Introduzione alla Psicologia Branche, Psicoterapie e Metodi di

Introduzione alla Psicologia
Branche, Psicoterapie e Metodi
di indagine
Prof. S.F. Mingiardi
UNITEL
SEREGNO
Branche della Psicologia
prevalentemente teoriche espresse in ordine alfabetico
Comportamentismo
Cognitivismo
Costruttivismo
Neuropsicologia
Psicologia clinica
Psicologia Dinamica
Psicoanalisi
Psicologia analitica
Psicosintesi
Psicologia individuale
Psicologia del lavoro
Psicologia dello sport
Psicologia della religione
Psicologia dello sviluppo
Psicologia animale comparata
Psicologia fisiologica
Psicologia generale
Psicologia positiva
Psicologia sociale
Psicologia ambientale
Psicologia sperimentale
Psicologia transpersonale
Psicologia umanistica
Psicometria
Test di personalità
Branche della Psicologia
prevalentemente terapeutiche e di intervento espresse in ordine alfabetico
Analisi transazionale
Automotivazione
Ipnositerapia
Psicoanalisi
Psicodiagnostica
Psicodramma
Psicologia clinica
Psicologia dello sport
Psicologia di comunità
Psicotecnica
Psicoterapia
Psicoterapia della Gestalt
Psicologia dell'emergenza
Psicosomatica
Riabilitazione neuropsicologica
Terapia familiare
Terapia breve strategica
Terapia cognitiva
Terapia comportamentale
Terapia di gruppo
Vegetoterapia carattero-analitica
Metodi di indagine della Psicologia
È lo strumento fondamentale di ogni scienza e,
quindi, anche della psicologia. Può attuarsi come:
I. Studio di un solo caso
II. Inchiesta con un campione statisticamente
selezionato o scelto a caso
III. Osservazione naturalistica o sul campo.
L’osservazione attenta degli eventi può portare
a stabilire delle correlazioni di causa - effetto tra
di loro e prevedere per il futuro esiti analoghi.
Il metodo sperimentale consente di manipolare
una variabile detta indipendente, allo scopo di
studiarne le conseguenze su un’altra detta
dipendente.
La Bioenergetica parte dal presupposto che ogni individuo
disponga di una energia vitale, essenziale sia per una interazione
fra corpo e mente, sia per il controllo degli stati fisici e di quelli
mentali.
L'energia a cui fa riferimento la bioenergetica è stata
definita forza vitale. Tra i suoi effetti più facilmente riconosci-bili,
secondo i terapeuti, vi sono le variazioni del tono dell'umore.
Alcune pratiche orientali come l'agopuntura, lo yoga, il
t'ai-chi ch'uan utilizzano concetti analoghi di energia corpo-mente;
infatti la bioenergetica, sostengono i terapeuti, rappresenta un
ponte fra la filosofia e le discipline fisiche orientali e la psicologia
occidentale.
.
L‘Analisi transazionale è una teoria psicologica e una terapia
ideata da Eric Berne negli anni cinquanta.
È non solo una teoria della personalità, ma anche una teoria
dello sviluppo e delle comunicazioni relazionali, estendendo soprattutto su questo versante la teoria freudiana, legata ad una visione
meccanicistica del funzionamento della psiche, basata su una dinamica
"idraulica" dell'apparato mentale, secondo il modello medico dell'Ottocento positivista.
Anche gli influssi dell'approccio centrato sulla persona di Carl
Rogers sono evidenti e fanno sì che l'analisi transazionale tenga
sempre in primo piano i bisogni della persona piuttosto che la
direttività e l'applicazione del letto di Procuste dello schematismo
teorico alla complessa realtà del paziente.
L‘Automotivazione è una tecnica di crescita
personale che, avvalendosi di varie metodologie, quali
l'analisi transazionale, la programmazione neurolinguistica, lo psicodramma ed altro, si pone l'obiettivo di
condurre l'essere umano a superare i condizionamenti,
spesso inconsci, che gravano sulla sua esistenza.
È stata sovente oggetto di polemica poiché da
taluni psicologi non è considerata una disciplina con
accettabili basi scientifico-metodologiche.
Il comportamentismo (o psicologia comportamentale) è un approccio alla psicologia, sviluppato
dallo psicologo John Watson agli inizi del Novecento,
basato sull'assunto che il comportamento esplicito è
l'unica unità di analisi scientificamente studiabile della
psicologia.
In psicologia clinica, il Costruttivismo è un approccio teorico fondato sulla comprensione della struttura
e della dinamica del sistema di significati soggettivi
dell'altro.
L'iniziatore del costruttivismo può essere
considerato lo psicologo statunitense George Kelly che
già negli anni cinquanta (con il suo Psicologia dei Costrutti
Personali, del 1955) precorse gli sviluppi epistemologici e
metateorici della più recente scienza cognitiva, detta "di
secondo ordine".
L‘Ipnositerapia è l'applicazione in campo terapeutico
dell'ipnosi. Il termine usato sovente "ipnoterapia", è
impreciso in quanto rimanda alla terapia del sonno. Nel
Trattato di ipnosi[1] di F. Granone è perciò usato il termine
"ipnositerapia".
L'ipnosi è conosciuta e studiata ormai da secoli, ma
solo da pochi decenni e con pareri discordi è stata accolta in
ambiente terapeutico, e in particolare psicoterapeutico, nel
controllo del dolore, nella cura di disturbi psicosomatici,
nella cura delle nevrosi e nella eliminazione e correzione di
disturbi comportamentali.
Nelle neuroscienze la Neuropsicologia si
caratterizza per il suo obiettivo di studiare i processi
cognitivi e comportamentali correlandoli con i
meccanismi anatomo-funzionali che ne sottendono il
funzionamento.
Si basa sul metodo scientifico e condivide il
punto di vista delle modalità con cui avviene il
processo mentale dell'informazione, tipico della
psicologia cognitiva (o cognitivismo).
La Psicoanalisi è la teoria dell'inconscio su cui si fondano una
prassi e una disciplina psicoterapeutiche, che hanno preso l'avvio dal
lavoro di Sigmund Freud.
Nell'indagine dell'attività mentale umana essa si rivolge
soprattutto a quei fenomeni psichici che risiedono al di fuori della
coscienza. Perciò viene introdotto il concetto di inconscio, già
presente nella riflessione teoretica di Cartesio, Locke e Leibniz, e che
Freud rielaborò da un punto di vista descrittivo e topico sulla base
delle sue esperienze con Jean-Martin Charcot.
In secondo luogo, la psicoanalisi è una prassi terapeutica dei
disturbi mentali: all'origine l’isteria e successivamente quei fenomeni
psicopatologici chiamati nevrosi. In seguito, il suo uso è stato esteso
allo studio e trattamento di altri tipi di psicopatologie.
La psicodiagnostica è la disciplina che si occupa della
valutazione e della diagnostica psicologica, personologica e
psicopatologica, attraverso l'uso di un repertorio integrato di
questionari, inventari di personalità, batterie e tecniche
testistiche (psicometriche e proiettive), colloqui clinici, esami
neuropsicologici e valutazioni osservative.
Il tipo di tecniche e strumenti usati variano di volta in
volta, in base al contesto e dallo scopo della valutazione, all'età
ed al tipo di eventuali difficoltà dei soggetti valutati, ed
all'orientamento teorico e formazione specialistica del
valutatore.
La branca della psicologia che studia, analizza e descrive gli
aspetti della psicodinamica è la Psicologia Dinamica, sviluppatasi
ampiamente grazie al contributo di Sigmund Freud, tanto che ormai è
quasi usata come sinonimo di psicoanalisi e della stessa psicodinamica
di cui studia i meccanismi.
L'accezione "dinamica" sta ad indicare prevalentemente
l'esistenza di forze o attività psichiche che possono interagire o entrare
in conflitto, dando origine a caratteristiche di personalità e comportamenti che, se pervasivi e disadattivi, sono considerati come sintomi
di un disturbo psichico.
Lo Psicodramma è un metodo psicoterapeutico
che appartiene all'ambito delle terapie di gruppo, ideato
da Jacob Levi Moreno nel 1921. Esso ricorre al gioco
drammatico libero, e mira a sviluppare attivamente la
spontaneità dei soggetti.
L'essenza di questa terapia consiste nell'esteriorizzazione rappresentativa dei vissuti personali, mediante
le improvvisazioni sceniche, e la loro analisi, operata da
uno psicoterapeuta, "direttore del gioco". È applicabile ai
bambini ed agli adulti.
La Psicologia ambientale è una disciplina che studia il
benessere e il comportamento umani prendendo in
considerazione le transazioni che avvengono tra gli individui e
l'ambiente socio-fisico.
L'ambiente, in questa prospettiva, non viene
considerato solo come l'insieme delle caratteristiche fisiche, ma
soprattutto nella sua dimensione sociale e politica.
La Psicologia analitica (o psicologia del profondo) è una
teoria psicologica e un metodo di indagine del profondo elaborato
dall'analista svizzero Carl Gustav Jung e dagli allievi della sua
scuola.
La psicologia analitica junghiana segue nella propria
indagine un metodo finalistico, diversamente da quello
meccanicistico di Freud, il cui obiettivo è la ricerca del senso dei
processi inconsci e della sofferenza psichica. Di fondamentale
importanza è la teoria del simbolo, inteso da Jung come motore
dello sviluppo psichico e strumento di trasformazione dell'energia
psichica, originato dal confronto della coscienza con l'inconscio ed i
suoi contenuti. La dialettica tra conscio e inconscio è ciò che
delinea il percorso analitico.
La Psicologia animale comparata studia,
attraverso un metodo appunto "comparativo" il
comportamento, l'istinto e la dinamica delle emozioni
delle diverse specie animali, incluso l'uomo.
Si origina dal presupposto che esista una
possibilità di comparazione dell'attività psichica interspecifica e può essere considerata parte dell'Etologia.
La psicologia clinica è una delle principali
branche teorico-applicative della psicologia.
Comprende lo studio scientifico e le applicazioni
della psicologia in merito alla comprensione,
prevenzione ed intervento nelle problematiche
psicologiche e relazionali individuali, famigliari e di
gruppo, compresa la gestione di molte forme di
psicopatologia.
La Psicologia cognitiva è una branca della
psicologia che ha come obiettivo lo studio dei processi
mediante i quali le informazioni vengono acquisite dal
sistema cognitivo, trasformate, elaborate, archiviate e
recuperate.
La percezione, l'apprendimento, la risoluzione dei
problemi, la memoria, l'attenzione, il linguaggio e le
emozioni sono processi mentali studiati dalla psicologia
cognitiva.
La Psicologia del lavoro, o psicologia delle organizzazioni, è lo
studio dei comportamenti delle persone nel contesto lavorativo e nello
svolgimento della loro attività professionale relazionate ai rapporti
interpersonali, ai compiti da svolgere, alle regole e al funzionamento
dell'organizzazione.
La psicologia delle organizzazioni applica i modelli e le teorie
della psicologia all'ambiente di lavoro, cercando di:
1. favorire sia il massimo benessere per le persone che lavorano, sia il
massimo vantaggio per l'organizzazione per cui lavorano;
2. migliorare le condizioni psicologiche, la motivazione ed i rapporti
con gli interlocutori di ruolo, con l'azienda e con l'ambiente di
lavoro in genere.
Con Psicologia della Religione si intende lo studio
scientifico, tramite l'applicazione di teorie e metodi psicologici,
dei fenomeni che vengono considerati religiosi all'interno di
uno specifico contesto culturale.
Occorre precisare metodologicamente che la Psicologia
della Religione è una disciplina scientifica e come tale non ha
alcun potere di giudizio circa la validità o meno dei valori
religiosi professati da una persona o da un gruppo sociale. Essa
si costituisce come un approccio a-confessionale o, meglio, areligioso. In questo senso, la psicologia non è né atea, né
religiosa.
La Psicologia dell'emergenza è il settore della psicologia
che si occupa degli interventi clinici e sociali in situazioni di
calamità, disastri ed emergenza/urgenza. Più in generale, è la
disciplina che studia il comportamento individuale, di gruppo e
comunitario in situazioni di crisi.
Nata a partire dai contributi della psicologia militare,
della psichiatria d'urgenza e dalla Disaster Mental Health, si è
progressivamente sviluppata come insieme di tecniche
d'intervento e, soprattutto, di modelli di "inquadramento
concettuale" degli eventi cognitivi, emotivi, relazionali e
psicosociali tipici dell'emergenza.
La Psicologia dello sport è la disciplina che studia gli
aspetti psicologici, sociali, pedagogici e psico-fisiologici dello
sport.
Lo psicologo dello sport è un dottore in psicologia (più
spesso ad indirizzo clinico o del lavoro) che mette a disposizione
le sue conoscenze presso Federazioni, Enti, Palestre,
Associazioni e si dedica alla formazione, tramite interventi
individuali o di gruppo, dello staff dirigenziale, degli arbitri,
degli allenatori, istruttori, degli atleti di sport individuali o di
squadra.
La Psicologia dello sviluppo studia l'evoluzione e lo
sviluppo del comportamento umano, dalla nascita alla
morte. Si differenza della Psicologia dell'età evolutiva, la
quale prende in considerazione solo lo sviluppo del bambino.
Non è una disciplina applicata, ma è stata oggetto di
discussione per molti secoli. Lo sviluppo dipende, nella
maggior parte dei casi sia da fattori biologici che da fattori
ambientali, ma è ancora da stabilire in quale misura essi
abbiano peso.
La Psicologia di Comunità si può definire come un'area di
ricerca e di intervento sui problemi umani e sociali, che si rivolge in
modo particolare all’interfaccia tra la sfera personale e quella
collettiva, tra la sfera psicologica e quella sociale.
È un settore applicativo nato "formalmente" nel 1965,
dopo un convegno a Swampscott (nel New England, USA), in realtà
anticipato, nelle sue idee fondanti, da Alfred Adler, con le sue
riflessioni sulle dimensioni sociali e comunitarie del disagio e
dell'oggetto d'intervento dell'azione psicologica.
La psicologia di comunità è nata anche in seguito ad una
riflessione sui cambiamenti operativi ed organizzativi in campo
psichiatrico, e della dimensione sociale della pratica clinica stessa.
La Psicologia fisiologica è lo studio delle basi
fisiologiche sottostanti alle funzioni psicologiche. Il fine di
questa scienza, che può essere considerata il ponte tra le
neuroscienze e la psicologia, è definire l'associazione tra le
funzioni fisiologiche ed il comportamento osservato ed i
processi mentali.
Mentre la psicologia si occupa prevalentemente del
comportamento dell’individuo e le neuroscienze dello studio
del sistema nervoso , la psicologia fisiologica cerca di unire i
due diversi aspetti, fornendo una spiegazione fisiologica dei
diversi aspetti del comportamento.
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La Psicologia generale, spesso anche chiamata
Psicologia sperimentale, rappresenta la corrente principale della
ricerca scientifica sulle funzioni psicologiche di base, e si
prefigge di studiare con metodologia sperimentale la mente e il
comportamento.
Utilizzando tuttora metodiche classiche della
psicologia sperimentale, come le metodologie di derivazione
comportamentista, la misurazione dei tempi di reazione o le
tecniche psicometriche, la Psicologia generale si focalizza
notevolmente sui processi cognitivi, e quindi rappresenta il
contesto scientifico principale per gli studi di psicologia
cognitiva di tipo sperimentale
.
La Psicologia Individuale o meglio Psicologia Individuale
Comparata di Alfred Adler prende in esame l'individuo nella sua
unica e irripetibile dinamica di processi consci e inconsci.
L'uomo è una unità mente/corpo indivisibile, originale e
coerente nelle sue manifestazioni.
Per Adler i rapporti sociali sono fondamentali e vanno
presi in considerazione come parte costituente della vita psichica di
un individuo; perciò "non è possibile studiare un essere umano in
condizioni di isolamento, ma solo all'interno del suo contesto
sociale“. Si può, quindi, considerare la Psicologia Individuale
Comparata come matrice del filone socio-culturale della psicologia
dinamica.
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Il termine Psicologia positiva designa una
prospettiva teorica ed applicativa della psicologia che si
occupa dello studio del benessere personale, costrutto al
centro della qualità della vita.
Lo studio della qualità della vita, che ha ricevuto
un’attenzione crescente negli ultimi trent’anni da parte di
medicina, psicologia e sociologia, distingue gli indicatori
oggettivi, quali la salute fisica, le condizioni abitative e
lavorative, dagli indicatori soggettivi come la percezione del
proprio benessere psicologico e il soddisfacimento delle
proprie aspirazioni.
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La Psicologia sociale studia l'interazione tra
individuo e gruppi. È una disciplina abbastanza recente, il
primo studio è La psicologia dei popoli (Völkerpsychologie) di
Wilhelm Wundt, del 1900 e 1920, ma essa si afferma come
disciplina a sé negli USA agli inizi del XX secolo.
Gli psicologi sociali spiegano il comportamento
umano in termini di interazione tra stati mentali e situazioni
sociali immediate. Nella famosa formula euristica di Kurt
Lewin (1951), il comportamento (C) viene visto come una
funzione (f) dell'interazione tra la persona (P) e l'ambiente
(A), concetto sintetizzato da Lewin con C = f(P,A).
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La Psicologia sperimentale è una branca della psicologia che,
nell'indagine dei processi cognitivi utilizza il metodo sperimentale.
Vengono quindi applicate le tecniche e i metodi prettamente sperimentali allo studio della memoria, attenzione, apprendimento, etc.
La nascita della psicologia sperimentale è contestuale alla
nascita stessa della psicologia; difatti Wundt fu il primo psicologo a
definirsi tale, ed a fondare a Lipsia nel 1879 il primo laboratorio di
psicologia sperimentale, anche se poi fu lui stesso a definirsi uno
strutturalista.
La prima pubblicazione scientifica che tratta di psicologia
sperimentale può essere ritenuta l'opera "Elementi di Psicofisica" di
Fechner, pubblicata nel 1860 in cui venne dimostrata la relazione tra
intensità e sensazione di una stimolazione. Altri psicologi sperimentali
furono Hermann Ebbinghaus e Edward Titchener.
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La Psicologia transpersonale è una branca della
psicologia il cui studio si estende alle esperienze e agli
stadi di coscienza che trascendono i limiti dell'io
personale e della razionalità convenzionale.
Una definizione breve del Journal of Transpersonal
Psychology suggerisce che la psicologia transpersonale
"riguarda lo studio della più alta potenzialità dell'umanità
e il riconoscimento, comprensione e realizzazione degli
stati di coscienza unitivi, spirituali e trascendenti“.
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La Psicologia umanistica è un indirizzo psicologico, sorto
negli Stati Uniti, secondo il quale non sono le pulsioni istintuali a
motivare il soggetto, ma piuttosto il bisogno di conoscere, di
esprimersi, di relazioni gratificanti e di autorea-lizzazione.
La definizione di "psicologia umanistica", fu coniata nel
1962 da un gruppo di psicologi, guidati da Abraham Maslow,
durante l'atto di fondazione dell'Associazione di Psicologia
Umanistica, il cui programma prevedeva di "studiare le dinamiche
emozionali e le caratteristiche comportamentali di un'esistenza
umana piena e vitale". La psicologia umanistica affonda le sue
radici nella versione americana del romanticismo e nel pensiero del
filosofo Ralph Waldo Emerson.
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La Psicometria è il campo di studio della teoria e della
tecnica della misura in psicologia, incluse la misura della
conoscenza, delle abilità, degli atteggiamenti e delle
caratteristiche della personalità.
Il campo di studio è particolarmente volto verso lo
studio delle differenze fra gli individui. Coinvolge due aspetti
importanti della ricerca, vale a dire:
1.
2.
.
la costruzione degli strumenti e delle procedure per la
misura;
lo sviluppo ed il perfezionamento dei metodi teorici
della misura.
La Psicosintesi è una teoria e prassi psicologica
che si è sviluppata dalla psicoanalisi, per evolversi sul
versante della Psicologia umanistica ed Esistenziale e su
quello della Psicologia transpersonale.
La disciplina è stata concepita dallo psichiatra
veneziano Roberto Assagioli (1888-1974) e può essere
quindi considerata, con l'analisi immaginativa di G.
Balzarini e l'I.T.P (Terapia immaginativa) di L. Rigo, uno
dei pochi paradigmi psicoterapeutici sviluppati autonomamente in Italia.
.
La Psicosomatica è una branca della psicologia medica volta a
ricercare la connessione tra un disturbo somatico (anche generico) e la
sua eziologia spesso di natura psicologica.
Il suo presupposto teorico è la considerazione dell'uomo
come inscindibile unità psicofisica; tale principio implica che in ogni
forma morbosa - e finanche nel trauma accidentale - accanto ai fattori
somatici giochino un ruolo anche i fattori psicologici.
Uno degli indirizzi più promettenti della ricerca in psicosomatica negli ultimi trent'anni (grazie anche allo sviluppo e alla nascita di
nuove tecniche e tecnologie biomediche) è la psiconeuroendocrinoimmunologia (P.N.E.I.), che ha l'obiettivo di chiarire le relazioni tra
funzionamento psicologico, secrezione di neurotrasmettitori e ormoni
e funzionamento del sistema immunitario.
La Psicotecnica può essere definita sinteticamente come "arte
della mente". Deriva infatti dalla somma di due parole greche antiche:
psyche (ψυχή) = anima, mente; techne (τέχνη) = arte. Una prima
definizione di psicotecnica è legata all'omonima scuola di specializzazione
funzionante nell'Università Cattolica dal 1960 al 1966: indicava una
formazione generale in psicologia con un riferimento tecnico agli strumenti
allora in uso per la misura di alcune prestazioni mentali.
Il termine "psicotecnica", ma più spesso nella forma di
"tecnopsicologia", è stato occasionalmente utilizzato, in alcuni Paesi
occidentali fra le due guerre. Tale uso dell'espressione è tuttavia quasi
scomparso, per essere sostituito da altre espressioni, quali psicologia
applicata, orientamento, ergonomia, psicometria, psicologia industriale,
ecc.
La Psicoterapia cognitivo-comportamentale è una delle più
diffuse psicoterapie per la terapia di diversi disturbi psicopatologici, in particolare dei disturbi dell'ansia e dell'umore.
Per raggiungere questi obiettivi, una delle tecniche
principali consiste nell'esposizione sistematica del paziente alla
situazione temuta, per comprenderla ed indagarla "sul campo".
Quindi con questa terapia risulta possibile monitorare l'influenza
dell'ambiente a fini correttivi, attuando una sorta di retroazione
(feedback).
La Psicoterapia si occupa della cura di disturbi psicopatologici
di diversa gravità, che vanno dal modesto disadattamento o disagio
personale alla sintomatologia grave, e che possono manifestarsi in
sintomi nevrotici oppure psicotici, tali da nuocere al benessere di una
persona fino ad ostacolarne lo sviluppo, causando fattiva disabilità.
A tal fine si avvale di tecniche applicative della psicologia,
dalle quali prende specificazione nei suoi diversi orientamenti teorici:
psicoterapia cognitivo-comportamentale, psicoterapia psicoanalitica,
ecc.
Professionalmente, in Italia, la psicoterapia è una specializzazione sanitaria riservata a Medici e Psicologi iscritti ai rispettivi
Ordini professionali, e si consegue mediante un percorso formativo
presso scuole di specializzazione universitarie post-lauream, oppure in
scuole di specializzazione private.
La Riabilitazione neuropsicologica è quel settore della
neuropsicologia che si occupa della riabilitazione dei pazienti
neuropsicologici.
In genere il protocollo riabilitativo prevede una fase di
valutazione, per mezzo di test neuropsicologici standardizzati, seguita
dal trattamento riabilitativo, che si rivolge alle funzioni cognitive
compromesse, ma anche alle funzioni cognitive risparmiate.
Trattando soggetti colpiti da lesioni focali del sistema
nervoso centrale (SNC), ma anche da lesioni diffuse (esempio del
trauma cranico), la riabilitazione consiste generalmente nel fare
apprendere strategie compensatorie al susseguente deficit cognitivo.
Tali strategie possono basarsi sull'apprendimento volontario o sul
condizionamento. Altre tecniche riabilitative possono anche basarsi
sullo sfruttamento delle abilità residue.
La Terapia breve è una forma di psicoterapia che
solitamente si esplica in un numero limitato di sedute.
Tra le varie forme che può assumere, vi sono la
terapia cognitivo-comportamentale, la psicoterapia
dinamica breve, la psico-terapia ericksoniana e la terapia
strategica.
La Psicoterapia cognitiva è un tipo di psicoterapia fondata sui
principi ed i processi della psicologia cognitiva e, limitatamente, del
neocomportamentismo clinico.
È al momento attuale una delle più note e diffuse forme di
psicoterapia, estensivamente applicata per il trattamento di molti tipi
di disturbi psicologici e psichiatrici (in particolare nella gestione dei
disturbi d'ansia e dell'umore e come trattamento di supporto o
complementare nei disturbi della personalità, nelle psicosi ed in altre
forme sindromiche).
I suoi tassi di efficacia, a livello di riduzione sintomatologica
in diverse forme psicopatologiche, sono valutati come buoni, e sono a
volte usati come parametro funzionale di riferimento per altri tipi di
psicoterapie.
La Terapia comportamentale è - in psicologia - la
psicoterapia che si occupa esclusivamente del comportamento
che - secondo il punto di vista dei terapeuti comportamentisti è stato appreso all'interno del proprio ambiente o nel corso di
particolari esperienze di vita.
Piuttosto che analizzare le cause inconsce che
motivano il comportamento dell'individuo, il terapeuta
comportamentale vuole aiutare il paziente a modificare i suoi
comportamenti/sintomi problematici.
La Terapia della Gestalt (dove Gestalt in tedesco
significa forma) è una scuola di psicoterapia, parzialmente
ispirato ad alcune analogie funzionali della psicologia della
forma o psicologia della Gestalt, che nacque agli inizi del XX
secolo in Germania.
La psicoterapia della Gestalt si considera a pieno titolo
una forma di psicoterapia umanistico-esistenziale, in cui
l'attenzione è posta sulla dinamica inarrestabile di creazione di
configurazioni figura-sfondo, che rappresentano continui cicli di
contatto tra l'organismo e l'ambiente che lo circonda.
La Terapia di gruppo è una forma di psicoterapia in cui
l'intervento clinico viene effettuato in un setting gruppale.
La psicoterapia di gruppo può fare riferimento a vari tipi di
orientamenti teorici (dinamici, cognitivi, etc.), e può articolarsi nei
suoi vari modelli in maniera estremamente diversificata, da un polo
supportivo ad un polo espressivo-elaborativo.
La terapia
"verbale" (gruppi
complementata da
terapia espressiva
psicodramma.
di gruppo consiste solitamente in una terapia
di parola), ma a volte è costituita o
altre modalità terapeutiche, come le forme di
(solitamente di tipo arteterapeutico) o lo
La Terapia familiare è un modello di intervento
terapeutico che deriva dal meta-modello raggruppato nelle
teorie sistemico-relazionali, che ha sviluppato concetti e
pratiche nuove sul significato del disagio e dei sintomi psichici
espressi dagli individui.
La terapia familiare sposta la sua attenzione dal
membro "malato" della famiglia a tutti i suoi componenti,
rilevando come questi ultimi influenzino il suo comportamento.
I Test di Personalità sono strumenti di misurazione che si propongono di definire il profilo della
personalità del soggetto che vi si sottopone. Possono misurare un solo aspetto della personalità (test "monofasici") o più dimensioni contemporaneamente (test
"multifasici").
Il grado di attendibilità e di validità di questi
strumenti è stabilito attraverso tecniche di valutazione
standardizzata ed è indicato solitamente nel manuale del
test stesso. Più complessa risulta la validazione dei test
proiettivi.
.
La Vegetoterapia carattero-analitica è il nome di una
tecnica psicoterapeutica il cui promotore fu lo psichiatra e
psicoanalista austriaco Wilhelm Reich. Questa tecnica è definita
vegetoterapia poiché vorrebbe incidere sui sistemi vegetativo
autonomo e neurovegetativo. È definita carattero-analitica poiché
studia la possibile sede muscolare di un disturbo psichico.
È una metodologia che si riferisce ai sistemi che
interagiscono fra di loro nell'uomo per l'espressione della vita
emotiva, affettiva ed istintiva:
1.
2.
3.
il sistema neurovegetativo
il sistema muscolare
il sistema neuroendocrino