1. Premessa Il presente elaborato viene predisposto su incarico della Compagnia “Roggia Urgnana e Vescovada”, con sede in Urgnano (BG), Via De Amicis n° 47 - che gestisce le rogge principali presenti appunto sul territorio di Urgnano - compagnia istituita e attiva da ormai oltre 4 secoli. Nelle ultime stagioni l’area circostante è stata colpita da diversi violenti nubifragi e venti, che in alcune occasioni, in particolare durante l’ultima estate 2016, hanno provocato molti schianti e sradicamenti di piante radicate nei pressi appunto delle 4 rogge gestite dalla locale compagnia. In alcuni casi i frontisti hanno provveduto direttamente all’effettuazione del recupero di parte delle piante oggetto di schianti e sradicamenti, nonché alla pulizia delle piante deperenti e pericolanti presenti lungo le loro proprietà; in altri casi invece le piante non sono state oggetto né di recupero, né di appropriati interventi di manutenzione, o taglio radicale. A seguito quindi degli accordi intercorsi, il sottoscritto dr. for. Giulio Zanetti è stato incaricato da parte della stessa compagnia di procedere ad un esame e verifica puntuale di tutte le piante presenti e cresciute lungo le sponde delle 4 principali rogge che si sviluppano sul territorio comunale, in particolare lungo la Roggia Urgnana, la Vescovada, la Brignana e il Fosso Brignanello. Si è quindi cartografata ogni pianta e prevista una serie di attività selvicolturali dilazionate per più anni – attraverso quindi un programma pluriennale di interventi di taglio, pulizia e recupero delle piante morte, deperenti, sradicate, spezzate, oppure pericolose, spesso con fusto molto inclinato o talvolta ormai troppo grandi, con dimensioni ipsodiametriche tali da non esser più sostenute dalla sponda della roggia su cui si sono sviluppate e cresciute. Si tratta in sintesi dell’utilizzazione di tutte quelle piante che possono costituire a breve o nel lungo periodo, un pericolo sia per la roggia che per le persone o immobili e/o cose limitrofe. La compagnia infatti è interessata unicamente ad un miglioramento dei soprassuoli arborei e filari presenti lungo le varie ripe, e non ad una utilizzazione sconsiderata o volta al depauperamento della zona in argomento. Complessivamente sono state esaminate poco più di 2.500 piante, delle quali per circa 430 si è ritenuto indispensabile prevedere un taglio a breve o comunque entro pochi anni. Va comunque ricordato che su lunghi tratti delle 4 rogge esaminate, spesso non è stato assegnato al taglio alcun esemplare, rimandando in futuro l’utilizzazione di tali parti boscate, in quanto in tali tratti non si sono avuti né significativi schianti né sradicamenti, oppure non si sono riscontrate particolari piante pericolose, o ancora i soprassuoli presenti – filari ed alberate – erano ben tenuti e manutentati. 2. Dati descrittivi Proprietà - Committente Proprietà Frontisti del territorio del Comune di Urgnano Gestore Compagnia Roggia Urgnana e Vescovada Comune amministrativo Comune di Urgano Provincia Bergamo Ente delegato competente Comune di Urgnano - E.R.S.A.F. – Parco Reg. del Serio Progettista Progettista incaricato Giulio Zanetti Qualifica del progettista Libero professionista – Dottor Forestale Albo professionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali – n° 238 iscrizione Tel. indirizzo 338-5043144 – Via Montelungo n. 2 - Pompiano (BS) Tipo di intervento forestale Tipo di intervento forestale Realizzazione di interventi di taglio per prelievi inerenti la messa in sicurezza delle rogge e delle aree circostanti, in particolare per piante sradicate, inclinate, deperenti e/o pericolose, per agenti della carie o altri problemi. In pratica si procederà ad un taglio volto all’eliminazione delle piante pericolose o che a breve potranno creare problemi per le quattro rogge. Si tratta infatti di tagli piuttosto leggeri, quasi sempre per piede d’albero, volti appunto all’eliminazione dei soggetti peggiori, di solito polloni presenti sulle ceppaie policormiche, o all’eliminazione dei pericoli presenti, soprattutto in presenza di piante con carie o inclinate o cresciute oltre che sulle rive, anche attorno a sentieri, strade di accesso, recinzioni ecc… . 2 L’intervento si concentrerà anche sul taglio di molte piante morte, soprattutto robinie e alcuni platani, spesso già spezzati e ancora oggi in piedi o caduti già a terra. Inoltre dovranno essere adottate - nella realizzazione di tutti gli interventi in previsione sui Platani - le procedure standardizzate previste oggi in Lombardia dal D.d.u.o. 22 gennaio 2014 – n° 330 – “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione del cancro colorato causato da Ceratocystis fimbriata”. Va infatti ricordato che Urgnano risulta essere assieme a Bergamo uno dei due comuni considerati e delimitati come area regionale di “Contenimento” del focolaio della Ceratocystis fimbriata, dal recente Decreto regionale n° 11247 emesso in data 08 novembre 2016. Infatti nell’indagine effettuata è emerso che le piante da tagliare di tale specie risultano essere ben oltre 200, delle quali n° 12 già morte da tempo. Obbiettivi o o o o 3. Taglio di piante pericolose, deperenti, morte in piedi, con carie nel fusto, ecc. poste nelle pertinenze delle 4 rogge esaminate; Creare condizioni favorevoli alla messa in sicurezza dei filari e delle aree poste nelle immediate vicinanze delle piante stesse, in particolare nelle zone particolarmente fruite e frequentate (strade, recinzioni, confini, ecc…); Diradamento selettivo sulle ceppaie per favorire i migliori polloni. Eventuale messa a dimora di piante con shelter nelle aree rimaste libere. Localizzazione Descrizione delle aree oggetto di indagine Le aree interessate dagli interventi di taglio in previsione sono situate tutte all’interno del territorio comunale di Urgnano. In particolare la Roggia Vescovada taglia da nord verso sud 3 quasi diritta il territorio comunale, attraverso la frazione di Basella, sino al confine con il Comune di Cologno al Serio, attraversando anche porzioni del Parco Regionale del Serio. La Roggia Brignana invece si disloca nella parte più a nord del territorio comunale, a confine con Zanica, attraversando quasi orizzontalmente lo stesso, da est verso ovest. Sempre dal confine con il territorio di Zanica, dividendo appunto i due comuni, si sviluppa anche il piccolo Fosso Brignanello, una piccola roggia, di corto sviluppo appunto. Infine da nord in diagonale verso ovest si sviluppa su un percorso più lungo la Roggia Urgnana, che attraversa anche parte dell’abitato a nord/est del centro di Urgnano. Accessibilità dell’area: La zona e superficie d’intervento è quasi sempre facilmente raggiungibile per la presenza di diverse strade che raggiungono in vari punti le 4 rogge. Percorribilità dell’area: Tutta la zona di indagine è percorribile a piedi in quanto non vi sono né balze, né impluvi particolarmente incisi. Sono però presenti alcuni tratti poco accessibili, come a valle di Basella o nell’area industriale di Urgnano, ove le rogge talvolta passano fra gli edifici o sono per alcuni brevi tratti incanalate sotto terra. Localizzazione sviluppo della Roggia Brignana 4. Orografia Erosione, dissesti e ristagni idrici Erosione e dissesti in atto Assenti i fenomeni erosivi, mentre vi sono parecchi dissesti diffusi, dovuti ai recenti schianti e ribaltamenti delle piante, soprattutto nella parte alta della roggia Urgnana. In tali tratti i ribaltamenti delle piante hanno talvolta in parte rovinato il fondo della roggia, che si è in alcuni punti aperto ai piedi delle radici delle piante schiantatesi a terra. Presenza ristagni idrici Fenomeni di ristagno idrico con formazione di suoli ricchi in acqua e vegetazione tipica delle aree umide non se ne 4 segnalano, in quanto le acque scorrono sempre all’interno delle 4 rogge e non vi sono punti in cui il deflusso viene arrestato. 5. Caratterizzazione dei soprassuoli Descriviamo brevemente i principali caratteri dei filarii in esame, interessati dagli interventi di taglio in progetto. Ricordiamo che gli stessi filari, pur afferenti ad un’area abbastanza estesa, si presentano comunque sempre abbastanza simili per composizione, portamento delle piante e provvigioni presenti, su tutto il territorio esaminato. Tipologia Categoria Robinieti Tipo Robinieti misti Età del popolamento Variabile, ma comunque con età media compresa tra i 25 e i 35 anni nelle diverse porzioni di soprassuolo più vecchie, mentre in alcuni tratti delle rogge le piante risultano essere più giovani, soprattutto nelle aree del Fosso Brignanello, ove l’età media è prossima ai 14/15 di anni. In un tratto invece della fossa Urgnana abbiamo invece trovato piante con oltre 45-50 anni di età e con diametri talvolta prossimi quasi al metro, misurati a petto d’uomo. Dinamismo della formazione boscata La caratteristica principale dei filari in esame è l’alternanza di aree con piante giovani e promettenti ad altre aree ove troviamo un soprassuolo più maturo, con piante di varie essenze, in particolare robinia e altre specie di accompagnamento, ovvero platano, frassino, ontano nero, ciliegio, gelso, pioppo, biancospino, nocciolo, e altre ancora. Spesso si tratta di polloni e non di piante nate da seme, in quanto spesso tali filari nel passato venivano ripetutamente ceduati e ben tenuti. Fra le piante visionate infatti molte erano state anche capitozzate, soprattutto esemplari di platano e 5 alcune robinie; per quelle mature poste nel piano dominante spesso si è constatata la presenza di specie arbustive di accompagnamento, quali sanguinella, evonimo, sambuco e prugnolo. Piante rotte da tagliare, di platano In alcuni tratti i filari si presentano con la robinia nettamente dominante, altri tratti invece in cui è dominante il platano. Filare con dominante robinia Attualmente va detto che in molti tratti i filari presenti sulle due rive delle rogge risentono fortemente dell’abbandono selvicolturale degli ultimi 10-15 anni; tante piante sono in pessime condizioni vegetative, soprattutto di robinia, altre sono 6 cadute da anni, e in alcuni tratti - in cui non sono procrastinabili gli interventi - oggi troviamo diverse piante di platano e robinia con chioma e fusto veramente molto inclinato verso la roggia. Il soprassuolo, costituito prevalentemente da specie eliofile con apparato radicale piuttosto superficiale, ha portato nel tempo ad avere dei filari molto filati e allo stesso tempo “fragili”, nel caso di eventi meteorici caratterizzati da una elevata intensità. In particolare la presenza di terreni fertili e ricchi di acqua porta generalmente le piante ad avere apparati radicali ridotti e spesso superficiali. Alcune piante oggi presentano inoltre fusti con segni evidenti di senescenza ed evidenti marciumi della parte basale del tronco; diverse delle piante assegnate al taglio presentano infatti fusto cariato, per la presenza di ferite alla base del tronco piuttosto evidenti, o elevata inclinazione del fusto. Come già detto sono poi presenti spesso piante - soprattutto di robinia, ma anche qualche platano – morte in piedi, che dovranno essere eliminate, in quanto possono cadere da un momento all’altro nelle rogge. Struttura prevalente Distribuzione verticale Biplana Distribuzione orizzontale Regolare Copertura Di buona densità Presenza di chiarie Poco frequenti anche se sono talvolta presenti e ricche di rovi Tessitura Grossolana 7 Stadio cronologico Filari a ceduo matricinato Rinnovazione Idoneità stazionale Buona per la robinia e il platano Presenza Quasi assente quella gamica delle varie latifoglie, mentre abbondante quella agamica della robinia e del platano, e di diverse essenze a portamento arbustivo. Fattori limitanti Attualmente l’eccessiva copertura dei filari, molto chiusi. Concorrenza erbacea Elevata, dovuta ai rovi soprattutto Concorrenza arbustiva Ridotta 6. Interventi previsti Tipologia di intervento Tagli di sgombero delle piante deperenti, morte, con chioma inclinata, spezzata, o altri danni, oppure con evidenti segni di deperimento, in particolare con grossi marciumi alla base del fusto. Si tratta in pratica – come già anticipato - del taglio di tutte le piante che possono costituire un problema per cose e/o persone, nei tratti delle rogge in esame. In alcuni tratti esaminati, il taglio si presenta come un taglio vero e proprio di selezione delle piante più “pericolose” o peggiori; si è infatti unicamente effettuata una selezione delle piante da tagliare in funzione di tale concetto, in quanto la compagnia – a parte l’obiettivo dichiarato di mantenere in efficienza le rogge gestite – non ha alcun interesse a far tagliare piante di buon portamento o soggetti di un certo interesse, che anzi andranno a costituire la struttura ed ossatura dei filari. 8 Va quindi detto che su parecchie ceppaie si effettueranno dei tagli selettivi volti a rilasciare i 2-3 migliori giovani polloni per ceppaia. In alcuni tratti del popolamento abbiamo trovato delle rare ma belle piante di ciliegio, rovere, di pioppo, con chioma ben sviluppata e buon portamento, che troveranno giovamento dal taglio delle vicine piante di robinia e platano, e di altre essenze cadute, schiantate oppure ormai inclinate. Il prelievo sarà fatto quindi con i seguenti criteri prevalenti: - in primo luogo per favorire la sicurezza delle rogge e delle limitrofe proprietà confinanti; - in secondo luogo cercando di sgombrare tutte le piante già cadute, schiantate oppure rimaste in piedi con chioma fortemente inclinata o spezzata in alto, oppure con evidenti segni di carie o comunque propensione allo sradicamento; - nei tratti ove il filare è in buone condizioni vegetative, senza particolari problemi, non sono state assegnate al taglio piante oppure si è provveduto ad una selezione dei migliori polloni. Si può prevedere inoltre la possibilità della eventuale piantumazione di piante autoctone certificate, nel caso qualche filare dopo il taglio delle piante peggiori, si trovasse poco coperto. A tal proposito potrebbe essere posta a dimora qualche pianta di rovere, pioppo tremolo, carpino bianco e arbusti quali sanguinella, biancospino, evonimo e altre d’accompagnamento, e data l’umidità stazionale si potrebbero anche piantumare degli ontani neri, qualche olmo e farnia. In base ai sopralluoghi effettuati e ai criteri sopra esposti lungo Interventi previsti nelle 4 le 4 rogge sono state assegnate al taglio complessivamente n° 434 piante (di cui n° 16 su Zanica). In particolare lungo la rogge roggia Brignana sono state assegnate al taglio n° 106 piante, quasi esclusivamente platani e robinie, in qualche caso anche esemplari di elevate dimensioni ipsodiametriche, oggi costituenti un pericolo. 9 Per quanto concerne invece la Roggia Vescovada sono stati assegnati al taglio n° 74 esemplari, anche qui robinie e platani prevalentemente, con diametri di solito contenuti, ma con qualche Platano di grosse dimensioni. Per quanto concerne invece la Roggia Urgnana le piante al taglio son risultate n° 208, prevalentemente robinie e in minor numero platani, con diametri medi comunque abbastanza contenuti. Lungo tal roggia abbiamo però trovato molte piante già a terra, sradicate o spezzate. Infine lungo il Fosso Brignanello abbiamo assegnato al taglio n° 30 piante, quasi esclusivamente robinie di ridotte dimensioni ipsodiametriche. N° 16 piante invece son poste su Zanica. 10 Tempistica Per programmare con sicurezza e precisione i vari interventi di taglio, sono state individuate delle priorità, ovvero delle tempistiche di intervento. Devono essere tagliate entro il 1° anno, le piante più pericolose, già sradicate, spezzate, fortemente deperenti o inclinate, riportate nell’allegato programma, con urgenza 1^; dovranno invece essere tagliate entro 3 anni, le piante con mediocre portamento, difetti e carenze fitosanitarie, tali da non ritenere le stesse irrimediabilmente compromesse o un immediato pericolo, ma comunque da tagliare abbastanza urgentemente e indicate con urgenza 2^; differentemente le altre piante, andranno tagliate preferibilmente entro 5 anni, e comunque entro e non oltre il prossimo decennio, in quanto per posizione e sviluppo, potranno andare a creare problemi o pericoli per le 4 rogge. 7. Contrassegnatura Entità e controllo del prelievo Ognuna delle piante individuate al taglio con il presente progetto, risulta essere stata contrassegnata con vernice di colore rosso a 1,30 m da terra (a petto d’uomo). Inoltre ogni pianta che dovrà esser tagliata è stata misura a petto d’uomo, rilevando per ognuna appunto il diametro a 1,30 m di altezza. Ciò permetterà una facile individuazione degli esemplari al taglio. Infatti per ognuna delle 4 rogge si è riportato un apposito piedilista di contrassegnatura che elenca appunto progressivamente le piante al taglio, riportate per specie e classe diametrica. Sono quindi allegati 4 piedilista riepilogativi delle piante complessivamente al taglio, pari a n° 434 (di queste ricordiamo che n° 16 risultano cresciute sul limitrofo territorio di Zanica, nel punto appena a monte di partenza delle 3 rogge Brigna, Vescovada e Fosso Brignanello). Delle stesse piante al taglio è stata poi realizzata una ripresa fotografica; si allega su supporto informatizzato le fotografie delle piante di ogni roggia, per facilitare l’identificazione delle stesse, che sono poi state tutte riportate su quattro planimetrie allegate, che riportano la posizione di ogni pianta e la dislocazione delle stesse sulle due sponde delle varie rogge. 8. Cronologia degli interventi Tempistica e cronologia degli interventi Tempistica Per i quantitativi medi di legname assegnati al taglio e la peculiarità dell’intervento, si prevede che gli interventi in progetto dureranno più anni. Non si prevede comunque una durata temporale degli interventi di taglio più urgenti (1^ classe di urgenza) superiore ai 12 mesi, salvo eventi 11 particolari non comunque preventivabili alla data odierna. La maggior difficoltà starà sia nell’organizzare tutti i frontisti, che nel rispettare i periodi e le modalità di taglio per quanto concerne l’abbattimento dei platani, che sono alquanto articolate e puntualmente riportate nel Decreto D.d.u.o. 22 gennaio 2014 – n° 330 – “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione del cancro colorato causato da Ceratocystis fimbriata”. A tal proposito il Comune di Urgnano e la Compagnia dovranno concordare con il competente Servizio Fitosanitario di ERSAF di Via Pola 12/14, di Milano, la metodologia di taglio previste appunto per tale area considerata, come già detto, zona di “Contenimento”. Per le altre specie, in base all’esame dei luoghi si ritiene opportuno prevedere la seguente cronologia dei lavori: o taglio delle piante cadute, sradicate, deperenti, selezione massale dei migliori polloni, ecc..; o sramatura e depezzamento dei tronchi; o esbosco e allontanamento del legname con cippatura materiale di risulta ed eventuali ripiantumazioni in aree prive di rinnovazione. Come già anticipato, per le piante classificate come essenze da abbattere con urgenza 1^, il taglio verrà completato entro un anno; in urgenza 2^ il taglio verrà effettuato durante il 1° triennio, mentre le piante poste come urgenza 3^ dovranno essere preferibilmente tagliate entro 5 anni, e comunque entro e non oltre il decennio. 9. NOTE Il sottoscritto tecnico dr. for. Giulio Zanetti, in materia forestale e di rischio ambientale DICHIARA che gli interventi previsti nel presente progetto sono conformi alla vigente normativa in materia forestale ed ambientale ed alle prescrizioni tecniche e legislative comunque applicabili al progetto. Conferma inoltre che gli esecutori dei lavori di taglio in argomento dovranno attenersi, oltre che al presente progetto, anche alle prescrizioni e contenuti rilasciate dalle competenti autorità forestali ed in particolare a quanto verrà indicato dall’Ufficio Fitosanitario di E.R.S.A.F. per il taglio, recupero e sgombro delle piante di platano. Urgnano, 30 novembre 2016 Il Tecnico dr. for. Giulio Zanetti 12 10. Allegati All. n. 1 N. pag. 9 2 Tipologia Specifica Piedilista piante al taglio Piante individuate al taglio sulle 4 rogge distinte per classi diametriche Priorità di urgenza Indicazione della tempistica delle operazioni di taglio, per le varie classi di urgenza Fotografie delle piante assegnate al taglio, per ognuna delle 4 rogge Planimetrie riportanti la dislocazione e posizione delle piante al taglio lungo le 4 rogge 3 - CD 4 4 Planimetrie 13