formato word - Le vie dei festival

annuncio pubblicitario
LE VIE DEI FESTIVAL 2014
XXI edizione
17 ottobre – 13 dicembre
Roma - Teatro Vascello
Teatro del Lido di Ostia
Villa Sciarra
Istituto di Studi Pirandelliani
Aula Magna Sapienza Università di Roma
comunicato stampa
Festival di particolare interesse per la vita culturale della città, Le vie dei Festival, realizzato
dall’Associazione Cadmo, con il sostegno di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività
e Promozione Artistica - Dipartimento Cultura, dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili
della Regione Lazio e del Mibact – programma la sua XXI edizione dal 17 ottobre al 13 dicembre
al Teatro Vascello e in diversi altri spazi, restando fedele alle intenzioni che hanno sempre
ispirato il lavoro della direzione artistica di Natalia Di Iorio.
Un festival - che è altra cosa da una stagione teatrale o da una rassegna di spettacoli, sia pure
prestigiosi - deve giocare d’anticipo: mostrare prima ciò che riempirà le stagioni teatrali dopo.
Dev’essere strumento di conoscenza, proporre cioè agli spettatori qualcosa che ancora ignorano
ma che, grazie al festival, impareranno a conoscere.
E basta scorrere i programmi delle passate edizioni (www.leviedeifestival.com) per vedere che
questo ha fatto Le vie dei Festival da quando è nato, ventun’anni fa. Tanti gli esempi delle
“scoperte” condivise col pubblico: nomi e poetiche poi divenute “popolari” che Le vie dei Festival
ha segnalato in anticipo, pescando grazie alla sensibilità e all’esperienza personale nell’enorme
contenitore delle novità teatrali italiane e internazionali. Qui si sono incontrati per la prima volta
artisti che oggi sono unanimemente considerati i maestri della nuova scena non solo europea
(Eimuntas Nekrosius, William Kentridge, Alain Platel, Alvis Hermanis, solo per citarne alcuni), e
hanno trovato spazio alcune delle esperienze più innovative di questi anni, quelle che
maggiormente interrogano la forma del teatro che verrà, come l'intrecciarsi di cinema e teatro nel
newyorkese Big Art Group di Caden Manson, la poetica scrittura drammaturgica dell’iraniano
Amir Reza Koohestani e, dalla Bielorussia, il “teatro giornale” del Belarus Free Theatre, che torna
in Italia e in prima nazionale a Roma, a Le vie dei Festival, con uno spettacolo sull’allarme
ambientale globale, Red Forest.
Anche la scelta degli spettacoli italiani è ispirata allo stesso principio: sostenere ciò che il
pubblico non conosce, o conosce poco, e che negli anni imparerà ad amare. Da CollettivO
CineticO a Cuocolo/Bosetti a Roberto Rustioni, ad Anna Amadori. E, d’altro canto, si fa
accompagnare da amici che condividono con Le vie dei Festival un percorso, come Fabrizio
Gifuni, Francesco Saponaro, Tony Laudadio, Teatri Uniti, che portano il valore aggiunto di una
professionalità riconosciuta.
L’apertura è affidata proprio a Fabrizio Gifuni, che al talento d’attore aggiunge una straordinaria
capacità nel trasporre per la scena testi letterari di autori complessi come Gadda e Pasolini.
Venerdì 17 ottobre, alle ore 20.30 debutta a Roma Lo straniero, un’intervista impossibile,
tratto da l’Etranger di Albert Camus, regia di Roberta Lena, prodotto dal Circolo dei Lettori di
Torino, primo spazio pubblico italiano dedicato ai lettori e alla lettura sia individuale che in
gruppo.
Fabrizio Gifuni da corpo e voce al protagonista Mersault, accompagnato dal musicista/dj G.U.P.
Alcaro che scandisce i quadri di questo racconto con brani liberamente ispirati al romanzo:
da Killing an Arab dei Cure a The Stranger dei Tuxedomoon.
Martedì 21 e mercoledì 22 ottobre, sempre alle ore 21.00, in prima nazionale Red Forest, una
produzione del Belarus Free Theatre, insieme allo Young Vic di Londra, commissionata da LIFT
Festival London e Melbourne Festival. Spettacolo in inglese con sottotitoli, in Italia grazie alla
collaborazione con il Festival Vie di Modena/ ERT, che lo presenta il 24 e 25 ottobre al Teatro
Fabbri di Vignola.
Negli anni la Compagnia, fondata a Minsk dal drammaturgo e giornalista Nikolai Khalezin e da
Natalia Kaliada, è stata invitata nei maggiori festival, dove ha espresso con forza il suo progetto
di resistenza alla violenza del potere in Bielorussia. L’impegno sociale e politico del loro fare
teatro è accompagnato da una straordinaria capacità tecnica e artistica e da una carica poetica
che ha emozionato il pubblico di tutto il mondo. L’attività del Belarus ha ricevuto il sostegno di
importanti personalità del teatro e della vita pubblica internazionale come Vaclav Havel, Harold
Pinter, Tom Stoppard, Mick Jagger, Ariane Mnouchkine, Mark Ravenhill, Jude Law, Kevin
Spacey.
Con Red Forest il Belarus Free Theatre punta il suo sguardo lucido e acuto sul problema
universale della devastazione dell’ambiente da parte dell'uomo e la creazione prende la forma di
un racconto popolare, di una favola crudele, sul mondo globalizzato nel quale tutti noi viviamo.
Nello spettacolo il frutto del lavoro di ricerca sull’entità dei cambiamenti climatici e sui danni
ambientali condotto per mesi, spostandosi in paesi diversi e lontani, si mescola alle toccanti
storie vissute da persone incontrate durante il viaggio. I video e un’ipnotica musica live ne
amplificano le suggestioni.
Dopo l’omaggio dedicato ad Antonio Neiwiller lo scorso anno, Le vie dei Festival presenta
martedì 28 ottobre, alle 21.00, uno dei suoi spettacoli più significativi, Titanic The End, in una
visione di Salvatore Cantalupo, storico attore della sua compagnia. Antonio autore, artista visivo
e regista, napoletano di nascita ma di formazione culturale cosmopolita, moriva a Roma il 9
novembre 1993 a soli quarantacinque anni e Le vie dei Festival vogliono onorarne la memoria
ricordandolo a chi lo ha conosciuto e facendo conoscere ai più giovani lo straordinario artista che
è stato.
Giovedì 30 ottobre ore 21.00, due testi di Eduardo De Filippo - Dolore sotto chiave,
Pericolosamente - arricchiti da una ouverture, adattamento in versi e in lingua napoletana della
novella del 1914 di Luigi Pirandello I pensionati della memoria - per la regia di Francesco
Saponaro. Ne sono interpreti Tony Laudadio, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano.
In Dolore sotto chiave Eduardo intreccia diversi registri e generi che si inseguono sul filo del
cinismo e dell'ironia. La vicenda si colora di risvolti comici, a tratti paradossali, carichi di morbosa
e grottesca esasperazione. L’ oggetto-simbolo, usato come sottile minaccia di suicidio in Dolore
sotto chiave, la rivoltella, in Pericolosamente (1938) si materializza e si trasforma in un vero e
proprio strumento di tortura coniugale e rimedio alle bizzarrie improvvise di una moglie bisbetica.
Venerdì 31 ottobre ore 21.00, L’inatteso, di Fabrice Melquiot, ideato e interpretato da Anna
Amadori, con la musica eseguita in scena da Guido Sodo. Una produzione Associazione Liberty
- Reon Future Dimore, in collaborazione con Face à Face – Parole di Francia per Scene d’Italia.
Anna Amadori, interprete e autrice da sempre rivolta alla drammaturgia contemporanea ricordiamo le sue azioni teatrali da testi di Aldo Gargani, Allen Ginsberg, Herta Muller, Raymond
Carver, Cristina Campo - incontra uno degli autori più interessanti della scena teatrale europea.
La compagnia giovane su cui quest’anno si vuole indirizzare in modo particolare l’attenzione del
pubblico, dedicandogli un focus, si chiama CollettivO CineticO, da Ferrara. Tre gli appuntamenti
in programma, in collaborazione col Teatro Vascello: <age>, (1-2 novembre), Cinetico 4.4 (5
dicembre), Amleto (6-7 dicembre).
CollettivO CineticO nasce nel 2007 come luogo di sperimentazione performativa tra teatro, danza
e arte visiva, ed è caratterizzato da una pratica di lavoro assai flessibile, con ruoli, relazioni e
presenze in perenne mutazione, attorno alla direzione artistica e alla regia di Francesca Pennini.
Danzatrice di formazione - ha lavorato con Sacha Waltz - e poi coreografa, la Pennini esercita
anche un’intensa attività didattica sia verso professionisti che verso neofiti della danza.
E nove teenager sono i protagonisti di <age>, in scena al Teatro Vascello sabato 1, alle 21.00 e
domenica 2 novembre alle 18.00. La performance è strutturata come un atlante in cui, capitolo
per capitolo, gli “esemplari” umani sono chiamati a esporsi su un palco-ring e a rispondere in
diretta - in tal modo rivelandosi - a una serie di domande su opinioni, gusti ed esperienze, mentre
il gong della regia scandisce il tempo delle azioni.
Gli spettatori sono chiamati a partecipare attivamente a Cinetico 4.4 (5 dicembre luogo d.d. ore
17.00), il gioco di società creato e brevettato dal gruppo, che permette di elaborare in maniera
collettiva le informazioni teoriche e pratiche per la creazione di una performance. Sono nati così
interventi per le strade del centro storico di Ferrara, in musei, o in spazi aperti, che hanno
coinvolto, interessato e divertito il pubblico. (video trailer su: https//vimeo.com/90949324).
Il terzo appuntamento ha luogo al Teatro Vascello sabato 6 dicembre ore 21.00 e domenica 7
dicembre alle 18.00, con la prima nazionale di Amleto, in co-produzione con il Teatro Franco
Parenti di Milano.
Le candidature dei possibili Amleto vengono raccolte attraverso i social network. I prescelti
andranno in scena senza sapere quello che li aspetta. L’unico riferimento è un manuale di
istruzioni, ricevuto in precedenza. Ognuno si prepara da solo e si presenta a teatro direttamente
per salire in palcoscenico. Guidati da una voce fuori campo e accompagnati da secondini muti, i
candidati si sfidano in una serie di prove che sintetizzano i principi formali dell’opera
shakespeariana. Tra sconcerto e gioco, gli spettatori eleggono con l’applausometro il vincitore del
titolo.
Da mercoledì 5 a domenica 16 novembre ore 20.30 (sabato ore 19.00, domenica ore 17.00,
lunedì riposo), lo spettacolo itinerante The Walk, regia di Renato Cuocolo, con Roberta Bosetti.
Una coproduzione Cuocolo/Bosetti IRAA Theatre con Australia Council for the Arts, che ha
debuttato al Festival delle Colline Torinesi.
Una performance speciale, un attraversamento per le strade del centro storico di Roma riservato
ogni giorno a un numero limitato di spettatori, invitati a camminare insieme nella città, guidati da
una voce, da un’attrice e da una storia. Per le caratteristiche dello spettacolo, è obbligatorio
prenotare al numero: 334.8464104.
Negli spettacoli di Renato Cuocolo e Roberta Bosetti - che in Australia, loro patria di adozione,
rappresentano la punta di diamante del teatro d’innovazione - spazio del teatro e spazio della
vita, realtà e finzione si sovrappongono, a partire dalle proprie esperienze e usando luoghi reali.
Il 1° dicembre, ore 21.00, si torna al Teatro Vascello per assistere a Villa dolorosa, della
giovane autrice austriaca Rebekka Kricheldorf, regia di Roberto Rustioni: una sorta di riscrittura
delle Tre sorelle di Cechov trasposte ai nostri giorni, interpretata da Antonio Gargiulo, Carolina
Cametti, Roberta Rovelli, Valentina Picello. Una “messa in scena” in attesa di debutto quella che
Le vie dei festival hanno deciso di presentare, non potendo produrre lo spettacolo, come nelle
intenzioni. Un modo per avviare comunque il progetto di Roberto Rustioni - artista che il Festival
segue da qualche edizione - e accompagnarlo verso la forma definitiva.
Sabato 13 dicembre ore 17.00, nell’ Aula Magna dell’Università La Sapienza, va in scena in
prima nazionale Il Jazz visto dalla luna, un racconto in musica di Luigi Cinque, con Balanescu
Quartet, Mimmo Cuticchio (cunto), Maria Pia De Vito (voce), Sal Bonafede (tastiere), Gabriele
Mirabassi (clarinetti)Luigi Cinque (fiati voce e live electronics), Patrizio Fariselli (tastiere) e
Hypertext O’rchestra. Una produzione Incontri Festival e IUC (Istituzione Universitaria Concerti),
in collaborazione con Le vie dei Festival. Animato dal cunto mediterraneo di Mimmo Cuticchio e
illuminato da uno dei più importanti quartetti del mondo, il Balanescu Quartet, Il Jazz visto dalla
luna è un’ opera-poesia, un racconto in musica, un’indagine sul misterioso cromosoma J,
attraverso alcune relazioni tra jazz e musica colta, pensiero poetico, musica popolare, sullo
sfondo degli avvenimenti del “secolo breve” e della sua crudele etnografia. Un evento
straordinario con solisti d’eccezione tra parola musica poesia teatro
Anche tra gli spettacoli per ragazzi, Le vie dei Festival ha scelto lavori innovativi e di grande
livello: quest’anno le proposte destinate ai più giovani sono tre: Aquarium di Lucio Diana,
Roberto Tarasco, Adriana Zamboni, con la collaborazione alla drammaturgia di Gabriele Vacis e
la regia di Roberto Tarasco. Al Teatro Vascello sabato 18 ottobre ore 17.00; quindi al Teatro
del Lido di Ostia, domenica 19 ottobre ore 18.00, lunedì 20 ottobre ore 9.00. Produzione
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani – Torino.
Aquarium è uno spettacolo cult del teatro per i ragazzi. Un’affascinante immersione nel mondo
sottomarino, tra alghe e crostacei, pesci comuni, cefalopodi, feroci squali, per finire con la
balena bianca. Un viaggio sulle orme di Verne con l'aiuto di tubi e guanti di gomma, mollette,
ciotole, imbuti e spazzoloni: oggetti semplici e comuni, attraverso i quali gli attori, con l’ausilio del
gesto e della musica, conducono un gioco di immedesimazione e travestimento, tra circo e
varietà musicale.
Il secondo spettacolo, (Teatro Vascello, domenica 2 novembre, ore 15.00) è Biancaneve di e
con Bruno Cappagli e Fabio Galanti, uno degli spettacoli di maggior successo de La Baracca di
Bologna. All’apertura del sipario, i tecnici stanno montando le luci e le scene di Biancaneve,
quando si viene a sapere che gli attori non arriveranno in tempo. Così i due, costretti dal direttore
della sala, si ritrovano a dover interpretare la fiaba e scoprono il piacere di vivere l’immaginario
fantastico del racconto indossando i panni dei vari personaggi della storia.
Dedicata ai bambini, ma certo godibile anche dagli adulti, è la passeggiata con letture dal libro
Racconti fantastici di Villa Sciarra prevista il 26 ottobre, alle ore 11.00, nel luogo del titolo, a cura
dell’Associazione Monteverde Living Lab. Guidati da Stefania Fabri, si compie un viaggio pieno
di sorprese attraverso i misteri del giardino passando per la Fontana dei Satiri, quella delle Sfingi,
l’Esedra dei mesi e il Santuario Siriaco. Iniziativa gratuita, che per il Festival rappresenta un
modo di aprirsi a quella parte della città che da alcuni anni lo accoglie.
Il tradizionale appuntamento con lo Studio di Luigi Pirandello per I venerdì da Pirandello
prevede due incontri commissionati da Le vie dei Festival e curati da Francesco Saponaro, con il
contributo di Franca Angelini, dal titolo “Eduardo tra Pirandello e Pasolini”: venerdì 28 novembre,
ore 20.30 Eduardo e Pirandello; venerdì 12 dicembre, ore 20.30 Eduardo e Pasolini. Ingresso
gratuito,ma obbligatoria la prenotazione.
In occasione di un doppio anniversario - il Nobel a Pirandello (1934) e la morte di Eduardo (1984)
- l’iniziativa vuole sottolineare la curiosità intellettuale di Eduardo, capace di abbracciare senza
pregiudizi, due epoche, due mondi, nell’espressione di due figure tanto diverse.
Il nuovo logo de Le vie dei Festival e l’immagine dell’edizione 2014 sono state realizzate da Lino
Fiorito, riconosciuto artista e scenografo di teatro e cinema, che vive e lavora tra Italia e
Germania.
Si ringrazia il Teatro Vascello per la preziosa collaborazione, e lo Studio di Luigi PirandelloIstituto di Studi Pirandelliani sul Teatro Contemporaneo, il Teatro del Lido di Ostia, la Galleria
unosunove Arte Contemporanea, per la disponibilità.
info e foto: www.leviedeifestival.com
info e prenotazioni: Associazione Cadmo per Le vie dei Festival
06.32.02.102 - 334.8464104
Teatro Vascello 06.58.98.031
con cortese richiesta di pubblicazione
ufficio stampa: simona carlucci
335.5952789 - 0765.24182
[email protected]
Scarica