L'impatto dei fattori di rischio ambientali sull'incidenza dei tumori polmonari è etàcorrelato? l t ? Lucia Bisceglia •Le neoplasie di origine ambientale condividono con quelle ad eziologia ambientale l’assenza di “segni” che identifichino l’associazione l associazione con esposizioni a cancerogeni negli ambienti di vita e/o di lavoro. • Non vi sono caratteristiche intrinseche della malattia che consentano di discriminare le neoplasie ad eziologia (prevalentemente) ambientale/occupazionale da quelle che non riconoscono queste cause. L'IDENTIFICAZIONE L IDENTIFICAZIONE DELL DELL'EZIOLOGIA EZIOLOGIA PROFESSIONALE È COMPLICATA PER DIVERSI MOTIVI: § lungo periodo di latenza (alcuni decenni) che intercorre tra esposizione e insorgenza del tumore; § impossibilità in alcune lavorazioni a identificare tutte le sostanze con le quali i lavoratori vengono a contatto; § scarse conoscenze sull'effetto di esposizioni multiple a diverse sostanze, che possono interagire o agire a stadi diversi del processo di cancerogenesi, dando luogo a effetti additivi o sinergistici; § possibile interazione tra esposizioni professionali e abitudini di vita; § impossibilità di riproduzione sperimentale Ambrosi, Foà. La medicina del lavoro. UTET, 2003 Associazioni tumore/esposizione professionale f l paradigmatiche d h AMIANTO MESOTELIOMA PLEURICO E PERITONEALE CLORURO DI VINILE E MONOMERO ANGIOSARCOMA EPATICO Importanza p dell’attribuzione causale di un caso di tumore ad un’esposizione professionale a) ll’individuazione individuazione di una fonte qualitativa o topografica di rischio (agente, mansione, azienda, località); b) la l possibilità ibilità di intervenire i t i per prevenire i l’insorgenza l’i di altri lt i casi; c)) il chiarimento hi i t d deii d dubbi bbi esistenti i t ti circa i lla prevalenza l d deii tumori professionali nel complesso dei casi di tumore; d) la possibilità del compenso assicurativo al paziente o ai superstiti. Problematiche specifiche connesse alla stima dell’esposizione ad inquinanti ambientali Elevata variabilità spazio-temporale Î difficile stimare l’esposizione media individuale su medio-lungo periodo Basse concentrazioni Î strumenti di misura con soglie di sensibilità molto basse, tecnicamente complessi. La validità delle misure può venire alterata da errori tecnici Ampia p diffusione Î difficile definire situazioni di assenza di esposizione ambientale Esposizioni multiple Î esposizione simultanea a miscele complesse di inquinanti di interesse sanitario, le cui concentrazioni sono spesso altamente correlate (i.e inquinanti atmosferici) Ivano Iavarone, “L’integrazione salute-ambiente nelle politiche di sviluppo: problematiche ed esperienze relative alle aree di bonifica”, Novembre 2005 Fattori che contribuiscono all’incidenza del tumore Diet (35%) Tobacco (30%) Reproductive & Sexual behavior (7%) I f ti (10%) Infection Occupation (4%) Geophysical Factors (3%) Alcohol (3%) Pollution (2%) Food Additives (<1%) Medicines (1%) Industrial Products (1%) Unknown (?) Adapted from Doll, R. and Peto, R.(1981) The Causes of Cancer. Oxford Medical Publications. L’area di Taranto Acciaierie Cokerie p minerari Impianto IP Depositi Cantieri navali Cementificio Arsenale militare L’attuale situazione ambientale Taranto Episodi acuti di inquinamento di origine industriale SO2 NOx PM10 PM10 - Media 24h Conc .(ug/mc c) 200 150 100 50 0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43 45 47 conteggio ore L’apporto di inquinanti dovuto alle emissioni industriali, dimostrato dalla “direzionalità” direzionalità dei picchi di concentrazione dell’SO dell SO2, si riflette in un incremento del PM10 Trend delle emissioni stimate di ILVA dal 2002 al 2005 11500 43000 29000 93 90 28648 42000 80 70 73 71 27833,6 76 40596,9 10166 40 SOx ((Mg/a) Mg/y year 10328 27000 40000 10500 50 28000 41000 10979 60 g/y year 41840,5 11000 10000 26090,5 39000 38000 37958,7 25184,9 26000 37930,4 25000 30 37000 9707 20 9500 24000 36000 PCDD/F 10 PM 0 35000 9000 2002 2003 2004 23000 2002 2005 95 2003 40.000 93 90 85 25.835 25.914 31.124 30.000 20.000 75 76 73 70 71 10.000 65 PCDD/F IPA 60 0 2002 Fonte: registro INES- APAT 2003 2004 2005 kg/year g/year 23.826 80 2004 2005 NOx (mg/a) 100 SOx Nox Ripartizione per provincia della produzione di rifiuti speciali 7,4 18,2 Foggia 4,3 25,6 Bari Taranto Brindisi Lecce 44,5 Mortalità per tumore del polmone in centroide con raggio di 44 km avente per capocentro Taranto (Maschi) – mappa di frequenza 1981-1986 1987-1991 Crispiano Crispiano SMR 146.11 SMR 118.04 Montemesola SMR 197.55 Massafra SMR 102.03 SMR 76.85 Taranto SMR Taranto SMR 139 07 139.07 140.20 1992-1996 1992 1996 1997-2001 1997 2001 Crispiano Crispiano SMR 108 108.06 06 SMR 121 121.47 47 Montemesola SMR 85.86 Massafra SMR 102.24 Montemesola SMR 120.80 Massafra Montemesola SMR 123.22 Massafra SMR 81.35 Taranto SMR Taranto SMR 139.93 128.97 Distribuzione dell’SMR per il tumore del polmone nei 4 gruppi di comuni aggregati della Provincia di Taranto - 2000-2004 g pp 1: Taranto e Statte ((distanza dal p gruppo polo industriale compresa p entro i 10 km.)) gruppo 2: distanza dal polo industriale compresa circa tra 10 e 20 Km gruppo 3: distanza dal polo industriale compresa circa tra 20 e 30 Km gruppo 4: distanza dal polo industriale superiore circa a 30 Km Dati ASL TA/1 Responsabilità degli interventi Sono documentati ritardi, a volte incredibilmente lunghi tra la prima segnalazione di pericoli e risposte lunghi, sul piano politico ed economico. esempi su asbesto, benzene, PCB Æ l’orizzonte a breve-termine di governi e imprese abbia rappresentato t t un ostacolo t l neii confronti f ti di politiche liti h di protezione sul medio e lungo periodo (EEA 2001) DUNQUE l’identificazione precoce di pericoli e rischi e ll’attuazione attuazione delle conseguenti azioni (es. (es bonifiche) è una necessità etica e rilancia con forza il ruolo dell’epidemiologia ambientale a forte connotazione eziologica i l i e di sorveglianza li F. Bianchi, Ministero della Salute, Roma - 25-26 Novembre 2004 Le aree ad elevato rischio di crisi ambientale si trovano ad affrontare scenari di sanità pubblica critici e, molto spesso, ben diversi da quelli delle realtà circostanti che richiedono diff differenti i e specifici ifi i strumentii di analisi li i e di operatività, i i à dal d l punto di vista della diagnostica, dell’ assistenza e di interventi di prevenzione. prevenzione Il problema è quello del corretto riconoscimento dell’eziologia ambientale – come di quella occupazionale – anche ai fini d ll possibile della ibil attivazione tti i di procedure d di compensazione i a livello individuale. •Dati del registro tumori Jonico-Salentino •Stato di esposizione in funzione della residenza ÆDiverso andamento della distribuzione del tumore polmonare per fasce di età tra le aree a rischio e il resto del territorio provinciale che le ospita? Æ Definizione del carico di malattia dovuto all all’inquinamento inquinamento ambientale Æ Effetto dell’inquinamento ambientale sull’età di occorrenza della neoplasia? Æ Chiarimento Chi i delle d ll dinamiche di i h che h concorrono a definire d fi i le l criticità ii ià in termini di corretta valutazione dell’esistente e di organizzazione della rete dei servizi – sanitari, ambientali, sociali – in funzione dello specifico assetto epidemiologico. Incidenza: tassi standardizzati per 100.000 residenti con relativi IC al 95%: MASCHI, 1999-2001 1999 2001 Provincia P i i di Taranto- area a rischio Area a rischio Comune di Taranto Pool RT 72,4 (65,2-79,7) 94,5 (85,4-103,5) 97,4 (86,9-107,8) 78,5 (77,5-79,5) Pleura 1,3 (0,3-2,3) 6,8 (4,4-9,2) 8,1 (5,1-11,1) 2,5 (2,3-2,7) Linfomi NH 10,1 (7,2-12,7) 17,8 ( 13,8-21,8) 19,9 (15,1-24,7) 17,4 17 4 (17,0-17,8) 410,0 (392 8 427 1) (392,8-427,1) 503,2 (482,4-524,1) 560,5 (535,4-585,6) 552,8 (550,4-555,2) Tumori Polmone Tutti Dati RTJS Tumore del polmone Rischio relativo (Taranto vs. Provincia): 1.20 (1.05-7.52) Rischio attribuibile negli esposti 14% Numero dei casi in eccesso 125 Classi di età RR Low Up RA% Casi Numero casi eccesso <39 1,07 0,216 5,306 6,63 6 0,40 40-59 1,12 0,821 1,529 10,71 169 18,11 60-79 1,18 1,006 1,389 15,40 601 92,54 >80 1,11 0,782 1,587 9,91 123 12,19 Frazioni attribuibili Conceptual problems in the definition and interpretation of the attributable fractions Un caso attribuibile all’esposizione: 1. È un caso per il quale l’esposizione gioca un ruolo eziologico, g , nel senso che l’esposizione p ha agito g come causa componente dell’outcome (“un caso eziologico”); oppure 2. É’ un caso che non si sarebbe verificato se non si fosse realizzata l’esposizione (“un excess case”) S. Greenland, JM Robins. Am J Epidemiol, 1988 All excess cases are etiologic cases but not vice versa. … From the standpoint of both law and biology it can be essential to measure the fraction of all cases that are etiologic cases. Unfortunately, in traditional definitions the attributable fraction measures only the fraction of all cases that are definitions, excess cases, and this can be much smaller than the fraction of cases that are etiologically attributable to esxposure. “Caso non attribuibile” Tipo 0: l’esposizione non ha impatto sul tempo di incidenza del caso Tipo 1: L’esposizione ha anticipato il tempo di incidenza che si sarebbe avuto in assenza di esposizione – ma anche se l’esposizione non ci fosse stata, il caso, in un qualche momento successivo, sarebbe comunque diventato tale Tipo 2: se l’esposizione non ci fosse stata, il caso non avrebbe sviluppato la malattia, perchè in assenza di esposizione non si realizza la malattia Excess case Caso eziologico S. Greenland, JM Robins. Am J Epidemiol, 1988 The proportion of the cases of disease occurring among exposed persons which is in excess in comparison with the nonexposed (Breslow & Day, 1980) [The attributable fraction] conveys a sense of how much of the disease in an exposed population can be prevented by blocking the effect of exposure or eliminating the exposure (Rothman KJ, 1980) The proportion of disease in the target population that would not have occurred had the factor been absent (Schlesselman JJ, 1982) The proportion of the disease occurrence that would potentially be eliminated if exposure to the risk factor were prevented (Kelsey JL et al, 1986) I casii eziologici i l i i non sono considerati id ti da d queste t definizioni. d fi i i i …Nevertheless, it is possible that within the risk period, a type 1 case may h have suffered ff d a considerable id bl loss l off healthy, h lth productive d ti life lif because b off exposure’s effect. S. Greenland, JM Robins. Am J Epidemiol, 1988 The relationship may be regarded as a proportional hazards model with a The relationship may be regarded as a proportional hazards model with a relative risk of λ, or as an accelerated process where time is accelerated by a factor of φ, and the two parameters are linked by λ= φγ. L esposizione ad inquinanti – occupazionali o ambientali – L’esposizione nella situazione osservata non sembra concretizzarsi in una diversa distribuzione del tumore p polmonare all’interno della popolazione legata all’età. Tuttavia, lo studio di Berry sembra suffragare l’ipotesi l ipotesi di un effetto sull’età di occorrenza della malattia attraverso un’anticipazione dell’outcome, che spinge a riconsiderare il concetto di frazione attribuibile all’esposizione In the context of compensation, Robins and Greenland noted that if payment was based on the probability of causation then that if payment was based on the probability of causation then ‘two plaintiffs could receive the same compensation even though exposure caused one to die only a few days prematurely and the other to die 30 years prematurely’ th t di 30 t l ’