PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola dell’Infanzia di VESTRENO A.S. 2013/2014 Insegnante: BARINDELLI PAOLA PREMESSA: L’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola dell’Infanzia ha come finalità quella di promuovere la maturazione dell’identità nella dimensione religiosa, valorizzando le esperienze personali e ambientali, orientando i bambini a cogliere i segni della religione cristiana cattolica e delle altre espressioni religiose presenti nell’ambiente. Tre sono gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) della religione cattolica, definiti come livelli essenziali di prestazione inseriti nel contesto educativo della scuola dell’ Infanzia: - Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore. - Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane. - Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell'amore testimoniato dalla Chiesa. L’ insegnamento dell’IRC concorre al raggiungimento delle finalità educative della scuola dell’Infanzia che intende formare la personalità del bambino nella sua totalità: * nell’ IDENTITA’ PERSONALE: favorire atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, il riconoscimento della propria identità personale e degli altri, il senso della cultura e della comunità di appartenenza, la scoperta di una visione positiva della vita che dà sicurezza e armonia; promuovere occasioni formative che valorizzano il rispetto reciproco, il dialogo aperto e sereno. * nella CONQUISTA DELL’ AUTONOMIA: favorire il riconoscimento e il rispetto dei valori della libertà, della cura di sé e degli altri, dell’ambiente, della solidarietà e della giustizia, dell’impegno ad agire per il bene comune. La figura di Gesù aiuterà il bambino a dare senso alle proprie azioni. * nelle COMPETENZE: le attività previste nell’IRC, contribuisco a maturare le capacità sensoriali, percettive, linguistiche, logiche, sociali, artistiche, motorie; attraverso anche l’ uso di racconti e di rielaborazioni di messaggi riguardanti la vita di Gesù e i testi della Sacra Scrittura; inoltre concorrono a riconoscere i segni religiosi della cultura e della tradizione cristiana. I contenuti presenti nell’IRC, promuovono gli obiettivi presenti nelle finalità educative : * DIO: con il riferimento al mondo creato, quale dono da condividere con gli altri che lo riconoscono come Padre e Creatore. Qui il bambino sviluppa gratitudine, meraviglia e rispetto per il mondo che lo circonda e la consapevolezza che tutti siamo dono d’Amore di Dio. * GESÚ: con l’attenzione alla Sua Persona che ama fino a donare la Sua vita, alla relazione con Dio, Suo Padre e con gli uomini che chiama fratelli e con il comandamento della carità che aiuta la “convivenza civile”. * LA CHIESA: come luogo di incontro della comunità cristiana, permette di conoscere figure che testimoniano o hanno testimoniato la fede cattolica, consentendo di fare esperienza dell’attuazione del comandamento della carità sia nella preghiera, nell’aiuto concreto agli altri e nell’accoglienza. I bambini verranno quindi accompagnati nello sviluppo delle competenze intellettuali, espressive, motorie, operative, sociali e soprattutto morali, spirituali e religiose, accogliendo così il loro modo personale di essere nel mondo, di interagire e stare con gli altri, di affrontare le situazioni e risolvere i problemi, di incontrare la complessità dei sistemi simbolici, di gustare il bello e conferire senso alla vita. Il piano annuale è strutturato per Unità di Apprendimento (UdA) progettate in corrispondenza degli OSA della Religione Cattolica. Ciascuna UdA avrà la seguente struttura: − TITOLO: esprime il senso dell’itinerario che si vuole sviluppare; − Indicazione degli OA (Obiettivi di apprendimento) finalizzati ai TSC (traguardi per lo sviluppo delle competenze) del bambino; − Individuazione dei CONTENUTI indicati dai Campi di esperienza educativa (CEE) per la RC. Inoltre verrà utilizzato un filo conduttore, un angioletto di nome Benedetto, che proporrà di volta in volta i vari argomenti programmati attraverso letterine. Si farà ricorso, più volte, alla lettura come mezzo stimolante per la capacità di astrazione, di ragionamento, per la conoscenza di nuovi contenuti: “La lettura del libro religioso ha un ruolo fondamentale nella maturazione del bambino. Leggere insieme a loro il Vangelo arricchito di belle illustrazioni e raccontato in un linguaggio alla loro portata è un mezzo formidabile di educazione non solo cristiana, ma anche umana” (“L’ora di religione” ottobre ’98). METODOLOGIA L'accoglienza è il criterio metodologico che sottende ogni attività nella scuola dell'infanzia. Essa favorisce nel bambino: − la percezione del valore della sua persona; − la costruzione della propria identità; − l'incontro con gli altri e il riconoscimento della diversità culturale, etnica, religiosa; − l'accettazione di eventuali disabilità per l'arricchimento interpersonale. Nell'azione educativa si farà particolare attenzione al vissuto del bambino. ATTIVITA' Si cercherà di rispettare bisogni, capacità e potenzialità di ogni fascia di età con: • attività di osservazione attraverso immagini e poster • attività di ascolto: racconti di episodi tratti dal Vangelo e non • attività ludiche: giochi finalizzati a precise esperienze come ad esempio far scoprire i valori di fratellanza, solidarietà, perdono, pace • attività espressive volte a chiarire, interiorizzare le esperienze fatte attraverso dialoghi, canti, poesie, drammatizzazioni • attività grafico-pittoriche volte a verificare l'acquisizione del concetto presentato attraverso disegni individuali con varie tecniche. VALUTAZIONE: La valutazione del raggiungimento degli obiettivi è realizzata con l'osservazione del comportamento dei bambini e adeguate forme di verifica dei traguardi di sviluppo raggiunti. Verranno presi in considerazione soprattutto l'interesse e la partecipazione attiva dei bambini. ALUNNI COINVOLTI: Le attività proposte sono rivolte ai bambini di 3, 4 e 5 anni che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica. Sintesi delle UNITA’ di APPRENDIMENTO: UdA 1 “MI CHIAMO…” UdA 2 “INSIEME E’ BELLO” UdA 3 “LA STELLINA DEL NATALE” UdA 4 “GESU’ MAESTRO: INSEGNA ED AIUTA” UdA 5 “LA PASQUA DI GESU’ “ UdA 6 “MARIA, MAMMA DI GESU’ “ UdA 1 “MI CHIAMO…” Settembre / Ottobre CEE coinvolti: − Il sé e l’altro; − Il corpo in movimento; − I discorsi e le parole. OA: − − − − scopre che ogni bambino possiede un nome conosce gesti, parole e situazioni di accoglienza scopre la scuola come spazio di nuovi incontri e amicizie esprime emozioni e sentimenti raccontando momenti della propria vita. TSC Il bambino: − sviluppa il senso d’identità personale, riflettendo e discutendo con gli altri; − sperimenta la gioia dell’incontro; − impara a conoscere i compagni, i loro nomi e ad ascoltare con fiducia; − racconta la sua esperienza in modo pertinente con le parole di cui è capace. UdA 2 “INSIEME E’ BELLO” Novembre CEE coinvolti: − Il sé e l’altro; − Il corpo in movimento; − I discorsi e le parole. OA: − − − − sperimenta relazioni serene con gli altri scopre il significato dell’amicizia sperimenta la “vita di comunità” e scopre il piacere di stare bene con gli altri impara a socializzare accogliendo gli altri con fiducia. TSC Il bambino: − matura un senso positivo di sé − sperimenta la gioia dell’incontro e dello stare insieme − comprende l’importanza di avere tanti amici. UdA 3 “LA STELLINA DEL NATALE” Dicembre CEE coinvolge: − Il sé e l’altro; − Il corpo in movimento; − Linguaggi,creatività, espressione; − I discorsi e le parole; OA: − collega il senso della festa alla nascita di Gesù; − coglie il significato della nascita come gesto d’amore e di fratellanza; − comprende il racconto dei brani del Vangelo e ne coglie il significato. TSC Il bambino: − riconosce e discrimina i segni e i simboli del Natale cristiano; − scopre il Natale come festa per la nascita di Gesù, il dono di Dio agli uomini; − comprende i racconti evangelici della nascita di Gesù. UdA 4 “GESU’ MAESTRO: INSEGNA ED AIUTA” Gennaio / Febbraio CEE coinvolge: − Il sé e l’altro; − Il corpo in movimento; − Linguaggi,creatività, espressione; − I discorsi e le parole; OA: − comprende che la bontà di Gesù ci insegna ad essere e a crescere buoni e disponibili verso il prossimo; − riconosce nella vita di Gesù un invito all’amicizia e all’amore; − riconosce Gesù come esempio di vita e amore. TSC Il bambino: − si apre ai valori della fratellanza e dell’unità del genere umano; − impara a conoscere le fasi più significative della vita di Gesù soprattutto quelle in cui lui rivela che Dio è Padre buono; − intuisce che Gesù è una persona speciale; − cogliendo l’esempio di Gesù si apre ai valori del perdono, della solidarietà, dell’accoglienza, di chi è meno fortunato; − impara a rispettare le differenze. UdA 5 “LA PASQUA DI GESU’ “ Marzo / Aprile CEE coinvolti: − Il sé e l’altro; − Il corpo in movimento; − Linguaggi,creatività, espressione; − I discorsi e le parole; OA: − riconosce con gioia la resurrezione di Gesù; − conosce il significato cristiano della Pasqua e i segni che la caratterizzano attraverso racconti evangelici; TSC: Il bambino: − osserva il risveglio della natura in primavera e riconosce la Pasqua come festa della vita e della gioia; − riflette sull’esistenza del bene e del male attraverso la ricostruzione dell’evento pasquale; − riconosce i segni e i simboli che caratterizzano questa festa e che sono presenti nell’ambiente che lo circonda. UdA 6 “MARIA, MAMMA DI GESU’ “ Maggio / Giugno CEE coinvolti: − Il sé e l’altro; − Il corpo in movimento; − Linguaggi,creatività, espressione; − I discorsi e le parole; OA: − comprende l’amore di Maria verso tutti gli uomini; − riconoscere nella chiesa il luogo di riunione e preghiera dei cristiani; − comprendere che Maria è madre di Gesù e madre della Chiesa. TSC: Il bambino: − riconosce Maria come la mamma di Gesù e di tutti i cristiani; − riconosce la Chiesa come comunità unità nel nome di Dio Padre.