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SHOWTIME! Il team building con la metafora del coro .............................. 3 Perché cantare funziona ............................................................................... 4 Concept .......................................................................................................... 5 Timing delle attività ...................................................................................................... 6 Performance finale ....................................................................................................... 6 Debriefing ..................................................................................................................... 7 Cosa occorre ................................................................................................................ 7 Per quali occasioni questo tipo di attività è consigliata ............................................... 8 Tipo di esperienza e skill dei partecipanti .................................................................... 8 Il Team di professionisti ................................................................................ 8 Sartoria della Musica ..................................................................................... 9 SHOWTIME! Il team building con la metafora del coro
“Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di
squadra e l'intelligenza che si vincono i campionati”.
Micheal Jordan
L’innovativo format di SHOWTIME! consiste in un percorso di formazione
attraverso la metafora del coro, in cui il team prende per mano il gruppo e lo
conduce, gradualmente ma con passo deciso, nella scoperta delle
dinamiche del coro e nella capacità di esprimersi in pubblico, in un gioco di
squadra che utilizza le diverse specificità come risorsa piuttosto che come
problema. Nel clima coinvolgente del coro contemporaneo - quel coro con
influenze funky, soul, hip-hop e street music - le persone, mentre si
divertono, acquisiscono una nutrita serie di tecniche e di dinamiche tipiche
del teamwork, che possono in seguito essere trasferite nel proprio contesto
ed ulteriormente sviluppate.
Quando però una persona canta insieme ad altre, voci diverse diventano
un'unica voce e melodie diverse si uniscono in un’unica armonia; ci si
dimentica della propria timidezza e ci si fa forza vicendevolmente per
raggiungere l’obiettivo comune, ovvero la performance migliore possibile.
Questa è l’essenza del Team Building.
Perché cantare funziona
o Perché è spontaneo
Come dimostra il fiorire dei tanti format televisivi (X-Factor, ecc.) il
canto è la forma più spontanea di manifestazione di sé e di
espressione della vita emotiva.
o Perché non siamo soli
In un coro si parte dall’equilibrio all’interno del proprio “reparto” (la
sezione) e si arriva all’equilibrio dell’intero “sistema” (l’intero coro).
o Perché cantare significa aprirsi
Cantare aiuta la persona ad uscire dalla propria ‘comfort zone’ e
mettersi in discussione in un’area protetta dal team.
o Perché ci si diverte
Ricordiamoci sempre che cantare è gioia pura. Un sublime atto
d’amore verso noi stessi in accordo a ciò che ci circonda.
o Perché il tutto è maggiore della somma delle singole parti
Durante l’esecuzione dal vivo il pubblico vive un’esperienza di qualità
inaspettata, considerando il livello non
professionale dei cantanti.
A dimostrazione che Aristotele diceva il
vero.
Concept
I partecipanti sono coinvolti in un percorso che li porta in tempi brevissimi
alla responsabilità di una performance di coro in cui si esibiranno
nell’interpretazione
di
una
canzone
famosa. Nel nostro esempio il brano scelto
è I’m a believer, la rielaborazione in stile
funky, soul, hip-hop e street music di
Amazing Grace, un celebre gospel
tradizionale.
Rielaborare un brano significa saper unire
il valore della tradizione all’evolversi dello
stile e della tecnologia, quindi operare una
mediazione tra tradizione e nuove
frontiere.
Il coro è una potente metafora che sviluppa spontaneamente una vasta serie
di soluzioni ai problemi tipici delle dinamiche del lavoro di gruppo (conflitti,
necessità di riconoscere e rispettare gerarchie e competenze, collaborazione
tra reparti, armonica suddivisione dei compiti, assunzione spontanea delle
responsabilità, ecc.), soluzioni necessarie ed urgenti in vista di una non
rimandabile deadline (la performance) in cui il gruppo è costretto a “metterci
la faccia”.
Il coro per sua natura è il prodotto della molteplicità di voci, espressioni
corporee e stile; il lavoro di costruzione e la performance corale sono una
delle forme più evidenti di un lavoro di gruppo nel quale si valorizzano, si
armonizzano e si esprimono le singole individualità in una performance
collettiva.
Il progetto può essere programmato sia come singola giornata che come
percorso su più giornate inserendo una parte ancor più intensamente
formativa, affiancando il team Tgp con uno specialista in comunicazione che
curerà più dettagliatamente la parte di debriefing.
Timing delle attività
Il team artistico si presenta e conduce il gruppo lungo un percorso che
prevede:
o Briefing iniziale, presentazione del progetto, proiezione e
ascolto di Amazing grace, gospel tradizionale, seguito da I’m a
believer, arrangiato in stile contemporaneo.
o Educazione vocale.
o Espressività corporea.
o Esercizi su timing, listening e groove.
o Selezione e raggruppamento dei partecipanti in 3 sezioni
(soprani, contralti, tenori/bassi).
o Preparazione del brano, prima per sezioni, poi tutti insieme
o Prove finali per la performance serale.
Performance finale
Il format si chiude con una vera e propria performance finale, ripresa dalle
telecamere per realizzare un documento-testimonianza del lavoro fatto
oppure, dove possibile, davanti ad un pubblico
In alternativa, la performance può essere
inserita nel contesto di un concerto,
diventando
un
momento
di
entusiasmante condivisione tra pubblico
e artisti.
La buona riuscita della performance
finale porterà quindi una nutrita serie di
valori aggiunti (autostima, capacità di
collaborare all’interno della propria
sezione e tra sezioni diverse, saper
concorrere per la propria parte e per la propria specificità ad un risultato
finale e soprattutto lavorare gioiosamente in un contesto che richiede di
esprimere le proprie emozioni) che saranno le fondamenta di un possibile
cambio di cornice, e quindi di dinamiche, all’interno delle attività quotidiane.
Debriefing
Il debriefing è la valutazione finale di un processo. Come il termine briefing,
viene dal linguaggio militare, e letteralmente significa “andare a rapporto al
termine di una missione". In una riunione reale o virtuale con le persone che
hanno partecipato al progetto, si confronta la relazione finale con il briefing,
e si tirano le somme.
Nel gioco (nel processo) si fanno esperienze dirette. Fuori dal gioco siamo
spettatori, critici, giudici. Siamo in grado di vedere da fuori il funzionamento
del gioco e noi stessi come giocatori. Con il gioco si impara facendo, dopo il
gioco, con il debriefing, si impara riflettendo su ciò che si è fatto.
In pratica, il team opera sull'immediato e crea una dinamica in gran parte
inconsapevole, cioè mette in scena l'evento. Il lavoro del debriefing è
rendere coscienti e consapevoli gli utenti dei meccanismi e delle dinamiche
portate in essere affinché siano non solo riconosciute nella loro interezza ma
soprattutto rese fruibili in seguito.
Cosa occorre
In base al numero di partecipanti - da un minimo
di 35/30 a un massimo di 200 - è sufficiente
avere a disposizione una sala di dimensioni
adeguate a contenere il gruppo di lavoro e che
rimanga abbastanza isolata, permettendo al
coro di provare senza arrecare disturbo e senza
essere disturbati (es. sala congressi di un
albergo, palestra, ecc).
Tutta l’attrezzatura tecnica (pianoforte, impianto
audio/video, spartiti e testi, ecc.) è fornita da Sartoria della Musica.
Per quali occasioni questo tipo di attività è consigliata
o Ice-breaking - Prima dell’inizio di un convegno, di una presentazione,
ecc.
o Energiser - Quando si ha bisogno di rigenerare gruppi di lavoro dopo
lunghe e interminabili riunioni ).
o Creare complicità in un gruppo anche non omogeneo di funzioni
aziendali.
o Post evento – al termine di un convengo, ecc.
o Formazione personale - Per lo sviluppo di un individuo (es. sviluppo
della confidenza nelle presentazioni, utilizzo di tecniche di respirazione
e canto per darsi fiducia, ecc).
Tipo di esperienza e skill dei partecipanti
Non occorre alcun tipo di esperienza così com’è indifferente il ruolo
aziendale o la preparazione scolastica dei partecipanti.
Il gruppo può essere formato dall’intera azienda, dirigenza compresa, ma
anche solo da alcuni settori strategicamente rilevanti (area commerciale,
produttiva, amministrativa, ecc).
Il Team di professionisti
Il lavoro è introdotto, guidato e assistito da un team di professionisti unito
dalla passione per la musica e consapevole dell’importanza educativa di un
progetto corale come questo.
- Manfredi Trugenberger, ideatore del progetto, e' musicista e autore.
Si e' fomato al Berklee College of Music di Boston e diplomato alla
Grove School of Music di Los Angeles. Da oltre vent’anni svolge attività
di insegnamento e formazione professionale per musicisti ed è ideatore
e fondatore del progetto Tgp - the Global Performance Project).
Nel 2012 ha conseguito il diploma del Corso di Formazione alla
Mediazione dei Conflitti e Mediazione Penale presso il Centro Italiano di
Mediazione e Formazione alla Mediazione C.I.M.F.M di Bologna.
- Alex Procacci, polistrumentista, cantante, autore e compositore,
inizia giovanissimo a sviluppare una particolare passione per i cori.
Negli anni la sua competenza lo porta a collaborare con numerosi artisti
italiani e stranieri (Gemelli Diversi, Joy Malcom, Mito New Trolls per
citarne alcuni). Nel musical e' co-compositore, vocal coach e
arrangiatore dei cori del musical Beatrice e Isidoro, Peter Pan, We Will
Rock
You,
il
musical
italiano.
E' coordinatore di Tgp (The Global Performance Project).
- Francesca Sabatino, cantante professionista, nel 2008 si laurea in
Logopedia con formazione specifica nella cura della voce
professionale. Da anni svolge intensa attività di formazione ai cori e di
insegnamento di tecnica vocale.
Sartoria della Musica
Sartoria della Musica è un’affermata
realtà di oltre 50 musicisti professionisti,
con sede a Milano e Roma, che fonda i
propri valori sulla passione per la musica
di qualità, riserva la massima attenzione
ai minimi dettagli e crede nel concetto
“su misura”.
La nostra massima aspirazione consiste nell’accompagnare i vostri momenti
più importanti con una colonna sonora in grado di valorizzarli, renderli unici e
indimenticabili.
Meeting, conferenze, riunioni aziendali, il lancio di un nuovo prodotto, corsi
motivazionali, sono tutti appuntamenti importanti per la comunicazione
d’azienda in cui la musica non può davvero mancare.