ROCCE IGNEE Derivano da cristallizzazione di una massa fusa fluida costituita da tre componenti (o fasi): liquido ad alta temperatura (650-1200°C) chiamato fuso che è composto di ioni mobili solido costituito da minerali già cristallizzati dal magma stesso volatili, fasi gassose disciolte nel fuso: o vapore aqueo (H2O), o anidride carbonica (CO2), o biossido di zolfo (SO2), o metano, cloruri, fluoruri, ecc. Le rocce ignee si distinguono in: Rocce ignee INTRUSIVE: rocce che solidificano completamente prima di arrivare in superficie originando una roccia completamente cristallina si formano a: Pressione > di Pressione atmosferica. In figura un corpo intrusivo di granito. Rocce ignee ESTRUSIVE: rocce che solidificano in superficie, subendo brusco raffreddamento a: Pressione = Pressione atmosferica. Sono costituite da cristalli e materiale amorfo: vetro. In figura un deposito di cineriti (ceneri vulcaniche) stratificate (tufo). Rocce vulcaniche o effusive: raffreddamento veloce/molto veloce P=Patm ROCCE IGNEE: AMBIENTI Rocce filoniane: raffreddamento veloce P>Patm Rocce plutoniche o intrusive: raffreddamento lento / molto lento, P> Patm Da uno stesso magma (fuso) al variare delle condizioni di raffreddamento si possono formare rocce con tessitura e mineralogia diversa: se il raffreddamento avviene entro la crosta terrestre avremo una roccia intrusiva (es. sienite, fig. 1); se invece il magma viene eruttato si formerà una roccia estrusiva (es. trachite, fig. 2). 1 1a sienite Entrambe le rocce hanno stessa composizione chimica. La loro tessitura varia perché le rocce intrusive si raffreddano lentamente ed hanno quindi la possibilità di cristallizzare completamente (rocce olocristalline). Le rocce estrusive invece raffreddandosi velocemente non hanno tempo di cristallizzare completamente e quindi una parte del fuso viene sovraraffreddato e rimane come sostanza amorfa, generalmente vetro. Tale situazione è visualizzata nelle foto delle sezioni sottili (1a – 2a in basso). La sienite è completamente cristallizzata, la trachite contiene cristalli di diverse dimensioni ed ha una massa di fondo costituita da cristalli molto piccoli in massa vetrosa (amorfa). 2 2a trachite Altro esempio di un magma basico che raffredda in condizioni diverse 1 2 1a 2a Basalto oxides wt% #1 SiO2 50,93 TiO2 1,89 Al2O3 15,29 FeO 11,73 MnO 0,21 MgO 5,86 CaO 9,96 Na2O 3,11 K2O 0,74 P2O5 0,28 pl pl gl cpx cpx gabbro basalto totale 100,00 PROCESSI DI DIFFERENZIAZIONE MAGMATICA I magmi, e quindi i prodotti del raffreddamento, si differenziano tra essenzialmente per tre tipi di processi: loro loro CRISTALLIZZAZIONE FRAZIONATA CONTAMINAZIONE IMMISCIBILITÀ Per evidenziare le variazioni spazio-temporali della composizione delle rocce appartenenti ad una stesso complesso vulcanico od intrusivo, per confrontare rocce appartenenti a rocce (o serie) magmatiche diverse prodotte dall’attività vulcanica (o ignea intrusiva) in ambienti geologici simili, bisogna caratterizzare geochimicamente le rocce. Questo implica che per ogni roccia bisogna valutare il suo grado di differenziazione e valutare le variazioni chimiche che ha subito per poter quindi determinare: processi di differenziazione, caratteristiche chimiche della sorgente. CRISTALLIZZAZIONE D’EQUILIBRIO a) CRISTALLIZZAZIONE D’EQUILIBRIO. Processo in cui i cristalli che si separano dal fuso sono in equilibrio chimico con il fuso, cioè reagiscono continuamente con il fuso cambiando composizione in risposta alla variazione composizionale del fuso. Non è un processo diffuso ed avviene solo in alcuni sistemi magmatici ultramafici. CaO Na2O Mappa degli elementi al microscopio elettronico di due cristalli zonati di plagioclasio. Nella figura di sinistra l’elemento indagato è il calcio, nell’altra il sodio. In questo caso l’accrescimento rapido dei cristalli nel fuso non ha consentito il riassorbimento dei cristalli e la completa omogeneizzazione chimica. Al variare della composizione del fuso i cristalli si sono accresciuti cambiando la loro composizione chimica, che è testimoniata dalle variazioni di colore . CRISTALLIZZAZIONE FRAZIONATA b) CRISTALLIZZAZIONE FRAZIONATA O FRAZIONAMENTO DI RAYLEIGH I cristalli vengono rimossi dal sito di cristallizzazione. Non è un processo di equilibrio perché i cristalli vengo rimossi dal liquido per gravità. I cristalli neoformati affondano velocemente verso il fondo della camera magmatica e vengono sottratti al processo magmatico. L’evoluzione chimica del magma quindi procederà con sottrazione di elementi dal sistema da parte dei minerali cristallizzati. c) CRISTALLIZZAZIONE IN SITU Il fuso viene rimosso dal miscuglio di cristalli che si accrescono lungo le pareti della camera magmatica. Questa zona in solidificazione si muove verso il centro della camera magmatica fino a che tutto il fuso è cristallizzato. La composizione chimica del magma varierà per sottrazione degli elementi per cristallizzazione. I minerali reagiranno parzialmente con il liquido magmatico residuale. CONTAMINAZIONE Processo AFC. Il fuso può assimilare fondendo (o per diffusione) il materiale che costituisce le pareti della camera magmatica o del condotto. La composizione del fuso cambia per incorporazione nel fuso di elementi esotici di cui è costituito l’incasso. Si origineranno così magmi ibridi. Magma from partial melt of a wall rock mixes with magma rising from below: tis process is a contamination. Blocks of rock fall into the magma and dissolve: this process is assimilation. Deep magma rises Calatrava: intrusione di una breccia basaltica in quarzite Heat transfer from deep magma melts wall rock and creates another magma source. IMMISCIBILITÀ Da un fuso silicatico si formano due fusi con composizione diversa. Abbastanza comune è l’occorrenza di immiscibilità da un fuso silicatico ricco in carbonato che si smescola originando un fuso silicatico ed un fuso carbonatitico (immiscibilità tipo acqua e olio). Sferule di composizione carbonatitica, essenzialmente CaCO3, in un lapillo di vetro silicatico (Tectite da Ries Crater – Germany). Inclusione di carbonato (CaCO3) in un vena di vetro silicatico che si sviluppa all’interno un nodulo di mantello (Mt. Vulture). LA SERIE DI BOWEN Bowen osservò sperimentalmente che in un fuso, al diminuire della temperatura, cristallizzavano due serie di minerali in successione. Man mano che la cristallizzazione procedeva i cristalli formatisi precedentemente venivano riassorbiti nel fuso. Definì così una sequenza di cristallizzazione tipica dei minerali Femici (ricchi di Fe, Mg) e dei minerali Felsici (ricchi Na-K-Si). Olivina Ortopirosseno Clinopirosseno Anfibolo Biotite Mg2 SiO4 Mg SiO3 Ca (Mg, Fe) Si2O6 (NaCa)2 Mg4 Al Si6Al2O22 (OH,F,Cl)2 K(Mg,Fe)(AlSi3O10)(OH)2 K-Feldspato Muscovite Quarzo KAlSi3O8 KAl2(Si3Al)O10(OH,F)2 SiO2 Anortite Labradorite Albite CaAl2Si2O8 (Na, Ca)(Al,Si)4O8 NaAlSi3O8 1200°C 1000°C In questo modo è possibile spiegare la grande varietà di rocce ignee, senza supporre un’altrettanto vasta varietà di magmi. 800°C GALAPAGOS Basalto #1 Andesite #2 #3 18 Riolite #4 #5 Al2O3 #6 16 FeO 14 MgO SiO2 50.93 51.45 54.82 58.53 71.2 75.53 TiO2 1.89 2.92 2.76 1.83 0.6 0.28 Al2O3 15.29 13.8 13.16 13.44 12.41 12.72 FeOt 11.73 11.38 12.48 12.16 6.32 2.08 MnO 0.21 0.2 - - - - MgO 5.86 4.64 3.33 2.7 0.47 0.02 6 CaO 9.96 8.07 7.16 7.23 3.09 0.97 4 Na2O 3.11 3.17 3.59 3.39 4.46 4.8 2 K2 O 0.74 1.62 1.19 0.52 1.38 3.39 P 2 O5 0.28 0.75 0.83 0.2 0.07 0.04 totale 100.00 98.00 99.32 100.00 100.00 99.83 CaO 12 wt% ossidi Na2O 10 K2O 8 0 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 SiO2 wt% ELEMENTI MAGGIORI: CLASSIFICAZIONE E STUDIO ROCCE IGNEE I processi di differenziazione determinano una variazione della composizione chimica del magma durante la sua risalita verso la superficie. Quindi il magma che arriva in superficie, e noi analizziamo, è generalmente il prodotto della differenziazione magmatica. Per cui la roccia può non rappresentare la composizione iniziale del magma. Questa evoluzione composizionale può essere visualizzata attraverso DIAGRAMMI di VARIAZIONE, che ci consentono di stabilire quanto la roccia che campioniamo si è allontanata dalla composizione del possibile magma primario (sorgente). Diagramma di variazione generale dei componenti chimici rispetto alla silice nelle rocce magmatiche. In generale all’aumentare di Si, quindi all’aumentare della differenziazione, diminuisce Mg, Fe, Ca, Ti, ed aumenta Al, Na, K. Questo riflette la differenziazione per cristallizzazione frazionata che inizia dai minerali femici, e continua con i minerali felsici. HARKER VARIATION DIAGRAM Nei diagrammi in figura gli elementi maggiori espressi in ossidi sono confrontati con la silice. I dati proiettati si riferiscono alle rocce vulcaniche del Crater Lake (Oregon). Da notare il decremento lineare di MgO, FeO, CaO, TiO2 all’aumentare del SiO2. Al contrario Na2O e K2O mostrano un incremento lineare consistente con l’aumento in SiO2. Sia Al2O3 che P2O5 mostrano un incremento iniziale e poi un decremento che si verifica a valori di circa 55wt% di SiO2. Nel complesso queste variazioni sono riferibili alla cristallizzazione sequenziale di minerali femici e poi felsici dal magma capostipite, simile alla serie di Bowen. Harker variation diagram for 310 analyzed volcanic rocks from Crater Lake (Mt. Mazama), Oregon Cascades. Data compiled by Rick Conrey , from Winter (2001) An Introduction to Igneous and Metamorphic Petrology. Prentice Hall. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE IGNEE Le rocce ignee possono essere classificate su base: MINERALOGICA CHIMICA TESSITURALE ELEMENTI MAGGIORI: sono quegli elementi che compongono una roccia. Le loro concentrazioni sono espresse in Percentuale in Peso del loro ossido (wt.%). Le concentrazioni devono essere > 0.1 wt.% altrimenti sono elementi in traccia. CLASSIFICAZIONE MINERALOGICA le rocce ignee si classificano in funzione della percentuale in volume (reale) delle varie specie minerali presenti. Questa percentuale è chiamata MODA. Esistono due diagrammi basati sulle percentuali modali relative di quattro minerali fondamentali: quarzo (Q), feldspato alcalino (A), plagioclasio (P), foidi (F). Un diagramma è per le rocce intrusive e l’altro per le rocce estrusive (vulcaniche). Tale diagramma chiamato QAPF si fonda sul diagramma proposto da Streckeisen (1976). DIAGRAMMA - QAPF La porzione superiore del diagramma QAPF è la porzione ch contiene le rocce sature o sovrassature in Si. Il vertice Q corrisponde al 100% di quarzo. Il quarzo cristallino è generalmente costituito per la quasi totalità da SiO2 (> 97 wt%). Il vertice A è il vertice ove il K-feldspato raggiunge il 100% modale, mentre in P solo plagioclasio è presente. Da notare la variabilità della composizione dei minerali che appartengono alla serie dei K-feldspati e plagioclasi. SiO2 TiO2 Al2O3 Fe2O3 FeO MgO MnO CaO Na2O K2O BaO H2O+ CO2 SO3 Cltotale Feldspati alcalini (K,Na)[AlSi3O8] ortoclasio microclino sanidino 65.76 63.68 63.62 SiO2 0.08 0.01 0.08 TiO2 20.23 19.57 19.12 Al2O3 0.18 0.29 0.47 Fe2O3 0.24 - FeO 0.10 0.05 0.05 MgO - MnO 1.19 0.40 0.56 CaO 8.44 1.56 2.66 Na2O 3.29 14.21 12.09 K2O 0.63 0.34 1.56 BaO 0.10 - H2O+ - CO2 - SO3 - Cl100.00 100.35 100.21 totale Plagioclasio Na[AlSi3O8]-Ca[Al2Si2O8] albite oligoclasio anortite 67.84 64.10 44.17 19.65 22.66 34.95 0.03 0.14 0.56 0.02 0.17 0.01 0.04 0.25 3.26 18.63 11.07 9.89 0.79 0.29 0.05 0.05 0.2 0.42 98.94 100.52 99.58 DIAGRAMMA - QAPF La porzione inferiore del diagramma QAPF si utilizza per la classificazione delle rocce al limite della saturazione in Si o sottosature in Si. Il vertice F corrisponde al 100% di foidi o feldspatoidi. In tabella sono riportati i principali minerali che rientrano in questa categoria. Nefelina Na3(Na,K)[Al4Si4O16] Kalsilite K[AlSiO4] nefelina kalsilite SiO2 44.65 38.48 TiO2 0.05 Al2O3 32.03 31.01 Fe2O3 0.59 1.12 FeO MgO MnO 0.03 CaO 0.71 0.30 Na2O 17.75 28.33 K2O 3.66 0.67 BaO + H2O CO2 SO3 Cl- Feldspatoidi Leucite gruppo Sodalite K[AlSi2O6] (Na,Ca)8[Al6Si6O24](Cl,SO3,H2O) leucite sodalite noseana haüina 54.62 37.61 35.94 34.42 0.03 22.93 29.60 23.94 26.16 0.26 0.22 2.79 0.36 0.26 0.04 0.39 0.15 0.01 0.08 0.57 3.43 8.00 0.66 23.64 16.56 16.07 21.02 0.05 2.59 0.56 0.69 4.24 0.51 1.43 0.90 1.07 8.79 12.19 6.69 1.34 0.64 ROCCE ESTRUSIVE - DIAGRAMMA QAPF La classificazione con il diagramma QAPF è possibile se nella roccia sono presenti almeno il 10% di minerali che corrispondono ai vertici del rombo: quarzo (Q), feldspato alcalino (A), plagioclasi (P), feldspatoidi, (F). Le abbondanze relative devono essere normalizzate a 100%. Le rocce che cadono entro il triangolo APQ con Q<5% sono sature in silice e non contengono foidi: trachite a feldspato – trachite – latite basalto o andesite. Le rocce che hanno Q>5% sono soprassature in silice e contengono quarzo ma non foidi. Le rocce nel triangolo APF sono generalmente sottosature in silice e non contengono quarzo. Tabella riepilogativa della composizione modale delle rocce del Mt. Vulture (Basilicata). Da Stoppa F., Rosatelli G., Principe C. (2006). CLASSIFICAZIONE MODALE DELLE VULCANITI DEL MONTE VULTURE. IN LA GEOLOGIA DEL MOTE VULTURE (ed. Claudia Principe). Regione Basilicata –Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità; pp. 73-103. L’utilizzo del diagramma classificativo modale QAPF è dato in figura. Nel diagramma sono riportate le composizioni modali di rocce ignee estrusive campionate al Mt. Vulture (Basilicata), vedi tabella precedente. La freccia indica l’evoluzione del magma. Quale sarà il trend evolutivo? ROCCE INTRUSIVE - DIAGRAMMA QAPF Analogamente a quanto detto per il diagramma QAFP per le rocce intrusive la porzione AQP classifica le rocce sature ed sovrassature in Si, mentre la porzione inferiore APF si utilizza per la classificazione delle rocce sottosature. Gabbro paragenesi =Pl+Cpx Diorite paragenesi = Pl+Amp+Biot ± Na Cpx Anortosite paragenesi =Pl ± Cpx CLASSIFICAZIONE NORMATIVA Bulk Rock La composizione NORMATIVA è una composizione virtuale mineralogica della roccia ottenuta partendo dall’analisi chimica (bulk rock) e sottraendo (frazionando) minerali a composizione standard, seguendo regole fisse. Si ottiene così una percentuale dei minerali che teoricamente da quella roccia potrebbero cristallizzare. Non necessariamente la Norma CIPW di una roccia corrisponde alla Moda reale. Nell’esempio riportato si nota che una roccia sovrassatura in silice (rhyolite) contiene quarzo normativo (Q). Mentre una foidite quale la nefelinite non contiene Q, ma nefelina (Ne) e leucite (Lc) normative. Composizione Normativa CLASSIFICAZIONE SU BASE CHIMICA SATURAZIONE IN SIO2 In base alla classificazione TAS, Normativa e all’osservazione delle rocce possiamo distinguere le rocce in funzione del loro contenuto in SiO2 (o grado di saturazione) in: Rocce Sottosature con SiO2<45 wt.% sono classificate come ultrabasiche. Queste rocce contengono essenzialmente minerali mafici quali Ol, Cpx, Amp, Flo, Ossidi. Le rocce Sottosature in SiO2 (rocce basiche SiO2<52 wt.%) saranno Ol normative, non conterranno Qz, ne feldspati, ma conterranno feldspatoidi. Le rocce Sature (rocce intermedie 52<SiO2<63 wt.%) non contengono Qz normativo, ne Qz cristallino, possono contenere feldspati e feldspatoidi insieme, oltre che clinopirosseno anfibolo e miche. Le rocce Sovrassature in SiO2 (rocce acide SiO2>63 wt.%) saranno Qz normative e conterranno Qz, feldspati, miche, pirosseni e anfiboli. CLASSIFICAZIONE SU BASE CHIMICA SATURAZIONE IN SIO2 Bulk Rock CLASSIFICAZIONE SU BASE CHIMICA Il diagramma total alkalies - silica (TAS) è il più utilizzato tra i diagrammi classificativi per rocce ignee. Nel diagramma si riportano direttamente i valori di SiO2, Na2 O, K2O in ossidi. L’unico accorgimento è che le analisi devono essere ricalcolate al 100%, non considerando H2O e CO2. Suddivide le rocce basiche da quelle intermedie ed acide. Non è utilizzabile per le rocce ricche in Mg e K. Nel diagramma TAS sono distinguibili due tipi di rocce: quelle sub-alcaline e quella alcaline. La distinzione è basata sulla posizione delle rocce nel diagramma: se cadono sotto la curva 1 [(Kuno,1966)] o 2 [Irvine & Baragar (1971)] sono subalcaline (povere in Na+K) ed invece se cadono sopra la curva 1 e/o 2 sono definite rocce alcaline (ricche in Na+K). ALCALINITÀ Vi è una correlazione positiva tra contenuto in SiO2 e alcali. Esiste anche una variazione tra rocce con molti alcali e rocce povere di alcali. Irvine & Baragar (1971) hanno stabilito i limiti tra rocce alcaline (ricche in Na+K) e rocce subalcaline (povere in Na+K). Le rocce alcaline particolarmente ricche in alcali sono chiamate rocce peralcaline. Le rocce appartenenti a queste tre serie generalmente definiscono dei trend evolutivi come rappresentato con le frecce in figura. Campi e trends (frecce) di variazione delle serie subalcaline, alcaline e peralcaline su TAS, come esempio son o riportate le ultime colate laviche dell’Etna. Le rocce alcaline possono essere suddivise inoltre in rocce potassiche e rocce sodiche in funzione della prevalenza di K su Na o Na su K. In tal caso avremo serie magmatiche che possono essere sodiche, transizionali, potassiche o alte in potassio. Un ulteriore suddivisione delle rocce alcaline viene effettuata in funzione della quantità relativa di Na2O e K2O. Na2O-2 ≥ K2O Na2O-2≤ K2O Le rocce eruttate in archi insulari in zone di subduzione sono in genere sub-alcaline e possono essere anche classificate in funzione della quantità di K2O per le classi definite in funzione di SiO2. Come si vede in figura si suddividono in: rocce della serie bassa in K tholeiiti di arco (1); serie calcalcalina (2); serie calcalcalina alta in K (3); serie shoshonitica (4). Le rocce della serie calcalcalina hanno anche valori elevati di CaO e bassi di FeO. serie bassa in K Da http://ladyguendalin.altervista.org SATURAZIONE IN Al2O3 In base al contenuto in Al2O3 rapportato al contenuto in alcali le rocce possono essere classificate: oxides SiO2 Peralluminose Al2O3 > (Na2O+K2O+CaO). Tali rocce generalmente acide, contengono miche. TiO2 sono Al2O3 Fe2O3 FeO Alluminosature MnO Al2O3 = (Na2O+K2O+CaO). Sono rocce acide e più MgO raramente intermedie o basiche. Contengono CaO Qz, Feld, minerali femici privi di Ca, quali Ol, Na2O Bio, Opx. K2O P2O5 Metalluminose totale Al2O3 < (Na2O+K2O+CaO). Sono rocce basiche, più Al/(Na+Ca+K) raramente intermedie. Contengono Pl, minerali Al/(Na+K) femici calcici quali Amp, Cpx. #1 #2 50.93 51.45 1.89 2.92 15.29 13.8 3.06 11.73 10.32 0.21 0.2 5.86 4.64 9.96 8.07 3.11 3.17 0.74 1.62 0.28 0.75 100.00 100.00 1.11 1.07 4.0 2.9 #4 62.53 1.83 4.7 15.5 2.7 7.23 3.39 1.52 0.2 99.60 0.39 1.0 Suballuminose Al2O3 = (Na2O+K2O). Rocce intermedie-acide con feldspati alcalini, Cpx, e/o Amp non contengono Pl. Peralcaline Al2O3 < (Na2O+K2O). Rocce intermedio-acide (ma non solo), contengono Na-Cpx, Na-Amp. Pantelleriti - Comenditi #5 71.2 0.6 5.41 6.32 0.47 3.09 7.46 4.38 0.07 99.00 0.36 0.5 NUMERO DI MAGNESIO (Mg#), La variazione del contenuto di Fe e Mg è un’utile indicatore del grado di differenziazione di un magma. Le prime fasi minerali che cristallizzano, olivina e pirosseni, sono minerali femici (es. olivina, clinopirosseno, melilite), cioè contenenti Mg e Fe (+/- Ca). Questo determina un progressivo impoverimento in Mg, e successivamente alle prime fasi di cristallizzazione anche di Fe nel magma residuale. Per questo la quantità di Fe e Mg nella roccia è un buon indice di differenziazione. In generale l’ossido che durante la differenziazione magmatica decresce all’aumentare di SiO2 è il MgO. Quindi si può utilizzare una relazione contenete Mg da utilizzare come indice di differenziazione delle rocce di una stessa serie magmatica: Mg# = Mg/(Mg+Fe2+) indice chiamato numero di magnesio Mg#=(MgO/40.3)/[(MgO/40.3)+(FeO/71.84)] VARIAZIONE COMPOSIZIONALE IN MINERALI Anche nei minerali si osserva una diminuzione di MgO con il procedere della cristallizzazione: nei minerali zonati al centro, di solito, vi è una quantità maggiore di MgO. Le variazioni osservate nella composizione del cristallo di olivina registrano la variazione della composizione del magma durante la cristallizzazione. ANALISI DI ROCCIA TOTALE: CONCENTRAZIONI MOLARI E NORMALIZZAZIONE località campione SiO2 TiO2 Al2O3 Fe2O3 FeO MnO MgO CaO Na2O K2 O P 2 O5 LOI Total Total-LOI analisi di laboratorio Vulsini MMU371 BOL306 47.16 53.91 0.74 0.56 12.46 19.05 3.60 1.73 3.89 2.92 0.11 0.11 9.22 2.57 15.41 5.87 0.68 2.15 4.67 9.57 0.22 0.26 1.46 1.30 99.62 100.00 98.16 98.70 calcolo frazioni molari peso Vulsini molecolare MMU371 BOL306 60.08 0.7850 0.8973 79.87 0.0093 0.0070 101.96 0.1222 0.1868 159.69 0.0225 0.0108 71.84 0.0541 0.0406 70.93 0.0016 0.0016 40.30 0.2288 0.0638 56.07 0.2748 0.1047 61.98 0.0110 0.0347 94.20 0.0496 0.1016 141.94 0.0015 0.0018 Mg# 0.81 calcolo normalizzazione a 100 località Vulsini campione MMU371 BOL306 SiO2 48.04 54.62 TiO2 0.75 0.57 Al2O3 12.69 19.30 Fe2O3 3.67 1.75 FeO 3.96 2.96 MnO 0.11 0.11 MgO 9.39 2.60 CaO 15.70 5.95 Na2O 0.69 2.18 K2 O 4.76 9.70 P 2 O5 0.22 0.26 Totale 100.00 100.00 0.61 SiO2 TA Al2O3-TA Al2O3-(TA+CaO) 48.04 5.45 7.24 -8.46 54.62 11.87 7.43 1.48 I parametri così ricalcolati possono essere utilizzati per i diagrammi di variazione o per i diagrammi classificativi (es. TAS) DIAGRAMMA R1-R2 DI DE LA ROCHE Il diagramma classificativo TAS ha come limite l’utilizzo di soli tre degli ossidi maggiori. Il diagramma di De La Roche utilizza tutti gli elementi maggiori per la classificazione delle rocce. È applicabile a tutti i tipi di rocce ignee, ed inoltre è possibile diagrammare anche i minerali quindi avere un confronto diretto tra la moda e la composizione di roccia totale. Il diagramma R1-R2 è molto utilizzato per le rocce ignee estrusive perché più facile da realizzare rispetto ai diagrammi normativi. SiO2 TiO2 Al2O3 Fe2O3 FeO MnO MgO CaO Na2O K2 O P 2 O5 total Recalculation of de La Roche parameters OW MW MF NC CP 55.5 60.09 0.92 1 0.924 1.36 79.90 0.02 1 0.017 13.4 101.96 0.13 2 0.263 0.78 159.69 0.00 2 0.010 5.08 71.85 0.07 1 0.071 0.1 70.94 0.00 1 0.001 9.36 40.30 0.23 1 0.232 4.7 56.08 0.08 1 0.084 1.18 61.98 0.02 2 0.038 7.46 94.20 0.08 2 0.158 0.54 141.95 0.00 2 0.008 99.46 R1 = 4Si - 11(Na + K) - 2(Fe + Ti) R2 = 6Ca + 2Mg + Al Ri = 2 (Fe + Ti) + 7 (Na + K) Rs = 4 (Si - Na - K) Rm = Al + 6Ca + 2Mg R1 = R2 = Ri = Rs = Rm = 1338.4 1230.2 1570.2 2908.6 1230.2 MC 923.61 17.02 262.85 9.77 70.70 1.41 232.26 83.81 38.08 158.39 7.61 OW = % Oxyde Weight MW = Molecular Weigth MF = Molar Fraction = OW/MW NC = Number of Cations CP = Cationic Proportion =MF x NC MC = Millications= CP x 1000 DIAGRAMMI TERNARI Diagrammi Ternari vengono utilizzati per visualizzare contemporaneamente le variazioni di tre ossidi (o cationi). Questi diagrammi oltre ha mettere in evidenza variazioni spazio-temporali della composizione chimica di serie magmatiche vengono utilizzati per la classificazione: ad esempio il Jensen plot (1976) (a destra) utilizzato per la classificazione delle rocce sub-alcaline e particolarmente utile per la classificazione delle komatiti (rocce ricche di Mg). In questo diagramma vengono riportati i dati di roccia totale, e nello specifico la Fe+Ti, Mg, Al espressi come frazione molare. Diagramma AFM E’ il diagramma triangolare più utilizzato per visualizzare variazioni composizionali delle rocce ignee. I suoi apici sono Na2O+K2O [A]; FeOt = (Fe2O3 x 0.8998) + FeO [F]; MgO [M]. Il problema riguardante questo tipo di grafico e tutti i diagrammi ternari, è inerente all’uso di soli 3-4 elementi ricalcolati a 100, quindi solo una parte degli elementi costituenti la roccia. Il diagramma AFM di Kuno (1968) è correntemente utilizzato per discriminare all’interno delle serie subalcaline i trend calcalcalino e tholeiitico. Sono riportate in figura le linee di separazione tra rocce tholeiitiche e calcalcaline (curve Kuno, 1968 e Irvine & Baragard, 1971) e due esempi di rocce tholeiitiche (Thingmuli volcano) e calcalcaline (Cascades volcano). FeO*, Fe2O3*, Fe2O3 e FeO Spesso nelle analisi chimiche di roccia totale il Fe presente nel campione viene determinato come Fe2O3 totale (notazione *). Come calcolare Mg#? Irvine and Baragard, (1971) hanno notato che per un ampia gamma di rocce ignee era valida la seguente equazione: Fe2O3 wt%= TiO2 wt% + 1.5 Tale assunzione è basata sul fatto che la variazione tra Ti e Fe3+ è simile in molti sistemi magmatici Esempio calcolo campione Opl120b Quindi Fe2O3 = 3.37+1.5 = 4.87 la wt% Fe2O3 da convertire in FeO = (12.43 – 4.87) = 7.56 essendo FeO wt% = Fe2O3 x 0.8998 = 6.80 Attività: ricalcolare Fe2O3 ed FeO per gli altri campioni Se invece Fe* è riportato come FeO* e si vuol stimare FeO e Fe2O3 wt% come procedo? Fattori di conversione: Fe2O3 = 1.1113 FeO ---- FeO = 0.8998 Fe2O3