N° 1 ottobre 2014
Il mondo visto da fuori
Il mondo visto da fuori, pubblicazione monotematica della redazione di Casa Emmaus di Iglesias,
nasce dalla volontà di dar voce i ragazzi, promuovere la creatività e favorire una partecipazione
responsabile alla vita della comunità, rafforzando nel contempo diverse competenze.
La redazione di Casa Emmaus, composta da dieci ragazzi, affronta ogni mese un tema diverso
tramite l'utilizzo d video, libri, interviste e storie di vita.
Questo mese parliamo di ...
Musica!
Buona lettura!
1
La musica secondo Noi
Le origini
di Francesco
La parola musica rimanda all'arte delle muse e trae il suo significato dal mito greco. Le nove muse erano figlie
di Zeus e della titanide Mnemosine, dea della memoria.
La musa della musica, Euterpe, di solito viene raffigurata con un doppio flauto appoggiato alle labbra e il suo
nome significa dispensatrice di gioia.
Il talento musicale non è una dote comune a tutti. Vi sono persone prive della capacità di sentire le variazioni
delle frequenze sonore delle note e persone che, fin dalla nascita, possiedono un’immensa memoria
musicale e quell’orecchio assoluto che permette di riprodurre esattamente una nota senza il benché minimo
riferimento.
Attraverso i secoli sono fioriti numerosi geni musicali alcuni dei quali hanno riscosso notevole fama come
Wolfgang Amadeus Mozart, che già a sei anni suonava presso le corti di tutta Europa e Ludvig Van
Beethoven che scrisse molte delle sue opere più importanti dopo essere diventato completamente sordo.
Nicolò Paganini nacque a Genova nel 1782. Era un violinista e compositore autodidatta ed entrò subito nella
leggenda. Nel corso del tempo solo in casi eccezionali le scoppiettanti partiture di Paganini hanno trovato un
esecutore che fosse all'altezza. Da sempre si dice che la stupefacente abilità del maestro fosse frutto di un
patto con diavolo.
2
La musica secondo Noi
La vibrazione mistica
Della natura:
la musica
Dal rumore del vento
allo sbattere delle pietre sino al rumore caotico
delle città moderne
di Marco
L'uomo incontra il suono. Tutto suona e risuona
nell'incessante movimento degli elementi primari:
vento, acqua, fuoco, terra.
Ogni ambiente crea effetti sensoriali particolari.
Per poter sentire le voci della natura bisogna
rallentare il ritmo affannoso di vita che conduciamo
nelle città e riabituare l'orecchio ai suoni più deboli
ascoltando il gioco degli armonici ed entrare nello
scorrere del tempo come fanno gli uccelli il cui
canto raggiunge la massima intensità a
mezzogiorno, quando il sole è alto nel cielo.
La lingua primordiale si rifugiò nelle acque, di lì agli
alberi cosi nel tamburo e nel flauto dando vita ai
linguaggi musicali.
“Quando sarai capace di suonare dentro l'osso
dell'aquila allora un nuovo mondo si aprirà davanti
a te e incomincerai a vedere con gli occhi
dell'aquila, ma non devi ucciderla, come non devi
uccidere altro animale. Tu dovrai trovare l'aquila
nel suo ultimo volo. Con le piume fanne un
copricapo, con le zampe e il becco dei pendagli,
con le ossa darai di nuovo vita alla sua voce”
Tradizione orale degli sciamani dell'Himalaya
Nepalese
Le poche tracce sopravvissute sono sufficienti a
dire che gli uomini del paleolitico avessero una
cultura musicale. Grazie alle indicazioni su clima,
flora e fauna si può anche giungere alla
ricostruzione di un paesaggio sonoro preistorico.
All'archeologia occorre affiancare
l'etnomusicologia, l'etnologia della musica, lo
studio della musica nelle società tradizionali.
L'uomo inizialmente imitava la natura e i suoi
suoni, ma inseguito ha elaborato i suoi suoni e le
sue musiche.
Per fare questo i vari popoli hanno usato come
strumenti quanto gia la natura forniva loro.
Ogni attività umana produce suoni. Tra le attività
primarie dell'uomo se ne riscontrano molte affini
agli animali, come le danze e i richiami per il
corteggiamento.
Il suono viene utilizzato anche nelle attività
terapeutiche. Gli sciamani possono essere definiti
i primi naturalisti, scienziati, sacerdoti. Attraverso il
potere di alcuni suoni misteriosi e di ritmi ipnotici,
prevenivano e alleviavano i mali.
I rituali e il teatro primitivo fanno della musica il
supporto determinante per concentrare e
accrescere l'attenzione e le emozioni.
Non bisogna dimenticare inoltre che si suona
anche per se stessi, in quanto la musica autoincanta lo stesso autore.
Che dire di me. La musica è stata ed è ora più che
mai una delle mie più grandi passioni e compagna
di vita.
Amo stare solo con i rumori della natura, al mare e
in qualsiasi posto lontano dai ritmi della città e
ancora più nel silenzio della mia stanza.
Fare musica è sempre una riscoperta dell'anima e
dei sentimenti. Mi guarisce, mi fa pensare, ballare,
riflettere, mi fa venire i brividi. E' lei la mia
compagna di vita di numero uno.
I reperti archeologici di strumenti musicali e le
incisioni rupestri riproducenti figure antropomorfe
nell'atto di suonare un oggetto o di danzare sono le
uniche testimonianze che ci restano di culture
musicali preistoriche.
Gli strumenti musicali più antichi finora trovati
risalgono al paleolitico superiore e sono fischietti,
flauti e ornamenti a sonagliera. Di queste
cosiddette culture a tradizione orale constatiamo
che i materiali vegetali costituiscono la risorsa
prima per ottenere strumenti musicali con decine
di soluzioni diverse.
3
La musica secondo Noi
LA MUSICA HOUSE E L'ECSTASY
Il binomio fatale
di Andrea e Gianni
In questi anni abbiamo spesso sentito parlare della musica house e delle droghe che spesso vengono
utilizzate dalle nuove generazioni per vivere al “massimo” questo genere musicale.
Abbiamo voluto scoprire le origini di questa musica, i luoghi, le persone che per primi hanno proposto questi
suoni.
Tutto ebbe inizio alla metà degli anni 80 nelle discoteche di Chicago, il cui dj residente Frankie Runcher
soprannominato “the goldfather if house”è riconosciuto come il creatore del genere house.
Il precursore del genere fu il dj Dmarcuso il quale con le sue serate private.
Dal 77 in poi il modo di mixare i dischi ottenne sempre maggiore successo e iniziò ad essere imitato. La
nascita ufficiale del genere si può far risalire al 1983 quando la casa musicale iniziò a vendere i dischi con la
denominazione di musica house.
Nel 1986 il genere diventa popolare in tutto il mondo. Nel 90 anche Madonna registra un brano house “vogue”
che raggiunge la vetta delle classifiche collaborando a far aumentare la popolarità del genere.
L'87 è l'anno boom dell'House e con esso esplode anche il consumo di ecstasy che si diffonde a macchia
d'olio in tutto il Paese. I rave party molto spesso illegali diventarono luoghi dove consumare queste droghe
diventando un vero problema di ordine pubblico. Effettivamente questi ritmi, la pretesa di ballare e cantare
per giorni interi può essere soddisfatta solo con l'uso di queste sostanze che non fanno accusare la fatica e il
sonno che altrimenti avrebbero il sopravvento.
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La musica secondo Noi
I BEATLES E I ROLLING STONES
di Luca
I Beatles e i Rolling Stones sono due gruppi che rappresentano bene il genere musicale del poprock. Questa
musica nacque in Nord America, ma ebbe un gran successo anche in Gran Bretagna. Negli anno 60 furono
seguiti soprattutto da un pubblico fra i 15 e i 20 anni che come i loro cantanti preferiti andavano contro i valori
dominanti e gli usi e costumi di quel periodo.
Io sono nato dopo il loro successo, ma le loro canzoni le sento ancora oggi in alcuni film e nelle colonne
sonore dei programmi tv.
Trovo che la musica sia un bellissimo modo per comunicare le nostre emozioni. Le canzoni dei Beatles e dei
Rolling Stones hanno ancora oggi un grande successo perchè raccontano storie comuni alla vita di tutti noi.
MAL D'AFRICA E IL SUO JAZZ
di Gianluca
Il popolo nero americano, deportato dall'Africa, inventa una musica nuova, il jazz. Una forma musicale
contemporanea, di cui l'improvvisazione costituisce la caratteristica fondamentale.
Nato nei primi anni del XX secolo nelle comunità afroamericane del sud degli Stati Uniti, è frutto di una
confluenza di tradizioni musicali africane ed europee.
Oltre all'improvvisazione, le sue caratteristiche peculiari sono il ritmo swing ed il tono malinconico dell'uso
delle blue note.
Il jazz si è trasformato, nel corso di tutto il XX secolo, evolvendosi in una gran varietà di stili dal dixieland di
New Orleans dei primi anni, allo swingal bebop della seconda metà degli anni quaranta, al hard bop degli
anni cinquanta, fino al free jazz degli anni sessanta.
La mia passione per il jazz nasce quando avevo circa 30 anni ascoltando Miles Davis che riportava la musica
dei Toto Cameo e il repertorio di Cindy Louper e Prince.
Gli artisti che più mi sono rimasti nel cuore sono Louis Armstrong e Ray Charles.
Ascoltare questa musica per me è gioia.
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La musica secondo Noi
SESSO, VIOLENZA, RAZZISMO E DROGA
di Stefano
Negli anni 70 una nuova forma musicale denominata Rap si è diffusa nelle strade di New York, utilizzando
come sottofondo frammenti sonori di dischi funk e hard rock. Negli anni 80 questo stile si diffuse in tutti gli
Stati Uniti forti dell'interesse che riscuotevano nel pubblico giovanile per i testi spesso duri sull'ingiustizia
sociale, il razzismo e la droga.
Inizialmente il rap consisteva in piccoli brani manipolati dai dj. Negi anni 90 entrò a far parte della musica
americana. Gruppi neri e bianchi come ad esempio”run dmc” e “beastie boys” che scrivevano testi spesso
duri che parlavano di gangs, droga e criminalità.
Il rap fu anche al centro di accese polemiche per i testi che parlavano di sesso. I”two live crew” furono
incriminati e inseguito prosciolti mentre “Icet” e “Ice Cube” furono accusati di esaltare la violenza e
l'estremismo politico.
Il rap lo ascolto da quando avevo 11 anni, soprattutto gli articolo 31, Sangue Misto e Dj Gruff. Ho sempre
amato il rap tanto che poi anche io ho iniziato a scrivere canzoni.
Il mio nome d'arte è Stefy Mosta
Canzone scritta da Stefano
YESYES
STEFY MOSTA FA UN PEZZO RAP PER IL GIORNALINO.
IL MIO NOME SULL'ANAGRAFE E' STEFANO.
HO USATO OGNI TIPO DI DROGA,
DEVO ELENCARLE? MEGLIO DI NO, TI SPAVENTI!
CHI PIU NE HA PIU NE METTA
FINCHE' NON MI E' VENUTA UNA PSICOSI
ODIO LE VOCI, LE ALLUCINAZIONI
VENUTE NEL 2010 DURATE PER 6 MESI
ORA GRAZIE A DIO STO BENE
DI VENE NON NE HO PIU
INFUOCATE DALLA COCA COLA
MI STO FACENDO UN PROGRAMMA IN COMUNITA'
DOVE QUANDO AVRO' LE GIUSTE BASI
LA DROGA PIU ESISTERA'
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La musica secondo Noi
I Litfiba sono la mia vita
di Samuele
La mia esperienza con i Litfiba inizia negli anni 90. Queste canzoni le ascoltavo con mio zio Stefano e Gigi
Petrosi, persone molto significative per me. I litfiba sono una rock band italiana nata a Firenze nel 1980. La
nascita del gruppo si deve Federico Chigo Renzulli e Gianni Marcoccolo che incontrano altri 3 ragazzi attratti
dal punk. Il nome nasce dall'Indirizzo Telex della sala prove situata nella Fiorentina in via dei Bardi 32.
Le mie canzoni preferite sono due: El Diablo e Istanbul, legate entrambe alla mia infanzia. Quando avevo 7
anni mio zio mi ha portato al concerto. Ricordo che ero nelle sue spalle, sapevo tutte le canzoni. “Istanbul” mi
ricorda un caro amico, Gigi Petrosi, un esempio per me. Lui nonostante dei problemi di droga è riuscito a
riprendersi e a farsi una famiglia.
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Il personaggio del mese
Emiliana Sabiu e l'associazione
Cherimus
di Marco e Andrea A
Mercoledì 17 settembre a Casa Emmaus
abbiamo incontrato la presidente
dell'associazione culturale Cherimus.
Emiliana Sabiu dopo aver studiato legge e
essersi laureata si accorge che la sua passione
non è quella quindi, dopo un'esperienza in
Inghilterra per la lingua, si iscrive alla scuola di
Brera di Milano per fare quello da sempre aveva
sognato: l'arte.
Qui si laurea e si accorge che Milano non le piace,
così decide di tornare nella sua terra: la
Sardegna, a Perdaxius.
Nel piccolo paese però la sua attività di artista non
trova terreno fertile, ma non si da per vinta.
Nel 2007 fonda un'associazione culturale
chiamata Cherimus parola sarda che significa
vogliamo e inizia con gli altri artisti a scrivere vari
progetti.
Ci parla di Chadal, una band sardo-senegalese
che ha unito due culture. Entrambe hanno una
cultura musicale antichissima con strumenti
unici. Questo binomio così come era prevedibile
ha creato un suono unico e pieno di vibrazioni
positive.
Il gruppo ha suonato in varie città, Milano, Dakar e
un intero tour in Sardegna
Con questo progetto c'è stata una migrazione di
artisti a Perdaxius che ha fatto bene al piccolo
paese, sia per promuovere l'integrazione, sia per
conoscere culture diverse che hanno arricchito il
territorio.
Ora i ragazzi dell'associazione Cherimus
andranno in Kenia per realizzare un progetto di
un loro associato Marco Colombaioni, morto per
salvare dei bambini africani.
La cosa più bella di questi progetti è che vengono
fatti dalla passione per l'arte che ben si coniuga
con la volontà di aiutare chi sta in situazione di
povertà.
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Il personaggio del mese
Cherimus, foto di gruppo.
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Attualità
La carovana Balacaval
di Andrea S
Questa estate ha avuto parecchio risalto
l'esperienza della CAROVANA BALACAVAL. Una
compagnia di musicisti che utilizzano carri e
cavalli e li trasformano in palco.
La loro esperienza è cominciata nel 1997. Un
lungo viaggio tra Francia, Romania e Salento.
Altre esperienze più brevi hanno caratterizzato
Piemonte e Toscana.
La carovana BALACAVAL dimostra che
nonostante viviamo anni caratterizzati da
tecnologia e velocità è possibile utilizzare carri e
cavalli per organizzare una tournée e coinvolgere
tutto il pubblico creando un contesto di festa e
incontro.
Le carrozze sono i mezzi più adatti agli obiettivi di
una compagnia che vuole viaggiare portando con
sé tutto il materiale necessario per creare un
contesto di festa e di incontro, abitare ogni luogo di
sosta creando una sorta di aia nomade aperta al
pubblico, ma soprattutto entrare in contatto il più
possibile con i luoghi attraversati compiendo un
viaggio a bassa velocità e ad alta vivibilità.
Il viaggio è inoltre metafora della scoperta e
dell'incontro che ha permesso anche a noi ragazzi
della comunità di scoprire e abitare persone e
luoghi lontani creando un'atmosfera che spesso in
casa non riusciamo a costruire.
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Attualità
Cazz'bo
Denunciare con un ritornello popolare
i problemi sardi
di Marco, Gianni e Samuele
I Nasodoble sono un gruppo di Sassaresi che ad
Agosto hanno presentato una canzone dal
titolo”Cazz'bo”, con la collaborazione di Ilaria
Porceddu e Joe Perrino.
La canzone parla delle problematiche che si
vivono in Sardegna con un ritornello originale che
in Sassarese significa “non lo so”.
La canzone racconta in modo sarcastico
l'inquinamento e la perdita di controllo sulla nostra
terra. Descrive inoltre come la Sardegna, anche
se una parte lotta per una Sardegna unita e
indipendente , i sardi siano ancora disuniti e male
organizzati.
NASODOBLE nasce nel 2004 a Sassari. È
un progetto che si può inserire nei ranghi
del rock d'autore ma si caratterizza per
una radicale contaminazione tra generi
musicali con una grande attenzione alla
creazione di un sound potente e ricco,
votato al furore del ballo e del viaggio
mentale. Il gruppo è composto, da
sempre, di sei elementi:Alessandro Carta,
voce; Peppino Anfossi, violino
elettrico;Simone Sassu, piano e
synth;Andrea Fanciulli,
c h i ta r r e ; A l e s s a n d r o Z o l o , b a s s o
fretless,Carlo Sezzi, batteria.
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Che male c'è
Se questa gente è disunita
In fondo siamo cento personaggi in cerca di berritta
E cosa fai se ti rubano la terra
In fondo è solo un modo come un altro di valorizzarla
Cazz boh
Cazz boh
Che male c'è
Se ti avvelenano la terra
In fondo il cibo è più sicuro se è prodotto in una serra
E cosa fai se c'è il benzene nella falda
In fondo l'Eni dà lavoro e viene male processarla
Cazz boh
Cazz boh
Che male c'è se la tua azienda è andata all'asta
e se la compra a un prezzo indegno un prestanome della banca
e cosa fai se poi la vende a prezzo pieno
in fondo adesso non hai debiti e puoi ucciderti sereno
Cazz boh
Cazz boh
Che male c'è se per l'Italia vai a morire
In fondo i nostri nonni sono celebrati con onore
E via Bogino non mi dà nessuna noia
In fondo i Sardi che impiccava non gradivano i Savoia
Cazz boh
Cazz boh
Che male c'è se la mia lingua non la parlo
In fondo in Sardo non puoi esprimere concetti di livello
E d'altra parte questa Limba è obsoleta
Meglio parlare in Italiano che è la lingua del Pianeta
Cazz boh
Cazz boh
Che male c'è se parla il General Molteni
In fondo non ha prove che la colpa è dei nanoveleni
E come è bello far l'amore tranne a Quirra
Attenti, i bimbi malformati son dovuti ai coiti tra parenti
Cazz boh
Cazz boh
Che male c'è se il vento lo sfrutta la Mafia
In fondo è troppo e può bruciare i nostri boschi come rafia
Speriamo che ci diano fuoco e che sia un bel falò
Ché tanto ai Sardi per principio in culu l'intrat et in conca no
Cazz boh
Cazz boh
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