LE PATOLOGIE TRATTATE Canalopatie (malattie aritmogene a cuore strutturalmente integro): • • • • • Sindrome del QT lungo Sindrome di Brugada Tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica Fibrillazione ventricolare idiopatica Sindrome del QT Corto Cardiomiopatie (malattie strutturali, morfologiche del cuore): • • • • • Cardiomiopatia dilatativa* Cardiomiopatia ipertrofica* Cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro* Cardiomiopatia restrittiva* Cardiomiopatia del ventricolo sinistro non compatto* CONVENZIONATO SSN CENTRO PER LO STUDIO E LA CURA DELLE ARITMIE CARDIACHE DI ORIGINE GENETICA CHI SIAMO Attivo dal 2013, il Centro è diretto dal Prof. Peter Schwartz, che dagli anni ‘70 si occupa di aritmie comportanti il rischio di morte improvvisa ed in particolare della Sindrome del QT lungo, di cui è riconosciuto come leader a livello internazionale. Direttore: Prof. Peter Schwartz Centro Diagnostico e di Ricerche San Carlo – Milano via Pier Lombardo 22 – 20135 Milano Dell’equipe fanno parte la Dr.ssa Lia Crotti, ricercatrice di livello internazionale, due cardiologhe con competenza specifica in ambito aritmologico, una esperta in statistica medica e 5 biologi molecolari che si occupano delle analisi genetiche a scopo diagnostico e partecipano attivamente alle attività di ricerca del gruppo. COME PRENOTARE UNA VISITA Tel. 02-55000.400 (dal lunedì al venerdì dalle 11:30 alle 13:30) Fax 02-55000.401 e-mail [email protected] COME RAGGIUNGERCI MM3 “Porta Romana” Fermata “Montenero” del tram linea 9. Entrambi i mezzi sono direttamente connessi con la Stazione Centrale di Milano. CENTRO PER LO STUDIO E LA CURA DELLE ARITMIE CARDIACHE DI ORIGINE GENETICA * In collaborazione con l’U.O. di Cardiologia dell’Ospedale San Luca - Istituto Auxologico Italiano L’area delle cardiomiopatie, ipertrofica e dilatativa, si avvale della collaborazione del Prof. Franco Cecchi, il maggior esperto italiano di queste patologie. Il Centro lavora in stretta collaborazione con un’altra struttura dell’istituto Auxologico Italiano, la U.O. di Cardiologia dell’Ospedale S. Luca diretta dal Prof. Gianfranco Parati. www.auxologico.it PROM 122 (MAG 15) Ulteriori informazioni alla pagina: http://www.auxologico.it/section/514/Centro per la ricerca e cura delle aritmie cardiache di origine genetica L’ATTIVITÀ CLINICA Il Centro vanta una particolare esperienza nella diagnostica clinico-strumentale-genetica e nel management clinico delle canalopatie e delle cardiomiopatie. Questa esperienza è a disposizione non solo dei pazienti, ma anche dei Colleghi Medici dello Sport, con i quali il Centro collabora per la valutazione clinica e genetica del rischio aritmico negli sportivi e nei giovani che desiderano svolgere attività agonistica. Se necessario in relazione all’impatto della diagnosi, il Centro offre anche l’assistenza di psicologhe con esperienza specifica nel campo delle aritmie di origine genetica. È riservata ai pazienti una vasta area, con un’ampia sala d’aspetto attrezzata perché anche gli ospiti più piccoli possano trascorrere piacevolmente il tempo dell’attesa, una reception dedicata e 4 studi medici dove vengono effettuati le visite cardiologiche e i test diagnostici: • • • • elettrocardiogramma, Holter ECG a 12 derivazioni, ergometria, ecocolor Doppler cardiaco. Presso l´Ospedale San Luca, dove la nostra equipe lavora in stretta collaborazione con i colleghi elettrofisiologi, vengono effettuati: • • • IL RUOLO DELLA GENETICA Presso il Centro è possibile effettuare il prelievo di sangue per lo screening genetico dei geni alla base di canalopatie e cardiomiopatie aritmogene ereditarie. Tale screening viene effettuato con metodiche next generation sequencing che consentono di ottenere in tempi relativamente rapidi lo screening simultaneo di numerosi geni con altissima precisione. Queste analisi genetiche vengono effettuate presso il Laboratorio di Genetica Cardiovascolare dell’Istituto Auxologico di Milano. LA RICERCA La ricerca è volta allo studio ed alla prevenzione della morte cardiaca improvvisa. Nello specifico indaga: • L’identificazione di quelle varianti genetiche comuni (cioè presenti nella popolazione generale) che possono modulare in senso sfavorevole oppure protettivo il rischio di morte cardiaca improvvisa. Questi progetti aiutano a identificare i soggetti di una stessa famiglia che sono a basso o ad alto rischio e quindi permettono terapie più mirate. • L’identificazione di nuovi geni responsabili di malattie aritmogene. • L’identificazione dei soggetti a rischio di sviluppare aritmie pericolose in conseguenza a terapia con farmaci di uso comune (sindrome acquisita del QT lungo). • Le basi genetiche della Sindrome della Morte Improvvisa nell’Infanzia (Morte in Culla o SIDS). • L’utilità dell’elettrocardiogramma nell’identificazione precoce (già nel primo anno di vita) dei bambini a rischio di aritmie pericolose. • Nuovi approcci farmacologici alla sindrome di Brugada e altre canalopatie. • Studio del controllo nervoso della circolazione e del rapporto tra sistema nervoso autonomo, stress e aritmie cardiache. • La stimolazione elettrica del nervo vago e la denervazione cardiaca simpatica nella terapia dello scompenso cardiaco e nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa. La Sindrome del QT lungo NON è una malattia rara. È la prima causa di morte improvvisa sotto i 20 anni. Quanti pazienti muoiono dopo la prima sincope? i test maggiormente invasivi (quali i test alla flecaidine e gli studi elettrofisiologici), i test da carico farmacologici (test da carico alla mexiletina e alla chinidina) le procedure di impianto di defibrillatori o Reveal Ecco perché la diagnosi precoce è così importante!