SOLUZIONI PER L’IMPRESA Servizi e Soluzioni Informatiche Perché dotarsi di un gruppo di continuità o UPS? Appunti di informatica a cura della TECNOSOFT Cosa succede quando manca improvvisamente l'alimentazione elettrica o quando si utilizza un impianto elettrico con problemi di stabilità o continuità per far funzionare il nostro sistema informatico? Cos'è un Gruppo di continuità e a cosa serve? L’UPS (Uninterruptible power supply) o, più comunemente Gruppo di continuità, è un dispositivo in grado di eliminare i disturbi come sbalzi o picchi di tensione, presenti nell'energia elettrica che arriva nei nostri uffici o nelle nostre case. Oltre a questa funzione, il Gruppo di continuità "genera" corrente elettrica per alimentare i nostri dispositivi, computer, schermo, apparati, ecc..., in caso di mancata erogazione di corrente elettrica, permettendo, quindi, di salvare il nostro lavoro e spegnere in tutta tranquillità il dispositivo che stavamo utilizzando. Quali sono i problemi che si incontrano nell’alimentazione elettrica? Secondo un noto studio condotto da IBM, sulle reti elettriche in generale, si verificano una serie di disturbi che si manifestano con una frequenza variabile in funzione della loro tipologia. I tipi di disturbi possibili, in ordine di frequenza per danni ai computer, sono i seguenti: Sottotensioni (65%) Si tratta di abbassamenti di tensione nella rete elettrica che possono essere di breve o lunga durata Armoniche (20%) Rappresentano un disturbo molto frequente dovuti spesso a carichi non lineari quali macchine per ufficio (fax, stampanti, computer, etc.) Sovratensioni (5%) Aumenti di tensione causati da accensione e spegnimento di potenti apparecchiature (aria condizionata, motori elettrici, etc.) Picchi di corrente (5%) Si tratta di sovratensioni di brevissima durata con punte oltre il 200% dei valori normali, causati da fenomeni atmosferici o strumenti ad alto assorbimento elettrico. Black-out (4%) Si tratta di una totale assenza di corrente, non molto frequente ma dagli esiti pericolosi. La causa può essere il classico fulmine ma anche un guasto alla rete elettrica, altri eventi naturali, ecc. Rumori (1%) Interferenze elettromagnetiche e radio abbastanza frequenti sulla rete, ma meno pericolose per i PC. Di solito provocano danni più limitati. Tutti questi disturbi riguardano il sistema informatico nella sua completezza, cioè i Server, i Personal Computer, le periferiche collegate, gli apparati, i sistemi di backup, le reti locali (LAN) e altri sistemi professionali di tipo elettrico/elettronico. Quali sono i danni? I danni più frequenti causati da tali disturbi sono per il 40% di perdita del lavoro che si stava facendo con il solo disservizio momentaneo, mentre per il 60% il danno, oltre alla perdita di produttività, i problemi che si possono verificare sono sia sull’hardware che sui dati memorizzati. % 42,10% 17,50% 15,80% 12,90% 9,70% 2,00% Danno Perdita dei soli dati contenuti in memoria RAM Rottura Hard Disk Danneggiamento scheda madre e/o CPU Guasti alle schede e/o apparati collegati Perdita totale dati contenuti nel disco fisso Danneggiamento alimentatore Secondo altri recenti studi svolti sempre da IBM, si verificano sulle reti elettriche 120 disturbi di vario genere al mese; conti alla mano, una media di 4 al giorno. Il rischio di incorrere in malfunzionamenti o che si verifichino danni hardware e software è proporzionale al tempo di lavoro dell'elaboratore. Dato che un computer è acceso per 8 ore al giorno si rischia, statisticamente, un inconveniente ogni tre giorni; cosa diversa è un server sempre acceso che rischia quattro inconvenienti al giorno. Sommando le situazioni sfavorevoli, un sistema informatico in rete potrebbe fermarsi due volte al mese con le note conseguenze che tutti conosciamo. Niente panico, la qualità degli impianti elettrici e degli alimentatori permette di abbattere drasticamente la media che comunque è da non sottovalutare. Caso diverso quando si manifestano temporali o si degrada la qualità dell’impianto elettrico e dei suoi componenti. Contro i temporali, i fulmini esistono altre protezioni, gli UPS si occupano principalmente della mancanza di erogazione di energia elettrica da parte del nostro fornitore per pochi minuti. Se si vuole alimentare in maniera sostitutiva il nostro impianto si necessita di un gruppo elettrogeno, ma è un altro argomento. www.tecnosoft.it Pagina 1 di 2 SOLUZIONI PER L’IMPRESA Come dimensionare un gruppo di continuità? La potenza massima che un UPS è in grado di erogare è indicata in VA, contrazione di Volt e Ampere che sono le unità di misura rispettivamente della tensione e della corrente. Per determinare la potenza necessaria dell’UPS non necessariamente si deve essere un tecnico specializzato e bastano alcuni semplici calcoli. Per il dimensionamento corretto di un gruppo di continuità è necessario sapere, innanzi tutto, quante e quali apparecchiature saranno collegate. Si consiglia di scegliere un UPS con potenza leggermente superiore, sia in previsione della possibilità di collegare altri carichi, sia perché l’assorbimento energetico di computer ed altri dispositivi non è omogeneo. Per decidere quale deve essere la sua potenza massima erogabile è necessario sommare la potenza assorbita da ogni apparecchiatura che intendiamo proteggere. In realtà è insolito che un PC, un monitor, o un apparto, utilizzi tutta la potenza dell’alimentatore, ma supponendo che lo faccia, si lascia all’UPS un margine di sovradimensionamento che torna utile nei momenti critici dell’accensione quando tutto il “carico” assorbe la massima potenza prima di stabilizzarsi. Sconsigliamo vivamente di collegare ai gruppi di continuità apparecchiature elettriche che non hanno la necessità di essere protette. Le stufette elettriche, le lampade da tavolo, le calcolatrici, come anche l’albero di natale non dovrebbero essere collegate elettricamente ad un UPS sia perché portano via potenza utile alle batterie nel momento in cui serve, rendendo la protezione inutile, e sia perché diminuiscono il tempo di vita dell’UPS stesso. Consigliamo perciò di collegare solo le postazioni lavoro, i server, gli apparati attivi come gli switch di rete e i router, le periferiche di rete come gli storages e i NAS; insomma tutto ciò che se si spegne bruscamente, senza rispettare l’iter di chiusura delle procedure attive, può creare dei problemi o dei danni per il loro normale funzionamento. Lo schema sotto riportato indica quali sono approssimativamente gli assorbimenti delle apparecchiature più comunemente collegate ad un gruppo di continuità. Per un calcolo preciso, o per dimensionare gruppi di continuità con potenze elevate, contattateci liberamente. Apparecchiatura media d’ufficio Personal Computer Desktop Server Tower Monitor a colori 19" CRT Monitor a colori 19" LCD Switch desk 16 porte Router Firewall Fax laser carta comune Scanner da tavolo A4 Sistema di Backup NAS Registratore di cassa Multifunzione Fax Copia laser Multifunzione Fax Copia getto di inchiostro Stampante a getto d'inchiostro Stampante ad aghi Stampante laser A3 B/N Stampante laser A4 B/N Stampante laser A4 Colore Assorbimento 300 – 400 VA 400 – 500 VA 200 – 300 VA 150 – 200 VA 130 – 160 VA 15 – 40 VA 15 – 40 VA 1200 VA 50 – 80 VA 80 – 100 VA 80 – 100 VA 1500 VA 60 – 80 VA 80 – 100 VA 140 – 180 VA 1500 VA 1300 VA 1700 VA Come funziona un UPS? I componenti fondamentali di un gruppo di continuità sono: la batteria o gruppo di batterie, un alimentatore per la carica, un "inverter", generatore di corrente alternata a 220V; uno stabilizzatore per smorzare i picchi e compensare i cali di tensione. gruppo di prese per PC, periferiche apparati e telefoni, fusibile. Se un apparato è collegato fra la rete elettrica e l’UPS, quando manca l’energia, in tempo “zero”, interviene sostituendo l’alimentazione. Solitamente i tempi sono tra i 10 e i 15 minuti, tempo sufficiente a completare l’operazione e spegnere correttamente. Non utilizzate il gruppo di continuità per lavorare. Gli UPS di ultima generazione utilizzano la porta USB o la seriale per scambiare con il sistema operativo, del PC o Server, le informazioni sullo stato di funzionamento. Se il sistema operativo non è in grado di gestire l’integrazione, alcune case produttrici mettono a disposizione del software da installare per il monitoraggio del funzionamento e per eventualmente configurarlo in modo che ad una percentuale di carica minima disponibile attivi tutte le operazioni necessarie per lo spegnimento corretto in maniera automatica. Suggerimenti caricare l'UPS almeno 8 ore prima del primo utilizzo; non applicare carichi eccessivi; evitare quanto più possibile la scarica completa delle batterie; non spegnere l'UPS se non è necessario, farlo non lo danneggia; in periodi di inattività prolungata scollegarlo dalla presa elettrica; installarlo in ambienti climatizzati; evitare l'esposizione al sole o a fonti di calore; evitare di ostruire le prese d'aria; evitare il contatto con liquidi; eseguire periodicamente un controllo della batteria. Manutenzione dell'UPS. L’unico componente che va sostituito dopo un certo numero di ore di funzionamento è la batteria in quanto durante l’utilizzo del gruppo di continuità non è necessaria alcuna manutenzione. La vita operativa di una batteria dipende da numerosi fattori. I principali sono il numero di cicli di carica e scarica e la temperatura ambiente. Una temperatura ambiente di circa 30° dimezza la vita di una batteria e ad ogni ricarica si diminuisce leggermente la capacità. Dalla nostra esperienza dopo ogni anno dall’installazione i tempi di erogazione della potenza si dimezzano; esempio se il primo anno mantiene il “carico” per 10 minuti, l’anno dopo il ”carico” verrà mantenuto per 5 e così via. Per cui se vogliamo una protezione sicura consigliamo di sostituire le batterie al massimo ogni due anni. Normalmente, l’operazione, se pianificata comporta un fermo lavori molto contenuto; spegnimento del PC e apparati, sostituzione delle batterie o dell’intero gruppo di continuità, riaccensione, test e verifiche. Come specificato, per mantenere l'UPS efficiente ed affidabile è buona norma sostituire almeno ogni 2 anni la batteria; dipende, come la logica ci insegna, dall'utilizzo dell'UPS e dalla sua qualità. www.tecnosoft.it Pagina 2 di 2