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Ritar
www.ritar.com
FibRa oTTica SaT+DTT
Nuovo Flare: con SCR e DiSEqC
U
na soluzione bidirezionale con larghezza di banda
da 100 a 2.150 MHz. Flare è stato progettato per
gestire i protocolli SCR e DiSEqC. Il modulo ricevitore viene
alimentato direttamente dai decoder.
Il sistema Flare rappresenta una soluzione tecnologica
fra le più sofisticate presenti sul mercato nel panorama
delle installazioni in fibra ottica. Progettato e sviluppato
in Italia da Ritar, Flare è un sistema così robusto da
poter distribuire, virtualmente, il segnale sat e terrestre
ad un numero illimitato di prese di utente.
La nuova versione di Flare è ancora più compatta
e il modulo ricevitore è alimentabile direttamente da
un decoder, come il My Sky HD. La flessibilità
è elevata: il rapporto costo/ prestazioni lo
rende conveniente sia in impianti di piccole
e medie dimensioni (poche prese di utente)
sia in impianti di grandi dimensioni. La
configurazione base è formata da un modulo
trasmettitore (Head Unit) e un modulo
ricevitore (Node Unit). È possibile acquistare
separatamente ulteriori moduli ricevitori
per ampliare l’impianto di distribuzione. Ogni
modulo trasmettitore, opportunamente
collegato agli splitter a 2, 4 e 8 vie, può
supportare fino a 16 nodi. La capacità
di poter gestire i codici SCR e DISEqC
gli consente una particolare flessibilità
che si traduce nella possibilità di essere
utilizzato in molteplici soluzioni d’impianto. Flare
nasce da un’idea di Ritar, che ne ha curato lo sviluppo,
l’ingegnerizzazione e la produzione, tutta eseguita in
Italia: un prodotto, dunque, Made in Italy al 100%.
Perché è diverso
Soprattutto perché è bidirezionale. È stato progettato
per poter lavorare su due lunghezze d’onda diverse:
1.310 e 1.550 nm; quindi, è in grado di distribuire sia la
banda di frequenze da 100 a 2.250 MHz che trasmettere
e ricevere i codici SCR e DISEqC, tanto cari agli
installatori per progettare soluzioni miste e articolate.
In questo modo è possibile inviare i segnali di
controllo DISEqC, dai decoder alla parabola, sulla stessa
fibra ottica usata per trasportare i segnali di 1ª IF Sat.
La possibilità, poi, di lavorare su due lunghezze d’onda
diverse gli consente di poter distribuire le 4 bande sat
(alta e bassa nelle due polarità), ovunque sia necessario
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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2013
nella rete di distribuzione. Grazie al link in
fibra ottica, è possibile installare le antenne di
ricezione anche distanti da qualche centinaia di
metri a diversi chilometri dalle prese di utente.
Le soluzioni d’impianto
Numerose le soluzioni d’impianto, ciascuna
delle quali può diventare parte di una soluzione
più complessa.
La soluzione base prevede l’impiego del
sistema bidirezionale FLARE connesso ad un
LNB SCR oppure ad un multiswitch SCR, per
trasformare il segnale da coassiale a ottico e
quindi percorrere distanze molto più lunghe e
con minori perdite.
In questo caso il numero di prese di utente
dipende dalle porte SCR disponibili.
A questo impianto è possibile miscelare e
distribuire anche il segnale terrestre perché la
larghezza di banda si estende, verso il basso,
fino a circa 100 MHz; bisogna, però, rispettare
una regola importante: i segnali devono essere
amplificati ed equalizzati al meglio, altrimenti
si corre il rischio di avere malfunzionamenti.
Inoltre, i segnali DTT devono avere un livello
massimo di 75 dBµV.
Procedendo con soluzioni più articolate e
complesse troviamo la configurazione che
prevede più multiswitch SCR in cascata dove
è possibile convertire in ottico ogni porta
SCR, per ampliare la rete di distribuzione
con montanti secondarie delocalizzate, utili,
ad esempio, nei villaggi turistici, quartieri
residenziali, ecc. Oppure la soluzione che sfrutta
amplificatori di segnali in fibra ottica e una
quantità elevata di splitter per realizzare una
distribuzione tutta in fibra.
Distribuzioni particolari
Il sistema Flare si presta perfettamente anche
per distribuire il segnale DTT più quattro feed
satellitari diversi; soluzione utile, ad esempio,
quando viene utilizzato un multiswitch a 17
ingressi. Con le soluzioni tradizionali (anche
in fibra), presenti in commercio, si rischia di
installare una rete poco stabile, se le tratte in
gioco si estendono su grandi distanze. Infatti,
il codice SCR veicolato su lunghe tratte di cavo
coassiale può diventare instabile. Con il sistema
Flare di Ritar si possono raggiungere anche tratte
punto-punto di ben 15 km.
Infine, da una tratta in fibra ottica è possibile
ottenere linee derivate (contenenti le quattro
bande satellitari oltre al segnale DTT), con
opportuni derivatori ottici. La soluzione Flare
di Ritar è esente da radiazioni magnetiche
e da interferenze, un aspetto importante se
consideriamo le problematiche che potranno
generare i segnali LTE.
La soluzione Flare
impiegata come
estensore di
segnale in fibra
ottica.
Ritar Spa
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La particolarità che
contraddistingue
la soluzione
Flare riguarda
la possibilità di
distribuire i codici
SCR e DiSEqC.
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