IL VERBO Il VERBO è la parte variabile più importante del discorso perché è necessario per reggere la struttura della frase e renderne chiaro il senso. Il verbo può indicare: un'azione compiuta dal soggetto (Luca mangia la mela) un'azione subita dal soggetto (la mela è mangiata da Luca) un modo di essere del soggetto (la mela è acerba) uno stato del soggetto (Luca sta seduto) l'esistenza del soggetto (c’è una mela) Nella voce del verbo sono presenti radice persona numero desinenza che segnala tempo modo finito con persona e numero indefinito senza persona e numero indicativo, congiuntivo condizionale, imperativo infinito, participio gerundio semplice composto ausiliare + participio del verbo aspetto dell'azione attiva passiva riflessiva IL VERBO secondo la funzione può essere secondo il genere può essere ausiliare transitivo servile intransitivo secondo la forma può essere attivo passivo riflessivo impersonale secondo la coniugazione può essere 1° in -are 2° in -ere 3° in -ire regolare difettivo sovrabbondante irregolare LA FORMA DEL VERBO OGNI FORMA VERBALE è costituita da due parti: la radice che contiene il significato del verbo (scriv-i) la desinenza che fornisce informazioni su persona e numero (scriv-i/ete), modo (scriv-erei/a), tempo (scriv-evo/erò); aspetto (scriv-essi/evi); forma attiva o passiva dell'azione (scriv-e/è scritto) L’insieme di tutte le forme che il verbo assume, modificando la desinenza, si chiama coniugazione. LA PERSONA E IL NUMERO La persona è l’essere vivente o la cosa che compie o subisce l’azione espressa dal verbo, è cioè il soggetto del verbo; può essere di numero singolare o plurale. Il verbo con il variare della desinenza segnala la persona a cui si riferisce. 1° persona 2° persona 3° persona Numero singolare Io corr-o Tu corr-i Egli corr-e Numero plurale Noi corr-iamo Voi corr-ete Essi corr-ono I MODI VERBALI indicano come è presentata l'azione, il modo di essere o lo stato del soggetto: 1) I MODI FINITI indicano esattamente persona, numero e tempo: l’indicativo è il modo della realtà e della certezza: oggi c’e il compito in classe il congiuntivo è il modo del desiderio, del timore e del dubbio: spero che tu lo faccia il condizionale esprime la possibilità che un'azione si verifichi a certe condizioni: sarei contenta se l'imperativo è il modo del comando: arriva presto 2) I MODI INDEFINITI non specificano la persona di cui si parla e hanno bisogno di un altro verbo per avere un significato preciso l'infinito indica il significato del verbo: voglio giocare il participio può avere funzione di verbo, aggettivo o nome: terminata la partita il gerundio chiarisce le circostanze dell'azione principale: sbagliando si impara. MODI FINITI Indicativo Significato Presenta un fatto come certo, reale Congiuntivo Esprime un dubbio, una speranza, un’opinione. Presenta un fatto possibile solo a certe condizioni Esprime un comando, un ordine una preghiera Condizionale Imperativo MODI INDEFINITI Infinito Participio Gerundio Esprime il significato di base del verbo Esprime il significato del verbo come una caratteristica attribuita ad un nome Precisa le modalità e le circostanze dell’azione Esempio Ho freddo Maria è stata promossa Non so se sia giusto Penso che tu abbia ragione Se tu mangiassi meno non ingrasseresti Studiate da pag. 1 a pag 5 State zitti Mangiare, studiare Il ragazzo, piangente, chiese perdono Cadendo si ruppe un braccio IL TEMPO in cui si colloca l'azione è indicato dalle desinenze: il presente indica la contemporaneità dell'azione rispetto alla comunicazione il passato indica l'anteriorità dell'azione rispetto alla comunicazione il futuro indica la posteriorità dell'azione rispetto alla comunicazione MODI FINITI PRESENTE Indicativo Presente Congiuntivo Presente Condizionale Imperativo MODI INDEFINITI Infinito Participio Gerundio Presente Presente PRESENTE Presente Presente Presente PASSATO imperfetto passato remoto passato prossimo trapassato prossimo trapassato remoto imperfetto passato trapassato passato PASSATO passato passato passato FUTURO futuro semplice futuro anteriore FUTURO I tempi verbali in base alla forma si dividono in: tempi semplici quando il verbo è costituito da una sola parola: giocavano tempi composti quando il verbo è formato da due parole: l'ausiliare essere o avere e il participio passato del verbo che esprime l'azione (hanno giocato) L'ASPETTO DEL VERBO Il verbo può fornire anche informazioni sul modo in cui l’azione si svolge nel tempo, cioè sull’aspetto dell’azione. L’azione può avere: aspetto momentaneo o puntuale quando il verbo indica un'azione che avviene in un momento preciso e si esaurisce in un tempo breve: rimase bloccato dalla paura; a merenda ho mangiato un panino. aspetto durativo quando il verbo indica un'azione che si prolunga nel tempo: rimaneva per ore a guardare il cielo; ho studiato tutto il pomeriggio. ci sono verbi che già nel loro significato identificano azioni momentanee (svegliarsi, cadere) o azioni durative (leggere, studiare) aspetto ingressivo quando il verbo esprime l’inizio di un processo che si sviluppa nel tempo. le ciliegie maturano in primavera