere o barche
come quelle del villaggio lacustre di Kastorià. Queste costruzioni erano adatte solo per laghi e non per
affrontare le condizioni meteorologiche di un mare aperto e agitato come l'Egeo e attraversare grandi
distanze. Cosi gli uomini delle zona dell'Egeo sono stati costretti a costruire imbarcazioni più grandi e
resistenti. Testimonianze per una navigazione organizzata abbiamo dai resti archeologici ritrovati
nello spileo di Frahti nell'isoletta di Ermionida; si tratta di utensili di pietra che gli esperti hanno
collocato a circa 11.000 anni fa. È stato notato ancora che le pietre usate per i suddetti utensili non
appartenevano alla stessa isoletta, ma erano state portate dall'isola di Milo. Questo dimostra che i
nostri antenati avevano la possibilità di attraversare decine di miglia sin da allora con navi capaci di
trasportare enormi carichi di persone e cose.
Sia dalle isole dell'Egeo che dalla terra ferma della Grecia gli uomini sono stati grandiosi, creando
civiltà incomparabili; hanno scoperto le lettere e hanno creato una lingua perfetta, la madre di tutte le
lingue del mondo occidentale, la lingua Ellenica. Dalla raccolta del cibo sono passati alla produzione
dopo avere scoperto la coltivazione di semi e piante. Cosi hanno incominciato a coltivare legumi,
cereali e diversi alberi fruttiferi come l'ulivo, le viti ecc. Dalla caccia di animali sono passati
all'allevamento di alcuni animali come cavalli, bovini e caprini ecc.
Svilupparono le arti, la tecnologia e le scienze; queste civiltà hanno tenuto un cammino evolutivo
giungendo ad un livello di perfezione che ammiriamo ancora oggi e ammireremo per sempre. La
prima civiltà si considera quella Miniaca, e seguono le civiltà Minoica, Cicladica, Micenea per arrivare
dopo al vertice delle possibilità umane, alla civiltà Arcaica e all'antica civiltà Greca del periodo
Classico, Ellenistico e Romano.
La civiltà Miniaca è cominciata a svilupparsi in Grecia in un epoca imprecisata ma che tutti gli
indirizzi ci fanno credere che è cominciata attorno ai 10.000 a.c e forse ancora prima. Riferimenti per
questo popolo abbiamo nell'Iliade dove Omero parla per la discendenza di Achille. Già nella
mitologia con le avventure degli Argonauti, viene riferito chiaramente la presenza dei Minii nella
epoca di Eracle autore di grandi opere che come riferiscono molti autori antichi in sostanza erano
opere dei Minii. Le fatiche di Eracle non sono altro che le grandi opere tecnologiche dai Minii al
vertice della loro civiltà. La storia delle provenienza dei Minii si perde nel fondo degli anni. Strabone
riferisce che, da Orcomenò ( Arcadia) i Minii arrivarono al golfo di Volo e fondarono Iolkò la quale si
identifica co un villaggio preistorico Dimini, e questa, secondo ricerche archeologiche, è avvenuto nel
quinto millennio a.c. Antichi storici considerano i Minii stirpe Eolica, discendenti di Eolo, figlio di
Ellina nipote di Deucalione.
Il professore di archeologia dell'Università di Atene Theodoros Spiropulos in una intervista al
filologo storico Antonio Antonako ( pubblicato nella rivista Athinorama) riferisce che esisteva in
Grecia una grande civiltà prima di quella Micenea. Il capitolo culminante di questa civiltà nascosta è
stato la scoperta della sua culla, cioè Lakedemona che Spiropulos ha portato alla luce nel periodo in
cui si trovava nell'odierna Sparti, come sovraintendente della zona archeologica. Sempre, secondo il
professore Spiropulos, i grandi ricercatori della nostra civiltà preistorica, come Sliman, Marinato e
altri che hanno scoperto la Kreta Minoica, cioè la civiltà Minoica e la civiltà Cicladica di Thira,
odierna isola di Santorini, che prima dell'eruzione del vulcano era il centro della civiltà preistorica
delle isole Cicladi, la civiltà dei Faraoni di Egitto non hanno capito che in realtà si sono trovati davanti
a grandiose opere delle civiltà Miniaca, come il grandioso palazzo di Cnossò e di Festò. Meravigliosi
reperti dell'importante civiltà Cicladica sono stati trovati nella zona del promontorio di Thira. Qui
l'indimenticabile archeologo Marinatos ha portato alla luce un'intera città che era coperta dalla lava del
vulcano di Thira ( Santorini). Fra i resti scoperti ci sono affreschi bellissimi, edifici a tre piani con
installazioni idrauliche, fognature, /bagni con vasche e lavelli. Secondo sempre il prof. Spiropulos, la
civiltà di Egitto, nell'epoca dei faraoni, sono opere dei Minii; allora sono state costruite la grande
piramide di Heopo e la Sfinge. Tutte queste civiltà del Mediterraneo e di Troia hanno le stesse
caratteristiche della metallurgia, dell'idraulica, la conoscenza della scrittura, della tecnica navale e
delle grandi costruzioni megalitiche come i muri ciclopici, i Palazzi, le piramidi, lavori che
presupponevano conoscenze della geometria e della matematica. Conosciamo il periodo in cui sono
finiti questi enormi lavori, ma non si conosce quando siano cominciati, quando abbiano acquisito tutte
quelle cognizioni, le quali hanno dato la possibilità ai Greci di arrivare a tanto. Una delle grandi opere
è stato il prosciugamento del lago di Kopaida. La pianura di Kopaida che si trova vicino a Tibe (
Θήβα) era lago e palude. Nel 3000 a.c circa sono stati realizzati i grandi lavori di fognature per il
prosciugamento della zona, che ancora esistono nella zona tra Larimna e Glà. Vicino alla piramide
Ellinikò ( provincia di argolida) esiste una costruzione a forma di piramide di cui manca la parte alta,
della quale non conosciamo né l'uso né la data della sua costruzione. Li si trova anche la miracolosa
chiesetta ( della sorgente della vita), costruita dentro una grotta scavata artificialmente, dove sono stati
trovati lavori idraulici come una siringa per il raccoglimento delle acque , tutto questo era dovuto ai
Minii. Altri riferimenti da scrittori Greci abbiamo per etnie Pelasgiche, come Tilevoi, Leleghi, Molopi
che controllavano con le loro navi tutto il Mediterraneo. Questi popoli della zona di Egiida, per natura
curiosi e navigatori ma anche per bisogno, dal momento che la popolazione aumentava talmente che la
terra coltivabile non bastava per coprire il loro fabbisogno, emigravano in zone poco popolate e molto
più fertili delle loro. Kolin Renfri, uno dei più grandi e contemporanei archeologi, nel suo libro...
“Archeologia e lingua....” dove cerca per la lingua Indoeuropea e la razza Indoeuropea riferisce:
dobbiamo basarci su fatti culturali come l'inizio della coltivazione agricola, per trovare il popolo che
si nasconde dietro la lingua comune Indoeuropea.”
Nella grotta Fracthis si sono trovati dei cereali che datano molte migliaia di anni prima. Oggi
possiamo dire, con abbastanza certezza, che i primi agricoltori d'Europa sono vissuti in Grecia nel
7000 anni a.c. Questi avevano una economia mista basata sulla coltivazione del frumento, piselli e
avena. Allevavano pecore e capre e un po' di suini e bovini. L'esistenza di questa economia mista è
dimostrata dai ritrovamenti nelle zone di Magula, Knossò, Nea Nicomidia Frachti ecc. Il professore
Renfri quindi conclude che i primi coltivatori partendo dalla sponde dell'Assia Minore, dalle isole
dell'Egeo e dalla terra ferma Greca si sono spersi in tutta l'Europa sin da 9000 10000 a.c.
Nella zona di Poros, villaggio di Cefalonia, in una grotta chiamata Dracospilià, nel 2006 sono stati fatti
dei scavi archeologici che hanno portato alla luce dei semi di frumento coltivato. Questi semi con
diversi e moderni metodi di misurazione sono stati datati intorno ai 7000 a.c.
Un altro elemento che ci aiuterà a capire che gli antichi Greci avevano sviluppato un civiltà
imparagonabile è il fatto che avevano acquisito tali conoscenze di astronomia, meteorologia, nautica e
navigazione, che hanno permesso loro di avere una grande flotta che controllava tutto il Mediterraneo.
Questa flotta poteva attraversare lo stretto di Gibilterra e arrivare fino alle isole Baleari ( Inghilterra e
Islanda) per comprare resina fossile e alla civiltà Minoica e agli abitanti di Kreta distrutti nel 1800 a.c
dall'eruzione del vulcano di Thira, Omero fa riferimento nell'Iliade. Quindi la guerra di Troia è
avvenuta almeno nel 2000 a.c. Il professore di matematica e Astronomia Stamatis, basandosi su dati
astronomici dell'Iliade conclude che la guerra di Troia è avvenuta nel 3200 a.c.
Omero riferisce che Agamemnone dopo la fine della guerra aveva deciso di andare in Egitto. Prima
però si era fermato all'isola di Faros. Quest'ultima distava 10 ore di navigazione dall'Egitto, quindi con
una velocità media di navigazione di 7 miglia all'ora, in 10 ore poteva percorrere circa 70 miglia. La
distanza quindi dell'isola di Faros dalla coste dell'Egitto era a quell'epoca, circa 70 miglia. Il
professore, perciò, conoscendo che il Nilo di continuo deposita detriti fluviali, calcolò che ci sono
voluti 5000 anni per unirsi l'isola di Faro con l'Egitto come è oggi Questo significa che la guerra di
Troia è avvenuta nel 3000 a.c all'incirca e quindi nella stessa epoca avveniva il passaggio dei Greci e
dei Troiani in Italia.
Pertanto, secondo ricerche di studiosi Italiani specialisti nello studio di forti fenomeni geologici,
dobbiamo spostare la data della distruzione della civiltà Minoica intorno a 9000 a.c.
Questi studiosi hanno fatto diverse ricerche sulle coste del Mediterraneo orientale e hanno trovato
segni che testimoniano onde di maremoto dovute all'affondamento di una grande parte della Sicilia
nordorientale in seguito all'eruzione del vulcano Etna; anche queste ricerche sono state datate intorno
al 9000 a.c. Gli stessi ricercatori sostengono che l'eruzione del vulcano di Thira non ha provocato
trasformazioni geologiche nella zona, dunque è sbagliato dire che sia responsabile della fine della
civiltà Minoica. Secondo quest'ultima tesi, le prime colonizzazioni nella penisola Italica sono avvenute
11000 anni fa. Questa tesi rafforza quanto già detto, cioè la separazione della Sicilia dalla terra ferma
in epoca di Eolo e dai reperti della Calabria, utensili e statuette votive di creta del 9000 anni a.c.
Tutto questo guida il nostro pensiero in riferimento agli anni. Liberiamoci dai vincoli cronologici e
dalle limitazioni dell’ archeologia e lasciamo il nostro cervello libero di provare i sentimenti che la
mitologia Greca e la letteratura classica greca ci offre. Quanto è riferito in forma di favole nella
mitologia non è assurdo, non è lontano dalla realtà, non è favola. Si tratta di storia, si descrivono fatti i
quali sono avvenuti in epoche molto remote. I nostri antenati hanno usato un certo modo di narrazione
per tramandare più facilmente la storia ai posteri da generazione a generazione. La mitologia è una
grande fonte di conoscenza. Anche la lingua greca è un' enorme fonte di di sapere, perché le parole
contengono storia, civiltà, modi di vivere. Questo perchè è l'unica lingua non convenzionale; cioè è la
sola lingua che non dà nomi astratti alle cose, ma usa parole che descrivono con precisione le
caratteristiche e le proprietà dell'oggetto a cui si riferiscono. ( molte parole usate dai nostri antenati e
che sono chiamate originarie, primitive descrivono fatti storici. Giropùlu).
La mitologia Greca e in particolare le guerre pluriennali degli Dei contro i Giganti e i Titani che
tenevano gli uomini prigionieri nella loro stessa natura selvaggia, hanno avuto luogo in Grecia ma
anche fuori di essa come nel Kaucaso e in Italia.
L'antichissimo rapporto tra la Grecia e l'Italia incomincia dall'epoca di Giove. Giove per imporre e
stabilizzare il suo potere e per civilizzare il genere umano, doveva vincere per sempre sulle forze
terrestre le quali erano selvagge e incivili., cioè i Giganti, figli di terra – ΓΑΙΑ.Questa grande
battaglia, gigantomachia è avvenuta in Italia nella Campania ( nelle zone di Cuma e Vesuvio) cioè
nella zona flegrea. Cosi incomincia la civilizzazione degli uomini. Non si conosce ancora con
precisione l'epoca, ma molti contemporanei ricercatori la collocano prima del grande diluvio di
Deucalione cioè nel 10500 a.c. Fra l'altro Giove lanciava lampi contro il Gigante Tifona. Questi è
scappato in Sicilia e si è buttato in mare per spegnere le fiamme che bruciavano il suo corpo; allora
Giove, secondo la mitologia, gli ha buttato addosso il monte Etna, e poiché Tifona, vi giace supino
soffiando le fiamme, fa tremare spesso l'isola cercando di ribaltare il peso.
La Sicilia sin dall'antichissima età era al centro dell'interesse dei popoli del mediterraneo orientale,
cioè della Grecia e delle coste della Asia Minore. Prima in Sicilia e dopo in Calabria era intensa la
presenza dei miti che si riferivano agli Dei e semidei, Ninfe, Sirene ecc. A questo punto è giusto
riportare alcuni personaggi della mitologia:
ΕΧΙΝΑΙΣ ( exinais), ninfa della Sicilia, ha amato il pastore Dafni figlio di Mercurio. Il ciclope
Polifemo che, a sua volta amava la ninfa, ha accecato Dafni.
ΕΓΝΑΤΙΑ ( Ignatia), ninfa dell'Italia, da questa ha preso il nome la città della Puglia Ignazia. Era
adorata come dea e quando facevano sacrifici in suo onore, si accendeva automaticamente il fuoco.
ΦΟΡΚΙΣ.( Forkis) era figlio del mare e della terra, re della Sardegna e della Corsica.
Le Sirene erano figlie di Aheloo e della Kalliope o di Melpomeni. All'inizio erano vergini, belle e
compagne di Persefone in Sicilia Demetra le ha trasformate in mostri con la faccia da donna. Dopo di
questo le sirene si sono buttate in mare e secondo alcuni sono spuntate vicino il promontorio di
Palermo in Sicilia o sulle coste Tirreniche in Italia, dove tre estremità presero il nome Sirinusses.
Napoli prima aveva il nome di Partenopea dalla sirena Partenope. Ancora il mito dice che Partenope
era molto bella, molti cercavano di violentarla e per non sopportare altra violenza, ha tagliato i suoi
capelli, è fuggita in Campania dove è morta. I campani l'hanno onorata, hanno costruito una tomba e
l'hanno chiamata pietra della Sirena. Qui c'è un problema cronologico. Sicuramente le Sirene sono
figure mitologiche. Ulisse è un personaggio storico vissuto in una precisa epoca. Omero, come
sappiamo, descrive l'incontro di Ulisse con le sirene, e per questo c'è una risposta. Da sempre, come
oggi, i poeti si servono di presenze mitologiche nei loro poemi e cosi ha fatto anche Omero.
Si crede che la presenza dei Greci in Italia è incominciata nell'epoca storica, nell'800 a.c circa, con
coloni di Calchida da Puma a sud di Eubea i quali hanno costruito l'odierna Cuma a sud di Roma; la
colonizzazione dei Greci è durata fino alla fine degli anni classici. Questo colonialismo di massa
riguarda l'Italia da Roma in giù, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. A tutte queste zone i greci e i
romani diedero il nome di Magna Grecia, non tanto per il lato culturale ma per la prevalenza aritmetica
degli abitanti rispetto la madre Grecia. Ricorrendo, però, agli antichi scrittori come Pausania,
Strabone, Diodoro Siceliota, Plutarco ecc. ma anche a scrittori Latini, possiamo vedere che una grande
colonizzazione, forse più grande di quella degli anni classici, è avvenuta nel grande periodo di tempo,
prima, durante e dopo la guerra di Troia
La presenza dei popoli del Mediterraneo orientale, come dalle coste dell'Asia Minore, isole del Egeo,
Kreta, Cipro e Grecia peninsulare, era incominciata forse anche dal decimo millennio a.c. Questo
risulta anche dalla ricerca dell'archeologo Kolin Renfri nelle sua opera ( Archeologia e lingua
Indoeuropei), dove viene alla conclusione che la civiltà è incominciata dall'Egeo per allargarsi ad
ondate al mondo di allora. I popoli che per primi hanno incominciato ad avere contatti commerciali e a
costruire colonie, sono stati i Pelasgi e altre etnie Pelasgiche come Lelegi,Tilevoi, Minii, Minoites,
Micenei, Dorii, Ahei, Ioni ecc. Prima della guerra di Troia la mitologia fa riferimento a Eracle, agli
Argonauti, a Giano, a Evandro ed altri.
Strabone e Pausania ci parlano di una razza umana che ha abitato nel centro del Peloponneso, in
Arcadia. Questa zona è montuosa con poche pianure per coltivazioni e produzione di beni per coprire
il fabbisogno degli abitanti; questi erano i Pelasgi, che hanno preso il nome dal loro re Pelasgò. Questi
è stato il primo re che ha cercato di civilizzarli; ha insegnato loro a costruire capanne, escendo cosi
dalle grotte, cucire indumenti dalle pelli dei cervi, usare il fuoco per cucinare il cibo e altro. Dopo di
questo ha regnato Licaon e Dopo Arkas dal quale hanno preso il nome di Arcadi. Dalla montuosa
Arkadia sono incominciate le prime colonizzazioni e i primi riferimenti di civiltà.
Incominciamo la ricerca cronologica e geografica della presenza dei Proto greci dalla più grande
isola del Mediterraneo, la Sicilia. Il primo nome della Sicilia era Trinacria che significa che l'isola
aveva tre punte. I greci quindi, prima ancora che l'isola si chiamasse Sicania dai Sicani, erano stati già
ivi e avevano fatto la circumnavigazione, conoscendo cosi il disegno dell'isola. Il nome odierno
dell'isola è dovuto agli ultimi abitanti i Siculi.
Diodoro Siceliota nel suo 5° libro scrive che i Sichelì hanno preso la tradizione dagli antenati, che si
tramanta di generazione in generazione, cioè che la Sicilia era sin dall'inizio l'isola della dea Demetra e
della sua figlia Persefone. Si dice anche che la rapina di Persefone da parte del re degli inferi Plutone,
è avvenuta nei campi della zona di Etna. Scrive sempre Siceliota che i primi abitanti dell'isola sono
stati i Sicani. Sapendo che, quasi sempre, gli uomini quando lasciano le estie dei loro padri per
trasferirsi in altri luoghi, portano insieme a loro le usanze, possiamo asserire dunque che, la tradizione
di Demetra e di Persefone l'hanno portata i greci, che già conoscevano la coltivazione dei cereali, e
hanno continuato a onorare anche li Demetra la dea dell'agricoltura. In Sicilia i Greci hanno insegnato
agli indigeni la coltivazione della terra, e cosi anche quest'ultimi hanno incominciato ad onorare
Demetra.
Come sappiamo dalla mitologia e dall'Odissea, in Sicilia viveva il Ciclope Polifemo, il quale era
figlio di Nettuno ed Europa o di Elato e della ninfa Stilvi. Polifemo amava la ninfa Galatia, figlia di
Nireo e di Dorida. Riferimento a Ciclopi si fa nell’ Odissia, quando, dopo la guera di Troia, Ulisse ed i
suoi uomini sbarcano nell' isola di Sicilia.
Completando con la mitologia Greca, diciamo ancora che la mitologia è tradizione, è racconto orale e
forse anche scritto delle trasformazioni, fenomeni geologici, azioni umane le quali hanno segnato il
cammino evolutivo del genere umano.
Passiamo adesso alla presentazione di fatti ed azioni tramandati attraverso la scrittura, cioè alla
preistoria e alla storia. A questo punto, però, devo una spiegazione, quando sopra ho scritto.... forse
anche racconto scritto..., e un dato di fatto che in Grecia esisteva la scrittura già da 7000 anni a.c.
circa. Questo risulta da resti archeologici. come la targa del villaggio lagunare preistorico di Castorià,
della isola di Ghiaro e altri resti da villaggi preistorici come Dimini, Sesclo e.c. Esiste la scrittura
lineare A e B e la scrittura del disco di Festò. Anche se non sono stati trovati testi scritti, questo non
significa che sicuramente non esistevano, ma il piu probabile e che si sono distrutti perché il materiale
usato logorabile.
Incominciando sempre dalla Sicilia e andando verso l' Italia settentrionale, incontriamo riferimenti
per fondatori, re colonizzatori eroi, luoghi e popoli con nomi che parlano della Grecia e dei Greci o
ancor meglio dei proto Greci La guida turistica della Sicilia fa riferimento a resti archeologici i quali
affermano l'antichissima presenza dei proto greci in Italia. I popoli che hanno abitato la Sicilia negli
anni preistorici erano: Sicani, Siculi ed Elimi. Iprimi a colonizzare la Sicilia migliaia di anni prima di
Ulisse è stato Erice il quale era nipote di Laomedonte re della Arcadia, che aveva colonizzato la parte
occidentale dellA Sicilia, il quale ha fondato l'omonima città che ancora oggi si chiama Erice.
Laomedonte era figlio di Ilo e nipote di Troia. Tutti questi erano discendenti di Dardano che fu uno dei
più antichi re dell'Arcadia. In quell'epoca c'era la presenza di Eracle in Sicilia.
Eracle figlio di Giove e di Alkmini, semidio, rappresentava il bello e il bene, il difficile modo per
arrivare a livelli superiori di morale fino all'apoteosi dell'uomo. Eracle, ritornando dall'oceano
Atlantico con i buoi di Girione, compiendo una delle sue fatiche, costruì la città di Tartissò in
Portogallo dove costruì le omonime colonne. Alcuni dicono che fù allora che aprì lo stretto di
Gibilterra unendo cosi il Mediterraneo con l'Atlantico.
Dionissios Alikarnasso scrive che alcuni descrivono molto diversamente le spedizioni di Eracle: ha
riunito la flotta in Kreta dove ha ucciso tutte le bestie feroci. Dopo è passato in Libia ha ucciso Anteo e
tutte le bestie e ha costruito una città con cento entrate. Va poi in Egitto e uccide Vusiri, perché
qest'ultimo uccideva tutti gli stranieri che passavano dall' Egitto, continuando va in Eritia, l’odierno
Marocco.. nell'Atlantico, uccide Girione e li prende i buoi e attraverso la penisola Iberica passa nella
Celtica, odierna Francia, dove ha fondato la città di Alissia.
In sostanza Eracle voleva rovesciare tutti i governi tirannici, insediati dagli esponenti locali contro la
volontà del governo centrale che allora si trovava ad Argos, sotto il controllo di Evristea, il quale era
incaricato ad eseguire gli ordini del centro di DELFI, e insidiare regimi legali, i quali avrebbero
ristabilito cosi la legalità e la giustizia sociale. Attraversando le Alpi, ha aperto strade larghe per poter
passare gli animali e i carri ed è sceso fino al colle Palatino, dove è stato ospitato da Kako e da Pitako.
Ha combattuto contro i Ligi nella zona di Liguria, e li ha vinti. Ha lasciato due figli, uno dei quali
Palanta ha avuto dalla figlia di Evandro, e l'altro Latino da madre nordica. Attraversando la penisola
Italica, ha combattuto contro i Giganti nella pianura Flegrea, ha scavato il lago Aorno, ha costruito la
strada Eraclea, infine è passato in Sicilia. Ha combattuto contro i Sicani ei loro generali, i quali
avevano tutti nomi Greci come Lefkaspis, Pediokratis, Vufotis, Gangeasò Kigeos e Kritidas. Insediava
sui troni re umani, governi saggi, modi di vita civili e umani. Costruì città in zone deserte, deviò fiumi,
ha costruito ponti, strade fra montagne impervie e ha fatto di tutto, per poter tutti avere accesso sulla
terra ferma e in mare.
Il nipote di Eracle Iolaos è arrivato in Sardò, odierna Sardegna, ha fondato cosi la prima colonia
Greca in generale. Gli archeologi hanno trovato solo dei resti fenici e per questo non hanno riferito
ufficialmente per la prima colonia greca. Si pensa quindi, che i Greci lasciati da Iolao erano pochi e
lontano dalla loro patria sono stati assorbiti dagli indigeni. Nella stessa epoca Eolo colonizzava le isole
Eoliche. Il primo Eolo era figlio di Ellinos il quale era figlio di Defcaliona, il secondo era figlio di
Ippotos e il terzo di Armi figlia del secondo Eolo. Armi e rimasta incinta ed ha partorito Viotò ed il
terzo Eolo. Il padre di Armi la ha cacciata e la ha affidata a un certo Metapontio che andando in Italia
la ha portata con se e ha fondato la città di Metapontio. La Armi ha partorito i suoi due figli, i quali
diventando grandi sono andati via. Viotos è tornato in Grecia da suo nonno, Eolo con una flotta e
molte persone è approdato nelle isole nord della Sicilia abitandole e dando il nome Eolie. Qui regnava
Liparo figlio di Ausonos re d'Italia, e da questi la più grande isola prese il nome Lipari.
Quest'ultimo era tropo vecchio e aveva una figlia che ha sposato Eolo il quale è diventato re delle
isole; era buono, filantropo, rispettoso, ospitale e grande conoscitore della astrologia, dell'arte navale e
dell'uso delle vele ed grande conoscitore dei venti, avendo la possibilità di prevederli. Dopo la sua
morte, hanno regnato i suoi figli, Astioco a Lipari.
Iocasto è passato in Italia e ha fondato la città di Reggio. Si dice che allora un grande terremoto ha
separato la Sicilia dall'Italia. In Sicilia abbiamo avuto la presenza di Dedalo. Dedalo Ateniese, figlio di
Eupalamo, è vissuto ad Atene all'epoca di Egea, ed era scultore e meccanico. Perseguitato per
l'uccisione del nipote Taro è fuggito a Kreta da Minoa, vivendo nel palazzo di Knossò.
Si dice che lui ha costruito il labirinto, il Talo cioè un gigantesco robot il quale percorreva 4 volte
l'isola al giorno facendo da guardia. Quando vedeva navi straniere avvicinarsi o buttava contro di loro
gigantesche pietre o le incendiava con un’arma che emanava grandi fiamme. Si dice ancora che aveva
costruito una bella mucca dentro la quale si è nascosta Pasifai, moglie di Minoa, perchè voleva unirsi
sessualmente con un belissimo toro, che aveva regalato Posidone a Minoa. Da questa unione è nato il
Minotauro
Quando però Minoa non lo voleva più, Dedalo ha costruito una nave ed è andato in Sardegna, e poi è
passato a Cuma che si trova sotto Roma e li ha costruito una città Iulia, e dopo è passato in Sicilia. È
sbarcato in una costa, al Sud della Sicilia che forse è Porto Palo Menfi Agrigento. Li regnava Kokalos
che l'ha ricevuto bene e l'ospitava nel suo palazzo. Li Dedalos ha fatto molti lavori tecnici ed ha
costruito l'Acropoli di Agrigento, dove Kokalo ha portato il suo regno ed i suoi tesori. Nella città di
Megarida ha costruito un ponte. Uno dei suoi figli Iapige ha preso molti Epiì ( popolo dell'Ilide) ed
Arcadi ed è passato in Italia e la zona è stata chiamata Iapigia.
Minoe è andato con un esercito in Sicilia per catturare Dedalo. È stato ospitato da Kokalo, Però dopo
un periodo di tempo Kokalo l'ha ammazzato, facendolo fare il bagno con acqua bollente. Il suo
esercito è rimasto in Sicilia ed una parte di loro, dopo molto tempo, è passato in Italia del Sud ed ha
costruito la città di Taranto.
I popoli che abitavano in Sicilia, nelli anni preistorici, erano Sicani, Siculi ed Elimi.
Andando via dalla Sicilia passiamo nell'Italia del sud, cioè Calabria, in Puglia, e in Campania. Anche
quì la bibliografia Greca e Latina ci dice che la presenza dei proto Greci era massiva e catalitica per la
civilizzazione degli autoctoni della zona. Questi popoli erano Ausoni, Peuchezii, Dauni. Messapi,
Iapigi e Samniti. Per questa zona, per i nomi dei territori, dei popoli e dei fondatori delle città,ci
riferisce molto Strabone nella sua opera geohgrafica.
Da Dionisi Alikarnaseus, abbiamo appreso che Porcio Catone, il quale ha scritto dettagliatamente
l'albero genealogico delle città Italiane, e Gaio Sempronio dicono che, tutti i popoli sopra nominati
erano Greci da Ahaia e sono arrivati in Italia molti secoli prima della guerra di Troia. lui stesso dice
che devono essere di Arcadia. Questi ultimi per primi hanno attraversato Adriatico con a capo Inotro,
figlio di Licaonos, quinto figlio dopo Foronea ed Axiò, i quali erano i primi re di Peloponneso.
Licaon era il secondo re di Arcadia dopo Pelasgò. Inotro ha costruito una grande flotta e insieme a
suo figlio Peuchezio e con molti abitanti di Arcadia sono passati in Italia. Peuchezio è sbarcato sopra il
promontorio di Iapigia, è rimasto lì e gli abitanti sono stati chiamati Peuchezii, mentre Inotro
attraversando il mar Tirreno, che prima si chiamava Ausonico dagli Ausoni vecchi abitanti della
Campania ivi restò. Antioco il Siracussio riferisce che gli Inotri hanno cambiato il nome dall' epoca di
Eracle, in Italia. Dionissios Alicarnaseus riferisce che gli aborigeni provengono dagli Inotri e scrive
che i Pelasgi, i Kretesi ed altri popoli sono venuti più tardi in Italia. Gli Inotri hanno abitato anche una
parte dell'Umbria. Sofocle nella sua opera Triptolemos scrive che Demetra spiega a Triptolemo,
quanto terreno deve seminare con il frumento che gli ha dato. Gli ha detto che prima deve cominciare
dal promontorio di Iapigia, scendere fino allo stretto di Messina e poi passare in tutta la Sicilia. Alla
fine ritorna in Italia dalla parte occidentale e fa riferimento alle etnie più importanti.
Da Peloponneso sono partite le prime colonie, portando la civiltà all'Europa occidentale. Molto
antichi o anche mitologici popoli erano Lestrigònes e Kèrcopes.
LESTRIGONES. Era un popolo selvaggio, bestiale, barbaro, antropofago ed hanno preso il nome
da Lestrigona figlio di Posidone. Alcuni dicono che abitavano nella Campania ed altri che abitavano in
Sicilia dopo i Ciclopi. Eracle ha ammazzato molti di loro. Quando era re Antifanis è passato di là
Ulisse.
KERKOPES. Abitanti delle isole che si chiamavano Pithikuses. Sono state chiamate cosi perchè
sempre adoperavano il dolo, erano bugiardi, e furbi. Prendevano in giro tutti. Quando Zeus combatteva
i Titani, ha chiamato loro come alleati pagandoli. Loro hanno preso il denaro e non sono andati a
combattere. Innervosito Zeus gli ha pietrificati e gli ha dato l'aspetto di scimmia. E per questo le isole
sono state chiamate pithikuses, perchè pìthikos= Scimmia.
Dall'Italia del Sud passiamo all'Italia centrale. Molte informazioni, dati, documentazioni per i popoli,
le città, i fondatori delle città gli prendiamo dal opera di Strabone Geografikà. Questa è la regione che
avrebbe giocato un ruolo importante e catalitico nella creazione di situazioni e di fatti che erano
l'inizio della creazione di Roma e dell'Impero Romano. Qui il primo ruolo l'hanno avuto i proto-Greci,
i quali migliaia di anni prima della guerra di Troia, ha fatto si che anche questi ultimi si trasferiscono
in Italia e specificamente nell'Italia centrale.
Anche qui la guerra si è fatta fra i proto-greci e i neo arrivati, venuti dopo la fine della guerra di
Troia. La presenza dei proto-greci si perde nel profondo dei secoli. Recenti ricerche archeologiche in
Calabria parlano di 9000 anni a.c.
Per poter mettere un ordine ai fatti, dobbiamo prima riferirci ai popoli della zona ed ai mitici o reali
re di loro. I popoli erano: Tirrinì ( Etruschi), Sabini, Messapi, Vretii, Latini, Teucri, Rutuli. Tutti questi
nomi erano nomi di capi e re di questi popoli. Come primo re si annovera Gianos e più tardi Kakos.
Poi Picos, Faunos Latinos, ed altri. Tutti i sopra nominati erano bravi, potenti, civilizzatori, perchè
hanno giocato un ruolo importante per la fondazione di Roma e la creazione dell'Impero Romano
Credo che qua dobbiamo fare riferimento ai primi greci, i quali sono passati con le loro navi in Italia,
e sopratutto nelle coste Tirreniche. Il primo colonizzatore, per il quale abbiamo molti riferimenti sia da
Greci che da Latini scrittori, è Giano e dopo di lui sono seguiti altri.
GIANO. Antichissimo re d'Italia, era greco e figlio di Apollon e di Kreusa, figlia di Erehthea re di
Atene. Plutarco, nello scritto –cause Romane-- riferisce che era di provenienza greca da Perrevìa, zona
di Epiro, e quando è passato in Italia ha abitato fra popolazioni barbare che ha civilizzato. Costruendo
una grande flotta è passato in Italia, è sbarcato vicino a Roma, ha occupato una collina –Ianiculo—
dove ha costruito una fortezza. Dopo è arrivato anche Cronos o Stercos, che ha costruito una fortezza
in un altra colina che si è chiamata Cronio. Regnavano tutti e due pacificamente. Giano si cinsidera
abasciatore della guerra e della pace, e salvatore di Roma, perchè quando i Savini, accerchiando
Roma, sono arrivati sotto la porta Veminalis, Giano buttando acqua bolente gli ha fatti scappare. Per
questo sulle monete e sulle statue si presenta con due facce, una della pace e una della guerra.
PIKOS. Era figlio di Sterko o Kronos. È diventato re degli aborigeni, terzo dopo Giano e Kronos. Si
sposò con la figlia di Giano ed ha unito i due regni.
FAUNO. Era figlio di Pikos e quarto re. Ha ricevuto con gioia Evandro dal quale ha imparato molte
cose. Per primo ha costruito santuari ai dei e per questo sono stati chiamati fauni. Voleva ammazzare
Eracle ma è stato ammazzato lui.
LATINO. Era figlio o di Fauno, o di Eracle, o di Ulisse. Secondo alcuni scrittori, quando Ulisse ha
mandato via da Itaca suo figlio Telemaco, lui è andato in Italia dove sposò Circe e da questa unione è
nato Latinos. Ha fondato la città Clussio. Da lui la zona è stata chiamata Lazio e gli abitanti Latini.
Durante il periodo che regnava lui, è arrivato in Italia Enea che ha accettato amichevolmente. Latino
aveva due figlie. La Lavinia è stata in sposa a Lokròs che è venuto con una colonia dalla Grecia.
EVANDRO. Alcuni dicono che era figlio di Mercurio, e questo lo dicono perchè era colto ed ha
portato le lettere in Italia. Altri dicono che era reduce di Arkàs e figlio di Ehemo. È passato in Italia
con molti uomini ed ha occupato una collina di Roma, dove ha fondato la sua città. Siccome proveniva
da Palladio di Arcadia, ha chiamato la collina Palladio, odiurno Palatino. Altri dicono che, in una
battaglia, è stato ammazzato suo figlio Pallas. In onore di lui ha fatto una bella e grande costruzione.
Per questo i grandi edifici si chiamano palazzi.
Cambia drammaticamente il cammino evolutivo dei popoli Italiani, dal momento in cui è arrivato in
Italia Enea. La sua presenza ha giocato un ruolo importantissimo nell'avere l'Italia l'aspetto di oggi.
Vale la pena di andare a conoscerlo.
ENEAS : Era uno dei capi dei Troiani. A questo punto è giusto parlare della provenienza dei Troiani.
Lasciando Strabone a parlarci di Enea e dei Troiani nella sua opera Arcadicà.
I Troiani erano una etnia Greca dal Peloponneso, provenienti da Atlas re di Arcadìa. Atlas aveva
sette figlie le quali hanno dato il loro nome al gruppo delle stelle che si chiamano Pliades. Una di loro
ha sposato Zeus ed è nato Iasò e Dardano. Dopo un grande cataclisma è rimasta poca terra coltivabile e
cosi molti abitanti con a capo Dardanos. Sono trasferiti all'isola di Samothraki che si trova a nord
dell'Egeo vicino alle coste di Troia. Di la sono passati a Troia, che allora si chiamava Teukrìs dal re
Tèukro il quale era arrivato li da Attica. Dardano ha sposato la figlia di Tèucro Vàtia. Hanno avuto un
figlio Ericthònio che ha sposato Kalirròi figlia di Scàmandro. Da loro è nato Tròs, Assàracos e Kàpis.
Kàpis ha sposato Ieromnimi ed hanno avuto Aghis che ha sposato Venere eda loro è nato Enea.
Enea era l'eroe della poesia epica Eneide che ha scritto Virgilio, poeta Latino. Virgilio è nato nel 70
p.c.n. Quando è diventato adulto è andato a Roma per diventare avvocato, ma non ha esercitato la
professione perchè era molto timido e si è occupato di filosofia e di poesia. Nella filosofia ha seguito
Epicuro. All'età di 60 anni ha cominciato a scrivere copiando Omero. Nei primi 6 libri, copiando
l'Odissea, ha scritto la peripezia di Enea, dalla sua fuga da Troia fino il suo arrivo in Italia. Negli
ultimi 6, copiando l'Iliade scrive della guerra dei Troiani di Enea e dei popoli che si trovavano già in
Italia.
Nell’Eneide si fanno molti riferimenti a re, capi di popoli, guerrieri, popoli, nomi di navi, tutti con
nomi Greci, combattenti con Enea o contro di lui.
Si farà riferimento a pezzi di Eniade, che contengono tutti i sopra detti nomi, e questo per avvalorare
l'opinione, che dice che, tutto quello che succedeva in Italia era fra Greci.
Dopo la caduta di Troia, come dicono, Enea ha preso suo padre sulle spalle e suo figlio Ascanio per
mano, e seguito da molti Troiani, se ne andato da Troia. Passando da Traccia, Delos, Kreta, è arrivato
in Sicilia ed è stato ospitato da Egeste. Poi è passato in Italia, dove si sposò con la figlia di Latino ed è
diventato re dei Latini. Li era già arrivato Evandro. Virgilio racconta le peripezie di Enea, che arrivato
nel Lazio, ha fondato la nuova Troia—Roma, obbedendo a un oracolo
che gli ha detto che è stato scelto dagli Dei di Troia per creare , in un altro posto, il nuovo impero dei
Troiani.
Nel 5° libro, quando Enea si avvicinava con la sua flotta alle coste della Sicilia dice: Non credo che
sarrano lontano coste fattele e sicure di Erice ed i porti dei Sicani..... Potrebbe esistere terra più amata
da quella che ci offre il Dardano Ankistis......E più sotto dice di chiamare il pneuma del grande
Ankisti. Erice l'ha accetato con gioia e gli ha dato la possibilità di permanere con suo popolo quanto
voleva, coprendo tutti i loro bisogni. In suo onore ha organizzato anche delle corse sia in terra sia con
le navi. Qui vediamo che le navi avevano nomi greci, come nomi greci avevano quasi tutti i capi delle
navi: Kleanthos, Kentavros, Ghea, Sergestis, Mnistheas, Dimolis, Figias, Tefcri, Sicani,Nisos,
Evrialos, Salios, Patronis, Acarnanas ed Arcadas.E poi Enthelos, Ippokoon, Evritias ecc.
Nel 7° libro ….... Arrivando alle coste di Cuma e camminando all'interno della terra ferma ha
incontrato molti popoli che altri sono diventati alleati ed altri nemici. Fa riferimento ai re della zona
..Fauno, Pico ecc... Da qui Latino E tutta la terra degli Inotri( Etruschi)... Italo ed il padre dei Savini
coltivatore di vigne. E allora, siccome l'accordo della pace non è stato rispettato dai Latini, Turno ha
informato i capi dei guerrieri che erano contro i Latini. Poi entrò nella battaglia Mesenchio insieme a
suo figlio Lafso. Poi il figlio di Eracle, il bello Aventino. Poi due fratelli gemelli, Kastilios e Korax di
Argos,....Lasciano le mura di Tivoli, popolo così chiamato dal Tivurto fratello di Kastilios e Korax.....
Andava in guerra anche il bellissimo figlio di Ippolito Virvios.
Nell-8° libro fa riferimento a nomi di grandi guerrieri come Messapis, Ifitìs, Mesenchio e il grande
Diomidis. Ascanio dopo tante battaglie, stanco si addormentò, e nel suo sonno è venuta la Dea e gli ha
detto: dopo 30 anni qui in questo posto costruirai la gloriosa Alba ( parola Greca che significa bianco,
lucente, piena di sole), adesso però per concludere vittoriosamente il tuo lavoro, devi allearti con gli
Arcadi, popolo proveniente dalla città di Pallàdion, i quali hanno seguito il loro re Evandro, e sopra
una collina hanno costruito la loro città chiamandola Palladion in onore del loro progenitore Pàllas.
Questi hanno una guerra dura con i Latini. Per fortuna quel giorno, quando Ascanio è andato ad
Incontrarli, il re Arcàs faceva un sacrificio per il figlio di Amfitrione....Eneas viene chiamato da
Evandro ad entrare nel palazzo. Enea racconta che proviene da Dardano che è figlio di Ilectra e di
Atlanta....e conclude dicendo: così la famiglia di tutti e due proviene dallo stesso sangue. Gli stessi
Dauni fanno la guerra sia a me che a te. Evandro gli rispose: con quanta gioia ti ricevo e ti riconosco,
e mi ricordo le parole del padre, e la voce del grande Aghisi... Mi ricordo Priamo, quando ha visitato
il regno di mia sorella Isiòni, andando a Salamina, andava a visitare la zona di Arcadìa ….. Dàrdano
il primo capostipite e fondatore della città di Ilion, esce nel cortile con i Tèucri..... Più sotto fa
riferimento ai Dàuni..... Vedo questo stato come resti degli Acheì. Il padre Giano ha costruito una
fortezza e Posidone un altra. La prima è stata nominata Ianiculo e l'altra Posidònion.
Messape guida il primo gruppo e l'ultimo viene guidato dal figlio di Tìros. Turno conduce il centro.
Kìnios batte Ortìgio, Tàuro il Kìnio e poi Iti e Diòxippo.....Eolo, Klìssios, Drìopas, Antìas, Numàs.
Diomidi fonda, nella pianura Iapigea di Gargano la città Arghirìpi, come il nome della sua patria
Argos.
Al 10° libro:....Rutuli bruciano le mura, e i Teucri si mettono in fuga. Assios, Thimìtis, il vechio
Thìmvris ( di qui il nome del fiume Tevere) con Castora, ed insieme a loro i due fratelli di Sarpidona
Klàros e Thìmon... Akmon fratello di Mnisthèa. Da kòritho, zona di Arcadia, è venuto Akron.....
Thrònios è stato battuto da Sàlios, Sàlios da Neoklìs.
Nell-11° libro Enea dice: se avevate qualche speranza di unirvi con i guerrieri degli Etolì
lasciateli........ e continua: questi avevano un pezzo di terra molto amico nei confini con gli Etruschi,
verso l'occidente si estendeva fino ai campi dei Sicani. …..Questo pezzo passa agli amici Teucri.....
A noi ci aiuterà Etolos ed Apis, ma ci sarrà anche Mèssapos il guerriero figlio di Avnos abitante sugli
Appennini...... Da Turno stanno arrivando ambasciatori dalla grande città di Diomìdi...... Più sotto
Turno dice: abbiamo visto Diomìdi ed il campo degli Arghìi. La come vincitore ha costruito nei campi
di Iapigìa di Gargano la città Arghirìpi dal nome della sua patria natale Argos.
Nel 12° libro......... tu, dice Latino a Turno possiedi il regno del padre Dauno........ Cosa diranno i
consanguinei Rutuli.....e più sotto dice : in un altro posto precede Ermìdis figlio del vechio Dolona......
Ne anche la tua destra, o più forte dei Greci Krithìa, si è salvata da Turno.
Oltre Enea, per il quale abbiamo fatto una vasta presentazione, conosciamo che dopo la guerra di
Troia, molti vinti e anche vincitori, sono andati in Italia per creare una nuova patria. Faccio riferimento
ai più importanti.
ANTINOR. Troiano. Dopo la distruzione di Troia, seguito da molti Eneti etnia della Paflagonia che
si trova al nord-Est di Ilion, è venuto in Italia dove ha costruito la città Patàvion ( Mantova). E da loro
sono stati chiamati Eneti- Veneti tutti gli abitanti della zona. I Mantovani dicono, che hanno trovato la
tomba e la spada di Aminor ed hanno costruito un monumento nella piazza di San Laurenzio.
Mantova e Perugia le hanno costruite Viànor e Octos figli d i Mantùs.
MESSAPUS figlio di Posidona, da Eubea è venuto in Italia e da lui è stata nominata l'Italia
Messapìa come la montagna di Eubea Messàpion. Si è alleato con Turno contro Enea. In Eubea esiste
ancora demos Messapìa.
METAVOS figlio di Sìsifo, re di Corinto, è andato in Italia ed ha costruito la città Metapòontio a
Taranto.
NORAX. Pausania nella sua opera Fokikà scrive che era figlio di Mercurio e di Erìthia, ha portato
una colonia dalla Spagna a Sardò ( Sardegna) ed ha costruito la città Nòrax che era la città piu antica
della Sardegna, ancora prima di Iòlaos.
PRENESTOS figlio di Latino e nipote di Ulisse e di Circe, da lui è stata chiamata la città d'Italia
Prenesti.
PALLAS. Figlio di Evandro. Si è alleato con Enea contro Turno, e durante la battaglia è stato
amazzato. Durante la regna dell'Erico 3o, nell'11mo secolo, hanno trovato il suo corpo a Roma, si
vedevano le ferite sopra le costole, dove l'ha ferito Turno con la spada, come scrive Virgilio.
TARAS FIGLIO di Posidona o di Eracle. Tutti dicono che lui è fondatore della città di Taranto.
VRETII provengono da Vrettò figlio di Eracle.
DAUNI hanno preso il nome di Dauno figlio di Danai o da Likàon re di Arcadia.
LATINI hanno preso il nome dal Latino figlio di Circe e di Ulisse.
AUSONI hanno preso il nome di Ausona figlio di Circe e di Ulisse.
TEUKRI hanno preso il nome da Teukro figlio di Sàmandro da Kreta o dl Teukro da Atene
SARDI hanno preso il nome dal figlio di Eracle Sardo e l'isola che prima si chiamava Ihnùses dai
Greci addesso si chiama Sardegna. Ciò sifnigica che i Greci conoscevano l'isola molto prima di Eracle.
SICANI hanno preso il nome da Sic ( ano) figlio di Posidone , per il quale dicono che era il marito di
Demetra.
SICULI hanno preso il nome da Sikelò figlio di Posidone, o di Atlas, o di Kòritho fratello di
Dardano.
ROMOLO E REMO. Alcuni dicono che sono figli di Enea e li ha portati neonati in Italia. Altri
dicono che Romulo era figlio di Latino e di Roma donna Troiana. Remo, dicono, che era figlio di
Ulisse e di Circe. Altri dicono che l'ha mandato Diomidi, figlio di Imathìona per colonizzare l'Italia.
Strabone, nella sua opera geografica e nel suo libro E(5°) scrive: dopo 400 anni dalla presenza di
Enea, si collocano le storie di Amolio e suo fratello Numitora , alcune delle quali mitiche ed altre
vicino alla realtà. Tutti e due erano eredi di Ascanio e sono diventati capi di Alba, , che allora arrivava
fino a Tevere. Il più giovane Amolio, ha tenuto da parte suo fratello, e regnava lui. Però Numitor
aveva un figlio ed una figlia. Il figlio, Numitor l'ha ammazzato per sbaglio durante una caccia, mentre
la figlia, per mantenere la sua verginità e morire senza avere figli l'ha fatta sacerdotessa della Dea
Estia. Si chiama Rea Silvia. Amolio vedendo però che era rimasta incinta, e dopo che ha partorito due
figli, al posto di ammazzarla, facendo il favore di suo fratello padre della ragazza, l'incarcerata,
mentre i piccoli gli ha abbandonati vicino a Tevere. Dai miti conosciamo che erano figli di Marte, e gli
ha presi una lupa e gli allattava. Lupa però in Latino era la donna pubblica, e ciò significa che gli
allattava una donna pubblica. Faust ilo era un pastore della zona gli ha presi per avere cura di loro. Gli
ha chiamati Romolo e Remo. Questi sono cresciuti, hanno attaccato Amolio ed i suoi figli, gli hanno
vinti, e il potere è passato a Numinosa. Alcuni se ne sono andati di là ed hanno costruito Roma. Li
c'erano pochissimi abitanti. Romolo faceva cittadino Romano chiunque passava di là. Faceva pure
cittadini Romani tutti quelli che se ne andavano da altre località. Si come non esistevano molte donne
per sposare tutti gli uomini, ha fatto una garra ippica in onore di Possidone. Hanno partecipato molti ,
sopra tutto Sabini, e allora ha ordinato di catturare tutte le vergini che erano andate alla festa.
ROMA.
Adesso passiamo alla fondazione di Roma, la città che ha occupato tutto il mondo, la nuova Troia,
come volevano gli oracoli. Per la sua fondazione esistono molte versioni. Molti dicono che Pelasgi,
dopo avere vinto molti popoli, sono rimasti là, hanno costruito la città e l'hanno chiamato Romi, dalla
parola Greca Ρώμη-forza delle loro armi. Altri dicono che alcuni Troiani, andandosene da Troia, sono
sbarcati vicino a Tevere, hanno lasciato le loro donne sul posto, sono andati per ispezionare la zona.
Quando sono tornati, hanno trovato le loro navi bruciate, dalle loro stesse donne chè non volevano
andare via di là. Fra le donne c'era una donna gloriosa che si chiamava Roma.
Altri dicono che è stata chiamata Roma dalla figlia di Italo e di Leucanìa, o dalla figlia di Tilifo
figlio di Eracle, o dalla Roma moglie di Enea. Dioinisio Alikarnaseus scrive che, in epoca molto
antica, Roma era abitata da barbari Sikelioti, e dopo molti anni, e dopo una guerra che è durata molto,
è stata abitata da Aborigeni i quali hanno cacciato i Sikelioti, i quali sono scesi in Sicilia. In questa
battaglia gli Aborigeni sono stati aiutati da Pelasgi ed altri Greci che si trovavano li. Gli aborigeni gli
hanno accolti amichevolmente ed hanno accettato il loro aiuto, perchè anche loro erano Greci Si dice
anche che dopo due anni che regnava Numitor, 432 anni dopo la caduta di Troia, gli abitanti di Alba
hanno mandato colonie con a capo Romolo e Remo e hanno fondato Roma, agli inizi del primo anno
della settima Olimpiade. Esiste però una forte dubbio sia per il periodo della fondazione di Roma sia
per la provenienza della colonia. Kèfalos Gerghìthios dice che la città è stata fondata nella seconda
generazione dopo la guerra di Troia, ed il suo fondatore era Remo figlio di Enea. Lo stesso dice anche
Athinagòras, Aghàthilos e molti altri. Ellànico da Mitilini ( 5o secolo a.c ) dice che, Enea venendo in
Italia insieme a Ulisse, ha fondato la città e l'ha chiamata Roma da una donna Troiana. Kallìas scrive
che una donna Troiana ha sposato Latino ed ha avuto tre figli, Romolo, Remo e Tilègono. Lo storico
Xenagòras scrive che Ulisce e Circe hanno avuto tre figli Remo, Antìa e Andrìa, e questi hanno
costruito 3 città e in ogni una hanno dato il loro nome.
Quando Romolo ha fondato Roma, 16 generazioni dopo la guerra di Troia, sono stati nominati
Romani. In quell'epoca l'Italia si chiamava Saturnia. I Pelasgi insieme agli altri Greci, hanno costruito
una flotta e sono arrivati a uno degli sbocchi di Pado(PO). Alcuni hanno attraversato le montagne e
sono arrivati in Umbria. Hanno costruito molta città come Agilla, Pisa, Satornia, Alsio, Faluvio,
Faschenio, Crotone. I Romani ogni anno facevano sacrifici publici per Evandro. Si dice che gli Arcadi
erano i primi a usare lettere Greche ed erano i primi che hanno trovato la musica.
KAKOS. Era figlio di Ifito, era forte ed invincibile ed abitava in Italia in una grotta dell'Avenino.
Passatodi là Eracle con i suoi buoi e mentre dormiva Kakos ha rubato 4 buoi. Eracle lo ha ammazzato.
È stato nominato dagli Arcadi Kàkos da kakòs= cattivo.
FALIROS. Era figlio di Erectèa, re di Atene, ha portato coloni in Italia, ed ha costruito una città la
Partenopea che dopo è stata chiamata Neàpoli.
FILOKTITIS. Compagno e amico di Eracle al quale ha lasciato le sue armi. Dopo la caduta di Troia
andando in Calabria, ha cacciato di là i Leucani, ed ha costruito la città Krimmisa vicino a Crotone.
Però prima della guerra di Troia, cioè prima di Filoktiti, erano arrivati nel luogo molti abitanti da
Arcadia e da Rodi.
ITALOS. Tilegono, un altro figlio di Ulisse e di Circe, secondo l'oracolo Di Delfi doveva costruire
una città là dove avrebbe incontrato degli agricoltori ballare incoronati, e cosi ha costruito Prenesto.
Lui, dopo la morte di Ulisse, ha sposato Penelope e da questa unione è nato Italos. Questi ha costruito
una città Tusculo. Italo regnava in Inotria e da lui ha preso l'Italia il nome. Altri dicono che è venuto
da Arcadia. Ha avuto un figlio Romo da Leucania e Remo da Ilectra.Altri ancora dicono che era re dei
Siculi. Un altra spiegazione etimologica di Italos è la seguente: Italos significa Toro da -iti che
significa furioso e proviene dal verbo Imi ( ειμί). La mitologia dice che, quando Eracle tornava in
Grecia , venendo dall'occidente dove era andato a prendere i buoi di Girione, e attraversato tutta la
penisola Italiana, è passato in Sicilia, un bue scappa e passa, con grande forza e velocità, lo stretto di
Messina. E da questo toro è stata chiamata Italia.
DIOMIDIS Dopo la caduta di Troia è tornato in Grecia con Nestora. Dopo era andato a
Kalidonia per aiutare Ineo, e al ritorno è andato in Italia, dove Dauno combatteva contro i Messapi,e
gli ha chiesto di essere suo alleato. Diomidi ha accettato di aiutarlo, e Dauno per ringraziarlo, gli ha
dato due isole nel mare Adriatico. Diomidi ha diviso la terra delle isole ai Dorii. Quando è morto, è
stato sepolto la dove è stata trovata una pietra in sua memoria, sopra la quale era scritto in greco
antico: Diomidi il più grande di tutti gli uomini. Qui cè un isola sacra con il suo nome. I Dorii hanno
coltivato la terra e l'hanno resa molto fertile. Ha regnato pure in Apulia. È stato onorato come dio
anche in altre parti d'Italia. Sull'isola c'era un santuario e un bosco sacro, ed una statua la quale teneva
in mano il Palladion.( piccola statua di legno di Atene) che fino al Medioevo si trovava a Firenze.
Fino adesso abbiamo riferito cosa scrivono i Greci. Ci sono molti scrittori Latini, i quali fanno
riferimento alla massiva e catalitica presenza dei Greci in Italia; vediamo loro cosa dicono:
ANTONIUS LIBERALIS dice: Da Likaona autoctono Greco sono nati tre figli, Iapige, Davnios ed
Peuchezios. Questi con molti uomini sono arrivati in Italia vicino alla città Adrìa. Cacciando gli
Ausoni che abitavano li,sono rimasti, neli luoghi Taranto fino alla città di Brindisi, e questo è
successo molto prima che Ercole arrivasse in Italia.
Il Latino VARO scrive per la provenienza greca dei Sabini. – In Sabinis, quoe Graecia venerunt
Pelasgi........in agro Sabino.....clivus appelatur Thebaec.
TITUS LIVIUS : Hyginus eyandrus profugus ex Arcadia in Italia trnsulit. Palantium , dein palatium
montem appellatum, ibi Evandrum ex eo genere Arcadum, Tenevit loca allatum ex Arcadia.
MENESTHEAS, re e capo della spedizione Ateniese, ha partecipato alla guerra di Troia.
Strabone nel suo 5o libro scrive. Gli antichi chiamavano Italia l'Inotrìa. La città di Gema è centro
commerciale della Liguria. Le città Adrìa, Arìmini, Ancona sono città dell'Etruria. Pisati costa degli
Eneti ed è colonia da Pisa città vicino all'Olimpia antica.. Il resto del territorio è abitato da Veneti e da
Leucani. Enetì vengono da Paflagonìa e sono arrivati in Italia con a capo Amintora. La città dei Veneti
soffre dalle acque del mare che entrano nella città, e per affrontare questo hanno costruito dei grossi
canali per far andarcene l'acqua.
RAVENNA è stata costruita da Greci che erano venuti da Thessalìa.
TRIESTE è stata costruita dai Kolchi, quelli che sono stati mandati per trovare Midia e sono rimasti
li.
ATRIA città Etrusca, costruita da Diomidi.
REGGIO città costruita da Calcidei.
SAGRA fiume dove sisono scontrati 10000 Locrì e Reggii con 130000 Krotoniati e li hanno vinti.
CAULONIA costruita da Acheì.
SCHILITIO colonia Ateniese con a capo Menesthèa.
CROTONE. Acheì e Troiani, in nome della loro comune provenienza, dopo la guerra di Troia,
hanno colonizzato il posto con a capo Mìschelo. Li gia si trovavano Acheì a Sibari il quale l'hanno
aiutato.
SIBARI fondatore era Is da Elìki di Arcadìa. Sibari ha fatto la guerra contro Crotone con 300.000
uomini.
METAPONTIO costruita da Polìtis, che era uno di quelli che era andato con Nestora re di PILOS a
Troia. Mentre Eforo dice, che fondatore è stato Dàvlio da Delfi.
IAPIGIA. I Greci la chiamano Messapia, mentre gli autoctoni una parte della popolazione li
chiamano Salentini provenienti da Kreta ed una parte dalla Calabria. Sopra di loro abitano i Peuchezii,
i quali i Greci gli chiamano Dauni. Gli autoctoni tutta la zona la chiamano Apulia.
In tutto il golfo di Taranto pescano. Esiste un porto bellissimo e grande e viene chiuso da un ponte
con perimetro di 100 stadi. Questo luogo l'ha colonizzato Falarthos insieme a molti Spartani che si
chiamavano Parthèni cioè provenienti da vergine. Li hanno accolti i Kretesi che erano già li. Dicono
che facevano parte dell'esercito che ha accompagnato Minoa in Sicilia da Cocalo. Si dice però che
questi abitano fino a Daunia, si chiamano Iapigi da Iàpiga figlio di Dedalo e di una donna kretese. La
città di Taras( Taranto) ha preso il nome da un eroe figlio di Posidone e di Satìra figlia di Minoa.
I SALENTINI sono venuti da Kreta.
BRINDISI ( antico vretìsion) è stata fondata da Kretesi che erano arrivati con Thissèa da Cnossò, o
da Kretesi che se ne erano andati dalla Sicilia con Iàpiga.
Strabone nel suo 6o libro scrive: In Leucania si trova il fiume Silar dove esiste un santuario di Era
Arghìa, costruito da Iàsona. È il luogo montagnoso dell'Italia del mezzogiorno.
HELI ( GELA) città costruita da Fochei, è la patria dei Pitagorii Parmenidi e Zinona. Il posto verso
Taranto lo occupavano Caones ed Inotri che erano colonie composte da Arcadi, Thessalì ed Etolì..
Hanno preso il nome dal loro primo re Inotro figlio di Licaona e nipote di Pelasgò.. Sono stati cacciati
dai Samniti e sono passati in Sicilia chiamandosi Sikelì.
PETILIA capo luogo degli Inotri con molti abitanti. L'ha fondata Filoktìtis amico di Eracle eroe
della guerra di Troia. Ha mandato pure suoi uomini con a capo il Troiano Egeste a Erice ed ha
fortificato la città di Segeste, una delle più vecchie colonie dei Greci in Sicilia. I leucani erano Savnìti.
LEUCANI popolo che abitava in una zona della Calabria. Prima della guerra di Troia erano venuti
coloni da Pellini di Achaìa e sono rimasti li. Erano venuti anche da Rodi.
L-ultima grande civilizzazione inizia con i Tirrinì—Etruschi. Si considerano fino ad oggi un popolo
fantasma e misterioso, e per molti di sconosciuta provenienza, il quale ha creato una grande civiltà. Di
fatto si tratta di un popolo misterioso, per il quale era impossibile trovare la sua provenienza, e questa
impossibilità risulta dal fatto che, la comunità scientifica internazionale, a parte poche eccezioni, evita
di dare nome in qualsiasi cosa di provenienza Greca. Però alla fine, sotto la pressione dei dati, si
costringono ad ammettere la realtà, la realtà che dice che i Tirrinì erano anche loro Greci, i quali da
anni immemorabili se ne sono andati dalla Grecia e sono venuti in Italia.
TIRRINI—TIRSINI—ETRUSCHI. Il nome proviene dalla parola Τύρσις—Tìrsis= Torre, in latino
Turis. Tirrinòs figlio di Atti è stato mandato a colonizzare una parte dell'Italia che gli Italiani chiamano
Etruria.
Dionisio dice: I Tirrinì sono stati i primi insieme a molti Pelasgì, che partendo da Kilini sono arrivati
in Esperia – Occidente.
Nel suo libro –Etruschi una nuova immagine-- Mauro Cristofani riferisce: Gli Etruschi erano un
popolo che viveva nell'Italia centrale e Nordica. Dal 900 fino al 600 a.c hanno creato una grande
civiltà, però non sapevano e forse non sanno ancora, chi sono da dove sono venuti, come scrivevano e
come parlavano. Gli antichi scrittori chiamavano Roma città di Etruria. È dato di fatto, che anche i
popoli dell'Italia centrale, cioè Latini ed Etruschi hanno avuto la stessa sorte, dice Cristofani. Cioè
venendo sin dall'inizio in contatto con le colonie Greche, durante l'8o secolo a.c., hanno subito un
profondo cambiamento nella loro struttura, per mezzo di una veloce civilizzazione. E cosi in poco
tempo i piccoli accampamenti si sono trasformati in città.
I reperti archeologici corrispondono alla teoria della presenza degli Etruschi, in piccoli
accampamenti durante il 9o secolo a.c. E la loro tempestiva civilizzazione dai coloni Greci di Ionia.
Secondo una tradizione, la quale riferisce Fabio Pittore, un capo gruppo da Corinto Dimaratos con
molti suoi concittadini, durante il 7o secolo a.c., si era trasferito in Tarquinia , con la qui comunità
aveva in passato rapporti commerciali. Aveva portato con se molti Greci tecnici ( Plinio). Basandosi su
dati archeologici durante il regno di Luchio Tarquinio, figlio di Likìmonos—616—578, è avvenuta la
completa trasformazione di Roma in città. Sono state costruite strade ricoperte con pietre piatte, rete
idrica, fognature, case con tegole posti di culto. Una credenza dice che il porto di Vulci è stato
costruito da un re Pelasgò. Cristofani continua a riferire:
Scrittura e lingua. Analizzando la scrittura, le lettere, la storia delle voci, la declinazione dei nomi,
dei pronomi, dei verbi, la struttura dei nomi delle persone, i ricercatori scrittori arrivano a una
determinata conclusione. Fino adesso è stata approvata l'esistenza di una lingua, geneologicamente
parente con l'Etrusco, e che si è creata da una fonte comune, nell'epoca preistorica. Si tratta del primo
idioma Greco che si parlava nell'isola di Limno, conosciuto da due testi paralleli, abbastanza grandi, e
tutti e due sono stati scritti nella metà del sesto secolo a.c. E concludono: Gli Etruschi o Tirrinì sono
una miscela di coloni Greci ed autoctoni dall'epoca preistorica, i quali hanno fatto propria la civiltà, la
scrittura e la lingua dei Greci.
Da questa epoca inizia la grande e l'ultima colonizzazione, e sopra tutto da Roma in giù. Come prima
colonia di questo grande e grandioso periodo storico, che inizia dall'8o secolo a.c.e finisce nel 400 d.c.
quasi, perche allora incomincia la caccia selvaggia del pensiero e della civiltà Ellenica dalla chiesa
cristiana, si considera Cuma, vicino a Napoli, la prima colonia di Calchidei e Kimei. Questa
colonizzazione è arrivata a creare 120 colonie Greche con numero di abitanti che arrivava a
10.000.000.
TARAS ( Taranto) è stata fondata nel 707 a.c. da Lachedemoni .
METAPONTIO è stata fondata nell'8o secolo a.c. Il suo nome indica la città che si trova dopo(metà)
mare (ponto). Qui è venuto Pitagora quando è stato esiliato da Crotone.
SIBARI è stata fondata nel 721 a.c. Da coloni Acheì del Peloponneso ed Ionì dalla zona di Trizina .
CROTONE è stata fondata nel 710 a.c. Da coloni Acheì di Peloponneso. In questa città fiorivano, in
modo particolare, le arti, le scenze e l'atletismo.
EPZEFIRII LOCRI colonia agricola da abitanti da Locride nel 673.
REGGIO è stata fondata da Calcidei nel 717 a.c.
MESSINA è stata fondata da Calcidei nel 725.
NAXOS , è stata fondata da Calcidei con fondatore Thuklì. È la più vecchia colonia della Sicilia.
TAORMINA è stata fondata nel 358 a.c. Da Eubei con a capo Andròmaco.
LENTI è stata fondata da Eubei nel 729.
CATANIA è stata fondata da abitanti dell'isola di Naxos con fondatore Evarco.
SIRACUSA è stata fondata da coloni Corinzi nel 735 con a capo Archìa. Era la più imporatante
colonia, avendo due porti importanti. Era la patria di uomini famosi come Archimede, Dionisio,
Ghelon, Timithero, Ghillipos, Ierone, Dionisio il Vechio ecc.
GELA è stata fondata nel 690 da coloni di Rodi e di Kreta.
AGRIGENTO è stata fondata da Coloni che sono venuti da Rodi nel 380. Li si trova la famosa vale
dei templi.
SELINUNTE è stata fondata nel 629 da abitanti di Megara Iblea.
MILAZZO è stata fondata da coloni da Zagli nel 717.
VELIA è stata fondata da coloni di Fokea nel 535.
POSIDONIA è stata fondata nel 524 da coloni da Trizina e Acheì da Sibari.
NAPOLI come prima volta è stata fondata da abitanti di Kimi e di Rodi con il nome Partenopi. Nel
500 Calchidei hanno fondato una nuova città--- nea poli a differenza di Cuma che si chiamava
Vecchia.
CUMA è stata fondata da Calcidei nel 750 a.c.
Dal 5° fino al 3° secolo a.c. La madre Grecia veniva distrutta da continue guerre civili. Quel periodo
le città Greche avevano perso la possibilità di creare e quindi sviluppare, come prima civiltà. Le lettere
, le arti e la tecnologia sono andati indietro. Per fortuna, però per i Greci eper l'umanità, esisteva la
Magna Grecia. Lì i Greci hanno fatto grandiose opere. La filosofia, le arti, le lettere, la matematica, la
medicina, l'ottica, l'astronomia ecc. hanno fatto passi da gigante. In pochi e piccoli riferimenti, in
persone che hanno giocato un ruolo importante nella continuazione e nello sviluppo della civiltà, ci
fanno capire perchè l'Italia del sud è stata chiamata Magna Grecia.
FILOSOFI DELLA MAGNA GRECIA
Diogheni Laertio nella sua opera ( vita dei filisofi) scrive per:
PETAGORA. La filosofia Italiota è cominciata con Petagora. Era figlio di Mnisiarco, tagliatore di
pietre preziose, dall'isola di Samos. Il suo primo professore era Ferechidis, e dopo la morte di lui é
andato all'isola di Samo da Ermodamandain da giovane ha imparato a celebrare cerimonie mistiche sia
Greche che barbare. Era andato a Kreta ed è sceso nell' Ideo Antro. Grotta santa per la quale, la
leggenda dice, è stato nascosto Zeus appena nato, per non essere divorato anche lui da suo padre
Cronos. Dopo è andato a Crotone dova ha fondato la sua famosa scuola filosofica che frequentavano
300 alunni.
Esistono molti che dicono, che non ha lasciato niente scritto. Questo non è vero perche ha scritto tre
libri ( pneumatikòn, politikòn, fisikòn.) Aristoxenes dice cha la maggior tempo che mancava era dalla
sacerdotessa di Delfi, dov imparava molti segreti rituali del santuario.
Era bello ed i suoi alluni dicevano che era il dio Apolon che era venuto dal paese dei ipernordici. Si è
occupato sopra tutto dell'aspetto aritmetico della geometria, ha trovato le distanze musicali con una
corda. Si è occupato anche di medicina. Consigliava i suoi alunni, ogni sera prima di dormire di dire:
Dove ho sbagliato, cosa dovevo fare e non ho fatto.
EMPEDOCLE nato ad Agrigento, era alunno di Pitagora e di Anaxagora. Era poeta e oratore. Aveva
per suo protipo Parmenidi. Era anche molto bravo medico. Chiamava Agrigento grande fiume perche
aveva 800000 mila abitanti. Vivevano con agiatezza e per questo Empedocle ha scritto che: Gli
Agrigentini vivono cosi agiatamente come se dovessero morire domani, e le loro case le costruiscono
come se dovessero vivere per secoli.
La sua personalità complessa da pensatore, poeta, scienziato, politico, mistagogo, taumaturgo e
terapeuta, ha provocato un grande entusiasmo ma anche un grande odio.
Sostiene che sono 4 gli eleminti che compongono i mondo: il fuoco, l'acqua, l'aria e la terra e gli
simboleggia con dei Dei.
ZEUS perche i sui lampi fanno luce e bruciano ( fuoco).
ERA perche il suo respiro come l'aria dà la vita ( aria).
AIDONEUS ( Plutone ) la terra.
NISTIS dea Siciliana che simboleggia l'acqua Proviene dal verbo nào= sorgere.
Ci vuole però, un principio dinamico che guiderà gli elementi a mescolarsi, la filia ( amicizia) e
Nikos – Νείκος ( nemicizia) . La filìa simboleggia l'unione e il Nìkos la dissoluzione. L affilìa unisce
gli elementi in completo sferico,( lo Sfero) e la sua vita caratterizza la beatitudine. Questa beatitudine ,
pero , piano -piano fa crescere il Nikos il quale porta la dissoluzione e alla fine l'acosmìa.( distruzione
dell'universo).
ARHITAS proviene da Taranto, filosofo alunno di Pitagora. Era tropo bravo ed è diventato capo
dell'esercito. Per primo ha messo principi matematici nella meccanica, e per primo ha messo il
movimento meccanico in una costruzione geometrica.
IPPASOS da Metapontio, alluno di Pitagora ha detto che il tempo del cambiamento dell'universo è
determinato e che l'universo è definito e mobile.
FILOLAOS da Crotone. Dicono che è stato il primo a dire che le terra si muove circolarmente.
PARMENIDIS da Velia, alluno di Anaxìmandro. Lui ha detto per primo che la terra è sferica.
ZINON da Velia, lui per primo ha trovato ed ha messo in atto la dialettica.
LEUKIPOS da Velia alunno di Zinon. Ha detto che l'universo indeterminabile. Una parte
dell'universo è piena e l'altra parte è vuota. Di là si producono innumerevoli cosmi e poi si
distruggono.
ARCHIMEDE. È vissuto in Sicilia da 287 fino a 212 a.c. Una personalità polisinteti: matematico,
scienziati, meccanico, ed astronomo, fondatore della meccanica teorica ed uno dei grandi scienziati di
tutti i tempi. Ha studiato in Alessandria d Egitto, è tornato in Sicilia ed è occupato di ricerca
matematica, nella scrittura di molti libri e alla realizzazione di diverse efevresis meccaniche. Ha
trovato l'uso delle leve, della caruncola, la ruota a denti e la vite senza fine. Con la sue strutture
meccaniche ha tirato fuori dal mare, da solo , una nave da guerra. Lui ha costruito la prima nave da
crociera la Siracusìa. Aveva tre piani, molto lussuosa, capacità 5000 tonelate. Ha difeso la sua patria
contro i Romani. Nella fisica è lui che ha trovato il centro di gravità dei corpi. Ha scritto libri di
astronomia, e ha calcolato la distanza del sole e degli altri pianeti dalla terra.
PARMENIDIS. È nato a Velia, non tanto lontano da Salerno, intorno a 500 a.c. Allora era fiorita
una famosa scuola filosofica, la scuola di Parmenidi. È stato il primo che ha detto, che la terra è
sferica, era anche il primo che ha studiato la natura. Si considera che era uno dei più famosi medici
dell'antichità.
Nel giornale Italiano – Archeologìa Viva—ed al numero 114, in un articolo di Eugenio lo Sardo e
con il titolo Eureca, si presenta tutta la conoscenza tecnologica e meccanica degli antichi Greci, e
sopra tutto della Magna Grecia. Con a capo Archimede lo Sardo scrive: La partecipazione del mondo
Greco al settore della ricerca scientifica , è stata basilare per l'evoluzione tecnologica dell'Umanità,
tanto che alcuni ritengono che, per poco è mancata che la macchina a vapore di venire alla luce 2000
anni fa. Ecco un tragitto di questo pensiero. Nella mostra del' antica tecnologia al museo Archeologico
di Napoli, possiamo capire che il passato si presenta a noi incredibilmente contemporaneo. Nel
paragrafo , cercando l'origine della sapienza dice: Oggi crediamo che non cè bisogno di ritornare al
passato per trovare risposte.. Noi però crediamo che la capacità di comprendere si evolve in
continuazione. Ristudiando le sorgenti, ritroviamo nuovi inaspettati reperti. Con organi semplici
Archimede ha misurato il perimetro del Sole e della Luna.
MEDICI
AKMEON di Crotone. 570-500 a.c. Medico fisiologo, prosocratikò filosofo. Ha trovato i nervi
sensitivi dell'encefalo. Ha fatto ricerche anatomiche in animali. È il primo hhe ha capito che gli organi
sensoriali funzionano ed hanno a che fare con il cervello, che è centro di funzioni sia somatiche e
psichiche.
LIKON da Taranto 4o secolo a.c. Si è occupato della medicina e della farmacologia. È stato lui a
trovare che la lattuga ha proprietà antierotiche.
IRACLIDIS da Taranto 1o secolo a.c. I suo lavoro si basava sulla ricerca personale, sulle
conoscenze dei medici antichi, le quali accettava dopo severa critica. È stao molto bravo in medicina,
in anatomia dove ha fatto serie paratirisis apprendo dei cadaveri. Ha operato sopra ciglia che erano
uniti e appiccicate alla corea dell'occhio dopo infezioni, o infiammazioni. Ha creato medicinali contro
l'emorragico e il mal delle orecchie. Ha formulato regole per fermare la rinorragia, colliri per malati e
oculari, impasti per curare ferite gravi
ELEMENTI GLOSSOLOGICI
Un popolo si differenzia da un altro, quando le usanze, le tradizioni, la sua storia, la sua religione, il
suo livello politismicò, ma sopra tutto la sua lingua e la sua scrittura sono diversi. Ci sono però popoli
che hanno molte somiglianze tra loro nella civiltà, usanze, religione e storia,ma sopra tutto nella
lingua e nella scrittura. Questi due ultimi elementi sono quelli che restano gli stessi con il passare del
tempo.
È da molti accettato che l'alfabeto Latino è lo stesso che usavano gli abitanti dell'isola Eubea e
soprattutto quelli di Kuma, ed è arrivato in Italia dai coloni greci di Cuma. La guida turistica della
Sicilia riferisce che, i primi elementi di civiltà, come la coltivazione della terra, l'uso di animali
domestici, la costruzione di case ecc. sono arrivati all'isola intorno al 6000 a.c., da popoli della zona
dell'Egeo. Quindi i popoli hanno portato con loro pure la loro lingua e la loro scrittura. Lo stesso dice
anche l'archeologo Denfri nel suo libro – archeologia e lingua.-- Sostiene cioè che popoli dall'Egeo
emigrando per tutte le direzioni, anche in Italia portarono con loro sia la loro lingua e la loro scrittura.
E questo dal 9000 a.c.
Lo storico Latino Tachitos scrive: Arcade ab Evandro dedicerum litteres ed forma litteris Latinis. Lo
stesso scrive anche Dionisio Alikarnaseus-- l'uso delle lettere in Italia per primi l'hanno portato gli
Arcadi--. Lo storico Greco Staghiritis, nella sua opera Oghighìa, scrive: la madre di Evandro
(Karmìni) ha costituito il Latino servendosi del Greco, e come sacerdotessa ripeteva c gli oracoli in
versi, i versi sono stati chiamati Carmina.
Aul. Gelio etimologica diversi nomi Romani dal Greco, come il nome Nerone per mezzo dei Sabini.- Nervio sive Nerienes Sabinum verbum est, eoque significatur virtùs et fortituto. Itaque ex Claudiis ,
quòs a Sabìnis oviundos accepimus. Aqui erat egregia atque praestanti foritudine NERO appelatum
esti. Sed in Sabini accepisse a Graecis videntur qui vincul ET. Firmamenta membrorum νεύρα
dicunt unde nos quoque Latine – Nervos appellatum.
Cioè: Nerio e Nerienes sono parole Sabine e significano valore e forza. Per questo la famiglia dei
Claudii, che era di provenienza Sabina,ha chiamato la persona più importante e più coraggiosa
Nerone. Si vede che il nome è di provenienza Greca, perche i legamenti che tengono il corpo si
chiamano
νεύρα
in
Italiano
nervi.
L'Italia aveva molti nomi, Cronia, Esperìa, cthonìa, Vrettia, Ausonìa, Inotrìa, Flegrea. In antichità,
l'Italia era terra senza nome dice Enea. Cicerone ammette che il popolo latino si occupava
esclusivamente di agricoltura e tra loro comunicavano usando 250 parole usando continuamente
parole greche. Totum Graecorum est ha detto Cicerone. Ha scritto molti libri usando parole greche ed
esclamò: Deorum lingua est lingua Graecorum. La lingua dei Dei è la lingua Greca.
L'Archeologo Dyran nell'enciclopedia universale della civiltà scrive: il prestito di parole greche è
arrivato al suo apice nel periodo di Augusto, perchè solo allora, sono passate nel Latino 10000 parole
greche.
Orazio nella sua opera De arte poetica scrive: Vos exemplaria Graeca nocturna versate manu,
versate diurna. Voi notte e giorno avete in mano i libri esemplari dei Greci.
Orazio finendo dice: Grecia capta ferrum, victorem ecepit ed artes intulit agresti Latio.
Aulus Gelius scrive: Paeles quasi Pallas et alia vocabulum Graeco alexum est. Come altri nomi
asnche questo proviene dal Greco. Obliti sunt Roma de loquio lingua Latina. A Roma non sano più
parlare in Latino. Quod Graeci Υπερ nos super dicimus,la parola υπτιος l'hanno detto supinus, ύπνος
prima sipnus, dopo sopnus e poi sonno.
Fabios Quintilianus ha scritto il famoso Instituzio Oratoria e ammette che – ex Graeco transferentes
in Latinum.-- Dice anche ---Aeolica ratione est sermo noster similibus
Mario Cristofani nel suo libro--- Etruschi una nuova immagine--, nel settimo testo con titolo
scrittura e lingua scrive: con il confronto dei due testi, scritti su due tavole, le quali sono state trovate a
Pyrgi, una era scritta in Greco e l'altra in Etrusco, hanno trovato che, non solo le lettere erano Greche,
cioè l'alfabeto di Cuma, ma che anche il linguaggio era un idioma della lingua Greca che si parlava
nell'isola di Limnos.
Plutarco nell'opera –cause Elleniche, riferisce che i Tirrinì sono partiti da Limno e da Imvro, sono
rimasti in diverse località della Grecia e poi sono andati in Italia .
Un grande e contemporaneo archeologo Kolin Renfri, nel suo libro Archeologia e Linguaggio scrive:
La civiltà è nata nell'Egeo, sulle coste dell'Asia Minore, e sulla terra ferma greca. Per civiltà
intendiamo la coltivazione della terra , l'uso di animali domestici. Di là siè espansa a ondate verso tutto
il mondo conosciuto allora. Insieme con loro hanno portato , non solo la loro cultura, i loro Dei, le
loro usanze, le loro tradizioni ma anche la loro lingua e la loro scrittura. E quesgto è cominciato nel
9000 a.c. circa
Tutta questa documentazione ci dà il diritto di difendere l'opinione che dice che, la massiva presenza
dei Greci, da tempi molto remoti, nell'Italia era catalitica per il passaggio degli abitanti autoctoni dalla
inciviltà alla civiltà.
A.
Aurora: proviene dall'antichissima parola Greca Arura ( α'ρουρα) che
significa terra ed Avra ( Αυρα) che significa la prima luce del mattino.
ARMATO. Proviene dalla parola Omerica arma ( αρμα) significa carro da
guerra.
AGRICOLTURA. E una parola composta da agros ( αγρος) che significa
terreno coltivabile e coltura che proviene dal verbo καλιεργω (kaliergo) coltivare.
ARMADIO. Proviene dalla parola Ermario(Ερμαριο) che significa piccolo
EΡΜΗΣ, Cioe piccolo Mercurio, questo perche I Greci scolpivano busti di Ermis e li
tenevano in cavita che chiudevano con sportelli.
ARTICOLAZIONE. Proviene dalla parola arthrosi ( αρθρωσις).
ΑBOLIRE. Proviene dalla parola avolition ( αβολιτιον).
ANGOLO. Dalla parola ago ( αγκο) che significa concavita.
ANGOSCIA.Da agho ( αγχω) che significa pressare stringere.
ANGINA. Da agho o anche da algheo ( αλγαιω) che significa sento dolore.
ANTALGICO. Contro il dolore da anti ( contro) ed algos(αλγος) dolore.
ACNE. Proviene dalla parola achena ( ακαινα—ακη΄) che significa punta
ALTO. Proviene dal verbo allome (.αλλομαι) che significa saltare.
ALTRO. Da allos( αλλος).
AMBI. Dalla parola amfo( αμφω)
ANATEMA. Dalla parola anathema(αναθεμα).
ANALIZZARE.Dalla parola analio (αναλυω)
ANAMNESI.Dalla parola anamnisi(αναμνησις)
ANIMA. Proviene dalla parola composta an-imi che deriva dllla parola
Greca aimi(αημι)che significa soffio dentro il corpo.
APPELLO. Proviene dalla parola Dorica apella( απελλα) che in passato
significava riunione dei cittadini.
ANTRO. Dalla parola andron( ανδρον) che significa caverna.
AUSTERO.Da afstiros( αυστηρος ).
ARGILLA Da arghilos ( αργιλος).
ΑPPIA.Era nome dell'isola che dopo si chiamo Peloponneso.La via Appia
univa Roma—Brindisi—Peloponneso.
ARENA Dalla parola arina ( αρηνα ) che significa sabbia, ed I luoghi da
lotta si coprivano con sabbia.
ASSOLUTO—ABSOLUTOS che proviene dalla parola apolitos (απολυτος)
ARTO. Dalla parola artao( αρταω) che significa pendere e perche gli arti
pendono dal corpo e quindi hanno preso questo nome.
ABISSO dalla parola avisos ( αβυσος ) che significa senza fondo.
ABORIGENO parola composta ab-ori-gine, cioe dalle parole greche απο-ab
οριο-ori γενος gene significano dal limite del gene cioe dall'inizio della generazione.
ALPI da alfos( αλφος) che significa bianco
AGOSTO proviene dal verbo afxano (αυξανω) che significa aumento delle
cose. Agosto e il mese con la massima produzione della natura.
AUGURI proviene dalla stessa parola come sopra
APE proviene dalla parola empis-(εμπις-εμπιζω) che significa penetrare
ACCORDO proviene dalla parola corda (χορδη). ( corde vocali, corda di
strumenti musicali).Per avere un risultato fonetico le corde vocali si devono
sincronizzare lo stesso deve succedere per avere un accordo.
ABATE da apo+apra (απο+απρα) che significa padre.
ASSENZA parola composta da a+essenza ed in greco ap-usia (απ-ουσια)e la
parola essenza proviene dalla parola usia.
AGIRE dalla parola ago-αγω che significa condure dirigere.
AIUTARE dalla parola avo-αυω che significa chiamare
AQUILA dalla parola achileis- ακυλεης.
AGLIO dalla parola allas- αλλας.
AMARE dalla parola ammas- αμμας che significa nutrice
AMICA dalla parola amiktas-αμυκτας che significa dolce
AGGIUNGERE dalla parola zevgnimi-ζευγνημι che significa unire
ALIMENTO dalla parola alo-aleno-αλω-αλαινω che significa nutrire
ALLEGRO da alectoris-alector αλεκτωρις -αλεκτωρ che significa gallo. Le
grida del gallo è l'anunzio dell'alba ,di un nuovo giorno e quindi allegro
ALVEOLO dalla parola avlos-αυλος uno strumento musicale concavo, come è
anche l'alveolo.
AMBULANTE dal verbo ampolo-αμπολω che significa mi muovo
AMARO dalla parola amavros-αμαυρος che significa oscuro
ASINO dalla parola osnos-οσνος-ονος
ΑΝΝΟ dalla parola anios-ανιος che significa di un anno.
APPOGGIARE parola composta da a in greco εις-is e podi-ποδι piede, cioe
stare in piedi e di conseguenza poggiare con i piedi.
ATTO dalla parola apto-απτω che significa metto le cose nel modo giusto
AREA piccola arura-era ( αρουρα -ερα) che significa terra.
ARRESTARE dal verbo sto-στω-ιστημι che significa stare.
ARTE dalla parola artios-αρτιος che significa perfetto
ARTICOLO dalla parola articolos-αρτικολος che significa incollato.
AVARO da a-voros ( βορος) che significa mangiare ed a-voros significa che
non da cibo cioe tirchio.
AVIAZIONE da avetos-αβετος che significa aquila.
AVERE da avis (εχεις) ehis che significa hai
ASSE da axon ( αξων)ABBIGLIARE da abeho ( αμπεχω) =vestire.
ALLUCINAZIONE da alisco( αλυσκω). Che significa sono fuori di me, la
mente girovaga
ANCA da aghi( αγκη ) che significa agganciare.
ALBERGO parola composta da al-bergo , is-pirgo(εις πυργο) che significa
castello, cioe luogo di protezione.
B
BARCA Da Vardi o Varis ( Βρδη η Βαρδις) imbarcazione mercantile.
BASSO Da vassi ( βαση) base che è la parte piu bassa.
BASE Da vassi( βαση)
BUE Da vus( βους)
BRACCIO da vrahion ( βραχιων)
BRIO da vriao ( βριαω) vivace-forte.
BAGNO da valanion ( βαλανείον) che sarebbe la vasca da bagno.
BALBUZIA da varvarizo (βαρβαρίζω) cioè non posso essere capito perche non
parlo chiaro
BARBARO come sopra
BOATO da voao ( βοάω) che significa grido forte.
BACCANO da Vachos ( Βάκχος) Dioniso il dio del divertimento, della gioia .
BASTONE da vastazo ( βαστάζω) supporto.
BALLO da valliso ( βαλλίζω) muovo i piedi.
BALCONE da alcar ( αλκάρ).
BAMBINO da vamveno ( βαμβαίνω) che significa cerco di parlare
BARONE da varos-varias ( βαρός-βαρείας)che significa potente.
BATTERE da patasso ( πατάσσω)
BEATO da veo-veome ( βέω-βέομαι) che significa fortunato.
BISOGNO da viotion ( βιότιον) piccolo guadagno
BURRO da vutiron ( βούτυρον).
BESTEMMIARE da vlasfimo ( βλασφημώ) parola composta da vlàvi (
βλάβη)=danno e da fimò ( φημώ)= dire. Cioiè usare parole che danneggiano.
BLASFEMO come sopra
BOCCALE da vafcalis ( βαυκαλίς) una specie di bottiglia.
BOCCA da victis ( βύκτις) che significa gomfio.
BOMBA da vomvos ( βόμβος) rumore forte.
BORSA da virsa ( βύρσα ) cuoio-pelle.
BOTTIGLA da vitini o pitini ( βυτίνη η πυτίνη).
BOTTEGA da apothiki ( αποθήκη) che significa ripostiglio-cantina.
BRAGHE da vrakos ( βράκος) vestito feminile.
BRACE da vrasis ( βράσις) bollire
BRAVO da barbus-bravus grido di guerra e proviene da barbaros ( βάρβαρος).
BREVE da vrahis ( βραχύς) che significa corto.
BRILLARE da virillos ( βήρυλλος) pietra preziosa.
BERILLIO come sopra
BROCCA da prohus ( πρόχους) specie di recipiente dove si versava il vino
BRUCIARE da pritho ( πρήθω) che significa bruciare
BRUNO da frinos ( φρύνος) una specie di rana scura
BRUTTO da vrithis ( βριθύς) che significa pesante, cioe una cosa non piacevole.
C.
COMPARE parola composta da con-συν ε παρ-εχω par-eho che significa aiuto, che
ha lo stesso significato del compagno.
CORTO da cortos ( κορτός).
COMPIERE parola composta da con=σύν e pieo-pio ( ποιέω-ποιώ) che significa
fare.
CALENDARIO proviene dalla parola calenda ( καλένδα ) che è la prima settimana
del mese.
COMPATTO parola composta da con=συν e pactos ( πακτός)
CURA dal verbo coreo ( κορέω) che significa pulire.
CRESIMA da crisma( χρήσμα) che significa unto
COLLINA dalla parola Omerica coloni ( κολόνη).
CUOIO dalla parola codion ( κώδιον )
CAPRA dalla parola capros ( κάπρος )
CERCHIO che proviene da chircao ( κυρκάω) che significa accerchiare
CIELO dal latino coelestrum-colleum e questo dalla parola Greca chilos ( κοίλος)
concavo.
CUORE dalla parola Omerica chir ( κύρ )
CAVALLO dalla parola cavalli ( καβάλη) che era il cavallo per i lavori.
CASTITA dalla parola catharos ( καθαρός) che significa pulito,puro
CELLA in greco keli e proviene dal verbo calipto ( καλύπτω) che significa
coprire.
CAMERA proviene dalla parola camara ( καμάρα) cioè qualsiasi abiente che ha il
tetto a cupola.
CAMINO in greco caminos ( κάμινος) e proviene dol verbo keo ( καίω ) che
significa bruciare.
CANTO proviene dalla radice ΚΑΝ-del verbo canasso ( κανάσσω) che
significa parlo a voce alta.
CONDITO proviene da condito ( κονδίτο οίνος vino) cioe vino aromatizzato.
CREARE proviene dal verbo kraneo ( κραναίω) che significa creare.
CLAVICOLA in latino clavis e proviene dalla parola clis ( κλείς) chiave.
CHIOSTRO dal latino claustrum dalla parola Greca cliston- κλειστόν che
significa chiuso
COMUNE proviene dalla parola kinon ( κοινόν), parola composta da con-sin (
συν) omu ( ομού) che significa insieme, e cioe insieme con gli altri.
CRISTALLO dalla parola kristallo ( κρύσταλο ) che significa ghiaccio pulito.
CIGLIA dalla parola kila ( κύλα) che sono le concavita degli occhi.
CANE dalla parola kyon ( κύων ) che significa cane.
CELERE dalla parola kelir-kelis ( κελήρ-κέλης ) cha significa veloce o dalla parola
kilon ( κήλον) – freccia, cioè veloce come una freccia.
COLTELLO dalla radice ker- del verbo kiro ( κείρω ) che significa tagliare.
CUSTODIRE dalla radice kith ( κύθ ) del verbo keftho ( κεύθω ) che significa
nascondere, coprire.
CAPELLI parola composta da kap ( καπ ) testa e la parola illos ( ίλλος ) che
significa chiodo.
CAVITA dalla parola kavlos ( καυλός ) concavo.
CARCERE dalla parola karkaron ( κάρκαρον ) prigione
CANCELlO dalla parola kinglis ( κινγκλίς ) cha significa portico
CAPSULA proviene dalla parola kipseli ( κυψέλη ) qualsiasi vaso concavo.
CALCIO proviene dalla radice lak-kal ( λακ-καλ) del verbo lactiso ( λακτιζω)
che significa prendo a calci.
CENA proviene dalla parola kina ( κοινά ) cioè in comune, perche I Romani
erano abituati a mangiare insieme ai loro amici
CORONA proviene dalla parola kuri-kara ( κούρη-κάρα ) che significa testa.
CAPRIOLA proviene dalla parola kapros ( κάπρος) che è il maschio della capra.
CATASTO dalla parola katastiho ( κατάστιχο)= mettere in serie
CADAVERE dalla parola kenevrios (κενέβριος) che significa vuoto -kenos di vitavrios
CADERE dalla prola katotho ( κατωθώ) che significa kato-giu, sotto ed othospingo. Cioe spingo verso giu qualcuno o qualcosa.
CATENA dalla parola cathema ( κάθεμα ). che significa collana.
CASSA dalla parola kampsa-kapsa ( κάμψα-κάψα ) che significa thiki -teca ( enoteca).
CAPSULA dalla parola kampsion ( καμψίον) che significa picolo recipiente.
CALCOLARE dal Latino calculus e questa dalla parola kahlix- καχλήξ che
significa sassolino.
CALICE specie di bichiere e proviene dalla parola kilix-kylix.
CALMA dalla parola kavma-kaύμα cha significa caldo, rilassato.
CALUNNIA dal verbo kileo-κηλέω che significa prendere in giro.
CAMPANIA dalla parola kapos-kipos ( κάπος-κήπος ) .
CANALE dalla parola kanna-kalamos ( κάννα-κάλαμος) .
CANAPE dalla parola konopion- κωνώπιον specie di letto con zanzariera, perche
κώνωψ-zanzara.
CATTIVO dal verbo kapto-κάπτω che significa rapire.
CAPRICCIO parola composta da capo e riccio, e proviene dalla parola kaposκάπος-testa ed erikion-ερίκιον ricio.
CARENA dalla parola karion-Κάρυον che significa noce, e questo perche c'ha la
forma di mezza noce.
CASA dalla parola hasma-χάσμα che significa apertura come le abitazioni nelle
caverne.
CAVO proviene dalla parola coos-κόος che significa concavità
CECITA dalla parola kekias-κεκίας che significa oscuro.
CELEBRE dalla parola chelome-κέλομαι
che significa incoraggiare qualcuno a fare cose grandi.
CENERE dalla parola conis-κόνις che significa polvere.
CEREALI dal verbo kero-κερώ che significa raccolgo il grano.
CERIMONIA dalla citta etrusca Keri-Καίρη,costruita dai Pelasgi dove si adoravano
con grande ufficialita le Estiades-Εστιάδες ( divinita protettrici della casa).
CARNE dalla parola karnos-κάρνος che significa allevamento di animali per carne.
CARA dalla parola kara-κάρα che significa testa, faccia come si usa nella frase ( ω
Ισμήνη κάρα) significa mia amata Ismini.
CAMBIARE dalla parola kampto-κάμπτω che significa cambio direzione.
CAVOLO dalla parola kavlos-καυλός che e la parte della pianta sopra la terra.
CESTO dalla parola kisti-κύστη che significa recipiente.
CISTERNA lo stesso come sopra
CITTA dal verbo kio-κείω che significa abito sempre nello stesso posto.
CLANDESTINO dal verbo kalipto-καλύπτω che significa nascondere.
CLASSE dalla parola klasis-κλάσις che significa buono.
COLLERA dalla parola holi-χολή che è la bile.
COLLA dalla parola Omerica kollao-κολλάω che significa inchiodare , fermare.
COLLEZIONE parola composta da con -συν e lego-λέγω dire.
COLOMBA dalla parola kolymvos-κόλυμβος specie di uccello.
COLONIA dal verbo koleo- kολέω che significa lavoro.
COLLEGA come sopra.
COLLINA dalla parola Omerica kolloni-κολλώνη
COMBUSTIONE parola composta sin-συν -con e piro-πυρώ bruciare.
COMPAGNO parola composta da sin-συν – con e panis-πάνις pane.
CONSIGLIO parola composta da sin-συν-con ed ezome-έζομαι –mi siedo.
CONSERVARE parola composta sin-συν=con ed erio- ερύω= salvare ,proteggere.
COSTITUIRE parola composta da sin-συν=con ed il verbo istame-ίσταμαι=stare.
CONTENERE parola comoposta da sin-συν= con e tino-τείνω=tendere.
CORNO proviene da keras- κέρας= corno
COLPO proviene dalla parola colafos-κόλαφος che significa ti batto la faccia.
COPPA proviene dalla parola kipelo-κύπελο
CORTE proviene dalla frase avli apo horto-αυλή από χόρτο che significa parte di
terreno pieno di verde.
CURVA proviene dalla parola kirtos- κυρτός che significa curvo.
CORRERE proviene dalla parola koreo-κορέω che si incontra nella frase: ti kirsi?
Τι κύρσει= che corre , che succede.
CORONA dalla parola koroni-κορώνη. Ιn Odissea c'e la frase ( koroni argiresiκορώνη αργυρέση ) korona d'argento.
CUGINO parola composta da sin-συν e gene-γένος che significa la provenienza
dalla stessa stirpe.
CREMAZIONE dalla parola cheramos- κέραμος=tegola o da cheo-καίω=bruciare.
CREMA dalla parola keranimi-κερράνυμι= mescolare.
CRETINO dalla parola cristiano-χρηστιανός.
CRIMINE dalla parola krima – κρίμα =peccato, pena.
CROCE dalla parola ikria-ικρία= base fatta di tavole dove si metteva il legno tipo
Γ per impiccare.
CRUDELE dalla parola kryois- κρυόεις.
CUCCHIAIO dalla parola cohliarion-κοχλιάριον.
CUOIO dalla parola horion-χόριον parte della pelle.
CUTE dalla parola kitos-κύτος che significa una cosa che avvolge.
D.
DITO proviene dalla parola diktis-δείκτης=indice
DOMINARE proviene dalla parola doma – δώμα che significa stanza-casa dove la
donna è padrona
DIFFERENTE proviene dalla parola diaforetikos-διαφορετικός.
DIO da Dias-Διας-Ζεύς.
DESTRA dalla parola dexia-δεξιά e questo dal verbo dehome-δέχομαι=accetto,
perche stendiamo sempre la mano destra per prendere la cosa che ci viene offerta.
DOCENTE proviene dalla parola didasco- διδάσκω=insegnare.
DOMARE proviene dalla parola damaso-δαμάζω.
DOCUMENTO proviene dal verbo dicnimi-δείκνημι che significa indico te lo
faccio vedere.
DARE proviene dal verbo dido-δίδω.
DOMICILIO dalla parola doma-δώμα in latino domus.
DONARE proviene dal verbo doriso-δορίζω.
DILUIRE dalla parola dialio-διαλύω.
DOPPIO dalla parola diplo-διπλό.
DOLO dalla parola dolos-δόλος
DROGA dalla parola droghi-δρόγη che è la parte della pianta che si usa per fare
medicinali.
DIAMANTE proviene dalla parola adamas-αδάμας e questa dalla parola
adamastos-αδάμαστος = invincibile. E il diamante è la pietra più dura
DANNO proviene dalla parola dapani-δαπάνη=consumo, spesa.
DENTRO dalla parola endos- εντός.
DANZARE proviene dalla parola dinevo-δινεύω che significa giro attorno a me.
DECRETO proviene dal verbo krino-κρίνω=decidere.
DELIRARE dalla parola liros-λίρος=parlare senza senso.
DENSO dalla parola dasis-δασύς= fitto
DISASTRO parola composta da dis- δυς ed astro=cattivo segno.
DESTINO proviene dal verbo istano-ιστάνω=metto, delimito.
E.
ESSERE ha origine dalla seconda-terza persona prurale este-isin-εστέ-εισίν del
verbo imi-ειμί.
ECCETERA proviene dalla parola ettera-έττερα=altri.
EFFERVESCENTE proviene dal verbo apovrasso-αποβράσσω = esce schiuma.
EMMETERE proviene dal verbo emesso-εμέσσω = facio uscire fuori.
ESAURIRE dal verbo diexomi-διέξωμι=finire.
ESAMINARE dal verbo exetaso=εξετάζω.
ELLEGERE dal verbo eclego=εκλέγω.
ESTRANEO dalla parola ejetraneos=εξετράνεος= esotico.
ERGASTOLO dalla parola sinergasia-συνεργασία, cioè posto dove lavorano molti
insieme.
EDUCARE dalla parola dunax-δούναξ=bastone pastorile.
EGUALE dalla parola eikos- εοικός che significa eguale
ELEMENTO dal verbo alo-άλω= nutrire.
ELOGIO dalla parola evlogio-ευλόγιο, bene parlo.
ELOQUENZA dal verbo lasco-λάσκω. Faccio rumore, grido
ELUDERE dal verbo liso-λίζω=giocare
EMULSIONE dal verbo amelgo-αμέλγω.
ENTRARE parola composta da in-trio-- ιν-τρύω. Trio significa buccare.
EQUESTRE dalla parola iccos-ίκκος=cavalo.
EREZIONE dal verbo orego-ορέγω=tendere
ERRORE dal verbo erro-έρρω= girovagare.
ERUTTARE dal verbo erregome- ερρέγομαι.
ESSENZA dalla parola usia-ουσία che significa sostanza
ETICHETA dal verbo stiso-στίζω=appuntare
ETTARO dalla parola ectasi-έκταση, che significa estensione
ERBA dalla parola fervo- φέρβω= pascolare
EREDITA-HERES-HIROSTIS-χειρωστής= parente che eredita il defunto.
F.
FIORE dalla parola floos-φλόος.
FUGA dalla parola fighi-φυγή.
FRIGORIFERO parola composta da frigos-φρίγος=freddo e dalla parola feroφέρω=portare.
FRATTURA dal verbo thravo-θραύω=frangere
FREMITO dalla parola vromos-βρόμος che significa agitare.
FASCINO dal verbo vascheno-βασκαίνω = augurare del male per invidia della
bellezza altrui...
FAMA dalla parola fimi-φήμη.
FORMA dalla parola morfi-μορφή=aspetto
FEMORE dalla parola miros-μηρός.
FICO dalla parola sico-σύκο.
FORO, FORAME proviene dalla parola faros-φάρος = aratro
FAGIOLO proviene dalla parola fasilos-φάσηλος.
FERRO
FORTUNA
FORZA provengono dalla radice fer-φερ del verbo fero- φέρω=dare sostegno.
Feron-φέρον è la fortuna, la sorte.
FULMINE
FIAMMA provengono dal verbo flego-φλέγω = bruciare
FAVOLA dal verbo fasco-φάσκω=dire.
FATALE dalla parola faties-φάτιες=le sorti
FACCIA dalla parola fecos-φαικός=splendente
FASCIO dalla parola fachelos-φάκελος
FAME dalla parola fame-φάμε=mangio
FALLIRE dal verbo sfallo-σφάλλω=sbagliare
FEMMINA
FARE provengono dal verbo fio-φύω=creare, germogliare
FALSIFIICARE dal verbo sfallo-σφάλλω=sbagliare
FANALE dalla parola fanos-φανός
FAVORE dal verbo ef-fimo-ευ-φημώ=parlo bene di qualcuno
FECONDO dal verbo fio-φύω=creare, nascere
FELICITA dalla parola thalia-θαλία e questa dal verbo thalo-θάλω=fiorire
FINESTRA dalla parola fostir-φωστήρ=cavedio
FERIRE dalla frase fero trauma-φέρω τραύμα=porto ferita
FEROCE dalla parola thir-θήρ-ιώδης ( thiriodis)= bestiale
FERTILE dal verbo fero-φέρω ο dalla parola fertos-φερτός= il materiale che si
trassina dalle acque piovane.
FARINA dalla parola faros-φάρος=aratro.
FESTA dalla parola ferie, e questa da therios- θέρειος=estivo.
FUOCO dal verbo fogo-φώγω=arrostire
FIDUCIA dalla parola dorica findis-φίντις=amico.
FIGURA dal verbo thigano-θιγγάνω=toccare la faccia, creare una faccia.
FLACONE dalla parola flascon-φλάσκων=tipo di bichiere.
FIGLIO dalla frase filios ios-φίλιος υιός=amato ( figlio) ios ( figlio).
FRIGGERE dal verbo frigo-φρύγω=friggere bene.
FRIGIDO dalla parola frigos-φρίγος=gelido
FORMAGGIO dalla parola forma-morfi-μορφή.
FRONTE dalla parola frontis-φροντίς=iteressarsi come nella frase faccio fronte.
FUMARE dalla parola thimos-θύμος=materiale da bruciare che usavano nei
sacrifici.
FUNEBRE dalla parola fonos-φόνος = omicidio.
FUTURO dal verbo fio-φύω=germogliare.
G.
GENE proviene dalla parola genos-γένος.
GENTE
GENTILE come sopra
GENITORE proviene dalla parola gennitor-γεννήτωρ
GAIA dalla parola gaia-γαία=terra
GENITALE proviene dalla parola gennhtikos-γεννητικός
GENERO proviene dal verbo ghenao-γενάω= creare,partorire
GUSTO dalla parola gefsis-γεύσις
GRAFFIARE proviene dal verbo grafo-γράφω=scrivere e questo perche I nostri
antenati scrivevano graffiando le lettere con un oggetto appuntito.
GALLO dalla parola kalea-καλέα che sono le penne multicolori del gallo.
GANCIO dalla parola gampsos-γαμψός=accessorio con la punta ricurva.
GEMERE proviene dal verbo gemo-γέμω= sono carico, pieno.
GELO proviene dalla parola gelandon-γέλανδον=freddo.
GELATO come sopra.
GENGIVA dalla parola genis-γένυς=mandibola
GOBBO dalla parola κifos-κυφός
GIRARE proviene dalla parola ghiriso-γυρίζω
GLADIATORE proviene o dal verbo cladao-κλαδάω=sbattere o dal verbo claoκλάω=tagliare.
GLORIA proviene dalla parola aglaos-αγλαός=brillante.
GLUTINE proviene dalla parola glios-γλοιός=sostanza liquida di consistenza non
molto fluida.
GOLFO dalla parola colpos-κόλπος.
GONDOLA dalla parola condi-κόνδυ=tipo di bicchiere a forma di gondola.
GONNA proviene dalla parola guna-γούνα=ginocchia
GOVERNARE dal verbo kiverno-κυβερνώ
GRAZIA dalla parola haritia-χαριτία=piacevole
GRANO dal verbo grao-γράω=mangio semi
GRAMMO dalla parola grammi-γραμμή=linea
GRANDE dalla parola krantir-κραντήρ=forte, potente
GRASSO dal verbo grao-γράω=mangiare
GROSSO dalla parola grastis-γράστις=erba. Gli animali mangiando erba ingrassano
GREGGE dalla parola gergera-γέργερα=molti ( animali)
GRIGIO dalla parola griso-γρίζο
GROTTA dalla parola kripti-κρύπτη=nascondiglio.
L.
LUCE dalla parola Pelasgica lichi-λύκη
LUPO come sopra
LACRIME dalla parola dakri-δάκρυ
LATTE proviene dal genitivo della parola gala-γάλα che e ga-lactos---γά-λακτος
LATO proviene dalla prola p-latos—π-λάτος=larghezza
LAVO in Latino lautus e proviene dalla radice lof-λοφ del verbo luo-λούω.
LUTTO in Latino luctus, lugeo e proviene dalla parola ligros-λυγρός=mortificante.
LASSATIVO in Latino langueo e proviene dalla radice lag-λαγ della parola lagarosλαγαρός=indebolito
LACUNA proviene dalla radice lac-λακ della parola lachis-λάκις=fessura. E pure un
pezzo di terreno pieno di acqua.
LIMPIDO proviene dalla radice lab-λαμπ del verbo labo-λάμπω=lucente
LABBRO dalla radice lap-λαπ del verbo lapto-λάπτω=bere.
LANA dalla parola lahni-λάχνη=peli sottili
LIBIDO proviene dalla radice lip-λύπ del verbo leptome-λέπτομαι=desidoro
fortemente
LAMENTARE proviene dalla parola laimenos-λαήμενος=qolui che grida.
M.
MALATTIA dalla parola maleatis-μαλεάτης=curante
MEZZO proviene dalla parola meson-μέσον
MEMORIA proviene dalla parola memnimi-μέμνημι=riccordarsi
MACERIE proviene dalla parola emasia-αιμασιά=muro fatto di pietre
MUTUA proviene dal passato prossimo imiptus-ήμηπτους del verbo amivoαμείβω=pagare per un lavoro fatto
MUNGERE dal verbo amergo-αμέργω=raccolgo frutti e qua raccolgo latte
MADRE da mater e questa da mitir-μήτηρ
MISTO dalla parola micto-μικτό
MARE dalla radice mar-μαρ del verbo marmero-μαρμέρω=luccicare; o dalla parola
mira-μύρα
MATTO dal verbo macheo-μακκαίω=impazzire
MACELLAIO o dalla parola machelon-μάκελον=luogo chiuso dove amazzavano gli
animali,o dalla radice mah-μαχ del verbo mahome-μάχομαι=combattere con il coltelo
MAMMA dalla parola Omerica mammi-μάμμη
MANTELLO dalla parola mandilion-μαντήλιον
MONITOR proviene dalla parola men-tor—μέν-τωρ dal verbo mao-μάω = imparo a
memoria cioè a memorizzare, trasporto memoria ed energia
MORDERE dalla radice smerd-σμερδ della parola smerdaleos-σμερδαλέος=
terrificante
MAXIMUM
MAGISTRO
MAESTRO provengono dalla parola megas-μέγας, megistos-μέγιστος=grande, il
piu grande
MALE
MALIGNO, MACULA provengono dalla parola melas-μέλας=oscuro-nero
MEDIO dalla parola methios-μέθιος
METTERE proviene dal verbo metimi-μέτειμι
MESE dalla parola minas-μήνας
MISCELARE proviene dalla radice mig-μιγ del verbo mignimi-μίγνημι
MINORE
MINIMO provengono dal verbo minitho-μινύθω=rimpicciolire
MONUMENTO dal verbo mimnisco-μημνίσκω=ricordarsi
MORTO dalla parola moros-μόρος
MUNICIPIO dalla parola munas-μούνας=da solo, citta autonoma
MOLARE dalla parola milax-μύλαξ=la pietra che fa farina il frumento
MULINO dalla parola milos-μύλος e questa dalla parola milax
MOGLIE dalla parola mollo-μόλλω=faccio l'amore con una donna
MUCO dalla parola mictirion-μικτήριον
MINGERE dal verbo omiheo-ομηχέω= urinare
MUTO dal verbo mio-μύω=chiudere
MANO dal verbo lamvano-λαμβάνω=ricevere
MENSA tavola in mezzo alla stanza
N.
NAVE dalla parola nafs-ναύς
NOTTE dalla parola nikta-νύκτα
NIPOTE in latino nepos e proviene dalla radice nep-νεπ del verbo anepsios-ανεψιός
NAUFRAGARE parola composta da nafs-ναύς=nave e thravo-θραύω=frangere
NUOCERE dalla radice nech-νεκ della parola nechios-νέκυος=morto
NONNA dalla parola ninni, nennos-νίννη-νέννος=zia-zio
NUVOLA dalla parola nefos-νέφος.
O.
OLIO dalla parola eleon-έλαιον
OSSO dalla parola oston-οστόν
ORO dalla parola Minoica coro-sava
ORIGINE parola composta orion-όριον=limite e genos-γένος=stirpe
OMBELICO dalla parola omfalos-ομφαλός
ONORE dalla parola oniar-όνειαρ
ORRORE dal verbo orodeo-οροδέω=spaventarsi
ORTO spazio delimitato e coltivato
OPERARE dal latino opus e questo dal verbo epo-έπω=produrre
P.
PUNIRE
PENA dalla parola pini-ποινή
PIEDE dalla parola podi-πόδι
PANICO dalla parola panicos-πανικός e questa dal dio Pan-Πάν la cui presenza
portava forte agitazione e paura.
PALAZZO proviene dalla parola palati-παλάτι. La sroria dice che, quando Evandro
figlio del re di Arcadia arrivo nel Lazio ha occupato una collina( l'odierno Palatino).
Li ,durante un combattimento, e morto suo figlio che si chiamava Pallas, In suo onore
ha costruito un grande e bel edificio. Da allora I grandi edifici si chiamano palazzi
PASSIONE dalla parola pathos-πάθος
POLIPO parola composta da poli-πολύ=molto e da podi-πόδι=piede e cioe molti
piedi
PADRE dalla parola patir-πατήρ
PAUSA dalla parola pafsi-παύση
PATETICO dalla parola pathiticos-παθητικός
PUGILE dalla parola pigmi-πυγμή=pugno
PUGNO
PUGNALE come sopra
PUS dalla parola pion-πύον
PARROCCHIA dalla parola parikia-παροικία=vicino alla casa
PORZIONE da porso-πόρσω futuro del verbo poro-πόρω=dare, offrire
PORRE come sopra
PUTTANA dal verbo potaome-ποτάομαι= sono instabile
PRIMO dalla parola promos-πρώμος
POSTERIORE dalla radice pos-πος della parola pomahos-πόμαχος=ultimo
PALLA dalla parola pilos-πίλος=lana o pelli, dandoli una forma rotonda o dal verbo
palome-πάλλομαι che significa fare movimenti ritmici
PELO dalla parola pilos.
PIAGA dalla parola plaga-πλαγά=ferita
PITTURA dalla radice pic-πικ delle parola pichilos-ποικίλος=multicolori
PURO
PUTARE
POTARE provengono dalla radice po-πο del verbo pinao-ποινάω=penare, perche per
mezzo della punizione avviene la purificazione
PLURALE dalla parola plion-πλείον=molte cose
PANACEA dalla parola panchia-πανάκια-- pan=tutto ed achi=male. Cioe significa
che leva tutti i mali.
PASTO dal verbo pateome-πατέομαι= mangiare qalcosa di leggero
PESTARE parola composta da pus-πους=piede ed istame-ίσταμαι=stare
PANE da panis-πάνις e questo dal verbo pateome, perche di solito per far passare la
fame si mangia un po di pane
PETTINARE dal verbo pecco-πέκω
PALPITARE dal verbo pallome-πάλλομαι=faccio movimenti ritmici
PIUMA dalla parola plumeon-πλούμαιον=materasso pieno di piume di anatra
PRANZO parola composta da pro-προ ed endion-ένδιον, e questo perche il riposo
dopo pranzo si diceva endiaso-ενδιάζω.Per cui pranzo significa il mangiare prima del
riposo
POSTA proviene dal verbo a-poste-lo—α-ποστέ-λω=mandare.
R.
RIEMPIRE dal verbo pimblimi-πίμπλημι
REGGO dal verbo orego-ορέγω=aprire un canale
ROSA dalla parola rodo-ρόδο
REGGIO dal verbo rignimi-ρύγνημι=spaccare
RAPIRE dal verbo arpazo-αρπάζω
RAPACE come sopra
RETTE proviene dalla parola dikti-δείκτι
RICCIO proviene dal verbo richiono-ρικιώνω=arricciare
RADICE dalla parola ratos-ράτος
RUGA dalla parola racos-ράκος=straccio
RUOTA dalla parola romvos-ρόμβος
ROSSO dalla parola russios-ρούσσιος
S.
SERA dalla parola espera-εσπέρα, εσ-πέρας= in fine e cioe dove finisce il mondo.
Perche gli antichi credevano che il sole tramonta dove finisce la terra
SOPRANO super-ano dal verbo iper-ano—υπερ-άνω=sopra di tutti.Perche si
considera che la soprano e al di sopra di tutte le voci
SALE dalla parola als-αλς=mare
STARE dal verbo istame-ίσταμαι
SUINO dalla parola sis-σύς=maiale.( parola Omerica)
SERPENTE dalla parola erpeto-ερπετό
SCUOLA dalla parola sholion-σχολείον
SALTARE dal verbo allome-άλλομαι
SOLCO dalla parola olcos-ολκός e questa dal verbo elco-έλκω=tirare
SEVERO dalla parola sovaros-σοβαρός=serio
SCAVARE dal verbo scapto-σκάπτω
SUTURA dalla radice si-συ del verbo cassio-κασσύω-cucire
SCARPE dalla parola karvatines-καρβάτινες=scarpe fatte con pelle non conciata
SOLUZIONE dal verbo lio-λύω=sciogliere
SCINDO dal verbo schiso-σκίζω=strappare
SALVO dalla parola saos-σάος
SCUDO dalla radice schi-σκυ della parola schevos-σκεύος=utensile che
copre,protegge
SCURO dalla parola scotos-σψοτος=buio
SUCCO dal verbo sipo-σήπω=infradicire
SCIMMIA dalla parola simos-σιμός=colui che ha il naso appiattito
SECCHIO dalla parola sitla-σίτλα
SCALPELLO dal verbo scapto-σκάπτω
SPUGNA dalla parola spogos-σπόγγος
SPADA dalla radice spa-σπα del verbo spasso-σπάσσω=tiro il pugnale con forza
SEME dalla parola sperma-σπέρμα
STABILE dalla parola statheros-σταθερός
STILE dal verbo stello-στέλλω=abbellire
STEMMA dal verbo stefanono-στεφανώνω=incoronare
STERILE dalla parola stiros-στείρος
STILO dal verbo stilo-στίλω=segnare con utensile appuntito
SUBIRE dal verbo ipo-imi—υπό-ειμi..emi=sono ipo=sotto=sono sotto di qualcuno
SVENIRE dal verbo svenimi-σβένημι=spegnere
T.
TENDERE dal verbo tendono-τεντώνω
TERMINE dalla parola terma-τέρμα=fine
TESORO dalla parola thisavros-θυσαυρός
TAPPETO dalla parola dapedo-δάπεδο=pavimento
TRIGLIA dalla parola trigli-τρίγλη
TRIONFO dalla parola thriamvos-θρίαμβος
TAVOLA dalla parola tavla-ταύλα
TIMPANO dal verbo ctipo-κτυπώ=battere
TURBARE dalla parola tirvi-τύρβη che significa ataxia, tarahi
TOLLERARE dal verbo tlao-τλάω=sopportare
TERRORE dalla radice tre-τρε del verbo treo-τρέω=fuggire
TRAPANO dal verbo trio-τρύω=bucare
TUBEROSITA dalla parola tilos-τύλος che significa ( apotipoma da trauma)
TINGERE dal verbo teggo-τέγγω che significa inumidire, bagnare
TETTO
TEGOLA provengono dalla parola tegos-τέγος
TORRENTE dal verbo tersome-τέρσομαι=essicarsi
V.
VITA dalla parola vios-βίος
VARIO dalla parola valios-βαλιός
VORACE dalla radice vor-βορ del verbo vivrosco-βιβρώσκω=mangiare tutto
VAPORE dalla parola capnos-καπνός con la v al posto della k
VERA dalla parola ear-έαρ=primavera
VEDERE dal verbo ida-είδα=conoscere
VOCE dal verbo vaso-βάζω=dire
VESUVIO dal verbo svenimi-σβέννημι=spegniere
EPILOGO
In Sicilia e nell'Italia del Sud, la ricerca archeologica ha portato alla luce reperti i quali approvano
che popoli dal Mediterraneo Orientale e soprattutto dall'Egeo hanno iniziato le prime colonizzazioni e
cosi il trasferimento di civiltà, come la coltivazione della terra e l'uso di animali domestici, linguaggio
e scrittura minimo dal 9000 a.c.
Si avvera cosi la mitologia Greca, la quale riferisce la presenza di semidei ed eroi, i quali erano
sostanzialmente capi di spedizioni o di colonie come Eracle, Dionisos, Argonauti, Ulisse, Evandro,
Giunone, Eolos ecc.
Tutti i popoli della penisola Italiana e delle isole hanno nomi Greci, e come viene scritto nei testi
degli antichi scrittori Greci e Latini, i capostipite di questi popoli e i fondatori delle loro città erano
tutti figli di Re, o figli di Eroi, o semidei, o Dei e Dee di provenienza Greca.
I reperti Greci preistorici, i reperti del periodo storico, di quello classico, Ellenistico e Romano, la
mitologia, la preistoria, la storia classica e degli anni seguenti. Il riferimento a popoli Latini, Italiani,
Romani, Etruschi, Teucri, Sicani, Siculi ecc., i quali hanno giocato un ruolo determinante nella storia
della penisola Italiana, che i quali avevano le stesse usanze, adoravano gli stessi Dei, la stessa
mitologia, filosofia, arti, le scienze, tecnologia tutto questo era Greco.
L' alfabeto Latino è quello di Cuma. Hanno arricchito il loro povero linguaggio con decine di
migliaia di parole Greche. Gli stessi Romani riferiscono che, come popolo agricolo avevano un
linguaggio molto povero. È pur certo che i Latini hanno iniziato a civilizzarsi quando sono venuti a
contato con gli Etruschi, i quali, è ormai provato erano Greci, usavano l'alfabeto di Cuma e parlavano
l'idioma Greco dell'isola di Limnos. Nonche per quanto riguarda il numero di abitanti, in Italia
abitavano più di 10.000.000 di Greci
Tutto quanto ci porta alla conclusione che i Greci e gli Italiani sono una razza ed una faccia. Sono
consanguinei, sono parenti di primo grado.
Basilio Politis.
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