Scuola Media “ELIA ALIPERTI” Via Suor Felice Vincenza Mautone - 80034 Marigliano (NA) tel. 081 8411105 TESINA D’ESAME DI: Gaia Golvelli III C IL ROSSO: “togli il sangue dalle vene e versaci dell’acqua al suo posto; allora si che non ci saranno più guerre.” ANNO SCOLASTICO 2016 Introduzione Ho scelto questa citazione come titolo, perché il rosso è l’elemento cardine per rappresentare le guerre, il sangue la distruzione, ma anche l’amore la passione e la creatività; tutti argomenti che ho trattato nel mio lavoro di tesina. Il colore a volte può essere utilizzato anche come soprannome così come nel caso di “Rosso Malpelo di Giovanni Verga”. Letteratura : Giovanni Verga LA VITA: Giovanni Verga nasce a Catania nel 1840 da una famiglia di agiati proprietari terrieri con ascendenze nobiliari. Durante l’infanzia studia presso maestri privati maturando un gusto letterario romantico, ma i suoi studi superiori furono irregolari: non terminò i corsi alla facoltà di legge poiché preferì dedicarsi al lavoro letterario e al giornalismo politico. Questa formazione irregolare segnerà molto la sua fisionomia di scrittore, che si distacca dalle tradizioni preferendo ai testi italiani e latini, gli scrittori francesi moderni. Dopo molti soggiorni in varie città culturali d’Italia, come Milano e Firenze, Verga torna in Sicilia dove si dedicherà alla cura delle sue proprietà agricole e con alcuni problemi economici. Le sue posizioni politiche si fanno sempre più chiuse e conservatrici . Morirà del Gennaio del 1922. LE OPERE MAGGIORI: Rosso Malpelo (1878) , contenuto nella raccolta “Vita dei campi” del 1880 I Malavoglia (1881) e Mastro-Don Gesualdo (1889) , entrambi contenuti nella raccolta “Ciclo dei vinti” TRATTI STILISTICI: Giovanni Verga nasce nel periodo nel quale in Italia ci si trova in pieno clima positivista. Dal punto di vista letterario gli autori sperimentano grande verismo e realismo, rifacendosi alla corrente naturalista francese. Viene teorizzata la figura del romanziere-scienziato, che deve applicare all’uomo e all’arte le regole della scienza naturale. I naturalisti guardano al progresso in modo oggettivo denunciando le vittime dell’affermazione della modernità, ma è importante ricordare che in ogni caso essi ritengono l’ordine sociale immutabile. Verga è l’unico autore verista italiano, egli tratta tematiche soprattutto riguardanti la questione meridionale e la sua Sicilia, sempre con una visione estremamente oggettiva. Applica alle sue opere la tecnica dell’impersonalità, infatti esse non recano nessuna traccia dell’autore, che si eclissa. Il racconto infatti non conterrà nessun intervento o commento personale di Verga, non presenterà i personaggi, non descriverà la situazione o la condizione psicologica dei protagonisti, l’opera viene fatta da sé. Il narratore sarà dunque un personaggio anonimo interno alla vicenda con focalizzazione multipla. Una seconda caratteristica delle opere di Verga è l’uso del discorso indiretto libero: è una forma intermedia che riporta ciò che i personaggi dicono ma senza punteggiatura né verbi di dire; i discorsi infatti si fondono con la narrazione. L’ultima particolarità del nostro autore verista è la tecnica dello straniamento, ossia il far rappresentare al narratore una situazione in un’ottica inusuale sia per l’autore che per il lettore. Questa tecnica, in un modo decisamente contorto, ci permette di capire che il pensiero dell’autore, che il lettore solitamente condivide, è totalmente l’opposto rispetto a quello del narratore. Il linguaggio delle opere contiene proverbi e sgrammaticature, Verga si rifà all’italiano-siciliano così da ottenere un maggiore realismo e al contempo essere compreso anche da chi il siciliano vero e proprio non lo conosceva. “Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo che prometteva di riuscire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre, col sentirgli dir sempre a quel modo, aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo …” Rosso Malpelo Prima novella verista di Verga. La novella accentua il duro lavoro minorile nelle miniere di zolfo e la realtà di povertà e sfruttamento delle classi disagiate in Sicilia alla fine del XIX secolo. È la storia di Rosso Malpelo, un ragazzo abituato a lavorare in una cava, vittima di pregiudizi per via dei suoi capelli rossi. L'unico affezionato a lui è il padre, che muore nella miniera, lasciandolo solo con la madre e la sorella che lo maltrattano e mostrano diffidenza nei suoi confronti accusandolo di non dare tutto il guadagno per il sostenimento della famiglia ma di tenersene una parte per sé. In seguito alla morte del suo unico amico e compagno di cava Ranocchio, chiamato così per la sua costituzione molto gracile, rendendosi conto di non contare più per nessuno, Malpelo accetta con rassegnazione di esplorare un cunicolo pericoloso nella cava. Imboccato il cunicolo sparisce nel nulla, lasciando negli animi dei lavoratori della miniera la paura che egli possa tornare da un momento all'altro come un fantasma. Il narratore di questa novella è interno alla vicenda, ossia un lavoratore della cava, che ha un pensiero riguardo al ragazzo totalmente diverso da quello dell’autore. All’interno della vicenda si possono trovare personaggi oppressi e oppressori: la madre, la sorella e il proprietario della miniera sono gli oppressori, mentre il padre, Malpelo e Ranocchio sono gli oppressi. E’ interessante però notare che Malpelo cambia la sua posizione da oppresso ad oppressore rispetto a Ranocchio. Il protagonista infatti ha un atteggiamento duro e severo nei confronti del suo piccolo amico, ma non per cattiveria. Malpelo vuole solamente educare ed abituare Ranocchio alla dura vita della cava. Nonostante sia verista ed oggettivo, Verga lascia trasparire la pietà che prova per Malpelo, un "vinto" che non ha alcuna possibilità di sottrarsi al suo destino. Questa novella infatti rispetta il pensiero dell’autore il quale crede che chi nasce povero e tenta di arricchirsi tornerà presto alla posizione sociale iniziale, nonostante i vari sforzi che ha fatto per cambiare la sua vita. In conclusione, all’interno della novella possiamo riscontrare dei tratti comuni tra Malpelo e Verga: La somiglianza fisica: pare che anche Verga, come il suo protagonista, aveva i capelli rossi. Il tema del diverso e dell’escluso: così come Malpelo viene escluso e considerato diverso dai compagni di miniera, Verga sente fortemente la declassazione dell’intellettuale, che lo interessa in prima persona. Il letterato ha perso importanza a causa dell’avanzare della modernità. Il rosso non è solo un colore ma metaforicamente ci da l’immagine del sangue, dei conflitti come ad esempio il ”biennio rosso”, il quale è caratterizzato da lotte operaie e contadine, espressione della rottura dell’equilibrio tra le classi che negli anni a venire si sarebbe conclusa con la sconfitta del movimento operaio e l’affermazione del fascismo. Il 1919 fu un anno particolarmente turbolento e le nazioni affrontarono perdite umane e materiali in situazioni profondamente diverse da quelle dell’anteguerra dando vita a diverse guerre. Storia: la crisi economica in Italia L’Italia era uscita vittoriosa dalla Prima guerra mondiale, ma il paese emergeva dal conflitto con vari problemi economici e morali e la società visse un periodo di forti tensioni sociali e politiche. Alcuni elementi di questa grave crisi furono comuni a tutta l’Europa come devastazioni fisiche, scarsi beni alimentari, inflazioni e caro-viveri, epidemie, disoccupazione dei reduci di guerra, ma soprattutto il problema di riconvertire le produzioni interne da belliche a civili dato che il mercato interno non era in grado di stimolare la crescita dei consumi. Diminuì la produzione agricola perché la guerra aveva strappato molte braccia lavorative, e allo stesso tempo era difficile importare i beni alimentari a causa del restringimento del credito da parte dei paesi produttori. Altri elementi della crisi postbellica invece furono specifici della situazione italiana e tra questi spiccavano il così detto mito della vittoria mutilata per quanto riguarda l’aspetto sociale della crisi e la conflittualità permanente delle campagne per quanto concerne l’aspetto politico. Vi erano infatti molte aree rurali arretrate nella penisola e soprattutto nel Centro-sud e nel 1919 vi fu un vero e proprio assalto al latifondo che portò all’occupazione di molte terre incolte da parte di contadini e poveri excombattenti. Ad essi infatti era stata promessa la concessione del suolo ed una riforma agraria all’indomani del più grande sforzo bellico, ossia la disfatta di Caporetto. Molti soldati infatti avevano combattuto nel fango delle trincee con la speranza di ottenere come ricompensa terre da coltivare, che soprattutto nel Meridione erano concentrate nelle mani di pochi latifondisti. Queste promesse non furono mantenute, anche a causa della mancanza di soldi nello Stato. Divenne così evidente il distacco tra classe dirigente e popolazione, e lo Stato e i suoi organi fondamentali (burocrazia, esercito, polizia, magistratura), erano poco disponibili a risolvere i problemi delle classi popolari, che chiedevano a loro volta una partecipazione attiva alla vita democratica del Paese. D’altra parte fra le masse la crisi d’identità sociale tendeva a manifestarsi in uno sfogo di nazionalismo irrazionalistico oppure nella tendenza a risolvere con l’azione diretta tutte le difficoltà. In tale contesto ebbe inizio una stagione di proteste e di scioperi. IL BIENNIO ROSSO (1919-1920) Poco tempo dopo la nomina di Giolitti, si scatenarono una lunga serie di scioperi a catena e di manifestazioni, che culminarono in quello che viene definito biennio rosso, espressione dei disagi delle masse popolari. I lavoratori metalmeccanici del Nord, e più in particolare del triangolo industriale Torino-Milano-Genova, procedettero all’occupazione di oltre seicento fabbriche nel settembre del 1920 e a ciò si aggiunse la protesta dei contadini, in particolare dei braccianti del Centro-Nord, i quali, con l’appoggio della Federazione dei lavoratori della terra, chiedevano un aumento dei salari e una maggiore stabilità occupazionale. Vennero coinvolti circa un milione e mezzo di scioperanti. Questo tentativo socialista-rivoluzionario da parte dei lavoratori agrari e industriali fallì in particolare un motivo: vi era una grossa differenza all’interno del movimento operaio, infatti vi era sia la componente riformista che quella rivoluzionaria. Il partito socialista di cui facevano parte era di stampo riformista ma, alla fine di questo biennio, nel 1921, si staccò da esso una parte rivoluzionaria che andrà a costituire un nuovo partito, il PCI, con leader Gramsci. Come già detto, il governo negli anni tra il 19 e il 20 era in mano di Giolitti che respinse l’uso dell’esercito di fronte a queste rivolte e assunse la sua tipica linea moderata e attendista. Egli infatti aspettò che il movimento finisse da solo e ciò avvenne dato che scioperi e assemblee non erano salariate e i lavoratori avevano bisogno di soldi. La sua azione mediatrice portò ad un accordo che prevedeva miglioramenti salariali e il controllo tecnico e finanziario delle aziende da parte degli operai. Quest’ultimo punto restò lettera morta e deluse molte aspettative dei lavoratori poiché la trasformazione politica che chiedevano non fu attuata, ma in ogni caso furono accettate alcune richieste di tipo socio-economiche. Intanto gli industriali iniziavano a vedere con grande preoccupazione il governo piegarsi alle richieste di piazza, e temevano che il movimento socialista potesse trovare a breve uno sbocco rivoluzionario. Se pensiamo alla gamma di colori il rosso è il predominante, poiché spesso è questo colore che viene utilizzato per dare significato agli eventi o simboli di stato, come ad esempio lo troviamo nelle bandiere, come nella bandiera del Canada che è formata da una foglia d’acero rossa. Geografia: il Canada Il Canada è uno stato dell’America Settentrionale, delimitato a sud dagli Stati Uniti e a nordovest dall’Alaska. È bagnato a nord dal Mar Glaciale Artico, a est dall’Oceano Atlantico e ad ovest dall’Oceano Pacifico. Il Canada è, per estensione, il secondo paese al mondo dopo la Russia, la sua superficie complessiva è pari a circa 9.984.670 km² di cui 891.163, sono occupati da bacini d’acqua dolce nella regione dei Grandi Laghi e 1.424.500 dall’arcipelago artico, che comprende anche la famosa isola di Baffin. Lo stato si estende per 202.080 Km lungo le coste. Il Canada è membro del Commonwealt e la sua capitale è Ottawa. Il territorio Escludendo l’arcipelago artico, il territorio può essere suddiviso in cinque grandi aree: lo Scudo Canadese, il sistema montuoso degli Appalachi, i Grandi Laghi con il Bacino del San Lorenzo, le Pianure Centrali e la Catena Costiera. Lo Scudo Canadese è la macroregione più vasta del Canada; comprende tutta la penisola del Labrador, la maggior parte del Québec, il nord dell’Ontario, il Manitoba e gran parte dei territori del Nord-Ovest. La zona Orientale del Paese, è occupata dai Monti Appalachi (che interessano anche l’isola di Terranova, la Nuova Scozia e la Penisola di Gaspé, in Québec), dai Grandi Laghi e dalle Pianure del San Lorenzo. Queste ultime, ricoprono una superficie di circa 98.420 km² nella parte meridionale del Québec e dell’Ontario e presentano un territorio prevalentemente pianeggiante. In queste zone si trovano le più vaste aree coltivabili del Paese e anche le più industrializzate. A ovest dello Scuso Canadese, sono situate le Pianure Centrali, infatti in questa regione, si trovano i suoli più fertili del Paese. Nella sezione Occidentale del Canada, si estende il sistema montuoso della Catena Costiera che include anche il gruppo dei monti del Sant’ Elia. A est della Catena Costiera, si estendono le Montagne Rocciose Canadesi, mentre più a ovest una vasta regione di altopiani, le cui fertili valli sono solcate da fiumi profondi. L’idrografia Il Canada possiede più laghi e acque interne di qualsiasi altro paese al mondo. Oltre ai Grandi Laghi, che si estendono in gran parte negli Stati Uniti, i più estesi del Paese sono il Grande Lago degli Orsi ed il Grande Lago degli Schiavi; i laghi Winnipeg e Manitoba, sono di minore importanza, situati nella provincia del Québec. I principali fiumi Canadesi, invece, sono il San Lorenzo che sfocia nel golfo omonimo, l’Ottawa ed il Saguenay; ancora il Mackenzie e l’Athabasca che sfociano nel Mar Glaciale Artico, lo Yukon nel Mare di Bering il Fraser ed il Columbia nell’Oceano Pacifico. Il clima Il clima del Canada varia notevolmente in base alla zona. Per esempio nella maggior parte dell’arcipelago artico troveremo un clima ed un ambiente glaciale, di conseguenza però, il clima si mitiga man mano che si scorre verso le aree più meridionali. Lungo la costa Occidentale del Paese, il clima è mitigato dalle correnti calde del Pacifico, che causano talvolta estese nebbie e abbondanti precipitazioni. Presso i rilievi rocciosi, invece, le precipitazioni nevose, presentano un media annua alquanto elevata, mentre più a est nella regione dell’altopiano centrale, sono estremamente aride. Qui soffia spesso un vento caldo e secco che determina improvvise variazioni climatiche. La flora e la fauna La vegetazione del Canada è molto varia. A nord, nelle regioni artiche, è presente l’ambiente della tundra, mentre nei rilievi degli Appalachi e nella Catena Costiera prevalgono le conifere; nelle regioni del San Lorenzo, i boschi di latifoglie, nelle Pianure Centrali si estendono vastissime praterie, dove crescono in prevalenza graminacee e infine mentre nei versanti Orientali, presso le Montagne Rocciose, la vegetazione è assai rada, quelli Occidentali sono coperti da fitte foreste. La fauna canadese è molto simile a quella dell’Europa e dell’Asia. Tra i carnivori principali provvisti di pellicce troviamo l’ermellino, la donnola, lo zibellino, la martora e il visone. Nelle regioni artiche, si può trovare l’orso bruno e l’orso polare, oltre alla volpe, il coyote, la lince, il lupo e la capra delle nevi. Tra i roditori principali la lepre, il castoro, il riccio ed il topo muschiato. Verso le regioni meridionali, è possibile incontrare esemplari di antilocapra, caribù, alce e bisonte. Tra gli uccelli sono presenti la gru, la poiana ed il gheppio. È particolarmente ricca la fauna ittica lungo i litorali e nelle acque interne. La popolazione La popolazione del Canada è pari a circa 32.805.041 abitanti, con una densità media di soli 3,6 unità per km². La maggior parte degli abitanti vive nella fascia situata lungo il confine con gli Stati Uniti, in particolare in Québec e in Ontario. I territori di Nord-Ovest, dello Yukon e del Nunavut sono pressoché disabitati. Il tasso di urbanizzazione è pari all’80%. La struttura etnica del Canada è molto varia. Una buona parte della popolazione è di origine europea, principalmente britannica (15%) e francese (6%). La maggioranza dei Canadesi che parlano francese abita nel Québec. Altri gruppi di origine Europea, sono rappresentati da italiano, tedeschi, ucraini, olandesi e greci. Durante gli anni Settanta e Ottanta del Novecento invece, c’è stato un notevole incremento di popolazione di origine asiatica, i cui due terzi vivono in Ontario e nella Columbia Britannica. Il Canada conta inoltre numerosi gruppi di Indiani d’America distribuiti nelle regioni artiche e subartiche. La maggior parte della popolazione indigena canadese costituisce circa il 3% della popolazione totale. Infine, la popolazione di colore, è presente in percentuale minima, solo l’1%. L’amministrazione Il Canada è una Repubblica Federale, suddivisa in dieci province, tra cui: Terranova e Labrador, Nuova Scozia, Ontario e Québec e tre territori (quello del Nord-Ovest, dello Yukon e del Nunavut). Tra le maggiori città del Paese ci sono Ottawa, la capitale federale, Toronto, Montréal, Vancouver, Edmonton e Québec. L’economia: agricoltura Nel Canada, l’agricoltura e tutto il settore primario, occupano il 2,3% della formazione del prodotto interno lordo. Quest’abbondante produzione fa del Canada, uno dei principali esportatori di prodotti agricoli al mondo. La produzione delle aziende del Paese è suddivisa tra colture e allevamento. Sono prevalenti le colture di frumento, ma anche di ortaggi, orzo, mais, patate, frutta, tabacco e soia. Allevamento L’allevamento di bovini è praticato nelle regioni occidentali. È particolarmente fiorente l’industria lattiero – casearia in Ontario e in Québec. Grande rilievo ha anche l’allevamento di animali da pelliccia come volpi e visoni. Una risorsa di grande rilevanza, inoltre, è il patrimonio forestale canadese, che favorisce l’esportazione di legno di abete e cedro. I principali centri di lavorazione del legname, si trovano in Ontario e in Québec. Pesca e risorse minerarie La pesca è abbondantemente praticata, non solo nelle acque interne, ma anche nel Pacifico nord – orientale e nell’Atlantico nord – occidentale. I merluzzi, i salmoni, i granchi, le aragoste e le aringhe sono orientate principalmente all’esportazione. Il sottosuolo canadese è ricchissimo, principalmente si annovera gas naturale nelle aree occidentali del paese; nel Labrador e nel Québec il ferro; il nichel in Ontario e in Manitoba; l’uranio in Ontario; e i sali di potassio in Saskatchewan. Nelle province occidentali si estraggono zolfo e gas naturale e vi sono ricchi giacimenti di rame, piombo, zinco e oro in Ontario, Québec, Columbia Britannica e nei Territori del Nord – Ovest. Industria Il settore industriale, occupa il 23% della forza lavoro. L’industria manifatturiera canadese, produce soprattutto veicoli, prodotti elettrici ed elettronici, pasta di legno e materiale cartario in genere. Sono però sviluppate anche l’industria conserviera, cantieristica e quella della raffinazione del petrolio. Il Paese, grazie all’estesa rete idrografica, è il maggior produttore mondiale di energia elettrica, di cui ne è esportatore agli Stati Uniti nella misura del 10% circa. Turismo L’industria turistica, poggia principalmente sulle zone di grande interesse paesaggistico, sulle località sciistiche e sulle riserve naturali. Essendo, principalmente un paese esportatore, il Canada ha visto crescere il volume complessivo del commercio estero solo dal dopoguerra. La maggior parte degli scambi, avviene con gli Stati Uniti, seguono poi il Giappone e la Gran Bretagna. L’unità monetaria del Paese è il Dollaro Canadese, emesso dalla Bank of Canada. Le vie di comunicazione La principale rete di comunicazioni del Paese è sicuramente la Sain Lawrence Seaway, un ampio sistema di vie fluviali che si estende per 3.750 Km tra il San Lorenzo, i Grandi Laghi e le regioni centrali del Paese. I principali porti attraversi i quali si effettuano i maggiori scambi con l’estero, sono a Vancouver, Montréal, Port Cartier e Québec. La Canadian National Railways, è il più esteso servizio pubblico di trasporti nel Paese, che gestisce i Territori di Nord – Ovest. La Canadian Pacific Railway, di proprietà privata, serve tutto il Paese, tranne Terranova, l’Isola Principe Edoardo e i tre Territori. I servizi aerei sono gestiti da due compagnie: l’Air Canada e la Canadian Airlines International, che collegano rotte interne e internazionali. Tra gli aeroporti principali, c’è il Lester B. Pearson International Airport of Toronto, il Vancouver International Airport, gli aeroporti internazionali di Dorval e Mirabel, vicono Montréal e il Calgary International Airport. Il colore rosso non è simbolo solo di guerre e forza ma tale colore lo troviamo anche nella rappresentazione di eventi naturali e astronomici come la natura delle stelle. Scienze: Le Stelle CHE COSA SONO LE STELLE? Le stelle sono masse di materia formate da idrogeno e da elio, resa incandescente dalle reazioni di fusione nucleare che avvengono al loro interno. Queste reazioni producono un’enorme quantità d’energia. La luminosità delle stelle dipende da due fattori: -Dalla TEMPERATURA ALLA SUPERFICIE che ne determina il colore: ● stelle rosse (da 3000 a 4000 °C) ● stelle arancione (da 4000 a 5000 °C) ● stelle gialle (da 5000 a 6000 °C) ● stelle bianche (da 6000 a 10 000 °C) ● stelle blu (da 10 000 a 50 000 °C) - Dalle DIMENSIONI: ● stelle nane (di diametro molto minore di quello del Sole) ● stelle medie (di diametro pari a quello del Sole) ● stelle giganti (di diametro più grande di quello del Sole) ● stelle supergiganti (di diametro molto più grande di quello del Sole) I valori di luminosità e temperatura vengono raccolti nel “diagramma H-R” TUTTE LE STELLE IN UN DIAGRAMMA Tra il 1911 ed il 1913 due astronomi raccolsero in un’unica mappa tutte le stelle conosciute; questa mappa fu chiamata diagramma H-R dalle iniziali dei loro cognomi. Essi posero in ordinata la luminosità delle stelle, prendendo come valore 1 la luminosità del Sole, e in ascissa le loro temperature. Quando tutte le stelle di cui si conoscono i valori di temperatura e luminosità assoluta furono collocati come punti nel diagramma, si ebbe una mappa completa che definiva le caratteristiche di ciascuna di esse. La maggior parte dei punti nel diagramma erano raggruppati in una fascia che lo attraversava trasversalmente dall’alto a sinistra in basso a destra; questa fascia corrisponde alle stelle medie e fu chiamata sequenza principale. Alcuni punti erano disposti in alto a destra. Queste stelle hanno temperatura abbastanza bassa e luminosità molto forte; hanno quindi un diametro maggiore delle stelle appartenenti alla sequenza principale. Queste stelle furono chiamate giganti e supergiganti rosse. Un piccolo gruppo di stelle era invece collocato in basso al centro. Queste stelle, per le loro ridotte dimensioni, sono poco luminose, ma molto calde e vennero chiamate nane bianche. L’85% delle stelle appartiene alla sequenza principale; il 5% sono nane bianche e il 10% sono giganti e supergiganti rosse. DA DOVE VENGONO LE STELLE? Dopo la nascita dell’Universo, lo spazio conteneva, estremamente diluita, una gran quantità d’idrogeno e di elio. -Quando questi gas si addensavano in qualche parte dello spazio, si creavano come dei grumi di materia. -Le particelle risentivano della forza di gravitazione universale che le obbligava ad attirarsi tra loro. Esse si radunavano al centro del grumo, che attirava altre particelle. La nube si avviava a diventare una stella. -Le particelle, urtandosi reciprocamente, trasformavano la loro energia cinetica in energia termica. Allora l’aumento della temperatura riusciva ad innescare le reazioni di fusione nucleare che producono energia. Nasceva così la prima generazione di stelle. L’energia prodotta dalle reazioni di fusione nucleare mantiene lo stato d’agitazione delle particelle e controbilancia la forza di gravità che tende ad avvicinarle tra loro. Quest’equilibrio tra forze opposte è quello che garantisce stabilità alle stelle. LE STELLE SONO ETERNE? Le reazioni nucleari avvengono al centro della stella, nel suo nucleo, dove la temperatura è più elevata a causa degli strati sovrastanti che lo comprimono. Questa compressione aumenta enormemente nel momento in cui tutto l’idrogeno del nucleo si consuma e le reazioni nucleari terminano. Non più controbilanciati dall’energia nucleare prodotta dal nucleo, gli stati più esterni crollano su quest’ultimo. L’energia termica che si sviluppa dall’urto delle particelle che si scontrano e si comprimono fa accendere le reazioni di fusione nucleare anche nell’idrogeno degli strati più esterni che si dilatano. La stella assume allora dimensioni gigantesche (il diametro aumenta di circa 230 volte). La stella, con una superficie così estesa, si raffredda e assume una colorazione rossastra; la stella è diventata una gigante rossa, “rosse” in quanto possiedono temperature basse che favoriscono l'emissione delle onde elettromagnetiche con lunghezza d'onda corrispondente al colore rosso rispetto alle onde con lunghezze d'onda corrispondenti agli altri colori. Di conseguenza, all'occhio umano queste stelle appaiono rosse. Le giganti rosse non sono altro che il secondo stadio nella evoluzione di una stella. La fase di gigante rossa ha una durata molto breve, in quanto l’energia prodotta dalla fusione dell’elio è minore a quella prodotta dall’idrogeno. Completata questa fase, le stelle evolveranno in modi diversi, a seconda della loro massa. Anche il Sole diventerà una gigante rossa fra circa 5 miliardi di anni: quando accadrà, esso subirà una espansione dei suoi strati esterni che arriveranno fino oltre l'orbita di Marte, inghiottendo i pianeti più interni, tra cui la Terra. Betelgeuse Questa è la gigante rossa Betelgeuse, nota anche come Alpha Orionis; si trova nella costellazione di Orione. Questa stella è una delle più grandi stelle visibili (grande più di 500 volte il Sole). È tra le più brillanti del cielo ed è posta a circa 300 anni luce dalla Terra. Molti artisti hanno usato nelle loro opere il rosso come colore predominante, come ad esempio Henri Matisse e la “stanza rossa”. Arte: Henri Matisse Henri Matisse (1869-1954), pittore francese, è il rappresentante più noto del fauvismo. Il movimento dei Fauves è il contributo francese alla nascita dell’espressionismo. Ma, rispetto agli analoghi movimenti tedeschi, connotati da atmosfere fosche e contenuti drammatici, il fauvismo rappresenta una variante «mediterranea» e solare dell’espressionismo. La vivezza coloristica, che è il vero tratto caratteristico di questo movimento, esprime un’autentica «gioia di vivere» che resterà costante in tutta la produzione di Matisse. Il gruppo dei Fauves, pur non essendo un movimento organico, si riconosceva in alcune comuni convinzioni: soprattutto, il dipinto deve comporsi unicamente di colore. Senza ricercare la verosimiglianza con la natura, il colore deve nascere dal proprio sentire interiore. Il colore viene quindi svincolato dalla realtà che rappresenta ma esprime le sensazioni che l’artista prova di fronte all’oggetto che riproduce. Il fauvismo rappresenta la prima vera rottura con l’impressionismo ed è la prima esperienza moderna che svincola il rapporto tra colore reale delle cose e colore impiegato per la loro rappresentazione pittorica. I presupposti per queste scelte derivarono dalla conoscenza della pittura di Cezanne, Van Gogh e Gauguin. Da Cezanne presero l’idea della scomposizione e ricomposizione non prospettica delle forme, e da Van Gogh e Gauguin l’uso del colore come autonoma espressione interiore. Henri Matisse iniziò la sua attività di pittore a Parigi intorno al 1890. Studiò presso il pittore simbolista Gustave Moreau e presso l’École des Beaux-arts di Parigi. In questi anni conobbe Albert Marquet, André Derain e Maurice de Vlaminck. Dalla loro amicizia nacque il gruppo dei Fauves. La loro prima comparsa pubblica avvenne nel 1905 al Salon d’Automne. Lo stile di Matisse già si definisce in questa fase della sua attività. I suoi quadri sono tutti risolti sul piano della bidimensionalità, sacrificando al colore sia la tridimensionalità, sia la definizione dei dettagli. L’uso del colore in Matisse è quanto di più intenso è vivace si sia mai visto in pittura. Usa colori primari stesi con forza e senza alcuna stemperatura tonale. Ad essi accosta i colori complementari con l’evidente intento di rafforzarne il contrasto timbrico. Ne risulta un insieme molto vivace con un evidente gusto per la decoratività. La sua attività pittorica si svolse per decenni, nel suo quieto ambiente familiare, lontano dai clamori della vita mondana. Svolse la sua ricerca portando il suo stile ad un affinamento progressivo fino a farlo giungere, in tarda età, alle soglie dell’astrattismo. Ma senza mai perdere il gusto per la forza espressiva del colore. La stanza rossa Henri Matisse, La stanza rossa, 1908-09 Quadro tra i più famosi di Matisse, «La stanza rossa» è un’immagine vivace ed intensa che porta alle estreme conseguenze la forza del colore dipinto. La quantità di rosso nella scena, presente oltre che sulla tovaglia anche sulle pareti della stanza, crea la sensazione di interno in maniera astratta ma molto suggestiva. Il rosso, infatti, è disposto in maniera talmente piatta ed uniforme da non consentire una facile identificazione dei piani orizzontali e dei piani verticali. Tuttavia crea una sensazione di luce interna molto diffusa e serena. Così come sereno appare l’unico rettangolo non rosso di questa tela: la finestra che si apre su uno scorcio di paesaggio consente la vista di verdi, bianchi, azzurri e gialli che danno la sensazione di una natura calma e tranquilla. Anche l’azione raccontata all’interno della stanza, una cameriera che sta tranquillamente disponendo su una tavola frutta, pane e bevande, trasmette un senso di grande pace e serenità. L’immagine, nel suo complesso, appare quindi come una rappresentazione astratta e simbolica nello stile ma perfettamente aderente alle sensazioni che la situazione in essere universalmente trasmette Un altro artista francese fu Théodore Géricault Francese :Théodore Géricault Né dans une famille parisienne, mais l'original anglais, que, après cinq ans après sa naissance, il a déménagé à Paris (1796). Il se développe dans un environnement solide et prospère, ce qui lui donne une éducation bonne et régulière au Lycée Impérial. Bientôt le jeune Géricault découvrir ses passions, que artistique et militaire, à la fois unis son amour des chevaux. Les chevaux qui feront l'objet de nombreuses études et peintures. L'affluence échouera peu avant sa mort prématurée, qui a eu lieu après une mort longue et douloureuse, en raison d'une chute de cheval et, très probablement, une maladie vénérienne. Sa renommée a commencé en 1812 quand il présente au Salon de la photo Officier de la Cavalerie de la Garde Impériale au bureau . Né de l'observation sur le marché d'un cheval tout en impennatosi tirait une charrette, puis tourner le sujet en grâce héroïques à un ami officiel qui a posé pour le coureur. Puis il décide de se consacrer au dessin, en utilisant la lithographie. sujets de prédilection sont les sociaux: son attention est attirée sur la souffrance humaine, la défaite, par la tragédie. Traduzione Nasce in una famiglia parigina, ma originaria della Manica, che dopo cinque anni dalla sua nascita si trasferisce a Parigi (1796). Cresce in un ambiente solido e facoltoso, il che gli garantisce una buona e regolare istruzione presso il Lycée Impérial. Presto il giovane Géricault scoprirà le sue passioni, quella artistica e quella militare, entrambe accomunate dall'amore profondo per i cavalli. Cavalli che saranno oggetto di numerosi studi e dipinti. L'agiatezza economica verrà a mancare solo poco prima della sua morte precoce, avvenuta dopo una lunga e dolorosa agonia, a causa di una caduta da cavallo e, assai probabilmente, di una malattia venerea. La sua fama inizia nel 1812 quando presenta al Salon il quadro Ufficiale dei Cavalleggeri della Guardia imperiale alla carica. Nato dall'osservazione al mercato di un cavallo impennatosi mentre trainava un carretto, e poi trasformando il soggetto in eroico grazie ad un amico ufficiale che posò per il cavaliere. Successivamente decide di dedicarsi maggiormente al disegno, utilizzando la litografia. Temi preferiti sono quelli sociali: la sua attenzione è attratta dalla sofferenza umana, dalla sconfitta, dalla tragedia. Il rosso è un colore che è stato nella storia associato all’adulterio come nel caso della lettera scarlatta Inglese : The Scarlet Letter – Nathaniel Howthorne In Puritan Boston Hester Prynne was accused of adultery and the leading men of the Puritan settlement decided that Hester had to stand on the platform for three hours where everyone could see her. Then, she was condemned to wear a scarlet “A” on the breast of her dress all her life. The Puritan leaders asked her to reveal the name of her lover but she refused. While she and her infant were in prison, her husband, Roger Chillingworth, who was a physician, went to speak to her. He was determinate to find Hester’s lover, although he planned no revenge against Hester. She swore to keep Chillingworth’s real identity a secret. When Hester Prynne’s prison term was finally over she thought that she would be alone in the world with her child. She was free to leave Boston, but she decided to stay. The Puritan community scorned her and Pearl. Her only contact with society was through her work because she was very skilled with the needle. Governor Bellingham seriously thought about taking Pearl away from Hester because the child was considerate a “living sin”. At a meeting with the governor, Reverend Dimmesdale was able to convince him to let Hester keep Pearl since this was God’s wish. Roger Chillingworth became Reverend Dimmesdale’s medical adviser and never left him alone. The minister and the physican even lived in the same house. As time went on Chillingworth underwent a hideous change. He was convinced that the reverend was hiding a terrible secret. The reverend had a troubled soul but he never revealed his shame to anyone. He told his congregation that he was a vile sinner, and everyone appreciated him even more. He whipped his shoulders and fasted as an act of penance. One night he met Hester and Pearl on the scaffold, and Chillingworth saw them together. After having seen Reverend Dimmesdale on the scaffold, Hester decided it was her responsibility to help him and she met Chillingworth to tell him that she wanted to reveal his true identity to the reverend. Hester took Pearl for a walk in the forest where the reverend used to walk, when she met Dimmesdale she revealed him the true physician’s identity and asked him to go far away together with Pearl to begin a new life, but the reverend had just the courage to confess his sin in front of the townspeople because soon died. Hester remained alone and decided to take away Pearl with her. After many years Hester returned to Boston where she died after a life of good deeds and charity. Il rosso è anche il colore dei nostri muscoli in particolare le fibre rosse. Ed Fisica: Fibre bianche e rosse Le fibre muscolari sono di due tipi: ci sono fibre muscolari rosse e bianche. Le fibre muscolari rosse sono chiamate cosi perché la buona circolazione del sangue le rende ricche di emoglobina, conferendo loro questo colore. Esse rappresentano la resistenza, che è la capacità dell’organismo umano di svolgere un’attività fisica per lungo tempo e di sopportare l’affaticamento, resistendo alla fatica. Vi sono due tipologie di allenamenti che possono essere utilizzati per migliorare la resistenza: il metodo continuo e il metodo intervallato. Il metodo continuo o della durata presuppone un’attività non intervallata da pause. Il metodo intervallato richiede un’alternanza tra le fasi di attività e le fasi di recupero. Per svolgere un’attività fisica abbiamo bisogno di energia, che viene creata grazie a reazioni chimiche che hanno come componenti ossigeno e zuccheri. Il nostro corpo si rifornisce di ossigeno tramite la respirazione e di zuccheri tramite l’alimentazione e vengono portati attraverso il sangue. Durante un’attività fisica la frequenza cardiaca(numero di battiti del cuore al minuto)aumenta per pompare più rapidamente il sangue. La resistenza si classifica in due diversi tipi, in base al tipo di fatica muscolare: resistenza generale in cui vengono coinvolti un gran numero di muscoli e anche i sistemi respiratorio e cardiocircolatorio; resistenza specifica quando vengono sollecitati soltanto alcuni gruppi muscolari. Ma si può classificare anche in base ai meccanismi energetici, distinguendosi in resistenza aerobica e anaerobica: la resistenza aerobica è la capacità con cui l’organismo raggiunge un equilibrio tra la quantità di ossigeno assunto e quello consumato. Caratterizza attività di lunga durata. La resistenza anaerobica è la capacità di resistere alla fatica senza l’utilizzo di ossigeno, ma si può arrivare alla produzione di acido lattico, una sostanza di rifiuto che determina affaticamento e ci costringe a fermarsi per recuperare. Questa capacità caratterizza attività di media e breve durata.I principali effetti dell’allenamento della resistenza sono l’aumento del volume del cuore e una diminuzione della frequenza cardiaca a riposo. Le fibre BIANCHE dipendono dal patrimonio genetico, ci sono persone che dalla nascita sono potenzialmente più veloci di altre, ma veloci si può anche diventare, attraverso l’allenamento specifico della velocità, la capacità di compiere movimenti in tempi minimi e ad alta intensità. La velocità dipende dai sistemi nervoso e muscolare, ma anche dalla concentrazione e dalla velocità di demolizione e utilizzo dell’ATP(carburante dell’organismo umano),infine è molto importante il rilassamento muscolare. I fattori che condizionano la capacità di essere veloci sono: la velocità di conduzione degli impulsi nervosi, perché prima gli impulsi nervosi arrivano al muscolo e minore è il tempo di reazione; la velocità di contrazione muscolare, che dipende dal numero di fibre bianche presenti nel muscolo e quindi più sono le fibre bianche e più veloce è la contrazione. La velocità si classifica in velocità di reazione, velocità dei singoli movimenti e la frequenza dei movimenti. La prima indica la capacità di rispondere ad uno stimolo improvviso e si divide in reazioni semplici, se uno stimolo è gia noto o complesse se lo stimolo è imprevisto. La seconda si verifica eseguendo singoli movimenti nel più breve tempo possibile, mentre la terza è la ripetizione ciclica degli stessi movimenti. Il colore svolge anche un ruolo importante nei cibi, infatti i cibi colorati soprattutto le verdure hanno maggiori proprietà benefiche per il nostro organismo. Tecnologia : l’alimentazione Con questo termine, intendiamo l'assunzione per via orale degli alimenti e l'insieme dei processi digestivi che si effettuano nella bocca, nello stomaco, nell'intestino allo scopo di trasformare gli alimenti in principi nutritivi. L'alimentazione costituisce per l'individuo una necessità vitale: gli alimenti, infatti, apportano sia il combustibile per la produzione di energia, sia i principi nutritivi in essi contenuti, indispensabili per la crescita, il mantenimento e il rinnovo dei tessuti dell'organismo, per mantenere quindi un equilibrio biologico armonico che si identifica con uno stato di buona salute. I PRINCIPI NUTRITIVI Negli alimenti e nel corpo umano sono presenti delle sostanze che prendono il nome di: PRINCIPI ALIMENTARI o nutrienti Per principi nutritivi intendiamo: 1. I carboidrati o glucidi come apportatori di energia. 2. I grassi o lipidi come apportatori di energia e materiale di riserva 3. Proteine o prtidi costituenti della membrana cellulare e dei nostri muscoli 4. Vitamine come protettori r regolatori 5. Sali minerali come costruttori e bioregolatori. 6. L’acqua Una volta giunti nei diversi tessuti verranno utilizzati per la produzione di energia, accumulati come riserve energetiche o per la sintesi proteica. CARBOIDRATI O GLUCIDI Gli zuccheri (Glucidi o Carboidrati) hanno la funzione di fornire energia di rapida utilizzazione. Si dividono in: 1. Monosaccaridi zuccheri semplici ( come il glucosio e il maltosio), 2. Disaccaridi come il saccarosio, che è lo zucchero da cucina, o il fruttosio contenuto nella frutta e il lattosio o zucchero del latte. 3. Polisaccaridi, ma il maggiore apporto di glucidi nella dieta dovrebbe provenire dagli zuccheri complessi (essenzialmente amido) di cui sono ricchi pane, pasta, legumi e patate. Gli zuccheri introdotti in eccesso vengono inizialmente immagazzinati nel fegato da dove possono essere facilmente riutilizzati in caso di necessità. Esaurita la capacità di accumulo, anche gli zuccheri vengono trasformati in grassi e si depositano nel tessuto adiposo. La Fibra alimentare (come cellulosa, pectina, lignina) fa parte di questo gruppo di sostanze; l'uomo non è capace di digerirla, ma svolge importanti funzioni nell'organismo, regolando la funzione intestinale, ritardando lo svuotamento gastrico e contribuendo a mantenere il senso di sazietà. GRASSI O LIPIDI I grassi (lipidi) sono una fonte concentrata d'energia di lenta utilizzazione e veicolano le vitamine liposolubili (A, D, E, K), facilitandone l'assorbimento. Nel corpo garantiscono una riserva di energia, agiscono come isolanti termici e proteggono gli organi interni. Quelli di origine VEGETALE (gli acidi grassi insaturi), che si trovano gli oli di oliva e di semi sono praticamente privi di colesterolo e ricchi di sostanze non solo benefiche, ma anche indispensabili per l'organismo che in alcuni casi non sa sintetizzarle e deve necessariamente rifornirsene con il cibo. Quelli di origine ANIMALE (gli acidi grassi saturi), che si trovano nei derivati del latte e nella carne, lardo, strutto, burro, formaggi, uova, salumi, carni. Tali grassi, se assunti in eccesso determinano un incremento del colesterolo nel sangue. LE PROTEINE Le proteine servono per ricostruire i tessuti dell'organismo - cioè a formare nuove cellule e a sostituire quelle usurate - e a fabbricare sostanze importantissime (gli enzimi, gli ormoni, gli anticorpi ecc.). I "materiali da costruzione" per questa intensa attività sono gli amminoacidi che compongono le proteine alimentari e che l'organismo utilizza - ricombinandoli tra loro in modo diverso - per costruirsi le proteine di cui ha bisogno. Alcuni di questi amminoacidi 8 (detti "essenziali" e presenti soprattutto nelle proteine animali) sono di particolare importanza perché l'organismo non è in.grado di produrli da sé, né può sostituirli con altri simili e deve necessariamente procurarseli con i cibi. Le proteine rappresentano anche una fonte di energia: quelle che mangiamo in eccesso vengono utilizzate per produrre energia o trasformate in zuccheri o grassi e messe in riserva nel fegato o nel tessuto adiposo. LE VITAMINE Le vitamine sono sostanze prive di valore energetico ma indispensabili, anche se in piccole dosi, per lo svolgimento dei processi che rendono possibile la vita, proteggono dalle infezioni e regolano processi vitali. Ogni vitamina svolge una specifica azione e l'alimentazione deve assicurare un apporto sufficiente di tutte queste sostanze perché l'organismo non è capace di fabbricare. Le malattie da carenza di vitamine (avitaminosi), sono passate alla storia per aver distrutto eserciti e decimato gli equipaggi delle navi come lo scorbuto (carenza di vitamina C), la pellagra (carenza di vitamina PP ), i beri-beri (carenza da vitamina B I). Le vitamine si trovano sia negli alimenti vegetali che in quelli animali e vengono suddivise in due gruppi: quelle idrosolubili, come le vitamine del Gruppo B e la vitamina C, e quelle liposolubili come le vitamine A, D, E, K, F, che si trovano naturalmente disciolte nei grassi. L'eccesso di vitamine è inutile oppure dannoso: l'organismo non riesce, infatti, ad immagazzinare le idrosolubili (ad eccezione della B 12) ed elimina l'eccesso con le urine. Le liposolubili invece, se in eccesso, vengono generalmente immagazzinate nei tessuti, dando luogo a ipervitaminosi che può provocare danni molto seri all'organismo. I SALI MINERALI I sali minerali, presenti sia nei cibi vegetali sia in quelli animali, non forniscono energia, ma svolgono nell'organismo importanti funzioni costruttive e come regolatori, partecipando a processi vitali: il Calcio (Ca), serve per la costruzione del tessuto osseo, muscolare, nervoso e delle membrane cellulari. il Ferro (Fe) è un essenziale costituente dell'emoglobina dei globuli rossi e della mioglobina, che nel muscolo capta l'ossigeno. il Sodio (Una) ed il Potassio (K) insieme al Cloro (CI) ed mantengono i potenziali elettrici alla base della trasmissione di impulsi nervosi; il Calcio è poi coinvolto in molteplici funzioni, quali la mineralizzazione dell’osso, la coagulazione del sangue, la contrazione muscolare; il Selenio (Se) contribuisce alla protezione delle cellule dagli agenti ossidanti che ne provocano l'invecchiamento; l'organismo li elimina e li rinnova in continuazione e, quindi, devono essere introdotti regolarmente con la dieta. L'ACQUA Circa 1'80% del corpo di un bambino ed il 60-65% di quello di un adulto sono formati da acqua. L'acqua è coinvolta in tutte le reazioni chimiche che avvengono nell'organismo, ed agisce anche come mezzo di trasporto dei nutrienti e come lubrificante. La introduciamo sia con le bevande, che con i cibi e la perdiamo soprattutto con le urine, con la respirazione e con il sudore, che è fondamentale per il controllo della temperatura corporea. Senza acqua si muore in pochissimi giorni proprio perché vengono bloccate tutte quelle reazioni chimiche che sono alla base della vita e che soltanto in presenza di acqua avvengono regolarmente. Infine per concludere il rosso rappresenta anche colonne sonore di film horror come profondo rosso