SPECIFICA TECNICA COMPATTATORE ELETTRICO SCARRABILE (A FUNZIONAMENTO AUTONOMO) CARATTERISTICHE DELL’ATTREZZATURA Tipologia dotata di “monopala” Gruppo propulsore motore elettrico 4 poli 220/380V - ≤11kW Capacità utile cassone ≥ 20 m3 Dimensioni esterne cassone Lungh. 6000 mm Largh. 2500 mm Altezz. 2500 mm Altezza da terra bocca di carico Capacità utile bocca di carico Tara Sistema di scarico Sistema di funzionamento Pressione massima d’esercizio Rapporto di compressione Velocità teorica di carico Ciclo completo di carico Contaore di funzionamento ≤ 1300 mm 2 m3 5 Ton ± 10% mediante ribaltamento oleodinamico 180 Bar 3:1 ≥ 2,5 m3/1’ ≤ 25 Sec CASSONE Costituito da struttura reticolare in tubolare in pezzi unici e lamiere in acciaio elettrosaldate in atmosfera neutra controllata. Fondo realizzato con lamiere in abracord 25 o equivalente. Dotato di saracinesca per scarico liquami. Il cassone deve essere a perfetta tenuta liquami. PORTELLONE POSTERIORE In lamiera d’acciaio rinforzato con profilati chiusi incernierato nella parte superiore, dotato di blocchi di sicurezza meccanici. Lo sblocco e l’apertura (la chiusura ed il blocco) del portellone sono comandati tramite due cilindri oleodinamici a doppio effetto dotati di valvola di sicurezza. Non dovrà essere presente alcun blocco (né sblocco) azionato manualmente. L’apertura del portellone posteriore avviene collegando, mediante tubi flessibili ed attacchi ad innesto rapido montati orizzontalmente sulla parte posteriore dx del veicolo, l’impianto idraulico del veicolo, dotato di attrezzatura scarrabile, all’impianto di alimentazione dei due cilindri a doppio effetto. Gli attacchi rapidi maschio e femmina saranno del tipo (½)” pressione 250 bar; cod. FASTER NS12 GAS compatibili con gli innesti montati sugli automezzi del gruppo Amsa. Gli innesti rapidi posteriori, saranno staffati ad una piastra di 3 mm di spessore in acciaio, saldata esternamente al fondo della cassa, al fine di evitare danni a tutta la tubazione rigida, nel caso in cui il cassone venga scarrato con i tubi liftcar ancora agganciati (tubo rigido + raccordo passaparatia dritto 12 S + tronchetto a tubo con dadi e ogive 12 S + raccordo estremità dritto da ½” – 12 S) BASE D’APPOGGIO Costituita da due profilati in acciaio INP da 200 mm longitudinali collegati da traverse d’irrigidimento elettrosaldate con basi esterne distanti 1060 mm. GANCI DI COLLEGAMENTO Elementi deputati alla movimentazione del compattatore mediante attrezzatura scarrabile. I ganci di movimentazione, a 1465 mm da terra, sono posizionati anteriormente e posteriormente al cassone. Quello posizionato anteriormente alla bocca di carico, deve essere abbassabile per consentire lo scarico dI veicoli satellite. Le operazioni di aggancio e sgancio devono avvenire senza interferenza con le paratie di protezione. RULLI DI SCORRIMENTO Applicati anteriormente e posteriormente al cassone per facilitare le operazioni di posizionamento e di rimozione del compattatore mediante le attrezzature scarrabili in esercizio c/o Amsa. L’accoppiamento dei rulli sui rispettivi perni dovrà essere eseguito tramite boccole o cuscinetti opportunamente dimensionati e dotati di punti di ingrassaggio, al fine di evitare usure precoci. Durante le operazioni di carramento/scarramento deve essere evitata ogni interferenza con le parti dell’attrezzatura e dell’autotelaio lift-car in dotazione presso il gruppo Amsa. BOCCA DI CARICO Costituisce la parte anteriore del cassone di cui è parte integrante. Si compone di una struttura metallica atta a contenere il sistema di carico e compressione rifiuti. La culla e le pareti laterali della bocca di carico costituenti la tramoggia debbono essere realizzate con acciaio antiusura abracord 25 o equivalenti. Il sistema di compattazione è del tipo ad articolazione monopala. Portelli a chiusura della bocca di carico, secondo le normative vigenti. Presenza di dispositivi di “fine corsa” per regolamentare la chiusura dei portelli, che dovranno essere il più possibile “antieffrazione”: cioè non devono essere facilmente manomettibili o bypassabili. IMPIANTO OLEODINAMICO L’impianto oleodinamico è costituito è costituito da: o Pompa ad ingranaggi tipo alta pressione o Distribuzione a pilotaggio elettroidraulico per la sequenza di funzionamento 2 o Cilindri oleodinamici con stelo in acciaio legato temperato ad induzione e riporto di cromatura a spessore 0,2 ÷ 0,3 mm sul diametro dopo rettifica. Canna in tubo acciaio levigato alto spessore. o Serbatoio olio con indicatore di livello e saracinesca di chiusura facilmente accessibile, per intercettare il fluido in caso di rottura delle tubazione. o Dispositivo che blocchi il funzionamento del compattatore in caso di perdita olio, senza causare danni all’attrezzatura. o Valvole di massima e di ritegno. o Filtro sulla tubazione di ritorno al serbatoio. o Manometro. o Tubi flessibili spiralati. o L’impianto deve essere realizzato secondo le norme CETOP. EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO Motore elettrico potenza 11 kW - 4 poli 220/380 V Presa IP65 (63 A, 3 fasi + terra, 380 V , 50 Hz) Quadro elettrico, ubicato nella parte posteriore e protetto da urti, realizzato secondo norme C.E.I. e prescrizioni prevenzione infortuni componenti marcati IMQ esecuzione IP 65, contente: • teleruttore di avviamento con protezioni termiche; • fusibili; • trasformatore per comandi in bassa tensione; • commutatore sequenza fasi (accessibile e manovrabile dall’esterno); • sensore di prossimità sulle paratie anteriori di protezione. Pannello stagno con comandi in bassa tensione: • per avviamento ed arresto motore (con chiave); • impostazione avviamento, arresto ciclo di compattazione; • Pulsante di emergenza duplicato anche sul lato sinistro; • il funzionamento del gruppo di compattazione può essere programmato con tre diverse opzioni: ♦ automatico continuo (max 20 cicli); il temporizzatore dovrà essere posizionato all’interno del quadro elettrico; ♦ automatico singolo; ♦ manuale; • deve essere impedito l‘avviamento del motore elettrico con circuito oleodinamico in pressione. P.L.C. logica di gestione programmata: tutto il funzionamento dell’attrezzatura è gestito mediante una scheda elettronica, opportunamente programmata e memorizzata. Il P.L.C. è alimentato in bassa tensione e sarà protetto da password contro le manomissioni; la password verrà comunicata ad Amsa. Cavo con presa IP65 (63 A, 3 fasi + terra, 380 V, 50 Hz) per linea di collegamento alla presa utente, lunghezza 12 m, e cassetta di ricovero del cavo in fase di trasporto. Linea di alimentazione motore elettrico inguainata in tubazione antischiacciamento. VERNICIATURA 3 Il compattatore dovrà essere verniciato con il seguente ciclo di verniciatura: • sabbiatura SA 2; • Primer zincante inorganico sp. 75 micron; • finitura con smalto epossidico sp. 30 micron; • colore VERDE RAL 6018; • logo Amsa SpA + numero verde + sito internet + numero aziendale Amsa, verniciati di colore bianco sulle pareti laterali secondo figurino visionabile in Amsa; • non sono consentite pubblicità del costruttore ad esclusione della targhetta di identificazione sotto indicata; IDENTIFICAZIONE Il compattatore deve essere chiaramente identificabile con un numero di matricola (n° progressivo a due cifre/ n° del mese di produzi one a due cifre/ n° dell’anno di produzione a due cifre) punzonato su targhette metalliche fissate in corrispondenza al gancio di sollevamento sul lato dx e sx. VARIE Motore elettrico e centralina oleodinamica saranno collocati all’interno del compattatore in apposito vano insonorizzato, facilmente ispezionabile e manutentabile. Il compattatore deve essere compatibile con l’attrezzatura ATIB AT 16/52, BOB It17/26, DIMA-LEM SC 176 L5S, PRISMAG modello SA 26L, MEC IVECO 260S/E4. DOCUMENTAZIONE E VARIE L’appaltatore dovrà fornire n°3 copie della seguent e documentazione: • schema impianto idraulico; • schema circuito elettrico; • disegno costruttivo; • manuali uso e manutenzione. Si richiede la rispondenza alla normativa di sicurezza con particolare riferimento al D.lgs 81/2008, alla Legge 186/68, e integrazioni e modifiche relative. Si richiede inoltre la rispondenza a: 1. Requisiti di sicurezza stabiliti dalla Direttiva Macchine 2006/42 CE con emissione del marchio CE 2. Direttiva 2006/95/CE Bassa tensione e 2004/108/CE Compatibilità elettromagnetica 3. Norma UNI EN 1501, solo per quanto di attinenza nel caso specifico. 4