L’origine dell’acqua sulla Terra L’acqua è una sostanza indispensabile per la vita sul nostro pianeta e gli studiosi si sono da tempo interrogati su quale sia la sua origine. L’ipotesi più seguita dagli scienziati fino a qualche anno fa era che l’acqua provenisse dalle comete, corpi ghiacciati che si muovono per la maggior parte del tempo all’estrema periferia del Sistema solare. Oggi, grazie allo studio delle meteoriti e degli isotopi dell’idrogeno presenti nelle molecole 1 La formazione dei pianeti La nascita dei pianeti avviene contemporaneamente a quella delle stelle. Vediamo che cosa accade. Intorno alle stelle in formazione è presente un disco di gas, costituito essenzialmente da idrogeno (H2) ed elio (He). All’interno del disco, sono presenti anche gli altri elementi chimici e si sono già formati alcuni composti, il cui stato di aggregazione (aeriforme, liquido, solido) dipende dalle loro temperature di evaporazione, di fusione e di solidificazione e dalle condizioni di temperatura e pressione nel disco. Le sostanze che, all’interno del disco di gas si trovano allo stato solido, formano dei grani di polvere. Unendosi tra loro d’acqua, si ritiene che essa sia arrivata sulla Terra durante la formazione del pianeta, portata da asteroidi, piccoli corpi principalmente rocciosi, in orbita attorno al Sole, distribuiti in una «cintura» tra Marte e Giove. In particolare sarebbero stati gli asteroidi della parte più esterna della cintura, che hanno una massa formata per il 5% da acqua, ad aver contribuito maggiormente all’arrivo di questa sostanza sul nostro pianeta. grazie alle forze di attrazione elettrostatica e alla forza di gravità, le polveri si accrescono fino a formare dei corpi, detti planetesimi, le cui dimensioni possono raggiungere un diametro di centinaia di kilometri. Dato che la temperatura nel disco non è costante, ma diminuisce allontanandosi dalla stella centrale, i planetesimi che si formano vicino alla stella sono costituiti da sostanze che possono condensare già a temperatura elevata (dette sostanze refrattarie, come ad esempio Zr, Al, Ti, Ca, Si e i silicati di magnesio Mg2SiO4, MgSiO2). I planetesimi che si formano lontano dalla stella centrale contengono invece anche sostanze volatili, che solidificano solo a bassa temperatura. Tra queste, la più importante è l’ac- disco di gas e polveri qua che, alla pressione alla quale si trova il gas che forma il disco, condensa in ghiaccio a una temperatura inferiore ai 200 K. I planetesimi, a seguito di continue collisioni, si aggregano in corpi di dimensioni maggiori, fino a dare origine ai pianeti. Nel caso del Sistema solare, si stima che i planetesimi abbiano cominciato a formarsi 4,568 miliardi di anni fa. I pianeti più vicini al Sole (Mercurio, Venere, Terra, Marte) hanno completato la loro formazione in alcune decine di milioni di anni; i pianeti più lontani (Giove, Saturno, Urano, Nettuno), invece, si sono formati più rapidamente, in alcuni milioni di anni, probabilmente grazie alla maggiore quantità di materia solida già presente (dovuta alla formazione dei ghiacci). 씰 VEDI ANCHE… Unità C2 • PARAGRAFO 2: La tavola periodica degli elementi Unità C3 • PARAGRAFO 5: La struttura degli atomi Gli asteroidi (piccoli corpi rocciosi distribuiti in una cintura tra Marte e Giove) e le comete – che orbitano oltre Nettuno – sono ciò che resta dei planetesimi che hanno originato tutti i pianeti del Sistema solare. QUESITI 1 Quali elementi sono presenti nel disco di gas? 2 Che cosa si intende con «sostanze refrattarie»? 3 Che cosa si intende con «sostanze volatili»? LEGGI L’IMMAGINE 4 Che cosa c’è al centro del disco di gas? Circa il 10% delle stelle simili al Sole sono accompagnate da pianeti giganti (tipo Giove). La frazione delle stelle circondate da pianeti rocciosi come la Terra dovrebbe essere ancora maggiore (questi pianeti potranno essere scoperti con il miglioramento delle tecniche di osservazione, che permetteranno la scoperta di pianeti sempre più piccoli). ATTIVITÀ Disegna tre modelli atomici Prendi spunto dalle figure del paragrafo 5 dell’unità C3 e disegna tre modelli che rappresentino gli isotopi dell’idrogeno. planetesimi in formazione 1 CHIMICA Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A. 2 L’acqua nel Sistema solare Al momento della formazione del nostro pianeta, la temperatura del disco di gas, a una distanza di circa 150 milioni di kilometri dal Sole (cioè la distanza a cui si trova la Terra), era troppo elevata per permettere la condensazione dell’acqua. I planetesimi che hanno dato origine alla Terra dovevano, quindi, essere formati da composti refrattari e non contenere acqua. Oggi, grazie allo studio delle meteoriti (frammenti di asteroidi che cadono sulla Terra), sappiamo che i planetesimi situati nella parte più interna della cintura degli asteroidi – a circa 300 milioni di km dal Sole – sono anch’essi privi di acqua. Invece, quelli che si trovano nella parte più esterna della cintura, tra i 400 e i 500 milioni di km dal Sole, sono ricchi di acqua (questa rappresenta circa il 5% della loro massa complessiva). Allontanandoci ancora dal Sole, oltre i 750 milioni di kilometri, si trovano i satelliti dei pianeti giganti (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) e le comete, la cui massa è rappresentata per circa il 50% da ghiaccio d’acqua e per la restante metà da rocce. ha lo stesso rapporto isotopico dell’acqua sulla Terra. Ciò suggerisce che l’acqua provenga dagli asteroidi della cintura esterna. Le simulazioni al calcolatore della formazione del Sistema solare confermano che la Terra, verso la fine del suo processo di accrescimento, ne avrebbe incorporato un numero sufficiente. Le comete, invece, che hanno una probabilità di collisione con la Terra molto bassa, possono aver portato al massimo il 5% dell’acqua attualmente presente sul nostro pianeta. 1 Si ritiene che i planetesimi che hanno originato la Terra contenessero acqua? 2 Quali planetesimi sono ricchi d’acqua? LEGGI L’IMMAGINE 3 Quali caratteristiche presentano i planetesimi della parte interna della cintura degli asteroidi? 4 Quello raffigurato è un asteroide della parte interna o di quella esterna della cintura? 5 Da che cosa trae origine la chioma delle comete? L’asteroide Itokawa fotografato dalla sonda Hayabusa dell’Agenzia spaziale giapponese ha una lunghezza di 535 m. È formato da rocce ed è privo di acqua. Proviene dalla parte interna (più vicina al Sole) della cintura degli asteroidi. Degli asteroidi della cintura esterna non esistono immagini ravvicinate perché non sono mai stati raggiunti da sonde spaziali. 3 L’acqua sulla Terra Vista la distribuzione dell’acqua nel Sistema solare, si pensava che quella presente sulla Terra fosse stata portata da comete entrate in collisione con il nostro pianeta. Studi recenti sulla composizione isotopica dell’acqua hanno messo in discussione questa ipotesi. In natura esistono tre isotopi dell’idrogeno (che ha numero atomico Z⫽1): l’idrogeno propriamente detto (H) con numero di massa A⫽1, il deuterio (D) con A⫽2 e il trizio (T) con A⫽3. Le molecole di acqua più abbondanti sono quelle di formula chimica H2O e, in misura minore, HDO. Sulla Terra su 1 000000 di molecole di acqua 150 sono di HDO. Le osservazioni astronomiche più recenti hanno mostrato che l’acqua sulle comete ha un rapporto isotopico circa doppio di quello della Terra. L’acqua degli asteroidi che si trovano nella cintura esterna, invece, QUESITI Le comete sono formate per il 50% della loro massa da ghiaccio d’acqua. Quest’ultimo, quando le comete si avvicinano al Sole, sublima, originando la chioma, che dà alle comete il tipico aspetto. Questa fotografia della cometa Hartley 2 (ripresa dalla sonda Epoxi della NASA) mostra i getti di vapore che si allontano dalla superficie. Terra asteroide cometa Nell’acqua presente sulla Terra, su 6667 molecole, 1 è del tipo HDO. Anche nell’acqua presente sugli asteroidi su 6667 molecole d’acqua, 1 è del tipo HDO. Nell’acqua che proviene dalle comete, su 6667 molecole, 2 sono del tipo HDO. QUESITI 1 Da dove proviene l’acqua presente sulla Terra? 2 Quale prova è portata a favore di questa ipotesi? H2O O H H LEGGI L’IMMAGINE 3 Quali sono gli isotopi dell’idrogeno? 4 Quali sono le formule chimiche possibili per l’acqua? Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A. HDO O H D U N I T À C 5 • L’acqua e le sue proprietà 2