La parità di genere è uno degli obiettivi di sviluppo del
Millennio. Anche se negli ultimi anni ci sono stati dei
significativi progressi, c’è ancora tanto da fare,
specialmente nei Paesi più poveri del mondo. Ad esempio
in Africa ogni giorno alle donne vengono sistematicamente
negati i loro diritti fondamentali.
Abusi sessuali e violenze in generale sono all’ordine del
giorno nei Paesi più poveri dell’Africa. Le donne in Paesi
come Ciad, Costa d’Avorio, Ghana e Kenya subiscono
violenza sia in ambiente domestico sia nella società. In
alcuni di questi Paesi il codice civile non prevede il reato di
stupro. La situazione peggiora nei Paesi che sono
martoriati dalla guerra civile o dai conflitti religiosi.
È uno degli ambiti dove le disuguaglianze di genere si
manifestano in maniera più netta. Il 60% di chi non sa né
leggere né scrivere sono donne, giovani e adulte.
Una discriminazione che comincia fin da quando sono ragazze
o bambine. A loro, infatti, spesso tocca il compito di restare a
casa per aiutare nelle faccende domestiche. Inoltre, in molti
casi, sono le ragazze a dover affrontare i lunghi cammini per
procurare l’acqua per tutta la famiglia.
Spesso le donne non hanno il diritto di lavorare. Anche
quando viene loro concesso, si tratta sempre di lavori
sottopagati, degradanti, senza diritti, nei quali si ritrovano
a svolgere delle mansioni di secondo grado. Molte donne
nella vita non hanno altra possibilità che non siano i lavori
domestici.
All’Africa subsahariana spetta un triste primato: quello
della mortalità materna. Qui, su ogni 100mila nascite, si
registrano 510 decessi. In nessun’altra parte del mondo il
problema della mortalità materna si manifesta in forma
così grave.