La cenere dell`Etna rimossa a metà

LA SICILIA
44.
GIOVEDÌ 7 MARZO 2013
CATANIA PROVINCIA
GIARRE
«Completare
gli espropri
al Comparto 7»
Presentata un’interrogazione
dal deputato regionale Vullo
La viabilità della lottizzazione
nella frazione Macchia
non può essere completata
Quando sarà conclusa l’espropriazione delle aree destinate alla viabilità e
situate all’interno del piano di lottizzazione «Comparto 7» a Macchia di
Giarre?
E’ il problema che viene sollevato da
un’interrogazione del deputato regionale Gianfranco Vullo presentata all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità. L’iniziativa prende le mosse da un
input dell’ex ministro Salvo Andò
mentre l’interrogazione arriva dopo
altre iniziative di protesta intraprese
dalle famiglie residenti.
Nel «Comparto 7» sono circa un centinaio le unità abitative e quindi vi è
un notevole numero di abitanti che
transitano con le proprie auto in
La stradella lunga circa 5 metri attraverso la quale si accede
nel «Comparto 7» (Foto Di Guardo)
Firmata ieri dal sindaco
l’ordinanza che istituisce
il divieto di parcheggiare
nelle vie interessate dai lavori
Una città
nella polvere
Un centinaio di abitazioni, i
residenti sono in attesa
dell’intervento del Comune
una viabilità rimasta incompleta.
Toccava all’Amministrazione comunale completarla.
Il problema più grosso, sostengono
i residenti, è l’accesso al comparto che
avviene tramite una stradella lunga
circa 5 metri, inclusa la banchina stradale, anziché dei 10 metri lineari previsti dal piano di lottizzazione. I proprietari dei fondi limitrofi non espropriati li hanno delimitati, riducendo gli
spazi antistanti la stradina.
Decine di residenti – come precisa
l’interrogazione di Vullo – con una petizione al sindaco di Giarre hanno
chiesto di intervenire per la risoluzione del problema, completando l’iter
espropriativo relativo alle aree desti-
La rimozione ritardata dalla
pioggia e la sabbia trascinata
dall’acqua rischia di otturare i
tombini e causare allagamenti
La cenere dell’Etna rimossa a metà
to della pulizia della sede stradale dalla sabbia
vulcanica.
Le varie ditte incaricate del servizio - in collaborazione con l’Ufficio tecnico comunale, come
prevede l’ordinanza - dovranno avere cura di apporre, di volta in volta, con un preavviso di 48 ore,
la relativa segnaletica sulle strade oggetto del
servizio.
I contravventori saranno puniti e l’Amministrazione comunale non risponderà degli eventuali danni dovuti al mancato rispetto dell’ordinanza stessa.
«Confidiamo nella collaborazione dei cittadini»
ha detto l’assessore alla Protezione civile Alfredo
Foti, che ieri ha dato disposizione ad ogni singola impresa di stilare una programmazione per
eseguire i lavori in maniera adeguata.
Adesso, però, bisognerà vedere se e quando gli
opportuni avvisi e divieti saranno collocati e se i
cittadini li rispetteranno.
Frattanto ieri la pioggia ha ritardato i lavori di
rimozione della cenere.
La sabbia trascinata dall’acqua forma sulla sede stradale dei cumuli di una certa consistenza e
questo richiede maggiore attenzione da parte
degli automobilisti. Senza poi contare le caditoie
stradali che si riempiono di sabbia e che portano
le strade ad allagarsi.
nate alla viabilità nel piano di lottizzazione “Comparto 7” e delimitando in
maniera definitiva la strada di accesso.
Andò sottolinea come, in caso di
emergenza, le dimensioni ridotte della strada rappresentino un pericolo,
considerato che l’area è densamente
popolata. Vullo ha chiesto quali iniziative l’assessorato regionale intende
intraprendere «per sollecitare il Comune di Giarre affinché venga posto in
essere l’esproprio dei terreni limitrofi
alla sede stradale ed entro quali tempi,
necessariamente brevi, si prevede di
consentire alle cento famiglie un accesso dignitoso alle proprie abitazioni».
MARIA GABRIELLA LEONARDI
BUONE POSSIBILITÀ DI RISARCIMENTO
Agrumi danneggiati
dalla sabbia vulcanica
contributi fino all’80%
a imprenditori agricoli
Stamattina, nella sede della Protezione Civile regionale a Palermo, si terrà
un incontro con i sindaci dei Comuni interessati dal fenomeno cenere
vulcanica. La Direzione generale della Protezione civile regionale ha
convocato i sindaci dei Comuni di Giarre, Riposto, Milo, Sant’Alfio,
Mascali, Fiumefreddo, Acireale, Calatabiano, Linguaglossa, Piedimonte e
Santa Venerina, oltre che rappresentanti della Provincia di Catania, del
Parco dell’Etna e dell’Anas.
L’incontro servirà per definire gli aspetti operativi volti ad affrontare le
problematiche create dalla cenere vulcanica che, di frequente, il vulcano
riversa sui Comuni. Dato che non si tratta più di un’emergenza ma di un
fenomeno periodico, la proposta di partenza è quella che la Protezione
Civile si doti di veicoli e mezzi per la rimozione della cenere, che metterà a
disposizione dei Comuni di volta in volta colpiti dalla sabbia vulcanica.
Il Comune di Giarre già lo scorso 1 marzo aveva inoltrato richiesta della
dichiarazione dello stato di emergenza. Ieri sera il Consiglio comunale ha
approvato una mozione in cui si chiede alla Regione di prevedere nel
proprio bilancio una voce di spesa per finanziare gli interventi di rimozione
della cenere, oltre che sgravi fiscali per le popolazioni dei Comuni colpiti
dal fenomeno vulcanico e costrette a sostenere delle spese per rimuovere
la cenere dagli spazi esterni delle loro abitazioni.
Sostegno agli imprenditori agricoli che hanno subito
danni a causa della caduta della cenere vulcanica dalla
Condotta agraria di Giarre. La sabbia vulcanica che
l’Etna ha riversato sul nostro territorio ha distrutto
grandi quantità di arance, mandarini e limoni.
Ciò ha causato un grave danno economico agli
imprenditori agricoli, costretti a rinunciare a una buona
fetta dei loro guadagni, come se non bastassero i
numerosi problemi che già da tempo hanno messo in
ginocchio il settore della produzione agrumicola.
Ma è a questo punto che interviene la Condotta agraria.
Quest’Ufficio territoriale dell’ispettorato provinciale
dell’agricoltura di Catania offre una buona opportunità
per recuperare parte delle perdite subite grazie a un
decreto legislativo che potrebbe rappresentare una
buona opportunità per gli imprenditori agricoli, come
meglio spiega il dirigente dell’ufficio, la dott. Adriana
Scandurra: «Grazie al decreto legislativo n. 102 del 29
marzo 2004, è riconosciuta la possibilità agli
imprenditori agricoli, che abbiano subito danni per
cause dovute a calamità naturali, non solo al prodotto
ma anche alle strutture delle proprie attività, ad
esempio le serre, di presentare al nostro ufficio una
segnalazione, alla quale entro 30 giorni seguirà un
sopralluogo destinato ad accertare l’entità del danno
che poi, dopo essere stato quantificato, sarà inviato
all’Ufficio regionale competente. Quest’ultimo avrà il
compito di elaborare una declaratoria che poi sarà
approvata o meno dal Ministero. Nel caso in cui vi fosse
l’approvazione, l’imprenditore potrebbe ottenere
contributi pari all’80% del danno e prestiti o
agevolazioni previdenziali».
M. G. L.
DARIO CALDERONE
Nessun cartello per segnalare gli interventi, le auto in sosta impediscono ai mezzi di pulire le strade
I bobcat che rimuovono la cenere dalle strade
mentre le auto sono posteggiate e senza che alcun avviso del Comune informi gli automobilisti di non parcheggiare per consentire la pulizia, un peccato che i giarresi non perdonano.
Sotto le auto in sosta, infatti, la sabbia non
viene raccolta e la strada viene, in pratica, pulita a metà. Poi le auto provvedono a distribuire di nuovo la cenere lavica in modo pressoché
uniforme ed ecco che l’intervento di pulizia
viene vanificato.
Dopo tutte le emissioni di cenere vulcanica che
la città ha vissuto negli ultimi anni, ormai il cittadino medio è diventato esperto e si aspetta una
programmazione coerente delle operazioni di
pulizia.
Non è quindi sfuggito a molti giarresi come venivano condotti gli interventi di rimozione della
sabbia vulcanica.
Modalità che hanno suscitato un disappunto
ulteriore, dopo quello provocato dalla cifra impegnata dal Comune per questi interventi: 250mila euro per un fenomeno che si ripropone ciclicamente e per cui i Comuni già colpiti avrebbero
dovuto essere organizzati, almeno dopo la serie
di eventi che si è verificata l’anno scorso.
Ieri, finalmente, il sindaco ha emesso l’ordinanza n. 18 che istituisce il divieto di sosta su tutte le
vie cittadine al fine di consentire il completamen-
Le dimensioni della strada,
sostiene l’ex ministro Andò,
costituiscono un pericolo
OGGI INCONTRO A PALERMO
La Protezione civile regionale incontra
i sindaci degli undici Comuni colpiti
M. G. L.
L’ASSOCIAZIONE «CITTÀ VIVA» DENUNCIA
COMUNE
«Quasi un milione per trasferire gli uffici comunali»
Riqualificazione urbana, appello ai privati
Non si placano le polemiche sulle spese sostenute
dall’Amministrazione per il trasferimento degli uffici
comunali nel nuovo polo di viale Federico II di Svevia. A
denunciare presunti sprechi di un Comune adesso ridotto
sull’orlo del dissesto finanziario è l’associazione “Città
Viva”, che fa anche rifermento ai dati pubblicati sull’albo
pretorio online del Comune giarrese.
«Le somme destinate a fornitura e sistemazione di piante,
impianto di irrigazione, segnaletica interna, pitturazione e
rifiniture edili, fornitura e messa in opera di corpi
illuminanti esterni e pluviali, sistema d’allarme ed
estintori ammonta a 162.706,00 euro – dichiara in una
nota “Città Viva” – ma se a tali spese si aggiungono lavori
di adeguamento, acquisti di climatizzatori, arredi e
trasloco, la cifra cresce vertiginosamente, fino a sfiorare il
milione! ».
«L’abnorme spesa sostenuta per alcune forniture e servizi
correlati al trasferimento nella nuova sede comunale –
aggiunge il presidente dell’associazione, Angelo D’Anna –
costituiscono un palese schiaffo al sentimento di giustizia
ed equità che oggi reclama la cittadinanza».
FABIO BONANNO
Il Comune di Giarre ha emanato un invito alla
manifestazione d’interesse per l’inserimento nel
programma di «riqualificazione urbana per alloggi a
canone sostenibile» di proposte private e d’intervento.
L’invito si rifà al bando dell’assessorato regionale delle
Infrastrutture e della Mobilità, pubblicato nella Gurs n.
49 del 16/11/12, relativo all’accesso ai contributi per i
programmi integrati per il recupero e la riqualificazione
delle città. Questi programmi sono attuati con il concorso
di risorse pubbliche e private e devono comprendere
interventi a carattere edilizio e opere di urbanizzazione
primaria e secondaria in grado di eliminare e/o attenuare
il fabbisogno di servizi, anche di tipo aggregativo. Tra gli
obiettivi che si prefigge l’ente, quello di realizzare la
rigenerazione di edifici in condizioni di degrado da
destinare ad housing sociale e di strutture ad uso
collettivo. Tra gli immobili comunali potenziali
destinatari di interventi prioritari il parcheggio a raso in
via Teatro; il salone polifunzionale di Trepunti; il campo
di atletica o porzioni di esso; il completamento e la
realizzazione del verde attrezzato in via Meli in Trepunti.
M. G. L.