38 Mercoledì 9 Gennaio 2013 Corriere della Sera italia: 57525458545152 Spettacoli L’intervista La cantante e attrice torna in teatro e al cinema dopo la morte del marito: ero intenzionata a mollare tutto A New York «50 sfumature di grigio» arriva sul palcoscenico La versione musical del successo editoriale 50 sfumature di grigio si prepara a sbarcare a New York. Andrà in scena Gli esordi Con Aldo Reggiani nello sceneggiato tv «La freccia nera» (1968) A Sanremo Nel 1981 è seconda al Festival di Sanremo con «Maledetta primavera» Con Il marito Assieme al marito Gianni Brezza, morto il 5 aprile 2011 Loretta e il sorriso ritrovato «In scena divento mamma» Goggi nel musical «Gypsy»: sono uscita dal periodo buio M amma Loretta. Nel senso di Goggi, che ha deciso di curarsi dalla ferita aperta dalla perdita dell’amato marito e di rimettersi in gioco «dopo un periodo amaro in cui avevo pensato di abbandonare tutto e non avevo voglia di far nulla». L’amata e spiritosa attrice che minorenne si aggirava nelle foreste degli studi Rai nella Freccia nera ora è diventata mamma. Due volte. Prima la grintosa mamma Rose Lee in Gypsy, musical di Laurents, Styne e Sondheim sulla regina del burlesque che debutterà al Nuovo di Milano il 15 gennaio; poi nel film di Brizzi Pazze di me è mamma di Francesco Mandelli, uno dei Soliti Idioti. «Due mamme fuori dal comune, eroiche, maschiacce, da caserma, single, che hanno allevato i figli da sole e bisogna pur capirle». Nel musical che furoreggia a Broadway dal ’59 con Ethel Merman fino a Patti Lupone nel 2008, al cinema con Rosalind Russell nel ’62 e Bette Midler nel ’93, a Londra con la Signora in giallo Angela Lansbury e prossimamente con Barbra Streisand, c’è l’identikit del varietà stravagante e sgangherato anni 30, passando in 15 anni sotto i riflettori dal vaudeville al burlesque allo strip mentre Wall Street va a rotoli. C’è un rapporto di famiglia teatrale, l’eroismo delle tournée dove si fanno i vestiti con tende e coperte, si mangia con un dollaro in tre e si portano via gli avanzi come racconta con grande spirito l’autobiografia di Rose Lee Gypsy, edita da Adelphi. L’eroina in Italia arriva per la prima volta, affidata a una star abituata alle sfide e a stare in scena anche da sola per tre ore. Dice: «Personaggio bello, ambiguo e difficile, in cui mi sono buttata con entusiasmo dopo la rinuncia a Zia Mame, altra donna adorata ma che in scena costa troppo. L’ho fatto anche per combattere il lutto che mi sento addosso e sono convinta che Gianni avrebbe voluto così. Gypsy Rose Lee è "simpantipatica", di lei voglio mostrare debolezze e virtù, l’inventiva, le tenerezze interessate in un musical con un testo vero che permette un’analisi psicologica ❜❜ La scelta Sono convinta che Gianni avrebbe voluto così Ma sono terrorizzata, mi tremano le mani fra canzoni e balletti. Inutile dire che, come nelle migliori occasioni, mi sento terrorizzata, mi sudano le mani, poi mi gelano, tremo, non garantisco nulla: ma ci sarò con tutto quello che porto dentro da un anno». Perché per la Goggi il teatro, col suo pubblico adorante, è anche una forma di terapia contro la depressione dopo la morte di Gianni Brezza che non dimentica neppure un giorno tra i 365 dell’anno: «E la storia di Gypsy mi piace perché parla anche di fedeltà e costanza. La donna che porto in scena insegue per tutta la vita il trionfo per le figlie, frustrata dal suo mancato successo. Erano gli anni in cui iniziò col burlesque un altro tipo di teatro e in più c’era la crisi economica e il cinema sonoro che aveva rivoluzionato lo show business». Viene in mente Baby Jane, siamo a cavallo tra Mae West e Bette Davis. «Sì, ma gli americani dicono che questo musical, che ha vinto All’aeroporto Jfk Emma Watson fermata come minorenne «Baby» Emma Watson, 22 anni La 22enne star di Harry Potter Emma Watson è cresciuta davanti agli occhi dei suoi fan, ma per gli agenti doganali dello scalo internazionale Jfk, a New York, l’attrice inglese deve essere rimasta una bambina. Tanto che le guardie l’anno scambiata per una adolescente e l’hanno fermata ritenendola troppo piccola per volare non accompagnata. Lo ha rivelato l’attrice su Twitter, spiegando che al controllo passaporti gli agenti, ignari della sua età, le hanno chiesto dove fossero i genitori, dicendo: «Ci dispiace, ma lei è un minore non accompagnato, non può volare da sola». «Mai viaggiare con uno zaino», ha commentato la Hermione della saga. Sorriso Loretta Goggi è nata a Roma il 29 settembre 1950. Debutta al Nuovo di Milano il 15 gennaio venerdì e sabato al Gramercy Theatre 50 Shades! The Musical, lo spettacolo dal romanzo scritto dall'inglese E.L. James Ritorno in tv In tv come giurata nelle due edizioni di «Tale e Quale Show» di Carlo Conti infiniti premi, è la risposta di Broadway a Shakespeare, un Re Lear femminile. Ci sono elementi di attualità, a partire dalla crisi. In America le gare di bambine Barbie ci sono da sempre, come per noi Miss Italia, molte mini dive sono nate lì, da Jodie Foster a Brooke Shields. Noi abbiamo scoperto solo oggi con la tv le bimbe prodigio canore, così sarà più facile capire questa mamma Rose che, confessa alla fine, ha lottato per il successo mancato a lei: gentile, furba, aggressiva, ha mille lati nascosti su cui far luce». È una storia vera, anche di miseria, fame, di vita zingaresca (i ballerini di fila sono gypsy) e di dignità teatrale; poi entrambe le figlie si sono affermate, non solo quella che una sera lanciò per caso lo spogliarello diventando subito richiestissima star. Le canzoni sono difficili, commenta Loretta: «Credo che Sondheim ce l’abbia messa tutta per non farle cantare a nessuno ma hanno una totale continuità col testo». Lo show che debutta a Milano e andrà in tournée fino ad aprile è prodotto, come Priscilla, da Daniele Luppino per la MAS, è diretto da Stefano Genovese con le coreografie di Stefano Bontempi, mentre le prime furono di Jerome Robbins. Nel cast con mamma Loretta ci sono Sergio Leone e le due figlie Gisella Szansizl ed Eleonora Tata. E sabato va in onda una puntata speciale di Tale e Quale Show che ha lanciato la Goggi nell’inedito ruolo di giurata: «Avevo rifiutato, ero distrutta, mi ero chiusa in isolamento artistico e privato. Ma alla fine ho detto sì a Carlo Conti perché dovevo solo giudicare gli altri e non espormi. Poi il format ha avuto successo: da 4 siamo passati a 17 puntate». E fuori dal camerino, come vede il mondo? «Mi sembra che siamo stati disattenti, soffocati da illusioni e sommersi nostro malgrado dalla monnezza». Maurizio Porro © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 8359523