Bologna 27/04/2014 Past. Rosario Mascari SPIRITO E PAROLA Giovanni 6:63: “È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita”. Ognuno di noi può parlare quanto vuole, ma se non professa parole che non sono Spirito e non producono vita, non farà mai nessuna differenza. Quando la Parola di Dio arriva nella nostra vita la stravolge totalmente, perché Parola e Spirito producono sempre qualcosa di potente. La Parola PARLA alla vita di ognuno di noi. Genesi 1.1-11: “Nel principio DIO creò i cieli e la terra. 2 La terra era informe e vuota e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso; e lo Spirito di DIO aleggiava sulla superficie delle acque. 3 Poi DIO disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 E DIO vide che la luce era buona; e DIO separò la luce dalle tenebre. 5 E DIO chiamò la luce "giorno" e chiamò le tenebre "notte". Così fu sera, poi fu mattina: il primo giorno.6 Poi DIO disse: «Vi sia un firmamento tra le acque, che separi le acque dalle acque». 7 E DIO fece il firmamento e separò le acque che erano sotto il firmamento dalle acque che erano sopra il firmamento. E così fu. 8 E DIO chiamò il firmamento "cielo". Così fu sera, poi fu mattina: il secondo giorno.9 Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e appaia l'asciutto». E così fu. 10 E DIO chiamò l'asciutto "terra", e chiamò la raccolta delle acque "mari". E DIO vide che questo era buono.11 Poi DIO disse: «Faccia la terra germogliare la verdura, le erbe che facciano seme e gli alberi da frutto che portino sulla terra un frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie». E così fu”. La terra, inizialmente, era informe e vuota proprio come una vita senza Dio. Possiamo fare tutte le esperienze che desideriamo, ma non riempiremo mai il vuoto che abbiamo dentro di noi, all’infuori di Dio nulla può soddisfare realmente la nostra vita. “…E le tenebre coprivano la faccia dell’abisso…” così come tante persone sono nelle tenebre ed hanno le tenebre dentro di loro. Quando ci sentiamo vuoti e siamo nelle tenebre, dobbiamo sapere che lo Spirito di Dio è sempre accanto a noi, siamo immersi nella grazia che ci è stata data, ma dobbiamo farla entrare nella nostra vita. E’ come essere immersi nell’acqua, ma per farla entrare dentro di noi dobbiamo aprire la bocca. E’ come vivere circondati dall’aria e scegliere di respirare quell’aria che ci consente di vivere. “…Poi Dio disse: -sia la luce! E la luce fu!...”. In ebraico il termine “Parola” è tradotto in “Davar”, in greco in “Logos”. Davar rappresenta l’aspetto dinamico della parola che si realizza. Leggiamo più volte in Genesi : “Dio disse”. Lo Spirito di Dio in ebraico è tradotto in “Ruah”. Quando Davar (la Parola) si unisce con Ruah (lo Spirito) arriva la VITA. Quando ascoltiamo la Parola, lo Spirito arieggia nella nostra vita e quando noi l’accettiamo, nasciamo di nuovo. C’è la VITA! Genesi 1:14: “Poi DIO disse: «Vi siano dei luminari nel firmamento dei cieli per separare il giorno dalla notte; e siano per segni e per stagioni e per giorni e per anni”. Genesi 1:20: “Poi DIO disse: «Brulichino le acque di moltitudini di esseri viventi, e volino gli uccelli sopra la terra per l'ampio firmamento del cielo”. Genesi 1.24: “Poi DIO disse: «Produca la terra esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e fiere della terra, secondo la loro specie». E così fu”. Genesi 1.26: “Poi DIO disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. Dio ha usato il Davar per produrre vita, ha deciso di parlare e non di stare in silenzio. Imitiamo il nostro Dio e parliamo di Lui. Se alla Parola non uniamo lo Spirito che arieggia attorno a noi, non succederà mai nulla. Ricordiamo che attorno a noi non arieggia solo lo Spirito di Dio bensì anche lo spirito infernale che unito a parole di maledizione, genera distruzione. Marco 11: 12-26: “Il giorno seguente, usciti da Betania, egli ebbe fame. 13 E, vedendo da lontano un fico che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualcosa; ma, avvicinatosi ad esso, non vi trovò altro che foglie, perché non era il tempo dei fichi. 14 Allora Gesù, rivolgendosi al fico, disse: «Nessuno mangi mai più frutto da te in eterno». E i suoi discepoli l'udirono. 15 Così giunsero a Gerusalemme. E Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. 16 E non permetteva ad alcuno di portare oggetti attraverso il tempio. 17 E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti"? Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladroni!». 18 Ora gli scribi e i capi dei sacerdoti, avendo udito queste cose, cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era rapita in ammirazione del suo insegnamento. 19 E, quando fu sera, Gesù uscì fuori dalla città. 20 Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo videro seccato fin dalle radici. 21 E Pietro, ricordandosi, gli disse: «Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Allora Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio! 23 Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: "Spostati e gettati nel mare", e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avverrà, qualunque cosa dirà, gli sarà concesso. 24 Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete. 25 E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati. 26 Ma se voi non perdonate, neanche il Padre vostro, che è nei cieli, perdonerà i vostri peccati”. In questi versi possiamo notare quanto la parola può essere efficace e potente. Gesù maledì l’albero del fico e l’albero seccò. Uscirono dalla Sua bocca come parole di fuoco. Gesù ci invita ad avere la fede di Dio, la stessa qualità della Sua fede perché nelle parole di fede c’è potenza! Colossesi 2:6: “Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui”. Crediamo, confessiamo e sviluppiamo la fede di Dio. Nella Parola possiamo più volte notare che quando lo Spirito stava sulle persone generava effetti incredibili, i profeti profetizzavano, i giudici (come Sansone) acquisivano forze soprannaturali. Ezechiele 37.1-6: “La mano dell'Eterno fu sopra me, mi portò fuori nello Spirito dell'Eterno e mi depose in mezzo a una valle che era piena di ossa. 2 Quindi mi fece passare vicino ad esse, tutt'intorno; ed ecco, erano in grandissima quantità sulla superficie della valle; ed ecco, erano molto secche. 3 Mi disse: «Figlio d'uomo, possono queste ossa rivivere?». Io risposi: «O Signore, o Eterno, tu lo sai». 4 Mi disse ancora: «Profetizza a queste ossa e di' loro: Ossa secche, ascoltate la parola dell'Eterno. 5 Così dice il Signore, l'Eterno, a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete. 6 Metterò su di voi la carne, vi coprirò di pelle e metterò in voi lo spirito, e vivrete; allora riconoscerete che io sono l'Eterno”. Può accadere, nella vita, di sentirci come fossimo in una valle di ossa secche e non c’è nulla di peggio del sentirsi così, ma ricordiamoci che Dio ha tutto sotto controllo, è seduto sul trono e può stravolgere ogni cosa, con Lui c’è sempre speranza. L’evento verticale ( ciò che Gesù ha fatto per noi sulla croce e ciò che Dio fa per noi oggi) determina l’evento orizzontale (ciò che succede sulla terra) e non accade mai il contrario. Per questo non preoccupiamoci. Dio disse al profeta di parlare a delle ossa secche, è un po’ come parlare a tutte quelle cose aride della nostra vita dove sembra che non ci possa essere una via di ritorno. Quando lo Spirito di Dio arieggia nella nostra vita, inizia un’opera in noi che vuole portare a compimento. Oltre allo Spirito e alla Parola è fondamentale la nostra azione, siamo solo noi a permette la realizzazione tutto ciò nella nostra vita. Ricordiamo di confessare sempre parole di fede e ricordiamo che lo Spirito e la Parola producono SEMPRE qualcosa. Annulliamo tutte le parole cattive e riprendiamoci le benedizioni. Spesso ci lamentiamo di ciò che non abbiamo senza pensare che non ci manca nulla. Eliminiamo la lamentela, nella vita va avanti chi parla per fede. Possiamo trasformare la valle di ossa secche in vita e vita in abbondanza. Se stiamo conservando delle ossa secche nella nostra vita, liberiamocene e viviamo la vita in Cristo nello Spirito e nella Parola. Anche le condizioni che viviamo hanno una voce e ci parlano, proprio per questo dobbiamo sempre dichiarare che NOI DIPENDIAMO DA DIO E DIO TRASFORMERA’ IL NOSTRO PASSATO IN QUALCOSA DI GLORIOSO. SPIRITO(Ruah) E PAROLA (Davar) PRODUCONO VITA!!!