Concetto di nazione nel romanticismo 1800 --> ideali di libertà e uguaglianza; definitivo abbattimento dell’assolutismo; garantire i diritti dei cittadini; affermazione delle idee di nazione e autodeterminazione dei popoli. L’idea di nazione si era affermata durante la Rivoluzione in Francia e in Europa con le armate napoleoniche --> nei paesi conquistati da Napoleone si affermò un senso di appartenenza alla comunità nazionale, che portò a rivoltarsi all’occupazione napoleonica. “Il concetto di “nazione”: nasce con l’affermazione del sentimento contrapposto alla ragione, cioè nasce in ambito romantico (fine ‘700, primo ‘800): l termine nazione: si riferisce ad una comunità di individui che condividono alcune caratteristiche come il luogo geografico, la cultura (cioè la lingua, la religione, la storia e le tradizioni), l'etnia e, eventualmente, un governo. Un'altra definizione considera la nazione come uno "stato sovrano" che può far riferimento a un popolo, a un'etnia, a una tribù con una discendenza, una lingua e magari una storia in comune. La nazione nasce per un atto di coscienza e di volontà: la coscienza di una individualità geografica, linguistica e culturale e la volontà di tradurre questa individualità in un soggetto politico autonomo e indipendente. L'idea di nazione: diventa così per l'uomo dell'Ottocento innanzitutto individualità spirituale prima di essere entità politica. Ecco perché si può parlare dell'idea di nazione come di una idea nuova, propria dell'età moderna.