05/07/2016 Indice Scoperta un tipo di allergia "nascosta" nei bambini 4 Ansa.it ­ ­ 07/06/2016 Scoperta un tipo di allergia "nascosta" in Pediatria 5 Ansa.it ­ ­ 06/06/2016 Pediatria, scoperta allergia "nascosta". Sembra rinite comune, Nuovi test su mucosa nasale riescono a "scovarla" 6 askanews.it ­ ­ 06/06/2016 Pediatria, scoperta allergia "nascosta". Sembra rinite comune 7 TMnews.it ­ ­ 06/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 8 paginemediche.it ­ ­ 03/06/2016 I 10 consigli per non farsi pungere da vespe, api e calabroni 10 Kataweb.it ­ ­ 18/06/2016 Salute: 500 mila bambini l’anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 12 Wordpress.com (IT) ­ ­ 03/06/2016 In Italia ogni anno oltre mezzo milione di bambini e adolescenti sono punti dagli imenotteri 13 Wordpress.com (IT) ­ ­ 05/06/2016 Il Calabrone Killer arriva in Italia: ecco come riconoscerlo e difendersi 14 Wordpress.com (IT) ­ ­ 03/06/2016 Punture di vespe, api e calabroni: il decalogo dei pediatri 16 Wordpress.com (IT) ­ ­ 04/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 17 padovanews.it ­ ­ 03/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 19 Affaritaliani.Libero.it ­ ­ 03/06/2016 Allarme per i "calabroni killer" dalla Cina. Come evitare la reazione allergica 21 Notiziarioitaliano.it ­ ­ 03/06/2016 Salute: 500 mila bambini l’anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 24 Cataniaoggi.com ­ ­ 03/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 26 ilmeteo.it ­ ­ 03/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 27 Sassarinotizie.com ­ ­ 03/06/2016 Allarme calabroni killer: ecco chi sono i soggetti più a rischio 29 Metropolisweb.it ­ ­ 05/06/2016 Allarme calabroni killer provenienti dalla Cina: i consigli degli esperti 31 milanofree.it ­ ­ 05/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 33 olbianotizie.it ­ ­ 03/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 35 P.2 lasaluteinpillole.it ­ ­ 03/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 37 allnews24.eu ­ ­ 03/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 39 tiscali.it ­ ­ 03/06/2016 Punture api, vespe e calabroni. 500mila bambini ogni anno 41 aduc.it ­ ­ 03/06/2016 Pediatria, scoperta allergia “nascosta”. Sembra rinite comune 42 ilfogliettone.it ­ ­ 06/06/2016 Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 43 allnews24.eu ­ ­ 03/06/2016 Scoperta allergia “nascosta” in Pediatria 45 Wordpress.com (IT) ­ ­ 07/06/2016 Punture d'insetti, l'immunoterapia può salvare la vita 47 healthdesk.it ­ ­ 06/06/2016 Esperti a Palermo, scoperta allergia "nascosta": sembra rinite comune 48 Palermotoday.it ­ ­ 06/06/2016 Pediatria: scoperta un tipo di allergia “nascosta” 49 medicalive.it ­ ­ 07/06/2016 Il decalogo contro le punture di vespe e calabroni 50 lasentinella.gelocal.it ­ ­ 07/06/2016 Un nuovo test per la rinite allergica nascosta 51 healthdesk.it ­ ­ 07/06/2016 Scoperta Allergia Nascosta Nei Bambini La #LAR Risulta Negativa A Prove Allergiche 52 Zazoom.it ­ ­ 07/06/2016 Allergie | scoperta la Lar nei bambini 53 Zazoom.it ­ ­ 07/06/2016 Allergia nei bambini, grande scoperta per migliorare la qualità della vita 54 siciliafan.it ­ ­ 07/06/2016 Salute bambini: scoperta la rinite allergica nascosta 55 farmacia.it ­ ­ 08/06/2016 Congresso Siaip: riflettori puntati sulla rinite allergica locale e sulle punture da imenotteri 56 doctor33.it ­ ­ 10/06/2016 Test allergie bambini negativo? potrebbe essere la LAR 57 universonline.it ­ ­ 10/06/2016 Allergia nascosat nei bambini: un nuovo test per riconoscerla 59 Wordpress.com (IT) ­ ­ 20/06/2016 Api e calabroni, 10 mosse contro le punture 61 Quimamme.leiweb.it ­ ­ 27/06/2016 P.3 URL: http://www.ansa.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 7 June 2016 - 08:29 Click here to view the online version Scoperta un tipo di allergia "nascosta" nei bambini Ora è possibile identificare, e trattare, come allergici i bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici, migliorando la loro qualità di vita, grazie alla scoperta dell'allergia "nascosta" in Pediatria. E' una forma di rinite (la LAR, Local Allergic Rhinitis) che risulta negativa alle prove allergiche, ma che ora può essere intercettata grazie alle recenti procedure diagnostiche. I risultati dello studio, tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell'Università "Sapienza" di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla rivista internazionale American Journal Rhinology&Allergy, e' stato presentato al Congresso Italiano di Allergologia e Immunologia Pediatria (SIAIP) che si è chiuso a Palermo. Lo studio conferma per la prima volta sui bambini la validità dei test eseguiti sulla mucosa nasaleper intercettare la LAR, rinite allergica locale (Local AllergicRhinitis),che si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. "La rinite, a torto considerata "la Cenerentola" delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, - piega Anna Maria Zicari, autore dello studio,- con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all' obesità e alla sindrome metabolica". All rights reserved P.4 URL: http://www.ansa.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 6 June 2016 - 00:49 Click here to view the online version Scoperta un tipo di allergia "nascosta" in Pediatria Ora è possibile identificare, e trattare, come allergici i bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici, migliorando la loro qualità di vita, grazie alla scoperta dell'allergia "nascosta" in Pediatria. E' una forma di rinite (la LAR, Local Allergic Rhinitis) che risulta negativa alle prove allergiche, ma che ora può essere intercettata grazie alle recenti procedure diagnostiche. I risultati dello studio, tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell'Università "Sapienza" di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla rivista internazionale American Journal Rhinology&Allergy, e' stato presentato al Congresso Italiano di Allergologia e Immunologia Pediatria (SIAIP) che si è chiuso a Palermo. Lo studio conferma per la prima volta sui bambini la validità dei test eseguiti sulla mucosa nasaleper intercettare la LAR, rinite allergica locale (Local AllergicRhinitis),che si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. "La rinite, a torto considerata "la Cenerentola" delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, - piega Anna Maria Zicari, autore dello studio,- con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all' obesità e alla sindrome metabolica". All rights reserved P.5 askanews.it URL: http://www.askanews.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 6 June 2016 - 00:05 Click here to view the online version Pediatria, scoperta allergia "nascosta". Sembra rinite comune, Nuovi test su mucosa nasale riescono a "scovarla" Roma, 6 giu. (askanews) - Si chiama LAR, rinite allergica locale (Local Allergic Rhinitis), si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. E' un'allergia "nascosta". I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. Ma ora è possibile diagnosticarla, e quindi trattarla con terapia adeguata, perché nuovi studi scientifici confermano la validità dei test eseguiti a livello della mucosa nasale, gli unici in grado di "scovare" la LAR.Al Congresso della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatria, che si è chiuso ieri a Palermo, è stato presentato uno studio tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell'Università "La Sapienza" di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale American Journal Rhinology & Allergy, che conferma come nella mucosa nasale sia possibile rilevare l'infiammazione allergica anche quando i test allergici cutanei ed ematici risultano negativi. "Per diagnosticare la LAR", spiega Anna Maria Zicari, professoressa aggregata di Pediatria presso La Sapienza e primo autore dello studio, "occorre eseguire il test di 'provocazione nasale', che consiste, come prima cosa, nell'eseguire una 'spirometria del naso' per calcolare il grado di ostruzione delle due narici separatamente e successivamente nel far respirare con il naso l'allergene da testare (graminacee, polvere ecc.). Se l'ostruzione aumenta dopo la respirazione dell'allergene vuol dire che a livello locale c'è una risposta locale con infiammazione allergica. Questa procedura consente di identificare e trattare come allergici non pochi bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici".Ancora non si conosce la reale prevalenza di questa variante di rinite perché mancano studi epidemiologici in età pediatrica. In uno studio condotto in Spagna sulla popolazione generale la LAR è stata diagnosticata nel 25,7% dei soggetti studiati. "Cercarla è importante perché molte delle riniti 'non allergiche' trascurate e mal curate, possono essere riesaminate alla luce delle nuove conoscenze e l'impatto sulla salute e sul benessere dei bambini è estremamente importante", afferma Marzia Duse Presidente della SIAIP. "La rinite, a torto considerata "la Cenerentola" delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all' obesità e alla sindrome metabolica". All rights reserved P.6 TMnews.it URL: http://www.tmnews.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 6 June 2016 - 00:26 Click here to view the online version Pediatria, scoperta allergia "nascosta". Sembra rinite comune Roma, 6 giu. (askanews) - Si chiama LAR, rinite allergica locale (Local Allergic Rhinitis), si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. E' un'allergia "nascosta". I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. Ma ora è possibile diagnosticarla, e quindi trattarla con terapia adeguata, perché nuovi studi scientifici confermano la validità dei test eseguiti a livello della mucosa nasale, gli unici in grado di "scovare" la LAR.Al Congresso della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatria, che si è chiuso ieri a Palermo, è stato presentato uno studio tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell'Università "La Sapienza" di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale American Journal Rhinology & Allergy, che conferma come nella mucosa nasale sia possibile rilevare l'infiammazione allergica anche quando i test allergici cutanei ed ematici risultano negativi. "Per diagnosticare la LAR", spiega Anna Maria Zicari, professoressa aggregata di Pediatria presso La Sapienza e primo autore dello studio, "occorre eseguire il test di 'provocazione nasale', che consiste, come prima cosa, nell'eseguire una 'spirometria del naso' per calcolare il grado di ostruzione delle due narici separatamente e successivamente nel far respirare con il naso l'allergene da testare (graminacee, polvere ecc.). Se l'ostruzione aumenta dopo la respirazione dell'allergene vuol dire che a livello locale c'è una risposta locale con infiammazione allergica. Questa procedura consente di identificare e trattare come allergici non pochi bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici".Ancora non si conosce la reale prevalenza di questa variante di rinite perché mancano studi epidemiologici in età pediatrica. In uno studio condotto in Spagna sulla popolazione generale la LAR è stata diagnosticata nel 25,7% dei soggetti studiati. "Cercarla è importante perché molte delle riniti 'non allergiche' trascurate e mal curate, possono essere riesaminate alla luce delle nuove conoscenze e l'impatto sulla salute e sul benessere dei bambini è estremamente importante", afferma Marzia Duse Presidente della SIAIP. "La rinite, a torto considerata "la Cenerentola" delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all' obesità e alla sindrome metabolica". All rights reserved P.7 paginemediche.it URL: http://www.paginemediche.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 11:50 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 03/06/2016 Allergologia e immunologia clinica Pediatria Estate Adnkronos Salute Condividi l'articolo 0 Preferiti 0 Commenti 0 Condivisioni Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) - In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo. L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate la stagione più a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi: 1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. "E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini". "Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico - raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo". Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori". La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei All rights reserved P.8 paginemediche.it URL: http://www.paginemediche.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 11:50 Click here to view the online version giardini. Inoltre, nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. Servizio di aggiornamento in collaborazione con: All rights reserved P.9 URL: http://www.kataweb.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 18 June 2016 - 14:06 Click here to view the online version I 10 consigli per non farsi pungere da vespe, api e calabroni Approfondimenti Meduse e ricci: consigli di primo soccorso L’estate è ormai è alle porte e tra una gita in campagna e una giornata al mare il rischio di essere punti dagli imenotteri (api, vespe e calabroni) è dietro l’angolo. Secondo gli ultimi dati della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip), in Italia oltre cinque milioni di persone vengono attaccati da questi insetti ogni anno. Non sono immuni i bambini e gli adolescenti che trascorrono più tempo all’aperto rispetto agli adulti: sono più di 500.000 quelli punti ogni anno e circa 25.000 (pari al 5 per cento) hanno una reazione allergica che può essere lieve o grave. Nell’un per cento dei casi si arriva allo shock anafilattico. Prurito e allergia: due cose diverse. Durante il congresso della Siaip, che si è tenuto i primi di giugno a Palermo, gli esperti hanno dato dei consigli pratici per prevenire le punture degli imenotteri e evitare inutili rischi. Innanzitutto bisogna distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dal normale bruciore e arrossamento della pelle. Gli insetti con pungiglione iniettano sostanze nocive che possono provocare dolore e prurito. Si parla, invece, di allergia quando l’area interessata dalla puntura è estesa, il rigonfiamento raggiunge un picco massimo entro le 48 ore e può durare fino a 7-10 giorni. A volte si possono avere sintomi come febbre, crisi d'asma e calo della pressione. “Il nostro corpo può rispondere in vari modi: si va dalle lesioni locali estese, caratterizzate da manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche che possono coinvolgere anche l’apparato respiratorio e cardiocircolatorio”, spiega Francesco Paravati, direttore dell’unità operativa di Pediatria di Crotone. Primo soccorso. Quando ci troviamo in presenza di api, vespe e calabroni, sbracciarsi o urlare non è il comportamento ideale. “In questo modo si attirano ancora di più gli insetti. Meglio allontanarsi lentamente. Una volta punti, nei casi più lievi, basta applicare una pomata al cortisone. Se abbiamo macchie rosse in tutto il corpo, bisogna prendere un antistaminico”. Inoltre, dobbiamo rimuovere immediatamente il pungiglione, entro 20 secondi, usando le unghie o delle pinzette. È utile anche applicare del ghiaccio. “Se però la reazione non coinvolge solo la pelle, ma cominciano i dolori addominali e abbiamo problemi a respirare, allora è meglio recarsi in ospedale. Una volta risolto il problema, però, è importante rivolgersi ad uno specialista. Questi pazienti dovrebbero essere visitati da un allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e sierologici e devono seguire un’appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da un antistaminico, cortisonico e dall’adrenalina auto-iniettabile e All rights reserved P.10 URL: http://www.kataweb.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 18 June 2016 - 14:06 Click here to view the online version informare i genitori o l’adolescente sulle modalità d’utilizzo”. Esiste un vaccino. Nei casi più gravi è consigliabile il vaccino. Ha una efficacia anche del 100 per cento ed è considerata una vera e propria terapia salvavita. “È indicato per chi è sottoposto frequentemente al rischio di punture come ad esempio gli apicoltori. Ma deve essere somministrato da specialisti. Non può essere eseguito a domicilio ma va fatto in un centro ospedaliero attrezzato perché bisogna essere pronti ad affrontare eventuali reazioni dei pazienti. La durata media del vaccino va dai 3 ai 5 anni”, aggiunge Paravati. Attualmente in Italia 13.000 persone tra adulti e bambini sono sottoposti ad immunoterapie. La stagione più a rischio resta quella estiva: “In questi mesi siamo più esposti agli insetti che sciamano per procurarsi cibo. Inoltre, indossiamo abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie e possiamo attirarli con profumi e creme”. Gli allergologi riuniti al convegno della Siaip hanno stilato le dieci regole da seguire, valide per tutti, per ridurre il rischio di essere punti dagli imenotteri: • Non indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; • evitare di usare profumi, preferire shampoo e creme solari inodori; • non camminare scalzi nei prati; • evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; • non lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all’aperto; non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina, nella quale gli insetti potrebbero entrare; • fare particolare attenzione se si spostano ceppi in quanto le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; • evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8 applicare le zanzariere alle finestre; • tenere ben chiuse le pattumiere; • rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri ma allontanarsi lentamente. (18 Giugno 2016) Tag: allergie, consigli utili, estate, insetti All rights reserved P.11 Wordpress.com (IT) URL: http://wordpress.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 00:36 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l’anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% Salute: 500 mila bambini l’anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5%Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) - In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo. L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate - la stagione più a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi: 1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. "E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini". "Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico - raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo". Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori". La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. The post Salute: 500 mila bambini l’anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% appeared first on Panorama . All rights reserved P.12 Wordpress.com (IT) URL: http://wordpress.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 5 June 2016 - 00:19 Click here to view the online version In Italia ogni anno oltre mezzo milione di bambini e adolescenti sono punti dagli imenotteri In Italia ogni anno oltre mezzo milione di bambini e adolescenti sono punti dagli imenotteriPalermo In Italia oltre cinque milioni di persone vengono punte ogni anno dagli imenotteri (api, vespe, calabroni) e circa il 5% sviluppa una reazione allergica sistemica. Le punture di questi insetti riguardano più di 500 mila bambini e adolescenti; circa 25 mila (pari al 5%) sviluppano una reazione allergica che può essere lieve o grave: si va dalle lesioni locali estese, caratterizzate da manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche, ad esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo, quello gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio, con vari gradi di gravità, sino a realizzare lo shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l’1% dei casi. “E’ molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea”, spiega la Presidente della SIAIP Marzia Duse. “Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini”. “Se però c’è stata una reazione grave occorre seguire l’iter diagnostico e terapeutico” spiega Francesco Paravati, direttore UO Pediatria di Crotone. “Non basta infatti andare al Pronto Soccorso e risolvere l’episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un’appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da un antistaminico, cortisonico e dall’adrenalina auto-iniettabile e informare i genitori o l’adolescente sulle modalità d’utilizzo”. Nei casi più gravi si deve far ricorso all’immunoterapia che presenta un’efficacia particolarmente elevata (90-100%) ed è considerata una terapia salvavita. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni, ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? “Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico; negli altri casi la scelta va valutata caso per caso tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell’adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell’ansia di essere punto. Devono fare il vaccino inoltre le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori”, aggiunge Paravati. La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l’esposizione a questi insetti, che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi, giardini, etc. Inoltre nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all’aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. E proprio in occasione della stagione estiva la SIAIP ricorda le 10 regole da seguire, valide per tutti, per ridurre il rischio di essere punti dagli imenotteri: Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; Evitare di usare profumi, preferire shampoo e creme solari inodori; Evitare di camminare scalzi nei prati; Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all’aperto; non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina, nella quale gli insetti potrebbero entrare; Fare particolare attenzione se si spostano ceppi in quanto le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; Applicare le zanzariere alle finestre; Tenere ben chiuse le pattumiere; Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri ma allontanarsi piano piano. All rights reserved P.13 Wordpress.com (IT) URL: http://wordpress.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 00:36 Click here to view the online version Il Calabrone Killer arriva in Italia: ecco come riconoscerlo e difendersi 03 giugno 2016 - 19:08 • Una nuova specie, soprannominata calabrone killer, sta per invadere l’Italia. Le sue punture possono essere mortali. Ecco come riconoscerlo Il Calabrone Killer arriva in Italia: ecco come riconoscerlo e difendersi Il Calabrone Killer arriva in Italia: ecco come riconoscerlo e difendersi – Una nuova specie di calabrone killer sta per invadere l’Italia. Si tratta della vespa velutina originaria della Cina che da un po’ di mesi è partita all’attacco del Vecchio Continente e presto sbarcherà anche in Italia. Ad una prima occhiata questo killer dei cieli, potrebbe sembrare il classico calabrone presente su tutto il nostro territorio. In realtà, però, le due specie sono molto diverse. E’ lungo circa tre centimetri e a differenza del nostro calabrone questa vespa ha delle zampe di una tipica colorazione gialle e nera. Le antenne, invece, sono completamente nere. Il calabrone killer secondo gli esperti è una creature estremamente aggressiva e può infliggere punture che possono condurre addirittura alla morte. […] • Più precisamente il calabrone killer che sta per arrivare in Italia può provocare delle lesioni locali particolarmente estese e dolorose che posso bruciare anche per giorni. Può cagionare, inoltre, lesioni dell’apparato gastrico, cardiocircolatorio e respiratorio. In un soggetto particolarmente allergico, infine può scatenare anche un forte shock anafilattico che se non curato in tempo e adeguatamente può condurre anche alla morte.”Soprattutto per quanto riguarda i bambini, è di estrema importanza saper distinguere le reazioni allergiche dalle meno serie manifestazioni di ipersensibilità cutanea. Non tutte le reazioni cutanee comportano il rischio di una possibile risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento estremamente raro”, ha spiegato la professoressa Marzia Duse, presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica. Nel caso in cui, in seguito alla puntura del calabrone killer, si scateni una grave reazione, dopo essere andati in ospedale, ci si dovrà immediatamente rivolgere ad uno specialista. […] • “Non sarà sufficiente recarsi al Pronto Soccorso e risolvere l’episodio acuto. Bisogna cercare la radice del problema. Questi pazienti devono assolutamente essere valutati da un allergologo. Quando è necessario, bisogna munire questi pazienti di un kit di emergenza composto da un antistaminico, cortisonico e dall’adrenalina auto-iniettabile ha commentato Francesco Paravati, direttore del reparto di Pediatria di Crotone. All rights reserved P.14 Wordpress.com (IT) URL: http://wordpress.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 00:36 Click here to view the online version CERCA ARTICOLO Ti potrebbe interessare anche... Il Calabrone Killer arriva in Italia: ecco come riconoscerlo e difendersi 03 giugno 2016 Arriva in Italia la vespa “aliena”: le sue punture sono mortali 03 giugno 2016 Nuova specie di ragno scoperta in Cile: scienziati sotto shock 21 maggio 2016 Accordo Governi – Comunità Europea: insetti e alghe in tavola 29 ottobre 2015 Trovati coleotteri vivi e morti in una bottiglia di acqua 26 novembre 2014 Tempesta di locuste in Arabia Saudita, piovono insetti dal cielo 22 maggio 2014 Api invadono i cieli di Bologna, video della nuvola di insetti 21 maggio 2014 Tornado di insetti in Portogallo, fenomeno raro e impressionante 19 maggio 2014 All rights reserved P.15 Wordpress.com (IT) URL: http://wordpress.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 4 June 2016 - 14:34 Click here to view the online version Punture di vespe, api e calabroni: il decalogo dei pediatri Tra i pericoli principali che i bambini corrono in estate e non solo sono le punture pi, vespe e calabroni. Purtroppo in Italia ogni anno si contano 550 mila piccole vittime e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse allo choc anafilattico. Per questo motivo i pediatri italiani hanno elaborato un decalogo per ridurre i rischi. 1. Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2. Evitare di usare profumi, preferire shampo0 e creme solari inodori; 3. Evitare di camminare scalzi nei prati; 4. Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5. Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all’aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6. Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7. Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8. Applicare le zanzariere alle finestre; 9. Tenere ben chiuse le pattumiere; 10. Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. La presidente della Siaip, Marzia Duse, ha inoltre raccomandato “E’ molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea. Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini”. Nei casi più gravi si deve far ricorso all’immunoterapia, che presenta un’efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Consultate il pediatra e fatevi consigliare. Photo Credits | Versta / Shutterstock All rights reserved P.16 URL: http://www.padovanews.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 12:03 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio piu' rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravita'. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Societa' italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo. L'immunoterapia e' un salvavita nei casi piu' gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate la stagione piu' a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi: 1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perche' le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. "E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle piu' banali manifestazioni di ipersensibilita' cutanea - spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini". "Se pero' c'e' stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico - raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, All rights reserved P.17 URL: http://www.padovanews.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 12:03 Click here to view the online version occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalita' d'utilizzo". Nei casi piu' gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed e' considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed e' in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualita' di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori". La stagione piu' a rischio e' quella estiva, in cui e' piu' frequente l'esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda e' piu' frequente praticare attivita' fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo piu' ampie. (Adnkronos) All rights reserved P.18 URL: http://affaritaliani.libero.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 08:14 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% torna alla lista 3 giugno 2016- 13:21 Dalla reazione lieve allo shock, il decalogo degli allergologi Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) - In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo.L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate - la stagione più a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi:1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano."E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini"."Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test All rights reserved P.19 URL: http://affaritaliani.libero.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 08:14 Click here to view the online version cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo".Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini.Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori".La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. All rights reserved P.20 Notiziarioitaliano. URL: http://www.notiziarioitaliano.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 07:22 Click here to view the online version Allarme per i "calabroni killer" dalla Cina. Come evitare la reazione allergica Le punture di questi insetti, ma anche di api e vespe, riguardano più di 500 mila bambini e adolescenti. I consigli degli esperti per difendersi dagli imenotteri Allarme per i "calabroni killer" dalla Cina. Come evitare la reazione allergica CON L'ARRIVO dell'estate il rischio di essere "vittima" di api, vespe e calabroni aumenta perché questi insetti sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi. Inoltre, è più frequente praticare attività fisica all’aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. Fra l'altro quest'anno la preoccupazione cresce visto che gli esperti annunciano un aumento dei "calabroni killer". In Italia 9 persone su 10 vengono punte da un imenottero almeno una volta nella vita e circa il 5% sviluppa una reazione allergica sistemica. Le punture di questi insetti riguardano più di 500 mila bambini e adolescenti, circa 25 mila (pari al 5%) sviluppano una reazione allergica. Gli esperti avvisano: attenzione al calabrone killer perché quest’estate è prevista una maggiore diffusione nella nostra penisola. "Calabrone killer": come riconoscerlo. Dagli esperti arriva la conferma, che quest’estate, con tutta probabilità, aumenterà nella nostra penisola la diffusione della Vespa Velutina. Conosciuta con il minaccioso nome di "Calabrone Killer", la vespa ha iniziato a procurare allarme dalla scorsa estate per il suo passaggio dalla Francia alle regioni del Nord Ovest, come Piemonte e Liguria. Arrivata in Italia dalla Cina, via Francia nel 2012, è classificata come specie “aliena” e in pratica non ha nemici naturali, quindi l’unico in grado di fermarne l’avanzata sembrerebbe proprio essere l’uomo. Il calabrone killer può essere confuso con il nostro calabrone comune ma ha delle sostanziali differenze. È più piccolo, è lungo circa 3 cm contro i 4 cm del calabrone e ha colori diversi visto che presenta le zampe di due colori nero e giallo e le antenne nere. L’allarme per l’arrivo di questo calabrone alieno è arrivato per primo dal mondo degli apicoltori poiché gran parte della dieta delle sue larve è a base di api. Inoltre, essendo l’ape uno dei principali insetti impollinatori, il danno non è circoscritto solo al settore dell’apicoltura ma, più in generale, predando le api, rappresenta una minaccia sia alla biodiversità vegetale sia alla produzione delle colture agricole la cui impollinazione si basa sull’azione delle api. Infine, non è da sottovalutare il pericolo per la salute pubblica. Si tratta infatti, secondo gli esperti, di una specie aggressiva che può infliggere punture pericolose e potenzialmente letali per l’uomo. Api, vespe e "calabroni killer", come evitare una reazione allergica I soggetti più a rischio. Le persone che registrano il maggior numero di reazioni allergiche da veleno di imenotteri sono gli apicultori, che hanno un rischio classificabile come professionale, che li porta a registrare fino al 32%2 delle reazioni sistemiche. Mentre un discorso diverso va fatto per gli anziani che diventano allergici agli imenotteri, il cui problema consiste nel rischio di sviluppare reazioni più gravi nella fragilità, dovuto nella maggioranza dei casi alla presenza di patologie concomitanti, con particolare riferimento alle All rights reserved P.21 Notiziarioitaliano. URL: http://www.notiziarioitaliano.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 07:22 Click here to view the online version malattie cardiovascolari. I sintomi dell'allergia. Tutti gli insetti, comunque, possono scatenare una vera e propria reazione allergica che può essere lieve o grave: si va dalle lesioni locali estese, caratterizzate da manifestazioni simili all’orticaria che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche, ad esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre alla pelle, l’apparato gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio, con vari gradi di gravità, sino a realizzare lo shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l’1% dei casi. "Soprattutto nei bambini è molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega Marzia Duse, presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip) in occasione del Congresso che si svolge dal 3 al 5 giugno a Palermo - .Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini". Cosa fare in caso di reazione allergica. Se c’è stata una reazione grave bisogna seguire l’iter diagnostico e terapeutico. "Non basta andare al Pronto Soccorso e risolvere l’episodio acuto - chiarisce Francesco Paravati, direttore UO Pediatria di Crotone - .Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un’appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da un antistaminico, cortisonico e dall’adrenalina auto-iniettabile e informare i genitori o l’adolescente sulle modalità d’utilizzo". L’immunoterapia. Nei casi più gravi si deve far ricorso all’immunoterapia che ha un’efficacia particolarmente elevata (90-100%) ed è considerata una terapia salvavita. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni, ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico; negli altri casi la scelta va valutata caso per caso tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell’adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell’ansia di essere punto. Devono fare il vaccino inoltre le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori", aggiunge Paravati. Il problema del rimborso. Purtroppo l’immunoterapia non è rimborsata in tutte le regioni. "Vogliamo segnalare, una volta ancora, ai cittadini e alle istituzioni la necessità di correggere un problema che vede l’Italia muoversi a due velocità nell’accesso a importanti terapie salvavita» dichiara Massimo Alfieri, Presidente di FederAsma e Allergie Onlus. "Ci riferiamo all’Immunoterapia specifica che a oggi non è rimborsata in tutte le regioni italiane, pur rappresentando secondo gli esperti, l’unica terapia in grado di regolare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli da successive reazioni nel lungo termine. Alcune importanti regioni come la Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna non presentano nessun tipo di rimborso, mentre altre come Piemonte e Puglia prevedono alcune facilitazioni per il paziente. Questa disparità di trattamento, a fronte di linee guida scientifiche chiare, non dovrebbe essere possibile. Per questo motivo ci batteremo affinché i diritti dei pazienti all’accesso dell’immunoterapia, siano gli stessi in tutta Italia" L’autoiniettore di adrenalina. E' uno strumento medico che consente di iniettare l’adrenalina in circa 10 secondi, in modo da "limitare" i sintomi delle reazioni allergiche più gravi, come lo shock anafilattico. Quando necessario, l’allergologo prescrive al paziente allergico l’autoiniettore di adrenalina, spiegandogli come utilizzarlo. Il paziente deve sempre portarlo con sé e sapere come e quando usarlo. Le più recenti linee guida suggeriscono la prescrizione di due autoiniettori in alcune categorie di pazienti, per la possibile necessità di una seconda dose di adrenalina durante uno shock anafilattico. Alcuni esempi sono rappresentati da pazienti allergici al veleno di imenotteri affetti da particolari malattie (mastocitosi), da quelli che hanno sviluppato in passato una reazione molto grave, oppure hanno già avuto bisogno di un dosaggio doppio di adrenalina durante una precedente reazione anafilattica, o anche in pazienti che abitano molto lontano da un presidio di Pronto Soccorso. L’adrenalina autoiniettabile è classificata in fascia H ed è rimborsata integralmente su tutto il territorio nazionale su prescrizione dello specialista. I pazienti con reazione anafilattica accertata, ricevono gratuitamente dal Sistema Sanitario una confezione di adrenalina, che può essere sostituita all’utilizzo o alla scadenza. "Punto nel vivo". E' la campagna d’informazione patrocinata All rights reserved P.22 Notiziarioitaliano. URL: http://www.notiziarioitaliano.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 07:22 Click here to view the online version da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti e realizzata con il contributo incondizionato di ALK-Abellò. L’iniziativa sarà attiva fino ad ottobre inoltrato e si pone l’obiettivo di far conoscere agli italiani l’esistenza, le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri. Una famiglia quella degli imenotteri, che comprende oltre 100.000 specie d’insetti, tra i quali, i più noti e comuni sono, senza dubbio le api, le vespe e i calabroni. Per maggiori informazioni sulle iniziative della campagna e sui centri allergologici di riferimento è possibile consultare: www.facebook.com/puntonelvivo e www.federasmaeallergie.org 03/06/16 14:20 repubblica All rights reserved P.23 Cataniaoggi.com URL: http://www.Cataniaoggi.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 11:20 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l’anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) - In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo.L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate - la stagione più a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi:1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano."E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini"."Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da All rights reserved P.24 Cataniaoggi.com URL: http://www.Cataniaoggi.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 11:20 Click here to view the online version antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo".Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini.Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori".La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. All rights reserved P.25 URL: http://www.ilmeteo.it/ ilmeteo.it COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 01:49 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% 13:41 3 Giugno 2016 Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) - In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo. Fonte: adnkronos All rights reserved P.26 Sassarinotizie.com URL: http://www.Sassarinotizie.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 13:00 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% Dalla reazione lieve allo shock, il decalogo degli allergologi 03/06/2016 13:21 • • • • Stampa Riduci Aumenta Condividi| Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) - In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo.L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate - la stagione più a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi:1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano."E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini"."Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico - raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo".Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini.Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori".La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a All rights reserved P.27 Sassarinotizie.com URL: http://www.Sassarinotizie.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 13:00 Click here to view the online version questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. All rights reserved P.28 Metropolisweb.it URL: http://www.metropolisweb.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 5 June 2016 - 15:14 Click here to view the online version Allarme calabroni killer: ecco chi sono i soggetti più a rischio Con l'arrivo dell'estate il rischio di essere "vittima" di api, vespe e calabroni aumenta perché questi insetti sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi. Inoltre, è più frequente praticare attività fisica all’aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. Fra l'altro quest'anno la preoccupazione cresce visto che gli esperti annunciano un aumento dei "calabroni killer". In Italia 9 persone su 10 vengono punte da un imenottero almeno una volta nella vita e circa il 5% sviluppa una reazione allergica sistemica. Le punture di questi insetti riguardano più di 500 mila bambini e adolescenti, circa 25 mila (pari al 5%) sviluppano una reazione allergica. Gli esperti avvisano: attenzione al calabrone killer perché quest’estate è prevista una maggiore diffusione nella nostra penisola. Dagli esperti arriva la conferma, che quest’estate, con tutta probabilità, aumenterà nella nostra penisola la diffusione della Vespa Velutina. Conosciuta con il minaccioso nome di "Calabrone Killer", la vespa ha iniziato a procurare allarme dalla scorsa estate per il suo passaggio dalla Francia alle regioni del Nord Ovest, come Piemonte e Liguria. Arrivata in Italia dalla Cina, via Francia nel 2012, è classificata come specie “aliena” e in pratica non ha nemici naturali, quindi l’unico in grado di fermarne l’avanzata sembrerebbe proprio essere l’uomo. Il calabrone killer può essere confuso con il nostro calabrone comune ma ha delle sostanziali differenze. È più piccolo, è lungo circa 3 cm contro i 4 cm del calabrone e ha colori diversi visto che presenta le zampe di due colori nero e giallo e le antenne nere. L’allarme per l’arrivo di questo calabrone alieno è arrivato per primo dal mondo degli apicoltori poiché gran parte della dieta delle sue larve è a base di api. Inoltre, essendo l’ape uno dei principali insetti impollinatori, il danno non è circoscritto solo al settore dell’apicoltura ma, più in generale, predando le api, rappresenta una minaccia sia alla biodiversità vegetale sia alla produzione delle colture agricole la cui impollinazione si basa sull’azione delle api. Infine, non è da sottovalutare il pericolo per la salute pubblica. Si tratta infatti, secondo gli esperti, di una specie aggressiva che può infliggere punture pericolose e potenzialmente letali per l’uomo. Le persone che registrano il maggior numero di reazioni allergiche da veleno di imenotteri sono gli apicultori, che hanno un rischio classificabile come professionale, che li porta a registrare fino al 32%2 delle reazioni sistemiche. Mentre un discorso diverso va fatto per gli anziani che diventano allergici agli imenotteri, il cui problema consiste nel rischio di sviluppare reazioni più gravi nella fragilità, dovuto nella maggioranza dei casi alla presenza di patologie concomitanti, con particolare riferimento alle malattie cardiovascolari. Tutti gli insetti, comunque, possono scatenare una vera e propria reazione allergica che può essere lieve o grave: si va dalle lesioni locali estese, caratterizzate da manifestazioni simili all’orticaria che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche, ad esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre alla pelle, l’apparato gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio, con vari gradi di gravità, sino a realizzare lo shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l’1% dei casi. "Soprattutto nei bambini è molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega Marzia Duse, presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip) in occasione del Congresso che si svolge dal 3 al 5 giugno a Palermo - .Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini". Se c’è stata una reazione grave bisogna seguire l’iter diagnostico e terapeutico. "Non basta andare al Pronto Soccorso e risolvere l’episodio acuto - chiarisce Francesco Paravati, direttore UO Pediatria di Crotone - .Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un’appropriata terapia. Quando necessario, All rights reserved P.29 Metropolisweb.it URL: http://www.metropolisweb.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 5 June 2016 - 15:14 Click here to view the online version occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da un antistaminico, cortisonico e dall’adrenalina auto-iniettabile e informare i genitori o l’adolescente sulle modalità d’utilizzo". 05-06-2016 09:30:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA All rights reserved P.30 milanofree.it URL: http://milanofree.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 5 June 2016 - 14:53 Click here to view the online version Allarme calabroni killer provenienti dalla Cina: i consigli degli esperti L’arrivo dell’estate e il maggior tempo libero trascorso all’aria aperta aumenta come ogni anno il rischio di punture di api vespe e calabroni. Ma per quest’anno gli esperti prevedono una maggiore diffusione della cosiddetta Vespa Velutina, più comunemente conosciuta come “calabrone killer” per la pericolosità degli effetti derivanti dalla sua puntura. L’allarme era scattato già la scorsa estate, quando le vespe velutine avevano letteralmente invaso la Francia ed erano state avvistate anche in Piemonte ed in Liguria. Arrivata dalla Cina, questa razza può essere facilmente confusa con il calabrone comune, ma in realtà è più piccola, è lunga circa 3 cm e presenta le zampe di colore nero e giallo. L’allarme è scattato direttamente dal settore degli apicoltori, a causa del fatto che buona parte della dieta delle larve è proprio a base di api. La sua presenza infatti può essere un rischio consistente non soltanto per la salvaguardia della biodiversità vegetale ma anche per la produzione delle colture agricole la cui impollinazione deriva proprio dal lavoro delle api. Secondo gli esperti si tratta di una razza particolarmente aggressiva, capace di infliggere punture pericolose e addirittura potenzialmente letali per l’uomo. Al momento si tratta di una specie che non sembrerebbe avere “nemici naturali”, quindi la sua diffusione potrebbe essere bloccata solo dall’intervento dell’uomo. Considerando che in Italia 9 persone su 10 vengono punte dagli insetti almeno una volta nella All rights reserved P.31 milanofree.it URL: http://milanofree.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 5 June 2016 - 14:53 Click here to view the online version vita, gli esperti della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica hanno stilato un decalogo per limitare i rischi e scongiurare il più possibile le punture, spesso causa di reazioni allergiche anche gravi: 1. Non indossare abiti larghi e dai colori vivaci o neri, prediligere indumenti bianchi 2. Evitare di utilizzare cosmetici e creme solari profumate 3. Non camminare a piedi nudi nei prati e nei giardini 4. Tenersi lontani dai fiori particolarmente profumati 5. Non lasciare cibi e bevande zuccherate all’aperto 6. Fare attenzione ai ceppi di legno, dove spesso le vespe trovano il loro habitat naturale 7. Applicare le zanzariere 8. Non viaggiare in auto con i finestrini aperti 9. Chiudere bene le pattumiere 10. Cercare di non agitarsi in presenza di insetti ma allontanarsi con cautela All rights reserved P.32 olbianotizie.it URL: http://olbianotizie.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 13:00 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% Dalla reazione lieve allo shock, il decalogo degli allergologi 03/06/2016 13:21 • • • • Stampa Riduci Aumenta Condividi| Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) - In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo.L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate - la stagione più a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi:1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano."E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini"."Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico - raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo".Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini.Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori".La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a All rights reserved P.33 olbianotizie.it URL: http://olbianotizie.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 3 June 2016 - 13:00 Click here to view the online version questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. All rights reserved P.34 lasaluteinpillole.it URL: http://www.lasaluteinpillole.it COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 13:04 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% diventa fan Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) 13:21 In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo.L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate - la stagione più a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi:1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano."E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini"."Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico - raccomanda Francesco Paravati, All rights reserved P.35 lasaluteinpillole.it URL: http://www.lasaluteinpillole.it COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 13:04 Click here to view the online version direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo".Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini.Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori".La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. All rights reserved P.36 allnews24.eu URL: http://www.allnews24.eu COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 00:33 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che pu essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio pi rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravit. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l’1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Societ italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo. L’immunoterapia un salvavita nei casi pi gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell’estate – la stagione pi a rischio – propongono un decalogo per ridurre i rischi: 1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all’aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perch le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. “E’ molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle pi banali manifestazioni di ipersensibilit cutanea – spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse – Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini”. “Se per c’ stata una reazione grave occorre seguire l’iter diagnostico e terapeutico – raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone – Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l’episodio acuto. All rights reserved P.37 allnews24.eu URL: http://www.allnews24.eu COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 00:33 Click here to view the online version Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un’appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l’adolescente sulle modalit d’utilizzo”. Nei casi pi gravi si deve far ricorso all’immunoterapia, che presenta un’efficacia del 90-100% ed considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? “Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico – consiglia Paravati – Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualit di vita del bambino, dell’adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell’ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori”. La stagione pi a rischio quella estiva, in cui pi frequente l’esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda pi frequente praticare attivit fisica all’aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo pi ampie. All rights reserved P.38 URL: http://tiscali.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 00:23 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% Roma, 3 giu. (AdnKronos Salute) - In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo. L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate - la stagione più a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi: 1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. "E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini". "Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico - raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo". Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene All rights reserved P.39 URL: http://tiscali.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 00:23 Click here to view the online version praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori". La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. All rights reserved P.40 URL: http://c.moreover.com aduc.it COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 13:52 Click here to view the online version Punture api, vespe e calabroni. 500mila bambini ogni anno 3 giugno 2016 14:04 In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo. L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell'estate la stagione più a rischio - propongono un decalogo per ridurre i rischi: 1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. "E' molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse - Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini". "Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico - raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone - Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo". Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia, che presenta un'efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? "Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori". La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. <div class="TitoloA">Impossibile visualizzare i commenti: attivare javascript!</div> All rights reserved P.41 ilfogliettone.it URL: http://www.ilfogliettone.it COUNTRY: Italy TYPE: Web International 6 June 2016 - 07:13 Click here to view the online version Pediatria, scoperta allergia “nascosta”. Sembra rinite comune Si chiama LAR, rinite allergica locale (Local Allergic Rhinitis), si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. E’ un’allergia “nascosta”. I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. Ma ora è possibile diagnosticarla, e quindi trattarla con terapia adeguata, perché nuovi studi scientifici confermano la validità dei test eseguiti a livello della mucosa nasale, gli unici in grado di “scovare” la LAR. Al Congresso della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatria, che si è chiuso ieri a Palermo, è stato presentato uno studio tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell’Università “La Sapienza” di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale American Journal Rhinology & Allergy, che conferma come nella mucosa nasale sia possibile rilevare l’infiammazione allergica anche quando i test allergici cutanei ed ematici risultano negativi. “Per diagnosticare la LAR”, spiega Anna Maria Zicari, professoressa aggregata di Pediatria presso La Sapienza e primo autore dello studio, “occorre eseguire il test di ‘provocazione nasale’, che consiste, come prima cosa, nell’eseguire una ‘spirometria del naso’ per calcolare il grado di ostruzione delle due narici separatamente e successivamente nel far respirare con il naso l’allergene da testare (graminacee, polvere ecc.). Se l’ostruzione aumenta dopo la respirazione dell’allergene vuol dire che a livello locale c’è una risposta locale con infiammazione allergica. Questa procedura consente di identificare e trattare come allergici non pochi bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici”. Ancora non si conosce la reale prevalenza di questa variante di rinite perché mancano studi epidemiologici in età pediatrica. In uno studio condotto in Spagna sulla popolazione generale la LAR è stata diagnosticata nel 25,7% dei soggetti studiati. “Cercarla è importante perché molte delle riniti ‘non allergiche’ trascurate e mal curate, possono essere riesaminate alla luce delle nuove conoscenze e l’impatto sulla salute e sul benessere dei bambini è estremamente importante”, afferma Marzia Duse Presidente della SIAIP. “La rinite, a torto considerata “la Cenerentola” delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all’ obesità e alla sindrome metabolica”. All rights reserved P.42 allnews24.eu URL: http://www.allnews24.eu COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 00:33 Click here to view the online version Salute: 500 mila bambini l'anno punti da api, vespe e calabroni, rischia il 5% In Italia ogni anno oltre 550 mila bambini e adolescenti sono punti da api, vespe e calabroni, e circa il 5% ha una reazione allergica che pu essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio pi rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravit. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l’1% dei casi. Sono i dati che arrivano dal Congresso della Societ italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), al via oggi a Palermo. L’immunoterapia un salvavita nei casi pi gravi, sottolineano gli esperti che in vista dell’estate – la stagione pi a rischio – propongono un decalogo per ridurre i rischi: 1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all’aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perch le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. “E’ molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle pi banali manifestazioni di ipersensibilit cutanea – spiega la presidente della Siaip, Marzia Duse – Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini”. “Se per c’ stata una reazione grave occorre seguire l’iter diagnostico e terapeutico – raccomanda Francesco Paravati, direttore Uo Pediatria di Crotone – Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l’episodio acuto. All rights reserved P.43 allnews24.eu URL: http://www.allnews24.eu COUNTRY: Italy TYPE: Web International 3 June 2016 - 00:33 Click here to view the online version Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un’appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l’adolescente sulle modalit d’utilizzo”. Nei casi pi gravi si deve far ricorso all’immunoterapia, che presenta un’efficacia del 90-100% ed considerata una terapia salvavita, precisano gli allergologi. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? “Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico – consiglia Paravati – Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualit di vita del bambino, dell’adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell’ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori”. La stagione pi a rischio quella estiva, in cui pi frequente l’esposizione a questi insetti che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi e nei giardini. Inoltre, nella stagione calda pi frequente praticare attivit fisica all’aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo pi ampie. All rights reserved P.44 Wordpress.com (IT) URL: http://wordpress.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 7 June 2016 - 00:20 Click here to view the online version Scoperta allergia “nascosta” in Pediatria Si chiama LAR, rinite allergica locale (Local Allergic Rhinitis), si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. E’ un’allergia “nascosta”. I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. Ma ora è possibile diagnosticarla, e quindi trattarla con terapia adeguata, perché nuovi studi scientifici confermano la validità dei test eseguiti a livello della mucosa nasale, gli unici in grado di “scovare” la LAR. Al Congresso della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatria, che si è chiuso ieri a Palermo, è stato presentato uno studio tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell’Università “Sapienza” di Roma diretto dalla Prof.ssa Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale American Journal Rhinology & Allergy, che conferma come nella mucosa nasale sia possibile rilevare l’infiammazione allergica anche quando i test allergici cutanei ed ematici risultano negativi. “Per diagnosticare la LAR”, spiega Anna Maria Zicari, professoressa aggregata di Pediatria presso l’Università “Sapienza” di Roma e primo autore dello studio, “occorre eseguire il test di ‘provocazione nasale’, che consiste, come prima cosa, nell’eseguire una ‘spirometria del naso’ per calcolare il grado di ostruzione delle due narici separatamente e successivamente nel far respirare con il naso l’allergene da testare (graminacee, polvere ecc.). Se l’ostruzione aumenta dopo la respirazione dell’allergene vuol dire che a livello locale c’è una risposta locale con infiammazione allergica. Questa procedura consente di identificare e trattare come allergici non pochi bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici.” Ancora non si conosce la reale prevalenza di questa variante di rinite perché mancano studi epidemiologici in età pediatrica. In uno studio condotto in Spagna sulla popolazione generale la LAR è stata diagnosticata nel 25,7% dei soggetti studiati. “Cercarla è importante perché molte delle riniti ‘non allergiche’ trascurate e mal curate, possono essere riesaminate alla luce delle nuove conoscenze e l’impatto sulla salute e sul benessere dei bambini è estremamente importante”, afferma Marzia Duse Presidente della SIAIP. “La rinite, a torto considerata “la Cenerentola” delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all’ obesità e alla sindrome metabolica”. Share this: google • E-mail • Facebook All rights reserved P.45 Wordpress.com (IT) URL: http://wordpress.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 7 June 2016 - 00:20 Click here to view the online version LinkedIn • Twitter • Altro • • Google • google • • Mi piace: Mi piace Caricamento... All rights reserved P.46 healthdesk.it URL: http://www.healthdesk.it COUNTRY: Italy TYPE: Web International 6 June 2016 - 03:12 Click here to view the online version Punture d'insetti, l'immunoterapia può salvare la vita Ogni anno, in Italia circa 25 mila tra bambini e adolescenti sviluppano una reazione allergica dopo essere stati punti da api, vespe o calabroni. La reazione può essere lieve o grave: si va dalle lesioni locali estese, caratterizzate da manifestazioni orticaroidi diffuse che possono durare diversi giorni, a quelle sistemiche, a esordio più rapido, che possono coinvolgere, oltre al distretto cutaneo, quello gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio, con vari gradi di gravità, fino allo shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che per fortuna statisticamente riguarda solo l’1% dei casi. «È molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega Marzia Duse, presidente della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), dal Congresso che si è svolto dal 3 al 5 giugno a Palermo. Nei casi più gravi, spiegano gli specialisti, si deve far ricorso all’immunoterapia che presenta un’efficacia particolarmente elevata (90-100%) ed è considerata una terapia salvavita. Il vaccino viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini. A fare il vaccino dovrebbero essere «tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico; negli altri casi la scelta va valutata caso per caso – precisa Francesco Paravati, direttore della Pediatria di Crotone - tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell’adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell’ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori». La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l’esposizione a questi insetti, che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo. Inoltre nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all’aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. In occasione della stagione estiva, la Siaip ricorda le dieci regole da seguire, valide per tutti, per ridurre il rischio di essere punti dagli imenotteri: 1 Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2 Evitare di usare profumi, preferire shampoo e creme solari inodori; 3 Evitare di camminare scalzi nei prati; 4 Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5 Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all’aperto; non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina, nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6 Fare particolare attenzione se si spostano ceppi in quanto le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7 Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8 Applicare le zanzariere alle finestre; 9 Tenere ben chiuse le pattumiere; 10 Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. All rights reserved P.47 Palermotoday.it URL: http://palermotoday.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 6 June 2016 - 18:08 Click here to view the online version Esperti a Palermo, scoperta allergia "nascosta": sembra rinite comune Si chiama Lar, rinite allergica locale (Local Allergic Rhinitis), si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. E' un'allergia "nascosta". I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. Ma ora è possibile diagnosticarla, e quindi trattarla con terapia adeguata, perché nuovi studi scientifici confermano la validità dei test eseguiti a livello della mucosa nasale, gli unici in grado di "scovare" la Lar. Al Congresso della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatria, che si è chiuso ieri a Palermo, è stato presentato uno studio tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell'Università "La Sapienza" di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale American Journal Rhinology & Allergy, che conferma come nella mucosa nasale sia possibile rilevare l'infiammazione allergica anche quando i test allergici cutanei ed ematici risultano negativi. "Per diagnosticare la Lar", spiega Anna Maria Zicari, professoressa aggregata di Pediatria presso La Sapienza e primo autore dello studio, "occorre eseguire il test di 'provocazione nasale', che consiste, come prima cosa, nell'eseguire una 'spirometria del naso' per calcolare il grado di ostruzione delle due narici separatamente e successivamente nel far respirare con il naso l'allergene da testare (graminacee, polvere ecc.). Se l'ostruzione aumenta dopo la respirazione dell'allergene vuol dire che a livello locale c'è una risposta locale con infiammazione allergica. Questa procedura consente di identificare e trattare come allergici non pochi bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici". Ancora non si conosce la reale prevalenza di questa variante di rinite perché mancano studi epidemiologici in età pediatrica. In uno studio condotto in Spagna sulla popolazione generale la Lar è stata diagnosticata nel 25,7% dei soggetti studiati. "Cercarla è importante perché molte delle riniti 'non allergiche' trascurate e mal curate, possono essere riesaminate alla luce delle nuove conoscenze e l'impatto sulla salute e sul benessere dei bambini è estremamente importante", afferma Marzia Duse Presidente della Siaip. "La rinite, a torto considerata "la Cenerentola" delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all' obesità e alla sindrome metabolica". All rights reserved P.48 medicalive.it URL: http://medicalive.it COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 7 June 2016 - 09:13 Click here to view the online version Pediatria: scoperta un tipo di allergia “nascosta” Ora è possibile identificare, e trattare, come allergici i bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici, migliorando la loro qualità di vita, grazie alla scoperta dell’allergia “nascosta” in Pediatria. E’ una forma di rinite (la LAR, Local Allergic Rhinitis ) che risulta negativa alle prove allergiche, ma che ora può essere intercettata grazie alle recenti procedure diagnostiche. I risultati dello studio, tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell’Università “Sapienza” di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla rivista internazionale American Journal Rhinology&Allergy, e’ stato presentato al Congresso Italiano di Allergologia e Immunologia Pediatria (SIAIP) che si è chiuso a Palermo. Lo studio conferma per la prima volta sui bambini la validità dei test eseguiti sulla mucosa nasaleper intercettare la LAR, rinite allergica locale (Local AllergicRhinitis),che si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. “La rinite, a torto considerata “la Cenerentola” delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, – piega Anna Maria Zicari, autore dello studio,- con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all’ obesità e alla sindrome metabolica”. 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Una puntura nella stragrande maggioranza dei casi non provoca nessun problema ma non è sempre così: si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni di orticaria diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche a esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo quelli gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari gradi di gravità. Fino ad arrivare a uno shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi. Dunque un decalogo degli esperti può essere molto utile, in vista dell’estate che è la stagione più a rischio. 1) Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2) Evitare di usare profumi, preferire shampo e creme solari inodori; 3) Evitare di camminare scalzi nei prati; 4) Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5) Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6) Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7) Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8) Applicare le zanzariere alle finestre; 9) Tenere ben chiuse le pattumiere; 10) Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano. «È molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea - spiega la presidente della Società Italiana di Immunologia e Allergologia Pediatrica (SIAIP), Marzia Duse -. Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini». «Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l’iter diagnostico e terapeutico - raccomanda Francesco Paravati , direttore dell’unità operativa pediatria di Crotone -. Non basta infatti andare al pronto soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici, e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da antistaminico, cortisonico e adrenalina auto-iniettabile, e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo». E il vaccino? Chi se lo deve fare? «Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico - consiglia Paravati - Negli altri casi la scelta va valutata caso per caso, tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino, inoltre, le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori». All rights reserved P.50 healthdesk.it URL: http://www.healthdesk.it COUNTRY: Italy TYPE: Web International 7 June 2016 - 16:28 Click here to view the online version Un nuovo test per la rinite allergica nascosta Starnuti, naso chiuso, prurito e secrezione nasale. I sintomi sono quelli di un’allergia, ma i test non la distinguono da comune raffreddore. Succede ai bambini che soffrono di rinite allergica locale (Lar), una forma nascosta di allergia che sfugge alle prove diagnostiche. D’ora in poi però non accadrà più. Uno studio italiano condotto dal Servizio di Immunologia e allergologia pediatrica dell’Università “Sapienza” di Roma ha infatti confermato la validità dei test eseguiti a livello della mucosa nasale, gli unici in grado di “scovare” la Lar. I risultati sono stati presentati al congresso di Allergologia e immunologia pediatria (Siaip). «Questa procedura - spiega Anna Maria Zicari, professoressa di Pediatria presso l’Università “Sapienza” di Roma e primo autore dello studio - consente di identificare e trattare come allergici non pochi bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici». Visto che finora l’allergia non veniva diagnosticata, non è possibile sapere quanto sia diffusa. Tuttavia, in uno studio condotto in Spagna sulla popolazione generale la Lar è stata diagnosticata nel 25,7 per cento dei soggetti studiati. «Cercarla è importante - afferma Marzia Duse, presidente della Siaip - perché molte delle riniti "non allergiche" trascurate e mal curate, possono essere riesaminate alla luce delle nuove conoscenze e l’impatto sulla salute e sul benessere dei bambini è estremamente importante». Le conseguenze della Lar non sono tanto lievi: ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all’ obesità e alla sindrome metabolica. All rights reserved P.51 Zazoom.it URL: http://zazoom.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 7 June 2016 - 00:16 Click here to view the online version Scoperta Allergia Nascosta Nei Bambini La #LAR Risulta Negativa A Prove Allergiche Padoan: Italia fuori trappola infernale Ternano:7 arresti fra dipendenti comune Canone Rai: esenzione scatta mese dopo Volo Egyptair - paura per allarme bomba Genova - ordigno rudimentale alle Poste Alluvione Parma - indagato Pizzarotti Borse Europa deboli - Milano apre a-0 - 39% Usa - Sanders: avanti fino a convention Fidanzati morti - forse omicidio-suicidio Arma - mostra di opere d'arte recuperate L'AQUILA - Ora è possibile identificare, e trattare, come allergici i Bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici, ... Segnalato da : abruzzo24ore.tv Commenta Scoperta Allergia "Nascosta" Nei Bambini. La #LAR Risulta Negativa A Prove Allergiche (Di martedì 7 giugno 2016) L'AQUILA - Ora è possibile identificare, e trattare, come allergici i Bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici, migliorando la loro qualità di vita, grazie alla Scoperta dell' Allergia " Nascosta" in Pediatria. E' una forma di rinite (la LAR, Local Allergic Rhinitis) che Risulta Negativa alle Prove Allergiche, ma che ora può essere intercettata grazie alle recenti procedure diagnostiche. I Risultati dello studio, tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell'Università "Sapienza" di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla rivista internazionale American Journal Rhinology&Allergy, e' stato presentato al Congresso Italiano di Allergologia e Immunologia Pediatria (SIAIP) che si è chiuso a Palermo. Lo studio conferma per la ... Scoperta Allergia Nascosta Nei Bambini La #LAR Risulta Negativa A Prove Allergiche Continua su abruzzo24ore.tv Mostra altri articoli dalla rete All rights reserved P.52 Zazoom.it URL: http://zazoom.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 7 June 2016 - 00:16 Click here to view the online version Allergie | scoperta la Lar nei bambini Padoan: Italia fuori trappola infernale Ternano:7 arresti fra dipendenti comune Canone Rai: esenzione scatta mese dopo Volo Egyptair - paura per allarme bomba Genova - ordigno rudimentale alle Poste Alluvione Parma - indagato Pizzarotti Borse Europa deboli - Milano apre a-0 - 39% Usa - Sanders: avanti fino a convention Fidanzati morti - forse omicidio-suicidio Arma - mostra di opere d'arte recuperate LAR (Local Allergic Rhinitis) è il nome di un'allergia nascosta che ad oggi è sempre risultata negativa alle prove allergiche sui bambini. La ... Segnalato da : quotidianodiragusa Commenta Allergie, scoperta la Lar nei bambini (Di martedì 7 giugno 2016) LAR (Local Allergic Rhinitis) è il nome di un'allergia nascosta che ad oggi è sempre risultata negativa alle prove allergiche sui bambini. La nuova allergia è stata intercettata grazie a nuove procedure diagnostiche. I risultati dello studio italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell'Università "Sapienza" di Roma e diretto da Marzia Duse, è stato accettato per la pubblicazione sulla rivista internazionale American Journal ... continua Allergie | scoperta la Lar nei bambini Continua su quotidianodiragusa Mostra altri articoli dalla rete All rights reserved P.53 siciliafan.it URL: http://www.siciliafan.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 7 June 2016 - 11:02 Click here to view the online version Allergia nei bambini, grande scoperta per migliorare la qualità della vita Ora è possibile identificare e trattare come allergici i bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici, migliorando la loro qualità di vita, grazie alla scoperta dell'allergia "nascosta" in Pediatria. Si tratta di una forma di rinite (la LAR, Local Allergic Rhinitis) che risulta negativa alle prove allergiche, ma che ora può essere intercettata grazie alle recenti procedure diagnostiche. I risultati dello studio tutto italiano condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell'Università "Sapienza" di Roma diretto da Marzia Duse, accettato per la pubblicazione sulla rivista internazionale "American Journal Rhinology&Allergy", è stato presentato al Congresso Italiano di Allergologia e Immunologia Pediatria (SIAIP) che si è chiuso a Palermo. Lo studio conferma per la prima volta sui bambini la validità dei test eseguiti sulla mucosa nasale per intercettare la LAR, rinite allergica locale (Local AllergicRhinitis), che si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. "La rinite, a torto considerata "la Cenerentola" delle allergie, ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all' obesità e alla sindrome metabolica", spiega Anna Maria Zicari, autrice dello studio. All rights reserved P.54 farmacia.it URL: http://www.farmacia.it COUNTRY: Italy TYPE: Web International 8 June 2016 - 10:36 Click here to view the online version Salute bambini: scoperta la rinite allergica nascosta . Gli esperti rivelano che si tratta di una forma di allergia che sfugge alle prove diagnostiche. Lo studio condotto dal Servizio di Immunologia e allergologia pediatrica dell’Università Sapienza di Roma, pubblicato sulla rivista internazionale American Journal Rhinology&Allergy, ha scoperto una forma di rinite (che cosa fare?) (la LAR, Local Allergic Rhinitis) che risulta negativa alle prove allergiche, (ecco i farmaci di nuova generazione) ma che ora può essere intercettata grazie alle recenti procedure diagnostiche. Gli esperti, hanno confermato la validità dei test eseguiti a livello della mucosa nasale, gli unici in grado di scovare la Lar. I risultati dello studio, tutto italiano, condotto dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell'Università "Sapienza" di Roma diretto da Marzia Duse, è stato presentato al Congresso Italiano di Allergologia e Immunologia Pediatria (SIAIP) che si è chiuso a Palermo. “Questa procedura - spiega Anna Maria Zicari, professoressa di Pediatria presso l’Università Sapienza di Roma e primo autore dello studio - consente di identificare e trattare come allergici non pochi bambini che in precedenza sarebbero stati diagnosticati come non allergici. La rinite, a torto considerata la Cenerentola delle allergie, - prosegue - ha invece un notevole impatto negativo sulla qualità della vita dei bambini, con sintomi fastidiosi quali ostruzione del naso, russamento, apnee notturne e scarsa qualità del sonno che possono dar luogo a stanchezza, scarso rendimento scolastico, predisposizione all' obesità e alla sindrome metabolica". “Cercarla è importante - afferma Marzia Duse, presidente della Siaip - perché molte delle riniti non allergiche trascurate e mal curate, possono essere riesaminate alla luce delle nuove conoscenze e l’impatto sulla salute e sul benessere dei bambini è estremamente importante”. Lo studio conferma per la prima volta sui bambini la validità dei test eseguiti sulla mucosa nasaleper intercettare la LAR, rinite allergica locale (Local AllergicRhinitis), che si manifesta con gli stessi sintomi della rinite allergica (ecco come difendersi) comune (secrezione nasale, starnuti, naso chiuso) ma risulta negativa ai test allergici cutanei ed ematici. I bambini affetti da questa forma di rinite sono costretti a fare un gran numero di consultazioni specialistiche, spesso senza riuscire a risolvere il problema, obbligati a convivere con fastidiosi sintomi che impattano negativamente sulla qualità della loro vita. Rinite allergica: E’ una malattia infiammatoria del naso. L’ostruzione, lo sgocciolamento, il prurito intranasale e gli starnuti sono i sintomi più comuni; in alcune persone tali sintomi sono accompagnati da mal di testa, riduzione del senso dell’odore e sintomi oculari (come l’eccessiva lacrimazione, il prurito e l’arrossamento degli occhi). In molti pazienti i sintomi sono aggravati dagli irritanti come l’aria fredda, il fumo di tabacco o gli odori forti come i profumi. All rights reserved P.55 doctor33.it URL: http://www.doctor33.it COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 10 June 2016 - 00:41 Click here to view the online version Congresso Siaip: riflettori puntati sulla rinite allergica locale e sulle punture da imenotteri Congresso Siaip: riflettori puntati sulla rinite allergica locale e sulle punture da imenotteriCongresso Siaip: riflettori puntati sulla rinite allergica locale e sulle punture da imenotteri Al Congresso della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip) svoltosi a Palermo dal 3 al 5 giugno scorso si è parlato, tra l'altro, di una forma allergica poco nota in pediatria. È la LAR, acronimo per Local Allergic... All rights reserved P.56 universonline.it URL: http://www.universonline.it COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 10 June 2016 - 06:15 Click here to view the online version Test allergie bambini negativo? potrebbe essere la LAR 1. Salute Bambino 2. Allergie Se il bambino presenta i classici sintomi della rinite allergica ma i test allergici sono negativi potrebbe trattarsi di LAR, una particolare forma di allergia battezzata Local Allergic Rhinitis (rinite allergica locale). Un team di esperti del Servizio Speciale di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Università degli Studi "La Sapienza" - Roma), coordinati da Marzia Duse, ha condotto un'indagine che ha permesso di identificare una nuova forma di rinite, nota con la sigla LAR, che risultava negativa ai test allergologici e di conseguenza non veniva trattata adeguatamente. I risultati dello studio saranno di prossima pubblicazione sull'American Journal Rhinology & Allergy. Un trattamento adeguato delle allergie in età pediatrica è molto importante, non solo per la qualità della vita del bambino ma anche per la salute in età adulta. Quando un'allergia non è curata bene si può trasformare in un'infiammazione cronica che con il tempo potrebbe portare all'insorgenza di broncopneumopatie. Sopratutto in concomitanza ad altre patologie come l'asma, la rinite allergica è molto insidiosa in quanto ne peggiora la condizione fisica. Marzia Duse, che oltre ad aver coordinato lo studio è anche Direttrice del Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica del Policlinico Umberto I, spiega che fino ad ora la LAR, che si manifesta con i medesimi sintomi della rinite allergica comune (starnuti, secrezione nasale e naso chiuso), non veniva identificata e il paziente veniva rimandato a casa senza alcuna terapia e nei casi migliori trattata come "rinite non-allergica" (NAR). Questa situazione non permetteva quindi di curare adeguatamente una condizione che con il tempo poteva portare dei peggioramenti nella salute in età adulta. All rights reserved P.57 universonline.it URL: http://www.universonline.it COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 10 June 2016 - 06:15 Click here to view the online version Gli esperti spiegano che questa, fino ad ora, era un'allergia "nascosta", molti bambini erano costretti a fare numerosi consulti specialistici senza però riuscire a risolvere il problema. Alla fine i piccoli si rassegnavano a convivere con questi sintomi fastidiosi che influiscono considerevolmente sulla loro vita. Sebbene i piccoli presentassero i sintomi della rinite, dopo una prima vista dall'allergologo venivano prescritti alcuni test specifici, come il Prick test (il classico test dove si applicano piccole quantità di allergeni per valutare la sensibilità a determinate sostanze) e il Rast Test (un test sierologico per la ricerca di immugammaglobuline IgE responsabili della reazione allergica), e i risultati erano negativi, la diagnosi finale era quindi che il bambino non era allergico. L'indagine coordinata da Marzia Duse ha portato alla realizzazione di un test eseguito a livello della mucosa nasale che permette di identificare la LAR, un traguardo molto importante per la salute dei bambini in quanto ora possono ricevere una terapia adeguata. Anna Maria Zicari, coautrice dello studio, spiega che l'otorinolaringoiatria dispone di uno strumento conosciuto come rinomanometro (chiamato a volte impropriamente spirometro del naso) che permette di dosare micro-quantità di IgE presenti nelle secrezioni nasali e di valutare con precisione l'ostruzione nasale. Attualmente il dosaggio nasale degli anticorpi IgE specifici rappresenta l'unico strumento in grado di rilevare questa specifica condizione allergica. Per il momento non si hanno a disposizione informazioni riguardanti l'incidenza della LAR, questo perché non sono state ancora avviate delle ricerche epidemiologiche in età pediatrica. L'introduzione di questa nuova metodica diagnostica potrebbe rivalutare molti casi di NAR e in futuro si potrà avere un quadro più chiaro dell'incidenza del fenomeno. I risultati dello studio sono però molto importanti perché già da subito si potrà iniziare a trattare adeguatamente i bambini affetti da LAR che in precedenza potevano ricevere solo dei rimedi, non risolutivi, per la rinite non allergica. Condividi questa pagina Ti potrebbe interessare anche: Notizie mediche e di salute correlate All rights reserved P.58 Wordpress.com (IT) URL: http://wordpress.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 20 June 2016 - 11:00 Click here to view the online version Allergia nascosat nei bambini: un nuovo test per riconoscerla <a href='http://admanager.adintend.com/delivery/ck.php?n=a288cb 2e&cb=INSERT_RANDOM_NUMBER_HERE' target='_blank'><img src='http://admanager.adintend.com/delivery/avw.php?zoneid=3 5&cb=INSERT_RANDOM_NUMBER_HERE& amp;n=a288cb2e' border='0' alt='' /></a> La casistica sulle allergie infantili si è recentemente arricchita di una nuova tipologia, la Rinite Allergica Locale (RAL) che, fino ad ora, pur presentandosi con tutti i tradizionali sintomi delle riniti allergiche infantili, non veniva rilevata nel corso dei tradizionali esami e, quindi, non trattata come fenomeno allergico, bensì associata ad altri fenomeni infiammatori. Il nuovo successo in campo medico affonda le sue origini in Italia: infatti, la diagnosi è stata resa possibile dallo studio realizzato dal Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica dell’Università “Sapienza” di Roma diretto da Marzia Duse e accettato per la pubblicazione dall’autorevole rivista scientifica internazionale American Journal Rhinology & Allergy. I risultati del lavoro sono stati presentati al Congresso Italiano di Allergologia e Immunologia Pediatria (SIAIP) che si è tenuto a Palermo nei giorni scorsi. Precedentemente, molti bambini affetti da questa patologia risultavano negativi ai tradizionali test cutanei e ai prelievi ematici, pur presentando tutti i sintomi delle riniti: naso ostruito, lacrimazione, apnea del sonno, difficoltà nel dormire, starnuti. Scartata, pertanto, l’ipotesi di allergie, i bambini erano costretti a una serie di accertamenti supplementari inutili, senza che si trovasse una soluzione al problema. La diagnosi di rinite allergica locale parte da un diverso presupposto: dal sospetto, cioè, che la reazione allergica avvenga in maniera localizzata nel naso e nell’apparato respiratorio in generale. Se, quindi, test cutanei ed ematici non rilevano nulla, un esame direttamente sulle mucose nasali, per verificare in che misura reagiscono i vari tipi di allergene, può offrire la prova di una situazione infiammatoria localizzata. Diventa a questo punto possibile avviare una terapia mirata che, nella maggior parte dei casi, conduce a un netto miglioramento delle condizioni del bambino. Per quanto possa essere ritenuta poco grave, rispetto ad altre forme allergiche più invasive, la rinite ha infatti un impatto assai negativo nella vita quotidiana, soprattutto in età pediatrica. Infatti, soprattutto il peggioramento della qualità del sonno, dovuta all’ostruzione delle vie respiratorie, ha conseguenze sulle loro capacità di concentrazione, sull’umore e addirittura sulle prestazioni scolastiche. Ad oggi, ancora non è possibile misurare l’effettiva incidenza della RAL sul totale delle riniti allergiche in quanto non esistono ancora sufficienti rilevazioni epidemiologiche in tal senso. Tuttavia, è importante che la diagnosi attraverso i test delle mucose diventi di pratica comune in quanto, in tal modo, possono emergere quei casi di allergie “nascoste” che, proprio in quanto non rilevate, sono trascurate, non adeguatamente trattate. All rights reserved P.59 Wordpress.com (IT) URL: http://wordpress.com/ COUNTRY: Italy TYPE: Web International 20 June 2016 - 11:00 Click here to view the online version <a href='http://admanager.adintend.com/delivery/ck.php?n=ab048da9&cb=INSERT_RAN DOM_NUMBER_HERE' target='_blank'><img src='http://admanager.adintend.com/delivery/avw.php?zoneid=770&cb=INSERT_RAN DOM_NUMBER_HERE&n=ab048da9' border='0' alt='' /></a> All rights reserved P.60 Quimamme.leiweb.it URL: http://quimamme.leiweb.it/ COUNTRY: Italy TYPE: Web Grand Public 27 June 2016 - 14:56 Click here to view the online version Api e calabroni, 10 mosse contro le punture Cinque milioni ogni anno: sono le persone che vengono punte in Italia da api, vespe e calabroni. Fra queste, oltre 500 mila sono bimbi e adolescenti, che nel 5% dei casi sviluppano una reazione allergica: lieve, come un’orticaria, o grave, come lo shock anafilattico. Che mette a rischio la vita del paziente, ma che per fortuna si verifica solo nell’1% dei casi. I dati sono emersi nel corso del congresso della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), svoltosi a Palermo nei giorni scorsi, nel corso del quale sono state illustrate anche le 10 regole da seguire – valide per tutti – per ridurre il rischio di essere punti da questi insetti. Eccole, di seguito. 1. Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco. 2. Non usare profumi, meglio orientarsi su shampoo e creme solari inodori. 3. Evitare di camminare scalzi nei prati. 4. Non avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura. 5. Non lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all’aperto. E non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina, nella quale gli insetti potrebbero entrare. 6. Fare particolare attenzione se si spostano ceppi, in quanto le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze. 7. Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti. 8. Applicare le zanzariere alle finestre. 9. Tenere ben chiuse le pattumiere. 10. Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di questi insetti, allontanandosi da loro con grande cautela. All rights reserved P.61