6 –gli EBREI
QUANDO ?
La storia degli ebrei si svolge in una sottile fascia di territorio che va
dal Mar Mediterraneo sud orientale al deserto siriano chiamata
Terra di Canaan . La regione è caratterizzata dalla presenza di
ambienti naturali diversi. Al centro si trova la valle del fiume
Giordano ; a est del fiume si distende un vasto altopiano. A Ovest
abbiamo in alto una zona montuosa solcata da fertili vallate e in
basso un'altro altopiano.Le coste mediterranee sono sabbiose e poco
adatte alla costruzione di porti.
DOVE ?
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Verso il XVII (17°) – XVI(16°) secolo a.C in Egitto e poi dal XIII
(13°) – XII(12°) secolo a.C IN PALESTINA .
Il territorio venne abitato inizialmente da tribù nomadi o seminomadi che
sfruttavano i terreni seguendo i cicli stagionali, la presenza di pozzi e si
spostavano alla ricerca di zone più favorevoli anche dopo essere stati per lunghi
periodi in uno stesso luogo.. C'erano anche città stato nelle pianure (insediamenti
nati intorno a un palazzo o un tempio).. Sulla costa sud si insediarono discendenti
di quei popoli del mare che avevano attaccato l'Egitto e ne erano stati respinti :
questi erano noti come Filistei e da loro deriva il termine Palestina ( terra dei
filistei).
Dal punto di vista degli studiosi moderni la ricostruzione della storia ebraica ha
caratteristiche assolutamente uniche : per un verso dispongono di un documento
essenziale costituito dai circa 40 libri della Bibbia che raccontano una porzione
molto significativa della vicenda del popolo ebraico a partire dal momento in cui
intorno al diciannovesimo secolo il progenitore Abramo sarebbe giunto nella
terra di Canaan provenendo da Ur città sumera, ricevendo la rivelazione di Jahvè
che lo definiva capostipite di una nazione che avrebbe avuto in quella terra
lontana la propria sede. Allo stesso tempo la Bibbia non può essere considerato un
testo storico nel significato moderno del termine. Dioe avrebbe scelto gli Ebrei
per instaurare con loro un rapporto di particolare predilezione: essi costituirebbero
il popolo eletto.
Il Cristianesimo considera a sua volta sacri e divinamente ispirati non solo i testi
del Nuovo testamento ma anche quelli dell’ Antico testamento (cioè la Bibbia
ebraica ). In tempi recenti gli studiosi hanno iniziato a trattare la Bibbia come
qualsiasi altra fonte cercando riscontri alle sue affermazioni in fonti alternative o
in dati forniti dall'archeologia .
RELIGIONE
Particolare l'importanza è rivestita dal rispetto che si deve alla potenza
divina manifestato per esempio dal fatto che non è consentito
realizzare alcuna immagine (un elemento che la differenzia
nettamente da quella greca ) e non si può neppure pronunciarne il nome
: Dio era evocato attraverso espressioni più generiche come “Adonai”
(Signore) . Questi tratti convivono nella Bibbia con rappresentazione
di carattere antropomorfico
6 –gli EBREI
DALL’EGITTO
ALLA TERRA
PROMESSA.
Da ospiti a schiavi .Con Abramo inizia da vicenda del popolo
ebraico; a lui segue il figlio Isacco e a questi Giacobbe detto Israele.
Giacobbe ebbe 12 figli che la tradizione considera il capostipiti delle
12 tribù del popolo d'Israele .Le tribù nomadi ebraiche verso il
diciassettesimo sedicesimo secolo a.C emigrarono in Egitto
restandovio per 450 anni . Gli ebrei sarebbero stati gradualmente
emarginati e poi sfruttati. Jahvè si sarebbe mosso a compassione per
il popolo eletto incaricando Mosè di porsi alla sua testa e di guidarlo
fuori dall’Egitto rendendo la fuga possibile grazie ad un intervento
divino.
Jahvè si è rivelato a Mosè nel deserto di Sinai consegnandoli le Tavole della
legge, poi custodite nella cosiddetta “Arca dell'alleanza”. Il passaggio del mar
Rosso ( in ebraico Pesah da cui il termine Pasqua) viene ricordato ogni anno con
una festa solenne. Siccome la memoria di una schiavitù non è onorevole il fatto che
la Bibbia ne parli sembra confermare che si sia trattato di un evento reale per la
storia di Israele.
La storia di Giosuè. Guidati da Mosè fino alle soglie della terra di Canaan gli
Ebrei scesero alla volta delle città per prenderne possesso. Successore di Mosè fu
Giosuè . Al termine della conquista avrebbe spartito le terre fra le 12 tribù in cui
erano divisi gli israeliti .Dopo poco tempo le 10 tribù del nord si allontanarono
dalla fede in Jahvè per votarsi a Baal mentre le due del Sud dove si trovava
Gerusalemme si mantennero fedeli.Da qui nacque una differenziazione tra i due
gruppi. L’insediamento degli ebrei è stato un processo che interessò il tredicesimo
e il dodicesimo secolo a.C.
SOCIETÀ
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La divisione fra nord e sud è attribuibile a differenze di natura religiosa
economica sociale e di organizzazione interna .Nel nord le terre erano più
fertili e vi erano migliori vie di comunicazione: questa apertura all'esterno
può essere il dato storico che nella Bibbia viene presentato come perdita
della integrità e della fedeltà alle tradizioni religiose . Le regioni del Sud
sono più povere e la principale ricchezza consisteva nella presenza della
città di Gerusalemme. Gli Ebrei stanziati in quest'area erano quindi più
conservatori nei confronti del patrimonio culturale originario
Intorno all’anno 1000 a.C i Filistei attaccarono le tribù degli ebrei. Quest'ultime
decisero di designare un re comune e scelsero la figura di Saul .Gli succedette il
giovane David celebre per aver ucciso con l'astuzia il filistero Golia .Dopo aver
conquistato Gerusalemme ne fece la sua capitale. Al Regno di Davide segui quello
del figlio Salomone che fece edificare il tempio di Gerusalemme che restò per un
millennio il centro del culto religioso ebraico. Salomone è rimasto famoso per il
senso della giustizia e la sua Sapienza.
Per gli ebrei l'istituzione della monarchia non fu il risultato di un processo
spontaneo ma la risposta una situazione di pericolo. Le antiche strutture tribali
sopravvissero ma il nuovo sistema di governo tendeva a togliere loro autorità e
autonomia. Davide rafforzò il potere centrale e sul piano religioso puntò ad
affermare sempre più il culto di Jahvè su quello di altre divinità locali. Questa
caratteristica si accentuò con Salomone .Il nord del Regno fu suddiviso in
province. Salomone ricorse sempre più massicciamente alle prestazioni
obbligatorie di lavoro per la realizzazione di opere pubbliche così il malcontento
portò alle premesse per la fine del Regno unitario d'israele
6 –gli EBREI
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Alla morte di Salomone nella seconda metà del X(10°) secolo il regno si divide in
due parti :Regno di Israele al Nord (più ricco) e Regno di Giuda a sud ( più
povero ma importante per la presenza di Gerusalemme e del tempio). Da quel
momento i due regni ebbero vita separata con capitali distinte : Gerusalemme a
sud e Samaria al Nord.
Il primo a cadere fu Regno d'Israele che nel 722 a.C. crollò sotto i colpi
dell'espansionismo degli assiri .Stessa sorte toccò al Regno di Giuda nel 587 a.C.
quando il re babilonese Nabucodonosor II entrò a Gerusalemme incendiando la
città e il tempio .La classe dirigente e quella degli artigiani venne deportata a
Babilonia.La deportazione a Babilonia fu percepita dagli ebrei come una ferita
drammatica .L'esilio ( detto anche prigionia o cattività babilonese) fu dunque un
tempo di ripensamento della propria identità .
Quando nel 538 a.C. grazie all'autorizzazione del re persiano Ciro il grande i
deportati a Babilonia poterono fare rientro in Palestina organizzarono non soltanto
la terra ma anche i principi di culto e del pensiero . Fu allora che la religione di
Israele acquistò caratteri di interiorità ,di culto e di studio della legge , e di
speranza messianica che sono ancora centrali per gli ebrei osservanti .