Approfondimenti di biologia e chimica 1. Calcitonina e paratormone Nella regolazione della calcemia, cioè il livello di calcio nel sangue, intervengono principalmente due ormoni: calcitonina (32 amminoacidi) prodotto dalle cellule C della tiroide, fa diminuire la calcemia perché fa depositare il calcio nel tessuto osseo per rafforzarlo quando questo risulta indebolito (fratture, osteopenia ecc.) paratormone (84 amminoacidi), ormone antagonista della calcitonina, prodotto dalle paratiroidi (ve ne sono 4 ai lati della tiroide), fa riassorbire il calcio dal tessuto osseo per riversarlo nel sangue quando è carente, quindi fa un po’ indebolire l’osso, fino a trovare l’equilibrio. Determina anche eliminazione urinaria di fosfato (fosfaturia). Inoltre la vitamina D3 prodotta dal rene fa aumentare la calcemia. 2. Proteasi Enzimi che hanno la proprietà di “tagliare” le proteine in punti specifici, cioè su determinate sequenze o amminoacidi come la lisina, prolina, istidina, spezzandole in frammenti polipeptidici più piccoli. Nel nostro organismo importanti proteasi si trovano nell’apparato digerente e demoliscono le proteine alimentari. Es. la pepsina è prodotta dalle cellule dello stomaco in forma inattiva (pepsinogeno), poi è attivata dall’HCl e interviene soprattutto sugli aminoacidi aromatici. Altre proteasi: tripsina, carbossipeptidasi ecc. 3. Azione dell’FSH sulle cellule del Sertoli e dell’LH sulle cellule del Leydig (maschio), azione di FSH e LH nella femmina Gli ormoni dell’adenoipofisi FSH e LH sono gonadotropine, cioè agiscono elettivamente sulle gonadi maschili e femminili. Nel caso del maschio, nei testicoli le cellule del Sertoli dei tubuli seminiferi, sotto lo stimolo dell’FSH, producono spermatozoi, le cellule del Leydig del tessuto interstiziale stimolate dall’LH producono testosterone e altri androgeni a partire dal colesterolo prodotto dalle stesse cellule. Nella femmina lo FSH regola la prima fase del ciclo ovarico: stimola la proliferazione delle cellule della granulosa e la produzione da parte di queste cellule, con la collaborazione delle cellule della teca interna, degli estrogeni. Lo LH agisce prevalentemente nella seconda fase nel determinare l’ovulazione e la successiva trasformazione del follicolo maturo in corpo luteo, che produce il progesterone (fase luteinica o progestinica). Ovulazione: al 14° giorno si rompe un follicolo lasciando uscire la cellula uovo, si forma una cavità che viene riempita da cellule della granulosa e cellule delle teche, che formeranno il corpo luteo. 4. Ematocrito Rapporto tra gli elementi figurati o parte corpuscolata del sangue (globuli rossi o emazie o eritrociti, globuli bianchi o leucociti, piastrine) e il plasma (parte liquida del sangue). La parte corpuscolata è in effetti costituita in massima parte dagli eritrociti. L’ematocrito (Ht) si esprime in percentuale. Un valore di Ht<34-35% è considerato basso e può dipendere da anemia, invece Ht>46-48% può essere pericoloso perché predispone alla formazione di coaguli circolanti o trombi. 5. Circolazione polmonare Il volume di sangue presente nei polmoni è di circa 450 ml pari al 9% del volume totale del sangue presente nel sistema circolatorio. Di questi 450 ml circa 70 sono contenuti nei capillari dei sottilissimi setti alveolari dove avvengono gli scambi gassosi. La pressione idrostatica è dovuta alla posizione: è tanto più elevata quanto maggiore è il dislivello tra i due punti considerati tra i quali si effettua la misura. Nel caso della circolazione polmonare, la differenza di pressione idrostatica tra gli organi coinvolti è minore dell'analoga differenza di pressione nella circolazione sistemica dati i minori dislivelli da superare nei polmoni rispetto ai dislivelli nell’intero organismo: P = d*g*h, con P=pressione idrostatica, d=densità del liquido, G=accelerazione di gravità, h=dislivello. 6. Compenso dell’acidosi e l’alcalosi metabolica e respiratoria In condizioni normali il pH del liquido extracellulare è compreso tra 7,38 e 7,44. L’organismo è in equilibrio solamente se si verificano contemporaneamente le due seguenti condizioni: 22 mM < [HCO3-] < 28 mM e 32 mmHg < PaCO2 < 48 mmHg, valore ideale 40 (mM=millimoli, pCO2 = pressione parziale CO2) Condizione acidosi metabolica alcalosi metabolica acidosi respiratoria alcalosi respiratoria Quali sono le cause principali diminuzione dei bicarbonati o eccessiva produzione di acidi non volatili (es. chetoacidosi da diabete, digiuno prolungato e shock), diarrea eccessiva aumento dei bicarbonati o da eccessiva perdita di acidi non volatili (es. vomito) Cosa provoca diminuzione del pH del sangue (<7,35) principalmente da un aumento di PaCO2. si instaura in caso di eccessiva assunzione di sedativi, alcol, trauma cranico, gravi malattie respiratorie diminuzione PaCO2. si instaura in caso di eccessiva iperventilazione (es. ipossia, ansia, anemia grave) diminuzione (<7,35) aumento del pH (>7,45) del pH aumento del pH (>7,45), ↓ bicarbonati, ↓ PaCO2 Meccanismi di compenso Compenso renale: il rene produce più bicarbonati Compenso respiratorio: aumenta la frequenza, viene eliminata CO2 ↓PaCO2 Si somministrano bicarbonati Compenso respiratorio: ipoventilazione (il centro respiratorio bulbare -molto sensibile al pH- fa diminuire la PaCO2 producendo meno bicarbonati) Compenso renale: il rene produce meno bicarbonati Compenso renale: il rene produce più bicarbonati Compenso renale: il rene produce meno bicarbonati Nota: il compenso renale non può funzionare in caso di insufficienza renale il compenso respiratorio bulbare non può funzionare in caso di danni neurologici 7. Staminali totipotenti, pluripotenti, multipotenti e unipotenti Totipotenti: possono differenziarsi in qualsiasi tipo di tessuto, anche tessuti extra-embrionali (placenta) Pluripotenti: possono differenziarsi in qualsiasi tipo di tessuto, ma non nei tessuti extra-embrionali multipotenti: possono differenziarsi solo in particolari tipi di cellule/tessuti, es. le popolazioni cellulari del sangue a partire dai loro precursori unipotenti: si specializzano in un solo tipo di cellule. prof. Ciro Formica