naie e del 36°/o nel senso radiale nelle cellule più giovani cre

DEL
TURGORK
NELLE
CELLULE
DELLE
MUFFE
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naie e del 36°/o nel senso radiale nelle cellule più giovani cresciute su soluzioni concentrate, cioè il volume della cellula a lo
stato naturale può essere fino 1,96 volte maggiore del volume
della cellula plasmolizzata. ' Solamente in cellule assai vecchie
o fortemente digiunanti la tensione scompare quasi del tutto,
raramente però riducendesi a zero.
Il metodo plasmolitico non può quindi servire per misurare
l'intensità della pressione cellulare nelle muffe. Infatti, bisogna
che esca dapprima tan t'acqua da la cellula, cioè che aumenti
di tanto la concentrazione della soluzione plasmolitica adoperata
da l'esterno, quanto occorre a far perdere la « turgescenza » (a
far contrarre la cellula da ili ad M in B, fig. 1) ed allora soltanto comincia l'allontanamento del protoplasma da la parete,
come mostra l'annessa fig. L i è una sezione di cellula a membrana non tesa: la concentrazione di p
(soluzione plasmolitica limite) è uguale
a P, concentrazione del succo cellulare; per questa cellula il metodo plasmolitico misura direttamente l'altezza
della pressione cellulare. B è una sezione trasversale di una cellula giovane
dei nostri funghi : p è uguale non a P,
ma, a P X 8> intendendo con li la costante di tensione o fattore di turgescenza che dir si voglia, la quale poi
non è altro che il rapporto fra il volume della cellula a lo stato naturale
e il volume della cellula a lo stato
plasmolizzato. La pressione cellulare
prima del trattamento stesso è P — p¡k.
Seftè uguale a 2, la pressione cellulare
g**
non è p. es. 200 Atm. COme annuncia 7 ; ' p u n t o dove comincia la plasmolisi.
l
s
FlG
% £¿£¡2?
1
In una Spirogyra, che mi capitò fra le mani, questo rapporto
era eguale a 1,47, una tensione assai rilevante. Confronta i dati
di Brand (Ber. d. bot. Ges., 1903) riguardo alle Cianoficee.
Per i nostri funghi sarebbe acconcio riferirsi non al rapporto
dei volumi, ma al rapporto degli assi del cilindro cellulare (costante
di tensione longitudinale), perchè il primo distacco del protoplasto
dalla parete accade di regola agli angoli della cellula.
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