EDWIN POWELL HUBBLE DAVIDE FICARELLI LICEO SCIENTIFICO «G. ULIVI», PARMA A.S 2014-2015 LA MALATTIA E LA MORTE EINSTEIN ED HUBBLE LA VITA UNIVERSI ISOLA EDWIN POWELL HUBBLE L’OMOGENEITA’ DELL’ UNIVERSO PERCHE’ L’UNIVERSO SI ESPANDE LA CLASSIFICAZIONE DELLE GALASSIE LA LEGGE DI HUBBLE LA VITA Edwin Powell Hubble • nacque a Marshfield, Missouri, il 20 Novembre 1898. • Venne educato dal padre secondo il più stretto puritanesimo americano e lo studio regolare della Bibbia. • Ottenne a 21 anni la borsa di studio Rhodes per studiare legge a Oxford per tre anni, periodo nel quale il padre morì. • Non si dedicò alla professione di avvocato, come promesso al padre, bensì studiò per tutta la vita astronomia. • Insegnò spagnolo e fisica in una scuola dell’Indiana dove divenne anche allenatore della squadra di basket. • Mantenne un atteggiamento molto distaccato dalla sua famiglia. La formazione • Fu ammesso all’Università di Chicago dove frequentò il corso di astronomia descrittiva tenuto dal dottor Forest Ray Moulton. Forest Ray Moulton • Ebbe come professore di meccanica, fisica molecolare e calore Robert Millikan, futuro premio Nobel per la fisica nel 1923 • Assistette ad alcune lezioni di astronomia sferica del professor Eddington. Robert Millikan Il maggiore Hubble • Nel maggio del 1917 si arruolò come volontario nella prima Guerra Mondiale. • Gli fu conferito il titolo di maggiore. • Partecipò anche alla Seconda Guerra mondiale. • Si schierò contro coloro che sostenevano l’astensione dal conflitto da parte degli USA. • Divenne capo del laboratorio di balistica esterna. GLI UNIVERSI ISOLA • Il termine fu introdotto dal viaggiatore erudito Alexander Von Humbodlt, idea concepita anche da Kant. • La loro scoperta è attribuita ad Hubble. • Distinse le nebule in galattiche ed extragalattiche (le attuali galassie). • Herschel ipotizzò che la Via Lattea fosse come un disco con al centro il Sole. UNIVERSO CONCEPITO DA HERSCHEL La velocità • Hubble partecipò alla conferenza della North American Astronomical Society, durante la quale Slipher presentò le velocità di allontanamento di alcune nebule che raggiungevano valori superiori a 1000 km/s e che si riteneva fossero dovute all’ effetto Doppler. • L’effetto Doppler si verifica per tutti i tipi di onde quando l’emettitore e il ricevitore si muovono l’uno rispetto all’altro • Poiché la luce è un’ onda, anch’essa è soggetta all’effetto Doppler. • Se la lunghezza d’onda aumenta si ha quello che si chiama “spostamento verso il rosso” . • Se diminuisce si ha lo “spostamento verso il blu”. • L’effetto Doppler, importantissimo in astrofisica, permette di conoscere la velocità di qualsiasi astro. Lo spostamento verso il rosso, Z •• λ0 : lunghezza d’onda di una riga spettrale osservata sulla Terra. • λ : lunghezza d’onda della stessa riga osservata su una stella o su una galassia in movimento • Formula che mette relazione le due lunghezze d’onda è λ = λ0(1+v/c) con v : velocità di allontanamento c : velocità della luce. • Se v è positiva λ> λ0 la riga si sposterà verso il rosso, • se v è negativa, la riga si sposterà verso il blu. • In astrofisica è ampiamente utilizzata la grandezza z come spostamento verso il rosso, definita come: z= • • Se lo spostamento è interpretato come effetto Doppler si ottiene: z= • z>0 Allontanamento z<0 Avvicinamento • Con il rilevamento delle righe spettrali ad opera di Franuhofer fu possibile misurare la velocità delle nebule extragalattiche. • Fu scelta la nebulosa di Andromeda con il risultato che essa si stava avvicinando alla velocità di 300 km/s, mentre tutte le altre galassie si stavano allontanando! • Nel 1913 Henrietta Leavitt identificò delle Cefeidi nella Nube di Magellano. • Scoprì il rapporto tra luminosità e periodo. • Divenne possibile calcolare la distanza che separava la stella dalla Terra. • Hubble usò una Cefeide della galassia di Andromeda per determinarne la distanza. • Scoprì in seguito altre cefeidi. • Le dimensioni dell’ Universo conosciuto crebbero enormemente. LA CLASSIFICAZIONE DELLE GALASSIE • Si osservarono nebule associate alla Via Lattea e altre al di fuori di essa. • 1921: Hubble le classificò in galattiche e extragalattiche. • 1922: elaborò uno schema a forma di diapason. LA LEGGE DI HUBBLE • Intorno alla prima metà del ‘900 furono pubblicate varie distanze di galassie e velocità di allontanamento. • Hubble lavorò per confermare con maggiore precisone il rapporto tra tali grandezze. • Scelse come indicatore della distanza le galassie più luminose di un ammasso di galassie. GALASSIA DI ANDROMEDA • • • • • Si poté stimare la relazione tra la velocità e la distanza. Esse erano direttamente proporzionali. La costante di proporzionalità venne scritta come H0, dove H stava per Hubble. La legge di Hubble venne confermata nella formula: v= r • r : distanza misurata in Megaparsec, 1 Parsec = 3,268 anni luce • v : velocità misurata in km/s. QUINDI… • Lo spazio in cui sono immerse le galassie si sta espandendo in tutte le direzioni ad altissima velocità, trascinandole in questa sua espansione. • Più una galassia dista dalla Via Lattea più velocemente si allontana. VIA LATTEA Perché l’universo si espande? • L’astronomo belga Lemaitre propose una soluzione nel 1931 che venne battezzata Big Bang . • L’universo si è espanso più nel secondo immediatamente dopo il Big Bang che nel resto dei miliardi di anni della sua vita. • Da tale esplosione non ebbero origine solo gli atomi che formarono in seguito stelle e pianeti, ma anche lo spazio e il tempo. L’OMOGENEITA’ DELL’UNIVERSO • Oggetto di studio di filosofi e fisici di epoche precedenti. • Hubble affrontò questo compito e ci riuscì in larga scala. • Studiò la distribuzione delle nebule nello spazio: omogenea o isotropa? • Hubble basò la sua stima su circa 44.000 galassie, la conclusione divenne evidente : l’universo è davvero omogeneo EINSTEIN E HUBBLE • Einstein e la cosmologia teorica vs Hubble a la cosmologia osservativa. • Universo statico e stazionario vs universo dinamico. • Einstein riconobbe corretta l’interpretazione di Hubble. LA MALATTIA E LA MORTE • Hubble ebbe un attacco di cuore nel 1949 a Rìo Grande, Colorado. • Venne curato nell’ospedale più vicino, situato a ben 150 km di distanza, dove subì un secondo attacco, ma sopravvisse per miracolo. • Morì il giorno successivo al suo rientro dall’ Inghilterra, il 28 settembre 1953 di trombosi cerebrale. BIBLIOGRAFIA • E. Battaner Lòpez, Il Cosmo diventa più grande, RBA, 2012. • M. Hack, Universo e cosmologia in « Dalla Tribù alla conquista dell’universo», Libri Scheiwiller, Milano, 2000 pag 235-236 • E. Newth, «Breve storia della scienza», Salani, Oslo, 2006