L'avvenire non è un mistero: il tema di declinazione solare prenatale, specchio del destino di Massimiliano Gaetano L’Astrologia è indubbiamente, ancora oggi, un argomento che suscita opposte e disparate opinioni dividendo le persone in fautori o detrattori. Essendo la più antica di tutte le scienze, è considerata da alcuni l’epitome stessa di tutto ciò che è degno di attirare l’interesse dell’uomo. Nell’Astrologia, scienza e misticismo si sono intrecciati in modo tanto inestricabile e per così lungo tempo, che non è facile giungere a una semplice conclusione in un senso o nell’altro. Il mondo accademico e scientifico ufficiale continua, denigrandola, a bollare l’Astrologia, nella migliore delle ipotesi, come pseudo-scienza per vari motivi. Il principale di questi motivi consiste nella circostanza che, sebbene per effetto del fenomeno della precessione degli equinozi 1 lo zodiaco tropicale 2 non coincida attualmente con quello siderale 3, in Astrologia per una convenzione rimasta immutata l’anno tropico o astrologico continua tuttora ad iniziare con il segno dell’Ariete, nonostante il moto processionale ponga il Nodo ascendente o Punto γ nella costellazione dei Pesci. Eppure alcune interessanti ricerche 4 condotte con metodo scientifico e senza preconcetti hanno dimostrato che il fondamento dell’Astrologia risiede nell’influenza del Sole e nelle variazioni dell’anno solare, mentre lo zodiaco tropicale costituisce solo lo sfondo stellato, una sorta di quadrante di orologio. L’importanza della centralità e della preminenza del Sole, “Anima mundi”, rispetto agli altri pianeti era ben nota e chiara sin dai tempi antichi. Claudio Tolomeo, scienziato, astronomo e astrologo vissuto ad Alessandria d’Egitto nel II Sec. d.C., sosteneva che “bisogna trarre le virtù e le influenze dei pianeti, in parte dalle proprie caratteristiche, in parte dai segni in cui si trovano, ed infine anche dalla loro posizione rispetto al Sole […]" 5; e che “la Luna, Saturno, Giove e Marte aumentano o diminuiscono la loro potenza a seconda delle posizioni che assumono nei riguardi del Sole [...] in maniera tale che la natura di La precessione degli equinozi è movimento della Terra che fa cambiare in modo lento ma continuo l'orientamento del suo asse di rotazione rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse. L'asse terrestre subisce una precessione (una rotazione dell'asse attorno alla verticale, simile a quella di una trottola) a causa della combinazione di due fattori: la forma non perfettamente sferica della Terra (che è uno sferoide oblato, sporgente all'equatore) e le forze gravitazionali della Luna e del Sole che, agendo sulla sporgenza equatoriale, cercano di allineare l'asse della Terra con la perpendicolare al piano dell'eclittica. Il risultato è un moto di precessione che compie un giro completo ogni 25.800 anni circa, periodo detto anno platonico, durante il quale la posizione delle stelle sulla sfera celeste cambia lentamente. Di conseguenza, anche la posizione dei poli celesti cambia: infatti, tra circa 13.000 anni, sarà Vega e non l'attuale Polaris ad indicare il polo nord sulla sfera celeste. La precessione non è perfettamente regolare, perché la Luna e il Sole non si trovano sempre nello stesso piano e si muovono l'una rispetto all'altro, causando una variazione continua della forza agente sulla Terra. Questa variazione influisce anche sul moto di nutazione terrestre. Uno degli effetti del moto processionale è costituito dallo sfasamento tra i due zodiaco, quello tropicale e quello siderale. 2 Lo zodiaco tropicale è costituito dalla suddivisione dell’Eclittica in 12 segni zodiacali, ciascuno dei quali di estensione pari a 30° di arco d’eclittica o longitudine. I segni zodiacali sono rappresentazioni del tempo solare, delle stagioni e dei cicli vitali della natura; ragion per cui “lo zodiaco tropicale guarda alla Terra e alle sua stagioni” (Marco Gambassi, “Le basi astronomiche dell’oroscopo”, pag. 60). 3 Lo zodiaco siderale è costituito dalle costellazioni reali attraversate dall’Eclittica, ciascuna di estensione diversa. Il numero e l’ampiezza di queste costellazioni può essere controverso, in quanto dipende dal modo in cui le varie civiltà e culture umane immaginano o dipingono la volta celeste; con la conseguenza che “lo zodiaco siderale guarda al Cielo e alle sue stelle” (Marco Gambassi, op. cit., pag. 60). Secondo l’Unione Astronomica Internazionale, queste costellazioni sono 13: Aries, Taurus, Gemini, Cancer, Leo, Virgo, Libra, Scorpius, Ophiucus, Sagittarius, Capricornus, Aquarius e Pisces. 4 Una ricerca molto interessante condotta dal prof. Hans Eysenck in collaborazione con l’astrologo Jeff Mayo su 1795 e 2324 soggetti è riuscita a evidenziare una correlazione fra segno astrologico e tendenze estroverse/introverse. In base a questi due studi tra le persone nate sotto segni di Fuoco e di Aria compariva una netta tendenza all’estroversione; mentre tra quelle nate sotto segni di Terra e d’Acqua una all’introversione. Queste tendenze si manifestano indipendentemente dal fatto che non vi sia attualmente una corrispondenza tra segni zodiacali e costellazioni reali. I dati della ricerca Mayo-Eysenck indicano che il ciclo astrologico dei segni dello zodiaco tropicale funziona: le persone nate sotto il segno dell’Ariete mostrano accentuate caratteristiche di estroversione anche se il Sole non si trova effettivamente nella costellazione dell’Ariete, ma (a causa del ciclo processionale) in quella dei Pesci. 5 Claudio Tolomeo, Tetrabiblos, Libro I, Cap. XXIV, pag. 85. 1 1 ciascun pianeta si manifesta indubbiamente, ma risulta tuttavia mutata dalla forza dei pianeti cui è unito nella configurazione astrale” 6. Alcuni secoli più tardi, Jean Baptiste Morin de Villefranche, professore di matematica presso il Regio Collegio di Francia e astrologo al tempo del Re Luigi XIII, scrisse che il Sole “è, in effetti, il pianeta più importante, capo e causa prima planetaria di tutti gli effetti sublunari, alla quale sono sottomessi tutti gli effetti dei diversi pianeti suoi satelliti" 7. Pertanto, storicamente la centralità e la preminenza del Sole costituisce una dato acquisito, consolidato e incontrovertibile nel pensiero astrologico e di ciò ne abbiamo traccia anche attualmente quando poniamo o ci viene posta la domanda “Di che segno sei?”, riferendoci appunto al segno zodiacale nel quale si trova il Sole alla nascita. Sempre, fin dall’antichità, era ben chiara anche la distinzione tra “concepimento”, considerato come inizio temporale naturale, e “nascita”, considerata come inizio temporale accidentale. La vita umana ha inizio nel momento in cui l’ovulo fecondato si attacca alle pareti uterine e, normalmente 8, decorsi 275 giorni dal suo distacco dall’ovaia, emerge alla luce del Sole con la nascita. La circostanza che in Astrologia si prenda in considerazione il momento della nascita risiede esclusivamente nella sua certezza temporale; mentre l’istante del concepimento è oggettivamente quasi sempre incerto da rilevare o determinare con esattezza 9, consistendo un fatto naturale non direttamente e palesemente osservabile. A questo proposito, Tolomeo scrisse che “visto che l’inizio temporale dell’uomo è costituito naturalmente dal momento stesso della concezione, e poi, accidentalmente, da quello della nascita, nel caso in cui, fortuitamente o per deliberata osservazione, sia conosciuta l’ora stessa della concezione, potremo ben a proposito considerare la posizione in cui si trovano gli astri in quel momento, per giudicare delle particolari caratteristiche del corpo e dell’anima del nascituro. In effetti, il prodotto del concepimento, in tale istante riceverebbe il proprio temperamento dall’influsso del cielo che lo sovrasta, e, benché mentre il corpo si forma si producano poi in esso dei successivi mutamenti, anche a causa dei nutrimenti molteplici che esso poi assimila, accomodandoli alla propria natura, tale prodotto conserva sempre la rassomiglianza con quella prima impressione” 10. Sempre secondo Tolomeo, il momento del concepimento e quello della nascita sono tra loro connessi, in quanto “quando il frutto giunge a compimento, la natura lo fa uscire dal grembo non appena vede una disposizione del cielo che sia adatta a quella che si aveva avuto precedentemente, nel momento del concepimento. Per tale motivo la posizione del cielo al momento del parto sarà giustamente ritenuta significativa, non tanto perché essa determini la natura dell’individuo, ma perché, per una certa qual necessità naturale, essa conviene al momento della concezione, eguagliandolo così in potenza” 11. Durante il periodo della gestazione, il feto subisce una serie di graduali trasformazioni che portano l’ovulo fecondato a divenire un organismo umano completo. In questo periodo, che è possibile definire “epoca prenatale”, il feto indubbiamente subisce in qualche modo l’influenza delle configurazioni planetarie che man mano si vengono a formare nel cielo. Ne consegue che, tra il momento del concepimento e quello della nascita, è possibile ipotizzare che vi siano altri “momenti” specifici 12 che siano rilevanti ai fini del pronostico astrologico. Secondo Angelo Brunini 13, studioso italiano di Astrologia del Sec. XX, uno di questi “momenti” è costituito dall’istante in cui il Sole, durante l’epoca prenatale, ha una declinazione di valore numerico (espresso in gradi, primi e secondi) uguale a quello che aveva al momento della nascita. La carta redatta per quest’istante per il luogo di nascita prende il nome di Tema di Declinazione solare prenatale (DSP) 14 e si fonda su un dato astronomico certo: la declinazione. Claudio Tolomeo, op. cit., Libro I, Cap. VIII, pagg. 44-45 Jean Baptiste Morin de Villefranche, “Astrologia Gallica”, Cap. III. 8 Il termine “normalmente” si riferisce al fatto che il computo di 275 giorni si riferisce al caso di nascite avvenute dopo nove mesi di gestazione, dato che sussistono anche nascite c.d. premature he avvengono dopo sette o otto mesi. 9 Esistono metodi di determinazione del momento del concepimento, tra i quali il più antico e noto è quello della “Trutina Hermetis”. 10 Claudio Tolomeo, op. cit., Libro III, Cap. II, pag. 144. 11 Claudio Tolomeo, op. cit., Libro III, Cap. II, pag. 145. 12 L’individuazione di altri “momenti” specifici non è poi così estraneo al pensiero astrologico (si pensi, a titolo di esempio, all’utilizzazione della sizigia immediatamente precedente la nascita). 13 Angelo Brunini, L’avvenire non è un mistero. Trattato aggiornato di Astrologia scientifica. Compendio astronomico, pagg. 343-345. 14 Angelo Brunini lo chiama “Oroscopo prenatale” 6 7 2 In generale, la declinazione (dec o δ) 15 di un astro è quella parte di circolo massimo, che congiunge i poli della sfera celeste, compreso fra l'astro e il suo piede sull'equatore, o, in altre parole, la sua distanza sferica dall'equatore. Essa si misura in gradi da 0° a 90° verso i poli celesti, e ha valore positivo se l'astro si trova nell'emisfero celeste nord, negativo se si trova nell'emisfero celeste sud. I due equinozi hanno declinazione pari a 0° poiché sono sull'equatore celeste, mentre il solstizio estivo ha declinazione pari a + 23°27' e il solstizio invernale pari a -23°27'. Durante il suo percorso annuale lungo l’Eclittica, il Sole ha per quattro volte una declinazione di valore numerico uguale anche se di polarità (settentrionale o meridionale, crescente o decrescente) diversa. Secondo l’autore, è necessario individuare l’istante immediatamente precedente la nascita nel quale il Sole ha una declinazione di valore numerico assoluto uguale a quella della nascita. Sebbene il valore numerico assoluto sia uguale, la declinazione ha però una polarità differente a seconda del quadrante stagionale in cui si trova il Sole. Infatti: a) se la longitudine del Sole di nascita si trova compresa nel I° Quadrante Stagionale (ossia: tra 0° e 90°), la declinazione è settentrionale o nord e crescente; b) se la longitudine del Sole di nascita si trova compresa nel II° Quadrante Stagionale (ossia: tra 90° e 180°), la declinazione è settentrionale o nord e decrescente; c) se la longitudine del Sole di nascita si trova compresa nel III° Quadrante Stagionale (ossia: tra 180° e 270°), la declinazione è meridionale o sud e crescente; d) se la longitudine del Sole di nascita si trova compresa nel IV° Quadrante Stagionale (ossia: tra 270° e 360°), la declinazione è meridionale o sud e decrescente. Ne consegue che: a) se la declinazione del Sole di nascita è settentrionale e crescente, quella del tema prenatale è meridionale decrescente; b) se la declinazione del Sole di nascita è settentrionale e decrescente, quella del tema prenatale è settentrionale ma decrescente; c) se la declinazione del Sole di nascita è meridionale e crescente, quella del tema prenatale è settentrionale ma decrescente; d) se la declinazione del Sole di nascita è meridionale e decrescente, quella del tema prenatale è meridionale ma crescente. Per determinare l’istante immediatamente prossimo alla nascita in cui il Sole ha una declinazione di pari valore numerico assoluto, è necessario consultare le effemeridi e fare operazioni di interpolazione con i valori della declinazione. In alternativa, Brunini propone un metodo approssimativo che, partendo dalla longitudine 16 del Sole di natività, permette di ricavare la longitudine del Sole prenatale attraverso l’applicazione, secondo il caso, di una delle seguenti regole: a) se la longitudine del Sole di nascita si trova compresa nel I° Quadrante Stagionale (ossia: tra 0° e 90°), si sottrae la stessa da 360° [ossia: 360° - long.]; b) se la longitudine del Sole di nascita si trova compresa nel II° Quadrante Stagionale (ossia: tra 90° e 180°), si sottrae la stessa da 180° [ossia: 180° - long.]; Il termine declinazione deriva dal gr. klínein che significa “piegare” o “aver pendenza”. La longitudine (long o λ) [dal lat. longitudo che significa “lunghezza”] di un astro è l'arco di eclittica compreso fra il punto gamma (γ) e il piede dell'astro sull'eclittica. Si misura da 0° a 360°, partendo dal punto gamma in senso antiorario guardando l'eclittica da nord. 15 16 3 c) se la longitudine del Sole di nascita si trova compresa nel III° Quadrante Stagionale (ossia: tra 180° e 270°), si sottrae la stessa da 270° e la si aggiunge a 90° [ossia: 270° - long. + 90°]; d) se la longitudine del Sole di nascita si trova compresa nel IV° Quadrante Stagionale (ossia: tra 270° e 360°), si sottrae da 270° la differenza tra la longitudine del Sole e 270° [ossia: 270° - (long. – 270°)]. Figura 1 – Collocazione della longitudine del Sole del Tema di DSP nei Quadranti Stagionali Allo scopo di una migliore comprensione, la precedente figura mostra come la longitudine del Sole del Tema di Declinazione Solare Prenatale (DSP) cade sempre nel quadrante stagionale che immediatamente precede quello nel quale si colloca il Sole di nascita. Il Sole del Tema di Nascita (TN) e quello del Tema di Declinazione Solare Prenatale (DSP) hanno sempre una declinazione con identico valore numerico assoluto. Tuttavia: nelle ipotesi sub a) e c) , mentre la declinazione dell’uno è settentrionale e crescente, quella dell’altro è meridionale e decrescente e viceversa; nelle ipotesi sub b) e d), mentre la declinazione dell’uno è crescente, quella dell’altro è decrescente e viceversa. Per gli studiosi di Astrologia è facile intuire che: nelle ipotesi sub a) e c) si tratta di redigere il tema della contrantiscia 17 del Sole; nelle ipotesi sub b) e d) di redigere il tema dell’antiscia del Sole 18. La contrantiscia costituisce la posizione alternativa o riflessa di un pianeta che si trova in antiparallelo di declinazione con la posizione reale del pianeta medesimo in segni comandanti o obbedienti. Ogni pianeta, quindi, oltre alla posizione “reale”, ha una sorta di posizione “alternativa” o “riflessa” che si trova alla medesima distanza in gradi dal punto dell’equinozio. 18 L’antiscia (dal gr. antískios che significa “ombra”) costituisce la posizione alternativa o riflessa di un pianeta che si trova in parallelo di declinazione con la posizione reale del pianeta medesimo in segni equipollenti. Ogni pianeta, quindi, oltre alla posizione “reale”, ha una sorta di posizione “alternativa” o “riflessa” che si trova alla medesima distanza in gradi dal punto del solstizio. 17 4 Afferma Brunini che “questo grafico è importante perché riflette proprio il destino della persona, la sua buona o cattiva stella, mentre l’oroscopo di nascita riflette piuttosto il contorno familiare e sociale” 19. Sia l’antiscia che la contrantiscia costituiscono “ombre” del pianeta (in questo caso: il Sole), nel senso che funzionano come se il pianeta stesso si trovasse fisicamente in quella posizione, ma portando con sé il senso di qualcosa di nascosto, in ombra appunto. Inoltre, la declinazione è una coordinata equatoriale e l’equatore celeste, in quanto proiezione di quello terrestre, è strettamente connesso con il mondo sublunare e la vita su questa dimensione terrestre nella quale il destino prende forma e si concretizza. E cos’è il “destino” se non qualcosa di nascosto che viene celato agli occhi di noi comuni mortali? L’esempio preso in esame è quello del cantautore Pino Daniele nato a Napoli il 19 Marzo 1955 alle ore 23:00. Il Sole di nascita colloca a 28° Pesci 31’ 35” (longitudine assoluta: 358° 31’ 35”) con una declinazione sud decrescente di 00° 35' 09" [Fig. 2]. Figura 2 - Tema di nascita di Giuseppe (detto Pino) Daniele Partendo da questo dato, è necessario rinvenire l'istante immediatamente precedente la nascita nel quale il Sole aveva declinazione di egual valore numerico assoluto ma con polarità contraria (ossia: quando il Sole aveva declinazione 00° S 35' 09" crescente). Questo istante si è verificato il 25 Settembre 1954 alle 01h 58m 48s (UT) e, per questo momento 20, si deve stendere la carta per il luogo di nascita. Angelo Brunini, op. cit., pag. 345. Se si utilizza il metodo semplificato proposto da Brunini, si deve applicare la seguente regola sub d): se la longitudine del Sole di nascita si trova compresa tra 270° e 360°, si sottrae da 270° la differenza tra la longitudine del Sole e 270° [ossia: 270° - (long. – 270°)]. Pertanto, si ha che: 19 20 270° - (358° 31’ 35” – 270°) 270° - 88° 31’ 35” = 181° 28’ 25” (ossia: 01° Bilancia 28’ 25”) 5 Anche in questo caso, si tratta della longitudine dell’antiscia del Sole di nascita. Figura 3 - Tema di Declinazione Solare Prenatale (DSP) di Giuseppe (detto Pino) Daniele Innanzitutto, la carta [Fig. 3] mostra il Sole nell’artistico segno della Bilancia, l’Ascendente a 26° Leone 20' 41" (il palcoscenico), il Medio Cielo in Toro (professione artistica) e una Venere strettamente angolare (è al Fondo Cielo), disposta da Marte in Capricorno (esaltato) in Casa V e congiunto al Nodo Nord. La Luna, invece, si colloca nel segno della Vergine e, nelle sua biografia su Wikipedia, è curioso notare "Frequentò le scuole elementari presso l'istituto "Oberdan" dove [...] si distinse rispetto agli altri bambini per la costante attenzione all'ordine e alla cura di sé" e successivamente "Frequentò l'Istituto Armando Diaz di Napoli dove si diplomò in ragioneria". La "costante attenzione all'ordine e alla cura di sé" come il diploma in studi di ragioneria sono più attinenti al segno della Vergine che a quello dei Pesci e, nella carta natale, nessun pianeta è collocato nel segno della Vergine, mentre nel tema di DSP la Luna (la quale è il cronocrate 21 della fase della vita dell’uomo che va dalla nascita all’adolescenza) è in questo segno. Inoltre, la presenza del Sole nella Casa II è indicativa di guadagni e successi per meriti personali. Essendo Mercurio, governatore della Casa II, in Bilancia è possibile intuire che questi meriti e successi siano di tipo artistico. Se poi consideriamo anche che Mercurio è congiunto a Nettuno, allora possiamo anche individuare meglio il tipo di arte: quella musicale. Infine essendo sia il Medio Cielo, che Mercurio (governatore della Casa II) disposti da Venere, allora il nativo "perseguirà le arti più importanti e più stimate", significando Venere "attività musicali, quali l'arte di suonare la cetra" (Olimpiodoro, Questo istante si è verificato il 25 Settembre 1954 alle 02h 00m 57s (UT). La leggera differenza tra il risultato ottenuto mediante il metodo rigoroso basato sulla declinazione e quello semplificato proposto da Brunini è dovuta al fatto che alcuni fattori, quali la precessione degli equinozi e nutazione. Tuttavia, questa differenza è poco rilevante essendo di qualche secondo di arco eclittico. 21 Padrone del tempo. 6 scolio 76a). Passiamo all'argomento della morte. Nel tema di Declinazione Solare Prenatale (DSP), la Casa VIII (ossia: la morte) cade nel segno dei Pesci e Giove (suo governatore) si trova sulla cuspide della Casa XII in congiunzione ad Urano. Questa configurazione fa presagire morte in ospedale o luogo di cura (Casa XII) circondata da mistero (Casa VIII in Pesci) e improvvisa (Urano). Sebbene, come affermò successivamente il suo cardiologo personale, Pino Daniele fosse sofferente di patologia cardiaca da tempo e la sua vita fosse "appesa ad un filo", nessuno si aspettava una morte così improvvisa. Inoltre, resta un mistero il motivo per cui si sia deciso di trasportarlo da Orbetello (luogo della sua attuale residenza) a Roma e non sia stato permesso agli operatori contattati del 118 di poterlo visitare. Una morte un pò misteriosa e non chiara che ha spinto la stessa magistratura ad aprire un apposito fascicolo processuale. Tornando ai fatti accaduti, la sera del 4 gennaio 2015, Pino Daniele, già sofferente di problemi cardiaci, ha avuto un infarto presso la sua casa di Orbetello in Toscana. Giunto grave all'ospedale Sant'Eugenio di Roma, dopo vani tentativi di rianimazione il cantautore è stato dichiarato morto alle ore 22:45. Per quanto concerne i transiti, nel momento della morte Giove (governatore della Casa VIII del tema di DSP) retrogrado (21° Leone 27') si trovava nei pressi dell'Ascendente del tema di DSP (26° Leone 20' 41"). Marte (24° Aquario 06') di transito si opponeva più strettamente all'Ascendente, il Sole (14° Capricorno 13') transitava esattamente su Marte del tema di DSP (14° Capricorno 06'), la Luna di transito (10° Cancro 48') si opponeva a Marte del tema di DSP, Urano di transito (12° Ariete 39') quadrava Marte del tema di DSP, Nettuno (secondo governatore della Casa VIII nel tema di DSP) di transito (05° Pesci 29') si opponeva alla Luna del tema di DSP (09° Vergine 18' 23”). Infine, il tema di Declinazione Solare Prenatale (DSP) può essere utilizzato anche nella tecnica delle Rivoluzioni Solari (RS). Immediatamente prima della morte, il Sole ha raggiunto una declinazione uguale a quella del tema di DSP in data 24 Settembre 2014 alle 14h 35m 06s (UT) e, per questo istante e per il luogo di nascita, si redige la carta. Figura 4 - RS 2014-2015 sul Tema di DSP di Pino Daniele 7 Esaminando la carta della RS è possibile notare un Ascendente in Aquario che cade nella Casa VI del tema di DSP. Questa configurazione è indicativa di problemi di salute cronici che caratterizzano l'anno. Saturno, governatore dell'Ascendente della RS, è in Scorpione e si colloca in aspetto di quadratura con l'Ascendente del tema di DSP ed è in ricezione mutua per termini con Giove (il pianeta governatore della Casa VIII del tema di DSP) e in aspetto con esso. Inoltre, a peggiorare il quadro, il fatto che il Sole e la Luna (ossia: i due luminari), Mercurio e Venere (i due governatori dei luminari nel tema di DSP) si collocano nella Casa VIII annuale. Senza metter in dubbio l’importanza e la centralità del tema natale nell’interpretazione astrologica, l’analisi del tema preso in esame permette di poter valutare l’utilità del Tema di Declinazione Solare Prenatale (DSP) che, anche in Rivoluzione Solare, sembra riflettere in modo più evidente quasi come uno specchio il “destino” di una persona. Sebbene nei casi esaminati abbia avuto puntuale e preciso riscontro; tuttavia solo la ricerca estesa ad una casistica sempre più ampia e approfondita potrà meglio chiarire la bontà del metodo e del suo utilizzo. 8