Il sistema immunitario è l`insieme di organi, linfonodi e

Sommario
Capitolo 1
È la natura l’arma di difesa migliore
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Capitolo 2
I rimedi più efficaci contro virus e batteri
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Capitolo 3
Come affrontare le principali infezioni
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Capitolo 4
Mangia così e non ti ammali più
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Capitolo 1
È la natura
l’arma di difesa
migliore
Contro le principali infezioni sostituiamo
gli antibiotici di sintesi con le cure naturali:
sono prive di effetti collaterali e funzionano
SCONFIGGERE
NATURALMENTE LE INFEZIONI
I
l sistema immunitario è l’insieme di organi, linfonodi e
cellule di difesa che ci protegge - ogni giorno ma soprattutto nei mesi più freddi dell’anno - dall’aggressione di germi, virus e batteri: un alleato prezioso che va potenziato
affinché possa entrare subito in azione per riconoscere e
combattere i “nemici”.
Il sistema immunitario è strettamente interconnesso con
tutti gli altri sistemi, in particolare con i “due cervelli” del
nostro corpo: quello neuronale, che attraverso le funzioni
psico-endocrino-immunologiche governa i processi di autoguarigione, e il “cervello emotivo” - ovvero l’intestino - in
quanto sede della maggior parte delle cellule immunitarie.
Da questo punto di vista più che “stimolare il sistema”,
bisogna proteggerlo, capire cosa gli impedisce di funzionare
al meglio e cosa ostacola il naturale processo di autoguarigione. Alla base di molte infezioni, allergie o intolleranze,
ad esempio, si nasconde uno stato infiammatorio acuto o
cronico della mucosa intestinale, che altera l’attività dei
leucociti a livello locale e può estendersi poi alle mucose
respiratorie e a quelle genitourinarie.
Allo stesso modo è noto che stress e disturbi dell’umore influiscono pesantemente sul sistema endocrino e quindi, a
cascata, sul sistema immunitario. Per proteggere la nostra
salute e ammalarsi il meno possibile meglio quindi puntare
su rimedi naturali capaci sia di sostenere e modulare in
modo dolce la risposta immunitaria che di combattere i
fenomeni infiammatori
ammatori.
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È la natura l’arma di difesa migliore
I principali nemici che ci attaccano
Il nostro organismo è esposto continuamente al contatto
con i cosiddetti microrganismi che vanno distinti in virus
e batteri. Per la maggior parte questi sono inoffensivi, ma
alcuni sono invece patogeni e possono causare malattie.
• I virus sono “parassiti” che hanno bisogno di utilizzare
Lo stato d’animo influisce
sul sistema immunitario
È da sempre risaputo che la psiche svolge un ruolo di
primaria importanza nella gran parte delle patologie. Il
sistema immunitario non fa eccezione ed è in
connessione con il sistema nervoso, il sistema
endocrino e la mente. Si può quindi affermare che la
serenità e il benessere psichico contribuiscono
all’efficacia e alla sinergia di azione fra ormoni e
anticorpi. Di conseguenza, un calo dell’energia del
sistema immunitario si potrebbe manifestare attraverso
una modificazione negativa dell’umore. Anche in caso di
stress e nervosismo, l’organismo può risentire di un calo
fisiologico che spesso porta a un indebolimento delle
difese, favorendo così la comparsa di alcuni disturbi.
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altre cellule per riprodursi. Al di fuori delle cellule ospiti, i virus sono praticamente inattivi. Inoltre non sono
naturalmente presenti nel corpo umano. Le infiammazioni di tipo virale possono avere fonti molto diverse. I
virus di tipo A vengono trasmessi dagli animali e sono
responsabili delle influenze più gravi. I virus B, invece,
sono trasmessi da uomo a uomo e causano i malanni più
“classici”. I virus di tipo C, infine, provocano malesseri
lievi. Gli antibiotici, destinati a combattere i batteri, sono
inefficaci verso le infezioni da virus.
• I batteri sono, invece, esseri viventi microscopici. A differenza dei virus, possono crescere su superfici non viventi e moltiplicarsi autonomamente. Inoltre attaccano
il corpo distruggendo le cellule e mangiando i tessuti. I
batteri non sono, però, tutti portatori di malattie. Nel
nostro intestino, per esempio, vivono centinaia di tipi
di batteri “amici”, utilissimi per il buon funzionamento
del nostro organismo e utili contro le malattie. I batteri
che portano le malattie possono essere debellati grazie
agli antibiotici. Fra i più pericolosi ci sono quelli che
causano la tubercolosi e molte forme di polmonite.
• Altri tipi di infezioni, infine, possono essere causate dai
cosiddetti miceti (o funghi come vengono chiamati gergalmente). Le forme più diffuse interessano la pelle, le
unghie o le mucose, cioè le superfici interne di organi
come la bocca o la vagina. La maggior parte delle micosi viene trasmessa all’uomo dall’ambiente, per inalazione
o attraverso il contatto con materiali infetti. Una delle
micosi più conosciute è la Candida albicans.
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È la natura l’arma di difesa migliore
No alla corsa all’antibiotico
Spesso quando ci ammaliamo ricorriamo, troppo facilmente e non sempre sotto il controllo medico, all’uso di
farmaci di produzione chimica.
In particolare, soprattutto negli ultimi tempi, si è sviluppata l’errata abitudine di usare antivirali e antibiotici di
sintesi senza però fermarsi a riflettere se è davvero il caso
di introdurli nel nostro organismo e senza considerare le
loro possibili conseguenze.
Nessuno mette in dubbio che per alcune malattie è assolutamente necessario l’utilizzo di farmaci e antibiotici di
sintesi chimica, ma è innegabile che si stanno sempre più
evidenziando casi in cui il loro abuso è palese.
COME AGISCONO I FARMACI DI SINTESI
Gli antibiotici di sintesi sono farmaci in grado di intervenire sui batteri: o uccidendoli, oppure impedendone la
moltiplicazione all’interno dell’organismo.
Nel primo caso, gli antibiotici sono definiti dall’azione
battericida, mentre nel secondo vengono denominati batteriostatici.
La differenza principale che possiamo riscontrare fra gli
antibiotici e che ci permette di fare una chiara e specifica
suddivisione, è comunque il loro spettro d’azione.
Esistono, infatti, antibiotici che agiscono su un grande
numero di tipologie di batteri e che quindi avranno uno
spettro d’azione ampio, ma ci sono anche quelli che si limitano a trattare solo alcune infezioni in particolare, restringendo così il loro spettro d’azione e rendendolo più
mirato e specifico.
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I batteri “ribelli” ai trattamenti tradizionali
È importante sottolineare che gli antibiotici di sintesi non
combattono i virus e quindi è opportuno non usarli in
caso di patologie d’origine virale (come per esempio per
curare una banale influenza), in quando il loro uso è inutile e in alcuni casi può rivelarsi anche dannoso. Il primo
rischio cui si può andare incontro è di “fortificare” il batterio che si vorrebbe “aggredire” ed eliminare. Questo può
avvenire perché, se l’utilizzo del farmaco non avviene secondo alcune specifiche indicazioni, genera nel batterio
una forma di immunità (una specie di barriera) al principio attivo contenuto nell’antibiotico che quindi lo rende
resistente al trattamento. Inoltre, il ricorso smodato a questi farmaci può comportare un’altra conseguenza, ovvero
che se da un lato si registra una significativa riduzione
delle malattie infiammatorie delle prime vie aeree (naso e
gola), dall’altro si osserva un netto aumento di quelle delle vie aeree più basse (bronchi e polmoni) che sono di gran
lunga più delicate delle prime.
I rischi dei farmaci aumentano…
• Se si assume un antibiotico per un periodo troppo esteso o
troppo breve;
• se si fa un uso spropositato e “gratuito” dell’antibiotico;
• se l’antibiotico viene utilizzato con un fine preventivo;
• se si assume l’antibiotico per combattere malattie d’origine
virale e non batterica;
• se si usa un antibiotico ad ampio spettro quando non è
necessario, andando così ad attaccare altri batteri “innocui”.
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È la natura l’arma di difesa migliore
L’ALTERNATIVA
LA OFFRE LA NATURA
C
ontrariamente alla recente tendenza, è possibile, in
alternativa all’uso degli antibiotici chimici, avvalersi delle altrettanto valide proprietà degli antibiotici naturali, ovvero di quelle sostanze “verdi” che al loro interno
contengono importanti principi attivi naturalmente efficaci contro i microrganismi patogeni.
Si tratta di erbe dalla valida azione antibatterica, utili
anche contro le patologie d’origine virale (e talvolta anche
contro alcuni funghi) contro le quali l’uso degli antibiotici farmacologici è sconsigliato perché assolutamente inefficace.
Molte piante hanno anche un effetto immunomodulante,
in grado di potenziare e stimolare il sistema immunitario
e opporsi alle infezioni.
Esse possono quindi essere usate non solo a scopo terapeutico per accelerare la guarigione ma anche come prevenzione. A questo proposito è possibile usufruire anche di
trattamenti omeopatici mirati e del supporto anche preventivo di alcuni oligoelementi.
Il loro effetto, in ogni caso, è appunto naturale, non aggressivo, stimolando il sistema immunitario e aiutando a
prevenire i mali di stagione come influenza, raffreddori,
ma anche altre infezioni come la cistite, la tonsillite, l’herpes ecc. Quando si potenzia dall’interno il sistema immunitario, il corpo è in grado naturalmente di attivare le
proprie difese, di rafforzarsi ed essere in grado di proteggersi da solo dalle aggressioni esterne.
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Le piante che neutralizzano i microrganismi
Come già detto, è possibile intervenire in alcune patologie
d’origine batterica utilizzando per esempio alcune piante
in tintura madre, capsule, oli essenziali o macerati glicerici che svolgono principalmente quattro attività: antinfiammatoria, disinfettante, immunostimolante e rinforzante.
Le più importanti sono:
• l’echinacea, che blocca gli agenti patogeni;
• l’acerola e la rosa canina, ricche di vitamina C;
• il coriandolo, la spezia battericida;
• il ribes nero, l’antinfiammatorio naturale;
• l’astragalo, utile per combattere i virus;
• l’aglio, il rimedio antibatterico più antico.
Gli antibatterici omeopatici
Anche l’omeopatia può essere usata come antibiotico naturale perché interviene nel trattamento della patologia
stimolando e fortificando le naturali difese immunitarie
presenti nell’organismo. I principali omeopatici antibiotici, antivirali e immunostimolanti sono il Pyrogenium, il
Mercurius solubilis, l’Uncaria tomentosa, l’Hepar sulfur.
Esistono poi rimedi che vengono assunti a scopo preventivo sotto forma di vaccini, da assumere già in autunno.
La cura, in particolare, agisce sul potenziamento di:
• difese immunitarie “aspecifiche”, per esempio favorendo
la produzione di saliva, che facilita l’espulsione delle tossine e delle scorie presenti;
• difese specifiche, per esempio incrementando l’azione di
difesa delle cellule immunitarie.
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