QUARANTHANA TEATRO COMUNALE DI SAN MINIATO
Via Zara 58 – Corazzano (Pisa)
Stagione teatrale 2007-2008 - dal 26 ottobre 2007 al 4 aprile 2008
Informazioni 0571 462825/35 – fax 0571 462700 – e-mail: [email protected]
Biglietto unico Euro 7,00 – Abbonamento a 15 spettacoli Euro 60,00
Venerdì 7 dicembre 2007 ore 21.30
Teatrino dei Fondi e Centro internazionale di scrittura drammaturgia presentano
“In duplice filar”
OMAGGIO A GIOSUÈ CARDUCCI con Andrea Giuntini
tecnica Angelo Italiano - musiche Stefano Gobatti
Il Teatrino dei Fondi e il Centro internazionale di scrittura drammaturgia ricordano il grande poeta Giosuè
Carducci nel centenario della morte con uno spettacolo di teatro e poesia.
Una lettura non tradizionale dal taglio multimediale affidata alla rappresentazione di “In duplice
filar”, in scena venerdì 7 dicembre 2007 (ore 21.30) al Teatro Quaranthana di Corazzano (San
Miniato – Pisa), nell’ambito della nuova stagione di prosa. Interprete l’attore toscano Andrea
Giuntini. Regia di Andrea Mancini. La rappresentazione è accomagnata dalle video proiezioni a
cura di Angelo Italiano e dalle musiche di Stefano Gobatti (nato a Bergantino, in Veneto, nel
1853 e morto in Toscana nel 1913) compositore amico di Carducci e assai famoso all'epoca.
Si tratta di una iniziativa che punta i riflettori sul primo Premio Nobel italiano, un poeta ingombrante ma che,
in certe parti, regge alla prova del tempo. Uno spettacolo in cui si racconta la San Miniato di oggi con le
parole di Carducci”.
Biglietto unico Euro 7,00. Informazioni 0571 462825.
Come nasce lo spettacolo - 1857. Un giovane Carducci arriva a San Miniato per insegnare
Retorica e Grammatica Latina ad un paio di allievi del Ginnasio. Sarà un anno eccezionale,
importantissimo per il resto della vita del poeta. Più della tragica morte del fratello significative
furono le scorribande per San Miniato. “Una città senza risorse” diceva il sottoprefetto e,
invece, almeno per Carducci un luogo stracolmo di possibilità. Un luogo – allora come oggi – di
gente straordinariamente ospitale. Lì Carducci si innamorerà per la prima volta, e soprattutto
pubblicherà il suo primo libro, Le rime.
Nello spettacolo “In duplice filar” il gioco sarà appunto questo: un’evocazione di quegli anni, a partire dalla
grande prosa che il poeta molti anni dopo scrisse per San Miniato (considerata tra le più belle dell’Ottocento)
e a partire da una decina di brani poetici, alcuni notissimi altri meno noti. Il tutto, oltre ad essere musicato
con le note di Stefano Gobatti, gode dell’uso di tecnologie moderne. L’attore reciterà i suoi brani mentre su
un grande schermo di tulle saranno proiettate le immagini dei luoghi e delle persone, come erano ieri o,
meglio, come sono oggi. La luce che entra dalle finestre è esattamente la stessa dai tempi di Carducci, e
anche i volti delle fanciulle o dei borghesi alla Messa in Duomo.
La stagione prosegue dal 14 al 16 dicembre con l’Istituto del Dramma Popolare che mette in
scena “La profuga” di Luciano Marrucci. Regia di Andrea Mancini. Venti attori in scena per uno
spettacolo che sta facendo il pieno di premi.
Informazioni:
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