indicazioni metodologiche per l`elaborazione della tesi

INDICAZIONI METODOLOGICHE PER L’ELABORAZIONE
DELLA TESI DI LAUREA
Anno Accademico 2012/2013
UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” Roma
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
Facoltà di Medicina e Chirurgia
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA
Facoltà di Medicina e Chirurgia
SCUOLA PROVINCIALE SUPERIORE DI SANITÀ “CLAUDIANA”
Bolzano
A cura della Commissione attività didattiche professionalizzanti dell’Università degli Studi di
Verona.
Rivista e adattata da: M. Luisa Cavada, Laura Dalsass, Maurizio Grilli
In collaborazione con i Coordinatori della Didattica Professionale: Irene Egger, Brigitte Fleitz,
Renate Filippi, Sandra Girardi, Stephan Hawlin, Marco Padovan, Stefania Pulcini, Roberto
Ramaschi, Paola Sperindè, Brigitte Stampfl.
Gli esempi utilizzati in queste indicazioni metodologiche fanno riferimento al profilo
professionale dell’infermiere, poiché la stesura originale è stata eseguita a cura della
Commissione attività didattiche professionalizzanti dell’Università degli Studi di Verona.
Durante la presentazione delle indicazioni metodologiche ai singoli Corsi di Laurea verranno
forniti esempi specifici per i diversi profili professionali.
2
Esame finale: prova pratica
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività
formative previste dal piano degli studi, compresi quelli relativi all’attività di tirocinio.
L’esame finale, con valore di Esame di Stato abilitante alla professione, è organizzato in due
sessioni definite annualmente con decreto dal Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della
Ricerca (MIUR). Comprende le seguenti prove:
 la dimostrazione di abilità pratiche attraverso una prova scritta, svolta in forma anonima,
anche con domande a risposta multipla. Università Ferrara: prova scritta (caso) e prova

pratica (trattamento su paziente simulato); Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio
Biomedico (prova pratica)
la presentazione e la discussione di una dissertazione scritta (tesi) di natura teoricoapplicativa-sperimentale.
Il superamento della prova scritta/pratica è vincolante per essere ammessi alla discussione della
tesi.
Tesi
La tesi è un’occasione istituzionale in cui lo studente può dimostrare la propria capacità di
pensiero e di elaborazione delle esperienze teorico-pratiche ricevute nel corso del triennio. La
tesi di laurea consiste in “una dissertazione scritta di natura teorico-applicativa-sperimentale”,
pertanto deve rappresentare un’occasione formativa coerente con gli obiettivi del curriculum
formativo.
Una tesi di laurea nasce da un quesito al quale lo studente si pone l’obiettivo di rispondere e di
sviluppare delle implicazioni per la pratica. Tale quesito deve riguardare una tematica specifica
e puntuale che induca la necessità di un’analisi strutturata sia sul piano teorico che
metodologico allo scopo di darvi una risposta.
Gli argomenti della tesi possono riguardare ogni campo, tema, argomento relativo allo
specifico professionale.
Possono essere oggetto di tesi aspetti:
 clinici
 assistenziali
 preventivi
 educativi
 etico-deontologici
 relazionali
 riabilitativi
 tecnici
 organizzativi
La valutazione della tesi è basata sui seguenti criteri (Università Verona):
- rilevanza della tematica scelta
- livello di approfondimento/conoscenza della tematica scelta sia dal punto di vista teorico
(background) che pratico-esperienziale
- contributo critico ed elaborativo del laureando nell’analizzare la letteratura e
nell’elaborare proposte concrete e riflessioni rispetto alle implicazioni per la pratica e
agli sviluppi futuri
- grado di autonomia e responsabilità nel processo di stesura ed elaborazione della tesi
- accuratezza della metodologia adottata (ad esempio: citazione delle fonti) e qualità della
bibliografia
- qualità dell’esposizione e capacità di sostenere la discussione.
I criteri di valutazione specifici per tipologia di tesi sono esplicitati di seguito.
3
Tipologie di tesi
Tesi compilativa
Di seguito vengono presentati 4 tipi di tesi compilativa.
A. Revisione narrativa della letteratura: su problema o tematica circoscritta allo scopo
di elaborare una sintesi distinguendo gli interventi di provata efficacia da quelli di dubbia
efficacia, di suggerire risposte e proposte e di effettuare una riflessione finale sul
significato di questa tematica nel proprio percorso formativo e/o nel futuro professionale.
B. Case report: si tratta di un rapporto su un “caso”, che può riguardare una persona, un
evento o una situazione (ad esempio la comunicazione al paziente della diagnosi, la
caduta di un paziente…), il rimedio di un evento/situazione, un programma d’intervento.
Richiede una presentazione strutturata del caso e un’analisi alla luce delle
evidenze/teorie, risorse, preferenze/valori del paziente (ottica Evidence Based Practice)
per sostenere dati del paziente, scelte di accertamento, di prevenzione, scelte educative,
di
trattamento
assistenziale,
riabilitativo,
scelte
organizzative
e
scelte
etico/deontologiche.
C. Documentazione di esperienze applicative (Università Verona e Cattolica): di
modelli, di metodi e strumenti ad una specifica situazione assistenziale/riabilitativa (ad
esempio modello della presa in carico, nuovi modelli riabilitativi, continuità assistenziale,
dimissione protetta, autocura, strumenti per l’accertamento mirato, strumenti per la
pianificazione e la documentazione dell’assistenza e del processo riabilitativo,
metodologia educativa, etica, applicazione di problem solving, …). Questa tipologia di tesi
si propone di documentare/descrivere un’esperienza pratica, analizzarla e discuterla alla
luce della letteratura, dell’applicabilità e/o dell'utilità per affrontare problemi o situazioni
relative allo specifico professionale.
D. Traduzione e analisi “critica” di un articolo scientifico (Universitá Verona):
richiede di sezionare e esaminare uno studio rilevante pubblicato su una rivista
scientifica. La finalità principale è quella di elaborare un commento metodologico dello
studio, analizzare i risultati dello studio con quelli di studi simili e di fornire indicazioni
applicative ovvero suggerimenti per l'applicazione dei risultati dello studio ai pazienti.
Questa tipologia non va confusa con un esercizio di traduzione o con un “sommario” o
“abstract” degli articoli originali. Possono essere sintetizzati con commento metodologico
esclusivamente studi di ricerca primari o secondari come revisioni sistematiche o meta
analisi ma non revisioni narrative.
Tesi di ricerca (indagine sperimentale)
Lo studente con capacità metodologiche di informatica, statistica e di ricerca e con un buon
curriculum formativo nel triennio può orientarsi alla tesi di ricerca che consiste in una
replicazione di uno studio quantitativo o qualitativo che utilizza strumenti già validati in altri
contesti (ad esempio questionari, interviste, analisi di documenti,…). Il progetto di tesi va
presentato al Corso di Laurea per l’approvazione etica. Successivamente andranno richieste le
autorizzazioni necessarie. Lo studente deve redigere una sintesi del lavoro da consegnare ai
responsabili dell’unità operativa/servizio in cui ha eseguito l’indagine.
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AGENDA DELLO STUDENTE
In sede di Consiglio di Corso il corpo docente ha proposto una agenda per lo sviluppo–revisione
e approvazione della tesi dello studente per evitare proposte di tesi in prossimità della scadenza
della “domanda di tesi”. La firma della scheda di tesi avviene qualora il relatore abbia potuto
revisionare e approvare la stesura del corpo centrale di tesi (tesi senza premessa).
Prima sessione
Ottobre-Dicembre
Gennaio-Aprile
Analisi problemi dei
pazienti, decisioni
assistenziali,…
Stimoli ricevuti nelle
lezioni,…
Consultazione e
lettura articoli
Studio personale
Consultazione riviste
(indici), banche dati,..
Scelta dell’argomento
Scelta quesito
Consegna
progetto di tesi
Maggio-Settembre
Contratto con il relatore e
stesura corpo centrale tesi
(tesi senza premessa)
Ottobre
Revisione finale
e firma relatore
Revisione da parte
del relatore
Consegna stesura finale
Domanda di tesi firmata dal
relatore
Copisteria
alla preparazione sono assegnati 7 CFU – 210 ore
Università Ferrara (i periodi sono diversi), vengono assegnati 6 CFU, viene eseguito un
Contratto di Tesi (rivolgersi al Coordinatore del Corso di Laurea)
Fasi e struttura dei vari modelli di tesi
Aspetti generali
1.
2.
3.
4.
Scelta dell’argomento
Definizione della situazione problematica e del principale quesito
Consultazione di esperti per valutare la rilevanza e la fattibilità
Ricerca bibliografica su testi, riviste, banche dati…. E’ consigliabile utilizzare un quesito
formulato in modo completo (P = popolazione/problema, I = intervento, O = outcome)
5. Ridefinizione del quesito “focalizzato” e redazione del progetto da presentare al
relatore/correlatore
6. Ricerca bibliografica
7. Raccolta e schedatura del materiale bibliografico
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Struttura della tesi compilativa
A. Revisione narrativa della letteratura
Con il termine “revisione o rassegna” si intende una sintesi critica dei lavori
pubblicati su uno specifico argomento. Essa svolge una funzione fondamentale in ambito
sanitario in quanto offre una sintesi aggiornata di un determinato argomento. Si suggerisce che
l’argomento sia specifico ma non eccessivamente articolato.
Esempio di
indice
Un esempio di indice di una tesi sul caring alla famiglia
Introduzione
1 La famiglia come risorsa e come paziente
1.1 Concetto, struttura e forme di famiglia
1.2 La famiglia e la salute
1.3 La famiglia come caregiver e come paziente
2 Caratteristiche e bisogni dei familiari caregiver
2.1 Le caratteristiche dei familiari
2.2 La relazione tra familiari caregiver e paziente
2.3 I bisogni dei familiari: fisici, psicologici, sociali
3 Prendersi cura della famiglia
3.1 Accertare i bisogni della famiglia
3.2 Assistenza centrata sulla famiglia
Conclusione
Bibliografia
E’ come una lettera d’accompagnamento con la quale si affida il proprio lavoro
al lettore e al suo giudizio. Di solito si redige a fine stesura, non supera le 2
pagine e contiene:
- descrizione del problema, definizione, incidenza, contesto nel quale si
Introduzione
sviluppa
- lo scopo o finalità della tesi: obiettivi e quesiti
- organizzazione interna del lavoro di tesi
- percorso della ricerca bibliografica: parole chiave, banche dati, limiti e
criteri di scelta
Corpo
centrale
della
revisione
Breve presentazione degli studi inclusi
I risultati della revisione richiedono di avere in mente una struttura prima
di cominciare a scrivere in modo che la presentazione sia scorrevole e
significativa.
Le revisioni possono essere scritte:
A) in modo cronologico, con un riassunto della storia della ricerca in
quel campo, ma questo è utile solo se si possono individuare nel tempo chiare
tendenze;
B) per variabili dipendenti, indipendenti e poi una combinazione
delle due, seguita dalle ricerche sui fattori che influenzano il rapporto tra le
due. Anche se gli aspetti specifici dell'organizzazione differiscono da argomento
a argomento, lo scopo generale è di strutturare la revisione in modo che la
presentazione sia logica, coerente e significativa, ed esponga chiaramente
tutto quello che si conosce sull’argomento.
Eventuali tabelle o figure nel corpo del testo devono essere numerate e avere
un riferimento all’interno del testo, devono avere un titolo ed essere
sufficientemente chiare.
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La revisione della letteratura dovrebbe concludersi con una sintesi dell'attuale
stato di conoscenza sull'oggetto preso in esame. Le conclusioni dovrebbero
includere le implicazioni per la pratica assistenziale, per esempio ponendosi
domande quali: i nostri pazienti sono simili a quelli degli studi? L’intervento è
realistico nella nostra situazione? Si possono considerare alcuni dei seguenti
fattori:
- gli studi si sono svolti in altri paesi con caratteristiche demografiche o
Conclusioni e
servizio sanitario diverse?
implicazioni
- si sono svolti in una situazione clinica differente (pazienti ricoverati,
per la pratica
assistenza domiciliare, clinica universitaria, pronto soccorso, pazienti
(nucleo
ambulatoriali, medicina di base,..)?
elaborativo)
- alcuni interventi, in particolare i test diagnostici, possono essere non
accessibili o lenti nella risposta?
- il trattamento (ad esempio intervento educativo) da chi era realizzato,
richiedeva una specifica competenza o preparazione?
- l’opzione di trattamento al paziente sarà differente dalla situazione della
sperimentazione? Questo può influire sull’aderenza del paziente?
Capacità
richieste
Ricerca in Medline e selezione delle fonti pertinenti al quesito e/o al problema
Comprensione e schedatura del materiale e delle fonti
Organizzazione del materiale e della struttura
Scrittura e comprensione/traduzione lingua inglese
Criteri di
valutazione
Scrittura del lavoro organizzata in modo logico e chiaro ad esempio per
variabili e non per sintesi di singolo studio
Grado di conoscenza delle fonti utilizzate per la stesura della revisione
narrativa
Contributo del laureando nell’elaborare proposte concrete e riflessioni rispetto
alle implicazioni per la pratica e agli sviluppi futuri
B. Case report
Per un approfondimento si rimanda al testo:
Jenicek M. (2001) Casi Clinici ed Evidence Based Medicine – Come preparare e presentare case
report Ed. Pensiero Scientifico Editore, Milano; cap. 5 Come preparare un report di caso
singolo.
Preparazione Identificare un paziente o una situazione adatta
per un case
Ricercare la letteratura relativa a casi – problemi simili
report
Ottenere il consenso del paziente e del Direttore di U.O.
Assistere il paziente (case report prospettico)
Raccogliere informazioni sulla storia del paziente (case report retroattivo)
Si consiglia di tenere un diario degli apprendimenti che sarà utile per la stesura
della tesi e delle conclusioni
7
Sintesi degli
elementi che
costituiscono
un case
report
Introduzione
risponde alla domanda perché ho selezionato questo paziente, questa
situazione e questi problemi?
Esempio
Ulcera cronica dell’arto inferiore di un giovane paziente diabetico
Si descrive la storia, l’anamnesi, i risultati di eventuali indagini, trattamenti e
cure infermieristiche e gli esiti ottenuti
Discussione (nucleo centrale del report)
Alcuni quesiti che orientano la discussione:
Cosa afferma la letteratura rispetto a situazioni/problemi simili?
Quanto è rara o frequente questa condizione?
Quali sono le cause primarie di questa condizione? (sia in generale che rispetto
al caso specifico)
Perché sono state fatte quelle scelte d’intervento?
Quanto i miei interventi hanno influenzato l’esito (outcome) di quel paziente?
Quali sono gli interventi standard previsti dalla letteratura (linee guida,
revisioni sistematiche, studi sperimentali) per quella condizione?
Conclusioni (nucleo elaborativo)
Quali sono le tue raccomandazioni per trattare in futuro pazienti con questa
stessa condizione?
Quale “lezione” hai appreso da questo case report?
Allegati
possono essere allegati, previa autorizzazione e in modalità anonima, schemi,
strumenti utilizzati per la raccolta dati, reperti, fotografie
Criteri di
valutazione
Livello di approfondimento/conoscenza del paziente, della situazione, del suo
punto di vista e dei suoi risvolti
Approfondimento e padronanza nella discussione del caso con fonti aggiornate
Contributo del laureando nell’elaborare proposte e riflessioni rispetto alle
implicazioni per la pratica e agli sviluppi futuri
Gestione etico-deontologica della situazione
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C. Documentazione di esperienze applicative
Preparazione
documentazione
di esperienze
applicative
Identificare una situazione adatta
Ricercare la letteratura relativa alla situazione – problemi simili
Ottenere il consenso del Direttore/Coordinatore di reparto
Raccogliere informazioni sulla situazione (osservazione retrospettiva e
prospettica)
Si consiglia di tenere un diario degli apprendimenti o di utilizzare griglie di
raccolta dati che saranno utili per la stesura della tesi e delle conclusioni
Sintesi degli
elementi che
costituiscono la
documentazione
dell’esperienza
Introduzione
definizione dell´argomento (problema, evento, gestione assistenziale,
tecnica…)
contesto generale dell’argomento (informazioni relative alla situazione
nella quale si realizza l’osservazione)
domande a cui il resoconto dell’esperienza deve rispondere ed evidenze
teorico-pratiche presenti in letteratura
Presentazione dell’esperienza (nucleo centrale della tesi)
Le componenti della presentazione possono essere:
- situazione, contesto e motivazione dell’esperienza riportata
- contesto clinico, assistenziale ed organizzativo
- presentazione del progetto guida e descrizione delle sue fasi di
implementazione
- rilevanza di dati strumentali ed osservativi per documentare l’esperienza
narrata
- risultati ed eventi attesi ed inattesi.
Discussione e conclusioni
Difficoltà incontrate nella progettazione/implementazione dell’esperienza.
Motivazione delle scelte adottate alla luce delle evidenze e/o teorie (delle
teorie infermieristiche, del management, delle scienze umane e sociali…)
disponibili e non, delle variabili di contesto organizzativo o socio-culturale
presenti, della capacità di agire dei responsabili, delle risorse disponibili…
Un’analisi del contributo del caso nell’affrontare problemi relativi alle zone
grigie della letteratura.
Il contributo dell’esperienza per situazioni analoghe nella pratica clinica.
Allegati
possono essere allegati previa autorizzazione schemi, strumenti utilizzati
per la raccolta dati, o reperti, fotografie in modalità anonima
Criteri di
valutazione
Livello di approfondimento/conoscenza della situazione e dei suoi risvolti
Approfondimento e padronanza nella discussione della situazione con fonti
aggiornate
Contributo del laureando nell’elaborare proposte e riflessioni rispetto alle
implicazioni per la pratica e agli sviluppi futuri
Gestione etico-deontologica della situazione
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D. Traduzione e analisi “critica” di un articolo scientifico
Indice
Introduzione
Elaborazione di un Critical Appraisal Topic (CAT): l’efficacia dell’educazione per
la prevenzione del piede diabetico: analisi critica di una revisione sistematica
Commento
Implicazioni per la pratica
Bibliografia
Allegati: versione originale articolo (in inglese), versione tradotta in italiano
Introduzione descrive il problema o l’argomento, sua definizione, incidenza, contesto nel
quale si sviluppa
dichiara la motivazione della scelta dell’articolo
Riassunto
dell’articolo
Redigere un riassunto dell’articolo seguendo i suddetti criteri
Usare come esempio quello dei Critical Appraisal Topic CAT (ad esempio da
ebn.bmj.com)
Se ricerca primaria (studio sperimentale, studio osservazionale,
studio descrittivo) riassumere fedelmente
Estratto da …… (Fonte Originale)
Il quesito ( PI/EO o PI/ECO)
Disegno dello studio
Setting
Materiali e metodi
Campione: criteri di inclusione, allocazione, blinding, descrizione dei pazienti
Interventi/trattamento (se studio sperimentale descrivere l’intervento)
Outcome: descrivere gli esiti misurati e come
Follow up
Principali risultati: descrivere i principali risultati e riportare/ricostruire una
tabella più significativa
Conclusioni
Se revisione sistematica o meta analisi
Estratto da …… (Fonte originale)
Il quesito
Scopo della revisione
Metodologia
Fonte dei dati: le fonti di ricerca The Cochrane Library, MEDLINE, EMBASE e
CINAHL sono state consultate fino a …
Selezione e valutazione degli studi: criteri di inclusione ed esclusione,
outcome primari e outcome secondari
Principali risultati
studi inclusi: numero e tipologia
risultati emersi rispetto agli outcome (riportare o elaborare una tabella
significativa)
Conclusioni
Il riassunto dell’articolo non supera le 4 cartelle-pagine (interlinea singola)
comprensive di eventuali tabelle presenti nell’articolo.
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Commento
Commentare i risultati utilizzando altre fonti (studi primari, linee guida) che
hanno prodotto risultati simili o diversi (2-3 articoli). Se avete riassunto una
revisione sistematica le fonti non dovranno essere contemplate tra gli studi
inclusi o esclusi dalla revisione stessa
Implicazioni I nostri pazienti sono simili a quelli dello studio? quali risorse umane
per la pratica (competenze), tecnologiche sono necessarie per applicare questi risultati?
Quale è il punto di vista dei pazienti che comunemente sono assistiti con
questo problema? Cosa ne pensano gli esperti? Come é possibile applicare o
usare questo intervento.
Formulare una proposta operativa
Nota: lo studente per elaborare le conclusioni può sentire il parere di
“testimoni privilegiati” (esperti,..), in questo caso la richiesta di
consulenza/contributo è mediata dal relatore e non sono necessarie specifiche
autorizzazioni. Il contributo emerso è elaborato nelle conclusioni senza
riportare in forma integrale le interviste/pareri.
Allegati
Articolo originale in inglese
Articolo tradotto integralmente in italiano mantenendo la struttura dell’articolo
originale
Capacità
richieste
Selezione di un articolo di buone qualità metodologiche
Comprensione di un articolo
Organizzazione del materiale e della struttura
Comprensione e traduzione in lingua inglese
Criteri di
valutazione
Conoscenza della fonte utilizzata (chi ha condotto lo studio, contesto, con
quale metodo-strumenti…)
Contributo del laureando nell’elaborare proposte e riflessioni rispetto alle
implicazioni per la pratica e agli sviluppi futuri
Traduzione linguisticamente corretta
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Struttura della tesi di ricerca (replicazione di studi: per studenti con competenze
metodologiche e statistiche)
Esempio
indice
di Introduzione
1 La persona con infarto miocardico acuto (IMA)
1.1 Definizione ed epidemiologia
1.2 Segni e sintomi dell’IMA complicato e non
1.3 Progressi terapeutico-assistenziali
2 Mobilizzazione precoce della persona con IMA
2.1 La mobilizzazione precoce: programmi, metodi e tempi
2.2 Vantaggi e svantaggi della mobilizzazione precoce
2.3 Le competenze e le responsabilità dell’infermiere
3. La mobilizzazione del paziente con IMA non complicato: indagine descrittiva
3.1 Materiali e metodi
3.2 Risultati
3.2.1 Analisi dei dati
3.2.2 Discussione
Conclusione
Bibliografia
Allegati
Introduzione In questa sezione vengono presentati:
argomento di ricerca
problema di ricerca e sua rilevanza
contesto in cui il problema si presenta
Revisione
della
letteratura o
struttura
teorica
breve revisione della letteratura per chiarire i fondamenti teorici e pratici del
problema di ricerca
definizione del problema
definizione dei concetti sottoposti ad indagine
Materiali e
metodi
Quesito di ricerca e ipotesi (possono essere posti nell’introduzione).
Nella sezione metodi si devono descrivere come sono stati raccolti ed analizzati
i dati in modo sufficientemente dettagliato da permettere ad altri ricercatori di
replicare lo studio. Vengono descritti in modo sintetico:
- le persone che hanno partecipato allo studio: descrizione della
popolazione dalla quale è stato selezionato il campione e del setting
(contesto)
- il disegno dello studio, i metodi e le procedure utilizzate per la raccolta
dati, le tappe seguite nella raccolta dati. Per esempio in caso di
intervista va specificato dove è stata condotta, il tempo, chi l’ha
condotta; in caso di questionario, come è stato consegnato alle
persone….
- le procedure di analisi (delineare le procedure statistiche utilizzate)
- gli aspetti etici
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Risultati,
analisi e interpretazione dei risultati
discussione e similitudini con i risultati di altre ricerche e spiegazione del perché i risultati
conclusioni
sono in contrasto con quelli di altre ricerche
considerazioni rispetto ai limiti dello studio
discussione sulla possibilità di generalizzare i risultati
implicazioni dello studio per la pratica (può essere una sezione separata
“implicazioni per la pratica”)
raccomandazioni per gli studi futuri (può essere una sezione separata
“suggerimenti per ulteriori ricerche”)
Allegati
Strumento di raccolta dati utilizzato con relativa presentazione
Procedura per la richiesta del supporto statistico-metodologico
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Aspetti etico-deontologici
Gli aspetti etico-deontologici stanno alla base della ricerca e del case report. In particolare
devono essere garantiti i seguenti diritti:
diritto alla privacy ed alla dignità: i dati che si vanno a raccogliere nella ricerca o nel case
report possono essere sensibili e quindi ledere la dignità e la privacy delle persone. Molti
questionari chiedono alla persona di fornire dati quali lo stato civile, le attività personali, le
opinioni, le credenze e gli atteggiamenti. Inoltre, strumenti quali le macchine fotografiche, i
registratori, i diari e le cartelle dei pazienti possono essere utilizzati in modo tale da violare la
privacy. In ogni tipo di indagine il ricercatore deve accertarsi che le persone comprendano tutte
le procedure, il tipo di dati raccolti e i relativi metodi di raccolta, in modo da permettere alle
persone una decisione informata riguardo al partecipare o meno allo studio;
diritto all’anonimato ed alla confidenzialità: intimamente associato al diritto di protezione
della privacy e della dignità vi è il diritto delle persone di rimanere anonimi e di vedersi
assicurata la confidenzialità. Per ottemperare a questo diritto il ricercatore deve fare attenzione
nella manipolazione, nell’archiviazione e nella pubblicazione dei dati.
Anonimato significa non registrare il nome delle persone e limitare l’accesso alle
informazioni raccolte. Esso può essere facilmente mantenuto utilizzando codici numerici, in
modo che nessuno possa collegare un’informazione ad una persona. Nell’anonimato
persino il ricercatore non dovrebbe essere in grado di collegare i dati alle persone.
Per confidenzialità si intende la protezione dei dati acquisiti o appresi durante
l’assistenza o la ricerca, in modo tale che non possano essere divulgati senza il permesso
degli individui o omessi dal report in quanto non pertinenti all’obiettivo (ad esempio
durante la conduzione di un'intervista il paziente racconta di essere divorziato).
Elementi chiave del consenso informato: lo studente, in collaborazione con un membro
dell’equipe individuato dal proprio relatore, deve assicurarsi che i partecipanti (tesi ricerca e/o
case report) abbiano tutte le informazioni riguardanti la loro partecipazione allo studio e ne
comprendano gli obiettivi e le modalità. Questa accortezza esercitata dal ricercatore, permette
il rispetto del diritto dell’individuo all’autodeterminazione ed è centrale nel processo di
consenso informato. Il consenso informato, infatti, deve fornire alle potenziali persone, in
modo chiaro ed esaustivo, tutte le informazioni riguardanti la partecipazione ed assicurare loro
che il coinvolgimento è volontario e può essere ritirato in qualsiasi momento senza alcuna
conseguenza.
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Cultura dell’onestà ed integrità accademica
Gli studenti si impegnano al rispetto dell’onestà e integrità accademica evitando di commettere
plagi di opere altrui, di qualsiasi genere esse siano (scientifico, didattico, …).
Quando si elabora un lavoro che incorpori parole o idee di altri, si deve citare appropriatamente
la fonte di quell’informazione. Se non lo si fa, si commette un plagio sul diritto d'autore che è un
reato (Legge n. 633 del 1941 sul diritto d’autore). Il plagio è l’uso di parole o di idee di altri
senza citare la fonte. Consiste nell’uso improprio di materiale di altrui proprietà intellettuale, in
genere facendo passare per propri pensieri e parole che non lo sono. Le opere dell’ingegno di
terzi possono essere impiegate nelle proprie argomentazioni, ma ciò va fatto rigorosamente.
L’integrità e onestà richiedono di:
- citare sempre la fonte di materiale illustrativo, slide, documenti, …. creati da altri, fatti,
statistiche o qualsiasi altra informazione che non sia di conoscenza comune;
- chiedere consenso all’uso completo o parziale di materiale didattico, di documenti, di un
autore o gruppo di autori citando “tratto da … con autorizzazione” senza farlo proprio
- non fare propri materiali e/o pubblicazioni di altri
La non integrità o disonestà si manifesta quando si:
- presenta come proprio un testo altrui
- cita qualche passo (anche breve o tradotto) di un testo altrui senza presentarlo come
citazione
- usano parti di una revisione della letteratura italiana pubblicata senza citarla (si citano le sue
fonti inglesi e/o si citano fonti che non sono state effettivamente consultate)
Perché è sbagliato plagiare? Il plagio:
- priva l’autore originale del riconoscimento che merita
- consente impropriamente a chi lo attua di acquisire meriti per parole o idee di cui non è
autore
- impedisce a chi lo pratica di imparare a sviluppare le proprie idee
- non è accettato in altri campi, come la scienza, il lavoro,….
Scrivere un elenco di “fonti consultate“ evita il plagio?
No, le fonti vanno citate lungo il testo. Quando non è prevista la citazione lungo il testo (ad
esempio nel caso di un documento non scientifico, un lbretto informativo) si deve citare “tratto
da … con autorizzazione degli autori”.
Che cosa può essere considerato “conoscenza comune”
Se un’informazione è compresa in una delle seguenti categorie, può essere considerata
“conoscenza comune” e, quindi, non richiede una citazione della fonte:
 contenuti di background o buona pratica ovvero informazioni che chi legge certamente
conosce già
 informazioni che sono facilmente reperibili, diventate “comuni e generali”
 informazioni che si trovano frequentemente in altre fonti senza la citazione
corrispondente
Se ci sono dubbi sul fatto che un’informazione sia o non sia “conoscenza comune,” allora citate
la fonte.
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Come si individua un plagio
I segnali per un possibile plagio sono i seguenti:
- formattazione delle pagine diversa da quella comunemente usata
- uso di un vocabolario sofisticato o di uno stile di scrittura al di sopra del livello medio degli
studenti
- riferimenti a molte fonti che non sono disponibili nelle biblioteche dell’Università
- presenza di diversi stili di scrittura o di “occultamento” con inserimento di parti di
documento non pertinenti o poco collegati con il focus primario all’interno dello stesso
documento
- incapacità dello studente/autore di discutere il contenuto del suo lavoro
Nell'ultima pagina, dopo la bibliografia, deve essere
dichiarazione datata e firmata:
inserita
la seguente
Come unico autore di questa Tesi di Laurea rispondo del contenuto ai sensi di legge
sul diritto d’autore. Dichiaro di aver elaborato personalmente la suddetta opera nel
rispetto delle vigenti disposizioni sul diritto d’autore e del Codice Civile.
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Citazioni e riferimenti bibliografici – Il sistema Harvard (sistema nome-anno)
Le citazioni e i riferimenti bibliografici costituiscono l'apparato attraverso il quale il lettore risale
alle fonti di ciò che si afferma nel testo. Questo apparato è fondamentale in un lavoro
scientifico.
Le citazioni (nel corpo del testo): sono le affermazioni, le opinioni, le conclusioni tratte dal
lavoro di un altro autore. Devono essere indicate, sia che il lavoro sia stato citato direttamente
sia che esso sia parafrasato o riassunto. Nel sistema Harvard il riferimento alle pubblicazioni
citate si inserisce nel corpo della tesi fornendo il cognome dell'autore e l'anno di pubblicazione.
I riferimenti bibliografici (nella bibliografia): insieme di dati o elementi che descrivono un
documento, o parte di un documento sufficientemente precisi e dettagliati da rendere possibile
ad un potenziale lettore la sua identificazione e localizzazione con un minimo sforzo. Sono
riportati in ordine alfabetico in base al cognome del primo autore o di un altro elemento
identificativo in mancanza di primo autore.
Ci sono diversi standard di citazione. La Claudiana ha adottato il sistema “Harvard”. I principi di
questo sistema sono contenuti nel documento “Harvard Referencing Guide” disponibile sulla
homepage al punto informazioni e servizi > per studenti > linee guida. In particolare le pagine
25-51 contengono una tabella riassuntiva estremamente chiara ed esaustiva. Nella tabella sotto
vengono riportati alcuni dei casi che si verificano più frequentemente. Per gli altri si rimanda al
documento sopra citato.
Citazione nel testo
Situazioni
Una volta che la pubblicazione viene citata in
un paragrafo le successive volte nello stesso
paragrafo non includono la data di
pubblicazione
Modalità di citazione nel testo
Smith (2000) ha riscontrato una relazione significativa
tra lo stress degli studenti in tirocinio e la loro
performance. Alti livelli di stress determinano bassi
livelli di performance nelle abilità cliniche. I risultati
dello studio di Smith evidenziano inoltre che lo stress
influenza significativamente ….
Pubblicazioni con più autori
Pubblicazioni di due autori si citano con la Smith e Jones (2000) hanno riscontrato una relazione
“&” all’interno delle parentesi, con la “e” fuori significativa …
dalle parentesi
oppure
Una relazione significativa è stata riscontrata… (Smith &
Jones, 2000)
Pubblicazioni di tre autori si citano con la Smith, Jones e Brown (2000) hanno riscontrato una
“&” o la “e” fra il secondo e il terzo autore. relazione significativa…
Fra il primo e il secondo si mette la virgola
oppure
Una relazione significativa è stata riscontrata… (Smith,
Jones & Brown 2000)
Pubblicazioni di 4 o più autori si citano Smith et al. (2000) hanno riscontrato una relazione
con il primo autore seguito da “et al.” sia significativa…
fuori che dentro le parentesi.
oppure
Una relazione significativa è stata riscontrata... (Smith et
al. 2000)
17
Situazioni
Modalità di citazione nel testo
Se la citazione si riferisce ad una parte (Smith, 2000, p. 24)
specifica di un lavoro originale, una
affermazione o definizione si include nella
citazione anche il numero della pagina
Diverse pubblicazioni degli stessi autori nello (Smith, 2000a) (Smith, 2000b)
stesso
anno
si
contraddistinguono (Smith & Thompson, 2000a)
aggiungendo all’anno una lettera in (Smith & Thompson, 2000b)
minuscolo
Riferimento bibliografico
Situazioni
Articolo di rivista
Articolo di rivista con sei
o più autori
Articolo di rivista senza
autore
Articolo di rivista con
una
Organizzazione
come Autore
Libri
Capitolo di un libro
Documento elettronico
Stile
Aiken LH, Clarke SP, Sloane DM, Sochalski J & Silber JH (2002) Hospital
nurse staffing and patient mortality, nurse burnout, and job dissatisfaction.
Journal of the American Medical Association 288(16), 1987-1993.
Dunn SV, Lawson D, Robertson S, Underwood M, Clark R, Valentine T,
Walker N,Wilson-Row C, Crowder K & Herewane D (2000) The development
of competency standards for specialist critical care nurses. Journal of
Advanced Nursing, 31, 339-346.
A new code of ethics for nurses: ANA’s Code of Ethics Project Task Force
(2000) American Journal of Nursing, 100(7), 69-72.
American Association of Colleges of Nursing (2000) Distance technology in
nursing education: Assessing a new frontier. Journal of Professional Nursing,
16, 116-122.
Polit DF, Hungler BP (2004) Nursing Research Principles and Methods. (7th
ed.) Philadelphia: JB Lippnicott.
Oermann MH. (2002) Writing for Publication in Nursing. Philadelphia: JB
Lippnicott .
Kovner AR & Jonas S (eds.). (1999) Jonas and Kovner’s health care delivery
in the United States (6th ed.). New York: Springer.
Oermann MH & Gaberson K (1998) Evaluation and testing in nursing
education. NewYork: Springer.
Zemke R, Raines C & Filipczak B (2000) Generations at Work: Managing the
Veterans, Boomers, Xers, and Nexters in your Workplace. Amacom, New
York.
Weitzman BC (1999) Improving quality of care. In Kovner AR & Jonas
S(eds.), Jonas and Kovner’s health care delivery in the United States (6th
ed., pp. 370-400). New York: Springer.
Canadian Nurses Association (2002) The nursing shortage - the nursing
workforce.
Retrieved
from
http://www.cnaaiic.ca/CNA/issues/hhr/default_e.aspx on 8 January 2010.
Nei riferimenti bibliografici di articoli di rivista il numero fuori dalla parentesi si riferisce al volume, quello
fra parentesi al nr. del fascicolo. Es. 288(16).
Leggi, documenti, atti
D.Lgs. del 23 marzo 2003 n° 32. Disposizioni urgenti per contrastare gli illeciti nel settore sanitario
(G.U., Serie Generale, 4 marzo 2003 n° 52).
18
Norme editoriali
Titolo
Indice
Formato
Università degli
Studi di Verona e
Cattolica del
Sacro Cuore
Formato
Università degli
Studi di Ferrara
Iconografie
Allegati
Revisione critica
di autocontrollo
dello studente
Deve essere concordato con il relatore, breve, incisivo e deve richiamare il nucleo
centrale della tesi
Generalmente è suddiviso in capitoli, sottocapitoli e paragrafi che devono essere
evidenziati con la stessa numerazione, con le stesse pagine e con le stesse parole
presenti nel testo.
L’indice ha lo scopo di fornire uno sguardo d’insieme preciso di tutto il lavoro.
Deve essere sufficientemente descrittivo, contestualizzato e contenere le divisioni
principali del lavoro.
 foglio formato A4
 carattere consigliato: Arial pti 12, Times New Roman pti 12 o simili
 paragrafo allineato giustificato
 interlinea: 1,5
 il numero di righe per pagina dovrà essere di almeno 25 con i seguenti
margini: sinistro 4 cm, destro 2.5 cm, superiore ed inferiore 3 cm
 stampa fronte o fronte-retro
 tutte le pagine vanno numerate progressivamente in basso centrato. Le
pagine relative alla copertina, all’indice e alla bibliografia non vanno
numerate
 la copertina deve essere in cartoncino leggero. I dati sulla copertina
devono essere riprodotti su una seconda pagina (frontespizio). Fra
copertina e frontespizio ci deve essere una pagina vuota. Il frontespizio
deve essere firmato dal relatore, dal correlatore e dallo studente prima
della consegna della tesi in segreteria
Vedi formato Università degli Studi di Verona e Cattolica del Sacro Cuore ed
inoltre: stampa sempre in fronte-retro
Le tabelle, le rappresentazioni grafiche e le figure vanno inserite nel testo, nella
più prossima vicinanza al punto del testo in cui sono citate. Devono essere
numerate progressivamente con un numero romano (I, II, III) ed avere un
riferimento all’interno del testo differenziandole per tipo, devono avere un titolo
ed essere sufficientemente chiare. Non devono eccedere il profilo del corpo del
testo.
Le iconografie vanno utilizzate solo per gli aspetti più significativi
Possono essere ad esempio strumenti utilizzati per la raccolta dati, schemi.
Gli allegati vanno numerati e nel testo deve essere inserita la nota di rimando: ad
esempio xxxx (allegato I)
Si suggerisce una griglia che può aiutare lo studente nell’autovalutazione del
proprio elaborato:
 titolo: contiene la parola chiave? Corrisponde ai contenuti?
 struttura del lavoro: le divisioni del testo sono logiche? Le parti sono
proporzionate?
 introduzione: è dichiarato il tema/ l’argomento? Sono dichiarati gli
obiettivi? E’ indicata l’articolazione del lavoro?
 corpo o parte centrale: è ricca, esauriente, completa dal punto di vista dei
contenuti? I contenuti trattati sono strutturati e connessi tra loro?
Vengono sottolineati i punti problematici? Vi è un utilizzo corretto delle
fonti bibliografiche?
 conclusione: vengono sintetizzati i risultati? Vengono evidenziati elementi
di criticità, problemi aperti o nuove piste di ricerca?
 bibliografia: è sufficiente? Completa e articolata? Corretta dal punto di
vista formale?
19
Formato copertina Università degli Studi di Verona
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
Scuola Provinciale Superiore di Sanità
Landesfachhochschule für Gesundheitsberufe
Claudiana
Corso di Laurea in INFERMIERISTICA
Laureatsstudiengang für KRANKENPFLEGE
Sede di Bolzano
(Titolo/Titel) per le tesi in lingua tedesca scrivere anche il titolo in italiano
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Relatore
ErstbetreuerIn
Ch.mo Prof. (nome e cognome Relatore)
Correlatore
ZweitbetreuerIn
Ch.mo Prof. (nome e cognome Correlatore)
Laureando
VerfasserIn der Diplomarbeit
(nome e cognome, matricola)
Anno Accademico
Akademisches Jahr
20
Formato copertina Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma
Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma
Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli”
Landesfachhochschule für Gesundheitsberufe Bozen
Scuola Provinciale Superiore di Sanità Bolzano
Claudiana
CORSO DI LAUREA IN __________________
LAUREATSSTUDIENGANG FÜR _____________________
TESI DI LAUREA
DIPLOMARBEIT
TITOLO
__________________
TITEL
__________________
(scrivere il TITOLO in italiano e tedesco)
(den TITEL in italienischer und in deutscher Sprache schreiben)
Relatore/ErstbetreuerIn:
_______________
Correlatore/ZweitbetreuerIn:
___________________
Laureando/VerfasserIn der Diplomarbeit
________________________
Anno Accademico / Akademisches Jahr ………..
21
Formato copertina Università degli Studi di Ferrara
Università degli Studi di Ferrara
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Landesfachhochschule für Gesundheitsberufe Bozen
Scuola Provinciale Superiore di Sanità Bolzano
Claudiana
CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA
LAUREATSSTUDIENGANG FÜR PHYSIOTHERAPIE
TESI DI LAUREA
DIPLOMARBEIT
TITOLO
__________________
TITEL
__________________
(scrivere il TITOLO in italiano e tedesco)
(den TITEL in italienischer und in deutscher Sprache schreiben)
Relatore/ErstbetreuerIn:
_______________
Laureando/VerfasserIn der Diplomarbeit:
___________________
ANNO ACCADEMICO … - ….
AKADEMISCHES JAHR … - …
22
Ruolo relatore, correlatore e studente
Il relatore deve appartenere al corpo docente del Corso di Laurea (formalmente incaricato), il
correlatore può essere un docente o un esperto esterno segnalato dal relatore. Il ruolo di
relatore e correlatore non può essere ricoperto da un familiare.
Il relatore riceve dallo studente il progetto di tesi e gli affida i compiti atti alla stesura. Il
relatore è inoltre il garante della qualità della tesi in quanto guida e supervisiona il lavoro
direttamente e regolarmente.
È compito dello studente l’elaborazione di un progetto di tesi, la ricerca delle fonti e la stesura
della tesi, garantire la riservatezza dei dati raccolti e redigere una sintesi del lavoro da
consegnare al responsabile dell'unità operativa/servizio.
Il correlatore – cultore della materia – su incarico del relatore compartecipa a guidare lo
studente nel lavoro di preparazione e di stesura della tesi garantendo anch’egli la qualità della
tesi.
In particolare:
 lo studente condivide il progetto di tesi con il relatore e il correlatore
 i tempi di produzione del lavoro e le scadenze degli incontri vengono concordati
 alcuni giorni prima dell’incontro lo studente consegna al relatore e al correlatore il lavoro
svolto e una copia delle principali fonti bibliografiche per permettere le correzioni
Autorizzazioni
Qualora per la tesi lo studente preveda di raccogliere dati o di accedere alla documentazione
delle unità operative/servizi, è necessario avere:
- parere positivo relativo agli aspetti etico-deontologici del progetto di ricerca o
del case report da parte della Commissione interna al Corso di Laurea
- l’approvazione/autorizzazione alla raccolta o uso di dati del Coordinatore della
Didattica Professionale e successivamente del Direttore/Dirigente del Comprensorio
Sanitario, del Direttore/Coordinatore di U.O./Servizio tramite richiesta formale firmata dal
relatore
NB.: se si desiderano raccogliere dati sui pazienti la richiesta deve essere indirizzata alla
Direzione Medica dell’Ospedale di… Comprensorio Sanitario di…e non alla Direzione TecnicoAssistenziale
Consegna tesi
1 copia per l’Università
1 copia al relatore
1 copia al correlatore
3 copie da portare in commissione per la discussione (Università degli Studi di Verona)
1 copia in formato cartaceo e 1 copia in formato digitale (in un unico file formato pdf) per la
biblioteca della “Claudiana”. Sul CD-Rom deve essere riportato il nome e cognome del
Laureando, il titolo della tesi e l’anno accademico nel seguente modo: [cognome in
minuscolo][numero di matricola][.pdf]. Esempio: rossi2011K008.pdf.
Le copie devono essere firmate sul frontespizio (copertina interna) in originale dal
relatore, dal correlatore e dal laureando e devono essere consegnate 2-3 settimane
prima della data di discussione (la data di consegna varia a seconda dell’Università)
23
Abstract. Ad ogni studente è richiesta l’elaborazione di un abstract. Questo deve essere
elaborato nella lingua della tesi e deve essere rilegato dopo l’indice.
L’abstract consiste in un breve ed esauriente riassunto della tesi. Ha la funzione di indirizzare
l’attenzione del lettore verso i punti principali del lavoro. La lunghezza può variare da 50 a 250
parole.
Key Words. Sulla stessa pagina dopo l'abstract il laureando deve riportare alcune parole chiave
(Key Words) in italiano, tedesco e inglese che rappresentino il contenuto della tesi.
Sintesi: elaborata in lingua italiana consiste in un breve ed esauriente riassunto del lavoro di
tesi. Ha la funzione di indirizzare l’attenzione del lettore verso i punti principali del lavoro. Viene
consegnata il giorno di discussione della tesi (Università Ferrara: massimo 500 parole da inviare
per mail al tutor d’anno).
Struttura della sintesi
copia del frontespizio della tesi
indice della tesi
problema, obiettivo, materiali e metodi, discussione dei risultati, conclusione (4-5 pagine)
bibliografia
allegati: strumenti utilizzati per raccogliere i dati come ad esempio il questionario
Presentazione „Power Point”
La presentazione della tesi alla commissione aumenta la sua efficacia se è accompagnata da un
sussidio visivo. Una presentazione efficace motiva la scelta del tema, gli obiettivi, il metodo
utilizzato e si sofferma soprattutto sui risultati e sulle relative implicazioni per lo sviluppo della
disciplina e della pratica.
Regola: slide essenziali per concentrarsi su pochi messaggi importanti (10-12 al massimo;
Università Ferrara 10-15)
Introduzione: problema, quesito, obiettivo. Rappresenta il 10-20% della presentazione
Materiali e metodi: sintesi e chiarezza, evitare dettagli
Risultati: vanno selezionati, evitare i dettagli ma non dare per scontata l‘importanza dei
risultati
Materiali e metodi/ risultati costituiscono il 70-80% della presentazione
Conclusione: riprendere i risultati principali spiegandone il contributo innovativo e le
implicazioni per il contesto di riferimento
Layout
Lasciare ampi margini
Non riempire troppo la diapositiva
Bilanciare testo e immagini
Inserire sempre il titolo
Ogni slide deve essere in sé conclusa, affrontare un concetto alla volta
Numerare le diapositive
Titolo
Deve essere sempre sintetico ma esplicativo
Utilizzare eventuali sottotitoli per perfezionare il concetto
24
Veste grafica
Deve essere in sintonia con l‘argomento della presentazione
Lo sfondo dovrebbe essere sempre lo stesso
Evitare eccessive elaborazioni che possono distrarre dal contenuto del messaggio
Distribuzione del testo
Non superare le 6/7 righe
Utilizzare sempre gli stessi caratteri o al massimo 2 diversi tipi di carattere
Usare caratteri semplici o facilmente leggibili (Arial - Tahoma)
La dimensione dei caratteri deve essere scelta in base alla massima distanza di lettura
(mai sotto 18)
Se si deve evidenziare una parola usare il corsivo o il grassetto
Evitare l‘abuso di MAIUSCOLE
Punti elenco
Per esporre una sequenza omogenea di concetti
Per semplificare una frase complessa
Allineamento a sinistra evitando il giustificato
Immagini
Se ben scelte possono essere più esplicite delle parole per:
descrivere particolari non verbalizzabili
aggiungere informazioni al testo
sostenere il significato del testo
dare immediatezza
focalizzare l‘attenzione
far ricordare
Tabelle e grafici
Utilizzarle quando è necessario
Inserire pochi dati
Limitare il numero dei colori per evidenziare qualche dato e favorirne la leggibilità
Un diagramma è più eloquente di tanti numeri
Meglio utilizzare gli istogrammi
Utilizzare le torte per evidenziare ripartizioni di dati rispetto al totale
Utilizzo dei colori
Non eccedere sul numero di colori, gli accostamenti più efficaci sono quelli
complementari:
blu e giallo
verde e rosso
Utilizzare colori in contrasto con lo sfondo (bianco o giallo sul blu, nero su sfondo giallo)
Animazioni
Solo se funzionali alla presentazione
Limitate all‘entrata del testo
Nelle animazioni di testi e grafici utilizzare dinamiche simili
Non farsi prendere la mano dagli effetti, possono disturbare e rallentare la presentazione
verbale
Evitare suoni di accompagnamento delle animazioni
25
Preparazione della presentazione
Preparare una traccia con parole chiave per evitare di leggere
Ripassare mentalmente e avere chiaro l‘ordine degli argomenti
Prepararsi le risposte alle domande più probabili
Fare più prove ad alta voce, davanti ad uno specchio o registrarsi
Controllare la durata della presentazione e verificare i tempi a disposizione (8-10 minuti)
Presentazione
Evitare di nascondersi dietro la cattedra
Adottare una postura rilassata, non camminare avanti e indietro
Parlare piano e in modo chiaro e forte
Essere consapevoli di cosa si dice e come lo si dice
Essere il più possibile diretti e coinvolti
Non leggere semplicemente ma arricchire e sviluppare quanto scritto
Lasciare proiettate le slides per il tempo necessario alla loro lettura
Rivolgersi all‘uditorio
Mantenere il contatto visivo
Evitare di guardare sempre le stesse persone
Guardare la persona che formula la domanda ed ascoltarla con attenzione
26
ALLEGATO 1a
Scheda progetto tesi
Revisione narrativa della letteratura
Studente:________________________________________________________________________
Corso di Laurea:___________________________________________________________________
Anno Accademico:_________________________________________________________________
Numero di telefono/e-mail: _________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
Relatore ___________________________________
Correlatore _________________________________
Firma dello Studente:________________________________________________
Data____________________________
Approvato dal Coordinatore della Didattica Professionale:_______________________________________
Data:__________________________
27
1. Problema
2. Quesito di ricerca bibliografica
3. Scomposizione del quesito in PIO / PICO
P
I
C
O
4. Bibliografia
Legenda
Una situazione di natura enigmatica che crea perplessità

Descrizione generale della situazione di partenza

Descrizione della situazione riferita ad un contesto specifico
1
PROBLEMA (max 10
righe)
2
QUESITO DI RICERCA
BIBLIOGRAFICA
Elaborazione del quesito in forma descrittiva
3
SCOMPOSIZIONE DEL
QUESITO IN PIO / PICO
Scomposizione del quesito secondo lo schema PIO / PICO
4
BIBLIOGRAFIA
Riportare 2 o 3 riferimenti bibliografici
28
ALLEGATO 1b
Scheda progetto tesi
Case Report
Studente:________________________________________________________________________
Corso di Laurea:___________________________________________________________________
Anno Accademico:_________________________________________________________________
Numero di telefono/e-mail: _________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
Relatore ___________________________________
Correlatore _________________________________
Firma dello Studente:________________________________________________
Data____________________________
Approvato dal Coordinatore della Didattica Professionale:_______________________________________
Data:__________________________
29
1. Presentazione del caso
2. Problema
3. Quesito di ricerca bibliografica
4. Scomposizione del quesito in PIO / PICO
P
I
C
O
5. Bibliografia
Legenda
1
PRESENTAZIONE DEL
CASO
Breve descrizione della situazione clinica, assistenziale, socio-sanitaria iniziale del paziente
2 PROBLEMA
Individuare uno o più problemi prioritari del paziente
QUESITO DI RICERCA
BIBLIOGRAFICA
SCOMPOSIZIONE DEL
4
QUESITO IN PIO / PICO
BIBLIOGRAFIA
5
Elaborazione del quesito in forma descrittiva
3
Scomposizione del quesito secondo lo schema PIO / PICO
Riportare 2 o 3 riferimenti bibliografici
30
ALLEGATO 1c
Scheda progetto tesi
Traduzione e analisi “critica” di un articolo scientifico
Studente:________________________________________________________________________
Corso di Laurea:___________________________________________________________________
Anno Accademico:_________________________________________________________________
Numero di telefono/e-mail: _________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
Relatore ___________________________________
Correlatore _________________________________
Firma dello Studente:________________________________________________
Data____________________________
Approvato dal Coordinatore della Didattica Professionale:_______________________________________
Data:__________________________
31
1. Problema
2. Quesito di ricerca bibliografica
3. Scomposizione del quesito in PIO / PICO
P
I
C
O
4. Articolo scientifico per l’analisi critica
5. Bibliografia
Legenda
PROBLEMA (max 10
1
righe)
QUESITO DI RICERCA
BIBLIOGRAFICA
SCOMPOSIZIONE DEL
3
QUESITO IN PIO / PICO
ARTICOLO SCIENTIFICO
4
PER L´ANALISI CRITICA
2
5 BIBLIOGRAFIA
Una situazione di natura enigmatica che crea perplessità

descrizione generale della situazione di partenza

descrizione della situazione riferita ad un contesto specifico
Elaborazione del quesito in forma descrittiva
Scomposizione del quesito secondo lo schema PIO / PICO
Riportare il riferimento bibliografico scelto (studio sperimentale, studio osservazionale, studio
descrittivo, revisione sistematica o meta analisi)
Riportare 2 o 3 riferimenti bibliografici da utilizzare per il commento
32
ALLEGATO 1d
Scheda progetto tesi di ricerca
Studente:________________________________________________________________________
Corso di Laurea:___________________________________________________________________
Anno Accademico:_________________________________________________________________
Numero di telefono/e-mail: _________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
Relatore ___________________________________
Correlatore _________________________________
Firma dello Studente:________________________________________________
Data____________________________
Approvato dal Coordinatore della Didattica Professionale:_______________________________________
Data:__________________________
33
1. Problema
2. Obiettivo
3. Campione
4. Metodi/ strumenti di raccolta dati
5. Bibliografia
Legenda
1
PROBLEMA (max 10
righe)
Una situazione di natura enigmatica che crea perplessità

descrizione generale della situazione di partenza

descrizione della situazione riferita ad un contesto specifico
2 OBIETTIVO
Definizione dell’obiettivo che si intende raggiungere con l’indagine
3 CAMPIONE
Descrizione del campione, criteri di inclusione ed esclusione
4
METODI / STRUMENTI Breve descrizione del metodo e dello strumento di raccolta dati.
DI RACCOLTA DATI
Allegare lo strumento
5 BIBLIOGRAFIA
Riportare 2 o 3 riferimenti bibliografici
34
ALLEGATO 1e
Diario di percorso
Date incontri
Contenuto incontri
35
Autorizzazione raccolta dati A
Corso di Laurea in ___________________________
Bolzano, __________________________
Alla Direzione Tecnico-Assistenziale/Al Servizio __________________________
Comprensorio Sanitario di ___________________________
Oggetto: richiesta autorizzazione raccolta dati ai fini della Tesi di Laurea
Il sottoscritto studente__________________________________________________
del Corso di Laurea in ___________________ Polo di Bolzano chiede di poter raccogliere dati per il seguente
progetto di tesi (allegato alla presente):
tematica____________________________________________________________________________________
tipo di tesi___________________________________________________________________________________
destinatari e contesto__________________________________________________________________________
strumento di raccolta dati (allegato alla presente) ___________________________________________________
Recapito dello studente (indirizzo, telefono, e-mail)
___________________________________________________________________________________________
Dichiaro che
 Il progetto di tesi è stato valutato ed approvato dalla commissione interna al Polo Universitario per gli
aspetti etico-deontologici e metodologici
 i dati raccolti, in forma anonima, saranno oggetto di trattamento per le finalità strettamente connesse e
strumentali al lavoro di Tesi;
 una sintesi del lavoro o una copia della Tesi verrà consegnata al responsabile dell’U.O./Servizio in cui è
stata effettuata l’indagine
Relatore_____________________________ Tel._______________ Firma________________________________
Studente_____________________________ Tel.______________ Firma________________________________
Coordinatore della Didattica Professionale:
Si autorizza. Firma ________________________________________
Bolzano, __________________________________
Parte riservata al Direttore Medico/Dirigente (Comprensorio Sanitario)
Si autorizza. Firma ________________________________________
Bolzano,__________________________________
36
Autorizzazione raccolta dati B
Corso di Laurea in ___________________________
Bolzano, __________________
Al Coordinatore dell’U.O./Servizio ______________________________________________________________
p.c. al Direttore dell’U.O./Servizio ______________________________________________________________
Comprensorio Sanitario di ____________________________________________________________________
Oggetto: richiesta autorizzazione raccolta dati ai fini della Tesi di Laurea
Il sottoscritto studente__________________________________________________
del Corso di Laurea in ___________________ Polo di Bolzano chiede di poter raccogliere dati per il seguente
progetto di tesi (allegato alla presente):
tematica____________________________________________________________________________________
tipo di tesi___________________________________________________________________________________
destinatari e contesto__________________________________________________________________________
strumento di raccolta dati (allegato alla presente) ___________________________________________________
Recapito dello studente (indirizzo, telefono, e-mail)
___________________________________________________________________________________________
Dichiaro che
 Il progetto di tesi è stato valutato ed approvato dalla commissione interna al Polo Universitario per gli
aspetti etico-deontologici e metodologici
 i dati raccolti, in forma anonima, saranno oggetto di trattamento per le finalità strettamente connesse e
strumentali al lavoro di Tesi;
 una sintesi del lavoro o una copia della Tesi verrà consegnata al responsabile dell’U.O./Servizio in cui è
stata effettuata l’indagine
Relatore_______________________Tel._________ Firma___________________________
Studente______________________ Tel.__________ Firma___________________________
Da inviare solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte della Direzione/Servizio del Comprensorio
Sanitario
Parte riservata al Coordinatore dell’U.O./Servizio
Si autorizza. Firma ____________________________________________________________________________
Bolzano,__________________________________
37
Autorizzazione raccolta dati C
Corso di Laurea in ___________________________
Bolzano, ______________
CONSENSO INFORMATO
Oggetto: raccolta dati ai fini della Tesi di Laurea
□ Intervista
□ Focus group
Il/La sottoscritto/a _______________________________________ nato/a il ______________________________
(se l’indagine è su minori) genitore del minore_______________________________________________________
dichiara
-
di
essere
stato/a
informato/a
dallo
studente
_____________________
del
Corso
di
Laurea
in
_____________________ della Scuola Provinciale Superiore di Sanità di Bolzano “Claudiana” sia sugli obiettivi,
sia sui contenuti della tesi che sta elaborando
- di essere stato/a informato/a che i dati raccolti verranno gestiti in forma anonima e che sarà garantito il rispetto
della sua privacy
- di acconsentire all’utilizzo dei dati raccolti.
Firma ________________________
38