Anno accademico 2007/08 Principi di analisi causale Lezione 4 Docente: prof. Maurizio Pisati Stima di effetti causali • Supponiamo di volere stimare l’effetto esercitato dalla variabile causale di interesse X sulla variabile dipendente y • Supponiamo, inoltre, che entrambe le variabili siano dicotomiche, cioè possano assumere solo valore 1 o 2 1 Stima di effetti causali • In questo caso, l’effetto di interesse può essere espresso mediante il coefficiente d, che equivale alla differenza di probabilità ∆ quando sia X che y sono dicotomiche • Il coefficiente d può essere usato per esprimere tre tipi di effetto di X su y Effetto bivariato • Effetto bivariato di X su y: è l’effetto che X risulta esercitare su y quando non si tengono sotto controllo altre variabili d Xy = Pr( y = 2 | X = 2) − Pr( y = 2 | X = 1) 2 Effetto condizionato • Effetto condizionato di X su y: è l’effetto che X risulta esercitare su y quando la variabile di controllo Z è fissata a un dato valore z d Xy|Z = z = Pr( y = 2 | X = 2, Z = z ) − Pr ( y = 2 | X = 1, Z = z ) Effetto netto • Effetto netto di X su y: è l’effetto che X risulta esercitare su y al netto degli effetti esercitati dalla variabile di controllo Z • Se per semplicità assumiamo che Z è dicotomica, allora: d Xy. Z = d Xy|Z =1 × Pr(Z = 1) + d Xy| Z = 2 × Pr(Z = 2) 3 Esempio • Supponiamo di volere controllare empiricamente l’ipotesi secondo la quale, nonostante il crescente distacco fra la sfera religiosa e la sfera pubblica, la Chiesa cattolica continua a esercitare una certa influenza sugli atteggiamenti dei propri fedeli nei confronti di alcuni temi di rilevanza sociale Esempio • In particolare, supponiamo di ipotizzare che i cattolici, in virtù del carattere di sacralità attribuito a ogni vita umana dalla loro religione, considerino con minore favore (rispetto ai non cattolici) la pena di morte 4 Esempio T AB. 1. Atteggiamento verso la pena di morte, secondo il senso di appartenenza alla Chiesa cattolica (percentuali di colonna) Atteggiamento verso la pena di morte ( y) Contrario Favorevole Totale (N) Senso di appartenenza alla Chiesa cattolica ( X) Basso o nullo Medio o alto Totale 48,1 51,9 30,1 69,9 35,0 65,0 100,0 (270) 100,0 (730) 100,0 (1.000) d Xy = 0,699 − 0,519 = 0,180 Esempio • Il valore assunto dal coefficiente dXy ci dice che, a livello bivariato, esiste un’associazione positiva fra l’appartenenza alla Chiesa cattolica e la probabilità di essere favorevole alla pena di morte • Precisamente, i cattolici esibiscono una propensione a essere favorevoli alla pena di morte che supera di 18 punti percentuali quella esibita dai non cattolici 5 Esempio • Di fronte a questo risultato, i casi possibili sono due: – La nostra ipotesi è falsa – L’effetto bivariato di X su y contiene una componente spuria, cioè non rappresenta correttamente il vero effetto causale esercitato da X su y Esempio • Questo secondo caso si verifica quando esiste almeno una variabile antecedente Z che influisce causalmente sia su X che su y • La variabile «livello di istruzione» soddisfa questo requisito: da un lato diminuisce la probabilità di avere un senso di appartenenza alla Chiesa cattolica medio o alto; dall’altro diminuisce la probabilità di essere favorevole alla pena di morte 6 Esempio T AB. 2. Atteggiamento verso la pena di morte, secondo il senso di appartenenza alla Chiesa cattolica e il livello di istruzione (percentuali di colonna) Atteggiamento verso la pena di morte (y ) Contrario Favorevole Totale (N) Istruzione medio-bassa (Z = 1) Istruzione elevata ( Z = 2) Senso di appartenenza alla Chiesa cattolica ( X) Senso di appartenenza alla Chiesa cattolica ( X) Basso o nullo Medio o alto Totale Basso o nullo Medio o alto Totale 10,0 90,0 24,3 75,7 22,4 77,6 70,6 29,4 85,7 14,3 75,0 25,0 100,0 (100) 100,0 (660) 100,0 (760) 100,0 (170) 100,0 (70) 100,0 (240) d Xy|Z =1 = 0,757 − 0,900 = −0,143 d Xy|Z =2 = 0,143 − 0, 294 = −0,151 Esempio • Se calcoliamo la somma ponderata dei due effetti condizionati, otteniamo la seguente misura: d Xy. Z = d Xy|Z =1 × Pr(Z = 1) + d Xy| Z = 2 × Pr(Z = 2) = −0,143(0,760) − 0,151(0,240) = −0,145 7 Esempio • Il coefficiente dXy.Z esprime l’effetto netto di X su y, cioè l’effetto esercitato da X su y al netto degli effetti esercitati dalla variabile Z • Il valore assunto da tale coefficiente può essere interpretato come segue: a parità di livello di istruzione, l’appartenenza alla Chiesa cattolica influisce negativamente (–14,5 punti percentuali) sulla probabilità di essere favorevole alla pena di morte Esempio • Se ci sono buone ragioni per ritenere che la variabile Z sia l’unico fattore in grado di «alterare» la relazione bivariata fra X e y, allora il coefficiente dXy.Z può essere interpretato come misura corretta (cioè priva di ogni componente spuria) dell’effetto causale esercitato da X su y 8 Esempio • In questo caso, la differenza fra l’effetto bivariato di X su y (rappresentato dal coefficiente dXy) e il corrispondente effetto causale (rappresentato dal coefficiente dXy.Z) esprime l’ammontare dell’effetto spurio attribuibile a Z: d ( Xy ) Z = d Xy − d Xy .Z = 0,180 − (−0,145) = 0,325 Esempio • L’effetto spurio risulta positivo ed è talmente forte da invertire – a livello bivariato – la direzione (negativa) seguita dal vero effetto causale 9 Esempio – Pena di morte Istruzione – – Chiesa cattolica 10