- Liceo Sacro Monte

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Piano di lavoro di Scienze
Anno scolastico:
Classe:
Docente:
2013 - 2014
5^ Liceo Scientifico sezione B
Adele Mattioni
Libro di testo: IVO NEVIANI, CRISTINA PIGNOCCHINO FEYLES, GEOGRAFIA GENERALE, SEI, IV edizione
1. ANALISI DELLA CLASSE
La classe è costituita da 23 alunni che si presentano cordiali e collaborativi nei confronti dell’insegnante.
In generale la partecipazione alle lezioni è interessata, attenta e arricchita degli apporti personali degli
studenti.
2. OBIETTIVI EDUCATIVI
Lo studio delle scienze tende a promuovere da una parte l’acquisizione di conoscenze e dall’altra di
competenze e capacità trasversali, comuni a tutte le discipline, in parte specifiche o estese all’area
scientifica.
Per l’anno scolastico in corso le più significative sono:
 sviluppare la capacità di comunicare con correttezza, proprietà e lessico specifico appropriato quanto
studiato
 sviluppare la capacità di riflessione e di indagine del mondo fenomenico
 sviluppare le capacità logico – critiche
 potenziare l’autonomia operativa
3. OBIETTIVI COGNITIVI



Acquisire la capacità di organizzare in un sapere unitario le varie conoscenze relative all’Universo ed alle
Scienze della Terra.
Comprendere la Teoria della Tettonica globale come modello di spiegazione di vari fenomeni terrestri,
quali sismi e vulcanesimo.
Acquisire ed utilizzare un lessico appropriato.
4. PIANO E METODO DI LAVORO
a) CONTENUTI E LORO SCANSIONE TEMPORALE
I PERIODO:
L’astronomia e l’astrofisica
Lo studio dell’Universo:
- la sfera celeste, gli elementi di riferimento e i moti apparenti degli astri
- la luce, gli spettri e l’analisi spettrale, i telescopi
Le stelle:
- le unità di misura in astronomia e la distanza delle stelle
- le caratteristiche chimiche e fisiche (luminosità, composizione chimica, temperatura, volume,
massa)
- le stelle variabili regolari, le Cepheidi
- il calcolo della distanza stellare col metodo delle Cepheidi
- il diagramma H-R
- l’evoluzione di una stella e i possibili stadi finali (nane, giganti rosse, nove e supernove,
pulsar e buchi neri)
Le galassie:
- le caratteristiche e la classificazione secondo Hubble
- i movimenti
- la Via Lattea
- gli ammassi stellari aperti e globulari
- il red-shift
-
la legge di Hubble, il significato della costante H ed il problema della sua determinazione
L’Universo:
- l’origine secondo la teoria del Big bang
- le prove a favore del Big bang
- le questioni irrisolte
- le possibili evoluzioni dell’Universo
Il Sistema solare:
- la formazione
- il Sole (caratteristiche chimico-fisiche, struttura e attività)
- i pianeti terrestri, i pianeti gioviani e i corpi minori
- il moto dei pianeti e le Leggi della meccanica celeste
La Terra:
- la forma della Terra e la sua rappresentazione
- la massa, la densità, la temperatura, il campo magnetico
- il reticolato geografico e le coordinate geografiche
- le prove e le conseguenze del moto di rotazione
- le prove e le conseguenze del moto di rivoluzione
II PERIODO
Le scienze della Terra
I minerali:
- la struttura, le proprietà e la genesi
- la composizione chimica e la classificazione
- i silicati
Le rocce:
- la classificazione
- il processo magmatico e le rocce magmatiche
- il processo sedimentario e le rocce sedimentarie
- il metamorfismo e le rocce metamorfiche
- il ciclo delle rocce
I fenomeni vulcanici:
- la genesi e il comportamento dei magmi
- la diversa modalità delle eruzioni vulcaniche e la struttura degli edifici vulcanici
- i prodotti piroclastici
- la geografia dei vulcani
- il vulcanesimo secondario
- l’attività vulcanica in Italia e il rischio vulcanico
I fenomeni sismici
- le cause dei fenomeni sismici
- la teoria del rimbalzo elastico
- le onde sismiche: P, S e L
- la localizzazione di un sisma
- l’intensità e la magnitudo di un terremoto
- la geografia dei sismi
- il rischio sismico in Italia
La struttura interna della Terra
- il metodo di studio
- le superfici di discontinuità
- il modello della struttura interna della Terra
Le teorie per spiegare la morfologia della superficie terrestre ed i fenomeni endogeni
- l’isostasia
- la teoria di Wegener o della deriva dei continenti
- la teoria di Hess o di espansione dei fondali oceanici
- la teoria della tettonica delle zolle
- la tettonica delle zolle e l’attività endogena della Terra
a) METODI D’INSEGNAMENTO



Lezioni frontali con l’ausilio di strumentazione multimediale
Presentazione di lavori di ricerca degli studenti
Ricerca partecipata di soluzioni a problemi inerenti le tematiche trattate
b)



STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo
Strumentazione e materiali del laboratorio
Articoli di riviste scientifiche e di divulgazione scientifica
5. VERIFICA E VALUTAZIONE
a) STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA
In itinere, il controllo del processo formativo avverrà attraverso interrogazioni orali nelle quali si valuterà:
 la conoscenza dei contenuti
 la capacità di presentare un argomento in modo logico
 la capacità di analisi e di sintesi
 l’utilizzo di un lessico appropriato nell’esposizione
b) STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA
In itinere, il controllo del processo formativo avverrà attraverso interrogazioni orali e prove strutturate nelle
quali si valuterà:
 la conoscenza dei contenuti
 la capacità di presentare un argomento in modo logico
 la capacità di analisi e di sintesi
 l’utilizzo di un lessico appropriato nell’esposizione
I criteri di valutazione sono quelli espressi nella tabella relativa a Scienze, contenuta nel P.O.F.
6. PROCEDURE E STRUMENTI DI RECUPERO E DI SOSTEGNO CHE SI INTENDONO ATTIVARE
PER COLMARE LE LACUNE RILEVATE
Le strategie di sostegno e di recupero saranno adottate in rapporto al numero di studenti che necessitano di
tale intervento:
- nel caso sia la maggioranza dei ragazzi a trovare difficoltà in un argomento, il recupero
avverrà durante le ore curricolari. Si pensa di adottare il sistema della discussione nella
quale gli studenti ripropongono l’argomento richiedendo l’intervento in caso di necessità
- nel caso in cui sia solo qualche studente a richiedere l’intervento di recupero, si
procederà ad un lavoro personalizzato anche in orario extrascolastico, secondo le
modalità espresse nel P.O.F.
L’insegnante
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Varese, 15 novembre 2013
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