DOTT. BINDA SANDRO LAB. DI VIROLOGIA DIP. SCIENZE BIOMEDICHE PER LA SALUTE L’infezione congenita da Citomegalovirus: il virus, la trasmissione e le misure di prevenzione Grazie per aver partecipato alla più estesa indagine condotta sul grado e le caratteristiche della conoscenza dell’infezione congenita da Citomegalovirus (CMV) nella popolazione italiana. I risultati ottenuti consentiranno di proporre interventi di sanità pubblica finalizzati alla prevenzione di questa infezione che, per frequenza e conseguenze nel bambino infetto, supera quelle, peraltro ben più conosciute, da Toxoplasma e da virus della rosolia. Nel testo che segue troverà le informazioni fondamentali su trasmissione, danni e prevenzione di questo virus nonché le risposte corrette alle domande più importanti del questionario. Cos’è il CMV e come viene trasmesso Il CMV appartiene alla famiglia dei virus erpetici (herpes simplex, varicella, mononucleosi infettiva, ecc.). E’ in grado di provocare malattie gravi soprattutto negli individui con sistema immunitario compromesso (trapiantati, pazienti HIV) o immaturo (feto) mentre in generale l’infezione passa inosservata (infezione asintomatica) nelle persone con sistema immunitario efficiente, bambini e adulti. Il CMV viene trasmesso da una persona all’altra attraverso il contatto con fluidi corporei infetti (sangue, saliva, urina, liquido seminale, latte materno) e in caso di trapianto d’organo. Il CMV può essere veicolato attraverso gli oggetti, quali le suppellettili, o le mani su cui il virus può rimanere infettivo per alcune ore. L'infezione da Citomegalovirus, che lei sappia, si può contrarre attraverso…? Saliva Rapporti sessuali Sangue Urina Semplice contatto fisico (ad es. una stretta di mano) Attraverso l'aria Allattamento Trasfusioni/Trapianti Non saprei L’infezione si accompagna con il rilascio del virus per parecchio tempo; in particolare nei bambini piccoli la presenza del CMV in saliva e urine può protrarsi fino a 3-5 anni dal momento del contagio, seppur in assenza di sintomi. Questo fa sì che i bambini sotto i 5 anni siano importanti, ma non riconoscibili, fonti di infezione. La trasmissione da bambino a bambino o da bambino ad adulto può avvenire con facilità in tutte quelle situazioni in cui si hanno contatti stretti e prolungati con secrezioni infette in ambienti quali asili nido/scuole materne ed in famiglia. Ad oggi non è ancora stata dimostrata la trasmissione del virus per via aerea. 1 DOTT. BINDA SANDRO LAB. DI VIROLOGIA DIP. SCIENZE BIOMEDICHE PER LA SALUTE L’infezione congenita da Citomegalovirus: il virus, la trasmissione e le misure di prevenzione Cos’è l’infezione congenita da CMV e quanto è frequente Quando l’infezione da CMV viene contratta dal feto in utero (trasmissione verticale) si parla di infezione congenita. Il 90% dei neonati infetti non manifesta sintomi alla nascita ma circa un quinto di loro svilupperà danni gravi e permanenti che spesso vengono riconosciuti solo nel corso della prima infanzia. Saprebbe dare l'ordine di grandezza di quanti bambini ogni anno in Italia nascono con infezione congenita da Citomegalovirus? 3 bambini ogni 100 nati 3 bambini ogni 1.000 nati 3 bambini ogni 10.000 nati Non saprei Nei Paesi industrializzati si stima che l’infezione sia presente nello 0,7% dei nati vivi. Lo studio multicentrico condotto dal nostro gruppo di ricerca in quattro regioni italiane ha rilevato una frequenza di infezione congenita da CMV dello 0,3% dei nati vivi. Si può quindi stimare che in Italia, su circa 550.000 nati vivi ogni anno nascano 1.650 bambini infetti, 330 dei quali avranno danni gravi permanenti. Quali danni può arrecare Il Citomegalovirus può essere trasmesso dalla madre in gravidanza al nascituro. In base alla sua conoscenza, un neonato che ha contratto l’infezione congenita da Citomegalovirus, al momento della NASCITA può presentare: Sì No Nessun sintomo Macchie cutanee (Petecchie) Prematurità/dismaturità (Piccolo per età gestazionale) Spina bifida Piede torto Sordità Labbro leporino Focomelia Difetti cardiaci Convulsioni Microcefalia (testa di dimensioni ridotte) Morte Le più gravi e frequenti conseguenze dell’infezione congenita sono la sordità neurosensoriale e il ritardo psicomotorio sebbene il virus possa provocare anche cecità, altri danni neurologici e morte. I danni causati dall’infezione congenita da CMV possono essere limitati attraverso l’attivazione di azioni terapeutiche correttive nel bambino, come ad esempio l’impianto di protesi auricolari nel caso di sordità, le quali risultano tanto più efficaci quanto prima vengono attuate. Tuttavia una quota molto alta di neonati con l’infezione congenita non manifesta sintomi clinici alla nascita e poiché non esistono attualmente sistemi di screening per individuare tutti gli infetti, gli interventi correttivi precoci non sempre sono possibili. I costi legati alla sordità infantile sono alti, sia per il bambino e la sua famiglia in termini di qualità della vita, disagio e 2 DOTT. BINDA SANDRO LAB. DI VIROLOGIA DIP. SCIENZE BIOMEDICHE PER LA SALUTE L’infezione congenita da Citomegalovirus: il virus, la trasmissione e le misure di prevenzione stress, sia per l’intera società in termini economici dovuti ad interventi terapeutici/logopedia/ecc. (oltre 86 milioni di euro per i 330 nuovi casi annuali di sordità da CMV). Anche se alla nascita non hanno manifestato alcun problema, alcuni bambini possono manifestare SUCCESSIVAMENTE danni clinici severi causati da Citomegalovirus. Lei conosce le conseguenze più frequenti Ritardo psicomotorio Morte Cecità Sordità Obesità Nessuno dei precedenti E’ possibile prevenire l’infezione congenita da CMV? Sebbene siano in corso diversi studi clinici, ad oggi non sono ancora disponibili vaccini o trattamenti farmacologici, di riconosciuta innocuità e piena efficacia. Le misure di prevenzione al momento attuabili sono l’adozione da parte della donna gravida, e dei suoi più stretti contatti, di semplici misure igieniche in grado di ridurre il rischio di infezione. In base alla sua conoscenza, la donna in gravidanza quali misure può adottare per ridurre il rischio di contrarre l'infezione da Citomegalovirus? Sì No Assunzione di vitamine Assunzione di vaccini/ farmaci Lavarsi le mani dopo il cambio del pannolino Evitare il contatto con animali Non mangiare carne cruda Non mangiare prodotti latticini Utilizzare i guanti durante la pulizia della lettiera del gatto Non condividere le posate con un bambino piccolo Evitare lo scambio di saliva Non condividere spazzolini da denti e altri oggetti da bagno Se è già immune non è necessario che si protegga Esempi di buone norme igieniche sono: evitare di scambiarsi, soprattutto con bambini piccoli, oggetti di uso quotidiano quali ad esempio posate/bicchieri/succhiotti/tettarelle ecc.. lavarsi bene le mani dopo aver cambiato il pannolino al bambino e dopo aver usato il bagno lavarsi bene le mani prima di preparare un pasto e consumarlo E’ comunque buona norma igienica lavarsi spesso le mani durante il giorno. E’ importante che la donna in gravidanza (o che la stia pianificando), chieda ed ottenga informazioni sull’infezione congenita da CMV da parte del proprio medico/ginecologo. 3 DOTT. BINDA SANDRO LAB. DI VIROLOGIA DIP. SCIENZE BIOMEDICHE PER LA SALUTE L’infezione congenita da Citomegalovirus: il virus, la trasmissione e le misure di prevenzione L’’infezione congenita da CMV è un problema che riguarda tutti L’adozione di semplici misure igieniche è un valido strumento per ridurre il rischio di infezione in gravidanza, ma studi scientifici internazionali hanno confermato che la qualità e quantità dell’informazione sull’infezione congenita da CMV erogata in ambito di assistenza alla gravidanza non è appropriata a fronte della grande diffusione dell’infezione e del basso livello di conoscenza dell’infezione congenita da CMV nella popolazione. Ecco perché, l’infezione congenita da CMV è un problema di sanità pubblica che merita maggiore attenzione. Conoscere il virus, la sua modalità di trasmissione e le norme igieniche da adottare da parte di una donna in gravidanza (o che ne stia pianificando una), permetterà di ridurre il numero di neonati con infezione congenita e i danni causati da questo virus, tanto sconosciuto quanto pericoloso. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario [Primo Levi]” Queste informazioni ti sono state utili? Se desideri ulteriori delucidazioni non esitare a contattarci! Sandro Binda, ricercatore confermato UNIMI & colleghe. Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute – Laboratorio di Virologia Via C. Pascal, 36. 20133 Milano (MI) Tel: 02 503-15121/15125 - E-mail: [email protected] / [email protected] 4