21/12/13 Progetto «Dal fare al dire» - LSS OSSERVARE IL CIELO Saltellare tra le stelle Scuola secondaria I grado - Ist. Comp. Vannini-Lazzaretti Castel del Piano (GR) a.s. 2012-2013 • L’esperienza «Osservare il cielo» è stata rivolta alle due classi terze della Scuola Secondaria di primo grado e si è svolta tra il primo ed il secondo quadrimestre. • Attraverso una didattica sperimentale gli studenti hanno costruito ed utilizzato strumenti per l’osservazione del cielo e per la registrazione dei fenomeni osservati. • Si è stimolato l’interesse e la partecipazione degli studenti rendendoli protagonisti del proprio apprendimento. Finalità del percorso di apprendimento Con la realizzazione di questa esperienza si è cercato di capire i meccanismi che governano l'Universo e che regolano anche “ la vita” del nostro Sistema Solare e, quindi, quella del nostro pianeta. La finalità principale è stata quella di far riscoprire il cielo, soprattutto osservando e descrivendo, ma anche rappresentando ciò che si osserva: i corpi celesti, le costellazioni, il loro movimento apparente durante le 24h e durante l’anno. La partecipazione attiva tramite osservazioni, riflessioni, discussioni e misurazioni ha permesso l’applicazione, se pur semplificata, dei metodi dell’indagine scientifica. Approccio metodologico Il processo che conduce a pensare in modo scientifico può essere attivato solo se gli alunni sono chiamati ad essere protagonisti del proprio apprendimento ( « si apprende facendo») attraverso esperienze pratiche; contemporaneamente si è cercato di sviluppare la capacità di lavoro in gruppo e la collaborazione reciproca, al fine di attivare uno scambio di informazioni e conoscenze tra pari. Pertanto la metodologia che ha caratterizzato questa attività didattica si è ispirata al metodo induttivo: osservare, descrivere ciò che si osserva, cercare delle possibili spiegazioni e, infine, verificare se le spiegazioni date corrispondono alla realtà. Descrizione dell’esperienza All’aperto (8 ore): - Prima osservazione del moto solare , indizi e conseguenze; - Utilizzo dello gnomone e spostamenti dell’ombra sulla tavoletta; - Misura con filo e goniometro dell’altezza del sole sull’orizzonte e dello spostamento angolare; - Osservazione e misurazione dello spostamento reciproco di alcuni corpi celesti (attraverso la «balestra celeste»); - Osservazioni della volta celeste sotto la guida del docente. In laboratorio (8 ore): - Costruzione di una di una meridiana o «orologio solare»; - Realizzazione di una «balestra celeste»; - Rappresentazione di alcune costellazioni utilizzando un doppio metro da carpentiere o «modellini dinamici» con fermacampioni e cartoncini; - Costruzione e uso di un modellino simulatore: il planisfero. In aula multimediale (6 ore): - Utilizzo di alcuni programmi freeware come Celestia e Stellarium, ottimi supporti per simulare un planetario virtuale esplorabile in tempo reale. Tempo impiegato Le attività si sono svolte sia nell’ambito curricolare sia durante le ore pomeridiane destinate alle attività laboratoriali. Per le osservazioni dirette della volta celeste gli alunni hanno lavorato in maniera autonoma, è stato tuttavia necessario organizzare delle osservazioni guidate dal docente al difuori dell’orario scolastico. Introduzione L’astronomia fa riflettere sul fatto che la nostra esistenza è strettamente connessa alla configurazione assunta col tempo dal pianeta terra ed al suo comportamento relativo agli altri corpi celesti, basti pensare all’alternarsi del dì e della notte, al succedersi delle stagioni. Lo studio dei corpi celesti, dei loro movimenti, dei fenomeni ad essi legati è una disciplina affascinante, sicuramente tra le più antiche ed intimamente legata all’uomo ed alle sue necessità: misurare il tempo, individuare una direzione o delle coordinate, orientarsi durante i viaggi, organizzare i lavori agricoli o, più semplicemente, conoscere e padroneggiare i meccanismi naturali al fine di pianificare il futuro. Iniziamo con alcune domande:…………. Nel cortile scolastico ai ragazzi è stato chiesto di fare alcune osservazioni ripetute: la prima nelle prime ore della mattina (9,30), la seconda nel primo pomeriggio (14.30) e quindi di rispondere ad alcune domande: • Osserva il sole, nelle due osservazioni ha mantenuto la stessa posizione o si è spostato? • Ci sono indizi indiretti che provano tale spostamento? • Puoi descrivere il percorso che ha svolto? Alcune risposte: I. Cosa stai facendo con quella pigna ? «Prof. L’ho piantata a terra e nell’ombra ci ho messo un sasso, quando oggi pomeriggio torniamo in cortile vengo a vedere, se il sasso non si trova più all’ombra della pigna significa che l’ombra si è spostata» ….sembrerebbe una meridiana!!!! … forse un po’ rudimentale!!! Dopo le prime osservazioni i ragazzi hanno notato che: - il sole si muove durante la giornata (e ciò è risultato abbastanza scontato!) - Tale percorso si ripete ogni giorno - Il movimento delle ombre è conseguenza di quello del sole A QUESTE CONSIDERAZIONI ABBASTANZA INTUITIVE SONO SEGUITE DELLE ATTIVITA’ SPERIMENTALI DI APPROFONDIMENTO I° ATTIVITA’: COSTRUZIONE DI UNA MERIDIANA I ragazzi hanno costruito una meridiana …. ..hanno osservato e misurato lo spostamento dell’ombra dello gnomone sulla tavoletta…. …utilizzando un goniometro ed un filo hanno registrato la variazione dell’altezza del sole durante la giornata e riportato i dati in tabelle. A questo punto il discorso è stato allargato alla volta celeste ed alle osservazioni del cielo notturno. Ai ragazzi è stato richiesto di osservare il cielo durante la stessa notte a ore successive prendendo come riferimento piccoli gruppi di stelle facilmente riconoscibili (costellazioni) « ho osservato la costellazione di Orione durante la serata, alle 20,30, alle 21,30 poi alle 22,30. Ho visto che si era spostata nel cielo, ho preso come punti di riferimento i tetti delle case vicine» La stessa attività è stata riproposta effettuando osservazioni in serate successive, ciò ci ha dato lo spunto per introdurre una prima distinzione tra STELLE FISSE ed ERRANTI. II° ATTIVITA’: COSTRUZIONE DI UNA BALESTRA CELESTE I ragazzi hanno compilato delle tabelle di osservazione , effettuate in sere differenti, la distanza tra gli astri è stata definita attraverso misurazioni (utilizzando la balestra celeste) ed espressa in qualità di distanza angolare. Alcuni oggetti hanno posizioni fisse tra loro Altri si spostano In classe: Le esperienze svolte sono state rielaborate, dalle osservazioni fatte durante il giorno nel cortile della scuola ed a casa, in maniera individuale, durante la notte, TUTTI GLI ALUNNI SI SONO ACCORTI CHE IL SOLE E LE STELLE SI MUOVONO NEL CIELO! Per stimolare la discussione è stato chiesto: “siete sicuri che si muovano loro?” Molti hanno confermato che dall’osservazioni svolte è ISTINTIVO affermare che il sole e gli astri si muovono, cioè sorgono e tramontano, ma le conoscenze pregresse li hanno portati a correggere le affermazioni dicendo che ciò che osserviamo è il risultato della rotazione della terra. Si sono resi conto che spesso le apparenze possono fuorviare : il movimento che effettivamente osservano è solo APPARENTE! Al fine di consolidare e puntualizzare i concetti affrontati, in classe i ragazzi hanno prodotto cartelloni riassuntivi delle esperienze svolte. Questa prima fase del percorso ha permesso agli studenti di entrare in confidenza con la volta celeste e con alcuni concetti ad essa attinenti: - Moto apparente e rotazione terrestre - Stelle e pianeti - Costellazioni - …. La seconda parte del percorso ha cercato di approfondire alcuni concetti attraverso l’utilizzo di softwarwe e di attività laboratoriali mirate. III° ATTIVITA’ : Il planetario virtuale « STELLARIUM» I ragazzi sono stati guidati all’utilizzo di un importante supporto informatico che ha permesso loro di simulare la volta celeste programmando e variando le modalità di osservazione. Il sistema infatti permette di cambiare il luogo di osservazione, la data, evidenziare le costellazioni, prevedere il passaggio di satelliti, la posizione dei pianeti e molto altro. Una volta installato il programma i ragazzi ne hanno scoperto le funzioni e le potenzialità; tutti gli oggetti sono «cliccabili» e le opzioni del programma permettono di visualizzare la disposizione delle costellazioni, delle nebulose, i nomi degli oggetti celesti e le rispettive coordinate celesti. Utilizzando lo zoom come un telescopio reale è possibile esplorare la Via Lattea, le galassie, seguire la fasi della luna e dei pianeti, osservarne la superficie e le principali caratteristiche, in modo estremamente realistico. E’ inoltre possibile avanzare o regredire nel tempo per vedere rapidamente i mutamenti del cielo dal giorno alla notte, da una stagione all’altra. IV° ATTIVITA’ : RAPPRESENTARE LE COSTELLAZIONI Dopo aver incontrato le principali costellazioni, i ragazzi si sono cimentati nella rappresentazione di tali raggruppamenti di stelle utilizzando un metro da carpentiere. Ci siamo accorti che questo metodo ha tuttavia degli inconvenienti: le singole aste del metro hanno tutte la stessa lunghezza e quindi in alcune rappresentazioni i ragazzi hanno incontrato difficoltà. Si è quindi provato a sostituire il metro con delle strisce di cartoncino e fermacampioni e così abbiamo ottenuto dei modellini dinamici assai utili con i quali i ragazzi hanno potuto rappresentare diverse forme e costellazioni Anche in questo caso l’attività è stata rielaborata sotto forma di cartelloni riepilogativi V° ATTIVITA’: COSTRUZIONE DI UN PLANISFERO E’ un semplice strumento che ci mostra la disposizione delle stelle che sono visibili nel giorno e nell’ora da noi scelta. Si inizia con il riconoscimento della costellazione più facile da individuare, l’Orsa maggiore, poi con l’aiuto di alcuni allineamenti indicati sul planisfero si localizzano le altre stelle e costellazioni. Ai ragazzi è stato fornito un «KIT» completo di istruzioni per la costruzione e l’utilizzo del planisfero. VERIFICHE IN ITINERE E VALUTAZIONE La verifica del percorso svolto è stata attuata tramite test individuali e discussioni di gruppo. Attività utili per chiarimenti, commenti o come semplice ripasso. Le attività pratiche, in particolar modo, hanno consentito di verificare l’impegno e la partecipazione. La valutazione non si è esaurita in una semplice misurazione del profitto, ma su di essa si è incentrata la programmazione didattica in un’ottica di feedback continui che hanno prodotto ripensamenti e rimodulazioni in itinere dell’intero progetto didattico. VERIFICA FINALE DEGLI APPRENDIMENTI La verifica finale degli apprendimenti è stata realizzata attraverso un test scritto con domande a risposta aperta, sono riportate alcune di seguito a titolo di esempio: • Osserva l’immagine accanto e commentala • Cosa rappresenta l’immagine accanto? Spiega l’utilizzo di questo strumento. • Immaginati di essere nel cortile della scuola alle ore 17.00 , gli alberi del cortile dove credi che proietterebbero la loro ombra? • Trovi analogie tra il moto del sole e quello delle stelle? Di che tipo di moto si tratta? • Osservando il cielo notturno come puoi distinguere le stelle dai pianeti? Che differenza c’è tra questi due tipi di corpi celesti? • Cosa sono le costellazioni? Utilizza il planisfero che hai realizzato per individuare almeno una costellazione visibile per ogni stagione COME VIENE SVILUPPATO L’ASPETTO LINGUISTICO Nelle esperienze pratiche i ragazzi si sono trovati di fronte a situazioni significative che li hanno richiamati ad una partecipazione attiva. Inoltre il lavoro di gruppo ha spesso condotto al confronto di conoscenze e competenze. Le discussioni collettive hanno stimolato i ragazzi a relazionare su date problematiche o argomenti. In fine durante i momenti di riepilogo dei concetti appresi, gli studenti sono stati sollecitati ad esporre i contenuti utilizzando un linguaggio specifico il più possibile appropriato. CONCLUSIONI E RISULTATI RAGGIUNTI Alla fine dell’esperienza svolta, emergono la validità e l’utilità del percorso sia come opportunità per i docenti che vengono sollecitati a progettare nuove attività, sia soprattutto per i ragazzi che si trovano a svolgere esperienze coinvolgenti e stimolanti. Molto spesso questo tipo di esperienze richiedono più tempo sia in fase di preparazione che di realizzazione rispetto allo studio della disciplina in un ottica di passività e di trasmissione di nozioni secondo uno schema univoco insegnante-alunno; tuttavia lo sforzo è ripagato dall’interesse che gli alunni dimostrano e dalla convinzione di poter contribuire in maniera significativa al loro percorso di crescita. Da parte del gruppo dei docenti che hanno collaborato c’è stata partecipazione nonostante le difficoltà iniziali che hanno incontrato nel cercare di impostare il lavoro in maniera diversa e condivisa. Gli studenti hanno partecipato attivamente con un atteggiamento propositivo. Anche per loro inizialmente è stato «spiazzante» avvicinarsi ad un argomento sperimentandolo e ponendosi domande piuttosto che acquisire informazioni dal libro di testo ed eventualmente provare, solo in un secondo tempo, a verificarne alcune. E’ stato altresì difficile cercare di non fare «interferire» le conoscenze personali o pregresse degli alunni con il percorso di osservazione e SCOPERTA che avevamo progettato per loro; tuttavia alcuni concetti e conoscenze fino ad ora date per scontate possono adesso dirsi VERIFICATE attraverso l’ ESPERIENZA DIRETTA. IN CONCLUSIONE: Ci siamo posti tante domande e trovate altrettante risposte, abbiamo ragionato e riflettuto insieme, alcune cose ci hanno appassionato e altre hanno prodotto nuovi interrogativi: « é stato interessante quando fuori abbiamo osservato l’ombra del bastone che si sposta e abbiamo provato a spiegarne il motivo prima di leggerlo sui libri…» « Mi è piaciuto vedere al computer movimento dei pianeti del nostro sistema solare che sembrano trovarsi tutti su una stessa linea … anche vedere che le stelle sembrano tutte vicine quando invece non è vero»