Comune
di Padova
Padova città delle stelle
E’ fresco di questi giorni un press
release dell’Inaf, rende conto di uno
studio europeo che disegna le nuove
frontiere della ricerca astronomica.
Alla fine inseguiamo un sogno
emozionante: trovare forme di
vita o addirittura di intelligenza, di
consapevolezza di vivere, in mondi
lontani, magari ai confini del nostro
universo, incontrare esseri con cui
condividere le questioni cruciali
dell’esistenza”: “Chi siamo, da dove
veniamo, dove andiamo, perché
siamo”. Sarebbe bellissimo o forse
sconvolgente e terribile.
“Dal 1995 – dice il professor
Massimo Turatto dell’Osservatorio
Astronomico di Padova – stiamo
studiando i pianeti extrasolari. Ne
sono stati individuati 200 illuminati
da stelle esterne al nostro sistema.
Si tratta soprattutto di enormi
ammassi gassosi più grandi di
Giove e di Saturno. Una delle aree
esplorate che ci hanno consentito le
prime scoperte è stata quella della
stella “51 Pegasi”. Si tratta anche di
orientare la ricerca su eventuali corpi
rocciosi, più simili al nostro pianeta
in cui si può immaginare l’esistenza
di qualche forma di vita. E’ una sfida
di enorme portata su cui si stanno
concentrando grandi risorse a livello
internazionale. Un altro campo di
grande attualità è quello della “dark
energy”, la materia oscura su cui ha
svolto lavori fondamentali il premio
nobel Weinberg, che il Comune
ha insignito della cittadinanza
onoraria”.
Ecco un frammento della relazione di
Cohen. Parlando di autoproduzione
di materiale audiovisivo da parte
di enti e strutture anche piccole e
inesperte, dice che non è il caso
della Città di Padova che è ormai
una major company in questo
campo, basti citare il video Padova
Città delle Stelle che ha prodotto e
distribuito. Ma mentre fino a dieci
anni fa far girare un filmato di qualità
tecnica professionale era un lusso
riservato a pochi, oggi trovare una
piccola struttura produttiva in grado
di noleggiare quanto serve per
riprendere, montare, sonorizzare un
cortometraggio è diventato semplice
e non solo nelle grandi città. Si può
realizzare un video di 20 minuti su
Galileo con 50 mila euro, degno
della messa in onda, ma lo si può
anche fare con 40 mila e perfino
con 15 mila…. Basta farsi dare una
mano da un esperto vero. Che vi sia
allora il Comune di Padova a dare le
carte. “Pensate che il nuovo Museo
dell’Astronomia di Torino appena
inaugurato, ha prodotto con il Cineca
di Bologna e con me un video 3d sul
Big Bang totalmente di rottura…
L’ora di diventare comunicatori
multimediali è giunta”.
Promozione scientifica
Nel nome di Galileo
“Abbiamo dipinto un grande affresco di promozione scientifica. - dice
l’assessore alla Cultura, Monica Balbinot – Oltre al premio internazionale
“Padova, città delle stelle” che ha cadenza biennale, negli anni pari viene
assegnata una borsa di studio ad un ricercatore da qualsiasi parte del
mondo provenga purché svolga a Padova la sua ricerca, unico vincolo
nel nome di quella libertà scientifica per cui Galileo ha lottato tutta la vita.
L’attuale iniziativa si lega anche al Premio letterario per la divulgazione
scientifica “Galileo” che ha portato nelle scuole di tutto il paese libri scritti
da scienziati di fama mondiale. La scienza in questo caso viene proposta
come ponte tra generazioni, come materia su cui confrontarsi, come
custode di valori intellettuali resistenti alla prepotenza, alla violenza,
all’ingiustizia, la scienza deve essere scuola di civiltà. E’ stato importante
anche avere ospitato dall’8 al 12 maggio dell’anno scorso lo scienziato
Stephen Hawking, ritenuto il maggior astrofisico vivente e cosmologo di
fama internazionale, che ha svolto, davanti a migliaia di studenti, scienziati,
giornalisti, astronomi e appassionati due entusiasmanti conferenze sui
complessi misteri dell’universo: dai buchi neri alle origini della nostra
storia umana. In quell’occasione oltre ad avergli conferito la cittadinanza
onoraria l’amministrazione comunale ha realizzato il dvd “Padova, Città
delle Stelle” con l’intento di diffondere, soprattutto tra gli studenti, l’antica
ed importante tradizione scientifica della nostra città che nel periodo del
magistero padovano di Galileo Galilei ha espresso il suo momento più
prestigioso”
“Galileo è il fondatore della scienza moderna – dice Balbinot – che dà
il via al moderno metodo sperimentale. Una personalità complessa e di
grande interesse. Pensate alla sua capacità d’osservazione, al suo colpo
d’occhio. Forse è leggenda, ma si dice che osservando le oscillazioni di
una lampada del duomo di Pisa abbia scoperto la legge dell’isocronismo
del pendolo; pensate al suo compasso geometrico e militare. A Padova,
lo dice lui stesso, trascorse il periodo più fecondo di scoperte della sua
vita e quello più ricco di soddisfazioni intellettuali. Il 1609 è l’anno del
cannocchiale, “prototipo” importato dagli olandesi (in realtà era l’antenato
del microscopio), ma perfezionato con limpidissime lenti muranesi; il 1610
è l’anno del Sidereus Nuncius, l’annuncio che fa conoscere al mondo
grandi scoperte astronomiche (la montuosità della luna, la natura delle
nebulose e della Via Lattea, i 4 satelliti di Giove). Galileo è anche uomo
di robusto appetito e poderosamente eterosessuale. Dalla veneziana
Marina Gamba, che poi lascerà senza averla sposata, avrà tre figli
naturali.
Da dove osservava le stelle? Probabilmente dalla casa dell’attuale via
Galilei, ma forse anche dal Prato della Valle, (dove si faceva accompagnare
da una scorta in una città soprattutto di notte estremamente pericolosa)
che offriva un immenso orizzonte, in un cielo ancora non intaccato
dall’inquinamento luminoso. Da recenti scoperte si sa che Galileo fu
anche pittore valentissimo e usò il pennello per le sue osservazioni
astronomiche al posto della fotografia. Sono convinta che gli studi che
saranno intrapresi nel corso del 2009, anno galileiano, ci forniranno molti
altri dati sulla vita, le frequentazioni, le scoperte dello scienziato pisano
a Padova. Al di là degli anni padovani, comunque intensi, al di là delle
scoperte astronomiche comunque cruciali, Galileo è il precursore del
metodo scientifico, un vero e proprio apripista. E’ sulle sue orme che
un Lazzaro Spallanzani, in ambito molto diverso, svolge i suoi studi
sulla digestione ingoiando un osso cavo pieno di carne e facendogli
poi fare il percorso inverso dallo stomaco, all’esofago alla bocca, con
una semplice cordicella, per vedere gli effetti dei succhi gastrici sul
cibo”.
La vita su altri mondi
Comunicazione
istituzionale
Nel 2005 Padova si è candidata a
diventare capitale internazionale
della
Scienza,
saldando
la
propria tradizione a un’attività
di promozione scientifica a tutto
campo che culminerà con il quarto
centenario, nel 2009, delle prime
scoperte di Galileo nel cielo di
Padova: i pianeti medicei, satelliti
di Giove, Io, Europa, Ganimede
e Callisto. La prima edizione del
premio internazionale “Padova, città
delle stelle” istituita dal Comune
in collaborazione con l’Università
e l’Osservatorio astronomico si è
conclusa con l’assegnazione del
riconoscimento agli scienziati Saul
Perlmutter, University of California
e Brian Schmidt dell’Australian
National University, per la loro
ricerca nel settore delle esplosioni
cosmiche, quindi con trattazioni
approfondite sulla “dark energy”.
La seconda edizione del premio
internazionale per la ricerca
astronomica “Padova, città delle
stelle” avrà il suo clou alle 21 del 12
ottobre in Sala della Ragione dove
saranno premiati tre scienziati.
Seguirà la conferenza spettacolo di
Giosuè Boetto Cohen “L’infinito nel
piccolo schermo”.
Il 24 ottobre del 2006, nel quadro di “Padova Città delle
Stelle”, collegata alla borsa di studio internazionale per la
ricerca astronomica, ci fu, alle ore 21, in sala Paladin, un
dibattito di estremo interesse con cui si cercò di rispondere a
questa domanda: “Che cosa faremmo se scoprissimo la vita
su altri mondi?”, Posto che alcune molecole essenziali per
le forme di vita terrestri si trovano anche nello spazio
interplanetario e interstellare e dal momento che
si conosce l’esistenza di più di un centinaio
di pianeti orbitanti attorno alle altre stelle,
potremmo scoprire nei prossimi anni che
esistono altre forme di vita fuori dal
pianeta Terra. Che cosa implicherebbe
una tale scoperta? In quell’occasione
intervennero don Riccardo Batocchio,
teologo; Umberto Curi, filosofo;
Giuseppe Galletta, astronomo; Gianni
Tamino, biologo.
Il caffè della Scienza
Il 12 ottobre alle 17,30 al Pedrocchi prima della
premiazione di “Città delle Stelle” che avverrà
alle 21 in Salone, è in programma un confronto
su “Energia emessa dai corpi celesti e
recenti scoperte astronomiche”. Dopo
l’introduzione del professor Giuseppe
Galletta del Dipartimento di Astronomia
dell’Università di Padova, partecipano
Alberto Franceschini, Massimo Turatto,
Oberto Citterio, Guido Chincarini, Luigi
Piro, Renato Macchietto.