Lezione III

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SISTEMI INFORMATIVI E DATABASE
SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE (S.I.)
In una realtà aziendale si distingue:
DATO  elemento di conoscenza privo di qualsiasi elaborazione; insieme
di simboli e caratteri. (274, Francesco, Via, Giuliani, Ancona, Maggini)
INFORMAZIONE elemento di conoscenza relativo ad un contesto ben
preciso con il quale si nutre di significato l’informazione stessa. (Francesco
Giuliani, Via Maggini 274, Ancona).
DATABASE enorme archivio pensato per raccogliere, immagazzinare ed
elaborare i dati che rappresentano le informazioni di interesse dell’azienda.
DBMS Il Data Base Management System è un software in grado di
gestire archivi di dati che siano grandi, condivisi, in modo da assicurarne
affidabilità e sicurezza.
IL DATO: Le finalità
A cosa serve?
SELEZIONE  Primo passo: i dati inseriti in appositi archivi
(Database – base di dati) devono essere selezionati.
ANALISI Successivamente devono essere analizzati con
tecniche e metodi non condizionati, che non incidono sul risultato
finale.
INTERPRETAZIONE Serve per valorizzare l’informazione
acquisita.
DECISIONE A questo punto l’informazione è disponibile e
può essere mandata ai vari livelli e profili aziendali per i processi
decisionali.
Il Sistema Informativo Aziendale è quello che
organizza la Raccolta, la Conservazione,
l’Elaborazione e la Distribuzione dei flussi
informativi ai diversi livelli e profili aziendali.
SISTEMA INFORMATIVO
SISTEMA INFORMATICO
E’ l’organizzazione che presiede e
gestisce le informazioni all’interno
dell’azienda.
L’insieme di tutti i sistemi informatici,
computer e dispositivi elettronici,
destinati alla gestione dei flussi
informativi dell’azienda.
COME CONSERVARE UN DATO
Suoni
DATAMINING – Processo per fare la ricerca all’interno
della Datawarehouse
“Mario Rossi e il voto 18
conseguito ad una prova di esame”
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
dati +
informazioni
unità
funzionali
diverse
PRECISAZIONE DEL CONCETTO
DI SISTEMA INFORMATIVO
Unione di risorse umane e materiali con cui
raccogliere, organizzare, memorizzare DATI e
INFORMAZIONI
per
poter
distribuire,
comunicare, utilizzare nuovi dati e nuove
informazioni al fine di gestire tutte le operazioni
caratteristiche di una organizzazione aziendale.
Un Sistema Informativo si compone di insiemi di:
Realizzazione di una specifica funzione
interna all’organizzazione aziendale,
sfruttando dati e informazioni
immagazzinati nel sistema informativo.
Dato
Rappresentazione
codificata delle
informazioni
Un database è un insieme
di dati contenuti in un
archivio di file organizzati
in una maniera strutturata.
Data Base
o Base di Dati
DBMS
Data Base
Management System
I DBMS sono programmi
in grado di gestire grandi
archivi di dati con
affidabilità e privatezza.
BASI DI DATI
(D.B. – database)
APPLICAZIONI
DATABASE
MODULI S.O.
KERNEL
HARDWARE
Nate per risolvere due problemi:
1. Ridondanza di dati  INCONSISTENZA
2. Dipendenza dei programmi dai dati
DATA BASE
insieme di dati memorizzati
senza ridondanza utili per
servire più di una
applicazione. I dati e le
applicazioni che le usano sono
indipendenti l’una dall’altra.
BANCA DATI
Insieme di basi di dati
aventi strutture
completamente separate.
Specifiche Standard D.B. CODASYL 1971
1.
Adattabilità dei dati (indipendenza fisica/logica)
2.
Chiarezza dei dati da usare
3.
Convalida dei dati in ingresso/controllo centralizzato
4.
Accesso multiplo ai dati
5.
Privatezza dei dati
6.
Sicurezza dei dati
7.
Diversità di linguaggio
8.
Consistenza dei dati e integrazione
……..A COSTO DI :
•
Memoria disponibile
•
Software di gestione
PROGETTAZIONE DI UN DATABASE: MODELLI
DI DATI
Insieme di regole che consentono all’analista di formalizzare una
descrizione delle proprietà e delle relazioni esistenti tra le varie
categorie di dati che formano il database.

modello Entità / Relazione
 modello a grafo
modello gerarchico
modello reticolare
MODELLO E/R
Il Modello Entità - Relazione è un Modello Concettuale atto a
descrivere il livello concettuale di un Data Base che fa uso dei
componenti essenziali quali entità, attributi e relazioni e ciascuna
classe di oggetti individuata nella realtà deve appartenere ad una di
queste categorie primarie.
Con il modello Entità Relazione gli oggetti astratti o concreti della
realtà di interesse vengono classificati come entità. Ciascuna entità
possiede delle proprietà caratteristiche chiamate attributi.
CLASSE
costituita
STUDENTI
ENTITA’ E ATTRIBUTI
STUDENTI
Nome
Cognome
Indirizzo
Telefono
Entità definita dall’insieme dei suoi
attributi.
Caratteristiche degli attributi:
• semplici
• composti
• obbligatori /opzionali
• calcolati
• vincolati
CLASSIFICAZIONE DEGLI ATTRIBUTI
ATTRIBUTI SEMPLICI : sono quelli che hanno un tipo semplice
ATTRIBUTI COMPOSTI : sono quelli di tipo record, cioè in cui
esistono dei sotto attributi.
ATTRIBUTI MULTIPLI : sono quelli di tipo sequenza, cioè in cui
esiste un numero variabile di sotto attributi.
Una Relazione viene classificata in base alla sua forma, e può
essere del tipo :
1 : 1 quando ad un elemento del primo insieme corrisponde uno ed
un solo elemento del secondo insieme, e viceversa.
1 : N quando ad ogni elemento del primo insieme corrispondono più
elementi del secondo, mentre ad ogni elemento del secondo
corrisponde un elemento 1del primo.
N
PAZIENTE
Visite
effettua
M : N quando ad ogni elemento del primo insieme possono
corrispondere più elementi del secondo insieme, e viceversa
MODELLI LOGICI: A GRAFO
Archi dello schema di tipo INFORMATIVO, perché collegano le
entità indipendentemente dai loro attributi
GERARCHICO
RETICOLARE
D.b. con dati organizzati a grafo generico:
D.b. con dati organizzati ad albero:
1. Un’entità può avere un numero qualsiasi
1. Un’entità può essere inserita solo se
di entità padri.
può essere collegata ad una entità padre.
2. Possono esistono più relazioni tra 2 entità.
2. Esistono solo relazioni 1:N e 1:1.
3. Sono permesse relazioni di qualsiasi tipo,
3. Esiste una particolare entità detta RADICE
ma per semplicità di gestione a livello
fisico si trasformano tutte in 1:N.
1
N
1
N
Lo Schema Logico Relazionale ha una struttura simile al
diagramma entità, differisce da esso per l’esplicita dichiarazione
delle chiavi primarie, l’inserimento delle chiavi esterne e l’aggiunta
di opportune tabelle per rappresentare relazioni del tipo N : M.
Partendo da uno schema concettuale, si passa alla creazione di uno
schema logico relazionale applicando le seguenti regole:
1. Le entità dello schema concettuale, diventano tabelle.
2. Le relazioni tra entità dello schema concettuale, nello schema
logico relazionale vengono rappresentate facendo uso di chiavi
esterne.
CHIAVI ESTERNE: insieme di attributi che corrispondono a quelli
che costituiscono la chiave primaria di un’altra tabella, e stabiliscono
quindi un riferimento tra le righe delle due tabelle.
In particolare per rappresentare una relazione tra le due tabelle T1 e
T2 si distinguono 3 casi:
1) Relazione 1: 1; agli attributi di T1 viene aggiunta, come chiave
esterna, la chiave primaria di T2, e viceversa.
2) Relazione 1: N; agli attributi di T2 viene aggiunta, come chiave
esterna, la chiave primaria di T1, ma non viceversa.
3) Relazione M: N
Un DBMS è composto da vari programmi. Nel caso più semplice, possiamo
riconoscerne due:
1. server DBMS: mantiene i dati memorizzati in memoria di massa e risponde
alle interrogazioni (sia a quelle di selezione che a quelle di modifica dei dati).
L'utente non ha una interazione diretta col server, ma accede a quest'ultimo, per
via indiretta, adoperando altri programmi, detti client.
2. client DBMS: un client DBMS è un programma che fa da interfaccia tra
l'utente della base di dati e il server DBMS.
Notare che il programma client e il programma server possono anche risiedere su
computer diversi, e comunicare tra di loro tramite la rete. Ovviamente, il database
risiede sullo stesso computer dove si trova il server DBMS.
Una architettura di questo tipo, che si ritrova anche in tantissimi altri contesti, si
chiama architettura client/server.
Microsoft Access, che è un sistema per la
gestione di archivi molto diffuso, non è
generalmente considerato un vero e proprio
DBMS, in quanto non ha la struttura client/server
ed è scarsamente efficiente su basi di dati
voluminose.
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