lrltptAÀ] | rLErrRIcl D.: ?èf+ LA CORRENTÉ ALTERNATA. La coÍente ahemata a differenza della corrente conlinua invece di percoreae semp'e il circuito nello stesso seoso, cambta ailemaiivamente verso scorrendo ora in un senst-r ora in queìlo inverso, è come se polo positivo e polo negativo sì scambiassero continuamente a intervalli regola . La-corrente alternata viene prodotta dagli alternatori che regolano aurche gli intervalli in cui si deve venficare iì cambiamento di direzione. In Europa la frequerza di inversione è di 50 H7, erso. La e50vo 50 volte in uú cioè osni sccotrdo la torreÍte cj cinentèìfremàtaè m6-llo lru economica e fìurzionale di quella conlinua e se ne pùò facilmente c4!}biare- la !gn!ls-4s.!€r!.o?z!-di.apiroslli ap!-qtgcchi chiamati trasformqllori Ma vediamì ora come aniva la coffente alÌe nostre case. Nelle centrali elettriche grossi altematoú hasfomano altre forme di energja (idraulica, termica, trucleare, solare, ccc ') ln energia elettrica alternata di forte intensità ed elevatissime tensioni Giunta per mezzo di cavj inle.rati o su tralicci nei pressi pcr esempio di un centro abitato I'elettricitiì úenc ridotta di îensione per mezzo dr grossi trasformaton. Nelic nostre case la corrente giunge su 4 fiti: uno neutro e 3 lasi Questo sistema permelle di ri.lizzÍlîe 2 diverse tensioni: se rnisuriamEnfatti la differenzaii potenziale tra utr solo fito di--Tl-t: --_ fr fase e il neùtro essa sarà di 220 V e questa è la tensione che a.riva al contatore di casa e chc utilizzano gli impianti domesticiSe però rileviamo la tensiole tra 2 dei 3 fili di fase, essa sarà di J80 V: questa seconda scelta dl ::=ilr" tensionc defa anche forza motrice, è quella che si usa per esempio per far fulvionare glt =-ascenson e gli impianti industriali L'elettricità compie gran pale de! suo vraggio ad una tensionc elcva-tissjnì? c !9n.un'iÍtensità rclativamente bassa in modo da trasportrme ln gfandl qulntlta coú dlsfel sloru lrÍsorle e uìlizzril-flo d"i cavl?úÍtte"sioni rclativamente rnodesle La corrente quando pade dalle centrali ha circa {Q!QQ[V. l.a tensione viene progressivametlte ridotta 6no ad arrivare nelle nostre case a 220/380 V. l lliiJ. íúcrrr'' ,l ti,1lli:! i LAVOR{RI IN SICURET-ZA : tr, CERCAFASE Uo utensiÌe utilissimo per lavorare ir sìcuezza è i1 ce-!cal-q9q.E' un piccoÌo cacciavìte con il manìco trasparente che temina con un cappellotto di metallo All'intemo del manico e alloggrata una piccoìa larnpadina al neon. I contatti della lampadina sono coilegati l'uno aìla lama e I'altro al cappellotto. Ii suo uso è semplicissimo: t€nendo il poilice sul cappellotto si appoggia la lama det caòciavite nel punto in cùi si luole verificare se c'è tensione: se c'è la lampadina si accende' La comodila dcl piccolo dispositivo, il cui costo è assai ridotlo, sta nel fatto che coo esso sl può contollare qualsiasi apparecchio elettrico per capire se disperde corrente: sc la lampadìna si acccndc non bisogna tocccre pef non conctc fi\fhi Facendo ìina prova con un cercafase nej dùe fori di una presa di cortente si vede che in uno st accende e neù'altro no: questo fa11o spiega il nome di ccrcafase: si chiama infatti [la-qifuc [tro sotto tensione. parole possiamo dire che in a1-.' 0u ttl"!fS4. yjglt" 11qrq!4,ad ry aplarcccliLdale &19 per ooi ritoinarc indietro attrartlsà il lilo di neutr0 E'orvio che se l'apparecchio non è in Àrnzionc sblo la fase è solto lcnsione mcnlr; n(l Dcullo non '"î < corrcnl( l a fzrse ha I isr'lantc di colorc nero o maúone il neutro di colore blì.1. Il vecchio codice paevedeva che il conduttore dl fase dvesse I'isolante di colore rcsso' quello dl neutro nero e qùcllo di teÍa verde. Oggi" secondo ic norme CEl, il conduttore di fÀse ha I'isolàÍte marrotrg qùello neutro blu e qucllo di terra ve.de e giallo- Questo cojllc! è valido pcr tutta I Europa. lama del ccrcafase sul rame di un lilo, tenendo il potlice suli'anelìirro metalljco in cima al manico- la lampadina sj illuminerà solo se c'è tensione S.-lpp"ggra"ró lzL Íi\c'' '' F sE-&aRRoNE fER G RA ÀLLO.VERD€ IIELIÍRO BLU - l'-t" LVdrÒ; íUìlf""\ LllrL!J lrú L,'íil'' NU0V0 C00lcE I ìi,r l- . Étt''' ; l/\'ìÀrv I-AVOR{RX fN SICURf,ZZA. : IL CONTATTO ACCIDDNTAIE Lavorare sugli impizurti ricluede una precauzjone fondamenÎale: escludere a moflle l'enlrata dl corrente nel circuito elettrico pnma di iniziare qualsiasi operazionePer fare ciò bisogna spegnere I'iútc.ruttore generale 'posto dr solito nel pressi del contatorc, posizionardo I'interruttore sulia posizione "0" .Con questa basiiare prccalìzione possúmo _lavorare tn assoluta traúquillità poicho ,essendo privo di corrente elettrjca I'inlelo circrìifo ,è impossibile prenderc la scossa luttavla esiste [a possibilirì di venire a contatto accidentalmente con un hÌo scoperto o con la carcassa di qualsiasi elettrodomestico che per un gÙasto sÌ trovl sotto tcnsione.Per esserci un flusso di corrente I'elettricità deve avere uta strada d'accesso e ùna tli uscita c cioè un 1ì10 di fase e un filo di neutro. viene da sé che toccando il solo illo di neutro è impossibile prendere la scossa in quanto esso oon porta clettricità ma la scarica soltanto IÌ filo di fase pofa la corrente e di consegu€nza venendo a contatto con $na persona potrebbe provoiarc la scossa.La corrente per provocare danni, deve scorrere attraverso il nost.n e qùindi trovare un neùtro' ossia un punto in cui scaricîrsi a terra Se "oipo caLziamo scarpe di mate ale jsolantc come stìvali di gomma o zoccol:i e non abbiamo altri pùnti di contatto con iì suolo,la corente non avendo modo di scaricarsj ùon può sconcre attra\erso il nostao corpo e non può procurarci alcua danno Quella di vemre al contatto dirctto con un filo di lase è una possibiiìtà ilquanto remota se si prcndono tutte le precauzione'La possibilità di prentlere li scossa ci sono quando per un filo scoperto o per u|r contatto mal realú''ato Ia iorrenfe dal filo di fase si disperde prima su un clemento rúetallico di un utilizzalore e poi attrav€rso di noi , che inconsapcvoli del pericolo ,lo tocchiaúo Anche questa possibilitiì però pùò essere evitata con un ef{iciente iúpianto di terra che prowede a scaricar€ al suolo queste fughe tli corrente. Al giomo d'oggi poi la maggior parte degli irnpiantj è protetla da Ùn ipparecchio (il sàlvagentc) che prowede a togliere aulomaticamente la tensiore dal circÌrjto ú ciio dì scosse o guasti riducendo così Faticamente a zero la possìbiÌità di rimaoere lblgorati' \F ii.l i--,1 rl -:ii--' \,;i" I Se veniamo a conlatto con rna zona sotto tcnsione,la terra scarica la corente' ma è possibìle a,rvefire comunque la scossa: por una maggior sicurezza occore il salvavita Se \.€niamo a contatto con ùna zona sotto tensione, scnza la presenza della tetra e del salvavlta tu11a la coÍonte si scadca attraverso il nostro corpo. IMPIANTO DI TERRA Permette di evitare tutte quelle piccole scosse che a volte sentiamo toccando un apparecchio elcÌtrico. Se tut1l gil eletlraúqtltÈsllqr tossel! il|ieramente costruitj i! plastlca a po{qgl!4qa g-qon dovessero iài ve=nrie-rn contatto cun I'acqua , non occorrerebbe la messa a terra Alcun€ attrezzaturé conia i ìràpari èiettrici e aìtri apparecchi, dotati di doppio isolamento, tloli necessitano di messa a tcrra, perché tuttl i contatti elettrici sono isolati e la carcassa (la carrozzeiz dell'attrezzo) è interamente di plastica l>ojché ciò non è sempre possibile' le carcasse degli elettrodomcstici vengotro "me!!e. 4 ,!q!ra". Metlendo a terra gìi apparecchi elettfici noi creiàmo alla correlîe eventualm€nte dispcrsa sùll'estertro dell'elettfodomestico una straila molto piir comoda e facilc che non il nostro corpo. Infatti I'etrorm€ màssa della ferra è in gÌado di disperdere qualunque quantità di correúte elettrica chc vi vetrga immessa Negli edrfici civili di recente costmzione l'impianto dl tena è obbligatorio, in quaú1o esistono prcciìe disposizioni dì legge da osservare in merito. Per realizzare un impianto di messa a terra oicorrono i "dispersori", che sono picchelli o pìastrc di rame, I condutton pure in rame e un teÍeno adatto. Inlatti poiché lo scopo del leneno è quello di assorbire le lughc dì coÍente PICC NEÍII Lo schema regolametrtare di un impianto di terrà ir ùtra casa preved€ i picchetti di dispersione sistemali negli scantinsliDa questi partc il cavo generale di teÌra che si collega con i cottatori dei vàri appartamenti. Drl cotrtatore dunque il filo di terra correrà parallelamente a quello di neutro e di fase. rente. c o\.vio che il suolo deve ostacolare rl meno possibile la corcote elettrica fl[.]19!!'eno glga-Eiee e umido è úolto più adatto di un terreno,ghiaioso o roccioso. Nel lcrreno bisogra collocrrc il dispcrsoret che ha la funzione di dispcrdcre le correnli clcttriche net teiieno Ed e propiiìii-Fnzione del tipo di terreno che si ha a disposizionc che si possono usare dispersori a piichitto, a pratlra o ad anello l picchetti. costituli da acciaio lè'èil'trio 2-Sfals-Ll4!49:devono essere piuttosto lunghi; sc il terreno nor è adatto. è farli arrivare fino alla falda acquifera. Sc anche con qùesto miilÀFon si .iesce ad ottenere un sufficiente drenaggìo di corrente bisogna ricorrere a displrso]|l4d :lnello costitùiti da rr tordino nudo di acciaio ramato o zitrcrto chc deve formare un atrello intorno al fabbricato, Il conduttore va poi interrato di circr 50 cm e dcopeÍo con terra organica (orai ghiaia). I collegamenti che paftono dal dispeisore e con'ono insieme con i conduttori dell'alimcntazlone fino alle partì metalliche degli utiliTzatori da Íìettere a terra costituiscono la rete di prolezione Mai usare la tubazione d€ll'acquedotto o-quello del gas per mettere a terra un apparecchio clettrico. Tutti gli elettrodom€stici e le lampade dell'abiîazionc devono essere collegate con un ef6cace rmpianto tli tena che scarica eventuali perdit€ di corrente dalle carozzene degli ùtilizzalori Nella sezione è visibile un razionale impianto di messa a tena, realizzato con trecciole di rame r-f INIERRUITORE OIFFERENZIALE- I\,{ORSEfIIERA loo (@) fry \-/ l9J-*totrttto DI TERRA o COLLEGÀI'IE NTO DELU ELFTRO- DI 0oltEs rE0 ÍERRA I lll 1F-2n I l ,l il I F | ,'flll :t ;liìii a V IV CARATTERISTICIIE DI TIN IMPIANTO I'LET'TRICO RAZIONAIf, LasceltadelmaterialeeÌettncodevesempreessereinl'unzionedell'usocbeintendiamofame L'impianto elettrico ò un insieme logico di tuttì i dispositivi che lo compongono Ogniparte dell'impianto deve essere progettata e dimensionata per]lna paiijcola'e furlzione' per Dàl còntatore infatti partc ruì grosso cavo che p.i si divide r'n varie linee dì sezioni diverse ogni parte della casa. q-rrinài pe, ognunu ,li esse dobbiamo usare componenti diflèrenti adath alla quantìtà di correnle da ufilizzare. Il clvo di ùscita del cotrtatore ha la seziole di 6 mm2 ; da questo partotro dÙe lince' utra con cari da 4 mm! e una con ca\l oa 2.5 mm_. -:_-_--_.--'-: -._ z ?.,9 1 /t,o ft 6 Vv- -1 (r'l\ 16 A-lmetrtre Sulla prina linea si installano Prese ed ioteÌruttori con portata di alTcno jnÍortro a 104' sula sàconda linca si possono installare coDtponetrti coo portata massiúa quesìa tmea Se noi collcghiamo ad una presa della linea pìù pitcola un grosso elettrodomestlco, u,"n".ottop.o,t.".tunosforzoeccessivoperchésovraccaricataesicorreilrischiodibruciarela daùi aoche magglon. alla iuesto su"cede p.rché sia ia prcsa che il cavo, insuÍficienti ' formano corne una stro;izafilra corrente che làtica molto ad araivare a ìm apparccchio che ha un forte consùmo presa e di prcvocare CONTATORE . I I! L'energra elettrica che giunge nelle case de're essere misufata in lnodo che l'ente fomitore lmssa farcela-pagare.La misuta viene effetiuata con un apposito conlatore che conteggià I'assorbimento oraaio di potenza elettÍcaCome uni!à cli misura si usaÍo i Kilowatl che sj consunano per ore. ossia-!,liiowatt/ora (Kwh)Ncl contalorc è presentc ùn disahetto úelallico che ruotu soLo qu3ndo t'c tt)nsumo di corrente Suì bordo c'è una tac.u l.ussao-n..u) clte fficftt dl vedcrc la rofazLone dcl dlschetto e di contare i srri èileÌÌìì-ti.il1flòlià'6ó c'e siritto, oltre al voltaggio e al massimo carico in ampère, a qùrnti giri del dischetto corrisponde I'assorbimento dr 1 Kw in modo da poter vahtare qranta corrente si sta consumando. Piirùl1lchetto g-ira\'49-!9.p!1 È,4!!oll, "lrìlqqqgl!gggll!€. e;sogna e-vitie aiattaccare a ùn conlatore un complesso di apparecchi elettrici che assorbano piir del massimo crogabile perchlgLs.gYt3:eanEa]iqplaf]lleJrllelclloMlglllol=c$lco lntef\'1ene in contlnLrazionÉ Ii.ot triot" À"rG A proprieta <leÌl'ente distributore e che qualunquc manomissionc o gùasto da parte dell'utente possono esserc puliÎi a tennini di legge perché costituiscono un tenbtivo di frode. I coltatori, specialmerfe nei grossi paÌazzi in città DianoleIIa. sono raccolti in un apposito locale a i I Il cootatore e installato dall'azienda erogatrice che ne omba difi ln Iìessun caso po-Ésbile manom lcflLUa d.l contatore e moìto sernpltce i nùmeri in grande indicano i Kwh che :rbbiamo concumalo do quando rlconl3l{\re a slalo inslallato E' utiJe conoscere il rappotto esislente tra I r g1.i del disco (- K\th. C IìN'l RALTNI EI,ETI RICI Sono cassette che conten o tutti i drs di sicurczza e dalle quali comatdiamo tùtto lîn:'nno po\i,/ionalr afpcna dopo il c,'ntilole c cloe do\c ha lru/o l'rmpianl.o dcil ìrrinle Frso clI(ulll c ocner,rle con pi.'re;ìAió.ifr-a3?drlfrirîa-ini6ffiirca cofl ciI(u'r t" cfto inrpmrnor. g(ne'G;on orolellonc malnclolamrca Julomatrca dar cori ali inremrnor. to ^,n^,ll iaie lsalvayita) conÍo un p€ricoÌo di contatti accidentali. Un buon a \alle dcgll lnlerrultorì generali, altti interuttori aulomatici, uno per ognt jn scatole di linea in partenza Pefanto tuttl questi dispositivi di sicurezza vengono raggmppaÎi plastica compatte che sono dei veti e propri centralinj di conando e di controlloPossono contcnere ad escmpio la suonena, il temporizzatore, il relè' il crepuscolate ln commcrcio ne esjstono da quelli con due soli dispositivi fino a scalole con qììindici o piil ln alcuni tipi sono gìà previsti spazi per tnsenre altri dispositjvi così da consentire iì collegameúto di circuiti aggiuntjvi ln conispondenza di ogni dispositivo e opPortuno ùettere delle larghette all'inte rmoiíntu deve arere che riportaro per ciascun dispositivo la lirnzìone II, SALVA\TTA Abbiúato ad un bÌron impianto di messa a terra riduce notevolmente i pencoh.Jtrsalyjrailq.--a inlcrrutlore àulomatico differeozlqle. c uno stmmenlo indisDensabile per la sicureza dello è efficace. La tena è elllcace S( \r tocca dircnamentc un conJultl'fc in lenslonc la di coícnte o jntenreÍe la corente a1l'intero circuto o a pale di pnùo caso togliendo nel appunto Ílì;]\ a!ìta esso. furLzlona in queslo modo: la coÍente che esce dal contatore dorebbe essere di 16 A ,se pet un difctto dì isolamento esattamènle- Ligùalé a queìta òtrè vi ;toàu, pet "sempiò drsFrdono 0 02 A .fienllino alla ccnlrule so! Il s.dvavita Qu(sl3 picroÌa !oÍcnle dr.p(rsa c frro sulllcrcnl( per \o\lllullc u,] rìencolo i interruttori differenziali che sono sensibill In simile eventualità, la protezione è daîa solo plccole drspersioni di elettricità. Perché iÌ salvavita inleNenga preventivamente Jrèrò è necessario che I'impianto in terra sia efllciente. lnfatti la correntc che per ì.rn guasto si dispetde viene scaticata a terra e la mancatza di questo qùemtitativo di elcÍrjcità fa subito scattare iì salvavita se invece la tefra non è in grado di scarìcare I'energia dispefsa il salvavita scattelà solamente oulndo la conenLe \cna a m:lncarc fas'ando anrarerso rl no\lro colTo In moltr oaesi- e anche in Italia, a pertrre dal 1992' I'uso degli interrutlori differenziali è obblieatorìo ed essi delono essere istallali insieme all'impiaoto di terae lo Prim; di installare un salvavita è però necessario controllare se il nostro i one. tto a questo upo r,;^r,, ,'-^;--- 1,"--^ ^,^.^1F d,wrs'Òni che làrebbero continùamente scattaÍe il salvavlta; ln r@ si provoca artifi cialmente una fuga di I concnle ouúdr rnLerrutlole dc\ c sclnÙe Il salvavita, per le garanzie che offre, dowebbe esscre insfallato tn ogi impianto elettnco ntre queìlo piu pìccolo (dl Iì tasto grosso servc per il rlprls{i!ìo solito azzurro) serve pe=r provarc I ' efìicienza dell'apparecchio stesso qgldo ',-tP 'n tv -L t S 1-r--r/e_u?, LA SCELT,A. DELLA POTENZA Ouando si stipula il conkatto di fomitura elettrica con I'ENEL o altro ente, bisogna scegliere la potenza più cooverùentc tra i seguenli valori in Ampere: 1.5-3-6 10- 15. Questa scelta dcvc essere iatta in basc al numcro, alla f$tenza e alla frecluen-ira d'uso degli apparecchi eìettrici di casa noslra A tal frnc prcndiamo nota ú tuÍc le llflpildc c ìlllli gli apporrcrl i che dolrebbero in wall furuionart contrmDotaiieamen(c (ullo slcs\r) t'llcullo c \cfl!'lilmo ì3 ìoro urglettadegti clettrodómè-i.ìl: addizioniamo que-rti bulbodeife tampaainó e .sulla-tta dati e dividiamo la sornma p€. 220 (la tensione di aliurentazione in Volt). Il risultato indica I'intensità della correntc assorbita iD Amperc. lù ogni caso, il valore ottenuto per gli elementi che si useraono contemporaneamente, non deve superare quello previsto p€r il circùlto jntenda anpliate un impianto elettrico è necessario sommare ia conenTe àssorbila dal Qùalora si nuovo circuito progeflaîo o dal nuovo elettrodornestico con quella assorbiÎa d;ìll'impianlo (ffict-srd preeslstente. nsulta jnfenore al carico massimo sopportabile dal contatore I'impianto può sicuramente funzionare. se invece risulta naggiore occorc evitare l'uso c(rnlcmporanco di runr glr clcnrodomcstici Se la sorDma complessiva lAPPARECHIO CONSI]MO MEDIO POTENZA (kw) 0.r-0,3 Scalda acqua Lavatnce Lav.tstoviglie Ferro da stiro Stufa elettrica Televisione IllLrminazron{. 1,0-1,5 2. | -2.8 )?-10 0.4-1,2 l-2 o più 0,1-0,5 Circa 1,0 I - 2 kWl al giomo ps. !! !@gi!r?ie" l- J.5!!n kWh pt un laraggo I kwh ner |]n lavaoclo 05 kwh Der ùr'ora d'uso l-2 kwh o pju per un ora d u-so kwh per ora d'uso I kwh Der una stanza pea l0 ore 0.1- 0,5 CONDÙTTORI ELETTRTCI a loro I cavi elettrici sono destinati al trasporto di energra; sono costitÙiti da uno o pjù cooduttori' piu flessibile)' il ca\,o volta fattì da numerosi fili di rame a\"voltì 4l!!g!gla (allo scopo di rendere materi-le ptastico detto isolante rìvestiti di uniluainadi-i -generalmente classificati secondo il ouúero di conduttori da cui sono composti' I cavi vengono possono portare I piu semplici sóno i cavi umpolari i quali, avendo un unico condutlore' non energia e1e$rica da soli. fare un impianto ne occoÍono almeno due e questo li rende poco adattt Di cirseguenza per t all'uso Àslcrn., mcnlre tro\3no largo imptego in ccn:rlelte c rubi mulalt lutorà."ri,rn" ur',o 1,a0,5 mm e i5ln-'V''onopoi carrbipolari formtrlr dadu(condullon isolati racchiusi jn una sèE<ìllE@ina piu spessa Un particolarc tipo di fìlo bipolare ò la piattina iù cÙi i due condutton' alvold dall'isolante' impianti nel corso sonà saldati insiéme come a fbrmare un binari, è possibile trovarla in vecchi Ji rktruttwazioni edilizie e per motivi di sicutezza' deve essere sostitÙita con altro tipo di ognuno coDduttoreJcavi tripolari Jm'itipolari.sono invece cornposti da tre o piir conduttot isolato e tutti racchiùsi in un'unìca guaina estema più robusla esso La scelta del diametro del filo va làtta in funzione dell€ concnte che dorràr scorrere in e dìpcnde rJali'assorbìmento di energia dell'elettrodomestico' Nelio scbema si riporta,il cavo uoìpolare, il cavo bipolare a due anime (neutro e fase), polare a Ùna lera) e a 1re anime (neutro,iase, tena), a cavi multipolsri a quattro anime (2 fasr, Ùn-neutro, 5 anime (tre fasi, un ncutro, una tena). Glì ultimi due tipi di cavo elettrico ( a quattro e cmque t anirne I scrvono per la lblza mot.ice ( motori elettrtci) A 3 A ANIME 4 ANIME (îú't n"f\\î. I ) 6 u *\1, IL TESTER O MUL1IMETRO lsll:coprc r collcgamcntr E' indispensabile pcr lavorare sugli grusti, ci proîeqge da è uo apparecchio sempiicissimo da usare e indisoensabile per lavorare su circuiti o moto.i eletlrici, senza procedere aila cteczr. Il iester è uno strumelìto di misura che è in grado di misurare Ì1 differenza di DoÎenLiale tr?due ÍiìG-iiìesó. quzlsjasi conduttore, c"ndutl ìa ÉiGnza di qualsiasi nlerare laEsistenza conduttorj (cioè. in pratica, oi djcc se c'è tensione), rilevare II aúcora. c;icoifi la quuntità dj corente assorbita da un qùalsiasi utilizzatorc, e taùto altro a-lancetta)g-lljgiqle (con display) ll teslcr analogico prescnta un quadrant€ con Fnccfta mobile che è dotato di varie scale di leltìlra (relative aìiò chc si sta misurando), due puntali ed un selettore per programmare Ia misua da èffettuare. L'impicgo più classico il tester lo trova nell'esaminare un qualsiasi circuito per vedere puntali sc ò inîe,,otlo lnfaiti posizionando il selellore sulla misura di resistenza e toccando con i le estremit.à del circuiio si fa sconere una lieve conente coíììiúlifrGnicnte da una pila contcnula nello sttumento): se la lancetta non sj muove r'uol dire che il cilcuito e interrolto Sr nporlanu alcLrni c\empt dr applica/loni Con il tester lo possìamo controllarc rapidamente anche a distanza- t@co( fli6ufì' I'assorbimento di corre e di ùn elettrodomestico. l4l Con il tester posstamo rilevare rapidamente la carica di una batteria o di una a misurare la tensione es;stente nel nostro ,fl o pila Fr II lester può servire anche J1, /ì" fvrtr impianto clettritu hr(,/ù. V I RILE' luci da più punti distanti frt loro' gli Quando abttiamo la necessità ili comandare detle iirerruttori a scatto risultano scomodi siccome bisogna far percorrere ai fili ltrrghi tragitti di atrilata e ritorÍo, l'iúpianto è piùr costoso ln qnesto caso è consigliabile I'uso del relè 'elettrocalamita. E' ler relè è qrnle vi è il semphce ico alf intemo della cuììÈ-ttodn una piccolo scalola di materiale meccanismo ad elettrocaiamita che provvede all'apertuta e alla chiusÙra del circuito elettnco in cui è inscrito. AttiÉndo eleîtricame;io I'azione magnetica del relè questo sposta i contatti mobili chìudendo o aprendo il circuito in cui è insento ll ùontaggio non ò semplice come qucllo degli interrÌìttori normali ma richiede solamenle un po piu ú attenzione coùandare il circllito úontìamo degli ìttcrultori a pulsantc A lultr que\l1 pulsan sl allacclano I !!g!Ial9lgu*o va montato nella posizione jn prossimitiì del cornunquc piil vjcina a tutli i puntj di comando Nella cassetta dj derivazione o ielè è necessario installare ùn trasforúatore io quaÍto il meccatrismo di questo iDterrnttore s@est'ultimo fùnziona con ùna tensione di l?-1'l volt. 2 morsctti 11 relè ha 4 motsetti dei quali 2 orretativi e 2 di eccitazione (a bassa . tensione):i q*ìli diìr;;6ffi;El ellunorc, uÌro corÌ il conduttore di fase in op"ruti"r amvo della rete e I'altro con il conduttore di fase che porta alla lampada mente il nelìtro che esce dalla cassetta di dcrivazione si atlacca direttamente alla lampada jl Gli aitri due morsctti del relè, quelli a bassa lcnsiotre' sj collegano uno con morsetto di uscita del tlasfolmalore e I'altro con uno qualsiasi dei dùe filr ir a(ivo dai vari pulsanti I rcle sono l rdcale per i corridor dorc si voglia accendcle una lampada cenlmlc da piir punll an.6ó11ólto disranti tta Ioro.Pet acccnderc l.r lucc da plú dr lre rr qu'lnlo luntr cor\ lenc passJrc alìorna;do elettómùnèlicol inîerruttori e deviatorj sono sostitoiti da pulsanti (pìù economici' fra I'alrro), ìn ognuno rli questi giùDge il filo di fase (a 220 V o a bassa tensione fornila da un autotasfo.mato;) collegato al morsetto centrale' dall'altro monetto parte uo filo che si collega alla scaloletta deí re1è. Questa ha quatÍo morsetti: uno coliegato ai pulsanti' uno collegalo al neulro di rcîe o alla seconda uscita d€l traslormatore c due collegati al filo di fase deì c]].cuito delleìampade.Pfen,ìgndoilpulsanlesichiudeilcircuitodelrelèesieccitaun,clettrocalamlfa che aziona ,ù'ancoretta chJ chiude il circuito delle laìnpade provocandono I'acceÌ$ionc ll sistema, nspetto a quelìo con deviatore e invertjto ' consente un notevole risparmio dì condottoti. Se si usa la bassa tensione (uhbligrtona in locch con atmoslèú esplosiva coÚe garage e simiii), è inollre possiblle adope@re lilì da 0.5 mm' pru economici e di minor ingoitb.o o"i t;bi o nelle canalette L'impianlo a relè è solo appar€ntem,ente piu complicato di qu"llo tmditionale e complcssivam€nte costa menol i relè sono drsponibili sia per tenslone a 220V sia per bassa lensione ( 12.2'l e 48 V ). ..-oorLo .ììlGfrqìiÀi RF E TRASFORMÀTORE fft,ìl ortu' 0t Eaatt4tt4ì( --- LNIÉRRUffoRl\ A PULSANÎE \ Ìt PICCOLI IMPIANTT IILETTRÍCI Bisogna iDnanzifutto effetfuare un accùrato studio preventivo del taacciato gr ottenere un rmDianto sicwo ed aflìdabile. ?;--riAi-éîdi;n; i iili ed apparecchi ( interruttorj, deviatori, prese, pùnti luce )' deve essere del iato in modo da ridùÍe al minimo ìa lu attentamerie s lievita.e i costi ó1 rcahzzaÀone,e fróli gli eventuali interventi sìrlla muratura che, co.so- -ÌurÌ go€T6fi rèndono inavor--o In primo luogo si <leve stabili.e dly9-pl!:Zgq.14ggyiSlpgggg!1l1gl4lryll9rli' se si può. in conispondeùza di quelli esistenti sulla parete opposÎa o comunqìre' il pitl vicino possibile alle cassette di distribuzione e di diramazione. poi sj diseunilaìiinrà iiìcffiièiiIcali interessati all'intcfl'eDto, segnandovi la posizione degli apparecchi esistenti e di quelli da installarc, si prendono Ie misure rclative alla lunghezza dei còìrdutt.,ri, cosa che risulta piu comoda e facilc sulla carta di quanto non sarebbe "sul campo', calcolando per ogni scatoll da installare]llIljllqlgú-PÙlab$l!/i' se ln unr scatola ci nc -sia rl numero, lre solr fili( fase, neutro, terra ); pcr ogni sono soÌo prese bastano, Int(rruflorc \a aqglunto un frlo e per ogni deriazione due qiaìiFe ]NIERRUÎ-TORE UN]POLÀRE SUONERIA ]NIERI]UÎTqìE BIPOLARE NE ON SCATO L.A OI OER VAZ ON E N1JMERO DI FIL] OEVIATORE PULSANf€ =='c'X,i" E= ol L_L @ g!_::9:! w ,,@" t2 scatoFol oEntvazto DALI.A RETE ,1 DEVIAIORE OEVIA'IORE COLLEGAM E NTO DI IERRA 8i'il \\ PRESA,5