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2017
S. 4
S. 8
S. 14
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Care lettrici, cari lettori,
Vienna vibra ad un ritmo che si ispira sia alla
sua tradizione musicale che ai sound più
moderni, al ritmo di tre quarti del “Valzer sul
bel Danubio blu” ma anche ai ritmi più rapidi
della musica elettronica. Un contrasto solo
apparente a tutto vantaggio di creatività e
vitalità.
Nel 2017 ricorrono diversi anniversari, da
quello della prima del valzer “Sul bel Danubio blu” a quello della nascita dell’arciduchessa Maria Teresa, grazie ai quali i riflettori saranno puntati sull’eredità musicale e
imperiale della città; naturalmente senza dimenticare però la vibrante Vienna moderna.
Introduzione
In questo numero parliamo del boom del
mondo della musica pop austriaca che con
band come Wanda e Bilderbuch fa furore
anche a livello internazionale. E ricordiamo
Johann Strauss, il re del valzer e pop star
della sua epoca, il cui valzer “Sul bel Danubio blu” iniziò la sua marcia trionfale esattamente 150 anni fa. Ci immergiamo nella notte viennese insieme alla drag queen
e DJane Tamara Mascara e vediamo quanto possano essere rilassanti i “nuovi” caffè
viennesi. Diamo poi un’occhiata a ciò che
accade dietro le quinte del Ballo dell’Opera
per raccontarvi quello che avreste sempre
voluto sapere sui celebri balli viennesi.
Diario di Vienna 2017
—
Un giro che ci porta ad ammirare gli sfarzosi palazzi barocchi della città, molti dei
quali, come Belvedere e MuseumsQuartier,
oggi ospitano sale espositive, permette di
conoscere l’armonia dei contrasti che carat-
terizza Vienna. Questa è anche un’occasione
per ricordare l’eredità barocca dell’imperatrice Maria Teresa e la 300esima ricorrenza
della sua nascita. Non mancano infatti nello
spazio pubblico gli elementi decorativi barocchi che si mescolano a quotidiani oggetti
di design e provocatorie opere di street art.
Anche negli american bar viennesi soffia
un vento nuovo, e nel bicchiere da cocktail
finiscono ogni tanto anche ingredienti inconsueti: erbe aromatiche, barbabietole
rosse e la nuova creazione “Wien Gin”. Accanto a queste novità le ultime “Meierei”
sopravvissute in alcuni parchi viennesi appaiono molto più tranquille, cosa che del
resto vale anche per gli Heuriger ai quali si
giunge percorrendo i sentieri panoramici
che solcano i “monti di casa” dei viennesi.
Abbiamo inoltre partecipato ad un safari in città che ci ha permesso di osservare
Bambi, Tippete & Co in posti dove non ci
aspettavamo veramente di incontrarli. Un
sacco di action invece è ciò che propone il
Danubio con il suo Wakeboardlift e le rapide artificiali.
Lasciatevi trascinare dal ritmo di Vienna,
un ritmo inconfondibile, ricco di sorprese
e di novità.
Norbert Kettner
Direttore dell’Ente per il Turismo di Vienna
Edito da: WienTourismus, A-1030 Vienna, Invalidenstrasse 6, www.vienna.info · Ideazione e redazione: WienTourismus, Andrea Kostner · Coordinatore progetto: Paul Daniel · Testi: Susanna Burger, Paul Daniel, Elisabeth Freundlinger, Susanne Kapeller, Andrea Kostner,
Angelika Öttl, Martina Polzer, Robert Seydel Traduzione: Alessandra Appel-Palma e Lidia Nonato · Lettorato: Renate Hofbauer · Redazione fotografica: Anna-Elisabeth Menz · Ricerca fotografie: Elisabeth Freundlinger · Veste grafica: Kreativ · Evelyne Sacher-Toporek ·
Art direction: seite zwei - branding & design · Stampato in Austria presso Ferdinand Berger & Söhne GmbH · 2915/16/25
VIENNA
Si declina ogni responsabilità per i contenuti. Con riserva di modifiche e errori.
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Ferdinand Berger & Söhne GmbH.
Fonti immagini
Copertina: Ballo dell’Opera di Vienna: © WienTourismus/Peter Rigaud/Couture: Vivienne Westwood Vienna · Pagina 2-3 Vedi le relative pagine · Pagina 4-5 Al ritmo di Vienna; Coppie danzanti: © Archivio del Museo della Dinastia Johann Strauss, Wien, Müllnergasse 3;
Festival della Musica su Schermo: © WienTourismus/Christian Stemper; Bilderbuch: © Christoph Pöll; Rote Bar al Volkstheater: © WienTourismus/Peter Rigaud; Concerto di una Notte d’Estate: © Orchestra Filarmonica di Vienna, Richard Schuster · Pagina 6-7 Voglia
di Barocco; Belvedere: © Belvedere, Wien; Scuola di Equitazione spagnola: © WienTourismus/Lois Lammerhuber; Winterpalais: Foto: Oskar Schmidt, © Belvedere, Wien; MuseumsQuartier: © WienTourismus/Christian Stemper; Maria Teresa: Martin van Meytens il Giovane, Francesco Stefano I e Maria Teresa con undici bambini, Kunsthistorisches Museum Wien © KHM; Rubens: Peter Paul Rubens, I quattro fiumi del Paradiso, Kunsthistorisches Museum Wien © KHM · Pagina 8-9 Shake it, baby; Miranda: © Atelier Olschinsky (Architettura: Tzou Lubroth Architekten); Erich: © www.christofwagner.com; Barrikade: © Julian Steindorfer; Steirereck: © Steirereck GmbH; Antico chiosco dei Würstel: IMAGNO/Austrian Archives; Moderno chiosco dei Würstel: ©WienTourismus/Hertha Hurnaus · Pagina
10 Arte fuori dai musei; L’orso polare di Nycho: “Dissection Of A Polar Bear”, angolo Quellenstrasse/Knöllgasse, Vienna 2015 © Dan Armand/1XRun; Urania: © WienTourismus/Christian Stemper; Muro a Vienna: Shepard Fairey: Faith47, Vienna 2013 © Katharina Stoegmueller, Galerie Ernst Hilger · Pagina 11 Icone del loro tempo; Orologio Normalzeit: © Lichterloh.com; Toilette: © Kronsteiner/PID; Normalzeit, Brigitte Kowanz: © Anja Hitzenberger · Pagina 12-13 Backstage al Ballo dell‘Opera: © WienTourismus/Peter Rigaud/Couture:
Vivienne Westwood Vienna · Pagina 14 Architetti e animaletti; Tutte le fotografie: © WienTourismus/Wiener Wildnis · Pagina 15 Danubio; Stand up: © SUP-Center; Picnic: © Vienna City Beach Club; Beach volley: © Sebastian Marko/Swatch Beach Volleyball Major Series/
Red Bull Content Pool · Pagina 16-17 Turno di notte con Tamara Mascara; Tutte le foto con Tamara Mascara: © WienTourismus/Rainer Fehringer; Supersense: © Gebhard Sengmüller; Balthasar: © Nicky Webb · Pagina 18-19 Musica per grandi e piccini; Piccoli Cantori di
Vienna: ©WienTourismus/Lukas Beck; Il flauto magico: © Opera di Stato di Vienna / Michael Pöhn; Mozart: © Mozarthaus Vienna/Eva Kelety; La regina della notte: © Opera di Stato di Vienna/Michael Pöhn; Casa della Musica: © Hanna Pribitzer 20121129; Recinto delle
giraffe a Schönbrunn: © DI Peter Hartmann; Dinosauri: © NHM Wien, Kurt Kracher; Fiacre: © WienTourismus/Peter Rigaud; Antico Mercatino natalizio viennese: © WienTourismus/Peter Rigaud · Pagina 20 Sapori e con stile – Dalle alture all’Heurige; Coppe Hoffmann:
Josef Hoffmann, coppe, soffiate a stampo; Da sin. a destra: coppa gialla, 1923; coppa viola, 1922; Realizzazione: Böhmische Manufaktur per la Wiener Werkstätte © MAK; Ritratto Hoffmann: Josef Hoffmann, ritratto, 1903 © MAK; Caraffa con bicchieri in vetro per l’arciduca Rodolfo: Caraffa con bicchieri in vetro per l’arciduca Rodolfo, incisione “RR” con corona; caraffa e due bicchieri da vino Glas Wien, J. & L. Lobmeyr, 1858-1869 © Bundesmobilienverwaltung, Museo delle Argenterie di Corte, Hofburg Wien; Fasslbecher: © DAS
GOLDENE WIENER HERZ®; Bottiglie di vino: Ein Liter Wien: © Katharina Gossow 2015; Fräulein Rose: © Mayer am Pfarrplatz; Lenikus Riesling Beerenauslese: © azienda vitivinicola Lenikus; Lenikus Nussberg: © azienda vitivinicola Lenikus; Cobenzl Riesling: © azienda
vitivinicola Cobenzl; Liesenpfenning: © WienWein; Heurige: © WienTourismus/Peter Rigaud · Pagina 22 Informazioni su Vienna; Tourist Info Albertinaplatz: © Hertha Hurnaus; Cortometraggi su Vienna: © VIS | Mercan Sümbültepe · Pagina 23 Altri highlight; Don Camillo: © Andreas J. Etter; Dom Museum: © Dom Museum Wien; Mercatino pasquale: © WienTourismus/Karl Thomas; Maratona: © VCM/Michael Gruber; Weltmuseum (Museo di etnologia) Copricapo di Montezuma: © KHM-Museumsverband; ImpulsTanz: © Anne Van Aerschot; Rock in Vienna: © Rock in Vienna/Florian Matzhold; Wiener Wiesn: © Harald Klemm; Vienna Design Week: © Markus Guschelbauer
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Dall’Orchestra Filarmonica di
Vienna al meglio dell’elettronica:
la musica contribuisce a creare la
tipica atmosfera della città.
Lo splendore dei castelli e palazzi
barocchi di Vienna affascina ancora
oggi. Nel 2017 ricorre il 300esimo
anniversario della nascita di una
figlia del Barocco: Maria Teresa.
Il mondo viennese degli american bar è in fermento. Stanno
aprendo numerosi nuovi locali
basati sui concetti più diversi.
I “padiglioni del latte” un tempo
erano molto di moda. Nei parchi
viennesi se ne sono conservati
alcuni che insieme ai chioschi
dei Wüstel fanno parte del tipico
panorama viennese dei sapori.
Il tratto del Danubio che bagna
Vienna è lungo più di 25 chilometri:
un paradiso del tempo libero con
beach club, ristoranti e molto
altro...
Castori, citelli e aironi cenerini
popolano Vienna. Un safari in città
con il fotografo Georg Popp.
Indice
Oggetti della vita quotidiana
viennese diventati leggenda?
L’orologio a dado e il “Pavillon
Pissoir”, ambedue ormai classici,
utilissimi…e ormai un vero cult.
Accompagniamo due coppie al
“ballo dei balli” e diamo un’occhiata
dietro le quinte del più celebre ballo
viennese.
Diario di Vienna 2017 —
A Vienna i graffiti oggi fanno parte
del volto della città. Superstar internazionali della street art vengono
qui per realizzare le proprie opere.
L’artista Nychos conquista il mondo
partendo da Vienna.
Una guida per nottambuli, con
tanti suggerimenti della stravante
make-up artist, diva del burlesque
e drag queen Tamara Mascara.
Raffinati bicchieri e originali etichette fanno
parte della cultura enologica viennese come
una gita all’Heurige, a cui si giunge passando
ad esempio per i “monti di casa” dei viennesi.
I bambini amano la musica, e l’offerta per
famiglie della città ha molto da offrire
in questo campo. Lo stesso vale per il
viaggio di scoperta attraverso il centro
storico, con tanto di farfalle e dinosauri.
Informazioni utili e suggerimenti
per scoprire ancora meglio la città,
dalla prenotazione dell’hotel all’acquisto della Vienna Card fino alla
cartina gratuita. E tutta una serie
di manifestazioni da non perdere.
VIENNA
Il caffè di Vienna è un’istituzione
che si reinventa di giorno in giorno.
È per questo che continuano ad
aprire nuovi caffè che interpretano la tradizione in chiave moderna.
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Musica/Al ritmo di Vienna
Dall’Orchestra Filarmonica di Vienna all’icona del pop austriaco Wanda, dal ritmo di tre
quarti fino al meglio dell’elettronica: la musica è semplicemente parte integrante di Vienna
e contribuisce a creare quella che è la tipica
atmosfera della città. I viennesi i loro classici
maestri li curano con affetto e attenzione alla
qualità. E da qualche tempo in qua alcuni giovani musicisti con i loro forti impulsi creativi
hanno iniziato a mettere sottosopra il mondo
musicale della città. Da ascoltare!
T E STO: S U S
AN
N
A
BU
Diario di Vienna 2017
—
RGER
Un fenomeno recente è il boom del mondo della musica pop austriaca, un mondo che si sta
diffondendo ad una velocità frenetica, anche ben al di là dei confini di Vienna. Le nuove star
locali della musica non hanno paura di puntare in alto.
Coppie danzanti al Dommayers Casino. L’atmosfera dell’epoca della dinastia degli Strauss, allo Museo della Dinastia di Johann Strauss.
IL BOOM DELLA MUSICA POP
I componenti di BILDERBUCH sono sicuri di sé come i più navigati professionisti. Maurice
Ernst, il cantante, in un’intervista con il settimanale tedesco “Die Zeit” afferma di mettere in
scena il “nuovo soul viennese”, un soul che si interfaccia con il mondo creativo di Vienna in
tutte le sue sfaccettature; nei video musicali per esempio lo si vede spesso indossare creazioni di giovani stilisti viennesi come DMMJK. E la modestia non è proprio la sua dote principale. Il pop di BILDERBUCH suona sexy, con un tocco di megalomania: “Se vorrai essere mia
moglie, ci comprerò una casa tutta in oro e madreperla”, canta Maurice Ernst in una Lamborghini gialla nel suo hit “Maschin”.
Non meno fieri della propria musica sono i cinque musicisti della band WANDA: i testi
delle loro canzoni sono intrisi di colore locale, di glamour e di eccessi, e i temi ruotano intorno alle sofferenze dell’amore. Hit come “Bologna” e “Bussi Baby” sono stati coronati da
un successo internazionale, e nel 2016 sono già stati invitati a partecipare ai grandi festival
in qualità di headliner.
VIENNA
DALL’INDIE ALL’ELECTRIC
Marco Michael Wanda, band leader dell’omonimo gruppo, è un ammiratore di due colleghi
la cui musica è “indie” (independent) come genere e anche nei fatti: SOAP&SKIN alias Anja
Plaschg, con le sue geniali melodie minimaliste, il suo tocco malinconico e molta elettronica
fa venire la pelle d’oca. Il vivace NINO AUS WIEN nei suoi testi dà libero sfogo a frustrazioni e insoddisfazioni. Magari non incontrano i gusti di tutti, in compenso sono vere e proprie
stelle nel firmamento della musica viennese.
Nei club e nei locali notturni di Vienna risuonano raffinati groove, potenti bassi e spumeggianti sound. In concerti dal vivo o mixati si balla al ritmo di jazz, rock, pop, world ed
electronic. Per chi non si trova a Vienna sarà facile sentire suoni viennesi anche altrove: quelli ad esempio di celebri DJ viennesi come Wolfram Eckert e Patrick Pulsinger, DJ che vantano incarichi in tutto il mondo.
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IL BEL DANUBIO BLU
Che Vienna in quanto a musica rivesta un ruolo pionieristico non è nulla di nuovo. La creatività musicale infatti qui è di casa da sempre. I maestri del Classicismo viennese, Haydn,
Mozart, Beethoven, crearono qui composizioni indimenticabili. Un loro collega, più giovane
di qualche anno, il re del valzer Johann Strauss, fu anche lui una star del mondo musicale.
150 anni fa, il 15 febbraio 1867, risuonò per la prima volta il suo valzer “Sul bel Danubio blu”,
inno ufficioso dell’Austria, irrinunciabile ai balli viennesi e classico bis al Concerto di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica di Vienna.
Questi capolavori musicali ancora oggi a ragione non mancano nel programma della
sale da concerto, in versione originale o anche nelle loro moderne reinterpretazioni. Il teatro
lirico più giovane di Vienna, il Theater an der Wien, propone suggestive messe in scene di
opere liriche, e nel 2017 il cartellone prevede il “Peer Gynt” di Werner Egk e “The Fairy Queen” di Henry Purcell.
I 15.000 concerti che ogni anno si allestiscono a Vienna si contraddistinguono per la
loro eterogeneità: dalla Musica Antica (Barocco & Co al festival Resonanzen) al Classicismo
fino alle composizioni moderne del festival Wien Modern, c’è di tutto. A Johann Strauss e a
Wolfgang Amadé Mozart, che in quanto a voglia di vivere teneva certamente il passo col collega, piacerebbe vedere quanto sia viva la musica a Vienna ancora oggi.
La band Bilderbuch ha portato la musica in tedesco ad un nuovo livello. Li contraddistinguono le pose irreverenti, gli
atteggiamenti disinvolti, pop e spiritosi. (in alto) Far festa e ballare nei club e nei ritrovi trendy di Vienna. (in basso)
CONCERTO
Musica/Via al film in Rathausplatz
Il 25 maggio 2017 l’Orchestra
Filarmonica di Vienna invita
ad assistere al suo Concerto
di una Notte d’Estate davanti alla Reggia di Schönbrunn.
Un meraviglioso evento all’aperto tutto dedicato alla musica classica per migliaia di
persone che vi assistono in
loco e milioni di spettatori
che seguono la diretta in TV.
Via al film in
Rathausplatz
Diario di Vienna 2017
Nel 2017 i riflettori sono puntati sul cosiddetto “Club 27” o “Forever 27 Club”, e cioè sugli
artisti morti a 27 anni come Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix e Janis Joplin. Il cartellone prevede inoltre filmati di concerti di artisti dei quali quest’anno ricorre o ricorrerebbe un compleanno importante: Kurt Cobain (50), Jimi Hendrix (75), Elton John (70), Barbra
Streisand (75), Ella Fitzgerald e Dean Martin (ambedue 100).
Integrano il programma le messe in scena di grandi teatri lirici come la Scala di Milano
o l’Opera di Stato di Vienna, nonché le interpretazioni di celebri orchestre tra cui l’Orchestra
Filarmonica di Vienna e l’Orchestra Sinfonica di Vienna.
Ben 26 esercizi gastronomici propongono inoltre un viaggio culinario attraverso il mondo. Per il convenience food qui non c’è posto, dato che i piatti vengono preparati con prodotti biologici e cucinati sul momento. Sotto i grandi tendoni ci si potrà riparare dal sole ma
anche da eventuali piogge.
Gli orari di apertura giornalieri vanno dalle 11 alle 24 e il pubblico è eterogeneo: ci viene
chi ha voglia di mangiare un boccone o bersi un bicchierino, viennesi che vogliono rilassarsi
dopo una giornata di lavoro ma anche turisti che desiderano fare una pausa. La sera l’atmosfera è veramente speciale, e quando al crepuscolo lo schermo prende vita, i 2.000 posti a
sedere si riempiono di appassionati di musica e...iniziano le proiezioni!
ANCORA PIÙ ACTION IN PIAZZA RATHAUSPLATZ
Qui succede qualcosa tutto l’anno.
24.1-12.3.2017
L’INCANTO DEL GHIACCIO offre una pista da pattinaggio di
8.000 m² e una romantica atmosfera.
12.5.2017
Migliaia di persone festeggiano l’apertura del FESTIVAL DI VIENNA,
che per cinque settimane propone teatro contemporaneo.
10.6.2017
Il LIFE BALL è il maggiore e più stravagante evento di beneficienza
a favore della lotta contro l’AIDS e si inaugura con uno spettacolare
show all’aperto.
28.6-10.7.2017
Il JAZZ FEST WIEN approfitta del palcoscenico davanti allo schermo
per l’esibizione di diversi newcomer internazionali.
Luglio-agosto 2017
Nell’ambito del FESTIVAL DELLA MUSICA SU SCHERMO e in occasione delle MATINÉE DEL JAZZ, domenica, all’ora di pranzo, si esibiscono qui diverse band.
12.11 – 26.12.2017
Il MERCATINO NATALIZIO et l’INCANTO DEL NATALE VIENNESE
trasformano la piazza Rathausplatz in un luccicante mondo fatato.
VIENNA
M A N I F E STA Z I O N I
Il Festival della Musica su Schermo propone da luglio ad agosto tutti i giorni filmati di concerti, dall’opera lirica al jazz.
La piazza Rathausplatz si trova in una posizione semplicemente fantastica: nel bel mezzo di
Vienna, con il suggestivo Municipio sullo sfondo, circondata dal verdeggiante Parco del Municipio, lungo la Ringstrasse e di fronte al teatro Burgtheater. Ugualmente favoloso è l’evento
che viene qui allestito ogni estate: il Festival della Musica su Schermo.
Come negli ultimi 26 anni anche nel 2017 nei mesi di luglio e agosto verranno proiettati su un megaschermo (300 m²) oltre 60 grandi filmati musicali. Ce n’è per tutti i gusti: opere
liriche, operette, musica classica, balletti, danza contemporanea, jazz, rock e pop.
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MUSICA INNANZITUTTO: IN LUGLIO E AGOSTO IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DELLA
MUSICA SU SCHERMO LA PIAZZA RATHAUSPLATZ DI VIENNA SI TRASFORMA IN UN PUNTO
D’INCONTRO PER APPASSIONATI DI CULTURA E DELLA BUONA TAVOLA. L’AFFLUSSO DI
750.000 VISITATORI NE FA IL MAGGIORE FESTIVAL DELLA CULTURA E DELLA CUCINA AD
INGRESSO GRATUITO IN EUROPA.
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Diario di Vienna 2017
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La città imperiale/Voglia di Barocco?
Un tempo residenza estiva del principe Eugenio, oggi museo di fama mondiale: il Belvedere
è un’opera d’arte totale del Barocco.
T E STO : R O B E RT S E Y D E L
VIENNA
Sfarzo e fasti come segno di potere: nel Barocco l’aristocrazia e gli uomini di chiesa fecero edificare a Vienna suggestive costruzioni per dimostrare così la loro superiorità.
Non solo la pizza e l’espresso vengono dall’Italia. Anche il Barocco affonda le sue radici nel
Bel Paese. L’abbondanza degli ornamenti e le forme opulente sono le caratteristiche di questo stile, la cui fioritura a Vienna iniziò intorno al 1600 con la Controriforma per culminare
poi nel Settecento con il tardo Barocco. A quel tempo nella città, che oltre ad essere la capitale era anche la residenza dell’imperatore, ogni personaggio di un certo rango si faceva
costruire una villa, un palazzo o una chiesa. Gli architetti Johann Lucas von Hildebrandt e
Johann Bernhard Fischer von Erlach erano sempre impegnati. Il primo dei due progettò nel
1717 il Belvedere superiore che, con la sua posizione panoramica, fino ad oggi non ha perso
nulla del suo fascino. Il palazzo, i giardini e il Belvedere inferiore sono un’opera d’arte totale del Barocco che ospita anche la collezione dei dipinti di Klimt, celebre in tutto il mondo.
Il committente della più nota chiesa barocca di Vienna fu Carlo VI. Il cosiddetto “imperatore del Barocco” e padre di Maria Teresa la fece costruire a partire dal 1716 in ringraziamento
per la cessazione dell’epidemia di peste. Il nome però la chiesa non lo deve all’imperatore ma
a San Carlo Borromeo, che si adoperò di persona per assistere i malati. Particolarmente interessanti sono gli affreschi del soffitto realizzati da Johann Michael Rottmayr, che si possono
ammirare da vicino grazie ad una ascensore panoramico. I lavori di costruzione della chiesa
durarono oltre vent’anni. Come molte altre costruzioni barocche, doveva fungere da simbolo
del potere sacro e profano degli Asburgo, che non solo avevano respinto il Protestantesimo
ma nel 1683 avevano anche cacciato l’esercito turco che assediava la città.
Nel barocco maneggio invernale “danzano” i Lipizzani. (a sinistra) Dopo un completo restauro le dorature del
Winterpalais sono tornate all’antico splendore. (a destra)
Maria Teresa:
Madre e potente
regnante
UNA BENEVOLA MADRE PER I SUOI SUDDITI O PIUTTOSTO UN’INFLESSIBILE
MONARCA? MARIA TERESA FU PER MOLTI ASPETTI UNA DONNA NOTEVOLE.
NEL 2017 RICORRE IL TRICENTENARIO DELLA SUA NASCITA.
Improvvisamente l’ascensore si bloccò. E Maria Teresa si trovò letteralmente sospesa fra la
vita e la morte. L’ascensore infatti aveva il compito di trasportare la donna dal grande peso
non solo politico dalla sotterranea Cripta degli Imperatori al pianterreno. Era stato costruito
affinché Maria Teresa potesse raggiungere il marito defunto senza doversi poi stancare risalendo le scale. La leggenda narra che lei in quell’occasione disse: “Il buon Dio vorrebbe già
tenermi qui”. E non aveva del tutto torto, infatti morì pochi giorni dopo.
Ma ritorniamo alla vita: il 13 maggio 2017 ricorre il tricentenario della nascita di Maria
Teresa. Sono dedicate alla vita dell’arciduchessa rassegne all’Hofmobiliendepot. Museo del
Mobile, al Museo delle Carrozze imperiali, ai palazzi di Hof e Niederweiden nella Bassa Austria
(15.3-29.11.2017), nonché alla Biblioteca nazionale austriaca (17.2-5.6.2017). Un particolare interessante: Maria Teresa era la figlia maggiore dell’ultimo membro maschile degli Asburgo,
l’imperatore Carlo VI; nel Settecento non avere un figlio e un erede legittimo di solito significava la fine della dinastia. Per questo motivo l’ascesa al trono di una donna, nel 1740, fu piuttosto travagliata. Ma Maria Teresa riuscì ad affermarsi e fu la prima e unica donna a reggere
le sorti dell’arciducato austriaco. Inoltre era regina di Boemia e re (!) d’Ungheria. Il titolo di
imperatrice lo aveva ricevuto solo a titolo onorario, essendo la consorte del sacro romano
imperatore Francesco I Stefano di Lorena. I due si unirono in nozze per amore, avvenimento
rarissimo nella storia degli Asburgo. Il risultato furono ben 16 figli.
MOSTRA
Maria Teresa nella cerchia della sua famiglia (dipinto di Martin van Maytens il Giovane). La sovrana ebbe ben 16 figli.
UNA CONTRASTATA POLITICA NUZIALE
Certamente l’immagine di madre benevola si è cementata nel ricordo collettivo anche per il
numero dei figli che Maria Teresa mise al mondo. A torto però, poiché, come ogni regnante,
Maria Teresa considerava i suoi figli una sorta di “capitale dinastico”. Per stipulare un’alleanza
con la Francia, la grande nemica del suo impero, “impegnò” cinque dei suoi figli. E scavalcò
anche i suoi principi: nonostante disprezzasse le amanti del marito, che di tanto in tanto si
azzardava a tradirla, montò una cospirazione con quella che allora era la maîtresse più celebre
del mondo, Madame Pompadour, per far sì che la figlia Marie Antoinette si unisse in nozze al
sovrano francese. La tragica fine di questi mercanteggiamenti è nota: Maria Antonietta perse
la corona e anche la testa.
In Austria Maria Teresa con l’aiuto dei suoi consulenti riuscì ad avviare tante riforme che
portarono alla modernizzazione dell’amministrazione, dell’esercito, dell’economia e dell’istruzione. Il “Regolamento scolastico generale” emanato nel 1774 fu la base per l’istruzione obbligatoria per tutti. A Vienna Maria Teresa ha lasciato molte tracce che permangono ancora
oggi: fu lei a fare della Reggia di Schönbrunn la fastosa residenza che conosciamo. La statua
che la raffigura, situata tra i musei Naturhistorisches Museum e Kunsthistorisches Museum
è la più grande e costosa lungo la Ringstrasse. E il gigantesco doppio sarcofago nella Cripta degli Imperatori mise in ombra tutti gli altri. Nel 1780, dopo un regno durato 14.650 giorni,
Maria Teresa fu sepolta in questo capolavoro del barocco accanto al suo amato “Franzl”.
RUBENS AL KHM
Il Kunsthistorisches Museum Vienna possiede
40 dipinti del celeberrimo pittore fiammingo
barocco Peter Paul Rubens (1577-1640). La rassegna “Le metamorfosi di Rubens” punta a partire dal 17 ottobre 2017 i riflettori sulla creatività
del pittore e presenta la raccolta del museo insieme a opere prese in prestito in tutto il mondo.
rubens2017.khm.at
La città imperiale/Maria Teresa: Madre e potente regnante
Prima dell’edificazione della biblioteca, la collezione di libri del principe si trovava nel suo
palazzo di città, il cosiddetto Winterpalais, la
cui costruzione fu avviata nel 1696. Oggi le
sale barocche fanno da cornice a rassegne
di arte contemporanea. Dopo il recente restauro le sale di gala e la scalinata sono tornate com’erano una volta: un trionfo di velluti, stucchi e dorature.
Ancora più sfarzoso è il Palazzo di Città
Liechtenstein, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1691 e che viene considerato il primo
importante palazzo barocco di Vienna. Alcuni anni fa fu restaurato per un investimento
di 100 milioni di euro. I due piani superiori
dell’edificio vantano uno delle più belle scalinate barocche di Vienna. Molto suggestivi, ora come un tempo, sono i saloni di gala
dall’arredamento in stile neorococò, il parquet Thonet e i lampadari a corona che pesano tonnellate. La principessa Nora Fugger
scrisse nella sua biografia edita nel 1932: “In
quanto a bellezza e splendore il palazzo non
ha paragoni in Europa”. Un’affermazione che
non avrà fatto contenti gli italiani...
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Diario di Vienna 2017 —
BAROCCHE RESIDENZE DI CITTÀ
VIENNA
Nel 1713 Carlo VI fece costruire nelle vicinanze delle Hofburg le barocche scuderie
imperiali, che avrebbero dovuto ospitare
600 cavalli e 200 carrozze. L’area scelta per
edificarle era il cosiddetto “pollaio” imperiale. Oggi gli edifici non ospitano più né cavalli né pollame, ma quadri di Klimt, Schiele,
Warhol e colorati mobili outdoor. Il MuseumsQuartier è uno dei distretti culturali più estesi del mondo. Il Museo Leopold, il mumok, la
Kunsthalle Wien e l’Architekturzentrum Wien
si inseriscono armoniosamente nel complesso, in perfetta simbiosi con i diversi locali e
le aree dove rilassarsi.
La Scuola di Equitazione spagnola invece ancora oggi ospita cavalli. Gli spettacoli
dei celeberrimi Lipizzani continuano ad aver
luogo nel barocco Maneggio d’Inverno, costruito tra il 1729 e il 1735. E il Salone di Gala
della Biblioteca nazionale austriaca, eretta tra
il 1723 e il 1726, custodisce i libri di quella che
era la biblioteca di corte, nonché la biblioteca del principe Eugenio di Savoia.
Uno dei più vasti distretti culturali del mondo: il MuseumsQuartier. Moderni musei e le
caratteristiche coloratissime panchine si inseriscono perfettamente nell’ambiente barocco.
DA POLLAIO A MUSEUMSQUARTIER
T E STO : S U SA N N E K A P E L L E R
Nel moderno ambiente del Miranda Bar si servono cocktail vintage.
Diario di Vienna 2017
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Gastronomia/Shake it, Baby!
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Il mondo viennese degli american bar attualmente è in fermento. Stanno aprendo diversi
locali basati sui concetti più originali: in alcuni i bar keeper sono ai fornelli e preparano di
persona gli ingredienti per i loro cocktail, altri bar puntano su alcolici di produzione locale o si specializzano su classici cocktail ormai
quasi dimenticati.
Da qualche tempo in alcuni cocktail bar le essenze preparate nel locale stesso bollono per ore sul fornello. Il mondo dei
bar attualmente punta su drink a base di bibite, infusioni, sciroppi e liquori fatti in proprio. Il trend porta il nome di “Cuisine style”. Rinasce la sciroppatura e i barman si trasformano
in cuochi. Questo vale ad esempio per il ritrovo BARRIKADE
nel complesso gastronomico Marktwirtschaft. dove si possono ammirare grandi vasi pieni di frutta sciroppata, di radici e di essenze lasciate a macerare nell’alcool, e non si tratta
solo di decorazioni. Qui si prepara da sé persino l’acqua tonica. Particolarmente gustosi sono i cocktail a base di barbabietola rossa e di rafano.
UN PICCOLO GIARDINO OFFICINALE
NEL BICCHIERE DA COCKTAIL
Più una cucina che un bar: il bar Barrikade nel complesso
gastronomico Marktwirtschaft.
VIENNA
Uno stiloso eyecatcher all’Erich: il bancone dorato.
Anche all’HEUER AM KARLSPLATZ enormi vasi pieni di frutta
sciroppata decorano gli scaffali del locale. Una specialità della casa sono gli sciroppi di frutta a base di aceto, i cosiddetti
shrub. Gli ingredienti sciroppati e le infusioni vengono utilizzati sia nella cucina del ristorante che al bar. Le erbe aromatiche crescono nell’annesso giardinetto Karls Garten. Al bar
BOTANICAL GARDEN il nome già dice tutto: le erbe aromatiche
e le spezie per le infusioni e gli sciroppi della casa si coltivano
direttamente nel cocktail bar, in cassette appese al soffitto.
UN OMAGGIO A VIENNA
I bar keeper ai fornelli sono però solo un lato della nuova arte
del mixare. In molti rivisitano i soliti cocktail con l’uso di alcolici locali. Le radici dell’azienda viennese Burschik, che produce
vermouth, affondano nel lontano 1891, e la ricetta è stata già
modificata e rinnovata più volte. Da alcuni anni il BURSCHIK’S
VERMOUTH è tornato nei menù dei locali di Vienna, puro o
mixato, come ad esempio al ristorante KUSSMAUL, che vanta anche un fantastico cocktail bar.
I “PADIGLIONI DEL LATTE”, CHIAMATI ANCHE “MEIEREI”, NELL’OTTOCENTO
E ALL’INIZIO DEL NOVECENTO A VIENNA ERANO MOLTO DI MODA.
NEI PARCHI VIENNESI SE NE SONO CONSERVATI ALCUNI.
Anche il famoso Steirereck, che nel 2016 occupa il nono posto tra i World’s 50 Best Restaurants,
era un tempo una “Meierei”.
Street food
alla viennese
LO STREET FOOD AL MOMENTO È MOLTO IN VOGA E A
VIENNA, CON I SUOI CHIOSCHI DEI WÜRSTEL, HA UNA
LUNGA TRADIZIONE ALLE SPALLE.
All’epoca della monarchia a Vienna si aprirono i primi chioschi
dei Würstel per dare agli invalidi di guerra la possibilità di guadagnare qualcosa. A quel tempo i chioschi erano montati su
un carrello dotato di un pentolone di acqua bollente dove si
cuocevano i Würstel. Particolarmente apprezzati erano e sono
ancora oggi i “Frankfurter Würstel”, ossia Würstel di Francoforte, creati nel 1805 da Johann Georg Lahner e che in tutto il mondo ad eccezione di Vienna si chiamano “Salsicce di
Vienna”. Tra le altre specialità dei chioschi c’erano e ci sono la
“Burenwurst”, una salsiccia di manzo e maiale, la “Blutwurst”,
un sanguinaccio, la “Leberwurst”, una salsiccia di fegato tritato e la “Bratwurst”, una salsiccia alla griglia. Appena negli anni
Sessanta i chioschi divennero fissi e continuano ad essere parte integrante di Vienna e uno dei simboli culinari della città.
Anche la chiocciola borgognona era un tempo un tipico street food. Dietro alla chiesa Peterskirche si trovava fino
all’Ottocento un mercato delle lumache. Le chiocciole borgognone, per il loro presunto effetto afrodisiaco, erano chiamate
anche “ostriche viennesi”. Al mercato si servivano spuntini a
base di lumache cotte e zuccherate, o anche lumache impanate o lumache allo speck da accompagnare ai crauti al vino.
Ai giorni nostri in numerosi mercati che propongono street
food si può nuovamente degustare la chiocciola borgognona.
Un’altra testimonianza del passato sono i caldarrostai.
Maria Teresa permise nel Settecento ad una minoranza di
lingua tedesca in Slovenia di vendere per strada le castagne
commestibili raccolte in patria. Ancora oggi i caldarrostai nella stagione fredda si trovano quasi ad ogni angolo.
Una “Meierei” originariamente era una latteria o un piccolo esercizio agricolo, che serviva
latte ai clienti. A queste latterie si ispiravano i “padiglioni del latte” che si insediarono in numerosi parchi e in luoghi che erano meta di gite. Nel corso dei lavori di regolazione del fiume Wien, gli architetti Friedrich Ohmann e Josef Hackhofer fecero costruite nei giardini dello
Stadtpark un padiglione “Meierei”, che aprì i battenti nel 1903. Oggi qui ha sede il ristorante Steirereck, uno dei migliori di Vienna. La “Meierei” è annessa al locale e offre 120 diverse
varietà di formaggio. Il suo passato di “latteria” si ricorda con una parete tappezzata di bottiglie di latte bianche.
Ai giardini del Volksgarten un edificio che fungeva da serbatoio d’acqua nel 1924 fu trasformato in una “Meierei”. Nel padiglione ottagonale si trova oggi un simpatico locale dal
nome Café Meierei Volksgarten. Anche al Prater non poteva mancare una “Meierei”. Sempre nel 1924 le Latterie viennesi acquistarono qui un padiglione dell’Esposizione universale e
ne fecero un locale che ancora oggi si chiama Meierei im Prater. Anche al Türkenschanzpark
esiste ancora un “padiglione del latte”. Il ritrovo Meierei-Diglas serve merende salate e dolci
fatti dalla pasticceria della casa situata lungo la via Fleischmarkt. All’Arenbergpark, all’ombra
delle gigantesche torri della contraerea, si trova un piccolo padiglione barocco con giardino che funge da “Meierei”. Il ritrovo Manameierei, nello Schwarzenbergpark, si è ispirato alle
latterie di un tempo solo nella scelta del nome, visto che qui un tempo non si trovava alcuna “Meierei”. Il simpatico locale ai piedi del Bosco Viennese è una popolare meta di gite.
SAPORI
Anche l’annuale Festival del
Gusto ai giardini dello Stadtpark
propone tante delizie per il
palato (12-14.5.2017).
I carrelli mobili con il pentolone (intorno al 1900) erano i precursori dei
chioschi dei Würstel.
Ai giorni nostri al chiosco dei Würstel si incontrano tutti i ceti sociali.
Diario di Vienna 2017 —
Un bicchiere di latte al parco
VIENNA
WIEN GIN
disponibile da Julius Meinl
am Graben, Merkur am
Hohen Markt, The Viennastore, Vienna1900Store
Gastronomia/Un bicchiere di latte al parco/Street food alla viennese
Il bel R&Bar (pronuncia: Rundbar) allestito in stile
anni Cinquanta.
La nuova generazione di baristi ha anche riscoperto i cocktail
classici. Le ricette, alcune delle quali risalgono anche ad un
secolo fa, stanno vivendo un revival. Un ritrovo che si è specializzato in questo ramo è il trendy MIRANDA BAR. In un ambiente moderno ed accogliente si servono cocktail che erano quasi caduti nell’oblio, tra cui diverse varianti fizz. Anche il
KLEINOD presenta un concetto vintage, sia per lo stile dell’allestimento, con un tocco di art déco, che per i cocktail. Naturalmente anche in questi locali gli ingredienti sono di produzione propria...
Buon cibo e buoni drink vanno assieme: è questa la massima di alcuni bar. Il ROBERTO AMERICAN BAR ad esempio
o il graziosissimo R&BAR, tutto in stile anni Cinquanta, hanno abbracciato la cultura dell’aperitivo e servono i cocktail
insieme a piccoli snack.
SOUVENIR
I ritrovi Heuer am Karlsplatz e Kleinod per i loro drink usano
sia il vermouth di Burschik che il gin viennese, il cosiddetto
WIEN GIN, prodotto dell’azienda viennese Kesselbrüder. Lo si
può degustare allo stiloso bar dorato ERICH o anche al ristorante SALONPLAFOND IM MAK. Quest’ottima qualità di gin
con l’etichetta in stile liberty è inoltre un apprezzato souvenir.
Per mixare i drink non si usano solo prodotti viennesi ma
anche ingredienti che provengono da tutta l’Austria. Anche
l’acquavite di frutta e il vino Beerenauslese sono perfetti ingredienti per un cocktail. Questa è ad esempio la specialità del
bar-boutique TÜR 7, che per le sue creazioni usa ingredienti
fatti in proprio. A chi vuole recarsi a questo bar con l’atmosfera da salotto si consiglia però di telefonare prima. Come
ai tempi degli speakeasy nel proibizionismo, qui per entrare
bisogna prima suonare il campanello.
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COCKTAIL VINTAGE
Diario di Vienna 2017
—
Street Art/Arte fuori dai musei
Nychos osserva la sua opera “Dissection Of A Polar Bear” (400 m²).
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Vi siete mai guardati bene intorno? Non
tutti i muri di Vienna sono di colore grigio
topo. Ormai Vienna senza graffiti e murales sarebbe impensabile.
È raro poter ammirare un’opera d’arte grande 400 m². E poi fino a poco fa i graffiti e le opere
di street art di artisti anonimi non erano considerate tali. Si preferiva chiamare gli imbianchini per far tornare quelli che erano stati oggetto dell’intervento artistico allo stato di anonimi
muri. Oggi gli autori delle pitture murali nello spazio pubblico sono delle star e ricevono inviti
da tutto il mondo per dare vita a spazi degradati. Poichè “il valore della street art sta proprio
nel recupero di un’area, nell’abbellimento della città, nella capacità di rendere visibili le disuguaglianze e i problemi sociali”. Ad affermarlo è una persona che se ne intende: Katrin-Sophie
Dworczak è organizzatrice e curatrice del festival Cash, Cans & Candy, nonché direttrice della
galleria d’arte Hilger NEXT nell’area trendy Brotfabrik. È stata lei ad invitare a Vienna divi internazionali come BUMBLEBEE (SU), FAILE (SU), FAITH47 (Sudafrica) e STINKFISH (Colombia), che dalla prima edizione del festival nel 2013 hanno lasciato nella città tracce ben visibili.
Il fatto che a Vienna in questo campo sia cambiato molto lo nota anche NYCHOS, uno
dei grandi esponenti austriaci della street art. “L’interesse per la urban art sta appena iniziando a crescere” afferma nel corso di un’intervista. Questa crescita a Vienna è più lenta rispetto ad altre città, perché “la città ha molto da offrire a livello visivo e dal punto di vista architettonico; è per questo che l’esigenza di arte pubblica non è forte come in altre metropoli”,
spiega NYCHOS. Ma “la gente si sta aprendo ed è felice di notare un vento nuovo”. E aggiunge: “Era ora”.
Il Canale del Danubio di Vienna è un hot
spot per la street art.
Shepard Fairey e Faith47 si sono
immortalati sui muri della Brotfabrik.
VIENNA
ORSO BIANCO E PICCIONI
Una delle sue opere più note a Vienna è “Dissection Of A Polar Bear” in Knöllgasse, nel decimo distretto. Ci ha messo solo quattro giorni per realizzare quest’opera d’arte di 400 m².
Con la sua agenzia di full service “Rabbit Eye Movement” (galleria, caffè, shop e centro creativo in Gumpendorfer Strasse) gestisce uno dei pochi hot spot della street art di Vienna.
L’obiettivo di NYCHOS, che ha già lavorato in 15 città diverse e ha già realizzato mostre personali a New York, San Francisco, Singapore e Torino, è soprattutto quello di “creare awareness e networking”.
E l’intento sembra essere riuscito. Infatti
i tempi in cui figure mascherate e armate di
bombolette spray attraversavano a notte fonda buie stradine alla ricerca di muri da “abbellire” sono finiti da un bel po’.
Nel 2004 è stata avviata dal Comune
l’iniziativa “Wiener Wand”, muro di Vienna. In
15 diversi posti, per una superficie totale di
5.000 m² è legale dar fondo alla bomboletta.
Molti di questi muri si trovano lungo il Canale
del Danubio e sono contrassegnati da un piccione. Gli argini del fiume che lambisce il centro di Vienna sono un hot spot per la street art
e l’arte dei graffiti. Qui la subcultura e la street art si mescolano a bar e ristoranti trendy.
Altre opere d’arte veramente interes-
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santi si trovano vicino alla Brotfabrik (decimo distretto), al Theresianum (quarto distretto), lungo il mercato Naschmarkt (sesto
distretto) e nei pressi della stazione ferroviaria ovest, dove gli artisti Cyrcle & Gaia e Cone
The Weird hanno abbellito sia l’esterno che gli
esterni del garage sotterraneo. Il Graffiti-Museum propone visite guidate ai punti caldi
della street art viennese. Anche la piattaforma artistica INOPERAbLE con i suoi murales
contribuisce a rendere più colorata la città.
Un interrogativo però rimane: a chi appartengono queste opere d’arte? Nychos: “A
nessuno e allo stesso tempo a tutti. È per questo che le facciamo nello spazio pubblico. Perché queste opere siano accessibili a tutti”.
Storica toilette ai giardini del Türkenschanzpark.
Anche l’artista della luce Brigitte Kowanz si è ispirata all’orologio a dado.
SUCCEDE CHE SEMPLICI OGGETTI DELLA VITA QUOTIDIANA CON IL PASSARE
DEL TEMPO DIVENTINO DEI CULT. A VIENNA CIÒ VALE PER UN OROLOGIO NELLO
SPAZIO PUBBLICO E UN INSOLITO PADIGLIONE.
L’OROLOGIO A DADO DI VIENNA
Agli inizi del Novecento non esisteva in Europa una misurazione del tempo precisa, la gente di solito regolava l’orologio in base agli orologi dei campanili. Per una fiorente metropoli
come Vienna la sincronizzazione della misura del tempo era imprescindibile. L’ufficio comunale ricevette così l’incarico di sviluppare insieme al produttore di orologi Schauer un nuovo
orologio elettrico. Nell’agosto 1907 ne fu sistemato il primo prototipo all’incrocio Opernring/
Kärntnerstrasse. Si trattava del primo orologio al mondo senza cifre, illuminato e attivato da
impulsi elettrici. La sua forma a dado con gli angoli smussati era stata scelta per motivi non
solo di praticità ma anche estetici. Nei decenni che seguirono, l’orologio a dado caratterizzò il volto della città più di qualsiasi altro oggetto quotidiano e divenne un’icona del Modernismo. La scritta “Normalzeit” sul quadrante indicava che si trattava dell’esatta ora mitteleuropea internazionale.
Nel 1938 a Vienna esistevano 37 orologi a dado, nel 1980 il loro numero raggiunse il
massimo storico, 78. Nel corso del tempo gli orologi furono aggiornati sia tecnicamente che
esteticamente. Nel 1971 si passò agli orologi radiocontrollati e nel 2002 si è adottato il comando satellitare via GPS.
Indifferentemente dal loro funzionamento interno, i viennesi sono molto affezionati ai
tradizionali orologi a dado, tanto da protestare ogni volta che se ne smonta uno, e anche l’introduzione della nuova generazione di orologi a dado nel 2008 ha scatenato molte discussioni. Questi originali orologi oggi sono considerati oggetti classici del design del Novecento, sono oggetto di pubblicazioni e si rende loro omaggio in musei e rassegne.
E ora dalle strade passano al polso. Una versione in edizione limitata (1907 pezzi) si può
acquistare p. es. da Lichterloh a Vienna e al MoMA Design Store di New York. Ne esiste anche una versione più piccola, al quarzo e non più in edizione limitata.
L’orologio a dado è stato anche la fonte di ispirazione per la linea “Time for Vienna”, che
comprende tazzine da caffè della manifattura Augarten, bicchieri dell’azienda Lobmeyr e una
miscela della casa da tè Demmer.
Diario di Vienna 2017 —
Icone del loro tempo
WIENER PAVILLON PISSOIR
Verso la metà dell’Ottocento le esigenze erano anche di un altro genere, e una di queste era la presenza di orinatoi pubblici nelle piazze e parchi molto frequentati. Per ridurre l’elevato consumo di acqua e l’odore sgradevole, il viennese Wilhelm Beetz ideò un sistema ad olio per disinfettarli. Il suo brevetto fu insignito di riconoscimenti internazionali e
non si utilizzò solo in Europa ma conquistò persino il mercato sudafricano. Ancora oggi alcuni orinatoi che riportano la scritta “Patent-Öl-Urinoir. Ohne Wasserspülung geruchlos”
(Orinatoio ad olio brevettato. Inodore senza sciacquone) ricordano il brevetto viennese.
L’azienda Beetz fu anche incaricata di realizzare orinatoi pubblici dalle pareti in ferro
verniciato. A Vienna si diffuse soprattutto l’orinatoio ottagonale noto tra gli addetti ai lavori
con il nome di “Wiener Pavillon Pissoir”. Nel 1910 a Vienna si trovavano 137 orinatoi e 73 servizi igienici pubblici. Il più noto è la toilette lungo la via Graben, nel centro storico. Anch’esso fu realizzato dall’azienda Beetz, e si trattò del primo servizio sotterraneo del genere, che
oggi è tutelato dalla Sovrintendenza ai Monumenti ed è l’unica toilette pubblica viennese in
stile liberty conservatasi.
T E STO : A N D R E A KO ST N E R
VIENNA
T E S TO : R O
BERT SEYD
EL
Icone del loro tempo
Quando un pezzo di design diventa un oggetto di culto. L’orologio a dado viennese
vanta una storia movimentata e a distanza di un secolo continua ad essere un’icona di
Vienna.
T E STO : S U SA N N E K A P E L L E R
1 Il Ballo dell’Opera prevede un codice di abbigliamento
molto rigido. Per gli uomini è d’obbligo il frac con il papillon
bianco, altrimenti non si può accedere alle sale. L’orologio
da polso rimane a casa, un orologio da taschino è un must
per chi indossa il frac.
Ad un ballo si può solo ballare? Cosa fare
se si ha fame? Accompagniamo due coppie
al Ballo dell’Opera di Vienna e diamo un’occhiata anche dietro le quinte. In occasione
del più noto dei 450 balli che si allestiscono
ogni anno a Vienna, l’Opera di Stato si
trasforma in una splendida sala da ballo.
4 Chi ha un posto in un palco può ritenersi fortunato. Comodamente seduti e sorseggiando una coppa di spumante si può così
assistere all’apertura del Ballo dell’Opera con le sue esibizioni di artisti e al festoso trambusto che segue nella sala da ballo.
VIENNA
3 Tutti agghindati si va all’Opera di Stato. L’entrata dal red carpet alla scalinata è una vera passerella. Passano di qua
tutti i VIP, tra i flash dei fotografi. I vestiti da ballo sono al centro dell’attenzione.
2 La preparazione delle signore dura un po’ più a lungo. Il codice di
abbigliamento per il Ballo dell’Opera richiede un lungo vestito da sera
e un’acconciatura elegante per chi ha i capelli lunghi. Il perfetto make
up non può naturalmente mancare.
Diario di Vienna 2017
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Backstage al Ballo dell’Opera
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6 Quando non stanno danzando, i partecipanti al ballo passeggiano attraverso l’Opera di Stato, le cui sale per l’occasione sono aperte dalla cantina alla soffitta. Le attrazioni non mancano: l’edificio ospita numerosi bar, lounge, buffet, un bar che serve solo
champagne e ostriche, un Heuriger e un casinò.
Diario di Vienna 2017
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Backstage al Ballo dell’Opera
5 “Alles Walzer” è la frase di rito con la quale si invitano tutti i presenti a scendere in pista. Un giro di valzer al Ballo dell’Opera è d’obbligo. A
mezzanotte poi è prevista la quadriglia del pubblico; è un maestro di ballo a spiegare, prima del suo inizio, come eseguire le figure di questo ballo, che
però spesso si trasforma in un allegro caos.
7 Il Ballo dell’Opera propone musica da ballo per
tutti i gusti; alla discoteca ad esempio ci si può
scatenare ai ritmi scelti da noti DJ. Per il ballo vengono ingaggiati 120 musicisti.
VIENNA
BALLO DI CAPODANNO
31 dicembre 2016 alla Hofburg
(palazzo imperiale)
BALLO DELL’ORCHESTRA
FILARMONICA DI VIENNA
19 gennaio 2017 al Musikverein
BALLO DEI CAFFETTIERI VIENNESI
17 febbraio 2017 alla Hofburg
(palazzo imperiale)
BALLO DELL’OPERA DI VIENNA
23 febbraio 2017 all’Opera di Stato
LIFE BALL
10 giugno 2017 al Municipio
FÊTE IMPÉRIALE
23 giugno 2017 alla Scuola di
Equitazione spagnola
9 Dopo l’ultima quadriglia alle quattro di mattina sono previsti slow fox e valzer lenti,
in fondo gli ospiti sono già un po’ stanchi...
10 I piedi sono doloranti e una lunga notte di balli volge al suo termine. Il Ballo dell’Opera ufficialmente termina alle cinque di mattina. A questo punto i partecipanti possono anche portarsi a casa
qualche fastosa composizione floreale.
G L I H I G H L I G H T D E L L A STAG I O N E D E I BA L L I
8 Ballare fa venir fame. Per
fortuna al Ballo dell’Opera c’è pure
un chiosco dei Würstel. E anche in
occasione di questa elegantissima
occasione le salsicce si mangiano
ovviamente con le mani.
Al Cimitero centrale oltre ai caprioli
vivono anche volpi, criceti e scoiattoli.
VIENNA
La colonia nei pressi del trafficato ponte autostradale presso il distretto
di Floridsdorf ospita circa trenta nidi di aironi cenerini.
Diario di Vienna 2017
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T E STO : A N G E L I K A ÖT T L
La città verde/Architetti e animaletti
14
A Vienna gli animali selvatici non vivono solo allo
zoo. Bambi, Tippete e compagnia bella spesso
sono più vicini di quanto pensiamo. Un safari attraverso la città.
Finalmente qualcosa si muove nel braccio laterale del Danubio, solitamente molto tranquillo.
Siamo a pochi passi dal ponte sul quale transita la linea U2 del metrò. Qualche secondo dopo il
curioso architetto esce con la testa dall’acqua e controlla l’ambiente circostante per vedere se
la compagna e il piccolo possono seguirlo senza pericolo. Accompagnato da tutta la famiglia il
castoro si lancia nelle sue avventure notturne.
A Vienna vivono circa 250 castori europei. “Vivono nelle loro “case”, che spesso all’occhio
inesperto sembrano essere soltanto dei semplici mucchi di rami e di foglie”, spiega Georg Popp,
un navigato fotografo naturalista che, insieme alla moglie Verena ha avviato il progetto “Wiener
Wildnis”. Con le loro foto e filmati desiderano sottolineare l’importanza della flora e della fauna
urbana. In occasione di un safari fotografico in città che ci permette di spiare insieme a loro gli
animali, abbiamo avuto l’occasione di vedere con quanta passione affrontino il tema.
DALL’ACQUA NELL’ARIA
I castori non sono gli unici animali che vivono nell’acqua o nelle sue vicinanze. Il mondo subacqueo
di Vienna ospita anche diversi altri animali che non avremmo mai immaginato di vedere qui: non
solo pesci, ma anche tartarughe dal ventre giallo e granchi ad esempio. “Sì, gli animali in acqua
sono interessanti, e inoltre le fotografie fatte dall’acqua offrono una suggestiva prospettiva della
città”, racconta entusiasta il fotografo mentre osserviamo una colonia di aironi cenerini nei
pressi del parco acquatico di Floridsdorf. “Gli aironi cenerini nidificano anche in zone urbane. È
abbastanza semplice scattare delle belle foto mentre fanno il nido, si contendono il territorio o
allevano i piccoli”, spiega Georg Popp.
UN CONSIGLIO
Il sito
www.wienerwildnis.at
propone numerose suggestive
fotografie di animali selvatici.
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CITELLI ALLA PRESE CON IL DENTE DI LEONE
Divertimento sul
grande fiume
IL DANUBIO CON I SUOI 2.850 CHILOMETRI DI LUNGHEZZA È IL SECONDO FIUME
EUROPEO PER LUNGHEZZA, ED È L’UNICO CORSO D’ACQUA AL MONDO CHE ATTRAVERSA
DIECI NAZIONI. IL TRATTO CHE BAGNA VIENNA È LUNGO 25 CHILOMETRI ED È UN’OASI DI
NATURA E DIVERTIMENTO NELLA METROPOLI. UN VIAGGIO SUL FILO DELLE ACQUE.
L’offerta ricreativa qui è enorme. A nord, presso la MARINA DI KUCHELAU i motoscafi non
aspettano che di sfrecciare tra i flutti. Tra i
momenti più elettrizzanti per chi è alla guida
di un bolide ci sono i cosiddetti “breakstop”
(una brusca frenata che fa abbassare la prua)
e gli “U-turn” (cambiamenti di direzione di
180 a 270 gradi). Anche gli appassionati di
wakeboard, wakesurf e sci nautico possono
praticare qui le loro discipline.
Più a valle si trova il VECCHIO DANUBIO
che nel Settecento era il braccio principale
del fiume e trasportava dunque la maggior
parte delle acque. Dopo la regolazione avvenuta nel 1875 il braccio principale prese il
nome di “Altwasser”, vecchia acqua, da cui
deriva anche il nome attuale. Oggi in questo
paradiso ricreativo si possono noleggiare circa 500 barche a remi, elettriche e pedalò. Il
posto è perfetto anche per chi vuole praticare la vela, nuotare o semplicemente abbronzarsi disteso su uno dei bellissimi prati e nei
popolari stabilimenti balneari dell’area. Chi la
giornata sull’acqua la vuole trascorrere attivamente non si perda lo STAND UP PADDLING
CENTER WIEN, al limite orientale dello
STABILIMENTO BALNEARE GÄNSEHÄUFEL;
da qui, muniti di board e pagaia, ci si potrà
lanciare alla scoperta delle acque di Vienna
in modo nuovo.
Chi raggiunge l’estremità meridionale
del Vecchio Danubio per poi proseguire verso le sponde del Vecchio Danubio troverà
due fantastiche location che non distano
molto l’una dall’altra e che veramente vanno viste. Al VIENNA CITY BEACH CLUB ci si
potrà cimentare in un’appassionante parti-
ta di beach volley o sorseggiare un cocktail
dalla sdraio. Qui il popolo della notte balla e
fa festa anche fino all’alba. Dopo una breve
passeggiata si vedrà già da lontano persone
sugli sci d’acqua che, trascinate da un’apposito skilift, si lanciano in salti spettacolari.
Qui infatti si trova il WAKEBOARDLIFT WIEN,
uno skilift nautico molto apprezzato soprattutto dai giovani. L’impianto, di cui fa parte anche il ristorante WAKE_UP, è una vera e
propria oasi del divertimento e del relax, che
inoltre è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (fermata della linea U2 del metrò
“Donaustadtbrücke”).
Di fronte, sul lato dell’Handelskai, si trova il moderno porticciolo MARINA WIEN, che
accoglie barche e motoscafi e del quale fanno
parte anche il ristorante MARINA e l’IMPIANTO RICREATIVO SPIDER-ROCK. Qui gommoni
come quelli dei Navy Seals con una potenza
fino a 900 cavalli vapore volano sull’acqua ad
una velocità che arriva ai 120 km/h: adrenalina alle stelle! Al parco avventura per grandi
e piccini si può anche sorvolare Vienna: con
l’impianto Flying-Fox, lungo 380 metri, ci si
libra nel cielo e lungo l’acqua ad un’altezza
di 40 metri.
L’ultima tappa di questo avventuroso viaggio lungo il Danubio sono le RAPIDE
ARTIFICIALI presso il ponte STEINSPORNBRÜCKE. Questo, che è il primo impianto del
suo genere in Austria, soddisfa gli standard
internazionali previsti per le competizioni, ma
anche gli sportivi amatori, che potranno farsi
trasportare dalle acque a colpi di pagaia praticando il rafting o il kayaking.
Diario di Vienna 2017 —
GLI ABITANTI DEL CIMITERO CENTRALE
Anche i caprioli non amano la folla. Ugualmente ne vivono tanti al limite di Vienna, in uno dei
cimiteri più estesi d’Europa, fedeli al motto di “Viva il cimitero centrale”, come recita il titolo di una canzone della leggenda dell’austropop Wolfgang Ambros. Nella sezione ebraica del
Cimitero centrale, con le sue lapidi a punta ricoperte di edera l’atmosfera è particolarmente
romantica. Se poi si riesce persino a guardare negli occhioni di un capriolo che spunta improvvisamente tra una tomba e l’altra, la spedizione fotografica è perfetta, anche se ancora
una volta non si è riusciti a cogliere l’attimo.
Merita veramente la pena di fare un safari nella giungla urbana di Vienna. Bastano occhi e orecchie aperte, e un po’ di pazienza, e il premio saranno bellissimi scatti con castori,
citelli & Co.
La città verde/Divertimento sul grande fiume
Un fotografo naturalista non deve avere paura degli animali, capita
per esempio che i cigni si avvicinino troppo con i loro becchi.
Per riuscire a puntare l’obiettivo su uno degli 8.500 citelli che vivono a Vienna bisogna essere più creativi. Georg Popp sa come fare: “I citelli non amano le piante alte. Basta mettere un
dente di leone o un filo d’erba davanti alla loro tana e dopo un po’ se ne escono per togliere
la fastidiosa erbaccia”. I graziosi roditori si sentono particolarmente a loro agio nei giardini
fioriti di Hirschstetten. E non sono solo i fotografi a emozionarsi quando improvvisamente un
gruppetto di citelli sfreccia fra panchine e visitatori.
Ugualmente adorabili sono i conigli selvatici. Una colonia abbastanza numerosa si è insediata lungo il Danubio nel tratto Handelskai, fra i binari della trafficatissima via ferroviaria.
Per osservarli ci vuole però un po’ di pazienza, i coniglietti sono proverbialmente paurosi.
CAMPIONATO MONDIALE DI BEACH VOLLEY
Dal 28 luglio al 6 agosto 2017 Vienna diventa la capitale mondiale del beach volley, quando all’appositamente allestita Arena dell’Isola del Danubio monta
le reti il Campionato mondiale di beach volley organizzato dalla FIVB. Il Center Court può ospitare
10.000 spettatori seduti, e per chi non vi troverà posto gli incontri verranno trasmessi anche nella limitrova Public Viewing Area. Per ulteriori informaziobeachvolleyball2017.vienna.info
ni:
VIENNA
EVENTO
Il paradiso naturale e ricreativo del Vecchio Danubio, lungo circa otto chilometri, dista solo alcune fermate di metrò dal Duomo di Santo Stefano. (in alto) E poi, per finire in bellezza, un cocktail al Vienna City Beach
Club? (in basso)
Per una notte Tamara Mascara insieme agli amici ci mostra la “sua” Vienna...
È praticamente impossibile non notare Tamara
Mascara quando attraversa la notte con gli amici. Abiti luccicanti, un trucco perfetto e gambe
che non finiscono più attirano tutti gli sguardi.
Tamara Mascara è make-up artist, stilista, diva del burlesque,
drag queen e DJane. La vistosa party girl è la guida perfetta per
i nottambuli ed una vera esperta della vita notturna di Vienna.
La notte di Tamara inizia il primo pomeriggio davanti allo
specchio per il trucco, ovviamente insieme agli amici e con fiumi
di Prosecco. Tamara non ci vuole svelare quanto tempo ci mette
il suo alter ego a trasformarsi in una favolosa drag queen, e glissa
ridendo con “Una cosa così non si chiede, perché di questo non
si parla”. Durante la cena alla TORRE DEL DANUBIO ci racconta
che molte notti di festa iniziano nel suo appartamento: “la mia
casa si potrebbe definire una house of shame; molti amici vengono prima da me per prepararsi e bere qualcosa, e qui succede di tutto”. Il ristorante girevole nella Torre del Danubio, con un
panorama a 360°, si trova a un’altezza di 170 metri. Tamara adora questo fantastico panorama. Prima di una lunga notte di party ama anche andare a cena al ristorante LABSTELLE WIEN o al
MOTTO AM FLUSS, situato direttamente in piazza Schwedenplatz.
Next Stop: PALMENHAUS AI GIARDINI DEL BURGGARTEN.
Secondo Tamara questo edificio in stile liberty, che nell’epoca
imperiale fungeva da serra, è sempre un posto perfetto per bersi uno o due deliziosi cocktail prima di andare a ballare. “Mi piacciono tutte quelle piante esotiche e l’atmosfera. Il Palmenhaus
emana un fascino imperiale, d’altra parte è anche un favoloso
ritrovo del mondo in”, ci spiega entusiasta, mentre sorseggia
con evidente piacere il suo Moscow Mule. Quando le chiediamo dove altro la si può incontrare ci spiega: “Vado spesso con
amici al 1010 BAR, nel centro storico. Trovo i camerieri perfetti,
i cocktail sono buoni e l’allestimento interno è fantastico. Mi piace un sacco anche il BONBONNIERE PIANOBAR, è come fare un
viaggio negli anni Trenta”.
A sinistra: Tamara adora calarsi nel ruolo di DJane. A destra: Tamara mentre si reca alla Säulenhalle
VIENNA
Diario di Vienna 2017
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Nightlife/Turno di notte con Tamara Mascara
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AN
L
Una notte di party senza selfie? Mai e poi mai. A Tamara piace presentare i sui outfit e il suo
styling su Instagram www.instagram.com/tamaramascaravienna & Co.
Caffè-bar Balthasar in Praterstrasse, nel secondo distretto
Caffè viennese
“reloaded”
Il Supersense nel palazzo Dogenhof
IL CAFFÈ DI VIENNA È UN ELEMENTO DELLA TRADIZIONE VIENNESE,
UN’ISTITUZIONE E UN LUOGO DOVE PASSARE PIACEVOLMENTE IL TEMPO.
LA CULTURA VIENNESE DEI CAFFÈ HA ANCHE DEI LATI GIOVANI:
AI LOCALI TRADIZIONALI SE NE AFFIANCANO DI MODERNI, DOVE
LE DIVERSE PREPARAZIONI DEL CAFFÈ SONO UN VERO RITUALE.
Il “classico” caffè viennese è un elemento integrante di Vienna già dall’Ottocento; la cosiddetta cultura del caffè “third wave” è invece un nuovo trend che si è affermato in città
appena da pochi anni. Per questa terza ondata della cultura del caffè non conta soltanto la provenienza del chicco ma anche la sua
maturazione, la torrefazione e una preparazione curatissima. In ambienti di solito molto
moderni si possono così sorseggiare espressi, cappuccini o altre varietà di caffè semplicemente perfetti.
Il miglior caffè del centro storico lo si può
bere da CAFFÈCOUTURE, al Palais Ferstel. Il
pluripremiato barista Georg Branny si occupa della torrefazione nella sua seconda filiale, nel nono distretto. A seconda di come lo
si desideri, per la preparazione della bevanda ci sono diverse macchine o anche il metodo “cold brew”.
Anche la via Praterstrasse nel secondo distretto è meta di pellegrinaggi per chi
ama bersi un buon caffè. Il gastronomo tirolese Otto Bayer ha aperto qui il KAFFEEBAR BALTHASAR: l’accogliente locale è in
perfetta armonia con il fantastico caffè che
viene preparato con una macchina Marzocco,
un vero e proprio oggetto di culto. Il locale SUPERSENSE, qualche isolato più in là, si
trova all’interno del palazzo Dogenhof. La facciata dell’edificio, sulla quale spicca persino
un leone di San Marco ricorda Venezia: perché quando si tratta di gustarsi un’ottimo caffè, anche l’occhio vuole la sua parte.
Al ritrovo KAFFEEFABRIK di Tobias
Radinger, lungo la via Favoritenstrasse nel
quarto distretto, si punta sulla torrefazione
della casa e su un ambiente sobrio. I chicchi
Radinger li acquista direttamente dal produttore. Molto interessante anche la formula del
locale KAFFEMIK, progetto di alcuni esperti di
IT nel simpatico settimo distretto; ogni mese
in questo locale minimalista si può bere caffè
proveniente da torrefazioni diverse.
Il WIENER RÖSTHAUS nell’ottavo distretto
si distingue anche dal punto di vista estetico.
In un ambiente che ricorda un negozio di articoli coloniali si serve un ottimo caffè i cui chicchi vengono torrefatti direttamente nel locale.
Una seconda filiale si trova al Prater di Vienna.
Il CAFÉ JONAS REINDL presso Schottentor
propone caffè della grande torrefazione viennese Süssmund. Anche qui, si curano molto i
metodi di preparazione e il design.
Le varietà di caffè a Vienna sono illimitate, e se si considera che qui ci sono più di
mille caffè e bar, ci vorrà del tempo per assaggiarli tutti.
— Nightlife/Caffè viennese “reloaded”
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Diario di Vienna 2017
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VIENNA
Della Torre del Danubio Tamara dice: “Trovo questo posto veramente incredibile! La vista sulla città ti lascia senza fiato”.
È giunto il momento di rinfrescare il trucco, la pennellata di cipria e il ritocco del rossetto ci fanno capire, che ora seguirà il culmine della serata. Si va a ballare e a far festa in
un locale che a Tamara piace molto, il VOLKSGARTEN SÄULENHALLE dove stasera ha luogo
l’“IMPERIAL MADNESS”. Il party, con le sue performance di burlesque è un chiassoso evento del mondo queer viennese e ha luogo ogni tre mesi circa. Tamara non attende a lungo per
mescolarsi ai party people e ballare. Dopo un po’ però si mette alla consolle in veste di DJane
e dà il via a una notte di balli scatenati.
Tamara Mascara la si incontra soprattutto ad eventi di burlesque e alle feste gay, anche
perché viene ingaggiata spesso come DJane. Uno dei suoi eventi preferiti, del quale è anche la coorganizzatrice, è “THE CIRCUS” all’ARENA DI VIENNA. In questi circoli l’evento ha
un’ottima reputazione anche a livello internazionale. Tamara adora l’Arena anche come sede
di concerti, e spesso ci resta a ballare fino all’alba.
Come però si concluda esattamente una notte di party, resta un mistero. Dopo il sorgere del sole le drag queen non si lasciano più fotografare...
Diario di Vienna 2017
Il gruppo dei Piccoli Cantori di Vienna, suddiviso in quattro cori composti da 25 bambini e ragazzi tra i 9 e i 14 anni,
vive, studia e canta nel palazzo Augarten, un tempo appartenente alla famiglia imperiale.
—
Famiglia/Musica per grandi e piccini
18
I bambini amano la musica, e a Vienna la
musica è nell’aria. “Flauto magico”, concerti,
Mozarthaus Vienna, Casa della Musica e non
solo: l’offerta musicale è vastissima e veramente adatta anche alle famiglie. Bambini e
ragazzi sono cordialmente benvenuti nella
città della musica.
T E STO : S U SA N N A B U R G E R
VIENNA
Il 24 febbraio 2017 ben 7.000 bambini si lasceranno incantare dalla magia e dalla musica del “Flauto magico” di
Mozart all’Opera di Stato di Vienna (a sinistra). Seguire le orme del genio della musica al Mozarthaus Vienna. (a destra)
Sarà difficile trovare un’altra città con un’offerta talmente vasta di musica per la giovane
generazione. L’educazione musicale a Vienna
riveste un posto di primo piano e risveglia nei
bimbi la passione per la musica, una passione
che durerà tutta la vita. Progetti che si rivolgono ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie al
Musikverein e al Konzerthaus di Vienna attirano oltre 60.000 visitatori a stagione. E non ci
si limita ad ascoltare in silenzio: tutti possono
partecipare, cantare, provare gli strumenti, vivere la musica, fare domande, fare esperimenti con i suoni e dare libero corso alla curiosità.
OPERE LIRICHE PER BAMBINI
Anche l’Opera di Stato di Vienna ci tiene
al suo pubblico giovane, come dimostrano
per esempio le iniziative apposite nel vicino Studio in via Walfischgasse. Il calendario
prevede diverse opere liriche per bambini,
e nel 2017 andranno in scena “Patchwork”
(prima prevista per il 27.1) e “Pünktchen und
Anton”. Ogni anno inoltre l’Opera di Stato
allestisce un evento veramente speciale: nel
fastoso salone del Ballo dell’Opera, dopo
l’evento 7.000 bambini possono assistere a
due spettacoli di un adattamento per bambini del “Flauto magico” di Mozart. Agli strumenti i solisti dell’Opera di Stato e l’Orchestra
Filarmonica di Vienna, cioè le vere star, anche per i bambini.
“Il Flauto Magico” è anche il pezzo forte del pluripremiato Teatro delle Marionette
della Reggia di Schönbrunn, sia nell’edizione
per bambini piccoli che nella versione lunga
per persone dai sei ai 99 anni.
La Volksoper propone opere liriche, operette, balletti e musical tra cui “My Fair Lady”.
In occasione dei workshop i bambini si avvicinano al teatro musicale giocando, cantando e facendo lavoretti, mentre gli artisti narrano loro aneddoti legati alla loro professione
e raccontano come funziona un’orchestra.
LA PRIMA BOY BAND DELLA STORIA
Il Coro dei Piccoli Cantori di Vienna vanta oltre cinque secoli di esperienza ed è la boy
band con la più lunga tradizione al mondo.
La loro sala da concerti all’Augarten si chiama
MuTh ed è un’istituzione affermata nel mondo culturale di Vienna. Qui si può assistere
ai loro nuovi spettacoli, che dalla world music vanno fino alle opere liriche per bambini.
I giovani talenti viennesi del canto frequentano una scuola apposita, e talvolta si esibiscono in altre scuole di fronte ai coetanei. Dopo
aver ascoltato un concerto al MuTh si raccomanda di fare una passeggiata nei giardini
dell’Augarten; molto popolare è il giro per carrozzelle che dura un’ora e si inoltra nei sentieri del parco. I parchi giochi e una piscina per
famiglie permettono ai piccoli di scatenarsi,
e nell’atmosfera rilassata del giardino della
Bunkerei ci si può rifocillare con uno snack.
IMMERGERSI NEL MONDO DELLA MUSICA
Una visita della Casa della Musica è un’esperienza per tutta la famiglia. Strumenti giganteschi, diversi computer e una tecnologia modernissima invitano a giocare, a sperimentare
e a esplorare. Si può anche dirigere l’Orchestra Filarmonica di Vienna, conoscere i grandi compositori del passato, cimentarsi al timpano o ascoltare i rumori che un bebè sente
nell’utero della mamma.
Un altro suggerimento per grandi e piccini è la Mozarthaus Vienna, al cui centro si
trova l’abitazione storica di Mozart al primo
piano. In questo appartamento per l’epoca
lussuoso composto da quattro camere, due
camerette e una cucina visse Wolfgang Amadé Mozart con la sua famiglia dal 1784 al 1787.
Il compositore, che amava stare in compagnia, organizzava qui allegre feste, e nella
camera riservata ai divertimenti si giocava
a carte, a biliardo e si allestivano concertini,
non sempre di musica seria.
19
Un viaggio di scoperta
attraverso il centro storico
PER GLI AMICI DEGLI ANIMALI
Il GIARDINO ZOOLOGICO DI SCHÖNBRUNN nel
2017 inaugurerà il suo nuovo recinto per le giraffe,
che sarà tre volte più grande di quello precedente.
Nello zoo più antico del mondo, si possono ammirare oltre 700 specie animali. Inoltre qui ci sono un
sentiero naturale interattivo con parete per il climbing, un sentiero tra le chiome degli alberi e diversi campetti giochi. Tra l’altro, nella Reggia, situata
accanto al giardino zoologico, si trova il museo per
bambini Schloss Schönbrunn Experience.
UNA PASSEGGIATA DI SIGHTSEEING PER TUTTA LA FAMIGLIA CONDUCE DAL
DUOMO DI SANTO STEFANO FINO AL MUSEUMSQUARTIER,
CON TANTO DI CAMPANA “PUMMERIN”, IMPERATRICE, FARFALLE E DINOSAURI.
DUOMO DI SANTO STEFANO
Il duomo in stile gotico che i viennesi chiamano anche “Steffl” è il simbolo di Vienna.
Il campanile settentrionale è dotato di un
ascensore con il quale si può raggiungere la
“Pummerin”, la campana più grande dell’Austria. I più sportivi prendono le scale, 343 gradini fino alla guardiola; da lì ci si può godere la vista su Vienna e su una parte delle
230.000 tegole del tetto. I più coraggiosi si
addentrano persino nelle catacombe.
HOFBURG
Negli Appartamenti imperiali grandi e piccini apprenderanno tante cose interessanti sulla vita quotidiana della famiglia imperiale, sugli hobby e i segreti della bellezza di Sisi. Alla
fine delle visite guidate per bambini, i piccoli
potranno travestirsi da principi e principesse.
CASA DELLE FARFALLE
Il Palmenhaus nei giardini del Burggarten è
considerato uno degli edifici in stile liberty
più belli del mondo. Centinaia di farfalle svolazzano liberamente in questa foresta amazzonica in miniatura dotata di cascata, di laghetti e di ponticelli. Un suggerimento: un
picnic nei giardini adiacenti. Sarà presente
anche Mozart, immortalato nel marmo.
KUNSTHISTORISCHES MUSEUM E
NATURHISTORISCHES MUSEUM
A sinistra, con il centro storico alle spalle si
trova il il Kunsthistorisches Museum, il museo
di storia dell’arte, che custodisce gli oggetti collezionati dagli Asburgo: mummie, antichi esseri mitologici e tutta una galleria piena di dipinti. Il Naturhistorisches Museum, il
museo di storia naturale, situato di fronte, è
molto apprezzato soprattutto dai bambini.
Sono qui esposti tantissimi diversi animali,
dai dinosauri fino ai microorganismi. E non
mancano i reperti della preistoria.
MUSEUMSQUARTIER
Sull’area di 1.600 m² dello ZOOM Museo per
Bambini è permesso domandare, toccare,
scoprire, sentire e giocare a piacimento. Per
i più piccoli c’è la sezione Ozean, mentre attendono i più grandicelli coinvolgenti rassegne e lo studio dei cartoni animati. Dschungel Wien si chiama il teatro per il giovane
pubblico. Due musei propongono atelier e
visite guidate per bambini: il mumok, che
punta i riflettori sull’arte contemporanea, e
il Museo Leopold, dedicato soprattutto allo
stile liberty, al circolo Wiener Werkstätte e
all’Espressionismo.
Al Naturhistorisches Museum domina la Sala dei Dinosauri un modello
mobile e lungo sei metri di un allosauro.
Divertimento in ogni stagione
— Famiglia/Un viaggio di scoperta attraverso il centro storico/Divertimento in ogni stagione
HILA FAHIMA NEL RUOLO DELLA REGINA DELLE NOTTE
NEL “FLAUTO MAGICO PER BAMBINI”
La soprano israeliana Hila Fahima che interpreta fra l’altro
Zerbinetta (“Arianna a Nasso”), Fiakermilli (“Arabella”), Gilda
(“Rigoletto”) e Sophie (“Werther”) all’Opera di Stato dice del
suo rolo di Regina della Notte nel “Flauto magico per bambini”: “Mi piace molto cantare per i bambini, perché si lasciano trascinare dalle emozioni. Vedo subito quando il mio personaggio gli piace! I bambini seguono la trama con grande
partecipazione. Questo sarebbe di sicuro piaciuto a Mozart!”
Diario di Vienna 2017
M A N I F E STA Z I O N E
Al concerto dello zoo al Virtostage della Casa della Musica i bambini
possono lanciarsi in un viaggio di scoperta interattivo.
Una visita di Vienna a bordo di un fiacre è un’esperienza indimenticabile. (a sinistra) I mercatini natalizi
di Vienna sono un mondo magico e fiabesco e molti prevedono offerte per bambini come giostre, trenini e bricolage. (a destra)
Nella stagione calda bambini e adulti amano recarsi al Prater, un parco dei divertimenti variopinto e coinvolgente con oltre 260 attrazioni. Chi vuole salire in alto in alto prenderà la
“Schwarze Mamba”, per gli amanti del brivido invece c’è il trenino fantasma “Geisterbahn”. Il
museo Madame Tussauds espone 75 noti personaggi del presente e del passato tra cui anche la star del calcio David Alaba. La Ruota panoramica gira lentamente ad una velocità di
2,7 km/h e i vasti prati del limitrofo Prater verde sono perfetti per scatenarsi.
La neve e una temperatura frizzante, sono questi gli ingredienti perfetti per i mercatini
natalizi, uno dei quali è quello davanti al Palazzo del Belvedere. Soprattutto gli occhi dei bambini brilleranno alla vista dei deliziosi dolci e degli oggetti artigianali. Alla fine di gennaio la
piazza di fronte al Municipio in occasione dell’Incanto del Ghiaccio si trasforma in un’enorme
pista di pattinaggio (8.000 m²) con tanto di sognante sentiero ghiacciato attraverso il parco.
Se fuori piove si può andare alla Casa del Mare, con i suoi favolosi acquari e terrari. Time
Travel Vienna permette di fare un moderno viaggio nel tempo e di scoprire 2.000 anni di storia di Vienna. E all’impianto termale Therme Wien, il più grande d’Europa in città, l’acqua è
piacevolmente calda.
VIENNA
D’ESTATE, D’INVERNO, CON IL SOLE O CON LA NEVE:
VIENNA OFFRE PROGRAMMI PER FAMIGLIE 365 GIORNI ALL’ANNO
La cultura del buon bere/Sapori e con stile
Josef Hoffmann, coppe, 1922 e 1923, soffiate a stampo dall’azienda
Böhmische Manufaktur per il circolo Wiener Werkstätte
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Diario di Vienna 2017
—
T E STO : E L I SA B E T H F R E U N D L I N G E R
Del Vino Viennese esistono diverse varietà e tipologie. Innumerevoli riconoscimenti ma anche la tradizione degli Heuriger hanno
fatto di questa gustosa bevanda un bene culturale. Ma cosa ne
sarebbe di questo nettare senza la giusta confezione?
VIENNA
Josef Hoffmann, ritratto, 1903
Caraffa con bicchieri in vetro per l’arciduca Rodolfo, J. & L. Lobmeyr, intorno al 1860
Una bottiglia di vino è molto più di un semplice contenitore,
è un’opera d’arte che va apprezzata prima del primo sorso.
E così anche l’etichetta è molto più di una semplice scritta:
è una promessa.
Le etichette disegnate dell’azienda Lenikus sono un rispettoso omaggio agli antichi abitanti delle colline. Quando
il bacino viennese era ancora un mare, qui vivevano animali preistorici che hanno lasciato una traccia nel terreno e nel
carattere del vino.
Le etichette dell’azienda vitivinicola Cobenzl invece riflettono le tradizioni viventi. Perfette come accompagnamento per i piatti della tradizionale Cucina Viennese, decorano i
classici vini con l’immagine delle principali attrazioni cittadine. Anche nello storico vigneto “Liesenpfennig”, situato nel
parco della Reggia di Schönbrunn, da pochi anni si è tornati a vendemmiare, e il risultato non è soltanto buono da bere
ma anche bello da vedere, le bottiglie del “Liesenpfennig” riportano infatti il ritratto di Maria Teresa.
L’elegante vino rosé realizzato con uve Pinot Noir dell’azienda vitivinicola Mayer am Pfarrplatz dà una strizzatina d’occhio alle belle ragazze di periferia descritte da Schnitzler. Una
vera e propria composizione, che inizia con il colore rosa salmone del vino, continua con l’allegra etichetta e si conclude con il piacere della degustazione. E poi il nome: Fräulein
Rosé von Döbling, signorina Rosè di Döbling.
La viticoltrice Jutta Ambrositsch, neofita della viticoltura, etichetta i suoi vini in modo personale, impegnato e con
un tocco di umorismo viennese. La Ambrositsch, che originariamente era grafica, ha chiamato uno dei suoi vini bianchi semplicemente: “Ein Liter Wien”, un litro di Vienna. Non
c’è altro da dire.
IL BICCHIERE DI VINO – UNA VESTE PREZIOSA
Un tempo la gente brindava con semplici boccali, la famiglia imperiale invece beveva da calici soffiati a bocca. L’arte della soffiatura del vetro a Vienna vanta una lunga tradizione, e ancora oggi si usano i preziosi bicchieri degli Asburgo per i più importanti ricevimenti del Presidente della Repubblica.
I designer del circolo Wiener Werkstätte, primo fra tutti Josef Hoffmann, ci tenevano particolarmente alla cultura della tavola. In cooperazione con gli esponenti del primo Modernismo la tradizionale manifattura di oggetti in vetro Lobmeyr ideò numerose serie di bicchieri
che vengono realizzate e vendute ancora oggi.
Un classico intramontabile: il
classico “Fasslbecher”
21
UN BICCHIERE DI RICORDI
UN SUGGERIMENTO
Un popolare luogo d’incontro nelle calde serate
estive è il Summerstage sulla via Rossauer Lände.
In luglio ha qui luogo il Festival del Vino e della Cultura: numerosi viticoltori viennesi propongono vini
pregiati per le degustazioni, e i migliori cuochi creano tipici menù viennesi. Integrano l’evento reading
letterari e musica dal vivo.
Dagli Heuriger sulla collina Nussberg ci si può godere una
vista favolosa sulla città e i suoi dintorni.
Dalle alture all’Heuriger
A VIENNA TUTTE LE STRADE PORTANO AL VINO. LE PIÙ BELLE SI SNODANO SUI COSIDDETTI
“MONTI DI CASA DEI VIENNESI”, E NON SONO RISERVATE SOLO AGLI ESPERTI DI TREKKING. UN BIGLIETTO
PER I MEZZI PUBBLICI E UN PAIO DI SCARPE BUONE BASTANO PER ANDARE ALLA LORO SCOPERTA...
La terrazza della chiesa sulla collina LEOPOLDSBERG (425 m)
è nota solo a pochi. Nelle giornate limpide da qui la vista può
spaziare oltre Vienna fino a Bratislava, che si trova a 55 chilometri di distanza. In basso il Danubio divide il mare di case
a cui fa da cornice il Bosco Viennese e in cui risaltano i simboli della città: il Duomo di Santo Stefano, la torre DC Tower,
fatta costruire da Dominique Perrault, la Ruota panoramica
e il Millenium Tower.
Questa “vetta” del Bosco Viennese, come del resto anche
tutte le altre, è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici,
e precisamente con l’autobus di linea 38A. Una passeggiata
piana e asfaltata che costeggia la storica Höhenstrasse, una
strada che ancora oggi emana il fascino degli anni Trenta, attraversa il bosco e conduce alla collina Kahlenberg. Spesso
qui si incontrano persone a piedi o in mountain bike, infatti qui
si incrociano i più bei sentieri per trekking e i più impegnativi percorsi per mountain bike di Vienna. Il vicino prato
Elisabethwiese è perfetto per un picnic e anche la trattoria
Josefinenhütte, con il suo ambiente rustico e nostalgico è ideale per una sosta. Accanto alla trattoria inizia il parco avventura del Kahlenberg, i cui sentieri attraverso le chiome degli
alberi giungono ad un’altezza di 20 metri.
UN “G‘SPRITZTER” CON VISTA SU VIENNA
A pochi passi si estende il frequentatissimo altopiano del
KAHLENBERG (484 m). La vista da qui è semplicemente stupenda, soprattutto la sera. Un ristorante e qualche piccolo
ritrovo, e se si vuole persino un hotel, rendono molto piacevole questa gita su una delle più popolari colline viennesi.
A questo punto il vino non è lontano. Si costeggiano le
pietre tombali coperte di vegetazione del suggestivo cimitero Josefsfriedhof e poi si scende lungo il percorso “Eiserne
Hand” per raggiungere gli Heuriger di Vienna da cui ci si può
godere la vista più bella: Sirbu, Hirt am Kahlenberg, Mayer e
Wieninger am Nussberg, tutti adagiati nel bel mezzo dei vi-
gneti. Chi non si ferma per bersi un “G‘spritzer” continua la
passeggiata fino alle località vitivinicole lungo il Danubio: il
minuscolo villaggio KAHLENBERGERDORF o il sobborgo di
NUSSDORF.
GODERSI LA VITA SENZA FAR FATICA
La collina del COBENZL (492 m) è molto simile alla vicina
altura del Kahlenberg. La bellissima vista, il fatto che è facile
da raggiungere e una ricca offerta gastronomica ne fanno una
destinazione perfetta per una gita. Qui c’è posto per tutti: le
famiglie vengono per il recinto dei cinghiali, il campo giochi in
mezzo al bosco o anche la fattoria per bambini, i buongustai e
gli amanti del vino fanno sosta all’azienda vitivinicola Cobenzl,
in uno dei due ristoranti o anche all’Octogon, con il suo locale
e il cerchio degli alberi della vita.
Alcuni salgono con l’autobus per poi scendere a piedi
tra i vigneti fino al famoso sobborgo vitivinicolo di GRINZING,
dove li attendono gli ippocastani, graziose case in stile Biedermeier e i migliori Heuriger di Vienna, dalla A come Alter
Bach-Hengl fino alla Z come Zawodsky. Per chi ama camminare il Cobenzl è il punto di partenza ideale per una gita sulla collina dell’HERMANNSKOGEL (542 m), il monte più alto
di Vienna. L’ultimo tratto della salita è sì faticoso, ma ricompensano la fatica la favolosa vista dall’osservatorio Habsburgwarte, inaugurato nel 1889, e gli ottimi Heuriger nei vicini sobborghi di SALMANNSDORF, SIEVERING e NEUSTIFT.
Nell’area settentrionale della città ci si potrà godere un
bel panorama e un bicchierino di vino dalle pendici della collina BISAMBERG (358 m), senza dover per questo raggiungere la vetta. Chi infatti sale lungo l’antica stradina acciottolata
STAMMERSDORFER Kellergasse, costeggiata di cantine vinicole, improvvisamente si troverà nel mezzo dei vigneti. Qui
noti viticoltori come Göbel e Weinhandwerk servono il loro
vino “Gemischter Satz” in giardino, con una vista favolosa su
Vienna e i suoi dintorni.
VIENNA
T E STO : PAU L DA N I E L
Diario di Vienna 2017 —
Il vino viennese/Dalle alture all’Heuriger
Tra i clienti di quello che era il fornitore di corte imperiale e regio Lobmeyr non ci sono solo
stirpi reali e alta aristocrazia, anche Peter Falk, più noto come Ispettore Colombo, acquistò
qui un regalo per la moglie. Ancora oggi i più celebri designer cooperano con il produttore viennese di oggetti in vetro; tra i nomi più noti basti ricordare Stefan Sagmeister, Helmut
Lang o Ted Muehling. Quasi troppo bella per poterla regalare è la serie ideata dalla coppia
di designer Polka.
Ciò che un tempo all’Heuriger era un normalissimo bicchiere ora è divenuto un oggetto di cult. Lo studio di design Das Goldene Wiener Herz si è specializzato nella moderna
reinterpretazione di un classico, e cioè del tradizionale bicchierino bombato, il cosiddetto
“Fasslbecher”, che ora, anche grazie all’uso delle decorazioni in oro zecchino, è considerato
un souvenir originale e pregiato.
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Percorso di viaggio
individuale con myVienna
Grazie a myVienna è possibile preparare facilmente un
percorso di viaggio individuale. Con un clic potete inserire
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contrassegnati da una valigia. E la cosa migliore è che
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persone. Diario di Vienna in versione digitaleOltre alla
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disponibile anche una versione desktop. Il diario di Vienna
digitale con suggerimenti, immagini e video è senza
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Diario di Vienna 2017
—
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Prenotazioni hotel e informazioni
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giri della città, servizio prenotazione biglietti, collegamento WI-FI gratuito e
last minute ticket per alcune istituzioni scelte
TOURIST-INFO STAZIONE CENTRALE DI VIENNA
All’info point delle ferrovie austriache ÖBB
Tutti i giorni 9 – 19
Informazioni, prenotazione hotel, vendita Vienna Card, opuscoli, depliant
TOURIST INFO AEROPORTO DI VIENNA
Area arrivi, livello “Ebene 0”
Tutti i giorni 7 – 22
Informazioni, prenotazione hotel, vendita Vienna Card, opuscoli, depliant
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VIENNA
CORTOMETRAGGI SU VIENNA
Nel 2016 l’Ente per il Turismo di Vienna ha indetto
il concorso di cortometraggi “The Rhythm of
Vienna” in cooperazione con il festival VIS Vienna
Independent Shorts e l’agenzia Vienna Shorts. I tre
cortometraggi vincitori si possono vedere all’indirizzo
shortfilm.vienna.info
T E STO : M A RT I N A P O L Z E R
23
Nel periodo di Pasqua, in aprile, i mercatini
pasquali di Vienna propongono tradizionali
decorazioni e uova dipinte con maestria. Non
mancano inoltre le offerte culinarie e musicali,
nonché programmi ideati appositamente per i
bambini.
Un prete cattolico dalla battuta pronta ed un sindaco
comunista sono i personaggi principali della prima
austriaca del musical “DON CAMILLO & PEPPONE”
che andrà in scena a fine gennaio al teatro Ronacher.
La FESTA DELL’ISOLA DEL DANUBIO, alla
fine di giugno, offre tre giorni di musica e
intrattenimento. Ben 1.500 musicisti fanno
tremare l’isola, tre milioni di visitatori si potranno
godere lo svariato programma e l’ingresso è
gratuito.
Diario di Vienna 2017 —
L’evento VIENNA CITY MARATHON
ha luogo il 23 aprile, e il suo tracciato
costeggia le più belle attrazioni di Vienna.
Un milione di spettatori fa il tifo per oltre
42.000 corridori professionisti e amatori.
Altri highlight…
A partire dalla primavera 2017 nel DOM MUSEUM
WIEN, che è stato appena restaurato, saranno
esposti preziosi oggetti di arte sacra del
Medioevo e pregiati oggetti dell’epoca imperiale
affiancati a capolavori del Modernismo classico e
dell’Avanguardia.
Per quattro settimane in luglio e agosto a
Vienna regna la danza. Al festival IMPULSTANZ
si esibiscono professionisti internazionali della
danza. Ben 250 workshop non attendono che i
partecipanti.
Nell’autunno 2017 riapre i battenti
il WELTMUSEUM WIEN, uno dei più
importanti musei di etnologia del mondo.
Saranno qui esposti anche il celeberrimo
copricapo azteco di Montezuma
“Penacho” e oggetti del navigatore inglese
James Cook.
VIENNA 2018: BELLEZZA E ABISSO.
KLIMT.SCHIELE.WAGNER.MOSER.
Per ricordare il centenario della morte di
Gustav Klimt, Egon Schiele, Otto Wagner e
Koloman Moser Vienna per il 2018 ha scelto
il motto “Modernismo viennese”. Così si
renderà omaggio ai maggiori protagonisti
della Vienna a cavallo tra Ottocento
e Novecento. Più di 20 manfestazioni
non punteranno però l’attenzione
esclusivamente su questi grandi artisti,
ma presenteranno anche altri esponenti
di quest’epoca così importante per arte e
cultura: da Sigmund Freud fino a Arnold
Schönberg, Josef Hoffmann, Adolf Loos,
Berta Zuckerkandl e Ludwig Wittgenstein.
www.wienermoderne2018.info
In autunno la VIENNA DESIGN WEEK trasforma
Vienna nel centro del design. Il tema viene
affrontato con diverse manifestazioni, rassegne
e visite guidate.
T E STO : A N D R E A KO ST N E R
VIENNA
Dal 21 settembre all’8 ottobre sullo sfondo della
Ruota panoramica viene allestito l’evento WIENER
WIESN-FEST, che propone intrattenimento nel
mezzo di un’atmosfera folcloristica. E in più c’è
anche il Rosa Wiesn-Fest, per la comunità gay &
lesbian.
Photo VBW © Rafaela Pröll 2016
A new musical
Music and Lyrics
Book
STEPHEN SCHWARTZ
CHRISTIAN STRUPPECK
Director
TREVOR NUNN
wo r l d p r e m i e r e S e p t e m b e r 2 0 1 6
A legendary Viennese Theater Director and Entertainer
Immerse yourself in the theatre world of the 18th century and experience a musical about one of the most fascinating
theatrical couples of the era: Emanuel & Eleonore Schikaneder. Emanuel Schikaneder is a legend in Viennese theatre
even today and is considered the 18th century’s most important impresario and theatre-maker. Without his turbulent
love story with Eleonore, one of opera’s greatest works – „The Magic Flute“ – would never have been written.
SC HI KA NEDE R. MU SI CALVIENNA . AT
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