Estrazione del DNA dalla frutta

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Progetto Nazionale Orientamento e
formazione degli insegnanti per l'area chimica
Estrazione del DNA dalla frutta
Il DNA, o acido desossiribonucleico, è la molecola in
cui sono conservati i caratteri ereditari di un
organismo, le informazioni necessarie a dare luogo a
tutti i suoi processi vitali. Nelle cellule eucariote, il
materiale genetico è racchiuso all’interno di una
struttura chiamata nucleo in cui il DNA si trova
associato a un gran numero di proteine dette istoni,
mentre nelle cellule procariote il patrimonio
genetico è disperso nel citoplasma.
Cellula eucariota vegetale
L'estrazione del DNA è una tecnica fondamentale nei laboratori di biologia
molecolare e rappresenta il primo passo per qualunque procedura di analisi
genetica. Nel mondo vegetale, conoscere la sequenza del DNA, il ruolo di alcuni
geni e capirne la relativa funzione rappresenta un passo fondamentale verso la
comprensione di come tale attività genetica operi di concerto per costruire e
sviluppare una pianta o un frutto, per proteggerla dalle malattie, etc.
Principio
1) Estrazione del DNA : Il DNA è
contenuto nel nucleo delle cellule
della frutta che stiamo impiegando.
Per liberarlo, è necessario demolire
le membrane cellulari e quelle del
nucleo. Poichè queste membrane
sono costituite da sostanze grasse
(lipidi) è possibile scioglierle
usando
usando del detersivo
liquido.
3) Filtrazione: Con questa
operazione, si raccolgie un
liquido
ricco
di
DNA,
separandolo dai residui cellulari
e dagli altri tessuti del frutto che
verranno scartati.
2)
Raffreddamento
in
ghiaccio: Per accelerare e
favorire il processo di
estrazione, oltre che per
disattivare certi enzimi che
potrebbero
degradare
il
DNA, la soluzione acquosa
di DNA e detersivo viene
riscaldata a 60°C.riscaldata
La permanenza a tale
temperatura per lungo tempo può però degradare
il DNA frammentandolo. Pertanto, dopo 15
minuti, bisogna raffreddare la poltiglia.
4) Evidenziamento del DNA:
La molecola del DNA è
solubile in acqua, ma non, ad
esempio, in etanolo. Per
questo motivo, essendo la
soluzione di estrazione a base
acquosa, il DNA non è ancora
visibile.
Per poterlo rendere osservabile è necessario
metterlo in un ambiente non a lui affine,
l’etanolo, in cui il DNA forma un denso
aggregato che diventa visibile ad occhio nudo.
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