Il mio
Portfolio
UdA 8
Il richiamo dell’acqua:
capire perché molte città e
molti villaggi sono sorti sulle
rive di un fiume o di un lago
Scopo dell’attività: operare confronti tra situazioni geografiche diverse, utilizzando anche
le conoscenze che si hanno dalla storia.
Fonti e documentazione: il libro di storia.
1
Prima tappa:
dalla Storia alla Geografia
Nel IV millennio a. C. si verificarono grandi cambiamenti nel territorio e nel modo di vivere degli uomini. Le zone interessate per prime da questi processi furono
quelle chiamate in seguito, dagli storici, Mezzaluna
fertile e le civiltà che qui si svilupparono furono dette
idrauliche per la loro stretta dipendenza dal fiume.
Questo territorio, situato nel Vicino Oriente, è costituito dalla vasta pianura della Mesopotamia, attualmente
appartenente all’Iraq, dalle valli attraversate dal fiume
Oronte, in Siria, e dalla valle del Nilo, in Egitto.
La carta qui sotto mostra appunto l’area occupata dalla Mezzaluna fertile.
Cerca su un libro di storia la pagina dove si tratta questo argomento (consulta l’indice generale o chiedi aiuto al tuo insegnante) e ricalca su carta da lucido la carta lì riportata relativa alla stessa zona (se non ci fosse,
potresti fare una ricerca su Internet).
Leggi ora il brano seguente e sottolinea, tra i nomi e gli
aggettivi geografici che vengono citati, quelli relativi a
regioni, paesi, località, fiumi, mari, golfi.
La Mesopotamia, pianura di origine alluvionale, occupa la
depressione un tempo sommersa dal mare. Essa è attraversata dai fiumi Tigri ed Eufrate, soggetti a piene e inondazioni periodiche da cui gli uomini si difendevano creando
una fitta rete di canali. Il Tigri e l’Eufrate, prima di gettarsi nelle acque del golfo Persico, si uniscono in un unico corso chiamato Shatt al ‘Arab.
Il territorio siriano, in gran parte arido, presenta una striscia costiera che si affaccia sul Mediterraneo; essa ha un clima mite durante tutto l’anno, con abbondanti precipitazioni invernali. Il fabbisogno d’acqua è soddisfatto dai fiumi El
Assi, l’antico Oronte, ed Eufrate.
La valle del Nilo, costruita dai depositi alluvionali e larga
non più di 20 km, attraversa il territorio attualmente appartenente all’Egitto. Essa, in vicinanza del Cairo, a 260
km dal mare, si allarga a ventaglio e forma il delta del fiume. A destra e a sinistra del Nilo non esiste altro terreno
coltivabile: il fiume è infatti circondato da due altipiani: il
deserto libico e quello arabico.
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© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2770-9, p. 112
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Seconda tappa:
dalla Geografia alla Storia
Terza tappa:
dal lontano al vicino
a. Cerca sul tuo atlante geografico la carta dell’area attualmente corrispondente a quella che era la Mezzaluna fertile e ricalca anche questa su carta da lucido, indicando i principali rilievi, i maggiori fiumi, le
città più importanti e il nome dei mari in cui i fiumi
sfociano.
b. Confronta ora le informazioni che riesci a ricavare da
ciascuna delle tre carte e prepara poi una tabella simile alla seguente.
Carta A
Carta B
Libro Geografia
Libro Storia
Carta C
Atlante
Paesi o regioni
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…………………
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Fiumi
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Mari vicini
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…………………
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Città
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…………………
…………………
…………………
…………………
…………………
c. Ora rispondi.
– Quali città di antica origine sono ancora oggi presenti nell’area considerata?
– Quali non ci sono più?
– Quali città si trovano sulle rive di fiumi?
– Quali fiumi sfociano con foce a delta?
– Quali fiumi sfociano con foce a estuario?
Anche nel nostro paese, fino dai primissimi tempi della
sua storia, le genti che vi abitavano avevano scelto di
costruire le loro abitazioni nei pressi di fiumi o laghi. Attorno al II millennio a. C. si diffusero due forme principali di insediamenti, localizzati nell’area attualmente occupata dalla pianura Padana e attorno ai laghi alpini e
prealpini. Nella pianura Padana, e specialmente nella
zona dell’attuale Emilia-Romagna, si diffuse la cultura
delle «terramare».
Le terramare erano gruppi di capanne costruite su alti
cumuli di terra per evitare che le frequenti piene di fiumi e torrenti le spazzassero via. Si trattava di una soluzione simile a quella dei villaggi su palafitte, cioè su
piattaforme di legno sostenute da pali immersi nell’acqua, che già da tempo erano sorti sui laghi dell’Italia
settentrionale.
La cartina qui sotto mostra la distribuzione di terramare e palafitte in Italia.
Confrontala con una carta politica dell’Italia settentrionale/centrale (sottolinea il completamento corretto) e
specifica per ciascuna località il nome del fiume o del
lago sulle cui rive è sorta.
LA VALLE DEL PO NELL’ETÀ DEL BRONZO
Distribuzione delle palafitte lacustri
Mercurago
e delle terramare
Isola Virginia
Lagozza
Fimon
Peschiera
Arquà
Montata
dell’Orto
Castione
Castellazzo
di Fontanellato
Montate
Gorzano
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2770-9, p. 113