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3.10.22

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BASI DELLA NEUROFISIOLOGIA
Per quanto riguarda le scelte non si è sempre pensato che queste dipendessero dal cervello,
inizialmente si pensava provenissero anche dal cuore (vedi Aristotele) – Ippocrate per primo ritiene
che la fonte del piacere, sofferenza, ecc. sia il cervello.
La parte che è maggiormente cambiata dalle nostre prime evoluzioni è il cervello,
dall’australopiteco all’homo sapiens il volume del cervello è triplicato.
Questo dimostra che già all’epoca si
andava a cercare la causa nel cervello.
Egitto= cuore sede dell’anima, da
conservare per la mummificazione.
- Il cervello non aveva particolare
importanza.
- Visione molto comune alle
popolazioni antiche.
È il primo a fare delle supposizioni e
studi sul cervello umano, capisce che è
quello che influisce sul nostro
comportamento.
Il cuore è uno dei primi organi che risultano
visibili nell’embrione, pompa il sangue, si
“muove” quindi era facile attribuirgli un ruolo
importante a confronto del cervello che è più
“freddo” e non sembra, anche se lo è, molto
vascolarizzato.
SCOPERTA DEL SISTEMA NERVOSO
-
GALENO DI PERGAMO.
Fece la prima e dettagliata descrizione del cervello (area azzurra= ventricoli celebrali)
(Medioevo)
Era più una teoria filosofica che scientifica, si studiava maggiormente nei monasteri dove non ci si
preoccupava di studiare sugli animali, ma ci si limitava a ipotizzare filosoficamente.
Fino al Medioevo si può parlare solamente di picchi di intuizioni, solamente dal Rinascimenti si inizia a
parlare di studi importanti.
LEONARDO DA VINCI
Dopo 10 anni, propose un nuovo disegno dei
ventricoli cerebrali dopo un calco con immissione di
cera.
ANDREA VESALIO
1543 – “De revolutionibus
orbium coelestium” (stesso
anno in cui pubblica
Copernico).
-
-
Descrive in modo
dettagliato la
fisiologia del corpo
umano con delle
dissezioni.
Si rendeva conto che
c’era qualcosa in più
ma non poteva andare
oltre perché non
aveva i mezzi.
CARTESIO
Secondo lui tutte le cose seguono le leggi della matematica e
quindi possono essere studiate.
Il pneuma avendo una composizione chimica era studiabile e
conoscibile.
Fece la prima descrizione del movimento riflesso:
-
Movimenti totalmente indipendenti dalla nostra volontà.
Da un certo punto in poi servì iniziare a costruire degli strumenti, serviva progredire nella chimica,
ecc. non poteva più una persona sola studiare tanti campi diversi.
LUIGI GALVANI
Stimolando il nervo sciatico della rana, vede che le
gambe vengono contratte, capisce che non è più
valida la teoria del pneuma.
- Si convince che i nervi sono ottimi conduttori di
energia elettrica.
- Ipotizzò che l’origine dell’elettricità risiedeva
all’interno dei nervi.
LA SCOPERTA DEL NEURONE
-
Per studiarlo serviva avere dei microscopi abbastanza potenti e avere la capacità di
conservare e colorare opportunamente diversi tipi di campioni biologici.
I primi a disegnare i corpo di un neurone furono Purkinje e Valentin.
Capiscono che il cervello è formato da cellule
(non è solamente un ammasso gelatinoso).
Si capisce che gli organi sono formati da
cellule.
Inizialmente corpo del neurone e la fibra sono
considerate due entità distinte.
ALBERT VON KOLLIKER
Serviva ancora capire bene come
le cellule comunicano tra di loro.
Inizialmente si pensava che il
cervello fosse un’unica e grande
rete di cellule che comunicano tra
di loro.
CAMILLO GOLGI
colorando in una certa area una cellula
riusciamo a distinguere in modo distinto
la struttura dei neuroni.
Permette di discriminare le
diverse cellule presenti su un tessuto.
SANTIAGO RAMON Y CAJAL
Capisce che i neuroni sono vicini e in
qualche modo comunicano, ma non sono
tutti “la stessa cosa”.
Le sue rappresentazioni dei circuiti
nervosi diventano molto precise.
Prima di Cajal non si dava
molta importanza ai dentriti.
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