MUSICISTI e BAND
By QuadriProject.com
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Musicisti: ricordatevi di iniziare con un “perchè?”
Quando la registrazione e la distribuzione della musica inizia ad essere sempre più democratica e il gran
spazio già saturato della musica continua a riempirsi, una domanda senza dubbio resta: “ E’ ora il
tempo giusto o quello sbagliato per essere musicista?”.
Chiunque stia leggendo, è già ben consapevole che ci sono modi più semplici e facili di vivere la vita,
piuttosto che inseguire la carriera da musicista. Si tratta di uno sforzo ad alto rischio, incerto, che
prende molto tempo, energia e disciplina per ottenere il massimo vantaggio. Ed è raro sentire che
qualcuno dica con assoluta certezza, che chi è impegnato in questo sforzo si stia costruendo una vita
solo con la musica.
Prima di qualsiasi azione, è bene che un musicista fermi ciò che sta facendo e si prenda qualche minuto
per riflettere: si tratta di farsi qualche domanda e provare a rispondere quanto piu’ intensamente,
profondamente e introspettivamente possa fare.
La domanda è semplice: “Perché stai facendo questo?”
Perché ti stai addentrando in una delle strade tra le più difficilmente percorribili oggi, per guadagnarsi
da vivere? Hai considerato piani e obiettivi di una potenziale vita familiare? Hai pensato alla stabilità
delle tue finanze a lungo termine, o ancora alla tua pensione? Alle tue preferenze di vita?
Quasi ogni musicista professionale o semi-professionale ha una storia unica da raccontare e una ragione
unica per cui fa ciò che fa, ma la maggior parte dei musicisti che ho incontrato sembrano essere disposti
a sacrificare quello che hanno oggi per ciò che vivranno domani. Raramente lo fanno per soldi, e se
davvero fosse questo il motivo primario allora finirai per sprofondare in questa prospettiva…e
rapidamente.
Anche se il profitto è senza dubbio necessario per la stabilità della propria carriera, molti musicisti
concordano sul fatto che non c’è veramente nulla che valga più dell’essere capace di condividere il
proprio lavoro artistico con gli altri, al fine di influenzarli allo stesso modo in cui l’arte abbia catturato
te. E’ qualcosa di speciale, e ancora più speciale è fare di questa strada una scelta di vita.
Lavoro Vs Sforzo
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L’ho sentito spesso nei seminari, lezioni, incontri con artisti indipendenti e loro membri di team, e
continua a stupirmi il numero di persone sommerso dall’ammontare del lavoro( e anche scoraggiati),
necessario a lanciare e sostenere la loro carriera. La mia risposta è sempre la stessa: lavoro e sforzo sono
due cose differenti!
Per, “Lavoro” vuol dire dedicare tempo ed energie intorno a qualcosa che ti tiene occupato e che alla
fine ti lascia un vuoto. “Sforzo” significa dedicare tempo ed energia intorno ad un interesse che migliori
te stesso e l’esperienza che stai perseguendo. Come il poeta Bliss Carman ha detto più di una volta: “
Affidami un compito nel quale io possa mettere qualcosa di me stesso, e quello non sarà più un
compito: è gioia, è arte”.
Questo è molto più che la tua carriera, questa è la tua vita. Il segreto dell’essere eccellenti in qualsiasi
cosa è chiedere a te stesso più di quanto ti possano chiedere gli altri.
Il cerchio d’oro inizia con un perché
Simon Senek, autore di “Start With Why”, invita a scoprire come gli uomini di successo e i leader
conquistano e trattengono devozione dal loro pubblico e dai loro clienti. Lui ha scoperto che loro
pensano, agiscono e comunicano nello stesso modo: ha così creato la teoria del Golden Circle (il
cerchio d’oro).
Ogni persona o organizzazione sa cosa fare e sa anche come farla. Ma davvero pochi sanno il motivo
per cui lo fanno( e ancora una volta non si tratta di denaro, sarebbe una mera conclusione).
Molti artisti comunicano guardando prima di tutto al contesto, a tutto ciò che appartiene all’esterno per
arrivare a loro stessi: in realtà gli artisti indipendenti hanno bisogno proprio di fare l’opposto. La gente
non compra quello che fai, ma l’essenza, la ragione che c’è dietro ciò che fai: l’obiettivo non è
connettersi con dei potenziali fans che potrebbero apprezzare quanto fai, ma piuttosto interagire con
dei fans che credono in ciò in cui tu credi.
Come sostiene Sinek “Quello che fai, semplicemente prova quello in cui tu credi”, e questo vuol dire
che tu in quanto musicista hai bisogna di comunicare con il mondo attraverso una musica che è
estensione di ciò in cui tu credi come individuo, un’estensione della tua esistenza come musicista in
questo mondo. Più tu crederai in ciò, più la gente sceglierà di unirsi a te e ai tuoi credo e più riuscirai a
creare una vera e propria comunità.
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Musicisti giusti :7 punti chiave per una per una
band di successo!
Le regole fondamentali per trovare i musicisti giusti per la tua band in 7 semplici regole da seguire.
Praticamente tutte le band (anche quelle più affermate, anche i vostri gruppi preferiti) faticano a trovare
le persone giuste per la loro formazione ideale. Pochissimi sanno come trattare e superare questo
problema comune. Ecco sette regole che voi e il vostro gruppo sicuramente dovete conoscere:
1) Quando avete la fortuna di suonare con i musicisti giusti nella vostra band, non c’è quasi niente che
non si può realizzare insieme.
2) Se lavorano con voi le persone sbagliate, se nella vostra band la formazione non è l’ideale, il vostro
fallimento è quasi garantito.
3) Non tutti i musicisti sono in realtà seri e impegnati nei confronti della band e verso una carriera e il
successo nella musica. Riuscire a costruire una carriera musicale richiede un duro lavoro, non basta
suonare bene, ci vuole impegno e passione, sacrifici.
4) Per procedere, per evolversi e diventare una band di successo è necessaria una grande quantità di
lavoro e di sforzo sostenuto. In molte band il vero impegno è dato solo da uno o due componenti del
gruppo, questo non basta, tutti devono impegnarsi e rispettare un’etica del lavoro perché anche di
lavoro si tratta.
5) Non sprecate il vostro tempo, l’energia e la carriera con musicisti che possono essere si di talento,
ma che però non sono le persone giuste per aiutarvi a perseguire una carriera musicale per la vostra
band , questo errore potrebbe essere fatale per i vostri progetti. Per fare strada non bisogna
accontentarsi di persone che non sono adatte , anche se molto bravi o molto amici.
6) Le persone giuste da inserire nella tua band vanno cercate e selezionate molto rigidamente. Createvi
una check list rigida e solo chi passa tutti i punti puo’ far parte del vostro percorso musicale.
7) Molte band già “arrivate”, già famose, hanno gli stessi problemi di band emergenti in merito ai
componenti del gruppo, trovare validi elementi da inserire non è facile inoltre non è detto che non
siano disposte a prendere con sé un musicista sconosciuto, se è adatto. Quindi farsi sempre avanti senza
paura.
Immaginate che cosa si otterrà quando finalmente avrete le persone giuste nella band. Quando ci sono
persone che non si limitano a parlare, ma che invece prendono una coerente iniziativa e si danno da
fare, concentrati ogni giorno sul percorso comune, diventerà immediatamente molto più facile. E’
l’inizio della trasformazione del vostro sogno in realtà.
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Le 5 caratteristiche di un musicista professionista
Essere un musicista è meraviglioso. E’ quasi un crimine che la gente si sia autorizzata a fare musica per
vivere, e come per ogni crimine la musica di solito non paga. Per fare una serata che paghi, i musicisti
hanno bisogno di raggiungere un alto livello di professionalità che spesso è molto meno glamour della
vita di una rockstar. Mentre queste qualità potrebbero essere ovvie, potresti essere sorpreso da come
molte prime donne là fuori non le abbiano.
1) Seguire bene le direzioni
Proprio perché molti musicisti vivono facendo musica per altri, loro devono essere ben disposti a fare
quello che altri vogliono. Se questo ti sembra vago, lo è. Qualunque cosa tu sia ingaggiato a fare,
suonare ad un matrimonio, scrivere un jingle, suonare come accompagnatore, essere un musicista da
studio, fare il musicista di platea a Broadway o per qualsiasi comunità teatrale, devi essere bravo a
cogliere le direzioni che ti si presentano.
Molte volte queste direzioni sono comunicate da persone che miseramente non conoscono la musica,
ma un musicista professionista sa come tradurre qualsiasi tipo di istruzione rapidamente, senza
abbattersi, e rendere felice il suo cliente. Altre volte prenderai disposizioni rapide da un direttore
d’orchestra che sa esattamente ciò che vuole, e la tua abilità sarà quella di adattarti rapidamente a quella
richiesta. Queste sono le uniche vie di comunicazione dove non c’è tempo di fare domande. Dai il
meglio di te in questo scenario e vedrai che questo ti porterà riconoscimenti e più lavoro.
2) Organizzati bene
In poche parole, tieni un calendario e impara come distribuire il tempo. Non c’è nulla di più frustrante e
imbarazzante di un ritardo. In un mondo di grandi musicisti ci si azzuffa per sbarcare il lunario, le
programmazioni sono molto frenetiche e imprevedibili: ciascuno prova a prendersi il suo spazio di
prova e poi arriva tardi alla serata. Ma se non tieni tutto sotto controllo e non sei dove hai bisogno di
essere in tempo, allora rischi di perdere il lavoro. Semplice e chiaro.
In più avrai bisogno di probabilmente di avere a disposizione molto materiale. Molti musicisti
accompagnatori di diverse band, devono imparare tutta la musica originale dei cantautori che li
chiamano, e riproporre canzoni ai matrimoni o alle serate. Conservare tutta questa musica nella propria
testa diventerà sempre più facile con la pratica, ma all’inizio avrai bisogno di imparare a organizzarti.
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3) Buone capacità di comunicazione
Quando hai a che fare con persone che sanno poco di musica e non molto di business, devi essere
bravo a condurre la conversazione. Offri spunti, proponi contratti e sappi dire cosa vuoi senza cadere
in atteggiamenti aggressivi quanto avidi. E non aver timore di fare domande.
Dall’altro lato però avrai a che fare anche con altri musicisti. Presentati alla prima prova con la musica
già pronta. Se si tratta del tuo concerto o sei un direttore musicale, assicurati che la tua musica sia scritta
con cura o creata con programmi come Finale o Sibelius. Assicurati che i fogli con la musica indichino
chiaramente lo svolgersi della performance( coda, ripetizioni..). Se ti aspetti che gli altri musicisti lo
apprendano da Cd o Mp3, assicurati che abbiano le tracce giuste e che siano a conoscenza di qualsiasi
variante non presente sul supporto registrato. Queste cose faranno si che la prima prova scorra nel
modo migliore possibile.
4)Suona bene con gli altri
Questo dovrebbe essere spontaneo, senza troppe chiacchiere, ma potresti essere sorpreso. Non si tratta
solo di saper muovere il sedere, ma di essere capaci di abbassare i toni e riprodurre ciò che la musica
richiede. Si dice che: i chitarristi sono noti per amplificare troppo e non stare mai in silenzio, i cantanti
si drogano quando non cantano e gli manca non essere al centro dell’attenzione, mentre i batteristi
fanno troppo rumore. (Volutamente tralasciato il ruolo del Bassista in quanto sono di parte :-) )
Se è molto importante saper fare assoli, è altrettanto importante essere in armonia con tutti o
contribuire a far suonare meglio il solista. Suonare con gusto e con lo stile appropriato ti porterà più
benefici dell’essere abile a rovinare tutto.
5) Essere pronto al lavoro
Inoltre, la differenza maggiore tra il professionista ed uno qualsiasi è la preparazione, che è sempre la
stessa in qualsiasi campo. Un venditore esperto conosce bene il suo prodotto, un esperto professionista
di marketing conosce bene il suo target di pubblico, un custode professionista conosce bene quale tipo
di pulizia utilizzare per le superfici. Allo stesso modo, un musicista professionista sa presentarsi alla
serata con gli strumenti giusti, i vestiti appropriati ed è preparato a fare musica. Ripeto quest’ultimo
punto: un musicista professionale sa come vestirsi, qualsiasi sia il tipo di serata. Le infradito sono
probabilmente un’idea di cattivo gusto a meno che non ci si ritrovi in uno spazio d’erba.
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In sintesi, se vuoi essere riconosciuto come un musicista professionale, fai un passo indietro e tieni
conto di queste cinque qualità. La musica è un campo altamente competitivo e padroneggiare uno
strumento è semplicemente il primo passo per diventare un musicista esperto. Per quelli che vogliono
portare la loro carriera a livelli alti, la cosa che rende professionali a parte tutto il resto è quello che
possono fare al di là del suonare il proprio strumento.
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Consigli per diventare un turnista
Un Turnista o piu’ elegantemente un musicista di sessione , generalmente suona per molte band e
artisti. Molti sognano di diventare turnisti, suonare nei concerti più interessanti, viaggiare sempre con
un equipe diversa ed essere generalmente rispettati dai loro colleghi.
Come immaginerai, i turnisti hanno bisogno di saper suonare in stili e generi differenti, e deve saper
essere efficace in tutti. Ma che cosa comporta tutto cio’?
Essere affidabili
I turnisti devono essere affidabili. Certo è importante avere un’ottima preparazione tecnica, ma il 99%
dei tuoi lavori ti richiederà di “andarci piano”. Non c’è nulla di più bello per il leader di una band, del
sapere che il ragazzo coinvolto nel progetto non li deluderà: quindi se vuoi essere un turnista di
successo, dovrai essere il ragazzo che più degli altri non dovrà deludere…mai!
Sapere quando( e quando no) farsi pagare
Tutti i musicisti di talento ed esperienza dovrebbero essere pagati. Tuttavia qualche volta delle strane
sessioni libere possono pagare davvero poco. Se ad esempio un impegnato produttore musicale ti ha già
pagato per una sessione di registrazione e ti chiede di buttare giù un’idea veloce come un favore, tu
potresti farlo.
Ricordo di aver letto di un chitarrista americano fare qualcosa di simile circa due anni fa, e lui ne fu ben
disposto, senza parlare di pubblicazione o diritti, ma semplicemente valutando la cosa come una
collaborazione a livello di due musicisti. L’altra parte fu grata per aver concesso ciò e gli offri in cambio
60 sessioni in sala di registrazione pagate per oltre tre anni allo studio dove lavoro.
Naturalmente era un grande musicista, affidabile e fu facile lavorare con lui e renderlo il musicista di
sessione principale, era inoltre ben disposto nel lavorare ad una sessione libera.
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Non ti sto suggerendo di lavorare gratis sempre, ma se sei già in una sessione o ci sei vicino e non ti
annoia, dovresti aprirti a questa idea. I musicisti amatoriali lavorano gratis sempre, e lo devono fare, ma
i musicisti di esperienza tendono a chiudersi completamente verso qualcosa che qualche volta non
viene remunerato.
Parlare il linguaggio della produzione
So per certo quanto sia faticoso saper parlare la lingua dei produttori. Credimi, ho desiderato di voler
imparare presto la lingua dei produttori perché loro(come i direttori musicali), hanno un sacco di legami
e contatti che possono fornirti un bel po’ di lavoro. I produttori, ovviamente, preferiranno rapportarsi
con musicisti che sappiano ben tradurre immediatamente in musica le loro idee, e dargli un senso.
Non essere mai in ritardo!
Non ho bisogno di arricchire di null’altro questo punto. Si sempre puntuale, in ogni occasione che vada
alla sala di registrazione al concerto.
Rendi familiare ciò che è sconosciuto
Come turnista ti verrà chiesto di suonare davvero dovunque. E’ fondamentale rapportarsi con i luoghi
in cui si suona, capire come le caratteristiche influenzeranno la performance:sai gestire l’eco quando
suoni in una grande sala? Che dire di quando non riesci a sentire i monitor sul palco di un grande
festival? Se ti è possibile in qualsiasi modo esplorare questi scenari differenti allora cogli l’opportunità
perché come musicista di sessione devi essere affidabile.
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Non discutere!
Se stai registrando o rivalutando una canzone è bene esprimere le proprie idee. Buttare giù buone idee
in modo chiaro è apprezzato da ogni responsabile di band o progetto. Tuttavia prova a evitare un
dibattito che trascenda le questioni musicali. Se anche sai che le tue idee sono meglio di quelle messe in
atto, è quasi sempre meglio tacere un po’ su alcune questioni e non stimolare troppe discussioni su
queste.
Troppe volte i musicisti finiscono per essere definiti come arroganti o aggressivi quando in realtà sono
semplicemente più appassionati ed esperti. Ricorda, che tu sei lì per trasformare in realtà la visione del
leader della band e se lo fai lui ti chiamerà nuovamente, e vedrai che a tempo debito saprà affidarsi alle
tue idee.
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Essere un professionista dell’industria musicale
Non c’è che dire, la musica è certamente divertimento ma chi nella musica vi lavora ha una prospettiva
del tutto diversa: la musica è ciò che permette loro di vivere, portando a casa tanto entusiasmo ma
anche la paga attraverso cui sopravvivere. Sono manager, performer, insegnanti di musica, giornalisti e
tutti coloro che lavorano per e con la musica, e che sanno quanto la professionalità sia una parola
d’ordine.
Sfatiamo il mito dell’industria musicale…
I non iniziati o i semplici ascoltatori spesso vedono la musica come un semplice intrattenimento o
come un mezzo veloce per fare soldi e garantirsi il successo. In questo modo si tralascia il duro lavoro
che vi è dietro un concerto o un tour, senza comprendere davvero che cosa porti concretamente al
successo in un settore così competitivo. A causa di questa visione distorta chi intraprende la carriera
musicale e deve iniziare a costruirsela, non riesce a concepire l’idea che ci voglia un costante e duro
lavoro per ottenere dei risultati evidenti.
Se vuoi essere un musicista professionista o lavorare in questo ambito da professionista devi
dimenticare tutto l’immaginario sempliciotto ed errato che i media e le dicerie hanno contribuito ad
alimentare, e di tenere a mente bene quali sono le motivazioni che ti spingono verso lavoro, ricordando
che la determinazione sarà la prima arma per fare la differenza.
Compiacersi dell’Ego da Rockstar…
Quest’accezione avrebbe potuto funzionare per Jim Morrison e Johnny Rotten, ma la verità è che
questo atteggiamento porterà la tua carriera ad accorciarsi e a dimezzare il numero di persone disposte a
lavorare con te. Ricorda si che tu sei l’artista, ma che fai parte di un business che fa vivere te ma anche
tutti quelli che lavorano con te e per te: fissare una tabella di marcia da seguire e portare avanti un
programma di lavoro normale all’interno del settore musicale significa anche poter lavorare di notte.
Questo vale per un performer ma anche per chi occupa altri ruoli all’interno dell’industria musicale:
assicurati allora di seguire un ritmo regolare di vita, senza perderti nella miriade di party notturni
partecipandovi per forza a tutti. Essere professionali vuol dire anche questo, mantenendo anche in
questi eventi un certo contegno professionale.
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Farsi amici, non nemici…
Non ci si soffermai mai a sufficienza su questo punto: come molti ambiti, anche quello musicale può
sembrare ristretto eppure le parole possono volare molto in fretta. Se allora scrivi testi e pubblici
informazioni scorrette, plagiate o che non seguano alcuni canoni allora la notizia farà presto il giro di
tutto l’ambiente. Allo stesso modo, se gestisci un locale e gira voce che ti riduci a pagare gli artisti
sempre all’ultimo momento o un’insegnante di musica che rimanda tutte le sue lezioni allora la strada
del successo rischierà di essere troppo ripida.
Essere corretti, professionali e disponibili verso gli altri, è l’unica filosofia che devi seguire! Tratta gli
altri come vorresti essere trattato e vedrai che ben presto ti troverai sulla cima.
Naturalmente queste sono delle mie opinioni personali e invito tutte le persone che nel music business
ci lavorano, ad aggiungere e commentare quanto scritto perchè sia di stimolo a quei giovani che
vogliono seguire questa strada!
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10 Regole di comportamento, questione di stile!
La musica è l’elemento che unisce un mondo intero e quando la si ascolta, la si assorbe. Accade ciò per
cui si lotta e non si smetterà mai di lottare: l’unione di terre, popoli, culture e persone. Grazie
all’armonia della musica si annulla ogni tipo di diversità, ogni condizione sociale per unirsi in una
preghiera comune, in un sentimento comune che conduce ciascuno oltre il tempo e lo spazio.
La musica quindi diventa un mezzo di espressione e di condivisione: chi lavora nella musica, chi fa
musica o anche chi semplicemente è dietro le quinte di un progetto di natura musicale entra a contatto
ogni giorno con milioni di persone differenti non solo con diverse personalità ma anche con
formazione e cultura differente. Il modo di presentarsi, la disponibilità, l’entusiasmo nel realizzare un
progetto sono gli ingredienti fondamentali per porsi verso gli altri in maniera vincente e lavorare
insieme.
Ecco quindi alcuni piccoli punti che artisti e addetti ai lavori dovrebbero prendere in considerazione nel
vivere la loro carriera.
1 ) Rispondere alle email
Ci sono certe faccende che non amiamo sbrigare, e forse quella delle email può non piacere a tutti
specie se la lista a cui rispondere è lunga e il tempo a disposizione poco. Tuttavia se ci trovassimo nei
panni di chi ha scritto l’email apprezzeremmo di ricevere una risposta e viceversa se ciò non accadrebbe
resteremmo alquanto delusi dalla persona a cui ci siamo rivolti. Non rispondere inoltre è uno
svantaggio perchè si blocca la possibilità di arricchire il proprio bagaglio di esperienze attraverso un
confronto, uno scambio di opinioni, la risoluzione di un problema che possa aiutare qualcun’altro ma
che poteva interessare anche noi. Ecco perchè sulla vostra agenda, scegliete un giorno da dedicare alla
lettura delle mail e alle risposte se non avete tempo di farlo giornalmente, e se gli impegni proprio vi
assalgono basta rispondere momentaneamente che avete letto l’email e risponderete non appena
possibile. E’ un gesto che farà bene a voi e a chi vi scrive.
2 ) Avere il fegato di rivolgere domande e preoccupazioni
Dice un vecchio detto cinese che è meglio essere stupidi per un secondo piuttosto che per una vita
intera, ecco perchè è fondamentale essere decisi, farsi coraggio e porre ogni tipo di domanda o
preoccupazione e viceversa non abbiate paura di esprimere il vostro parere qualora vi venga chiesto o
semplicemente sentite voi il bisogno di introdurvi in una determinata circostanza. Evitare i problemi e
le discussioni non vi aiuterà, e non dare cenni di assenso o dissenso è più offensivo che un dire
chiaramente che qualcosa magari non è di nostro gradimento. Quindi armatevi di coraggio e superate
ogni ostacolo attraverso un costruttivo confronto.
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3 ) Ogni cambiamento deve essere a conoscenza di tutti per fronteggiare le situazioni
Tutto cambia improvvisamente e sconvolge i piani, chiunque lavori in un settore di qualsiasi genere lo
sa bene. Nel nostro caso parliamo di una partenza improvvisa, un concerto annullato, un club che
fallisce e che quindi cancella le serate previste, scadenze che vengono variate e pagamenti ancora in
attesa. Lavoro vuol dire avere a che fare anche con questo genere di problematiche e per quanto a
nessuno piace portare cattive notizie è necessario che tutti lo sappiano, perchè tutti possono essere in
qualche modo, direttamente o indirettamente colpiti.
Se non potete pagare qualcuno secondo i termini stabiliti, avvisare quel qualcuno è il primo gesto da
compiere. E’ prima di tutto una forma di rispetto che, per quanto siate portatori di una notizia non
piacevole, renderà però sempre armonioso l’ambiente in cui si lavora perchè ciascun membro si sentirà
rispettato, preso in considerazione perchè qualcuno si è ricordato di lui. Quando soprattutto si
configurano situazioni difficili oppure quando magari una serata,un album non va come vorreste è
importante sensibilizzare tutti e condividere il problema con ciascuno del gruppo, perchè insieme
apportando modifiche, introducendo iniziative, idee si potrà meglio fronteggiare la situazione e
conseguire risultati migliori.
La condivisione e il rispetto altrui sono due fattori indispensabili per creare una situazione di armonie
tra persone che lavorano insieme per un risultato, per un’interesse e un piacere comuni e non tra
estranei.
4 ) Puntualità…ma se non puoi avvisare c’è la tecnologia!
Non so se è mai capitato a qualcuno, ma spesso ci sono degli artisti ampiamente affermati che si
concedono il lusso di arrivare quando a loro fa più comodo solo perchè loro sono i “grandi attesi”. La
prima regola nella vita al di là se si diventi qualcuno oppure no è quella di mantenere una certa umiltà e
di porsi sempre in ascolto, pronti sempre ad imparare.
Essere puntuali ad un evento è certamente un segno di rispetto e di professionalità verso il pubblico e
per chi lavora con voi, ma come abbiamo visto prima la vita è fatta di cambiamenti ed imprevisti così
che può capitare qualcosa che non vi permetta di essere in tempo ad un evento o ad una serata. Il
segreto è quello di mantenere alto però un certo “saperci fare”: se siete imbottigliati nel traffico o se
qualcosa vi impedisce di essere puntuali basta anche un semplice messaggio o una chiamata per avvisare
del vostro ritardo. In grandi eventi avere accortezza in questo genere di cose è fondamentale: pensate
solo a quante persone, appuntamenti, orari da rispettare e pubblico c’è dietro una serata , un concerto o
un evento speciale.
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5 ) Sgombrare il palco!
Sin da piccoli ci hanno sempre ricordato di non fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi
ed è bene che continuiate nella vostra vita a tenerlo a mente.
Molte band non si preoccupano una volta terminato il loro show di sgombrare il palco, non
permettendo alle band successive di esibirsi e di far cominciare la loro performance. Se parliamo di
grandi eventi ci sono degli addetti alle occupazioni di stage ma spesso nei club e nelle piccole serate
ciascuna band lo deve fare da sè. E’ un gesto di professionalità e rispetto liberare il palco dai proprio
strumenti soprattutto nei confronti di chi suonerà dopo, lasciando il giusto spazio.
Se terminato lo show avete però bisogno di entrare subito in contatto con il pubblico promuovendo la
vostra musica basta che resti la persona che un’attrezzatura meno ingombrante a farlo mentre gli altri e
soprattutto il batterista che ha un’attrezzatura più corposa comincino poco alla volta a lasciare spazio
sul palco alla band successiva. Così che la serata possa procedere e ciascuno avere il proprio spazio e
tempo.
6 ) Saper cogliere le occasioni
Una serata o un concerto possono essere molto più di ciò che sembrano se dietro si configura un buon
lavoro di promozione, contatti e iniziative. Coinvolgere il pubblico, promuovere attraverso volantini ed
Internet la vostra serata, suonare insieme ad una band sono operazioni che amplieranno la vostra
catena di contatti che vi frutterà in maggiori opportunità. E la tecnologia insieme oggi permette svariate
possibilità di promozione per allargare il vostro networking.
7 ) Un buon utilizzo dei social network
Nel campo musicale la creazione di una pagina su un social network può essere davvero utile ma se
usate nel modo giusto. La vostra pagina deve servire al vostro pubblico come promemoria, raccolta di
foto di eventi, appuntamenti e come informazione sulla vostra attività musicale: non è necessario quindi
scrivere post che parlino di stati d’animo o pareri personali, oppure giochi o qualsiasi tipo di azione non
rientri nei canoni di una pagina musicale.
8 ) Sicuri si ma arroganti no!
Quante volte gli artisti vengono definiti come arroganti perchè il successo ha dato loro alla testa! Spesso
l’errore in cui si cade e che non accade solo agli artisti è quello di sentirsi così sicuri da non poter essere
contraddetti e divenire così arroganti. La sicurezza è una componente fondamentale: esprimersi con
disinibizione, essere spontanei e convinti delle proprie idee ha sempre un grande effetto non solo nel
rivolgersi con chi lavora ma anche verso il pubblico, creando così una certa attenzione verso di voi.
Abbiate però anche il coraggio di ammettere che vi potreste essere sbagliati: questo non vuol dire essere
insicuri ma essere semplicemente se stessi, un consiglio che si rivela essere una buona ricetta da secoli.
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L’arroganza e la presunzione invece non fanno che suscitare una certa antipatia nei vostri confronti,
così che label, case discografiche, pubblico e addetti ai lavori ci penseranno due volte a lavorare con voi
senza farsi troppi scrupoli a chiudervi qualche porta.
9 ) “Leggere attentamente il foglio d’istruzioni…”
Come per i medicinali anche l’invio di materiale ad una casa discografica, ad un produttore o a
chiunque vogliate far conoscere la vostra musica ed essere ricontattati per il grande passo, deve
rispettare delle dosi e indicazioni che vi forniscono coloro che visioneranno il vostro materiale...e se si
vuole avere la forte speranza che la vostra musica venga ascoltata allora è indispensabile informarsi su
come la casa discografica o l’agente possano entrare in reale possesso e ascolto del materiale tra i mille
demo che arrivano ogni giorno, senza che i duri sforzi finiscano nel cestino.
Quindi rispettate i formati in cui deve essere inviato il materiale, controllate bene se l’invio del materiale
è preferibile via posta o via email: solo così le possibilità che il vostro lavoro venga preso in
considerazione aumentano.
10 ) Aprire la bocca con intelligenza
La vita di un’artista è immancabilmente spesso sotto i riflettori, un motivo per cui è importante pensare
prima di parlare. Ad esempio parlare male di un’altra band non è certo la strada giusta: i media finiranno
per concentrare l’attenzione sui vostri accanimenti più che sulla vostra musica sull’antipatia che
mostrerete di nutrire per quel qualcuno. E’ ovvio che non tutto e tutti può piacervi, ma non è così
importante farlo sapere ad un mondo intero. L’immagine che date è una delle sfumature importanti del
lavoro di un’artista, e bisogna prendersene cura nel modo giusto senza strafare.
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Piccolo promemoria da musicista: 5 suggerimenti
da tenere a mente
Fare il musicista oggi più che mestiere è diventata una professione: necessità di specializzazione non
solo per quanto riguarda la fase creativa, ma con le esigenze di mercato torna utile capirci anche un po’
di mercato per non arrivare del tutto impreparato durante la strada verso il successo.
Così ci sono alcuni punti da tenere a mente che restano sempre gli stessi, e altri invece che si adattano
alle situazioni di vita attuali:fare i conti con gli attori del music business, con la tecnologia, con le
distrazioni, con i mass media. Anche il fattore psicologico gioca la sua parte: quando si intraprende una
strada difficile è plausibile avere momenti di difficoltà, ma altrettanto importante è trasformarli in punti
di forza e di partenza per non perdere mai di vista l’obiettivo.
Ecco allora di seguito 5 punti da tenere sempre a mente durante ogni tappa della vostra carriera:
1. Spegni il computer. Dedicati alla composizione e a terminare una canzone senza distrazioni, che
oggi sono date essenzialmente dal computer e da quel vizio di risolvere i problemi con un click.
Focalizzati sul tuo lavoro, lontano dalla rete virtuale, metti alla prova le tue capacità e affinale. La chiave
del successo non è online, sei tu.
2. Vivi. Qualsiasi cosa ti entusiasmi, non rinunciare nel correre a farla. Fai qualsiasi cosa ti spaventi, non
demordere e provaci! E qualsiasi cosa ti annoi o ti esaurisca smetti immediatamente di compierla! Trova
qualcuno che ti ami.
Questo per ricordare che l’esperienza, il vissuto di ogni giorno sono valori fondamentali che ci
permettono di stare bene con noi stessi e con gli altri, oltre a permetterci di lavorare meglio con più
entusiasmo e concentrazione. Diceva Sir Walter Scott, il noto scrittore storico scozzese :“La continua
intenzione di iniziare una nuova vita, senza però trovare mai il tempo per farlo, è come l’uomo che
rimanda di mangiare e bere un giorno dopo l’altro finché non arriva a morire distrutto dalla fame.”
Questo per dirvi che ogni vostra esigenza va ascoltata e rispettata, perchè non potrà che far bene a voi
stessi.
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3. Coltiva le conoscenze e le amicizie. Ogni settimana incontra 3 persone che potrebbero aiutarti:
fare da soli non vuol dire fare tutto da soli. Ci sono persone che amano organizzare eventi e concerti,
che amano promuovere e costruire siti web. Impiega del tempo a cercarli, e lascia che ti aiutino: un
email, un pranzo o una chiamata possono essere l’occasione migliore.
4.Mantieni i contatti con le persone: la persona che hai conosciuto ieri potrebbe essere quella capace
di sponsorizzarti, di organizzarti una serata o di prendere parte con te nella realizzazione di un progetto.
Dedica allora qualche minuto al giorno alle persone importanti: salutale e manda loro qualcosa che
potrebbe piacergli, che si tratti di un articolo, di un link o un invito.
5. Concentrati e valorizza il tuo lato più strano, meraviglioso, bizzarro, creativo… Ciascuno di noi ha
infinite possibilità di espressione, e merita di essere valorizzata. I più grandi artisti hanno tratto dei
punti di forza e un loro stile proprio coltivando il loro lato più estroso.
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