Indice - Regione Calabria

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Indice
1
DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO......................................................... 1
2
NORMATIVA DI RIFERIMENTO ED OBBLIGHI ............................ 3
3
PRESCRIZIONI GENERALI .................................................................... 4
3.1
Misura dell’energia immessa in rete ....................................................... 5
3.1.1
Requisiti del sistema di misura............................................................................................. 6
3.1.1.1 Caratteristiche dei trasformatori di misura dell’energia ................................................6
3.1.1.2 Caratteristiche dei contatori di energia elettrica ............................................................8
3.1.1.3 Installazione e requisiti antifrode ..................................................................................10
3.1.1.4 Localizzazione del sistema di misura.............................................................................13
3.1.1.5 Verifiche.........................................................................................................................13
3.2
Dispositivo generale ................................................................................. 14
3.2.1
Protezione generale ............................................................................................................. 15
3.3
Dispositivo di interfaccia......................................................................... 15
3.3.1
3.3.2
3.3.3
Protezione di interfaccia...................................................................................................... 16
3.3.1.1 Caratteristiche dei TV....................................................................................................18
Tipologia e taratura delle protezioni di interfaccia ............................................................. 20
Rincalzo alla mancata apertura del dispositivo di interfaccia ............................................ 20
1 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO
L’opera da realizzare è un generatore fotovoltaico sito nel comune di Isola di Capo Rizzuto,
in provincia di Crotone.
La distanza tra le file di stringhe è di circa 2.7 m. L’orientamento dei moduli fotovoltaici è
Sud-Ovest con un angolo di inclinazione pari a 26° rispetto al piano orizzontale. La superficie
del campo fotovoltaico è di circa 60.000 m².
La potenza nominale di tale impianto sarà pari a circa 3,00 MWp.
Le fondazioni di sostegno delle stringhe saranno individuate dopo una approfondita analisi
geotecnica (chiodi da terra o travi di cemento).
I moduli fotovoltaici producono corrente continua. Per la trasformazione in corrente alternata
e per l’allacciamento con la rete ENEL è previsto nell’area un edificio le cui caratteristiche
geometriche sono riportate nell’elaborato grafico “EG 10 – CABINE IMPIANTO” allegato al
presente progetto.
I cavi elettrici per il collegamento in parallelo delle stringhe di moduli fotovoltaici sono
inserite in canaline montate sulle stringhe stesse. Tutti i collegamenti tra le stringhe stesse e la
cabina di trasformazione sono interrati. Il cavo di allaccio alla rete dell’impianto fotovoltaico
sarà come da prescrizione ENEL.
L’energia prodotta verrà conferita alla rete elettrica nazionale attraverso una connessione su
linea esistente. I sottocampi fotovoltaici saranno opportunamente collegati ai gruppi di
conversione DC-AC (inverter), i quali provvederanno alla trasformazione della corrente da
continua in alternata con caratteristiche adeguate per l’immissione in rete.
I vari collegamenti saranno realizzati con elettrodotti interrati, con lo scopo di minimizzare
l’impatto ambientale e paesaggistico.
1
L’intero perimetro dell’area su cui sarà installato l’impianto fotovoltaico sarà recintato con
una rete di protezione alta circa 2 m. L’accesso all’area di impianto e alle cabine avrà luogo dalla
esistente viabilità comunale ed interpoderale.
Il valore di corrente di corto circuito presunto nel punto di connessione è pari a 0,20 kA.
Nelle tabelle che seguono sono elencate le caratteristiche elettriche del singolo modulo
fotovoltaico, degli inverter e dei trasformatori previsti nel progetto.
Modulo Fotovoltaico – SOLAR WORLD
Dato
Sigla
Valore U.M.
Potenza nominale
Pn
200
Wp
Tolleranza
T
±3
%
Tensione (MPP)
VMPP
28.60
V
Corrente (MPP)
IMPP
7.00
I
Tensione di corto circuito
VOC
36.2
V
Corrente di cortocircuito
ISC
7.60
I
Tensione massima del sistema
VDC
1000
V
Coefficiente di temperatura
α(Isc)
+ 0.08
%/K
Coefficiente di temperatura
β(Voc)
- 0.33
%/K
Inverter – SMA
Dato
Sigla
Valore
U.M.
Potenza nominale
PCA
1000
kW
Tensione minima e massima MPP
VMPP
450-820
V
Tensione massima in DC
VCC
880
V
Caratteristiche in uscita
400 V – 50 Hz
2
Trasformatore – GEASOL - Resina
Dato
Sigla
Valore
U.M.
Potenza nominale
Pn
2500
kVA
Lato media tensione
V1
20000
V
Lato bassa tensione
V2
400
V
Tensione di corto circuito
VCC%
6
%
Frequenza
F
50
Hz
2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ED OBBLIGHI
In base all’art. 1 della Legge 186 del 1968, all’art. 7 della Legge 46 del 1990 ed all’art. 6 del
Decreto Legislativo n. 626 del 1994, gli impianti elettrici devono essere progettati ed eseguiti a
regola d’arte.
Tale obbligo è rivolto al committente, al progettista, all’impresa di installazione ed al
manutentore.
Il mancato rispetto di tali condizioni, espone i soggetti indicati a sanzioni amministrative,
così come indicato all’art. 16 della Legge 46 del 1990 e alle sanzioni penali indicate all’art. 91
del Decreto Legislativo n. 626 del 1994.
Per la progettazione si è fatto riferimento alle seguenti Norme e Decreti:
•
Norma CEI 11-1
“Impianti di produzione , trasporto e distribuzione di energia elettrica. Norma
generale”
•
Norma CEI 11-17
“Impianti di produzione , trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo”
•
Norma CEI 64-8
3
“Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in c.a. e a
1.500 V in c.c.”
•
Norma CEI 20-29
“Conduttori per cavi isolati”
•
Legge n.186 del 01/03/1968
“Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari,
installazioni e di impianti elettrici ed elettronici”
•
Legge n. 46 del 03/03/1990
“Norme per la sicurezza degli impianti elettrici”
•
D.P.R. n.447 del 06/12/1991
“Norme per la sicurezza degli impianti elettrici”
•
D.lgs. n.626 del 19/09/1994 e aggiornamenti
“Attuazioni delle Direttive Comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza
e della salute dei lavoratori durante il lavoro”
•
CEI 0-2
•
ENEL DK 5310
“Modalità e condizioni contrattuali per l’erogazione di ENEL Distribuzione del
servizio di connessione alla rete elettrica con tensione nominale superiore a 1 kV”
•
ENEL DK 5740
“Criteri di allacciamento di impianti di produzione alla rete MT di ENEL
Distribuzione”
3 PRESCRIZIONI GENERALI
L'impianto elettrico è stato dimensionato e realizzato in modo da soddisfare, oltre che le
norme di legge, tecniche e regolamentari vigenti al momento dell'esecuzione anche di tutte le
seguenti condizioni.
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I componenti saranno scelti conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme:
saranno scelti in modo da non causare effetti nocivi sugli altri componenti o sulla rete di
alimentazione.
I componenti dell'impianto e gli apparecchi utilizzatori fissi saranno installati in modo da
facilitarne il funzionamento, il controllo, l'esercizio e l'accesso alle connessioni.
I dispositivi di manovra e di protezione, quando ci sia possibilità di confusione che ingeneri
pericolo, devono portare scritte o altri contrassegni che ne permettano l'identificazione.
I dispositivi di comando e manovra, nei luoghi accessibili al pubblico, devono essere chiusi a
chiave.
Non devono essere presenti componenti elettrici non necessari al luogo stesso, fatta
eccezione per le condutture in transito.
Non saranno installati nelle vie d’uscita uscita apparecchi elettrici contenenti fluidi
infiammabili.
Le condutture devono essere collocate in modo da non costituire ostacoli lungo le vie
d’uscita e non provocare il riscaldamento di parti metalliche ad esse adiacenti. I materiali che le
compongono sono tali da non provocare l’innesco d’incendio né la sua propagazione.
Per quanto riguarda l'identificazione dei conduttori dovranno essere rispettate le seguenti
indicazioni:
-
bicolore
giallo-verde
per
conduttori
di
terra,
protezione
ed
equipotenzialità;
-
blu chiaro da destinare al conduttore neutro;
-
colori secondo la tabella CEI-UNEL 00722 per i colori distintivi dei
cavi.
3.1 Misura dell’energia immessa in rete
I paragrafi che seguono descrivono i requisiti richiesti per il sistema di misura (cosi come
definito dalla norma CEI 13-4) dell’energia scambiata (cioè immessa e/o prelevata nel medesimo
5
punto di connessione) e per i singoli componenti, nel caso di allacciamento alla rete MT di
ENEL; vengono inoltre prescritti i requisiti di installazione ed antifrode.
Nei casi in cui il Cliente produttore richieda che l’attività di installazione e manutenzione del
sistema di misura dell’energia elettrica scambiata con la rete sia svolta da ENEL, verranno
utilizzati i componenti unificati ENEL.
Qualora il Cliente produttore richieda ad ENEL l’installazione e la manutenzione del solo
contatore corredato di relativo modulo di comunicazione, questi saranno scelti tra quelli utilizzati
da ENEL (vedi tabella 1).
ENEL si riserva infine la possibilità di installare nello stesso punto di misura ufficiale un
proprio contatore di controllo, per la ricostruzione della misura in caso di malfunzionamento o
irregolarità del sistema di misura ufficiale.
3.1.1
Requisiti del sistema di misura
Oggetto del presente paragrafo è la definizione dei requisiti generali e delle caratteristiche
tecniche del sistema di misura dell’energia scambiata da installare nei punti di connessione dei
Clienti produttori allacciati alla Rete MT di ENEL Distribuzione.
Il sistema di misura è soggetto a controllo fiscale, pertanto il responsabile per l’installazione
e manutenzione dovrà rendere disponibile la certificazione di taratura fiscale eventualmente
richiesta.
3.1.1.1 Caratteristiche dei trasformatori di misura dell’energia
I trasformatori di misura devono essere conformi alla norma CEI EN 60044-1 (trasformatori
di corrente - TA) e CEI EN 60044-2 (trasformatori di tensione – TV).
Inoltre devono avere adeguate caratteristiche costruttive in funzione della tipologia di
installazione e della tensione di esercizio della rete nel punto di connessione; in particolare per le
reti a 15-20 kV si raccomandano i seguenti valori minimi di grado di isolamento:
6
-
tensione massima di riferimento per l’isolamento: 24 kV
-
tensione di tenuta a frequenza industriale (50 Hz): 50 kV
-
tensione di tenuta ad impulso atmosferico: 125 kV
-
La classe di precisione prescritta deve essere migliore o uguale al
valore 0,5.
La prestazione nominale (VA) dei trasformatori deve essere compatibile con l’impedenza del
circuito connesso a valle del secondario.
I trasformatori di corrente devono avere, inoltre, le seguenti caratteristiche tecniche (valori
minimi raccomandati da ENEL):
-
corrente nominale termica di c.c. per 1 sec: 12,5 kA
-
corrente nominale dinamica: 31,5 kA
-
fattore di sicurezza: 15
-
corrente termica permanente nominale compresa tra 1 e 2 volte la
massima corrente transitante nel punto di connessione (CEI 13-4).
I TA e TV devono essere di tipo “dedicato” ovvero devono essere utilizzati unicamente per il
sistema di misura.
I TA possono essere a più secondari, a patto che ogni avvolgimento abbia un nucleo distinto
(TA a nuclei separati); di tali secondari uno deve essere destinato esclusivamente alla misura di
interesse ENEL e soddisfare i requisiti sulla precisione e la prestazione riportati in precedenza.
I TV devono avere unico rapporto di trasformazione adeguato alla tensione nominale di
ingresso dei circuiti volumetrici del misuratore.
Qualora il Cliente produttore utilizzi il misuratore fornito da ENEL la tensione nominale
dell’avvolgimento secondario del trasformatore di tensione deve essere pari al valore 57,7 V
(inserzione del trasformatore tra fase e terra) o 100 V (inserzione del trasformatore tra fase e
fase); la corrente nominale secondaria del trasformatore di corrente deve essere pari a 5 A ed il
valore massimo pari a 6 A.
7
I trasformatori di misura devono essere alloggiati in uno scomparto, il cui sportello di
chiusura deve consentire agevolmente le operazioni di sigillatura.
3.1.1.2
Caratteristiche dei contatori di energia elettrica
Il contatore dell’energia deve avere le seguenti caratteristiche minime:
-
conformità alle seguenti norme:
-
CEI EN 62052 – 11 (prescrizioni generali del contatore):
-
CEI EN 62053 – 22, prescrizioni particolari per il contatore: misura
dell’energia attiva;
-
CEI EN 62053 – 23, prescrizioni particolari per il contatore: misura
dell’energia reattiva;
-
CEI EN 62056 (serie), per ciò che concerne lo scambio dei dati per la
lettura dei contatori, il controllo delle tariffe e del carico;
-
misura dell’energia prelevata ed immessa in rete e memorizzazione
delle relative curve di carico con intervallo di misura di 15’;
-
unità di misura per l’energia attiva (reattiva): kWh (kvarh);
-
unità di misura per la potenza attiva (reattiva): kW (kvar);
-
classe di precisione per la misura di energia attiva: 0,5S o migliore;
-
classe di precisione per la misura di energia reattiva: 2 o migliore;
-
riferimento orario assicurato da dispositivo orario sincronizzabile,
avente precisione migliore di 0,5 s/giorno in condizioni di
funzionamento normali. Il dispositivo orario deve essere conforme alle
norme CEI EN 61038;
-
interfaccia ottica per la lettura e/o programmazione locale (conforme
alla norma CEI EN 62056-21) che assicuri almeno una velocità di
trasmissione di 9600 bit/sec.
Il contatore deve essere inoltre dotato di un modulo di comunicazione corredato di relativa
SIM card, se prevista.
Tale dispositivo deve consentire l’acquisizione a distanza dei dati di misura e delle
informazioni fornite dal contatore senza procurare errori o mancata acquisizione dei dati inviati
al sistema centrale di telelettura.
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Deve inoltre garantire una connessione “trasparente” con il sistema centrale di telelettura.
Per quanto concerne la telelettura e la programmazione locale e da remoto dei contatori, al
fine di garantire una adeguata gestione delle informazioni disponibili e delle risorse del sistema
centrale di telelettura è opportuno che:
-
i contatori siano in grado di memorizzare i dati di misura e quelli
forniti dall’eventuale dispositivo di elaborazione. Tali dati devono
essere disponibili nel misuratore per almeno 60 giorni;
-
la modalità di comunicazione sia tale che sia il sistema centrale di
telelettuara a contattare i contatori e non viceversa;
-
la durata della connessione per ogni istanza di comunicazione sia tale
da non impiegare le risorse di rete per un periodo di tempo
ingiustificato;
-
ogni contatore sia univocamente identificato, in qualsivoglia rete di
trasmissione utilizzata, mediante un codice anagrafico riportato in una
distinta memoria interna riservata e non modificabile;
-
il collegamento tra il sistema centrale di acquisizione ENEL e il
contatore sia effettuato tramite la rete di trasmissione GSM, ISDN o
PSTN; utilizzando uno tra i seguanti protocolli di comunicazione:
- IEC 1107
- DLMS-COSEM
I servizi che i protocolli di comunicazione devono rendere disponibili sono:
-
lettura dei dati di misura relativi ad un periodo temporale specificato ed
in particolare è richiesta la totalizzazione, lettura locale e telelettura
delle seguenti grandezze:
-
energia attiva assorbita ed erogata;
-
energia reattiva induttiva, per energia attiva entrante;
-
energia reattiva capacitiva, per energia attiva entrante;
-
energia reattiva induttiva, per energia attiva uscente;
-
energia reattiva capacitiva, per energia attiva uscente;
9
-
i valori massimi di potenza attiva assorbita ed erogata (media nei 15’) e
la corrispondente data ed ora;
-
lettura dei registri interni;
-
lettura di data e ora dell’orologio interno del contatore;
-
lettura dei valori dei parametri di configurazione del misuratore;
-
lettura dello stato dell’apparecchiatura di misura e dell’informazione di
diagnostica;
-
eventuali ultimi dati di misura se disponibili.
È richiesta la rilevazione delle 6 curve di carico (potenza media nei 15′) attiva assorbita,
reattiva induttiva per energia attiva entrante, reattiva capacitiva per energia attiva uscente, attiva
erogata, reattiva induttiva per energia attiva uscente e reattiva capacitiva per energia attiva
entrante, con la risoluzione minima di 1 intero e 3 decimali.
Dovrà essere possibile effettuare sui contatori le seguenti attività di programmazione a
distanza:
-
sincronizzazione oraria;
-
impostazione ora legale;
-
modifica delle fasce orarie.
Non devono essere possibili altre impostazioni da remoto.
Ogni attività di riprogrammazione deve essere memorizzata in un registro interno accessibile
in sola lettura, contraddistinta con la relativa data e ora di esecuzione e verificabile da remoto.
3.1.1.3
Installazione e requisiti antifrode
Le modalità di installazione dovranno essere rispondenti:
-
alle indicazioni della casa costruttrice ed alle Norme CEI di prodotto,
per i singoli componenti;
-
alla Norma CEI 13-4 “Sistemi di misura dell’energia elettrica –
Composizione, precisione e verifica”.
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Il sistema di misura dovrà essere posato in opera secondo quanto prescritto nella norma CEI
13-4.
L’apparecchiatura di misura deve essere installata nell’apposito locale di misura della cabina
di consegna realizzata in conformità al documento DK 5600, in modo che :
-
risulti protetto dagli agenti atmosferici e condizioni ambientali
eccezionali;
-
sia possibile l’accesso del personale incaricato dell’esecuzione di
letture e verifiche, distintamente dall’accesso del personale del Cliente
produttore.
I cavi di collegamento tra trasformatori di misura e misuratore devono essere di tipo
N1VC7V-K 0,6/1 kV, in conformità alla norma CEI 20-14, con conduttori flessibili multipolari,
schermati sotto guaina di PVC non propagante incendio.
Qualora il Cliente produttore utilizzi il misuratore fornito da ENEL la sezione dei cavi di
collegamento per i circuiti di tensione e di corrente deve essere scelta tra i seguenti valori
normalizzati: 2,5 - 4 - 6 - 10 mm2.
I cavi di collegamento dovranno essere protetti dai tubi di protezione conformi alle norme
CEI di prodotto idonei alla protezione e alla sistemazione dei conduttori isolati e/o dei cavi nelle
installazioni elettriche, fino a 1000 V c.a. e/o fino a 1500 V c.c. Le tratte rettilinee non dovranno
superare i 15 m di lunghezza.
I cavi di misura non devono percorrere vie in comune con i cavi di potenza, né devono
correre paralleli ad essi; i cavi medesimi non devono essere utilizzati per scopi diversi dalla
realizzazione del sistema di misura.
Le prescrizioni che seguono fanno riferimento alle condizioni di impianto di terra unico per
l’area in cui sono installati i componenti (situazioni diverse richiedono provvedimenti che vanno
valutati caso per caso).
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Per garantire il corretto funzionamento del circuito di misura, deve essere collegato
all’impianto di messa a terra uno dei morsetti di uscita dell’avvolgimento secondario del TA, e
del TV, conformemente allo schema elettrico dichiarato nella documentazione preliminare.
L’installazione dovrà essere inoltre conforme ai requisiti antifrode rispondenti alla Norma
CEI 13-4 “Sistemi di misura dell’energia elettrica – Composizione, precisione e verifica”.
Appositi sigilli devono essere applicati nei seguenti punti riguardanti il circuito della misura,
in modo da proteggere e segregare le relative apparecchiature:
-
scomparto contenenti i TA ed i TV dedicati al sistema di misura;
-
eventuale armadio contenente la morsettiera di sezionamento e raccolta
cavi dei TA e TV, ove utilizzato;
-
i raccordi intermedi e i terminali dei tubi, utilizzati a protezione dei
cavi di misura (se rimovibili);
-
i contatori con le relative morsettiere o il quadro di alloggiamento dei
medesimi;
-
sul dispositivo di comunicazione, se accessibile.
Eventuali ulteriori parti del circuito di misura, se accessibili, devono essere opportunamente
protette e sigillate.
Le tubazioni di collegamento non devono risultare sfilabili.
Le tubazioni presenti lungo i muri devono essere posate a vista; inoltre nel caso di tratti
sotterranei nella proprietà del Cliente produttore deve essere possibile l’ispezione delle tratte.
Tutto il circuito secondario dovrà essere opportunamente protetto da sigilli; l’accesso al
circuito deve poter avvenire solamente dietro rimozione dei sigilli medesimi.
Il contatore, dopo la messa in servizio non dovrà subire alcuna riprogrammazione. Eventuali
attività di riprogrammazione dovranno essere comunicate ad ENEL.
In particolare, le interfacce di programmazione locale e/o remota dovranno essere dotate di
un sistema di codici di accesso che limitino le funzioni di programmazione.
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ENEL si riserva comunque la facoltà di procedere alla sigillatura del sistema di misura in
sede di contraddittorio con il Cliente produttore.
3.1.1.4
Localizzazione del sistema di misura
I trasformatori di misura dovranno essere ubicati all’interno dell’impianto di produzione, in
prossimità del punto di consegna sul lato MT ed essere protetti dal dispositivo generale del
Cliente produttore.
I contatori dovranno essere ubicati nell’apposito locale di misura, munito di doppio ingresso
per consentire l’accesso indipendente anche al personale ENEL.
Qualora il Cliente produttore richieda il servizio di installazione e manutenzione del sistema
di misura, ENEL installerà il medesimo conformemente alle indicazioni contenute nella DK
5600, a meno che il servizio non sia limitato al solo contatore.
3.1.1.5
Verifiche
L’installazione e la messa in servizio delle apparecchiature di misura sono a cura del
soggetto responsabile dell’installazione e manutenzione del sistema di misura.
Come condizione preliminare all’attivazione dell’impianto, il sistema di misura dovrà essere
sottoposto a verifica di prima posa da parte del responsabile dell’installazione e manutenzione
dello stesso.
Inoltre per i misuratori si dovrà verificare la teleleggibilità dei dati di misura previsti da parte
del sistema centrale di telelettura di ENEL. L’onere relativo alla verifica di prima posa è a carico
del responsabile dell’installazione e manutenzione.
Le verifiche periodiche dell’apparecchiatura di misura sono eseguite a cura del responsabile
dell’installazione e manutenzione del sistema di misura, in conformità alla norma CEI 13-4, con
cadenza almeno triennale.
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ENEL si riserva di presenziare alle operazioni di verifica. In tal caso il responsabile
dell’installazione e manutenzione dei misuratori dovrà preavvisare ENEL, con adeguato
anticipo, della verifica periodica in programma. Gli oneri relativi alle attività di verifica
periodica sono a carico del responsabile dell’installazione e manutenzione delle apparecchiature
di misura.
Le verifiche straordinarie potranno essere richieste da una delle due parti interessate e
dovranno essere eseguite in conformità alla norma CEI 13-4. Nel caso in cui viene accertato il
funzionamento irregolare del sistema di misura gli oneri per le attività di verifica sono a carico
del soggetto responsabile dell’installazione e manutenzione, in caso contrario le spese di verifica
sono a carico del soggetto richiedente la stessa.
I certificati di verifica, redatti come da norma CEI 13-4, dovranno essere inoltrati ad ENEL.
3.2 Dispositivo generale
Il dispositivo generale può essere costituito da un interruttore in esecuzione estraibile con
sganciatore di apertura oppure interruttore con sganciatore di apertura e sezionatore da installare
sul lato rete ENEL dell'interruttore. Per i dettagli si veda la DK 5600.
In assenza di carichi del Cliente Produttore o se tutta la rete del Cliente Produttore può
funzionare in isola, la funzione del dispositivo d'interfaccia può essere svolta dal dispositivo
generale, in tal caso:
-
il dispositivo deve essere equipaggiato con doppi circuiti di apertura e
bobina a mancanza di tensione su cui devono agire rispettivamente le
protezioni generali e d'interfaccia;
-
i TV previsti per l'alimentazione delle protezioni di interfaccia, devono
essere posti a monte dell'interruttore generale (fra l'interruttore ed il
sezionatore che in questo caso diventa indispensabile) ed inseriti, lato
MT, tramite fusibili di calibro opportuno.
14
3.2.1
Protezione generale
Questa protezione ha il compito di aprire l'interruttore associato in modo tempestivo e
selettivo rispetto al dispositivo della rete pubblica, onde evitare che i guasti sull'impianto del
Cliente Produttore provochino la disalimentazione di tutta l'utenza sottesa alla stessa linea MT.
A tal fine il Cliente Produttore deve installare una protezione generale di massima corrente e
una protezione contro i guasti a terra. Per i dettagli si veda la DK 5600.
3.3 Dispositivo di interfaccia
Il dispositivo di interfaccia (DI) può essere costituito da un interruttore in esecuzione
estraibile con sganciatore di apertura a mancanza tensione oppure da un interruttore con
sganciatore di apertura a mancanza tensione e sezionatori installati a monte e a valle
dell'interruttore.
Tale dispositivo, qualora il gruppo generatore sia in BT, può essere sostituito da un
contattore combinato con fusibile o con interruttore automatico equipaggiato di bobina di
sgancio a mancanza di tensione. In particolare, per impianti connessi alla rete mediante
trasformazione dedicata MT/BT di potenza complessiva inferiore al 2% del/i trasformatore/i (o ≤
50 kW indipendentemente dalla potenza del/i trasformatore/i), il cliente produttore ha la facoltà
di utilizzare anche dispositivi di interfaccia conformi alle prescrizioni DK 5940 (eventualmente
integrati nel sistema di conversione, dove previsto).
Per ragioni di sicurezza dell'esercizio della rete ENEL il dispositivo di interfaccia deve essere
preferibilmente unico.
Qualora nell'impianto del Cliente Produttore siano presenti più generatori, ENEL si riserva di
autorizzare l’uso di più dispositivi di interfaccia indipendenti fra loro, fino al limite di uno per
ogni generatore.
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In questo modo si possono avere sulla rete del Cliente Produttore più isole, purché, nel
percorso elettrico tra dispositivo generale e ciascun dispositivo di generatore, sia interposto un
solo dispositivo di interfaccia.
Se le esigenze di esercizio dei gruppi di produzione richiedono necessariamente l'impiego di
più dispositivi di interfaccia, comandati da una medesima protezione di interfaccia, oppure
l'impiego di dispositivi di interfaccia diversi a seconda della configurazione dell'impianto, deve
essere prevista come funzione di rincalzo una ulteriore protezione, con caratteristiche non
inferiori a quelle riportate nell’allegato PI, che comandi l'interruttore generale o un interruttore
equivalente che distacchi tutta la produzione dalla rete ENEL.
Infine si segnala che il Dispositivo del generatore può coincidere con il dispositivo di
interfaccia qualora vi sia un solo generatore e non siano presenti carichi privilegiati.
3.3.1
Protezione di interfaccia
Le protezioni di interfaccia sono costituite essenzialmente da relé di frequenza, di tensione
ed, eventualmente, di massima tensione omopolare.
In caso di sovraccarico o corto-circuito sulla rete ENEL o mancanza di alimentazione da
parte ENEL stessa si ha, di regola, l'intervento dei relè di frequenza; i relè di minima e massima
tensione, invece, assolvono ad una funzione prevalentemente di rincalzo. In caso di guasto
monofase a terra sulla rete ENEL interviene il relè di massima tensione omopolare (qualora
presente).
Al fine di evitare scatti intempestivi dovuti a dissimmetrie sulle tensioni di fase o a
distorsioni ed abbassamenti delle tensioni secondarie di TV inseriti tra fase e terra per
saturazione degli stessi durante il transitorio susseguente all'eliminazione di guasti a terra in rete,
le protezioni di frequenza devono avere in ingresso una tensione concatenata (derivata da un TV
inserito fase-fase se il DI è sulla MT).
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Anche i relé di massima e minima tensione devono avere in ingresso (e quindi controllare) le
tensioni concatenate.
Al fine di dotare il sistema protezioni-dispositivo di interfaccia di una sicurezza intrinseca,
l'interruttore di interfaccia deve essere dotato di bobina di apertura a mancanza di tensione e,
quindi, per guasto interno o per mancanza di alimentazione ausiliaria, si deve avere l'apertura
dello stesso interruttore.
Al fine di assicurare una adeguata continuità di servizio alla rete ENEL, si stabilisce la
seguente procedura di gestione delle protezioni di interfaccia:
-
le protezioni sono acquistate, installate e mantenute in efficienza dal
Cliente Produttore; tali protezioni devono assicurare le funzioni
previste dalla Norma CEI 11-20 e devono avere caratteristiche non
inferiori a quelle riportate nelle norme ENEL in cui sono descritti
anche i requisiti della certificazione che deve essere prodotta per
attestare tale conformità;
-
la taratura delle protezioni avviene sotto la responsabilità del Cliente
Produttore sulla base del piano di taratura predisposto da ENEL;
-
i controlli occasionali e periodici delle protezioni devono essere
eseguiti sotto la responsabilità del Cliente Produttore;
-
ENEL si riserva il diritto di presenziare sia alle prove di prima
installazione che periodiche. ENEL si riserva inoltre di effettuare la
verifica di funzionamento delle protezioni di interfaccia; i costi relativi
all'intervento del personale ENEL, in caso di irregolarità, sono a carico
del Cliente Produttore.
Qualora durante le prove si presenti la necessità, da parte del personale ENEL, di accedere
agli impianti del Cliente Produttore, si applica la regolamentazione di cui al capitolo 3 del
Regolamento di Esercizio;
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-
i riduttori che alimentano le protezioni sono acquistati, installati e
mantenuti in efficienza dal Cliente Produttore e devono avere
caratteristiche non inferiori a quelle riportate nelle norme ENEL.
Devono inoltre essere adottati tutti quei provvedimenti tali da attenuare i disturbi di origine
elettromagnetica che possono alterare il funzionamento delle protezioni. In particolare i cavi di
collegamento tra i TA e la protezione generale e quelli tra i TV e i pannelli delle protezioni
generale e di interfaccia devono essere di norma schermati e lo schermo deve essere messo a
terra.
Per impianti connessi alla rete mediante trasformazione dedicata MT/BT di potenza
complessiva inferiore al 2% del/i trasformatore/i (o ≤ 50 kW indipendentemente dalla potenza
del/i trasformatore/i), non in grado di sostenere la tensione di rete (e che quindi non necessitano
della protezione di massima tensione omopolare), il cliente produttore ha la facoltà di utilizzare
anche protezioni di interfaccia conformi alle prescrizioni DK 5940 (eventualmente integrate nel
sistema di conversione, dove previsto).
3.3.1.1 Caratteristiche dei TV
Le protezioni di max/min frequenza e di max/min tensione devono avere in ingresso
grandezze proporzionali ad una tensione concatenata MT e che quindi può essere prelevata:
-
dal secondario di un TV collegato fra due fasi MT se il dispositivo di
interfaccia è sulla MT (cfr. fig. 2 e 4);
-
direttamente da una tensione concatenata BT se il dispositivo di
interfaccia è sulla BT (cfr. fig. 3);
-
il rapporto di trasformazione degli eventuali TV impiegati deve essere
tale da fornire la tensione nominale all’ingresso delle rispettive
protezioni se alimentati dalla piena tensione primaria.
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La soluzione indicata vale per una PI unipolare, nel caso di impiego di PI tripolari e di
dispositivo di interfaccia sulla MT, si dovrà prevedere un adeguato numero di TV.
L’eventuale protezione di massima tensione omopolare deve avere in ingresso la tensione
omopolare MT ricavata da una terna di TV collegati tra le fasi MT e terra. In relazione alle
caratteristiche della protezione di interfaccia, si potrà utilizzare una delle seguenti alternative:
-
la tensione ai capi dei secondari dei TV collegati a triangolo aperto
(soluzione ovvia in caso di dispositivo generale asservito ad una
protezione generale con direzionale di terra unipolare):
-
le tre tensioni secondarie nel caso in cui PI ricostruisca al suo interno la
tensione omopolare;
-
il rapporto di trasformazione dei TV impiegati per deve essere tale da
fornire la tensione nominale all’ingresso della protezione in condizione
di guasto monofase a terra franco.
I TV devono essere conformi alle relative norme CEI EN 60044-2 e, in relazione al tipo di
collegamento, dovranno avere le seguenti caratteristiche:
-
fase-terra: TV di protezione almeno con classe di precisione 6P e
fattore di tensione 1.9 per 30 s;
-
fase-fase: TV di misura con classe di precisione almeno pari a 3.
-
Qualora i TV alimentino anche le protezioni associate al dispositivo
generale, queste prescrizioni vanno integrate con quelle riportate nella
DK 5600.
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3.3.2
Tipologia e taratura delle protezioni di interfaccia
Devono essere previste le protezioni indicate in tabella 2.
Tabella 2 – tipologia delle protezioni d’interfaccia
PROTEZIONE
Massima tensione
Minima tensione
Massima frequenza
Minima frequenza
(Massima tensione omopolare Vo)
La protezione di massima tensione omopolare è prevista solo per gli impianti in grado di
sostenere la tensione di rete con potenza complessiva ≥ 200 kVA ma, se le condizioni di rete lo
richiedono, ENEL si riserva la facoltà di prescriverne l'impiego anche per potenze inferiori.
Dette protezioni devono essere contenute in un unico pannello avente caratteristiche non
inferiori a quelle riportate nelle norme ENEL per quanto applicabile.
Le tarature delle protezioni di interfaccia verranno comunicate da ENEL al Cliente.
3.3.3
Rincalzo alla mancata apertura del dispositivo di interfaccia
Per la sicurezza dell'esercizio della propria rete, nei casi in cui la produzione è realizzata
mediante generatori sincroni (così come definito al par. 4) viene richiesta al Cliente Produttore la
realizzazione di un rincalzo alla mancata apertura del dispositivo d'interfaccia.
Il rincalzo consiste nel riportare il comando di scatto, emesso dalla protezione di interfaccia,
ad un altro organo di manovra. Esso è costituito da un circuito a lancio di tensione, condizionato
dalla posizione di chiuso del dispositivo di interfaccia, con temporizzazione ritardata a 0.5 s, che
agirà a secondo dei casi concordati sul dispositivo generale o sul/i dispositivo/i di generatore. Il
temporizzatore sarà attivato dal circuito di scatto della protezione di interfaccia.
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La soluzione prescelta deve essere comunque approvata da ENEL.
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