ZONA CUSCINETTO
LA XYLELLA
FASTIDIOSA
È un batterio che infesta
le piante, nativo
delle Americhe
Quando è arrivato
in Italia:
nel settembre 2013
Cosa colpisce:
oltre 150 specie di piante,
nelle Americhe soprattutto
agrumi
Cosa provoca:
il «disseccamento rapido»
dell’olivo e di altre piante quali
ciliegio, mandorlo, oleandro
Come si propaga:
tramite gli aphrophoridae
(«cicale sputacchine»)
che «pungono» il tessuto
delle piante per nutrirsi
Dove si diffonde:
in Puglia, nella zona
del Salento
È una zona indenne che deve
garantire che le infezioni del batterio
non oltrepassino il limite
della zona infetta
BRINDISI
FASCIA
DI ERADICAZIONE
Per garantire l’indennità della zona
uscinetto e delle aree a nord
che risultano ancora indenni
è fondamentale attivare
un’azione di severa
estirpazione in una fascia
di un km e dei focolai ritenuti
pericolosi situati a ridosso
per evitare l’avanzamento
dell’infezione
TARANTO
230 mila
gli ettari
attaccati
in Puglia
373.286
gli ettari
di superficie
coltivata
1 milione
LECCE
CORDONE
FITOSANITARIO
Costituisce una zona ulteriore di sicurezza a
garanzia della zona cuscinetto in caso di
maggiore diffusione del batterio verso nord.
In questa area, è previsto un monitoraggio
intensivo sulle piante ospiti per individuare
l’eventuale presenza della Xylella fastidiosa
I DANNI
GALLIPOLI
ZONA INFETTA
In queste zona i focolai sono diffusi su tutto
il territorio per cui devono essere attuate
tutte le misure necessarie per ridurre
l’espansione delle infezioni.
Sulle piante con sintomi iniziali, gli interventi
di potatura devono essere effettuati
tempestivamente per eliminare le parti infette.
Le piante con sintomi gravi, invece,
devono essere estirpate
di ulivi
a rischio
(il 10%
delle piante
pugliesi)
Fonti:
Regione Puglia
e Ismea
60 milioni
le piante
di ulivo
in Italia
(su 1,14 milioni
di ettari)